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Rivista Marittima


Lefa

Messaggi raccomandati

Io ci spero ancora ... ho rinnovato.

 

C'è un'altra discussione in proposito.

... che non trovo.

 

Ciao.

Io ho rinnovato l' abb.to sia alla R.M. che al BOLLETTINO d' ARCHIVIO dell' U.S.

 

Fui io che impostai la precedente discussione in "Fuori discussione" per cui è già sparita.

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Sono dispiaciuto del calo qualitativo dei contenuti, comunque, nessuno sa perchè è così in ritardo?

Le uniche informazioni che sono riuscito ad avere parlano di ritardi amministrativi dell'anno passato, mi hanno detto che il numero di Gennaio arriverà entro la fine di Marzo! :s07:

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Sono dispiaciuto del calo qualitativo dei contenuti, comunque, nessuno sa perchè è così in ritardo?

Le uniche informazioni che sono riuscito ad avere parlano di ritardi amministrativi dell'anno passato, mi hanno detto che il numero di Gennaio arriverà entro la fine di Marzo! :s07:

Dalla precedente, scomparsa discussione e da una telefonata che ho fatto in redazione, mi è sembrato di capire che ci sia stato un problema economico tra la Marina e la ditta stampatrice sui costi di spedizione.

Per cui le due riviste (il problema ha coinvolto anche il Bollettino) erano stampate ma non venivano inviate agli abbonati "normali" come noi.

Almeno cosi mi hanno detto ... temo sia vero.

 

Ciao.

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  • 2 months later...
Oggi, 29/4, con quasi 5 mesi di ritardo, ho ricevuto il numero di Gennaio 2010.. :s20: :s58:

... ma non c'è alternativa.

La Rivista Marittima, come pubblicazione in italiano, è quasi in monopolio; cosa altro c'è ? RID e poi ?

Dovevo studiare meglio l'inglese ...

 

Ciao.

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  • 4 months later...

Vorrei segnalare che sul sito ufficiale della Marina Militare Italiana, è stata aggiornata la sezione dedicata alla "Rivista Marittima", con la possibilità di visualizzare e scaricare i pdf di alcuni articoli.

 

Eccovi il link relativo:

 

http://www.marina.difesa.it/editoria/rivis...ta/archivio.asp

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  • 7 months later...

Sebbene il ritardo della rivista non sia ancora stato sanato (sembra che per risolvere la questione stiano facendo numeri bimestrali...), c'è una buonissima nuova:

 

scansione0024.jpg

 

[edit]

 

Qualcuno ha per caso sotto mano l'annata del 1974? :s01:

Modificato da Lefa
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Veramente interessante. Però, intanto, sembrerebbe eliminato il cartaceo del notiziario della marina, che passa al solo formato on-line.

:s06: Purtroppo temo che sia vero! :s06:

 

Visto che si parla della RIVISTA MARITTIMA e poichè l' attuale Direttore della medesima è un Betasomiano ne approfitto per manifestare la mia contrarietà al formato on-line dei supplementi che sono spesso più interessanti della stessa Rivista: io farei esattamente il contrario: Rivista on-line e supplementi cartacei.

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:s06: Purtroppo temo che sia vero! :s06:

 

Visto che si parla della RIVISTA MARITTIMA e poichè l' attuale Direttore della medesima è un Betasomiano ne approfitto per manifestare la mia contrarietà al formato on-line dei supplementi che sono spesso più interessanti della stessa Rivista: io farei esattamente il contrario: Rivista on-line e supplementi cartacei.

 

Quoto in toto. Gli allegati sono spesso dei libri che vanno in libreria, altro che Online.

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Opinione personalissima: purtroppo nell'ultimo anno di supplementi degni di entrare in biblioteca non ne ho visti (al contrario degli anni passati), i contenuti sono ormai alquanto scarsi come per altro segnalato da altri all'inizio del topic...

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Parlando in tutta franchezza dopo avere letto il Notiziario della Marina nella sua versione cartacea (posseggo le ultime dieci annate) non mi straccio le vesti per la sua (confermata) cessata esistenza a livello cartaceo nella speranza che le risorse così risparmiate possano più utilmente sfruttarsi per il "recupero" della (ben più quotata anche se oggi un po' appannata) Rivista Marittima.

Modificato da Corto Maltese
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Il tempo dei supplementi dei Brauzzi, dei Nani, dei Martino, dei Turrini, dei Fatutta, è finito.

 

Ormai la RM è solo un contenitore vuoto, utilizzato per pubblicare le tesine (a loro volta frutto di Google e del CTRL-C CTRL-V) dei frequentatori dei vari CASD, ISMM, ecc.

 

Anche quest'anno ho rinnovato meccanicamente l'abbonamento (un po' come il bollo e l'assicurazione), ma con il prossimo anno penso di chiudere.

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Parlando in tutta franchezza dopo avere letto il Notiziario della Marina nella sua versione cartacea (posseggo le ultime dieci annate) non mi straccio le vesti per la sua (confermata) cessata esistenza a livello cartaceo nella speranza che le risorse così risparmiate possano più utilmente sfruttarsi per il "recupero" della (ben più quotata anche se oggi un po' appannata) Rivista Marittima.

 

 

Questo sembrerebbe lo scopo della fine della versione cartacea del NM, come riportato sull'ultimo numero. Comunque tutto rientra nel piano di risparmio delle FA, che hanno subito dei tagli enormi.

Modificato da STV(CP)
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  • 2 weeks later...

Oggi è arrivato il fascicolo Gennaio/Febbraio 2011 con allegato il supplemento: :s20: MOLTO BENE! :s20: è su CARTA! :s20:

 

P.S. Il supplemento tratta della storia del Corpo della Sanità Militare Marittima nel 150° dalla sua istituzione.

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  • 2 months later...

Oggi mi è arrivato il numero di Marzo 2011...Il supplemento è on-line! :s05: :s06:

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Oggi mi è arrivato il numero di Marzo 2011...Il supplemento è on-line! :s05: :s06:

:s06: Altro elemento negativo è la mancanza delle rubriche MARINE MERCANTILI e soprattutto MARINE MILITARI! :s05: Posso comprendere la necessità di risparmiare, però.....

 

In compenso c è un breve ma interesante articolo di Massimo ZAMORANI su Hermann OBERTH, un ingegnere Tedesco che nei primi anni "50" venne ingaggiato segretamente dalla M.M. per compiere studi sulla missilistica.

Modificato da Alfabravo 59
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Martedì scorso mi è arrivato il fascicolo di APRILE 2011. Purtroppo il supplemento sul corsaro Francis DRAKE è "on line". Manca anche stavolta la rubrica "Marine Militari", ma almeno c'è quella sulle "Mercantili".

 

P.S. In questa rubrica è annunciata la consegna dalla FINCANTIERI-Castellammare di Stabia alla GRIMALDI-MINOIAN LINES del grande traghetto CRUISE OLYMPIA, una nave da oltre 54.000 t.s.l. e 224 mt.

La velocità è circa 28 kn. Non posso non pensare alle moderne fregate che in pochi anni han "diminuito" la propria velocità dai 33-35 kn. agli scarsi 29-30 kn.....

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Buonasera comandanti,

so di essere un pò controcorrente rispetto al tono dei topic di questi mesi, ma ieri leggendo on- line l'editoriale di Aprile 2011 del CV Rapalino ho avuto un fremito.

Sono consapevole delle giuste critiche rivolte alla Rivista in questi anni tuttavia credo che bisognerebbe dare un pò più fiducia alla nuova direzione. In sintesi il Direttore traccia gli scopi della Rivista delineando un percorso che di certo non potrà che migliorare la qualità del materiale giornalistico ma sopratutto diffondere la cultura marittima in un paese sostanzialmente "terricolo"!

Anche Marinai d'Italia sembrava destinato ad un triste declino ed invece adesso è un piacevole ed interessante magazine...credo che la Rivista abbia intrapreso lo stesso percorso.

Saluti

Moreno

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... bisognerebbe dare un pò più fiducia alla nuova direzione.

Anche Marinai d'Italia sembrava destinato ad un triste declino ed invece adesso è un piacevole ed interessante magazine...credo che la Rivista abbia intrapreso lo stesso percorso.

Saluti

Moreno

Non è certo colpa del C.V. RAPALINO se alla R.M. han tagliato i fondi: senza soldi si fa poca strada! (Parola d'imprenditore terricolo! (In tutti i sensi...) :s03: ). Comunque questa crisi ha avuto anche un effetto "benefico" sulla R.M. Mi riferisco alla eliminazione delle due rubriche "MEMORANDUM dei PRINCIPALI AVVENIMENTI" ed "AMBIENTE MARINO". Inoltre, "grazie" a questa crisi, alcuni Autori di pregevoli articoli, ma talvolta troppo lunghi, hanno acquisito una maggior capacità di sintesi.

 

A mio parere le rubriche della R.M. dovrebbero strutturarsi nel seguente schema:

 

1) Vorrei un maggior spazio alle "LETTERE AL DIRETTORE

2)La rubrica "MARINE MILITARI" dovrebbe esser sempre presente in tutti i numeri

3) Vorrei che si tornasse ai "vecchi tempi" quando c'era una specifica sezione per la MARINA MILITARE in cui si parlava di consegne e radiazioni di Unità, le esercitazioni, i movimenti negli Alti Gradi, missioni Vi-Pe e quanto altro.

4) MARINE MERCANTILI

5) SCIENZA E TECNICA

 

Parlando dei SUPPLEMENTI ho già manifestato il mio desiderio di rivederli sulla cara vecchia carta.

 

Per tutto questo sarei disposto ad accettare un aumento ragionevole dell' abbonamento ed il passaggio da mensile a bimestrale del periodico.

 

P.S. Da quando all' A.N.M.I c'è l' Amm. PAGNOTTELLA il giornale dell' Associazione è notevolmente migliorato!

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Cari comandanti, se proprio dovessi fornire un suggerimento alla Rivista mi piacerebbe un suo ingresso nelle librerie (a similitudine di Limes) in modo da presentarsi sul mercato editoriale in maniera più aggressiva e capillare rispetto al tradizionale abbonamento. Non disdegnerei nemmeno l'ingresso della pubblicità (così come avveniva negli anni '70) per permettere una più agevole gestione finanziaria da parte della Direzione.

Saluti

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Cari comandanti, se proprio dovessi fornire un suggerimento alla Rivista mi piacerebbe un suo ingresso nelle librerie (a similitudine di Limes) in modo da presentarsi sul mercato editoriale in maniera più aggressiva e capillare rispetto al tradizionale abbonamento. Non disdegnerei nemmeno l'ingresso della pubblicità (così come avveniva negli anni '70) per permettere una più agevole gestione finanziaria da parte della Direzione.

Saluti

Concordo in pieno!!!

Configurandola com un LIMES, presentandola nelle librerie e addirittura nelle edicole, acquisirebbe quella visibilità verso l'esterno che adesso le fa difetto, cessando di essere, mi si perdoni l'accostamento doppiamente irrispettoso, il "giornalino parrocchiale della MM".

 

@C.te Moreno1975: a quell'ora si dorme!!!!!!! :s03: :s03: :s03: :s03:

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In riferimento agli aspetti commerciali della R.M. concordo con MORENO 1975 per la distribuzione nelle edicole/librerie ed al ritorno della pubblicità.

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Buonasera comandanti,

so di essere un pò controcorrente rispetto al tono dei topic di questi mesi, ma ieri leggendo on- line l'editoriale di Aprile 2011 del CV Rapalino ho avuto un fremito.

Sono consapevole delle giuste critiche rivolte alla Rivista in questi anni tuttavia credo che bisognerebbe dare un pò più fiducia alla nuova direzione. In sintesi il Direttore traccia gli scopi della Rivista delineando un percorso che di certo non potrà che migliorare la qualità del materiale giornalistico ma sopratutto diffondere la cultura marittima in un paese sostanzialmente "terricolo"!

Anche Marinai d'Italia sembrava destinato ad un triste declino ed invece adesso è un piacevole ed interessante magazine...credo che la Rivista abbia intrapreso lo stesso percorso.

Saluti

Moreno

 

Ho seguito con attenzione il dibattito sviluppatosi sin qui su questo interessante argomento: come tutti, sono stato prima sfavorevolmente sorpreso, poi dolorosamente colpito e - infine - colto da grande disillusione nel vedere quella che è stata la grave involuzione della "Rivista Marittima" negli ultimi anni.

Aggiungo che - essendo non soltanto lettore e abbonato della "Rivista Marittima" - ma anche suo collaboratore, sia pure con un numero non elevato di articoli e un solo supplemento all'attivo, ho preferito sin qui non intervenire perché sarebbe stato scorretto esternare pareri negativi nei confronti di una pubblicazione che ha remunerato il mio lavoro in passato, e per la quale ho in corso una serie di progetti che - in un futuro più o meno prossimo - dovrebbero venire presentati sulle sue pagine.

Ritengo però, ravvisando taluni elementi di fiducia recentemente evidenziatisi, di poter provare a sintetizzare quanto sin qui esposto da tutti i partecipanti alla discussione, unendo a questa sintesi alcuni miei pareri personali.

 

Premetto che sono abbonato alla "Rivista Marittima" dall'annata 1976, e il mio rapporto di collaborazione con la testata è iniziato nel 2005.

 

La "Rivista Marittima" può vantare una grande tradizione nell'ambito dell'editoria navale: è la più antica pubblicazione del settore per il nostro paese e, sino ad un passato relativamente recente, beneficiava di un'autorevolezza pressoché assoluta derivante dall'approfondimento con cui venivano trattati i vari argomenti, dalla vasta ed enciclopedica preparazione degli autori (spesso autentici "mostri sacri" dell'editoria navale), e dall'indubbio interesse suscitato da validi articoli e da ancor più esaustivi e appassionanti supplementi.

Sin verso gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, la "Rivista Marittima" ha quasi vissuto di rendita sul "substrato culturale" descritto più sopra: sino all'ottima gestione congiunta degli ammiragli Cartasegna (Direttore) e Vignati (Capo-Redattore), ossia poco meno di una decina d'anni fa, l'arrivo della "Rivista" poteva venire salutato con entusiasmo e trepidante aspettativa.

Terminato il "ciclo operativo" degli ammiragli Cartasegna e Vignati c'è stato il tracollo: qualità media degli articoli in forte calo (se non - in taluni casi - in picchiata), articoli storici sempre più ridotti in quantità e qualità, corredi iconografici spesso ricavati da internet e provvisti da didascalie generiche, quasi sempre imprecise se non scelleratamente errate e - soprattutto - modifica degli "obiettivi editoriali" con una subliminale trasformazione della testata in una sorta di "rivista aziendale interna".

Nel contempo, hanno iniziato a comparire sempre più spesso articoli generici, di natura "scolastica" o con il poco éclatante aspetto di "tesine" da corsi di aggiornamento della Forza Armata e - in molti casi - i supplementi hanno beneficiato solo lontanamente dell'appeal e dell'autorevolezza di quelli pubblicati in passato.

Non è mio compito giudicare questo sopravvenuto stato di cose: posso però pensare ad immaginare quali ne siano state le cause, individuabili - a mio personalissimo avviso - in:

1) un generale disinteresse nella testata da parte dei vertici della Forza Armata, con conseguente destinazione al servizio di personale non tanto impreparato quanto non specificatamente motivato ad operare nell'ambito editoriale navale;

2) scelta di articoli e di taluni collaboratori non su basi meritocratiche e di preparazione settoriale;

3) per concludere, mancanza di un "quality control" prima della stampa dei vari numeri della pubblicazione.

Su tutto ciò, si sono innestati recentemente i tagli decisi dal bilancio della Difesa alla pubblicistica e all'editoria militari, nonché un devastante "vuoto" ai vertici della rivista prolungatosi per parecchi mesi (tra la direzione del com.te Miranda e quella dell'amm. Callini) che ha portato - poco meno di due anni fa - ad un ritardo di quasi dodici mesi (!) nella produzione della rivista, ritardo ora un po' più ragionevolmente ricompreso nel range di tre/cinque mesi, ma pur sempre sensibile rispetto alle tempistiche quasi "immediate" dell'editoria privata.

 

Un vero "colpo di fortuna" è stata però la nomina - all'inizio dell'anno - del com.te Patrizio Rapalino a Direttore della "Rivista Marittima": il com.te Rapalino è un valido e preparato autore, appassionato della materia, fortemente motivato, "innamorato" della Marina e - in particolare - della "Rivista Marittima". Ha pubblicato importanti e interessanti volumi e articoli e - last but not least - è anche iscritto al nostro forum.

Sicuramente, il com.te Rapalino intende dare una svolta in senso positivo all'immagine e - soprattutto - alla sostanza e ai contenuti della "Rivista Marittima": prova ne sono i suoi editoriali per i numeri di aprile, maggio e giugno 2011 (reperibili in rete nel sito della M.M. nella sezione dedicata alla "Rivista Marittima") da cui si evincono passione e interessi ben superiori a quelli di chi ha occupato il suo posto nel suo recente passato. A mio avviso, dobbiamo quindi dare fiducia a questo "new deal" della "Rivista Marittima", i cui vertici (e, soprattutto, quelli della Forza Armata) devono però rendersi conto che questa è l'ultima fortunata chance che si presenta non soltanto per il rilancio, ma per la sopravvivenza della testata.

 

Mi permetto quindi di ribadire una serie di punti (ricavandoli anche da quanto suggerito da altri partecipanti a questa discussione) che a mio avviso andrebbero perseguiti, inserendoli in un'ideale "scaletta" delle things to do, possibilmente in tempi accettabili:

1) recuperare sulla tempistica della pubblicazione, facendo uscire i numeri nell'effettivo mese di pubblicazione: come detto, siamo ancora un po' indietro, e il fascicolo di aprile sta solo ora per raggiungere gli abbonati.

2) Migliorare la qualità generale di autori e testi, tout court.

3) Presentare argomenti oggettivamente interessanti non soltanto per una ristretta cerchia di "professionals" ma anche per i numerosi "lettori medi" esterni alla Marina, peraltro ugualmente appassionati e abbonati - magari da decenni - della "Rivista Marittima".

4) Curare con estrema attenzione gli elementi iconografici e le didascalie.

5) Mantenere aggiornate e quanto più possibili presenti mensilmente le rubriche più importanti, provvedendo - se necessario - ad eliminare o a ridurre la frequenza di quelle meno collegate agli aspetti del settore navale e militare.

6) Presentare nelle recensioni volumi e articoli di effettivo interesse, scelti tra la migliore editoria tanto nazionale quanto estera.

 

Vi è poi l'aspetto economico ove - ovviamente - sono ancora meno titolato a parlare: mi sembra, tuttavia, che una rivista che stampa a colori undici numeri all'anno non possa sopravvivere con un abbonamento dal costo di 25 euro, considerata anche quella che è la sua verosimile tiratura. Se la qualità migliorasse, credo che tutti gli attuali abbonati sarebbero ben disposti a pagare anche 40 o 45 euro all'anno. Le riviste serie del settore militare e storico-militare dell'editoria privata - con tirature ben più alte - si vendono a costi tra i sei e gli otto euro mensili, ovvero tra i 70 e i 90 euro annui. Inoltre, bisogna assolutamente pensare ad una diffusione della testata se non nelle edicole perlomeno nelle principali librerie ma - a mio avviso - nell'attuale panorama della distribuzione della stampa periodica in Italia l'edicola è e resta fondamentale... In questo ambito, far passare la cadenza da mensile a bimestrale potrebbe avere un senso, come pure inserire qualche pagina di pubblicità qualificata e qualificante.

All'aspetto economico - con gli attuali chiari di luna - è legata la problematica degli allegati che, un tempo, costituivamo in molti casi l'aspetto di maggior interesse di specifici numeri della rivista. Purtroppo, non è più possibile realizzare un allegato per ciascun numero (o addirittura due, come accadeva talvolta nei "tempi d'oro"), ma l'idea di pubblicare allegati disponibili solamente "on line" mi lascia molto perplesso: il lettore della "Rivista Marittima" (e dell'editoria navale e storico-militare più in generale), non soltanto è un lettore tradizionale e tradizionalista, ma è un lettore che "ama" la sua biblioteca, e - un tempo - allegati di pregio non soltanto "facevano biblioteca", ma costituivano un vero e proprio incremento qualitativo della biblioteca "fisica" di ciascun appassionato.

Gli allegati "elettronici" li leggono in pochi (o pochissimi) e, a mio avviso, meglio sarebbe destinare le risorse impiegate per realizzarli al fine di stampare invece uno o due allegati "cartacei" (e di pregio) in più ogni anno.

Un ultimo aspetto che potrebbe venire preso in considerazione, è il cambio del formato: la "Rivista Marittima" viene stampata, in pratica, ancora il vecchio formato "a quaderno" della fine dell'Ottocento. Si potrebbe pensare di passare al più pratico e dimensionato "A4" o similare, che è ormai lo standard - in Italia e all'estero - per le pubblicazioni di questo settore.

 

E' chiaro che, di questa situazione veramente difficile da affrontare, il com.te Rapalino non ha colpa: i primi numeri della sua gestione - sicuramente non "eccelsi" per aspetto e contenuti - sono stati per forza di cose realizzati con materiale riveniente dalle gestioni precedenti (a luglio/agosto - per fare un esempio - vengono impaginati i menabò e le prime bozze del numero di novembre delle riviste mensili di settore), e l'impronta del nuovo Direttore potrà iniziare a rendersi visibile dal prossimo autunno in avanti. A questo concetto si deve quindi collegare la collaborazione di quanti possono "dare una mano" - in termini pratici, costruttivi e propositivi - quali il sottoscritto o Moreno1975, che sono già collaboratori della "Rivista Marittima": proprio la presenza del com.te Rapalino al vertice della testata può portare a chiederci, costruttivamente, non già "cosa può fare per noi la Rivista Marittima", ma "cosa possiamo fare noi per la Rivista Marittima". Come ho detto, questa è probabilmente l'ultima possibilità che si apre per il salvataggio di questa un tempo gloriosa testata, e tutti insieme dobbiamo cercare di dare il nostro contributo.

Modificato da Alagi
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da vero elogio, Maurizio!

uno spirito critico e costruttivo che è davvero necessario di questi tempi, ed in ogni dove.

 

solo un appunto e riguarda la parte on line: gli ebook sta prendendo piede e forse rendere disponiile la rivista anche su formato e-book (quindi non semplicemente on line) potrebbe rivelarsi mossa interessante e di buon rapporto qualità/prezzo.

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Grazie, Marco, per l'apprezzamento! :s01:

 

Ovviamente, se testata e allegati sono disponibili in entrambi i formati - elettronico e cartaceo - sono favorevolissimo anche alla versione "e-book", tanto della "Rivista Marittima" quanto dei relativi allegati.

Il punto è che, da circa un anno, buona parte degli allegati sono invece realizzati solamente in versione elettronica: ciò - sicuramente - abbatte i costi dei "fotolito", degli impianti di stampa, della stampa medesima e poi della distribuzione, ma crea un prodotto "monco" che, operando nel settore da un po' tempo, so per certo che non è ancora bene accetto dalla maggioranza della readership e, in pratica, viene letto da una percentuale minima rispetto al numero dei lettori e/o degli abbonati alla "Rivista Marittima".

Concordo sul fatto che gli "e-book" possano rappresentare, se non il futuro, perlomeno parte del futuro dell'editoria, e io stesso ti posso fare un esempio che dimostra quanto si possa essere refrattari alle innovazioni. Sul finire degli anni Novanta, la Apple iniziò ad introdurre i primi "Mac" privi della slot per la lettura dei "floppy" da 3,5 pollici (quelli di plastica con la linguetta metallica, per intenderci), fornendo gli elaboratori del solo lettore/masterizzatore per CD e DVD. Per me, da sempre utente Mac, la cosa apparve inizialmente una grande fesseria: poi, in breve tempo, mi resi conto che Steve Jobs aveva visto giusto e, già da parecchi anni, a fronte di una diffusione capillare di CD e DVD, i floppy di vecchio tipo (e minima capacità) sono definitivamente scomparsi.

Ciò non toglie che il libro in versione elettronica ha dei limiti intrinsechi nella sua natura: non può essere sfogliato e, spesso, la ricerca di pagine o elementi specifici diventa davvero problematica. Oggi tutte le fotocamere digitali, stampanti, telecamere ecc. hanno il "libretto delle istruzioni" solamente in formato pdf, e trovare un particolare dettaglio del funzionamento dell'aggeggio diventa spesso un'impresa improba: con la conseguenza che un utilizzatore va spesso per soli tentativi empirici, ignorando il manuale formato "e -book"...

Quindi, per allegati di tipo storico e tecnico il formato elettronico (a parte gli indubbi vantaggi in termini di costo) è a mio avviso poco pratico e di uso farragginoso: diverso è il discorso per saggi e romanzi, ma proprio a questo mi riferivo quando suggerivo di impiegare le risorse utilizzate per tre o quattro allegati elettronici per la realizzazione di un numero minore di allegati cartacei.

C'è un ultimo elemento che, tuttavia, dimostra però che - forse - i miei limiti anagrafici mi pongono in una posizione di retroguardia: il libro è anche bello da sfogliare, leggere a spizzichi, "gustare" non soltanto con gli occhi ma anche "possedere fisicamente": sicuramente il futuro non è più qui, e la mia preferenza per il libro "fisico" è sicuramente anche antiecologica (e quasi archeologica).

Tuttavia, il confronto tra editoria "cartacea" ed editoria "elettronica", per quanto mi riguarda viene vinto a mani basse dalla prima tipologia: tra "paper-book" ed "e-book" c'è la stessa differenza che c'è tra conoscere una bella ragazza e portarla a cena (con il doveroso seguito, s'intende :s02:) e visitare uno dei tanti siti web con foto e video che, peraltro, conosciamo più o meno tutti. :s03:

Modificato da Alagi
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un tempo - allegati di pregio non soltanto "facevano biblioteca", ma costituivano un vero e proprio incremento qualitativo della biblioteca "fisica" di ciascun appassionato.

 

Ben detto.

 

Di alcuni (l'almanacco dei sommergibili di Turrini, le monografie del compianto Fatutta, le "navi che non combatterono") ne ho addirittura più di una copia...

 

...per non parlare poi dei vecchissimi supplementi dell'Amm. Brauzzi sui mezzi d'assalto...

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...C'è un ultimo elemento che, tuttavia, dimostra però che - forse - i miei limiti anagrafici mi pongono in una posizione di retroguardia: il libro è anche bello da sfogliare, leggere a spizzichi, "gustare" non soltanto con gli occhi ma anche "possedere fisicamente": sicuramente il futuro non è più qui, e la mia preferenza per il libro "fisico" è sicuramente anche antiecologica (e quasi archeologica).

Tuttavia, il confronto tra editoria "cartacea" ed editoria "elettronica", per quanto mi riguarda viene vinto a mani basse dalla prima tipologia: tra "paper-book" ed "e-book" c'è la stessa differenza che c'è tra conoscere una bella ragazza e portarla a cena (con il doveroso seguito, s'intende :s02:) e visitare uno dei tanti siti web con foto e video che, peraltro, conosciamo più o meno tutti. :s03: ...

 

Ben venga, dunque, una rinascita della Rivista Marittima, cui non possiamo che dare la nostra più completa fiducia.

Circa il nuovo Direttore...

 

Un vero "colpo di fortuna" è stata però la nomina - all'inizio dell'anno - del com.te Patrizio Rapalino a Direttore della "Rivista Marittima": il com.te Rapalino è un valido e preparato autore, appassionato della materia, fortemente motivato, "innamorato" della Marina e - in particolare - della "Rivista Marittima". Ha pubblicato importanti e interessanti volumi e articoli e - last but not least - è anche iscritto al nostro forum.

Sicuramente, il com.te Rapalino intende dare una svolta in senso positivo all'immagine e - soprattutto - alla sostanza e ai contenuti della "Rivista Marittima": prova ne sono i suoi editoriali per i numeri di aprile, maggio e giugno 2011 (reperibili in rete nel sito della M.M. nella sezione dedicata alla "Rivista Marittima") da cui si evincono passione e interessi ben superiori a quelli di chi ha occupato il suo posto nel suo recente passato. A mio avviso, dobbiamo quindi dare fiducia a questo "new deal" della "Rivista Marittima", i cui vertici (e, soprattutto, quelli della Forza Armata) devono però rendersi conto che questa è l'ultima fortunata chance che si presenta non soltanto per il rilancio, ma per la sopravvivenza della testata.

 

Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente e posso annoverarlo tra le persone che, nella vita, mi hanno lasciato un insegnamento. A maggior ragione, dunque, in bocca al lupo e, se ci sarà da spendere qualche euro, sarà solo un piacere!!!! :s20:

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  • 2 weeks later...

A proposito. Proprio oggi ho ricevuto (assieme...) i numeri di maggio e giugno della Rivista,.

 

Sul numero di Giugno, il CV Rapalino fa una proposta, che io ritengo, alla fin fine, giusta e corretta.

 

Dal momento che le attuali regolamentazioni pare non consentano più di tanto di aumentare il prezzo della rivista, egli propone di passare 11 a 6 numeri bimestrali, ma con i 6 allegati tutti cartacei.

 

Francamente, la trovo una proposta più che accettabile.

 

Che ne pensate?

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... egli propone di passare 11 a 6 numeri bimestrali, ma con i 6 allegati tutti cartacei.

Che ne pensate?

:s03: CONCORDO in PIENO! :s20:

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vorrei dare il mio contributo a questa discussione osservando che tutto è migliorabile... con il contributo di tutti.

Io ho proposto qualche mese fa un'idea per un articolo dedicato a ... (questa sarà una sorpresa) con una rilevante parte grafica.

Giusto come anticipo eccovi alcuni dettagli delle tavole preparate apposta per RM

 

VenetianWarGalley.png

 

XMAS-1.png

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Quì a BETASOM c'è un topic intitolato "I GADGETS CHE VORREI": colgo l' occasione per precisare che tali "gadgets" van bene non solo per il ns Forum, ma ben si possono sostituire all'anacronistico calendarietto di fine anno raffigurante le copertine dei fascicoli dell'annata.

 

P.S. Visto che se n'è parlato (n°35 di ALAGI) vorrei dire che l' attuale formato "a quaderno" stile fine "800" a me va benissimo: lo trovo pratico per le buchette postali e da portare in giro. Tuttavia se col formato "A4" si possono ottenere dei risparmi (lo sanno gli addetti ai lavori) allora il discorso cambia: l'importante sono i contenuti!

Modificato da Alfabravo 59
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  • 3 months later...
vorrei dare il mio contributo a questa discussione osservando che tutto è migliorabile... con il contributo di tutti.

Io ho proposto qualche mese fa un'idea per un articolo dedicato a ... (questa sarà una sorpresa) con una rilevante parte grafica.

Giusto come anticipo eccovi alcuni dettagli delle tavole preparate apposta per RM

 

VenetianWarGalley.png

 

XMAS-1.png

Lazer, a me piacciono molto i disegni (penso si sia capito!), l'anteprima che ho visto promette bene. Visto che la tua risposta è del mese di agosto e io non ricevo la rivista mi puoi dire se è stata pubblicata? se la risposta è: ancora NO! sai per caso se e quando sarà possibile leggerla?

visto che ne vedo sempre delle copie "incustodite" potrei orgamizzarmi per un furto autorizzato... :s68: :s68: :s68:

:s01: :s01:

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  • 1 month later...

Sera a tutti, :s55:

dopo aver sfogliato qualche numero e girovagato sui pdf della Rivista

ho deciso di abbonarmi !!!!! :s20:

viste le interessantissime informazioni, ho ritenuto di entrare nel club !!

 

p.s. spero che le poste non facciano scherzi !!!!

 

un saluto

claudio / darth

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Sera a tutti, :s55:

dopo aver sfogliato qualche numero e girovagato sui pdf della Rivista

ho deciso di abbonarmi !!!!! :s20:

viste le interessantissime informazioni, ho ritenuto di entrare nel club !!

 

p.s. spero che le poste non facciano scherzi !!!!

 

un saluto

claudio / darth

credo sia in fase di distribuzione...

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A proposito. Proprio oggi ho ricevuto (assieme...) i numeri di maggio e giugno della Rivista,.

 

Sul numero di Giugno, il CV Rapalino fa una proposta, che io ritengo, alla fin fine, giusta e corretta.

 

Dal momento che le attuali regolamentazioni pare non consentano più di tanto di aumentare il prezzo della rivista, egli propone di passare 11 a 6 numeri bimestrali, ma con i 6 allegati tutti cartacei.

 

Francamente, la trovo una proposta più che accettabile.

 

Che ne pensate?

 

Pur di avere gli allegati su carta, che spesso sono molto più interessanti della stessa rivista, ritengo che la proposta di passare a 6 numeri bimestrali sia la soluzione migliore.

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