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Tls Classe Toti


Charlie Bravo

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Vedendo una delle belle foto di Edozio scattate durante la visita al Toti, quella con il tls con cappello e portello contemporaneamente aperti, mi si è affacciate alla mente una "situazione Thetis". Penso che nella realtà ci fossero dei meccanismi per impedire il verificarsi di questa condizione in seguito ad un errore. Il dubbio rimane. Che dite? In particolare il Dir.

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che il dubbio non sussite, ti confermo che un meccanismo meccanico impediva l'apertura contemporanea di cappello e fondo mobile (sono i nomi dei 2 portelli). tale meccanismo era temporaneamente asportabile (con un po di lavoro) per consentire l'imbarco dei siluri che, in determinati moment, poteva avere necessità di entrambe le "porte" aperte

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Mi riaggancio per chiarire un dubbio che ci era venuto a bordo del Toti: da dove caricavano i siluri?

La guida ci ha detto "da uno dei tls superiori che, quando il battello era a galla, restavano fuori dall'acqua". Devo dedurre che aveva ragione?

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Mi riaggancio per chiarire un dubbio che ci era venuto a bordo del Toti: da dove caricavano i siluri?

La guida ci ha detto "da uno dei tls superiori che, quando il battello era a galla, restavano fuori dall'acqua". Devo dedurre che aveva ragione?

A me sembra improbabile. Se guardi le foto dei TOTI in servizio vedrai che a prua solo il "naso" era fuori dell'acqua.

Modificato da Alfabravo 59
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Non ne sono sicuro. Dobbiamo pensare al galleggiamento alla banchina, non in navigazione.

Questa foto dal sito della MM fa vedere il cappello superiore di sinistra che sta tra i riferimenti 31 e 37 del galleggiamento.

Confrontando con QUESTA FOTO il cappello potrebbe anche essere completamente all'asciutto, magari scaricando un po' di zavorra (o di acqua dalle casse).

Sentiamo cosa dice Totiano.

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toticlassedisegno.jpg

 

A mio parere l' imbarco dei siluri avveniva attraverso l' accesso di cui al n°3 del disegno. Ho guardato meglio una foto dei TOTI in servizio. In effetti i 2 tls superiori un pò emergevano dall' acqua, ma io comunque non penso che l' imbarco avvenisse in tal modo.

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Adesso posso "sfoggiare" l'esperienza della visita a bordo del Toti :s03:

 

Dall'interno della camera di lancio ho avuto l'impressione che quel passaggio sia solo per "umani". Come puoi intiure da QUESTA FOTO è molto stretto e assolutamente verticale.

Ci vorrebbero dei siluri molto flessibili. :s02:

Modificato da edozio
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...posso rispondere io, Totiano?

 

Sui Toti i siluri venivano imbarcati dai TLS superiori attraverso un ingombrante sistema di avvicinamento, sollevamento ed allineamento dei siluri rispetto al tubo. Naturalmente la linea di galleggiamento non è un problema parlando di sommergibili!

Tale operazione tuttavia, come è facilmente immaginabile, non era delle più semplici. Tant'è vero che sulla classe successiva, i Sauro, grazie anche alle ben mggiori dimensioni dell'intero battello (circa 20 metri di più), è stato predisposto un apposito portello sul cielo della camera di lancio, posizionato con opportuna inclinazione in modo da facilitare l'ingresso dei siluri ed adagiarli direttamente sulle selle.

...ma dove ho messo quelle foto? Si vedevano entrambi i casi!! Boh, le cercherò con più calma poi le posterò!

Modificato da Bob Napp
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completo l'intervento di Bob Napp (grazie Roberto!)

 

la linea di galleggiamento arrivava a circa un terzo del tls superiore. per effettuare l'imbarco siluri il battello veniva appoppato allagando la cassa zavorra 4 e parte della 3, veniva collegato il rinoceronte e successivamente aperto il cappello esterno. il siluro veniva appoggiato sul rinoceronte attraverso una gru e successivamente spinto all'interno sfruttando l'argano di bordo e una serie di rinvii e una testa particolare. dovrei avere una foto a casa, se mi ricordo la posto nel week end

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:s03:

è proprio quello che io ho chiamato "ingombrante sistema di avvicinamento, sollevamento ed allineamento dei siluri" !

...ma che Marco ha, ovviamente, chiamato col suo nome di battaglia!

 

 

Appena possibile vi postiamo le foto. Vediamo chi fa prima fra Marco ed io! :s03:

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:s55: Buongiorno a Tutti!

Adesso posso "sfoggiare" l'esperienza della visita a bordo del Toti :s03:

 

Dall'interno della camera di lancio ho avuto l'impressione che quel passaggio sia solo per "umani". Come puoi intiure da QUESTA FOTO è molto stretto e assolutamente verticale.

Ci vorrebbero dei siluri molto flessibili. :s02:

:s68: Grazie per i chiarimenti! Evidentemente son stato ingannato dalle dimensioni del portello d' accesso che si vede nel disegno da me postato.

Spiegandomi meglio pensavo che detto portello fosse inserito in un apertura più grande (imbullonata allo scafo) da usarsi solo per l' imbarco dei siluri.

In definitiva un sistema simile, anche se più piccolo, di quello mostrato a pag. 151 del libro "Caccia silenziosa" di Steve e Yoghi KAUFMAN; un libro che dovrebbe avere anche Marco/TOTIANO.

 

P.S. In detto libro a pag 119 c' è la foto di quello che Marco/TOTIANO chiama "testa particolare" che dovrebbe servire per l' imbarco dei siluri.

Modificato da Alfabravo 59
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In attesa delle foto (e dei video!) del Dir, copio queste che avevo incollato nella disussione sui siluri Italiani:

 

Imb2.jpg

 

Imb.jpg

 

Anche i Tedeschi sui 206 ei 209 caricavano così, se interessa ho foto.

 

[edit]

 

Attacco qui una domanda mia riguardo al Toti.

Sull'impennaggio (ma solo su quello verticale mi pare) di poppa e sulla parte dello scafo adiacente allo stesso ci sono dei pani di piombatura, che immagino servano a stabilizzare la Y.

E' corretta la mia interpretazione? come mai è stato necessario modificare l'assetto della poppa?

 

Grazie

Modificato da Lefa
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:s20: Perfetto Lefa! proprio quelle cercavo!

 

Allora aggiungo solo quelle relative ai Sauro

 

Sotto: schema d'imbarco siluri su 1°-3° serie

schemaimbarcosiluro.jpg

 

Sotto: imbarco siluri su un 4° serie

524longobardo1993012rid.jpg

Modificato da Bob Napp
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grande Lefa! battuti sul tempo alla grande...

@Lefa: ma allora non sei stato attento: se non appoppo il battello nel TLS ci entra l'acqua invece del siluro :s02:

nella seconda foto si vede bene la testa particolare di cui parlavo per la movimentazione del siluro.

non ricordo pani dipiombo negli impennaggi, pero forse ti riferisci a dei listelli paralleili al silro di circa 10cm di lunghezza. se sono quelli servivano (spero di ricordare bene) ad agganciare il siluro al sistema di lancio di emergenza.

 

 

 

@AB: ho il libro ma a Ravenna. il sistema di cui parli immagino sia quelo degli SSBN per il rapido imbarco delle vettovaglie, presente anche sui Sauro per la movimentazione delle batterie. In fin dei conti anche i battelli americani hanno il loro portello dedicato all'imbarco siluri.

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Attacco qui una domanda mia riguardo al Toti.

Sull'impennaggio (ma solo su quello verticale mi pare) di poppa e sulla parte dello scafo adiacente allo stesso ci sono dei pani di piombatura, che immagino servano a stabilizzare la Y.

E' corretta la mia interpretazione? come mai è stato necessario modificare l'assetto della poppa?

 

Grazie

 

Penso che quelli che hai visto fossero i panetti di zinco destinati alla dissipazione delle correnti galvaniche, ma senza foto resta solo un'ipotesi :s02:

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@Lefa: ma allora non sei stato attento: se non appoppo il battello nel TLS ci entra l'acqua invece del siluro :s02:

nella seconda foto si vede bene la testa particolare di cui parlavo per la movimentazione del siluro.

non ricordo pani dipiombo negli impennaggi, pero forse ti riferisci a dei listelli paralleili al silro di circa 10cm di lunghezza. se sono quelli servivano (spero di ricordare bene) ad agganciare il siluro al sistema di lancio di emergenza.

 

Sono stato attento Signore, ma non mi sono spiegato affatto bene :s68:

Mi è chiara la manovra di imbraco e il perchè del cambio di assetto, mi riferivo a questi panetti attaccati vicino e sull'impennaggio:

 

CIMG2411.jpg

 

Cosa sono? :s01:

 

Penso che quelli che hai visto fossero i panetti di zinco destinati alla dissipazione delle correnti galvaniche, ma senza foto resta solo un'ipotesi :s02:

 

E' possibile, non saprei..

 

Cercando la foto che ho postato sopra, scattata durante il primo mese di vita "da museo" del Toti, ho riguardato i filmati che feci durante la visita (da vero impunito visti i divieti, ma la carina hostess non ha saputo dire di no :s03: ) e ho notato che riguardo alle luci rosse vengono date ambedue le motivazioni, sia per la percezione del giorno e della notte che per i problemi relativi al cambio di luce durante l'osservazione.

 

Scusate gli OT... :s43:

Modificato da Lefa
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In attesa delle foto (e dei video!) del Dir, copio queste che avevo incollato nella disussione sui siluri Italiani:

 

 

Anche i Tedeschi sui 206 ei 209 caricavano così, se interessa ho foto.

 

[edit]

 

Mamma mia Lefa!. Qui in pochi mesi ci mandi in pensione anticipata a tutti ... :s68: Occorrono contromisure (non necessariamente elettroniche). :s03:

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e io che avevo capito gli ipennaggi del siluro... :s68:

 

confermo che sono gli zinchi (anodi sacrificali se preferisci)per le correnti galvaniche

 

Grazie!

 

Non vale, a noi è toccato uno steward...

 

Devo dire che ho avuto una discreta fortuna, le mancava qualche centimetro ma la lezione la sapeva a memoria e... non so se mi spiego: :s03:

 

guida.jpg

 

Ecco qualche altra foto inedita a colori di imbarco siluri, sempre piacevoli:

 

a184t.jpg

 

a184s.jpg

 

Cediti immagini: Whithead Alenia Sistemi Subacquei

 

Le armi sono prototipi, quella che viene caricata sul Sauro è da guerra, come testimonia il cerchio giallo prima della testa.

Quella caricata sul Toti è uno dei primissimi prototipi, si può notare la testa AG67 (Auto Guida 1967) dell'USEA attaccata alla vela e i gradi di appoppamento del battello (notare la linea di galleggiamento melomosa) per permettere l'imbarco delle armi.

Modificato da Lefa
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foto bellissime Lefa! la prima è stata fatta a Spezia e il Comandante era l'attuale presidente dell'ANMI che avrebbe qualche aneddoto sull'argomento...

aggiungo il mio piccolo contributo (foto dell'amm. Guastadisegni)

totiappoppato.jpg

 

per il filmato sto provando a crearlo da solo (i filmati sul web sono stati montati e adattati da mio fratello), mi ci vorrà un po'

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Si è stata scattata a Spezia durante i trials dell'A.184.

 

Altro piccolo OT: ho imparato ieri riguardo agli anodi sacrificali e come al solito, quando imparo qualcosa di nuovo, la vita mi da modo di confrontarmi con le nuove nozioni riproponendomele; cito una certa pagina 73: ..."Guarda qui Dir! quei figli di buona donna della ditta non hanno messo l'anodo sacrificale ed il tappo si è corroso!"

Credo di essermi addormentato con un sorrisetto soddisfatto.... :s02:

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e io che avevo capito gli ipennaggi del siluro... :s68:

 

confermo che sono gli zinchi (anodi sacrificali se preferisci)per le correnti galvaniche

 

Confermo questa versione di Totiano. Li ho messi io altrimenti le correnti galvaniche si mangierebbero i bordi esterni della pale dell'elica.

Fa l'effetto dei bordi delle fette di formaggio aggedite da una turba di topi. Succede anche se gli anodi sono sistamati male (nel senso che

le correnti galvaniche non incontrano gli anodi sacrificali).

Quando la nave va in bacino si va ad esaminare il loro funzionamento per sostituirli se sono fortemente corrosi (funzionano) oppure sono intatti e

bisogna spostarli.

Ovviamente non solo sui sottomarini, ma su tutte le navi militari e mercantili di qualsiasi tipo con eliche di bronzo.

 

Non immaginate l'impianto catodico che dobbiamo sistemare in mare attorno alla nave in costruzione per la necessità di usare le saldature elettriche

a bordo. Io ho libri che spiegano questo problema. Normalmente si commissiona l'impianto ed il suo controllo ad una ditta specializzata che dura tutto il tempo che la nave è in banchna per i lavori. Si slaccia per le prove in mare e si riallaccia al suo rientro. Altrimenti perforano lo scafo.

Varo5

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................io avuto modo di vedere tubi di scarico dei diesel in acc inox completamente perforati come bucati sa spille, a causa delle correnti galvaniche. Specie quando diversi materiali "nobili" sono vicini tra loro. Questo in particolare nelle penetrazioni a scafo dove materiali come bronzo, inconel e inox si incontrano. Il tutto era maggiormente pericoloso quando non si verifica circolazione di acqua......ecc ecc

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tutti i naviganti penso abbiano avuto qualche esperienza del genere, che fossero corrosioni o correnti galvaniche. hai qualche aneddoto?

 

Io ricordo che sulle prime navi con impianti di condizionamento dell'aria (sempre dopo la II guerra mondiale) il fluido refrigerante che

dagli evaporatori degli impianti frigoriferi portava il freddo agli scambiatori di calore dei condizionatori, era salamoia e non acqua refrigerata

come oggi.

Le tubazioni in normale acciaio e gli scambiatori in rame per maggiore rendimento e quindi più piccoli, ma anche più facili a lavorarli,

producegano correnti galvaniche che perforavano i tubi di acciaio. In corrispondenza delle flange di unione bimetalliche c'era la guarnizione

di tenuta che isolava i due metalli, ma le correnti galvaniche viaggiano nei fluidi e quindi aggrediscono l'acciaio dopo le flange di unione.

Dopo la flangia d'acciaio si sistemava un pozzetto fatto apposta per infilare l'anodo di zinco a forma cilindrica (di diametro 2 cm. e lungo

6-7 cm.) dall'alto, chiuso poi con un tappo a vite (è ovvio che nel pozzetto circolasse la salamoia).

Al periodico controllo (uno o due mesi) di tutti gli anodi in certe parti sparivano letteralmente o fortemente corrosi, mentre altri restavano

intatti. Non si andava per il sottile: si lasciavano quelli intatti e si sostituivano quelli corrosi o mancanti.

Non ho esperienza di come andavano le cose con plurimi anni di esercizio.

Sui sommergibili questo problema non esiste negi impianti di climatizzazione, perchè per le brevi distanze tra condizionatore e impianto

frigorifero non c'è né la salamoia né l'acqua refrigerata. L'espansione del Freon è diretta, cioè lo scambiatore del condizionatore è anche

evaporatore della frigorifera.

Varo5

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beh, un paio di aggiornamenti posso passarteli io, Varo :s02:

 

sui Toti i problemi li dava il condensatore per quando riguardava la parte acqua mare. gli anodi sparivano con una velocità incredibile e chi ci rimetteva era la carcassa piu che il fascio tubiero interno. proprio a causa di questi ebbi... un attimo di apprensione nel 1992.

 

Sui Sauro, a parte l'eponimo, l'impianto di condizionamento è stato sostituito con una a espensione indiretta a metà anni 90. Fu cambiato il fluido frigorigeno (da Freaon 12 a 22 se ben ricordo) e l'acqua dolce portava le frigorie sia ai condizionatori che ai mobiletti integratori: un ottimo impianto, delicato solo in fase di regolazione

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  • 2 weeks later...
per il filmato sto provando a crearlo da solo (i filmati sul web sono stati montati e adattati da mio fratello), mi ci vorrà un po'

 

ammetto di avere perso la battaglia e chiesto soccorso al tecnico di turno (mio fratello, che non finiro mai di ringraziare) per riuscire a finire il lavoro. Adesso però il filmato promesso è finalmente disponibile!

per il momento l'ho caricato su delfini d'acciaio nella pagina dei filmanti dedicati ai Toti

http://www.delfinidacciaio.it/video.html

in attesa di inserirlo sul canale youtube di betasom

 

LINK A IMBARCO SILURI SUL TOTI

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posso rispondere che non me lo ricordo?

 

Si, certo, puoi risponderlo, ma poi come si usava, mettiamo in quadrato il cartello con scritto:

 

"queste 50 bottigle di Spalletti, 25 di Malvasia e 14 di Moscato di Pantelleria, sono offerta dal C.te Totiano" :s20: :s03:

Modificato da Iscandar
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...Succede anche se gli anodi sono sistamati male (nel senso che le correnti galvaniche non incontrano gli anodi sacrificali).

Quando la nave va in bacino si va ad esaminare il loro funzionamento per sostituirli se sono fortemente corrosi (funzionano) oppure sono intatti e bisogna spostarli...

 

...beh, un paio di aggiornamenti posso passarteli io, Varo :s02:

sui Toti i problemi li dava il condensatore per quando riguardava la parte acqua mare. gli anodi sparivano con una velocità incredibile e chi ci rimetteva era la carcassa piu che il fascio tubiero interno. proprio a causa di questi ebbi... un attimo di apprensione nel 1992...

Scusate, tornando un attimino all'argomento "anodi sacrificali", potete dirmi se la Marina ed eventualmente quando, si è dotata di "impianti a correnti impresse" in sostituizione / aggiunta del sistema di protezione catodica passiva ?

 

Sniper

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Scusate, tornando un attimino all'argomento "anodi sacrificali", potete dirmi se la Marina ed eventualmente quando, si è dotata di "impianti a correnti impresse" in sostituizione / aggiunta del sistema di protezione catodica passiva ?

 

l'unco impianto che conosco in marina (e non è detto che sia stao il primo ne l'unico) è quello dei MTF/MTC classe Ponza. e sono targati 1985...

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