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Ultima Fatica Rc, Terminato Lvtp7 1/35


maxmodifica

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finalmente dopo mesi ho terminato la mia ultima fatica. non è una nave od un sub, ma è pur sempre qualcosa che "galleggia" quindi penso che possa postare le foto qui (appena ho un attimo di tempo.....)

 

ho convertito in rc un lvtp7 1/35 dell'academy. è un pachidermico carro (ah, orrore....) anfibio, adottato anche dal nostro esercito. infatti stò completando la colorazione per rappresentare un mezzo in forza nel 2002 presso il nostro battaglione (all'epoca, prima reggimento? chi sà qualcosa?) lagunari.

 

il bussolo, che anche in scala risulta effettivamente un pò spropositato et sgraziato, dopo lunga spremitura di meningi per risolvere i vari problemi che sono sorti durante la conversione, riesce a muoversi su terra con i cingoli, entra in acqua e con eliche, allegramente naviga. non vi nascondo però che ogni "uscita" è una scommessa. la meccanica non è delle più semplici ed il naufragio è sempre in agguato....

 

per comandare i motori del modello, visto che volevo che mantenesse le stesse caratteristiche di mobilità di quello reale, ossia ruotate (pivottare?) su se stesso a 360° su punto fisso, muovendo un cingolo in avanti e l'altro indietro, ho realizzato due variatori meccanici con diodi comandati da servi (roba arcaica...). è l'unico sistema che mi è venuto in mente per avere una risposta in tempo reale ai comandi avanti-indietro, risposta che pochi, ingombranti (ma soprattutto costosi) variatori elettronici hanno. inoltre i variatori "autocostruiti" mi sono costati pochi euro, e di questi tempi.....

 

le due eliche intubate dall'enorme diametro di ben 8 millimetroni, stile idrojet, le ho realizzate con la fotoincisione.

 

purtroppo, sia per il tempo che "reclama" mia figlia sia perchè mi è piombato tra capo e collo un serio problema di salute dalla soluzione ancora lontana (che mi sta massacrando mentalmente... il modellismo al momento è la mia "cura"...) non ho avuto tempo di fare foto durante il wip. dovrete accontentarvi delle foto del bestione già montato, prima della colorazione... sorry

 

p.s. se qualcuno volesse vedere l'elefante in azione, sarò a verona....

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bene... su averona non dovrebbero esserci molti con l'elefante rc, quindi non sarà difficile trovarci... dovrebbero mettere a disposizione una vasca gestita dall'associazione modellisti di pontassive... io scorrazzerò in quei mari...

 

ho trovato un pò di tempo rubandolo al sonno e sono riuscito afare alcune foto dell'anfibio.... sono quello che sono, spero rendano l'idea... al momento è tutto ancora da colorare. non ho usato nessun kit di dettaglio. tutto quell metallo che vedete è uscito dalle mie manine.... compresa la mitragliatrice....

 

questo è il link

 

www.flickr.com/photos/14752771@N08/

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@ Maxmodifica,

complimenti, non sapevo che avevi in lavorazione questo modello terrestre / nautico.

Sono curioso di vederlo in navigazione, a Verona (salvo imprevisti) come sai ci saro' anch'io.

Caro Max, ti auguro di risolvere quanto prima il tuo problema nella maniera migliore.

Ciao Sandro.

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gran bel lavoretto :s20:

mi permetto una domanda: invece di costruire i variatori meccanici, perchè non hai optato per la modifica di due servi da usare come gruppi propulsore per i cingoli?

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per anteo... avevo portato il bussolo a pontassieve in occasione della riunione annuale.... volevo far vedere al nocentini come funzionavano i due variatori, visto che l'idea non era farina del mio sacco e me l'aveva suggerita lui, postandomi anche alcuni schemi.... l'ho anche brevemente provato sul pavimento, ma viste le relativamente microscopiche dimensioni, ed il fatto che lo piloto ancora con incertezza, visto che per farlo avanzare, invece che una sola leva della trasmittente occorre comandare i due stick destro e sinistro contemporaneamente, rischiava di restare schiacciato dai piedoni dei curiosi, quindi è stato rapidamente riposto nella scatola...

 

allora.... sul subito non mi è venuta l'idea di utilizzare i servi, perchè il modello, pagato ben 18€ spedito dalla Korea, era già predisposto per la motorizzazione (!!) e nella scatola c'era già tutto il gruppo di ingranaggi con relativi motorini (!!!!). però non era possibile rendere stagna l'uscita dei due alberi dei cingoli. quindi anch'io, all'inizio del "progetto", avevo pensato a metter su due servo.

 

c'erano però due problemi da risolvere: il primo, come rendere stagno l'albero che usciva dal servo? pensavo di risolvere questo problema riempiendo la scatola ingranaggi con grasso, ma restava sempre l'incognita se avrebbe tenuto o meno.

 

il secondo problema era l'alloggiamento dei due servi, reso problematico sia dal poco posto disponibile (in largezza circa 5 cm) sia dal fatto che l'uscita dell'albero dei cingoli, a causa del fatto che nel reale è disposta alla fine di un gruppo di rinvio ad ingranaggi, era molto bassa ed avanzata su l'avanti.

 

in tale modo l'unica soluzione è stata quella di utilizzare due gruppi riduttori tamiya "universal gearbox" modificati con l'installazione di un fodero di uscita per gli alberi cingoli... ed anche in questo caso, ho dovuto lavorare di dremel per assottigliare fino allo spessore "reglia di cipolla" parte dello scudo anteriore....

 

inoltre i gruppi tamiya così modificati sforzano un pò, con il risultato che i 130 che li comandano, complice anche il fatto che sono alimentati a 3,7 - 4,2V e che devono spostare il peso di oltre 1 kilozzo (i cingoli friulmodel a maglie singole sono di piombo!! nel vero senso della parola), dopo un pò bruciano le spazzole. in questo caso, visto che non sarebbero stati raggiungibili una volta incollata la parte superiore dello scafo, il modello sarebbe stato inusabile e bello solo da vedersi.

 

dopo enorme sforzo di meningi, visto che comunque, anche montando motori con più coppia "rubati" alle mini4wd, resta l'incognita durata dei motori, ho montato tutta la meccanica in modo che si riesca ad estrarla dai portelloni, per accedere (con molta pazienza) ai motori e, se del caso, poterli cambiare. questo ha comportato dover risolvere il problema della tenuta del portellone posteriore, che comunque si deve poter aprire per estrarre i variatori e la batteria.

 

ora capirete come mai ogni volta che lo "metto in moto", sudo freddo.....

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per l'incertezza nel pilotarlo ti capisco bene. con il mio jagdpanther 1/20 ho risolto programmando la radio ed impostando i comandi dei motori come se fossero alettoni di un aereo.... cabra e picchia sono avanti ed indietro, destra e sinistra corrispondono alle virate, così da avere i comandi tutti su uno stick :s02:

rinnovo i complimenti per la felice realizzazione :s20:

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  • 3 weeks later...

ecco finalmente le foto del "bussolo" finito.... le ho fatte un pò in fretta, scusate....

 

ecco il link

 

http://www.flickr.com/photos/14752771@N08/

 

direi che non è venuto malaccio, anche se non sono del tutto soddisfatto.... potevo "dare di più". è anche vero che la malasorte durante la costruzione si è accanita particolarmente con me... tra l'altro a metà dell'opera pittorica mi ha tradito anche l'aerografo, senza possibilità di sostituzione, al momento. comunque considerato che mi sono fatto in casa tutte le mascherine per le decorazioni, direi che ci si può stare...

 

per chi è interessato a vedere il carro in azione, sarò a verona il 6 ed il 7. sarà il "varo" (ma si può parlare di varo per un anfibio...?)vero e proprio. speriamo vada tutto bene.

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