Vai al contenuto

L'avventura Del "vittorio Veneto"


Varo5

Messaggi raccomandati

vittorioveneto.jpg

L'incrociatore "Vittorio Veneto" in navigazione

 

Nel 1968 i cantieri navali italiani furono riuniti in una sola azienda ITALCANTIERI. Un solo

amministratore delegato ed un solo direttore generale. Le sedi dei cantieri restano le stesse

ma gli uffici studi tecnici e progetti vengono riorganizzati, in pratica una fusione.

A Castellammare di Stabia era in corso l'ultimazione dell'incrociatore "Vittorio Veneto"

commissionato dalla Marina Militare Italiana. I suoi problemi sono ancora risolti dal cantiere, ma

le navi militari coinvolgono anche il "Settore Navi Militari", che fa parte della Centrale Italcantieri,

ma ubicato presso il cantiere di Monfalcone, per ragioni non ancora definite sui confini di Stato

orientali. allibito3.gif

Da tempo era morto il vice direttore di Castellammare che si occupava della revisione prezzo

del "Vittorio Veneto", così tale lavoro era sospeso da anni. Diversi impiegati sono stati trasferiti a

Trieste creando una fase evolutiva con vuoti e scompensi. Il Settore Navi Militari a Monfalcone

deve aiutare il cantiere di Castellammare di Stabia. occhistrabici.gif

 

La revisione prezzo di una nave militare è molto complessa. Dal contratto di costruzione alla

consegna passano anche dieci anni. Molte cose sono rivedute e modificate rispetto al contratto

primitivo e le navi vanno costruite con aggiornamenti continui. Alla fine bisogna aggiornare il costo

del prodotto.

 

vvtaranto.jpg

L'incrociatore "Vittorio Veneto" entra nel mare piccolo di Taranto

 

Non si tratta di contabilità ma di progettazione e costi. Un qualsiasi impianto si deve esaminare

sui disegni, ordini e costi di realizzazione per giungere al costo di come l'impianto è stato realizzato.

Costo 100. La Marina lo aveva ordinato dieci anni prima secondo le modalità di allora, descritto

molto sommariamente su mezza pagina del contratto. Quanto avrebbe costato l'impianto di allora

neanche pensato? con modalità non definite, inventato solo sull'esperienza e discutibile. Costo 82.

100 meno 82 uguale a 18. Diciotto è dunque l'extraprezzo che la Marina deve pagare in più per

quel impianto. Da sommare alle altre centinaia di diciotto che bisogna valutare.

In altre parole, bisogna rivalutare il costo della nave pezzo per pezzo analizzando tutti i disegni

e documenti prodotti da tutti i centri di produzione del cantiere. Ma il costo di partenza cioè l' 82 ?

NULLA !!! confusedn.gif

Chi fa questo lavoro deve essere un progettista che deve inventare ciò che si doveva fare dieci

anni prima. Dalla A alla Z, cioè esperienza su tutte le specializzazioni che richiedono per fare una

nave. Poi concordare con la Direzione della Marina spiegando il lavoro fatto. L'Ufficio commerciale

del cantiere rileva l'importo concordato, aggiunge la percentuale di utile stabilito con la Marina ed

invia la richesta al Ministero per il pagamento.

E' il lavoro più difficile, più oneroso, più sconosciuto, più ingrato, più svalutato, più pericoloso per

i danni che si possono causare. cazziatone.gif

 

Se il lavoro è fatto in modo superficiale si possono provocare perdite economiche notevoli.

Varo5 fa le valige, piccole, perché il programma era che restasse a mezzo servizio, con un piede

a Castellammare e un piede a Monfalcone. Cose che si dicono ma la realtà può essere diversa.

Il mio compito a Castellammare è dunque quello di prendere in mano la complessa revisione

prezzo della nave e Varo5 non ha mai visto il "Vittorio Veneto" e tanto meno un solo disegno di

quella nave. occhistrabici.gif

Dopo un mese torno a Monfalcone dal mio direttore di Settore per spiegare la situazione e

che avrò bisogno d'aiuto per non sparire dal suo Settore. Quando mi vede mi dice: il direttore

generale mi ha detto che ho mandato a Castellammare un uomo a far faville. Ho pensato che

un giudizio del genere potesse far piacere sia a me che a lui. Invece no! M' investe di

contumeglie che mi sono fatto troppo coinvolgere, che lui ha detto che mi occuperò solo di

scafo ed allestimento e non anche della parte elettrotecnica e meccanica, come invece ho fatto.

Era una lavata di testa vera e propria altro che riconoscimenti. confusedn.gif

Riparto per Castellammare con tre dei miei fidati collaboratori, perché il lavoro doveva essere

comunque svolto.

I viaggi avanti e indietro da e per Monfalcone li decido io, secondo le esigenze del lavoro in

buona pace con tutti.

 

volo3.jpg

L'incrociatore "Vittorio Veneto" visto da un elicottero

 

Dopo alcuni mesi mi manda a chiamare il direttore del cantiere di Castellammare di Stabia

e mi dice testualmente:

"Domani lo imbarchiamo sul Vittorio Veneto" (che era ormeggiato alla banchina del cantiere,

prossimo alla consegna).

Ed io: -"A che fare se ho già l'onere della revisione prezzo del "Vittorio Veneto".

Risposta: "Intanto lei a bordo c'è". Bella risposta solo un po' troppo ermetica perché capisca.

E' bastata la prima uscita in mare (appena fuori del porto) per capire che l'impianto di

condizionamento dell'aria funzionava molto male, in modo inaccettabile. Un impianto da

3.000.000 di frig/h e 51 condizionatori: un mostro ciclopico! :s07: Sul posto si trovano i dirigenti

della società che ha progettato l'impianto ed anche personale qualificato del cantiere.

La consegna ora diviene chiara Anche

gli ufficiali della Marina sono già a bordo ed esprimono le loro perplessità.

 

Il direttore del cantiere non convoca una riunione per presentarmi ai dirigenti della società

che ha progettato l'impianto, come esperto che può aiutare a risolvere il problema. Mi

inserisce di soppiatto in modo furtivo per cercare di carpire una verità nascosta. Io dovrei

capire quello che i progettisti non capiscono e poi affrontare gli interessati per sentirmi dire

"ma che c'entri tu con questi problemi ?" mentre l'altro impegno senza di me non procede.

In che pasticcio mi stanno cacciando?" boccaaperta.gif

L'altoparlante mi chiama, c'è il direttore generale che mi aspetta in direzione, il quale mi

chiede ma cosa succede a questo impianto! Lo tranquilizzo che si tratta solo di una

messa a punto ed escludo che si tratti di cose gravi. Allarga le braccia sconsolato.

 

Non ho alternative. Devo agire non alla luce del sole. Troppi interessati si affollano sul

problema ed io dovrei affrontarli e convincerli a lasciarmi fare? oppure dire a loro cosa

devono fare? Nemmeno mi conoscono. Se capisco devo mettere le mani sulle loro

apparecchiature e se mi pescano? non sono una persona autorizzata, sono uno dei

cinquecento ignoti che girano per la nave! risata1.gif

 

vvpontevolo2.jpg

Sul ponte di volo del "Vittorio Veneto"

 

Altra uscita in mare e torniamo a sera molto tarda.

Mentre la gente sbarca io mi nascondo a bordo come un ladro, in un posto appartato.

Quando non c'è più nessuno esco dal nascodiglio e lavoro praticamente tutta la notte

facendo cose che non ho rivelato a nessuno. Al mattino successivo aspetto che

l'attività a bordo si rianimi, scendo dalla nave e vado in ufficio dai miei collaboratori

che si occupano dell'altro lavoro. Da me silenzio assoluto. Durante la successiva

uscita in mare, la sorpresa. L'impianto di condizionamento dell'aria funzionava

benissimo, mentre io continuo a tacere come non c'entrassi.

 

Una settimana dopo altra convocazione del direttore del cantiere. Pensavo che

volesse sapere se ero stato io a raddrizzare la situazione, cosa avevo fatto e quando.

E' ovvio che desideravo ritirarmi di nascosto senza creare problemi e lasciare che le

cose si concludessero nel modo più naturale, cioè senza di me. :s05: E' questo che volevo

dire al direttore del cantiere di Castellammare, per essere esonerato e tornare al

lavoro per il quale ero stato trasferito.

Invece mi domanda con tutta naturalezza come se tutto fosse pronto: Quante

persone le servono per collaudare l'impianto? porti a bordo anche i suoi collaboratori!

 

Ora la sorpresa è tutta mia. Ho la sensazione che tutto fosse programmato.

Il mio isolamento mi aveva dato la possibilità di agire indisturbato se l'avessi fatto

di notte. Credo che la "notte insonne" era prevista ed attesa non solo dal direttore del

cantiere, ma forse anche dalla Marina, mentre io l'ho fatto spontaneamente, perché

non avevo altro modo d'intervenire per non farmi "pescare" con le mani nel sacco. diabolico2.gif

Ho dovuto fare anche il collaudo in mare che è stato liberatorio.

Tutti gli interessati al problema? Spariti ! pollicegiu.png

La soluzione in questo modo non mi è piaciuta per niente! Il fantasma si materializza e

risolve tutto. Il direttore lo ha saputo da altri perché io non mi sono fatto vedere né ho

avuto altre convocazioni. Il Direttore Generale è stato informato come vedrete in seguito.

 

La sola persona che mi ha ringraziato per il lavoro fatto - gratuitamente - perché

al mio livello non erano pagate le ore straordinarie, è stato il primo comandante del

"Vittorio Veneto". Sono andato a salutarlo alla mia partenza da Castellammare. Il

Capitano di Vascello Marulli, in seguito ammiraglio fino a Capo di Stato Maggiore

della Marina. :s01: Pronunciò poche parole di saluto assai lusingiere ed in pratica mi ha

fatto capire che sapesse tutto: che io ero a bordo e che si aspettasse proprio da

me quel risolutivo intervento. Non l'ho deluso.

 

Post scriptum.

La faccenda è ancora più incasinata perché s'intreccia con problemi familiari

causati dalla mia lunga assenza da casa. Mentre i miei collaboratori facevano una

scappata a casa una volta al mese (che io stabilivo) io invece dovevo restare anche

durante le festività. "Non dovevo allontanarmi per tenere tranquilla la Marina Militare", :s14:

mi ha detto il direttore del cantiere di Castellammare di Stabia. Pare che sia Lei la più

convinta che io risolverò la situazione. Brutto segnale invece per una moglie gelosa

che non deve essere informata dei gravi motivi che mi bloccano a Castellammare, e

sa che i miei collaboratori hanno la licenza mensile

Chiedo scusa ma non posso raccontarvi anche questa parte della storia.........

Lieta fine! risatona.gif

 

Quando torno a Monfalcone l'incontro col mio capo è burrascoso, perché ha sulla

scrivania l'ordine di servizio della Direzione Generale che stabilisce il mio

trasferimento a Genova, come capo commessa su una nave mercantile in

costruzione a Sestri.............. E' accaduto quello che il capo temeva.

La sua minaccia che sarei uscito dal suo settore solo "sul suo cadavere", però

non ebbe luogo perché a Genova non andai. Un anno dopo è riuscito a superare

anche un'altro mio trasferimento nonostante l'ordine di servizio sia partito

addiritura dal Consiglio d'Amministrazione dell' ITALCANTIERI.

Soddisfatti moglie e capo. Io invece no! perché ho dovuto scansare un ordine di

servizio della Direzione Generale per non andare a Genova.

Erano in arrivo i SAURO e dopo poco tempo la GARIBALDI, molto più interessanti.

Il mio capo aveva ragione. "Non farti coinvolgere troppo" solo che dei miei

convolgimenti lui voleva l'esclusiva !!!!!! colgate.gif

 

Varo 5

 

 

cossato3.jpg

Il sottomarino "Fecia di Cossato" primo consegnato alla M.M.I. della classe "Sauro"

 

 

36692646.jpg

La portaerei "Garibaldi" supersmile.gif

 

 

garibaldi02.jpg

Una bella immagine della "Garibaldi" vista dall'aereo

Modificato da Varo5
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Varo5, grazie per averci regalato questo splendido racconto che ho trovato molto avvincente anche se riguarda aspetti molto tecnici e molto poco conosciuti. Normalmente si guarda alle navi dal punto di vista epico o delle linee mentre inaspettatamente hanno anche altre attrattive.

Saranno stati gli anni ruggenti per il nostro Paese che si riflettevano in tutte le cose ma quella era proprio una gran bella nave. E non era la sola.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Varo5, grazie per averci regalato questo splendido racconto che ho trovato molto avvincente anche se riguarda aspetti molto tecnici e molto poco conosciuti. Normalmente si guarda alle navi dal punto di vista epico o delle linee mentre inaspettatamente hanno anche altre attrattive.

Saranno stati gli anni ruggenti per il nostro Paese che si riflettevano in tutte le cose ma quella era proprio una gran bella nave. E non era la sola.

 

Sono io che ti ringrazio per aver apprezzato un racconto, del tutto personale, di uno dei tanti fatti che mi sono accaduti sul lavoro. Molto stimato e forse anche invidiato, ma tutti hanno voluto da me tanto senza dare niente.

Ciao Charlie, Varo5

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per il bello ed interessante racconto. :s20:

 

Spesso, se non ci si pensa, si crede che una nave venga costruita così, facilmente, senza intoppi, una volta che c'è un disegno sembra che basti seguire un "semplice" :s02: progetto, ma in realtà il lavoro viene fatto dagli uomini e gli uomini hanno dei Capi, delle famiglie, dei sentimenti, ecc.

Bel lavoro! :s20:

Grazie per averci raccontato la tua esperienza.

 

Roberta

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per il bello ed interessante racconto. :s20:

 

Spesso, se non ci si pensa, si crede che una nave venga costruita così, facilmente, senza intoppi, una volta che c'è un disegno sembra che basti seguire un "semplice" :s02: progetto, ma in realtà il lavoro viene fatto dagli uomini e gli uomini hanno dei Capi, delle famiglie, dei sentimenti, ecc.

Bel lavoro! :s20:

Grazie per averci raccontato la tua esperienza.

 

Roberta

 

Finalmente è arrivata l'avventura del V.V.

 

Erano necessarie le foto per illustrare meglio l'ambiente in cui ho lavorato. Rendono la descrizione più accessibile.

Betasom è il sito degli "utilizzatori" delle navi non quelli che le costruiscono. Sono due mondi diversi, anche se affini

ognuno con la proprie particolarità. Il mio mondo quì è poco conosciuto.

 

Ho avuto delle difficoltà ad imparare a posizionare le foto. E' il motivo che mi hanno fatto ritardare.

 

Attendevo il tuo intervento e ti ringrazio per la partecipazione.

Se non hai visto "I Mototi della Saturnia" va a vedere il topic e dammi il tuo giudizio.

Ciao Roberta. Varo5

 

Molto interessante questo dietro le quinte...se ne hai altre sarebbe bello leggerle :s20:

 

L'avventura del "Vittorio Veneto" è stata una telenovella che è durata oltre due anni. Non ho un'altra telenovella ma

diversi fatti brevi ed isolati uno dall'altro. Per descriverli non bastano poche parole per renderli comprensibili.

Sono un po' perplesso di fare una specie di biografia.

Attendiamo Totiano e ci consigliamo con Lui.

 

Grazie per il tuo apprezzamento.

Varo5

Modificato da Totiano
Link al commento
Condividi su altri siti

credo che l'unica si adi fare un tentativo e poi correggere, eventualmente, il tiro. che ne dici Varo?

 

OT: ho notato che spesso aggiungi diversi post uno di seguito all'altro. questo (oltre a essere vivamente sconsigliato dalle condizioni d'uso del forum) ha diverse controindicazioni tra cui la piu grave è sicuramente lo spazio impiegato nel web e, non secondario, il dover impiegare oltre misura lo scroll o le freccette per scorrere la discussione. il modo migliore è impiegare il pulsante modifica e aggiungere il nuovo testo al vecchio. se hai bisogno di aiuto fai un fischio!

Link al commento
Condividi su altri siti

:s20: Interessantissimo racconto! :s20: Continua! A proposito del varo del V.V. voci di "Radioprora" (di tutto e di più) dicevano che la nave fosse inclinata su di un lato a causa di un errato calcolo dei pesi. Puoi confermare? Grazie!

 

P.S. Riuscirà il V.V. a diventare museo?

Link al commento
Condividi su altri siti

:s20: Interessantissimo racconto! :s20: Continua! A proposito del varo del V.V. voci di "Radioprora" (di tutto e di più) dicevano che la nave fosse inclinata su di un lato a causa di un errato calcolo dei pesi. Puoi confermare? Grazie!

 

P.S. Riuscirà il V.V. a diventare museo?

Io ho fatto molte prove in mare e non mi sono accorto che il V.V. fosse inclinato. Non posso dire né si né no. I miei compiti erano di tutt'alto genere e non posso avere informazioni su questo particolare. Non ho sentito dire da nessuno, ufficiali M.M.I. compresi, che fosse inclinato.

Seconda domanda. Io spero di si a Taranto. La nave aveva propulsione a vapore e quindi tubolature di vapore in giro per la nave, impianto di condizionamento dell'aria compreso per il riscaldamento invernale, con scambiatore a vapore B.P. Queste tubolature devono essere isolate non solo per le perdite termiche ma anche per la loro pericolosità. Se le tocchi non isolate la pelle delle tue mani resta attaccata alle tubolature.

Quelle tubolature sono state isolate con cordoni di amianto! Soluzione: bisogna togliere l'amianto da tutte le tubolature sia per adattare la nave a museo sia per demolirla. L'amianto dunque non è un impedimento come si vorrebbe far credere, perché comunque bisogna toglierlo.

Varo5

Link al commento
Condividi su altri siti

:s55: Buongiorno a Tutti!

Grazie, VARO 5! Però voglio chiederTi l' amianto è pericoloso anche quando è racchiuso dai rivestimenti esterni che lo fanno aderire alla tubolature? E' un punto che m' interessa anche come agricoltore perchè la cabina del mio autocarro (un OM 160 del 1975) è termicamente coibentata proprio dall' amianto...

 

P.S. Ti segnalo che nella ns Biblioteca c'è la recensione dell' unico (per ora) libro dedicato al V.V.: NAVE VITTORIO VENETO, UNA STORIA PER IMMAGINI.

Modificato da Alfabravo 59
Link al commento
Condividi su altri siti

:s55: Buongiorno a Tutti!

Grazie, VARO 5! Però voglio chiederTi l' amianto è pericoloso anche quando è racchiuso dai rivestimenti esterni che lo fanno aderire alla tubolature? E' un punto che m' interessa anche come agricoltore perchè la cabina del mio autocarro (un OM 160 del 1975) è termicamente coibentata proprio dall' amianto...

L'amianto se è inscatolato dovrebbe essere meno pericoloso di quello in vista. Se le fessure della scatola sono sigillate non dovrebbe essere pericoloso. Questa è la mia opinione e non la verità che non sono in grado di darti.

Varo5

Link al commento
Condividi su altri siti

L'amianto dunque non è un impedimento come si vorrebbe far credere, perché comunque bisogna toglierlo.

 

come per tutte le cose a questo mondo è un problema di fondi.

tra la nave progettata e quella del disarmo sono passati 30 anni di modifiche, talvolta inventare per sopperire a un problema, altre per grandi lavori. nell'insiem la mappatura dell'amianto dubito potra essere affidabile e l'unico modo per eliminarlo è di demilire lanave pezzo per pezzo. demoliziane che peraltro consente un piccolo margine di recupero materiale dal cntiere che lo effettua(vi prego di non rispolverare la polemica dei cantieri del terzo mondo).

 

Quindi è vero, l'amianto del Veneto non è un problema insormontabile, basta avere fondi sufficienti per eseguire i lavori....

 

PS per il trattore, piu che inscatolarlo se non puoi rimuoverlo sarebbe meglio prima incapsularlo perche le vibrazioni possono comunque produre polvere.

Link al commento
Condividi su altri siti

Un’opera enorme come quella legata alla idea di musealizzazione della V.Veneto porta con sé una complessità ed un numero di problematiche e di sfumature interpretative e risolutive in quantità e qualità assolutamente inimmaginabili ai più.

 

L’impresa di restauro/ripristino della Nave Vittorio Veneto è, per le dimensioni del mezzo e la sua complessità, gigantesca.

Se questa operazione vuole avere un “futuro”, in termini di risorse assegnate, anni di attività, adeguati interventi di manutenzione, deve acquisire anche e soprattutto la capacità di mantenersi e autosostenersi: per questo l’operazione, sin dalla sua progettazione preliminare, deve essere volta ai “grandi numeri”.

Pertanto non è sufficiente limitarsi a pensare al solo (peraltro notevole), investimento iniziale. E si tratta di un investimento che deve contare sui contributi creativi come quelli scientifici ed esperienziali. Solo in questo modo sarà possibile fare evolvere il progetto facendogli acquisire la capacità attrattiva di un parco tematico.

 

Idee valide per un buon concept della musealizzazione, sono state già messe sul tavolo nell’ottobre del 2008, durante una riunione programmatica svoltasi a Taranto, ma che, ad oggi, non mi risulta abbia avuto seguito.

 

Occorre altresì considerare a fondo la sempre particolarissima realtà italiana.

 

Il patrimonio museale galleggiante è diffuso in varie parti del mondo e, in particolare, presso i paesi anglosassoni e del Nord Europa.

Non manca in Francia (ad es. il Musèe Portuaire de Dunkerque) e in Spagna (Museu Maritim de Barcelona e il Museo Navale di Santander), ed è presente anche in Turchia (Museo della Scienza e dell’Industria di Istanbul) e in Grecia (corazzata Averoff, Atene).

 

La patria conclamata delle navi-museo resta tuttavia l’Inghilterra, dove si trovano alcune delle imbarcazioni più visitate al mondo:

• Il vascello Victory, a Portsmouth;

• Il piroscafo Great Britain, a Bristol (recentemente restaurato e riallestito);

• Il clipper Cutty Sark, a Greenwich (molto danneggiato da un incendio recente);

• L’incorciatore Belfast, a Londra (dipendente dall’IWM e ormeggiato al centro del Tamigi);

Tratto distintivo di queste imbarcazioni è il fatto che siano all’aperto, galleggianti oppure no (infatti diverse di queste sono musealizzate in bacini di carenaggio).

Altre imbarcazioni, come il Vasa e il Mary Rose, più antiche, sono state “inserite” in strutture museali appositamente costruite per proteggerle, ma questo le ha trasformate e non si può dire che si tratti di navi-museo, quanto di museo di una nave.

 

Il fatto che in Inghilterra esista una situazione così strutturata, deve far riflettere sulle differenze tra i diversi paesi.

 

-In Inghilterra, le navi-museo sono iniziative diffuse e consolidate: sostenute da una tradizione condivisa e un interesse collettivo. Si può dire che la nave-museo abbia un suo mercato (non esclusivamente turistico, anzi) orientato da valori che vedono nella tradizione marinara inglese uno valori fondanti della nazione. Insomma, per il mondo britannico, essere inglese è essere marinaio e viceversa.

-In Italia, non esistono navi-museo. A meno che non si ritenga la Vespucci una nave-museo (e se lo è, è fortemente atipica). Gli italiani non si sentono “popolo marinaro”, e il mercato non ha fino ad oggi proposto nulla in questo senso.

 

Questo non significa necessariamente che l’operazione nave-museo sia condannata in partenza, ma significa piuttosto capire quali siano i punti di forza e le debolezze di questa progettazione e occorre capire in anticipo gli errori in cui si può incorrere.

 

Chiedo scusa per la mia lungaggine in questo intervento... gli è che ne so qualcosina... :s10:

Modificato da Bob Napp
Link al commento
Condividi su altri siti

-In Italia, non esistono navi-museo. A meno che non si ritenga la Vespucci una nave-museo (e se lo è, è fortemente atipica). Gli italiani non si sentono “popolo marinaro”, e il mercato non ha fino ad oggi proposto nulla in questo senso.

In Italia non esiste una nave-museo però esistono navi in museo. La sistemazione in museo del Toti è stato un successo. Si dice che l'afflusso di visitatori è sorprendente. La recente musealizzazione del

Sauro a Genova e quello di Venezia vuol dire che qualcuno ci crede nell'iniziativa. E' recentissimo il comunicato stampa che a Trieste sarà musealizzato il Fecia di Cossato, non come studio di fattibilità ma come decisione presa, con il supporto finanziario della Fincantieri.

Si sa dove sarà posizionato il Fecia di Cossato , ma non come a Genova in mare. Il battello sarà sistemato fuori acqua come il Toti. Vi immaginate di sollevare almeno 1300 tonnellate e non le 450 del Toti, poi spostate in una posizione opportuna.

Mi pare che si sta facendo le cose seriamente.

Varo5

 

OT: ho notato che spesso aggiungi diversi post uno di seguito all'altro. questo (oltre a essere vivamente sconsigliato dalle condizioni d'uso del forum) ha diverse controindicazioni tra cui la piu grave è sicuramente lo spazio impiegato nel web e, non secondario, il dover impiegare oltre misura lo scroll o le freccette per scorrere la discussione. il modo migliore è impiegare il pulsante modifica e aggiungere il nuovo testo al vecchio. se hai bisogno di aiuto fai un fischio!

 

Ho fatto alcuni aggiustamenti cercando d'interpretare la tua nota. Sono sufficienti o devo fischiare ?

Varo5

Modificato da Varo5
Link al commento
Condividi su altri siti

probabilmente mi sono spiegato male.... no problem, faccio un esempio pratico!

nella foto che allego ci sono 2 tuoi post separati

varo5.jpg

 

erano i post nr.6 e 7

adesso sono uniti in un unico post che è il numero 6

 

quando ci sono diverse cose da dire, inerenti argomenti differenti, oppure ci si è dimenticato di agiunger qualcosa, attraverso il tasto modifica lo si puo aggiungere al post appena fatto. operare in questo modo consente di risprmiare spazio sulo web e non torturare lo "scroll"

 

stessa cosa si poteva fare per i 2 post precedenti a questo

Link al commento
Condividi su altri siti

a disposizione!

1. pagina cancellata.

2. per cancellare i post doppi dovresti premere il pulsante in basso a destra con scritto, appunto, elimina. è a fianco a quello della modifica

... non lo vedo. 194238192.jpg

Sicuro di non averlo solo tu quale Webmaster, e noi "poveri mortali" no? :s07:

Link al commento
Condividi su altri siti

... non lo vedo. 194238192.jpg

Sicuro di non averlo solo tu quale Webmaster, e noi "poveri mortali" no? :s07:

 

 

diciamo che è molto probabile, altrimenti sai che confusione per dirlo con un eufemismo

 

 

PS confermo quanto evidenziato da Varo5

Modificato da Iscandar
Link al commento
Condividi su altri siti

diciamo che è molto probabile, altrimenti sai che confusione per dirlo con un eufemismo

PS confermo quanto evidenziato da Varo5

Beh... ma almeno poter cancellare i propri messaggi come su altre piattaforme SW come Snitz per esempio.

Siamo sicuri che nell'installazione non ci sia qualche parametrino...

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh... ma almeno poter cancellare i propri messaggi come su altre piattaforme SW come Snitz per esempio.

Siamo sicuri che nell'installazione non ci sia qualche parametrino...

 

il parametro c'è ma è in mano, giustamente, all'amministratore del forum. non preoccupatevi, provevdero volentieri come gia faccio per altri! è sufficiente che cancelliate il contenuto del messaggio lasciando esclusivamente puntini o lineette. il messaggio perche venga cancellato (se non sono distratto) giungerà forte e chiaro!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 year later...
  • 3 years later...

Trieste in festa nella sua piazza maggiore "Unità d'Italia".

 

E' ormeggiata di poppa la flotta della nostra Marina Militare con il gran pavese al vento.
Viene consegnata (in pompa magna) la bandiera di combattimento all'incrociatore "Vittorio Veneto", donata dalla cittadina "Vittorio Veneto" posizionata sul Sacro fiume d'Italia: il "PIAVE". Da questo posto è partito il primo assalto della Cavalleria Italiana. Quasi tutti persero la vita in questo assalto, ma aprirono la via di sfondamento all'Esercito Italiano per arrivare a Trieste.


Anche questi Valorosi soldati, a cavallo, vanno ricordati in questa giornata dal duplice nome: VITTORIO VENETO.

 

oq2f.jpg


5din.jpg



6vwwu.jpg


Varo5

Modificato da Varo5
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Varo!

in relazione al tuo primo post della discussione (interessantissimo, grazie), in merito ai modi di fare, alla riconoscenza ecc... sappi che le cose non sono cambiate in quell'azienda, :sad: o almeno, tanto mi risulta per la mia esperienza.

Stiamo sereni tra di noi! :wink::smile:

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie Varo,

Belle foto. Nella mia carriera, sono stato (in sosta operativa) a Trieste 6 o 7 volte...

Mi sono sempre piaciuti i Triestini... le volte che si permettevano le visite a bordo... eravamo invasi...

So che la campana del V.V. è stata destinata all'accademia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...