Marpola* Report post Posted July 8, 2011 E per finire... una veduta d'insieme del South Street Seaport Museum a New York Arrivederci al prossimo viaggio.... :s02: Share this post Link to post Share on other sites
STV(CP) * Report post Posted July 9, 2011 E per finire... una veduta d'insieme del South Street Seaport Museum a New York Arrivederci al prossimo viaggio.... :s02: Io ci sono stato di notte e purtroppo non avevo la macchina fotografica. Bellissimo. :s20: :s20: :s20: Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 9, 2011 Varo dell'incrociatore "Naresvan" della marina siamese a Trieste nel cantiere "San Marco" (che non esiste più). E' interessante vedere l'attrezzatura che sostiene le ancore di tipo ammiragliato. Una trave che sporge da entrambi i lati e funziona da capone per lo sgancio rapido in caso di necessità. Il cantiere ha un "comandante d'armamento" che prende in carico la nave appena galleggia e dirigerà la manovra combinata dei rimorchiatori (in attesa) per condurre lo scafo alla banchina d'ormeggio ed allestimento. Varo della corazzata "Roma". L'attrezzatura per le ancore di tipo ammiragliato è simile ma, data la mole dello scafo è stata raddoppiata. Invece al varo della "Victoria" seconda vediamo che quella attrezzatura è stata omessa, forse per la presenza dell'impavesata, non per ingombro ma, forse, perchè hanno trovato il modo da sostituire il capone con l'impavesata. La manovra delle foto precedenti è più tradizionale e si richiama ai velieri del secolo precedente. A mio avviso la manovra con il capone è meno rischiosa per il personale in manovra. Non si può slacciare la bozza di ritenuta per liberare l'ancora con le mani, ci vuole un taglio della bozza con la scure. Il capone ha un gancio che sorregge il peso dell'ancora e perciò la manovra a mano semplicemente apre il gancio ed è più razionale. Anno 1912, il varo della corazzata monocalibro "Prinz Eugen" gemella della "Viribus Unitis" a Trieste. Possiamo notare che le due ancore di tipo ammiragliato sono sostenute da un capone di legno attrezzato solo per il varo. Un'ultima annotazione. Quelle ancore sono di sicurezza e non vengono mai usate ai vari degli scafi che saranno allestiti in seguito. Fonte delle foto il libro "Storia del Cantiere San Marco di Trieste" di Paolo Valenti. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted August 10, 2011 Portaerei museo US Navy - INTREPIDNY, USA, primi giorni di novembre 2010 Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Molto più recente la portaerei INTREPID che si trova sull'Udson River di New York ed oggi è un bellissimo Museo dell'Aria e dello Spazio.... :s01: :s03: :s03: :s03: Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 10, 2011 (edited) L'ancora di un 636 l'avevate mai vista? :s01: E' incomprensibile la sua sistemazione in una cubia. Il piano di distensione della catena copre la fuoriuscita dei tubi di lancio e la cubia non può essere nascosta in quella posizione. VARO5 Edited August 10, 2011 by Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
PELLICANO Report post Posted August 10, 2011 per lil tempo passato tra cantieri e bacini ritengo che si tratti di una sistemazione temporale, per le operazioni di "varo", uscita dal bacino e trasferimento ad altro sito Share this post Link to post Share on other sites
segnalatore Report post Posted August 10, 2011 ... leggendo i vostri testi e guardando le bellissime foto mi viene in mente l'importanza della previsione d'impiego durante l'uscita e ingresso dei porti. L'ancora deve essere tenuta pronta a dar fondo (sulla bozza o appennellata). Black out, cambio repentino di situazione meteo, avaria agli organi di governo o altre emergenze possono essere affrontate più serenamente con una fonda di emergenza. Al termine dell'esigenza è importante ricordare che essa deve essere rientrata e assicurata... può sfuggire, la situazione delle ancore deve essere sempre nota all'UGP che ha la responsabilità giuridica, ... quella morale tutto l'equipaggio. Nel '84 nel porto di Tolone Nave Impavido e Nave Perseo, ormeggiate a pacchetto, il cacciatorpedinere con a bordo Comdinav Due perse l'ancora. Fu recuperata da un mezzo dipartimentale francese, non ho mai saputo per quale motivo sia accaduto. Nella foto l'ancora di dritta (non ne possiede a sn) di Nave Mimbelli. Saluti.size] Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 19, 2011 Varo della corazzata "Vittorio Veneto" a Trieste nel 1934. Notiamo che le ancore tipo Ammiragliato sulla prua non hanno il capone e sono trattenute da bozze di cavi tessili, mentre le catene non sono in forza, ma ammanigliate alle ancore. Nel caso di fondare le ancore, questi cavi in forza vanno tagliati con la mannaia, con i dovuti scontri sottostanti per il taglio. Se le ancore non sono state usate, con lo scafo ormeggiato in banchina, le ancore vengono sollevate con una gru e quindi slacciate le bozze per liberare ancore e catene e riporle a terra non in un magazzino, perché possono stare all'aperto e non appartengono alla nave. In seguito arriveranno le ancore e catene di dotazione nave che saranno molto più pesanti di quelle usate al varo. All'epoca del varo non sono ancora disponibili ancore, catene, verricelli o argani della nave per la loro manovra. Tutto questo dicorso per i lettori di Betasom che non conoscono tutte queste manovre. Solo un breve cenno se non ci saranno richieste. A Monfalcone i vari avevano il trascinamento delle catene per ridurre la velocità finale e fermare lo scafo in breve spazio, per non finire sulla costa opposta. Ancora una nota: Il varo della gemella "Roma" 1940 (già postata prima) ha il capone. Ciò vuol dire che è preferibile al sistema adottato per la "Vittorio Veneto", dato che il suo uso è stato ripristinato. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 20, 2011 per lil tempo passato tra cantieri e bacini ritengo che si tratti di una sistemazione temporale, per le operazioni di "varo", uscita dal bacino e trasferimento ad altro sito Il compattamento delle ancore e loro catene, come mostra l'immagine, viene fatta usualmente a terra o in bacino se c'è spazio e tempo per farlo, e serve per la pulitura dal fango e pitturazione successiva con antiruggine e bitume. Il posto che hanno scelto è quantomeno singolare. Il motivo di scelta potrebbe esere dovuto ai tempi troppo esigui in bacino, perché l'ancora e la catena vengono asciugate al sole prima di introdure la catena nel suo pozzo sotto al verricello salpancore. Resta un dubbio come vanno ad agganciare la cima terminale della catena al gancio nel pozzo, se il smg è uscito dal bacino. Senza questo accorgimento si rischia di perdere ancora e catena durante una manovra di fondo. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 20, 2011 ... leggendo i vostri testi e guardando le bellissime foto mi viene in mente l'importanza della previsione d'impiego durante l'uscita e ingresso dei porti. L'ancora deve essere tenuta pronta a dar fondo (sulla bozza o appennellata). Black out, cambio repentino di situazione meteo, avaria agli organi di governo o altre emergenze possono essere affrontate più serenamente con una fonda di emergenza. Al termine dell'esigenza è importante ricordare che essa deve essere rientrata e assicurata... può sfuggire, la situazione delle ancore deve essere sempre nota all'UGP che ha la responsabilità giuridica, ... quella morale tutto l'equipaggio.Nel '84 nel porto di Tolone Nave Impavido e Nave Perseo, ormeggiate a pacchetto, il cacciatorpedinere con a bordo Comdinav Due perse l'ancora. Fu recuperata da un mezzo dipartimentale francese, non ho mai saputo per quale motivo sia accaduto. Nella foto l'ancora di dritta (non ne possiede a sn) di Nave Mimbelli. Saluti. Hai perfettamente ragione nelle tue ipotesi, che l'ancora sia sempre pronta all'arrivo e partenza nei porti. Strana è la perdita dell'ancora e catena perché la catena viene agganciata in fondo al suo pozzo con un gancio apribile. Il gancio è manovrabile a mano mediante un meccanismo fuori dal pozzo per sfilamento e successiva manutenzione. Qualcuno ha fatto la manovra di sgancio senza capire bene quello che faceva. Nessuno sa quando è avvenuto perché la perdita può essere stata in qualsiasi manovra successiva sfilando troppa catena. Il "Mimbelli" ha seguito la "moda", inventata molti anni fa, di sistemare un'ancora laterale a destra o a sinistra nave ed una sull'asta di prora. Si risparmia un'ancora con tutto quel che segue. All'inizio si mettevano due ancore a lato Dr o Sn ed una al lato opposto. L'ancora a prora è una "moda" recente. L'ancora sistemata a prora è più razionale in caso di forte vento. Le ancore laterali hanno uno sforzo fuori piano di simmetria che costituisce un momento girante alla nave spinta dal forte vento. La "Garibaldi ha un'ancora laterale a sinistra (niente a destra) ed un'ancora sull'asta di prora. Il "Vittorio Veneto" ha la stessa posizione. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted August 23, 2011 (edited) L'immagine sottostante è dell'incrociatore "KAISER FRANZ JOSEF" 1888. Le ancore e cubie sono una rarità. Dislocamento 4.000 tonn. aveva una potenza motrice di 9.800 HP e faceva 19 nodi. Rarità pure questa. Corazzata "ERZH. FERDINAND MAX" - 1905 - dislocamento 10.630 tonn. potenza in HP 16.000 per una velocità di 20.5 nodi L'incrociatore "Muzio Attendolo" - 1933 - dislocamento 6.400 tonn potenza 106.000 (turbine) per una velocità di 36 nodi. Ancore al varo tipo Ammiragliato senza capone come il "Vittorio Veneto" stessa epoca. incrociatore "Trieste" - 1925 - dislocamento 10.160 tonn. potenza 150.000 HP per una velocità di 35.5 nodi. Vi prpongo una interessante immagine dell'incrociatore "Cadorna" in bacino a Monfalcone. Varo5 Edited August 23, 2011 by Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 20, 2011 (edited) Guardate dove ha messo l'ancora di riserva la "Viribus Unitis", in caso di necessità cosa devono fare per usarla. E' escluso il sollevamento a bordo per mancanza di gru nei pressi. Devono armare la catena in quella posizione, ma la catena ha un peso non praticabile vedendo la foto successiva. Il diametro della catena sarà circa 70 m/m. l'ancora pesa circa 7 tonn. Quell'ancora si arma solo in bacino oppure con l'ausilio di pontoni galleggianti. Le ancore del transatlantico " Raffaello" in allestimento a Trieste. Varo5 Edited September 20, 2011 by Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 24, 2011 L'incrociatore HMS "Belfast" museo sul Tamigi a Londra non è più solo. Ha la fregata "Brasil", battente bandiera brasiliana, che è affiancata a dritta (destra), Ha aumentato la curiosità dei turisti che amano le navi. A far da museo ora sono in due. Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted September 24, 2011 Uss Missouri Dreadnought Sconosciuta la nave...ma credo marinai in libera uscita :s03: Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 25, 2011 (edited) La fregata "Brasil" vista da bordo del "Belfast" l'ancora della "Brasil" di tipo "Hall" nella cubia in posizione di riposo Edited September 25, 2011 by Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 26, 2011 Il foro di cubia sul ponte della "Belfast". E' chiuso con la rete di sicurezza per il visitatori del museo. Questo oggetto di sicurezza non esiste sulle navi in attività , i marinai sono persone esperte e non si mettono in pericolo di una catena che scorre. La bozza di trattenuta della catena per bloccare l'ancora, che all'apertura del morso fa calare in mare l'ancora con la catena per trascinamento. All'inizio di questo topic ho disegnato questa bozza e le trattenute compreso il tenditore per evitare che l'ancora si muova durante il beccheggio. Share this post Link to post Share on other sites
Iscandar Report post Posted September 27, 2011 Il foro di cubia sul ponte della "Belfast". E' chiuso con la rete di sicurezza per il visitatori del museo. Questo oggetto di sicurezza non esiste sulle navi in attività , i marinai sono persone esperte e non si mettono in pericolo di una catena che scorre. .... credo che sia per evitare che qualcuno si "fili" direttamente in mare, non perché l'ancora si muove, il Belfast non va da nessuna parte, quindi l'ancora non si muove. Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 27, 2011 credo che sia per evitare che qualcuno si "fili" direttamente in mare, non perché l'ancora si muove, il Belfast non va da nessuna parte, quindi l'ancora non si muove. Forse non mi sono spiegato bene. :s02: La reticella sul foro di cubia evita che qualche visitatore del Museo metta involontariamente il piede nel foro e cadendo farsi del male. Non c'è spazio per la persona a scivolare in mare. Il Museo ha l'obbligo di evitare questi incidenti e possono essere danni da compensare. L'ancora su una nave deve essere sempre pronta all'impiego e non può avere intoppi di quel genere, se è in armo. E' solo una sicurezza da Museo per visitatori inesperti. E' la bozza che tiene ferma l'ancora con il tenditore affinché non balli in cubia con il beccheggio da mare grosso. Il "Belfast" ha addiritura due. Cioè il gancio a scocco è separato dal tenditore, su due catene separate. E' una "finezza" per non sottoporre la filettatura del tenditore alle martellate sul gancio a scocco. Non dimenticare che tra le mie pertinenze non solo progettuali ma anche realizzative era pure quelle del marinaio. Ancore, catene, ormeggi, imbarcazioni, gru ecc.le ho progettate io,fatte disegnare da persone esperte sull'argomento e fatte costruire da ditte esterne, perché il cantiere non costruiva quelle cose. L'ultimo mio lavoro di quel tipo è stato gli ormeggi della portaerei "Garibaldi". Se ti servono particolari di questa materia io te le spiego volentieri. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted September 28, 2011 Una domanda magari banale: ho visto foto di unità navali maggiori dotati di 2 ancore su un lato e di una sola sull'altro: come mai? Share this post Link to post Share on other sites
Iscandar Report post Posted September 28, 2011 Se ti servono particolari di questa materia io te le spiego volentieri. Varo5 ti ringrazio dell'offerta, ma già con le tue poche righe mi son confuso... :s68: Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted September 28, 2011 Ora mi denuncerai per accanimento, ma questa non può essere una Viribus Unitis; a vedere dalla posizione degli oblò e degli scarichi, si tratta di una Erzherzog Karl Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 28, 2011 (edited) Una domanda magari banale:ho visto foto di unità navali maggiori dotati di 2 ancore su un lato e di una sola sull'altro: come mai? La terza ancora è di riserva. Talvolta sulle navi minori l'ancora di riserva viene sistemata in altro modo. In tale caso è necessaria una gru adatta per muoverla. Le ancore sono assai pesanti e maneggiarle è difficile, così l'ancora di riserva viene sistemata in altra cubia per essere pronta all'impiego. Per darti un'idea ti faccio una scaletta delle prescrizioni della Marina Militare Italiana in relazione al dislocamento della nave. 1000 tonn. ancora 1.4 tonn. e catena diametro 30 mm. 3000 tonn. ancora 2.8 tonn. e catena diametro 44,5 mm. 5000 tonn. ancora 3.8 tonn. e catena diametro 50 mm. 10000 tonn. ancora 6.7 tonn. e catena diametro 58 mm. 15000 tonn. ancora 7.7 tonn. e catena diametro 65 mm. 20000 tonn. ancora 7.7 tonn e catena diametro 70 mm. Le dimensioni intermedie sono graduali. Puoi capire che ancore di questi pesi non sono gestibili ed allora le mettono in cubia. Sul lato destro o sinistro è indifferente, normalmente gli argani sono due. Varo5 Edited September 28, 2011 by Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 30, 2011 Ora mi denuncerai per accanimento, ma questa non può essere una Viribus Unitis; a vedere dalla posizione degli oblò e degli scarichi, si tratta di una Erzherzog Karl Nessun problema. Il libro che mostra quella foto la da per la "Viribus Unitis". Io non faccio problemi, non sono in grado di confermare né negare. Certamente è una Unità Austroungarica. Ciò che interessa sono le strane cubie e l'ancora sistemata in quel modo. Ciao Secondo Marchetti. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted September 30, 2011 Una domanda magari banale:ho visto foto di unità navali maggiori dotati di 2 ancore su un lato e di una sola sull'altro: come mai? ti ringrazio dell'offerta, ma già con le tue poche righe mi son confuso... :s68: Vi posto altre immagini delle catene per ancore fotografate a bordo del "Belfast". Il Museo presenta sul lato sinistro le bozze e catene sciolte per capire una per una come sono fatte. A destra le mostra armate nella situazione "di lavoro". Già postata nel messaggio n.166. E' stata una bella idea perché il visitatore può capire meglio la funzionalità di queste attrezzature. Come potete vedere gli argani sono due ma le cubie sono tre (immagine del varo del Belfast) l'ancora di riserva è a prora sistamata con una gru galleggiante per i visitatori del museo. Non è la posizione in armo. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted October 1, 2011 Ormeggi da museo. Vi mostro alcuni ormeggi a bordo del "Belfast" che in nessun caso vengono usati a bordo di una nave in attività. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Guest Report post Posted October 5, 2011 Magari non vi interessa... però è proprio una bella foto! pubblico una foto del nostro Comandante nostromodiroma URL=http://imageshack.us/photo/my-images/97/fondogu.jpg/][/url] Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted October 8, 2011 Magari non vi interessa... però è proprio una bella foto!pubblico una foto del nostro Comandante nostromodiroma Bellissima la tua foto degli schizzi variegati dell'ancora nel momento che tocca il mare durante la manovra di "fondo". L'attimo sfuggente che è difficile vedere ed ancora più a fotografare. Grazie. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
nostromodiroma * Report post Posted October 13, 2011 grazie per aver colto l'abilità (fortuna sfacciata) nel cogliere l'attimo . Share this post Link to post Share on other sites
lazer_one* Report post Posted October 23, 2011 fresca fresca dall'arsenale di Spezia la prua del Duilio Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted November 15, 2011 Uss Washington Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted November 20, 2011 Le cubie del piroscafo "Stella d'Italia" 1926. il Mostro costruito a Monfalcone "Micoperi 7000". Ha due gru capaci ciascuna di sollevare il peso di 7.000 tonn. se potesse agganciare una gru a prora e l'altra a poppa solleverebbe fuori dal mare la famosa motonave "Victoria". E' una nave officina nel suo genere è la più grande e potente Unità di tutto il mondo, con una stazza lorda di 117.812 tonn. E' dotata di 16 ancore da 40 tonnellate ciascuna con cavi d'acciaio di trattenuta del diametro di 96 mm. Ha macchinari a bordo per un totale di 50.600 KW. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted November 20, 2011 E' ENORME. Ma la sua funzione qual'è? Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted November 20, 2011 mette in sito le piattaforme. ognuna delle gru puo sollevare 7000 tonnellate: davvero un mostro! Share this post Link to post Share on other sites
lazer_one* Report post Posted November 20, 2011 intanto "rubo" un'immagine al nostro Dir... ecco la prua da ghiaccio della nostra Italica. Essa fa parte di una classe russa Pioner ma la prua dell'Italica non è quella originale ma ha fatto il "lifting" per affrontare i ghiacchi del mare di Ross. Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted November 21, 2011 Mi sono sempre chiesto perchè le navi buttano fuori acqua dalle cubie: l'ho visto fare molte volte dalle navi sia in porto che in arrivo.Quale è il motivo? Grazie. Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted November 21, 2011 stanno lavando le catene delle ancore Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted November 21, 2011 stanno lavando le catene delle ancore Prima di calarle??? :s07: :s07: Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted November 21, 2011 le stanno sicuramente issando a bordo, è in quel momento che ha luogo l'operazione descritta Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted November 21, 2011 Scusa Dir ma la foto l'ho scattata questa mattina mentre la nave stava per entrare in porto. Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted November 22, 2011 probabimente era alla fonda fuori dalle ostruzioni prima di entrare. l'alternativa è che stessero testando le bocche antincendio o pulendo il ponte dal sale, ma mi sembrano meno probabili Share this post Link to post Share on other sites
Corto Maltese Report post Posted November 22, 2011 Dall'alto della mia ignoranza ho sempre pensato (lavaggio a parte) che fosse un'operazione utile a ridurre l'attrito sugli occhi di cubia :s68: Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted November 22, 2011 Altre domande sulle catene: mi son sempre chiesto perché quelle di grandi dimensioni abbiano un ponticello nella maglia; è per irrobustirla, per impedirle di incatastarsi malamente nei passaggi obbligati o per entrambe le cose? Nelle foto si vede anche spesso il tratto di catena dei corpi morti della navi ormeggiate di punta nei porti che esce dall'acqua pitturato in bianco, a biacca: è per vederle meglio la notte? E anche sulle navi, so che dopo aver salpato l'ancora si dava un po' di biacca sul tratto di catena che restava in coperta fra le cubie e i tamburi degli argani; era per vedere la notte se, per caso, l'ancora stava filandosene via? Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted December 3, 2011 Scusa Dir ma la foto l'ho scattata questa mattina mentre la nave stava per entrare in porto. Dall'alto della mia ignoranza ho sempre pensato (lavaggio a parte) che fosse un'operazione utile a ridurre l'attrito sugli occhi di cubia :s68: Il lavaggio delle catene serve a togliere il fango che raccolgono sul fondo marino.E' una questione d ibuon senso, di pulizia e di ordine. Il fango certamente non impedisce alle catene di scorrere per i pesi in gioco, né si utilizza sostanze che aiutano lo scorrimento come il sevo utilizzato per i vari. Le catene sono dipinte in bianco sulle navi bianche e sotto la pittura bianca viene applicata pittura anticorrosiva (antiruggine). E' una scelta di prestigio. Normalmente sono dipinte con bitume nero. La pittura bianca seve anche per visibilità. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted December 3, 2011 Altre domande sulle catene: mi son sempre chiesto perché quelle di grandi dimensioni abbiano un ponticello nella maglia; è per irrobustirla, per impedirle di incatastarsi malamente nei passaggi obbligati o per entrambe le cose?Nelle foto si vede anche spesso il tratto di catena dei corpi morti della navi ormeggiate di punta nei porti che esce dall'acqua pitturato in bianco, a biacca: è per vederle meglio la notte? E anche sulle navi, so che dopo aver salpato l'ancora si dava un po' di biacca sul tratto di catena che restava in coperta fra le cubie e i tamburi degli argani; era per vedere la notte se, per caso, l'ancora stava filandosene via? Il ponticello nelle maglie di catena si chiama "traversino" e poi non è solo sulle grandi catene. Secondo normative navali (UNAV) manca solo sulle catene di tondino di diametro 10 mm. e in meno. Da 11 mm in più esistono catene con e senza traversino. Le catene con traversino sono più resistenti proprio per la presenza del traversino in quanto impedisce all'anello (maglia) di allungarsi restringendo il vuoto interno. Ti mostro la differenza proponendoti la loro resistenza in base allo sforzo a trazione, posto dalle normative nelle prove di collaudo. A = diametro del tondino che forma l'anello per la catena con e quella senza traversino in millimetri; B = carico di prova delle catene senza traversino in tonnellate; C = peso di 100 metri di catena di maglia senza traversino in kilogrammi; D = carico di prova delle catene di maglia con traversino in tonnellate; E = peso di 27,5 metri di catena di maglia con traversino in kilogrammi; Stesso tipo di acciaio normale per catene non particolarmente speciale. Si possono ottenere anche catene con taversino di diametro meno di 10 mm. ma non sono previste dalle normative navali. Altra domanda. Le catene scorrenti in cubia o altri passaggi (tubo di scorrimento nel pozzo catene) sono costruiti senza possibilità di agganciarsi perché completamente lisci in tutti i sensi. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
pugio Report post Posted December 3, 2011 Ma i vari tipi di ancora, Danforth, Ammiragliato, ad ombrello ecc. ecc. che si usano in base al tipo di fondale, nelle grandi unità vedo che sono di un tipo solo o sbaglio? Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted December 31, 2011 Guardando la "MICOPERI 7000" è certamente un mostro, ma non ci si rende conto della sua grandezza mostruosa. Per darvi un reale senso della grandezza prendo in prestito le immagini dal libro "Il Cantiere di Monfalcone" del mio amico Valenti che ci dà sulla stessa pagina (data la costruzione contemporanea) di due grandezze per il confronto. I due disegni della "Micoperi 7000" di 121.500 TSL e della nave da crociere "Crown Princess" di 71.800 TSL, sono disegnate nella stessa scala e, quindi, direttamente confrontabili. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted December 31, 2011 Il libro "il Cantiere di Monfalcone" di Paolo Valenti è un pozzo senza fondo. Le scoperte sono continue nel suo libro. I Monfalconesi hanno molta fantasia. Share this post Link to post Share on other sites
Corto Maltese Report post Posted January 2, 2012 il Mostro costruito a Monfalcone "Micoperi 7000". Ha due gru capaci ciascuna di sollevare il peso di 7.000 tonn. se potesse agganciare una gru a prora e l'altra a poppa solleverebbe fuori dal mare la famosa motonave "Victoria". E' una nave officina nel suo genere è la più grande e potente Unitàdi tutto il mondo, con una stazza lorda di 117.812 tonn. E' dotata di 16 ancore da 40 tonnellate ciascuna con cavi d'acciaio di trattenuta del diametro di 96 mm. Ha macchinari a bordo per un totale di 50.600 KW. Varo5 Nella mia collezione ho alcune immagini (credo inedite) della Victoria se ti interessano Aldo (e se riesco a ricordarmi dove le ho infilate :s68: ) te ne mando una copia via posta elettronica :s02: Il lavaggio delle catene serve a togliere il fango che raccolgono sul fondo marino.E' una questione d ibuon senso, di pulizia e di ordine.Il fango certamente non impedisce alle catene di scorrere per i pesi in gioco, né si utilizza sostanze che aiutano lo scorrimento come il sevo utilizzato per i vari. Le catene sono dipinte in bianco sulle navi bianche e sotto la pittura bianca viene applicata pittura anticorrosiva (antiruggine). E' una scelta di prestigio. Normalmente sono dipinte con bitume nero. La pittura bianca seve anche per visibilità. Varo5 Mi era sfuggito il tuo post...Grazie per le interssanti informazioni :s20: Guardando la "MICOPERI 7000" è certamente un mostro, ma non ci si rende conto della sua grandezza mostruosa.Per darvi un reale senso della grandezza prendo in prestito le immagini dal libro "Il Cantiere di Monfalcone" del mio amico Valenti che ci dà sulla stessa pagina (data la costruzione contemporanea) di due grandezze per il confronto. I due disegni della "Micoperi 7000" di 121.500 TSL e della nave da crociere "Crown Princess" di 71.800 TSL, sono disegnate nella stessa scala e, quindi, direttamente confrontabili. Varo5 Davvero impressionante :s07: Share this post Link to post Share on other sites
Marpola* Report post Posted January 9, 2012 Ho trascorso il Capodanno in Croazia e ho catturato un paio di "strane" ancore per la mia collezione... La prima l'ho vista a Rijeka sulla prua di un peschereccio d'alto mare. Credo che sia adatta per i fondali fangosi.... La seconda era... in secco, sulla passeggiata di Moscenika Draga... un ancora ad ombrello.... Share this post Link to post Share on other sites
Varo5 Report post Posted January 13, 2012 Ma i vari tipi di ancora, Danforth, Ammiragliato, ad ombrello ecc. ecc. che si usano in base al tipo di fondale, nelle grandi unità vedo che sono di un tipo solo o sbaglio? Non solo nelle grandi unità anche nelle piccole unità si usano ancore tipo "Hall" o similari. Sono ancore pratiche ed efficienti. Il tipo è scelto da chi le compera o dai progettisti di navi. Le ancore a fungo sono migliori per i fondali sabbiosi quando devono tenere boe o barche-faro, da recuperare solo per manutenzione e sistemate dal palombaro praticamente insabbiandole. Le ancore devono essere efficienti con tutti i fondali non solo per alcuni tipi. Le ancore tipo "Hall" o simili sono facilmente recuperabili mentre le "Ammiragliato" efficienti sul fondo, sono laboriose sia per dare fondo che per il recupero. Arrivano facilmente fino al capone ma poi sono molto impegnative sia da preparare al "fondo" che al recupero. Le Hall anche in cubia sono sempre pronte e appena recuperate ..... pure. Se vai a vedere a pagina 4 (messaggio 76) di questo post ho messo i disegni di tanti tipi di ancore, tutte efficienti sul fondo e facili da affondare e da recuperare. Varo5 Share this post Link to post Share on other sites