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Ancore e Cubie


Varo5

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Oggi, con mio grande dispiacere, ho saputo che in un luogo preciso, sono state distrutte decine di ancore ammiragliato gigantesche che erano state raggruppate dopo essere state levate all'acqua. Sono state tagliate con la fiamma ossidrica e vedute come vil metallo.

 

:s06: :s06: :s06: :s06:

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La prua della "STAR PRINCESS" da 109.000 tonn. di stazza lorda.

Con due motrici elettriche ciascuna da 19 Mw, per una velocità di 23 nodi.

 

Queste navi per me sono orribili, però mi affascinano per la loro tecnologia. Vorrei sapere se possibile:

 

Le caratteristiche delle due motrici elettriche, dei generatori che le alimentano, infine le ragioni per le quali viene scelto una propulsione di tipo elettrico. Grazie.

 

PS. Un ringraziamento a Varo 5 che ci propone sempre argomenti interessantissimi.

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Queste navi per me sono orribili, però mi affascinano per la loro tecnologia. Vorrei sapere se possibile:

Le caratteristiche delle due motrici elettriche, dei generatori che le alimentano, infine le ragioni per le quali viene scelta una propulsione di tipo elettrico. Grazie.

PS. Un ringraziamento a Varo 5 che ci propone sempre argomenti interessantissimi.

Non ho le caratteristiche, ma il motivo per cui vengono impiegate è l'abbattimento della rumorosità, non dovendo inserire riduttori sulle linee assi.

Mi sentirei di aggiungere un secondo motivo collegato al bilancio energetico: su una nave di questo tipo è necessaria una grande quantità di energia elettrica. Questo renderebbe necessari a bordo dei generatori elettrici così grandi da quasi raggiungere, dimensionalmente, le taglie delle macchine principali. A questo punto, per semplificazione progettuale, ma soprattutto in base al requisito di costo/efficacia, si preferisce considerare la propulsione come uno degli utenti della rete elettrica nave. Soluzione che comincia a vedersi anche sulle navi militari (vedasi, ad esempio, i DDG UK classe Daring) e che, in fondo, è impiegata sui SSMMGG da decenni.

Saluti!

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Queste navi per me sono orribili, però mi affascinano per la loro tecnologia. Vorrei sapere se possibile:

 

Le caratteristiche delle due motrici elettriche, dei generatori che le alimentano, infine le ragioni per le quali viene scelto una propulsione di tipo elettrico. Grazie.

 

PS. Un ringraziamento a Varo 5 che ci propone sempre argomenti interessantissimi.

Io non ritengo queste navi orribili.

Si tratta di opinioni. Invece, le ritengo pericolose, non sono agili in una bufera sul mare. Non possono avere un'altezza metacentrica commisurata alla loro mole.

Qualsiasi nave grande o piccola hanno un'altezza metacentrica da 50 a 80 cm. Vento e grandi ondate su fiancate così estese ho dubbi sul loro comportamento.

 

Ricordo un'onda anomala a prua sull'Andrea Doria, ha sfondato il frontale del cassero. Se fosse arrivata di fianco non immagino l'effetto.

Oggi la navigazione è più facile e gli uragani si possono evitare, con il servizio meteo asservito ai satelliti. Quelle navi oggi possono navigare più sicure, ma un volta le costruivano diverse per affrontare il mare.

 

Varo5

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Certo che impiegare una nave da battaglia classe IOWA come rifornitrice (di un caccia classe Schleswig Holstein)... Mah!!! :s03:

Ti spiego le fondate ragioni che una IOWA faccia da petroliera alla sua squadra di protezione. Ho un aneddoto pronto.

 

All'epoca del "Garibaldi"alle prove, diverse Nazioni lo volevano per le loro flotte.

Hanno chiesto all'Italcantieri il preventivo per costruire dei similari, commesse non realizzate.

L'Australia era pure interessata ma voleva delle modifiche per le loro necessità.

Premesso che l'oceano Pacifico non è come il mare Mediterraneo, l'autonomia era insufficiente e doveva essere adeguata.

 

La strategia era questa: La squadra parte per una missione lontana fuori dei limiti d'autonomia. Con la squadra partono alcune petroliere cariche (che sono lente) e giungono al limite d'autonomia dei caccia di scorta.

A questo punto i caccia fanno il pieno in alto mare e la postaerei il rimbocco di quanto consumato.

Le petroliere vuote tornano alla base e la squadra procede più veloce consumando di più.

Finita l'operazione, i caccia non hanno combustibile per tutto il viaggio di ritorno e, trovato il momento opportuno, la portaerei fornisce il combustibile alla sua scorta per il ritorno.

 

Pertanto noi abbiamo offerto all'Australia una "Garibaldi" con le attrezzature di imbarchi in mare simili a quelli delle allora "Stromboli".

 

Io sono andato a La Spezia con il consenso della M.M.I. e la segnalazione al Comando di bordo della "Stromboli" affinché mi spiegasse le apparecchiature

e le manovre da attuare sulla "Garibaldi" per renderla utile alle esigenze della Marina Australiana. Stessa cosa che fanno nella foto postata.

 

Varo5

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Io non ritengo queste navi orribili.

Si tratta di opinioni. Invece, le ritengo pericolose, non sono agili in una bufera sul mare. Non possono avere un'altezza metacentrica commisurata alla loro mole.

Qualsiasi nave grande o piccola hanno un'altezza metacentrica da 50 a 80 cm. Vento e grandi ondate su fiancate così estese ho dubbi sul loro comportamento.

 

Ricordo un'onda anomala a prua sull'Andrea Doria, ha sfondato il frontale del cassero. Se fosse arrivata di fianco non immagino l'effetto.

Oggi la navigazione è più facile e gli uragani si possono evitare, con il servizio meteo asservito ai satelliti. Quelle navi oggi possono navigare più sicure, ma un volta le costruivano diverse per affrontare il mare.

 

Varo5

 

Salve

scusate la pignoleria ma non mi sembra che fosse l'Andrea Doria (la nave passeggeri non l'incrociatore credo), quanto piuttosto la Michelangelo:

 

http://www.michelangelo-raffaello.com/ital...ichelangelo.htm

Modificato da peguy
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Interessantissimo il link della Michelangelo Peguy!!

Ho scoperto un sito web bellissimo, che non conoscevo. Grazie!

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Salve

scusate la pignoleria ma non mi sembra che fosse l'Andrea Doria (la nave passeggeri non l'incrociatore credo), quanto piuttosto la Michelangelo:

 

http://www.michelangelo-raffaello.com/ital...ichelangelo.htm

Grazie "peguy" conoscevo l'evento avvenuto ad un transatlantico italiano e la memoria mi ha tradito perché si trattava della Michelangelo.

Il mio errore ha portato alla postazione della documentazione che non conoscevo.

Benvenuto al mio errore se ha fatto uscire la magnifica esposizione fotografica del fatto.

Altro che pignoleria, tanti visitatori saranno lieti di tale documentazione e credo che ti ringrazieranno in coro.

Io sono ben lieto di "ospitare" nel mio topic un evento simile.

 

Grazie "peguy" lo considero un magnifico regalo.

 

Varo5

Modificato da Varo5
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Tra l'altro colgo l'occasione per dire con orgoglio: che belle navi siamo sempre stati capaci di costruire noi italiani!

 

peguy

Modificato da peguy
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Tra l'altro colgo l'occasione per dire con orgoglio: che belle navi siamo sempre stati capaci di costruire noi italiani!

 

peguy

 

Io, caro peguy, ho partecipato alla progettazione dell'impianto di condizionamento dell'aria dei transatlantici gemelli "Andrea Doria" e "Cristoforo Colombo" poi "Victoria" ed "Asia" più l'Australia" come grandi navi.

ho navigato con loro per i collaudi dopo la realizzazione. Anche lì ho bei ricordi.

Varo5

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A questo punto per non essere OT qualche immagine dal succitato sito:

 

Varo del Raffaello:

Raffaello-costruzione-varo(CSerra).JPG

 

Cubie del michelangelo:

Michelangelo-attracco(GCrisc)ar19.JPG

 

Ancora del Raffaello:

Raffaello-costruzione_ancora_montaggio(LuigiNegri)a19.jpg

 

Qualcuno sa spiegare perché qui non si vedono le cubie?

Michelangelo-constr_hull3gr.jpg

 

Saluti

Modificato da peguy
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E adesso un omaggio a Varo: l'Andrea Doria

 

dal sito slurpy.org:

Andrea+Doria+8-55.jpg

 

dal sito della world ship society:

 

andreadoria3.jpg

 

I dettagli di ancore e cubie non sono proprio nitide ma in giro non ho trovato di meglio.

 

Saluti

 

ps a questo punto Varo ci deve concedere qualche altro suo racconto magari su una delle navi che ha appena citato

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Qualcuno sa spiegare perché qui non si vedono le cubie?

Michelangelo-constr_hull3gr.jpg

Saluti

La spiegazione è semplice. Ritardi esecutivi perché in un varo le cubie sono utili e non solo.

Le cubie nascono così. C'è un iter realizzativo. Un disegnatore provetto è incaricato a tracciare una prima bozza di cubia :posizione, forma ed ancora in cubia. Generalmente un altro disegnatore studia la sistemazione in coperta di tutti gli accessori che dalla cubia va al verricello o argano a salpare.

Questo evita di trovarsi in crisi con la manovre in coperta se non coordinate con la posizione della cubia, pozzo catene compreso.

Quando la situazione è realizzata su disegno si iniziano i particolari con la cubia disegno e poi forma delle fusioni.

Dal disegno della fusione si fa un modello in scala e si ordina un modello di ancora scelta nella stessa scala, si organizzano in ufficio prove di funzionamento. Saltando questa fase c'è il pericolo di andare per mare con l'ancora penzolante che non entra in cubia se si presenta in modo insolito.

 

Quando tutto quanto funziona si inizia col ordinare le fusioni e sistemarle a bordo.

E' un lavoro lungo nel tempo. Se non oganizzato per tempo bisogna varare senza cubie.

Forse arrivate in cantiere ma bisogna fare le attrezzature per metterle in opera (impalcature).

Cosa della massima importanza, mettere le cubie con nave in mare, costerà molto di più la realizzazione.

 

Scusa se ho tralasciato molti particolari realizzativi, ma già così ho fatto un discorso troppo lungo.

 

Ciao peguy.

 

Varo5

Modificato da Varo5
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ps a questo punto Varo ci deve concedere qualche altro suo racconto magari su una delle navi che ha appena citato

La postazione delle foto della "Andrea Doria" è pertinente per due motivi: Primo, mostra le ancore e le cubie della "Andrea Doria" uguali a quelle della gemella "Cristoforo Colombo"; che non sono state postate nel topic "Ancore e cubie".

secondo, i fatti raccontati mettono in evidenza un fatto non noto: La tempesta perfetta della "Michelangelo" non è quella della "Doria" o "Colombo" (ho incertezza se sia accaduta alla "Doria o alla "Colombo".

Ci sono due Tempeste Perfette che hanno investito i nostri migliori transatlantici in due epoche diverse, distanti circa quindici anni.

 

La mia certezza della prima tempesta (Doria o Colombo) sta nel fatto che io avrei dovuto essere a bordo dell'una e dell'altra.

A bordo è stato mandato un mio collega a sostituirmi, perché da un mese erano stati commissionati gli impianti di condizionamento della "Victoria" seconda e dell' "Asia" al cantiere triestino "San Marco".

Il mio nominato collega era a Trieste.

 

In attesa della sostituzione. Alla partenza per il viaggio inaugurale della "Doria" io sono sceso dalla "Doria" e partito da Genova per Trieste, mentre il mio collega, arrivato da Trieste, si è imbarcato sulla "Doria" in partenza per New York. Il mio collega è andato a New York in seguito anche con la "Colombo".

 

In uno di questi due viaggi, una delle due navi, è stata investita dalla Tempesta Perfetta che in una rollata ha spezzato i vincoli al ponte di un pianoforte della sala feste mandandolo da destra a sinistra e viceversa durante le successive rollate, con i risultati che possiamo immaginare.

 

Di questo fatto ho la testimonianza diretta del mio collega che era a bordo. I danni subiti dalla "Michelangelo" il 12 aprile 1966 li abbiamo visti sul post di Peguy. Ho confuso i due fatti non sapendo che le Tempeste Perfette erano due e non una soltanto. Chiedo scusa per il disguido.

 

Caro peguy, mi chiedi qualche altro racconto magari su altre navi.

Nella sezione "TECNICA" ho postato dodici topic e si trovano alle pagine 1, 3, 4, 5. le trovi con facilità perché c'è il nome dell'autore. Sono topic molto "tecnici" ed ho inserito alcuni aneddoti per alleggerire il peso tecnologico.

Ho visto che sei da poco tempo tra di noi e non puoi conoscerci bene. Le navi di cui mi sono occupato sono: Australia, Andrea Doria, Victoria seconda, Asia, Aquileia, Piave, Yacht presidenziale del Venezuela, dragamine (serie), MC.Saetta, fregata Bergamini, corvetta Visintini, smg. Toti (serie), incr.Vittorio Veneto, smg Sauro (serie), portaerei (non portaelicotteri) Garibaldi, diverse piccole navi mercantili all'inizio della mia professione che poco ricondo per poterle elencare.

Due petroliere che non ricordo i nomi. Da pensionato ho progettato anche impianti terrestri.

Ho omesso la "Cristoforo Colombo" anche se l'impianto di condizionamento dell'aria è stato eseguito con i disegni della "Doria", perché le sale erano arredate in modo diverso e, pertanto, le sole condotte d'aria nelle sale sono state studiate dal mio collega.

 

Dimenticavo un fatto importante. In un periodo di mancanza di lavoro militare, ero a capo di 15 persone per lo studio del preallestimento di navi mercantili. Hanno scelto disegnatori sommergibilisti, perché il preallestimento - dicevano - è stato "inventato" da loro.

Poiché è stato un fiasco, io ho intuito il motivo ed ho scritto al Direttore Generale che se volevano far funzionare il sistema, dovevano disegnare le navi a blocchi e non in modo tradizionale.

Sei mesi dopo il preallestimento ha funzionato (disegnato a blocchi). L'Italcantieri col preallestimento ha ridotto i tempi di consegna delle navi di un anno, comprese le navi enormi da crociera.

 

Potete immaginare il futuro del sottoscritto già conteso dopo il fatto "Vittorio Veneto" è sorto un altro pretendente ben più importante.

Tre anni dopo mi è stata segnalata la notizia, uscita attraverso i porta caffé al Consiglio d'Amministrazione dell'Italcantieri, che il mio traferimento a Trieste era già deciso, ma non ebbe luogo. Probabilmente i sottomarini classe "Sauro" hanno aiutato il mio Capo Settore.

 

Io, anziché preallestire navi mercantili a Trieste, sono rimasto ad allestire navi militari a Monfalcone, i Sauro e la Garibaldi, facendo il pendolare.

 

Varo5.

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Ti ringrazio molto Varo.

In realtà sono nuovo come iscritto "ufficiale" ma è da un po' che frequento il forum come guest, e i post che citavi me li sono letti con mooolto gusto ed interesse. :s20:

 

La verità è che ne stavo approfittando per tentare di "spremerti" qualche altro aneddoto.

 

 

Grazie ancora

Cordiali saluti

Peguy

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La verità è che ne stavo approfittando per tentare di "spremerti" qualche altro aneddoto.

Bravo peguy e ci sei riuscito alla grande nella "spremitura". :s20:

Ti sei preso una tiritera piuttosto voluminosa. Devi pensare che io sono una persona di poche parole (anzi pochissime, quasi niente).

Stò rivelando un aspetto che io stesso non conoscevo.

Ciao Peguy faremo felice totiano. :s55:

 

Varo5

Modificato da Varo5
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L'ancora del Tonijn (classe Potvis) è già stata inserita?

 

Non è stata inserita, era sconosciuta.

E' più brutta e più inefficiente della mia dei Toti / Sauro. :s06:

La mia ancora è più valida almeno come oggetto da museo. Questa non è valida nemmeno per quello scopo. :s14:

A sinistra c'è un'altra ancora sconosciuta, da notare.

Varo5

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Come mai meno efficiente?

Credo, ma ovviamente mi rimetto alla Sua sconfinata esperienza, che siano due concezioni differenti, una è leggera e usa i denti per l'ancoraggio, l'altra è cilindrica ma molto pesante.

In questo caso è stata fatta una scelta, dice che i fondali nei quali operano maggiormente i vari battelli dettano la scelta dell'ancora da accoppiare al smg?

 

Ho notato l'ancora in secondo piano dalla forma singolare, purtroppo non ho una foto migliore, cercherò nelle foto di altre persone così se la trovo "ce la spiega". :s01:

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Come mai meno efficiente?

Credo, ma ovviamente mi rimetto alla Sua sconfinata esperienza, che siano due concezioni differenti, una è leggera e usa i denti per l'ancoraggio, l'altra è cilindrica ma molto pesante.

Un'ancora di qualsiasi peso non trattiene la nave con il suo solo peso.

L'ancora deve agganciarsi al fondo marino e solo così trattiene una nave, con vento e mare mosso.

Quando l'ancora è tirata dalla nave in superficie, inizialmente ara ed offre alle punte di infilarsi nel terreno. Solo così la nave è trattenuta.

Su fondo sabbioso le due ancore si comportano in modo uguale. Rotolano e non trattengono niente.

Su fondo moderatamente accidentato l'ancora a punte ha qualche possibilità di agganciare e l'altra sicuramente no.

Su fondo accidentato l'ancora a punte può agganciarsi mentre rotola finché trova una asperità che fa da appiglio.

 

L'altra ancora deve trovare un buco particolarmente profondo da cadere dentro ed agguantare sul bordo del buco quando la catena tira.

Basta immaginare cosa succedde sul fondo per capire come funziona.

Le ancore ammiragliato sono più leggere ma hanno marre che, tirate con forza dalla superficie affondano nel terreno anche senza asperità. Il recupero e postarle in riposo è laborioso.

 

Le normali ancore devono essere più pesanti per aggangiare il fondo quando tirate dalla superficie del mare. ma il recupero è facile.

L'uso delle catene, e non cavi, con il loro peso consente all'ancora una posizione più favorevole ad agganciare.

 

ancoraumanizz1.png

 

Varo5

Modificato da Varo5
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Ho notato l'ancora in secondo piano dalla forma singolare, purtroppo non ho una foto migliore, cercherò nelle foto di altre persone così se la trovo "ce la spiega". :s01:

In attesa della ricerca di Lefa, ho isolato e ingrandito l'ancora.

 

ancoradsc01130.jpg

 

A me sembra simile a queste...

 

auroracruiseranchors1.jpg

 

a me sembra una derivazione della Hall e lontana dalla Danforth

 

danforth3.jpg

Modificato da Varo5
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Un'ancora di qualsiasi peso non trattiene la nave con il suo solo peso.

L'ancora deve agganciarsi al fondo marino e solo così trattiene una nave, con vento e mare mosso.

Quando l'ancora è tirata dalla nave in superficie, inizialmente ara ed offre alle punte di infilarsi nel terreno. Solo così la nave è trattenuta.

Su fondo sabbioso le due ancore si comportano in modo uguale. Rotolano e non trattengono niente.

Su fondo moderatamente accidentato l'ancora a punte ha qualche possibilità di agganciare e l'altra sicuramente no.

Su fondo accidentato l'ancora a punte può agganciarsi mentre rotola finché trova una asperità che fa da appiglio.

 

L'altra ancora deve trovare un buco particolarmente profondo da cadere dentro ed agguantare sul bordo del buco quando la catena tira.

Basta immaginare cosa succedde sul fondo per capire come funziona.

Le ancore ammiragliato sono più leggere ma hanno marre che, tirate con forza dalla superficie affondano nel terreno anche senza asperità. Il recupero e postarle in riposo è laborioso.

 

Le normali ancore devono essere più pesanti per aggangiare il fondo quando tirate dalla superficie del mare. ma il recupero è facile.

L'uso delle catene, e non cavi, con il loro peso consente all'ancora una posizione più favorevole ad agganciare.

 

Varo5

 

I concetti di funzionamento dei vari tipi di ancore e dei relativi fondali mi sono chiari, ho capito anche cosa intende quando dice che un'ancora cilindrica che lavora in stile corpo morto ha bisogno di un buco per moltiplicare la resistenza offerta (mi capita sempre quando cacciando in apnea devo pedagnare la boa usando un piombo a goccia).

La domanda ora si trasforma in: come mai hanno messo un'ancora senza ancoraggi su quel battello? è possibile che sia talmente pesante da non aver bisogno di punte di ancoraggio? (non credo, il Tonijn è generoso, circa 1800wt)

 

L'altra ancora non l'ho ancora trovata, ma noto alcune differenze con quelle della nave russa..

 

Grazie! :s20:

Modificato da Lefa
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  • 2 weeks later...
Mi son fatto spiegare da chi ha manovrato le ancore del Vespucci (un cinquantennio orsono) e devo dire che il racconto è stato interessante.

 

Quando rientrerà mio padre, mi farò raccontare meglio. E' tutta una serie di manovre di gruette, cavi, salpaancore, verricello, etc. e le mie idee sono confuse; oltre al semplice ancoraggio, l'ancora va assicurata e bloccata nel miglior modo possibile, per evitare che una massa di metallo così pesante vada a colpire la murata e più limitatamente per la stabilità trasversale.

 

 

Interessante! Qualsiasi informazione è utile per conoscere meglio il mio veliero preferito e poi per conoscere, più in generale, il funzionamento di queste ancore.

 

 

img6782f.jpg

 

Ho cercato d'immaginare la manovra per agganciare la cicala dell'ancora per sollevarla all'altezza della puleggia di appenellazione, inserita nella gru del capone

(trovato il nome dei corni che non ricordavo).

...

Uno schizzo della gru del capone come quello della "Vespucci"

 

serrabozze.jpg

 

...

Credo che sia stata una manovra più facile quando la "Vespucci" è andata al raduno dei velieri d'epoca a Kiel nel mar Baltico.

Immaginate di vedere le facce dei partecipanti quando la "Verpucci" è arrivata a Kiel uscendo dal canale navigabile.

...Come ha fatto a passare sotto il ponte ?

 

Varo5

 

 

Non mi ricordo di aver visto "i corni" sul Vespucci ... ma forse ero distratta da una infinità di altre cose. :s03:

Magari, visto che intendo cercare qualche foto degli interni per un'altra discussione di pochi giorni fa, rivedendo le foto che ho fatto nei miei arrembaggi vedrò se ne ho una che mostra il capone (è questo il nome del corno, vero?).

 

Riguardo alla navigazione del Vespucci nel canale di Kiel, sono certa che nel 1965, con al comando l'amm. Straulino, la nave è stata sghindata (mi pare che si dica così) e disalberata, per permetterle il passaggio sotto i ponti. Ovviamente per l'arrivo in porto l'equipaggio ha avuto il suo bel lavoro per riportare tutto perfetto e farle fare la sua solita apparizione al meglio. In proposito vi segnalo un filmato originale, girato a bordo, relativo proprio al passaggio nel canale di Kiel nel 1965. Lo trovate qui.

 

 

 

La spiegazione è semplice. Ritardi esecutivi perché in un varo le cubie sono utili e non solo.

Le cubie nascono così. ...

Varo5

 

 

Grazie a tutti per le belle foto e grazie a Varo 5 per tutte le interessanti spiegazioni e curiosità che ci descrive. :s20:

 

Roberta

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Riguardo alla navigazione del Vespucci nel canale di Kiel, sono certa che nel 1965, con al comando l'amm. Straulino, la nave è stata sghindata (mi pare che si dica così) e disalberata, per permetterle il passaggio sotto i ponti. Ovviamente per l'arrivo in porto l'equipaggio ha avuto il suo bel lavoro per riportare tutto perfetto e farle fare la sua solita apparizione al meglio.

 

Il canale di Kiel l'ha passato anche nell'estate del '91, ed è stato sghindato, eccome se è stato sghindato... :s03:

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Riguardo alla navigazione del Vespucci nel canale di Kiel, sono certa che nel 1965, con al comando l'amm. Straulino, la nave è stata sghindata (mi pare che si dica così) e disalberata, per permetterle il passaggio sotto i ponti. Ovviamente per l'arrivo in porto l'equipaggio ha avuto il suo bel lavoro per riportare tutto perfetto e farle fare la sua solita apparizione al meglio. In proposito vi segnalo un filmato originale, girato a bordo, relativo proprio al passaggio nel canale di Kiel nel 1965. Lo trovate qui.

Brava Roberta ! :s20: :s20: :s20:

Che colpaccio ! mostrarci la "tua" Vespucci disalberata durante il passaggio sotto il ponte del canale di Kiel.

 

Due anni fa è stato organizzato nel Museo del Mare di Trieste un "omaggio" in 4 sale a Straulino.

C'erano le foto della "V". che imbocca il canale di Taranto e tante prodezze di Straulino.

Non ho visto nulla di questo fatto che conoscevo. Tu sei stata più brava a trovare il filmato.

La "Vespucci" è stata disalberata in due ore, nell'avvicinamento al ponte e rialberata subito dopo, per giungere a Kiel nel suo migliore aspetto.

 

Io ho saputo di questo fatto e dell'incontro con la portaerei USA che l'ha definita, a lampi Morse, "Sei la più bella nave del mondo", da un testimone oculare dei fatti. Ve lo racconto con grande piacere.

 

Il testimonio oculare è stato l'ingegnere navale Gp. P., capitano di corvetta, a bordo come direttore di macchina della "V" durante questi avvenimenti.

 

dscf1507v.jpg

 

dscf1492b.jpg

 

Il CC. Gp.P. (lasciata la M.M.I.) è stato assunto dall'Italcantieri quando i "Sauro" erano ai collaudi e la "Garibaldi" in costruzione. Assegnato al Settore navi Militari" a Monfalcone. Il Direttore del Settore (da me nominato più volte) lo ha assegnato alla mia sezione.

 

Così il CC Gp.P. è diventato mio vice ed al mio pensionamento è stato il mio erede, concludendo l'allestimento della "Garibaldi".

Oggi il CC Gp.P. è un mio carissimo ed affettuoso amico.

 

Varo5.

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Due anni fa è stato organizzato nel Museo del Mare di Trieste un "omaggio" in 4 sale a Straulino.

C'erano le foto della "V". che imbocca il canale di Taranto e tante prodezze di Straulino.

Non ho visto nulla di questo fatto che conoscevo.

 

So che Nico, l'autore del filmato che c'è nel mio sito web, ha donato lo stesso filmato per quella mostra, dedicata al suo Comandante. Io non l'ho potuta vedere ... troppo lontana da dove abito! :s06:

Aveva fatto diverse riprese durante tutta la sua Campagna Addestrativa, probabilmente non sono state estratte tutte le "scene" di quel filmato. Peccato perchè anche quelle operazioni lì sono fondamentali per far navigare il Vespucci, soprattutto in quelle acque, e per farlo conoscere.

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Mi sono accorta che avevo messo il link al solo filmato. :s68:

 

Aggiungo subito una precisazione: se può interessare ho altri spezzoni di quel filmato girato a bordo durante quei tre mesi mezzo di navigazione (dall' 8 luglio al 22 ottobre 1965). Nella pagina che vi riporto ci sono anche diverse altre notizie. Il tutto grazie a Nico (l'allievo a bordo): altri filmati

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Se si guarda con attenzione il pubblico che vuole visitare la "Vespucci", si nota la fila di persone su una passerella galleggiante, che attende di salire a bordo.

La passerella galleggiante è stata realizzata per la "Vespucci". Si posiziona quando lei viene a Trieste. Viene tolta (rimorchiata via in una posizione di sgombero) quando riparte.

 

Il veliero viene ormeggiato con la poppa sul centro della più bella piazza d'Italia. Le foto successive mostrano la posizione della piazza nominata "Piazza dell'Unità d'Italia" aperta sul mare e la "Vespucci" si ormeggia con la poppa a soli 10 metri dalla piazza.

 

E' uno spettacolo! La più bella nave del mondo è praticamente in piazza, che le fa da degna cornice, sia di giorno che di sera.

 

darsenasgiusto1.jpg

 

grandiimmagini25737.jpg

 

tspunit2.png

 

tspunit3.png

 

Varo5

Modificato da Varo5
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  • 2 weeks later...

ancorasmg.pngcubiasmgschiarita.png

 

L'ancora incassata del smg Galatea, è stata molto adottata sui smg della seconda guerra mondiale. L'ancora aveva una scatola di forma particolare, per contenerla, in modo da non sporgere ed offrire meno resistenza possibile all'acqua che scivola durante il moto dello scafo, in immersione.

 

Il tipo di ancora è quello comune già presentato per le navi di superficie. Si tratta di forme già note con la sola differenza che il fuso è più corto, per evidenti motivi d'ingombro.

Il peso dell'ancora si stabilisce in base al dislocamento del battello in superficie. 1 tonn.

per l'ancora di un battello di 1000 tonn. di dislocamento. Catena di diametro (tondino di ferro o di acciaio) di 30 mm.

 

Per battelli di dislocamento diverso si fanno ancore di peso in rapporto percentuale in più o in meno. Il tipo diverso d'ancora non da risultati sensibilmente diversi.

 

ancoresmg.png

 

Per chi non lo sa, le catene con traversino sono più leggere, rispetto le catene normali, perché il traversino impedisce l'allungamento dell'anello sotto sforzo, lavora meglio e si può ridurre il diametro e, quindi, il peso.

 

Varo5.

Modificato da Varo5
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  • 1 month later...

Le ancore e cubie della corazzata monocalibro italiana "Leonardo da Vinci". Nave

della classe "Cavour" della prima guerra mondiale. Dislocameento 19.500 tonn. a p.c.

132.000 HP per una velocità di 32 nodi. Il 2 agosto 1916 affondò per l'esplosione del

deposito munizioni poppiero in porto a Taranto. Fu un atto di sabotaggio austriaco

durante la prima guerra mondiale. La nave è stata irrecuperabile.

 

corazzataldavinci.jpg

 

 

L'impronta della cubia per l'ancora del smg "Otaria"

 

ancoraotariap.jpg

 

 

Le strane cubie della famosa corazzata tascabiile tedesca "Graf Spee" che dopo una

fruttuosa caccia ai mercantili alleati nell'oceano Atlantico (9 affondamenti in tre mesi e

mezzo) venne intercettata dal gruppo britannico composto dagli incrociatori Exeter,

Achilles e Ajax. Dopo un accanito combattimento la "Graf Spee" si rifugiò nel porto di

Montevideo alquanto malconcia. Gli inglesi anche peggio.

L'ospitalità uruguaiana è stata solo nei limiti umani cioè quattro giorni per i feriti e funerali

per i deceduti, non per la riparazione dei danni subiti in combattimento.

Il comandante della "Graf Spee" Langsdorff, ritenendo che in quattro giorni gli inglesi

avrebbero potuto ricevere altre navi di rinforzo, decise di autoaffondare l'Unità al largo

di Montevideo e si uccise.

 

grafspee.jpg

 

 

La cubia alquanto vistosa dell'incrociatore tedesco "Admiral Hipper" di dislocamento

a p.c. 18.500 tonn. 132.000 HP per 32.5 nodi. E' stato costruito due anni prima delle

così dette "corazzate tascabili" da 11.899 tonn. a p.c. 54.000 HP per velocità 28 nodi.

L' Admiral Hipper era inadatto a fare il corsaro contro i mercantili nell'oceano Atlantico.

La maggiore velocità era a discapito dell'autonomia. La "Graf Spee" con motori Diesel

aveva una autonomia doppia rispetto l'Admiral Hipper, ma non ha potuto sfuggire ai tre

incrociatori inglesi di velocità 32,5 nodi che l'hanno affrontata con bocche da fuoco minori.

Solo l'Exeter aveva i cannoni di calibro 203 mentre la Graf Spee aveva il calibro 280

ed è per questo motivo che il tedesco si è accanito maggiormente sull'Exeter in quel

combattimento costringendolo ad allontanarsi.

 

admiralhipper.jpg

 

 

L'ancora della prima nave a propulsione nucleare e prima anche con armamento

esclusivamente missilistico. L'ancora è invece di tipo classico e non bene definibile

in quanto sembra una composizione di diverse tipologie.

La nave fu costruita appositamente per far da scorta alla "Enterprise" prima portaerei

a propulsione nucleare.

 

1anavenucleare.jpg

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  • 1 month later...

Questa volta a presentare le ancore è l'incrociatore "Raimondo Montecuccoli" da 6.941 tonn. con apparato motore a turbine della potenza di 106.000 H.P. due eliche per una velocità di 37 nodi.

 

ancoremontecuccoli.png

 

 

ed il cacciatorpediniere "Impetuoso" da 3.776 tonn.

 

ancoreimpavido.png

 

 

Varo5

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Posto due sistemi per le manovre delle ancore di due prestigiose Unità.

 

La prima foto mostra il sistema di manovra delle ancore del transatlantico "Conte di Savoia" dal volume "Conte di Savoia"

 

cds9.jpg

 

 

La seconda foto mostra il sistema di manovra delle ancore della "ROMA" dal volume "Il Cantiere San Marco" di Trieste.

 

roma1.jpg

 

Entrambi i volumi sono di Paolo Valenti editi dalla Luglio di Trieste

 

 

Varo5

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Buonasera amici.

 

Sono stato un mesetto in giro per la East Coast deli Stati Uniti e ho "catturato" qualche ancora per gli amici di Betasom.... :s01:

 

Cominciamo con le ancore a fungo del battello faro "Ambrose" del 1908, che si trova a New York....

 

oprcxz.jpg

 

15podxd.jpg

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Sempre a New York c'era il veliero "Perking" del 1911, con la sua bella ancora....

 

1io8iw.jpg

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Molto più recente la portaerei INTREPID che si trova sull'Udson River di New York ed oggi è un bellissimo Museo dell'Aria e dello Spazio.... :s01:

 

dn1pv6.jpg

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Facciamo un salto indietro ed ecco una bella ancora sul piazzale del South Street Seaport Museum di New York...

ohju47.jpg

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Qui invece sono a Newport, nel Rhode Island ed ecco un'altra bella ancora....

2edrwpw.jpg

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