Rifugi Casalinghi Bombardamenti Aerei.

[Anteo]

Ricordo benissimo i racconti di mia madre, quando durante l'ultima guerra suonavano le sirene per avvisare

l'arrivo di aerei ed un possibile bombardamento. Lei si precipitava nel rifugio "casalingo antiaereo" (credo che ogni persona ne avesse uno stabilito nel quale ricoverarsi, ma non ne sono sicuro) al contrario di sua sorella che non sopportava di scendere sotto terra. Aspettava in casa il passaggio degli aerei, posso immaginare con quale stato d'animo. Mia madre mi raccontava quanto erano lunghi e tormentati quei minuti passati nell'attesa che il cessato allarme suonasse di nuovo. Sembra che si svolgessero scene incredibili, gente che urlava dalla paura, bambini che piangevano, chi pregava, chi restava in silenzio ammutolito. E sembra che tutti avessero il terrore che il rifugio cadesse sotto il bombardamento rimanendo così imprigionati. In effetti questi rifugi erano ricavati da cantine e sotterranei sotto le abitazioni civili, quindi non strutture appositamente costruite. Posto la foto di questo segnale che indica un rifugio credo che sia uno degli ultimi se non l'ultimo in assoluto rimasto a Firenze. Personalmente non lo toglierei, anche nel caso restaurassero l'immobile. A monito di quegli anni terribili lontani si, ma non troppo.

 

[marat]

A monito di quegli anni terribili lontani si, ma non troppo.

 

Sei ancora quello della pietra e della fionda,

uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,

con le ali maligne, le meridiane di morte,

- t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,

alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,

con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,

senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,

come sempre, come uccisero i padri, come uccisero

gli animali che ti videro per la prima volta.

 

 

Siamo solamente in attesa della prossima, Anteo. E, come ogni volta, conteremo sulla probabilità che tocchi agli altri.