Regio sommergibile ZOEA (2°)
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 3 febbraio 1936
Varo: 5 dicembre 1937
Consegnato : 12 febbraio 1938
Radiazione: 1 febbraio 1948

Attività operativa
Al comando del capitano di corvetta Giorgio Bernabò lo Zoea effettuò la sua prima missione di guerra trasportando 49 t di munizionamento a Tobruch, con partenza da Napoli il 18 giugno e rientro a Taranto il 24 successivo.
Il 29 giugno salpò da Taranto per posare uno sbarramento di mine lungo la costa egiziana, circa 100 miglia a ponente di Alessandria. Durante l'operazione di posa, due armi esplosero in mare per difettoso funzionamento, non provocando danni all'unità. L'operazione venne sospesa e l'unità fu inviata in missione di agguato 35 miglia a sud di Creta; subì un attacco aereo con lancio di bombe, il cui scoppio provocò leggere avarie allo scafo, per cui dovette rientrare alla base.
Partita da Taranto il 10 ottobre 1940, l'unità, portatasi nelle acque palestinesi, effettuò, nella notte del 14, la posa di venti armi nel tratto di mare a 10 miglia dal faro di Giaffa; il giorno 22 rientrò alla base.
Al comando del tenente di vascello Enrico Lambertini, poi del tenente di vascello Alberto Campanella, quindi del tenente di vascello Rino Erler, compì numerose missioni di trasporto di materiale bellico a Lero e a Tobruk.
Il 24 giugno 1942 l'unità, al comando del tenente di vascello Rino Erler, salpò da Taranto per Derna con 57 t ,di benzina e viveri. Durante la navigazione di rientro subì l'attacco di un aereo Bristol "Blenheim": la precisa reazione di fuoco danneggiò l'attaccante, che si allontanò visibilmente colpito.
All'armistizio, in ottemperanza agli ordini ricevuti, l'unità, al comando del tenente di vascello Rodolfo Bombig, raggiunse Augusta, e si consegnò alle autorità britanniche che la inviarono a Malta.
Nell'ottobre raggiunse Haifa, entrò a far parte di Grupsom Levante e fu impiegata per addestramento delle corvette britanniche nella zona di Alessandria e per 7 missioni di trasporto di rifornimenti nelle isole dell'Egeo, dove ancora si combatteva.
Nell'autunno 1944 rientrò a Taranto per un periodo di grandi lavori, che si protrassero oltre il termine del conflitto.
Fu radiata il 1° febbraio 1948 e demolita.
L'attività dello Zoea fu di 29 missioni di agguato offensivo, due di posa campi minati, tre di trasferimento tra porti nazionali e ventuno di trasporto materiali per complessive 1112,3 t di cui 214,6 t di benzina in lattine, 818,4 t di munizionamento, 71,6 t di viveri e 7,7 t di materiale vario.   Alcune belle foto del sommergibile Zoea e del suo equipaggio al post di Luca Berardi     Il sommergibile Zoea nel suo aspetto originale da "Sommergibili italiani" di A. Turrini, O.O. Miozzi - 1999 

da "Sommergibili in Guerra" di E. Bagnasco e A. Rastelli - Albertelli - 1994, per g.c. Sergio Mariotti


da "In Guerra sul mare" di E. Bagnasco - Albertelli - 2005
Le due immagini sopra riportano la disavventura del sommergibile Zoea a Taranto nella tarda estate del 1941.
Il battello dopo il rientro da una missione, per cause imprecisate è affondato sul fondale del suo posto d'ormeggio.
Questo incidente costringerà il battello a rimanere fermo circa dieci mesi per i lavori di recupero.     Lo stato maggiore del battello ripreso in una foto probabilmente del 1941, per g.c. Marcello Risolo   Il sommergibile Zoea, nell'autunno 1941, manovra per lasciare gli ormeggi da "Sommergibili italiani" di A. Turrini, O.O. Miozzi - 1999    Il sommergibile Zoea nel 1941, durante un esercitazione in appoggio a un reparto del Genio pontieri, (collezione J. Malinoeski via STORIA Militare)