Vai al contenuto

Profilo Amm. Romolo Polacchini E Amm. Vittorio Polacchini


Marpola

Messaggi raccomandati

GM Andrea mi ha chiesto di tracciare un breve profilo della carriera militare di mio nonno l'Amm. Sq. Romolo Polacchini e di mio padre l'Amm. Div. Vittorio Polacchini ed io, da umile marò... obbedisco! :wink:

Comincio con il profilo di mio padre, che è mancato nell'ottobre del 2009. :sad:

 

 

Ammiraglio di Divisione C. A. Vittorio Polacchini

 

Taranto 7.6.1922 † Conegliano (TV) 25.10.2009

 

Fu allievo della Regia Accademia Navale di Livorno dal 15 ottobre 1941 al gennaio 1944 nel corso "Le Raffiche". Il 25 agosto 1943, a causa degli eventi bellici, fu nominato con largo anticipo Aspirante Guardiamarina, lasciò l’Accademia il 2 febbraio 1944 e il 10 febbraio 1944 s’imbarcò sulla corvetta "Sfinge", di base a Taranto. Nominato Guardiamarina il 9 agosto 1944, rimase imbarcato sulla corvetta "Sfinge" fino al 31 ottobre 1945 e durante questo periodo partecipò a diverse operazioni di scorta ai convogli americani tra Taranto e Augusta, tra Palermo e Biserta e tra Napoli e Livorno.

Avendo partecipato alle campagne di guerra del 1942, 1944 e 1945, il 15 novembre del 1947 gli fu concessa la Croce al Merito di Guerra.

 

Dal 1946 al 1967 fu imbarcato su molte unità navali di superficie. Divenuto Sottotenente di Vascello, dapprima nel 1950 fu assegnato alla Flottiglia VAS (Vedetta Anti Sommergibile), unità da pattugliamento costiero antisommergibile, poi nel 1951 passò al V° Gruppo Dragamine, in seguito fu il Comandante di alcune motosiluranti GIS (Galleggianti Inseguimento Siluri), e nel periodo 1952-1954 fu Ufficiale di Rotta sul cacciatorpediniere "Artigliere".

 

Promosso Tenente di Vascello, fu inviato negli Stati Uniti come Ufficiale in Seconda del dragamine "Noce" (ex "US 90"), unità ceduta dall’U.S. Navy alla Marina Militare italiana e facente parte assieme ai dragamine "Pino" e "Pioppo" del IV° Gruppo Dragamine. Dalla fine di maggio del 1954 al 12 febbraio del 1955 a bordo del "Noce" partecipò alla lunghissima crociera di trasferimento in Italia dei tre dragamine che, partiti da Seattle toccarono i porti di San Francisco, San Diego, Panama, Charleston, Norfolk, Portsmouth, New York, Bermude, Azzorre, Gibilterra e giunsero infine a La Spezia dopo nove mesi di navigazione.

 

Sbarcato dal dragamine "Noce", nel 1955 è stato il Comandante della corvetta "Flora" e nel 1957 è stato imbarcato sull’incrociatore "Raimondo Montecuccoli". Poi nel 1958 è stato Comandante della corvetta "Driade" e in seguito Comandante dei dragamine "Larice" e "Faggio"; infine nel 1959 è stato nuovamente imbarcato sull’incrociatore "Montecuccoli".

 

Promosso Capitano di Corvetta il 31 dicembre 1959, è stato Comandante in Seconda della fregata "Grecale" nel 1959-1960, quindi fu assegnato al II° Gruppo Dragamine di Messina nel 1961.

Sempre con il grado di Capitano di Corvetta fu il primo Comandante in Seconda del Collegio Navale "Francesco Morosini" di Venezia dal 27 giugno 1961 al 31 luglio 1963.
Poi dopo un paio di mesi addestramento trascorsi alla base NATO di Fontainbleu in Francia (giugno-luglio1963) fu destinato a Mers El Kèbir, in Algeria, come Ufficiale di Collegamento italiano presso il Comando del Mediterraneo Occidentale della NATO e vi rimase fino all’agosto del 1965.

 

Rientrato in Italia e promosso Capitano di Fregata, dall’ottobre 1965 ad agosto del 1967 è stato il Comandante in Seconda del IV° Gruppo Dragamine con base a La Spezia.

Poi dal 1° settembre 1967 al 31 luglio 1968 è stato imbarcato sull’incrociatore lanciamissili "Andrea Doria" come Sotto Capo di Stato Maggiore del Comando della Ia Divisione Navale (formata oltre che dall’incrociatore "Doria", dai cacciatorpediniere "Intrepido" e "Impetuoso", dalle fregate "Cigno", "Castore e "Canopo", dalla corvetta "Farfalla" e dalla nave appoggio "Etna"), e dal 1°agosto 1968 al 20 settembre 1969 ha assunto il comando della 54a Squadriglia Dragamine (composta dai dragamine "Castagno", "Olmo", "Ontano", "Mandorlo" e "Cedro"), con base a La Spezia.

 

Dal 21 settembre 1969 al 25 aprile 1974 è stato il Sottocapo di Stato Maggiore del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno a La Spezia rivestendo anche l’incarico di Vice Presidente del locale Circolo Ufficiali M.M. “Vittorio Veneto” e il 31dicembre 1971 è stato promosso Capitano di Vascello.

 

Nell’aprile del 1974 lasciò il servizio permanente effettivo e andò in congedo assoluto, ritirandosi a vivere con la sua famiglia a Conegliano Veneto (TV).

Il 5 febbraio 1981 fu promosso Contrammiraglio in ausiliaria per aver partecipato alla Guerra di Liberazione del 1943-1945.

 

Nel 1982 fu collocato nella riserva e il 10 gennaio 1994 gli fu conferito il titolo onorifico di Ammiraglio di Divisione in riserva.

Morì a Conegliano Veneto il 25 ottobre 2009.

 

spalg8.jpg

 

 

Medaglie e onorificenze

Croce al Merito di Guerra (1947)

Medaglia d’Onore di lunga navigazione di terzo grado - 10 anni (1958)

Riconoscimento delle Campagne di Guerra 1942, 1944, 1945:

Distintivo del periodo bellico con 1 stelletta (1959)

Distintivo della Guerra di Liberazione con 2 stellette (1948)

Croce d’Oro per 25 anni di servizio militare (1960)

Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1965)
Medaglia d’Onore di lunga navigazione di secondo grado - 15 anni (1972)

 

2zel452.jpg

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

Leggo che Tuo Padre era delle "Raffiche".

Proprio alcuni giorni fa mi è pervenuto il libro di ricordi scritto da uno di loro, Ruello Majolo, dal titolo "Dall'Acqua "Corallo" all'acqua di mare".

 

aaaui.th.jpg

 

 

Suoi colleghi di corso furono, fra gli altri, i futuri ammiragli Giasone Piccioni (CSMM), Sergio Agostinelli, Fulvio Martini e Antonio Cocco, autore quest'ultimo di un bel volume di ricordi, relativi anche al periodo in Accademia ( https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=18515 )

Modificato da GM Andrea
Link al commento
Condividi su altri siti

grazie dei profili, Marpola. leggo che tuo padre è scomparso recentemente, ti prego di accettare le condoglianze (e credo di parlare anche a nome di tutta la base).

 

Grado onorifico di Ufficiale d’Ismail (conferito da Re Faud di Egitto)
questa è una onorificenza che non ricordo di avere mai sentito, qualcuno ne sa qualcosa in piu?
Link al commento
Condividi su altri siti

Leggo che Tuo Padre era delle "Raffiche".

Proprio alcuni giorni fa mi è pervenuto il libro di ricordi scritto da uno di loro, Ruello Majolo, dal titolo "Dall'Acqua "Corallo" all'acqua di mare".

Suoi colleghi di corso furono, fra gli altri, i futuri ammiragli Giasone Piccioni (CSMM), Sergio Agostinelli, Fulvio Martini e Antonio Cocco, autore quest'ultimo di un bel volume di ricordi, relativi anche al periodo in Accademia.

Ho conosciuto l’amm. Majolo era amico di mio padre e ho sentito spesso mio papà parlare di suoi compagni d’Accademia come gli amm. Agostinelli e Piccioni. Le “Raffiche” sono state un corso molto particolare dato che si svolse in periodo di guerra e gli ufficiali che sono stati risparmiati dalla Guerra sono rimasti sempre molto legati tra loro.

Un altro compagno d’Accademia di mio padre è l’amm. Luciano Malfatti, sommergibilista che ancora vive a Roma ed è mio zio. Suo figlio Andrea (mio cugino) è Tenente Colonnello della Guardia Costiera, ufficiale pilota, vive e lavora a Roma. Insomma, tutta una famiglia di “marinai”, completata anche dal fratello di mio nonno, l’amm. Remo Polacchini morto a La Spezia parecchi anni fa e dal cugino di mio padre Mario Polacchini, che lasciò la Marina parecchi anni fa per motivi di salute.

Solamente io sono… il figlio degenere che ha abbandonato una tradizione militare che risale addirittura al mio bisnonno. Ad ogni modo amo il mare in maniera smisurata. Ho regatato in barca a vela per una ventina di anni e avevo quasi deciso di farne il mio lavoro (negli ultimi anni regatavo per professione…), ma poi la laurea in legge mi ha spinto verso altri lidi. La passione per il mare mi è comunque rimasta e da diversi anni pratico l’immersione subacquea e sono istruttore sub. Insomma… una certa vena subacquea era scritta nel mio DNA e mi è rimasta!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 years later...

Ed ecco alcune foto di mio nonno Romolo Polacchini nell'epoca in cui era Comandante Superiore di BETASOM (1941-1942)....

2jeclqu.jpg2imdlg.jpg2duz21i.jpgbfoqcw.jpg314xlyc.jpg

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 years later...

10915244_739008732873661_125142600948303

 

Il decreto di concessione della Medaglia d'Argento al Valor Militare (1943 - Comandante di Marina Palermo)

 

316qblk.jpg

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

Con molta pazienza e grazie al Foglio Matricolare che ho ritrovato, sono riuscito a ricostruire quasi completamente la carriera militare di mio nonno l'ammiraglio Romolo Polacchini e mi fa piacere ripubblicarla qui affinchè non venga dispersa.... :wink:

BIOGRAFIA dell’Ammiraglio di Squadra R. O. Romolo Polacchini M.A.V.M.

 

Romolo Polacchini (La Spezia, 20.5.1897 - Venezia, 16.10.1968) è stato un ufficiale della Regia Marina italiana, Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia, decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare, che prestò servizio prevalentemente come sommergibilista.

 

In sintesi

 

Nato a La Spezia nel 1897, entrò all’Accademia Navale di Livorno nel 1911 e ne uscì nel 1915.
Partecipò alla Guerra italo-turca (Guerra di Libia) del 1911-1912, alla Prima Guerra Mondiale dal 1914 al 1918, alla Guerra di Spagna nel 1936-1937, alle operazioni militari del 1938 nell’Africa Orientale Italiana, alla spedizione in Albania del 1939 e, infine, alla Seconda Guerra Mondiale dal 1940 al 1945.
Durante la sua carriera militare fu decorato con 5 Croci al Merito di Guerra, 2 Croci di Guerra al Valor Militare, una Medaglia d’Argento al Valor Militare e ottenne numerose altre medaglie e onorificenze.

Promosso Contrammiraglio per meriti di guerra a soli quarantaquattro anni (risultando all’epoca il più giovane ammiraglio della Regia Marina), fu il Comandante Superiore delle Forze Subacquee Italiane in Atlantico tra il 1941 e il 1942 e guidò i sommergibili atlantici italiani nella guerra contro l’America, ottenendo le croci di ferro di 1a e di 2a classe dal governo Germanico.

Al termine della guerra si rifiutò di aderire alla R.S.I. e fu incarcerato per alcuni mesi. Una volta rilasciato collaborò con il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia e dopo la Liberazione fu promosso Ammiraglio di Divisione e prestò giuramento alla Repubblica Italiana.

Nel 1950, in seguito a malattia riconosciuta dipendente da causa di servizio di guerra, fu collocato in congedo assoluto e concluse la sua lunga carriera militare nel 1968 con il grado di Ammiraglio di Squadra iscritto nel Ruolo d’Onore.

 

La carriera militare

 

Fu allievo della Regia Accademia Navale di Livorno dal 6 novembre 1911 al 25 maggio 1915 e durante questo periodo fu imbarcato come Aspirante Guardiamarina sulla R. Nave ''Flavio Gioia'' (1912), poi sulla ''Amerigo Vespucci'' (1913) e sulla ''Etna'' (1914).

Uscito dall’Accademia il 25 maggio 1915 con il grado di Guardiamarina, durante la Prima Guerra Mondiale fu imbarcato su diverse unità di superficie: le Regie Navi ''Regina Elena'', ''Vettor Pisani'', ''A. Messina'', ''Giovanni Bausan'', ''Elba'', ''Dante Alighieri'', ''Andrea Doria'' e ''Amerigo Vespucci'' e anche sui sommergibili.

 

Il 16 agosto 1916 fu promosso al grado di Sottotenente di Vascello e il 16 marzo 1918 divenne Tenente di Vascello. Essendosi specializzato come sommergibilista, fu imbarcato su numerosi sommergibili: ''H3'' (1917-1919), ''Barbarigo'' (1919), R. Nave ''Vittorio Emanuele'' (1920), Regi Smg. ''H1'' (1921-1922), ''H7'' (1922) e ''H8'' (1923).

 

Il 23 maggio 1923 ottenne la qualifica di 1° Tenente di Vascello e successivamente, con decreto del 30 ottobre 1924, fu nominato Comandante di Sommergibili. Tra il 1924 e il 1927 comandò nell’ordine i Regi Smg.: ''N5'' (1924), ''N1'' (1924), ''N6'' (1925), ''N2'' (1925), ''F19'' (1925), ''F7'' (1926), ''X2'' (1926-1927), ''H1'' (1927).

Promosso Capitano di Corvetta l’8 maggio 1927, nel 1929 assunse il comando del nuovissimo R. Smg. ''Tito Speri'' (10 febbraio 1929 - 24 maggio 1930); poi fu imbarcato sul R. Smg. ''Argonauta'' e il 1° giugno 1931 assunse il comando della R. Nave ''Ostia'', un posamine sul quale rimase imbarcato fino al 5 settembre 1932.

 

Il 6 novembre 1932 fu promosso Capitano di Fregata e fu imbarcato su due navi da battaglia: dapprima fu il Comandante in seconda dell’incrociatore leggero ''Giovanni dalle Bande Nere'' (10 gennaio - 30 settembre 1933) e poi s’imbarcò sull’incrociatore leggero ''Alberto di Giussano'' (1° ottobre 1933 - 24 agosto1935) con l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della 4a Divisione Navale.
Dopo essere stato brevemente imbarcato sulla R. Nave Scuola a vela ''Cristoforo Colombo'', gli fu assegnato il comando del R. Smg. ''Des Geneys'' (ottobre 1935) e poi di diverse altre unità: nell’ordine le Regie Navi ''S. Rosa'', ''Colonna'' e ''Corridoni'' (1936-1937). Infine, nell’ottobre del 1936, sempre con il grado di Capitano di Fregata, assunse il comando del IV°Gruppo Sommergibili con base a Taranto.

 

Promosso Capitano di Vascello il 5 gennaio 1937, dapprima gli fu assegnato il comando della Base Navale di Venezia (19 settembre 1937 - 10 marzo 1939) e contemporaneamente assunse anche l’incarico temporaneo di Capo di Stato Maggiore del Comando in Capo dell’Alto Adriatico (22 luglio 1938 - 10 novembre 1938).

Lasciata Marina Venezia poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, gli fu assegnato il comando dell’incrociatore leggero ''Luigi Cadorna'' (20 marzo 1939 - 31 agosto 1940) e con questa unità partecipò anche alla battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940. In tale occasione fu decorato della Croce di Guerra al Valor Militare con la seguente motivazione: «Comandante di unità rimasta isolata e fatta segno di violenti e insistenti attacchi aerei, malgrado le menomate condizioni della nave, reagiva efficacemente col fuoco e con la manovra, riuscendo a sventare l’offesa nemica» (Mare Ionio, 9 luglio 1940).

 

Il 5 settembre 1940 fu destinato a Brindisi con l’incarico di Comandante Superiore del traffico per l’Albania, e contemporaneamente l’11 ottobre 1940 assunse il comando della Regia Scuola Sommergibili di Pola, dove rimase fino all’aprile del 194. In questo periodo fu imbarcato sui Regi Smg. ''Mirabello'', ''Riboty'', ''Fieramosca'' e ''Toti''; quindi assunse il comando del V° Gruppo Sommergibili con base a Lero nel Mar Egeo e del R. Smg. ''Malaspina'' (15 aprile 1941 - 28 dicembre 1942).

 

Il 15 aprile 1941 fu destinato al Comando Superiore delle Forze Subacquee Italiane in Atlantico (''Betasom'') a Bordeaux in Francia, con l’incarico di Capo di Stato Maggiore, in sostituzione e del parigrado Capitano di Vascello Aldo Cocchia.

Il 18 settembre 1941 fu nominato Comandante Superiore delle Forze Subacquee Italiane in Atlantico, sostituendo al comando di ''Betasom'' l’Ammiraglio di Divisione Angelo Parona il quale, nel frattempo, era stato assegnato al comando della 3a Divisione navale.

Il 5 settembre 1942, a soli quarantaquattro anni, fu promosso Contrammiraglio, divenendo all’epoca il più giovane ammiraglio della Regia Marina italiana.

Mantenne l’incarico di Comandante Superiore di ''Betasom'' fino al 28 dicembre 1942 e durante questo periodo fu decorato con le Croci di Ferro di 1a e di 2a classe dal governo germanico e con la medaglia di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, con la seguente motivazione: «Iniziatesi le ostilità contro la Grecia, al Comando di un gruppo di unità destinate a proteggere il traffico con l'Albania, assolse l'arduo compito con assoluta dedizione ed elevato senso di responsabilità, superando con tenacia e perizia non comuni le ingenti difficoltà derivanti dall'intensità del traffico, dalla esiguità dei mezzi, dall'insidia nemica e dell'avversità della stagione eccezionalmente sfavorevole. Successivamente, come Capo di Stato Maggiore del Comando Superiore delle Forze Italiane Subacquee in Atlantico prima, e poi come Capo Gruppo dei sommergibili dislocati in quella base, concorse con la sua azione energica e sagace e con l'esempio personale ad affermare contro il nemico il prestigio delle armi italiane»(Basso Adriatico - Oceano Atlantico, 28 ottobre 1940 - novembre 1941) (R.D. n. 265 del 2 marzo 1942).

 

Il 15 gennaio del 1943 assunse il comando della Base Navale di Palermo, fino al 22 maggio 1943 e durante questo periodo di comando fu decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: «Comandante di Marina di importante base logistica marittima avanzata e sottoposta a persistente violenta offesa aerea che nel porto e nel retroterra provocava distruzioni ingentissime e dolorose perdite, intervenendo in ogni luogo mentre ancora si svolgeva l’offesa aerea e superando pericoli di ogni genere, assicurava nel miglior modo l’efficienza dei servizi. In occasione dell’incendio ed esplosione di nave petroliera e dell’esplosione di munizioni di altra motonave, seppe dar prova di ammirevole calma, sereno coraggio e sprezzo della vita, esempio e sprone ai dipendenti che ebbero in lui sicura guida e soprattutto nelle più critiche e sconfortanti emergenze» (Palermo, Gennaio - Maggio 1943).

Successivamente il 23 maggio 1943 assunse il comando della Base Navale di Livorno, fino all’occupazione da parte dei tedeschi il 9 settembre dello stesso anno.

 

Il periodo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943

 

Quando, in seguito all’armistizio dell’8 settembre, le FF.AA. Germaniche occuparono il Porto di Livorno e il Comando Marina (l’ultimo Comando della zona rimasto in piedi) fece distruggere tutti i codici, l’archivio e le pratiche segrete prima che i tedeschi il 9 settembre occupassero il Comando. Riuscì anche a mettere in salvo il residuo fondo cassa di Marina Livorno e a nascondere alcune armi, e nel contempo riuscì ad evitare che i tedeschi imprigionassero tutto il suo personale. Lui stesso in un primo momento fu lasciato libero dagli occupanti tedeschi, ma la sera dello stesso giorno i militari tedeschi iniziarono a cercarlo per farlo prigioniero e internarlo in Germania.

Mentre la sua casa veniva saccheggiata, dapprima si rifugiò a casa di amici per sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi; poi l’11 settembre 1943 si trasferì a Castiglioncello in casa di un ufficiale suo amico e vi rimase nascosto per alcuni mesi. Durante questo periodo con i residui del fondo cassa di Marina Livorno che era riuscito a mettere in salvo diede assistenza materiale ai bisogni più urgenti dei dipendenti della base rimasti in zona. Poi nel gennaio del 1944 raggiunse faticosamente la sua famiglia a Venezia.

 

Rimasto fedele alla Regia Marina, rimase clandestinamente in territorio occupato dal nemico fino a maggio del 1945. In un primo momento non aderì alla Marina Repubblicana e non rispose alla chiamata di controllo degli ufficiali della disciolta Regia Marina del 31 gennaio 1944 , ma a maggio non potè più rifiutarsi di prestare giuramento di fedeltà alla R.S.I. per evitare di essere considerato un disertore e un traditore da parte della Marina tedesca (con la quale aveva attivamente collaborato in guerra in Atlantico e altrove) e di essere processato da un tribunale militare tedesco ed essere internato. Nonostante l’adesione formale alla R.S.I. ,però, continuò a svolgere clandestinamente un’azione di sostegno alla lotta del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia contro il nazi-fascismo.

 

L’8 agosto del 1944, mentre si apprestava ad allontanarsi da Venezia per poter meglio svolgere la sua azione clandestina di sostegno alla lotta di liberazione del C.L.N., fu arrestato e tradotto nelle carceri di Santa Maria Maggiore a Venezia dove, in un primo tempo fu rinchiuso nel reparto dei detenuti politici in cella di isolamento e vigilato dalle SS Germaniche, e in seguito fu trasferito in celle comuni e passato a disposizione dell’ufficio politico della Questura.

Fu accusato di attività sovversiva contro il regime fascista e di intelligenza con il nemico e rimase in carcere per quasi cinque mesi. Poi, con l’intervento del suo avvocato e l’intercessione di monsignor Urbani, cognato di suo fratello e futuro Patriarca di Venezia, fu assolto dalle accuse nella fase preliminare d’istruttoria e il 24 dicembre del 1944 fu rilasciato con diffida scritta di non uscire di casa prima dell’alba e di rimanervi dopo il tramonto, di non assentarsi da Venezia e di firmare al Commissariato di P.S. di Venezia una volta la settimana. Rimase così sotto stretta vigilanza a Venezia, proseguendo però la sua collaborazione sul fronte clandestino con il C.L.N..

Il 27 aprile 1945 scoppiò l’insurrezione partigiana della Piazza militare di Venezia e dopo la liberazione il 5 maggio si presentò al Centro Raccolta Marina Venezia e fu delegato dal C.L.N. ad assumere la direzione dei servizi della Marina in Venezia. Assunto il comando di Marina Venezia con la sua opera riuscì a salvaguardare gli interessi e i beni già della R. Marina, in particolare il R. Arsenale (che allora contava circa 5.000 dipendenti), assistendo il personale militare e civile.

 

Collocato a disposizione dal 20 febbraio 1946 in seguito alla rinuncia all’avanzamento, fu promosso Ammiraglio di Divisione il 16 maggio 1946 e l’8 luglio 1947 prestò giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana presso il Comando Marina Venezia.

Il 19 febbraio 1950, avendo contratto una grave malattia ai polmoni durante il periodo trascorso in prigionia, fu collocato in congedo assoluto. In seguito a questa malattia, riconosciuta dipendente da causa di servizio di guerra, fu riconosciuto invalido, dovette a lasciare il servizio e fu iscritto al Ruolo d’Onore della Marina Militare. Si ritirò a vivere al Lido di Venezia, e il 27 giugno 1958 fu promosso Ammiraglio di Squadra nel Ruolo d’Onore.

Morì a Venezia il 16 ottobre 1968.

21etfcz.jpg

 

Venezia, 18 ottobre 1968 - La gondola trasporta in laguna l'Ammiraglio verso la sua ultima destinazione.

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

Venezia 1958 - L’Ammiraglio di Squadra Francesco Mimbelli, Comandante in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Adriatico, consegna all’Ammiraglio di Squadra R. O. Romolo Polacchini la Medaglia Mauriziana al merito per dieci lustri di carriera militare (1956).

8vopjp.jpg



2vkeogl.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Sempre grazie al Foglio Matricolare che ho casualmente ritrovato tra i miei documenti,
sono riuscito anche a ricostruire l'infinito elenco delle medaglie e onorificenze di mio nonno Romolo Polacchini, il quale partecipò a tutte le guerre tra il 1912 e il 1945.... :sad: !!

Sono contento che questo "patrimonio" non vada disperso, ma possa rimanere in ricordo di chi ha fatto il proprio dovere per difendere e servire il proprio Paese. :smile:

Amm. Sq. R.O. Romolo Polacchini - Medaglie e onorificenze (elenco completo)

Medaglia commemorativa della Guerra italo-turca o Guerra di Libia 1911-1912
Medaglia commemorativa della Guerra 1915-1918 con 4 fascette relative agli anni 1915, 1916, 1917, 1918
Croce al Merito di Guerra
Croce al Merito di Guerra per la partecipazione al Conflitto 1915-1918
Medaglia interalleata della vittoria a ricordo della Guerra Europea 1914-1918
Medaglia di benemerenza per i volontari della Guerra italo-austriaca 1915-1918
Medaglia commemorativa, senza gladio romano, per le operazioni in Africa Orientale Italiana
Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia
Croce d’Oro per 25 anni di servizio militare
Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro
Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia
Officiel d’Isma’il grado onorifico conferito nel 1931 da Re Fu’ād I d'Egitto
Distintivo commemorativo per aver partecipato alla Spedizione di Albania nell’aprile 1939
Croce di Guerra al Valor Militare - Mar Jonio, 9 luglio1940
Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia - Basso Adriatico, 28 ottobre 1940 - Oceano Atlantico, novembre 1941
Croce di ferro di 1a classe conferita dal Governo Germanico
Croce di ferro di 2a classe conferita dal Governo Germanico
Medaglia d’onore di lunga navigazione di 1° grado per 20 anni di navigazione
Medaglia d’Argento al Valor Militare - Palermo, gennaio-maggio 1943
Croce al Merito di Guerra per le operazioni militari in Spagna 1936-1939
Medaglia commemorativa della campagna di Spagna
Medaglia commemorativa della spedizione in Albania
Medaglia d’onore di 1° grado per aver compiuto 20 anni di navigazione
Medalla de la Campaña conferita dal Ministro della Marina Spagnola
Cruz Roja del Merito Militar conferita dal Ministro della Marina Spagnola
1a Croce al Merito di Guerra - Zona operazioni, 15 dicembre 1941 – 28 dicembre 1942
Croce di Guerra al Valor Militare “sul campo” - Mediterraneo, 1/9/1940 - Atlantico, 15/4 -14/12/1941
2a Croce al Merito di Guerra
Croce d’Oro sormontata dalla corona reale per aver compiuto 40 anni di servizio militare
Grande Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia
Distintivo della Guerra di Liberazione con 2 stellette d’argento
Distintivo per il periodo bellico 1940-1943 con 4 stellette d’argento corrispondenti ad altrettante campagne di guerra
3a Croce al Merito di Guerra
Medaglia Mauriziana al merito per 10 lustri di carriera militare
Distintivo d’Onore a vita per il personale imbarcato sui sommergibili
Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto


....un elenco infinito! :rolleyes:

a9lgsk.jpg


Sotto: il medagliere pressochè completo.....

122j4h1.jpg

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

Una bella immagine del giovane contrammiraglio (ad appena 44 anni...) Romolo Polacchini nel suo ufficio di BETASOM nel novembre del 1942.

5af5s8.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Una bella immagine del giovane contrammiraglio (ad appena 44 anni...) Romolo Polacchini nel suo ufficio di BETASOM nel novembre del 1942.

 

5af5s8.jpg

 

se non è attaccata all'album, mi piacerebbe vedere il retro...

PS: hai altre foto dell'ufficio?

Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me fa parte di una serie di foto tra cui quella del Bundesarchiv ( http://www.bild.bundesarchiv.de/cross-search/search/_1421317458/?search[view]=detail&search[focus]=52 )

 

... anche il quaderno sembra lo stesso!

 

athene-5hets8uvewk1nhzqmbbe_layout.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

se non è attaccata all'album, mi piacerebbe vedere il retro...

PS: hai altre foto dell'ufficio?

Sul retro non c'è scritto niente Antonio... :sad:

Modificato da Marpola
Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me fa parte di una serie di foto tra cui quella del Bundesarchiv ( http://www.bild.bundesarchiv.de/cross-search/search/_1421317458/?search[view]=detail&search[focus]=52 )

 

... anche il quaderno sembra lo stesso!

 

athene-5hets8uvewk1nhzqmbbe_layout.jpg

Questa foto ce l'ho anch'io Antonio ed è già stata punbblicata.... per questo motivo non l'ho messa. :biggrin:

Quella che ho messo io è sicuramente stata fatta assieme, ma è un'altra inquadratura, e poi il nonno ci ho scritto sopra di pugno la data. :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

questo conferma che si tratti di una sequenza di foto da cui poi venivano scelte una o due belle da tenere.

In effetti in quella in piedi è un po' troppo serio, appare quasi preoccupato e tra le due sceglierei la seconda dove è sorridente...

Link al commento
Condividi su altri siti

avete poi osservato questo disegno sulla mappa che occupa il muro alle sue spalle:che forse c'entri la matita di Negrin???

 

2jeclqu-dettaglio.jpg

Potrebbe essere..... :rolleyes:

 

Potrebbe essere..... :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...