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Il Milite Ignoto:una Storia Poco Conosciuta-


Red

Messaggi raccomandati

Nella ricorrenza del 2 Novembre,tutti noi commemoriamo

i nostri cari Defunti ed insieme a Loro io desidero quì

ricordare ed onorare la memoria di tutti i nostri Caduti

rimasti Eroi Ignoti.

Pensate cari Com.ti,che solamente nel Sacrario di Redipuglia

ne riposano 60.000.

Toccante è il pensiero che nel loro insieme potrebbero essere

popolazione di una cittadina e ciò per quello che riguarda soltanto

la 1^ Guerra Mondiale;cioè senza contare quelli delle guerre prece-

denti e di dopo.

I Loro nomi,portati via dal vento delle guerre,ancora oggi non tutti

appaiono negli Albi d'Oro dei Caduti.

Sul Colle Santelia,sopra un piccolo cippo dedicato al Soldato Ignoto

una lapide così recita:

Che importa il mio nome ?

Grida al vento :Fante d'Italia

ed io sarò contento !

Poche frasi,che leggendole non riesco poi a dir parola se non sentire,

nel mio intimo,il loro peso,la loro grandezza che racchiude tutto il

valore del Soldato Italiano;così Egli non diede solamente la vita per

la Patria ma anche il Suo nome!

Solamente raccogliendoci in una onesta e sincera riflessione noi forse

possiamo comprendere quanto grande fu il suo Sacrificio e quanto grande

deve essere la nostra graditudine e quanto è per Noi doveroso,giusto ed

onorevole ricordarlo.

E' con questo pensiero,che in questo 2 Novembre,a mezzogiorno,quando il

sole sarà più alto e la sua luce più intensa,mi raccoglierò in un minuto di

silenzio con il pensiero e con l'animo rivolto ai nostri Caduti Ignoti,figli

d'Italia.

Mi piace pensare che Noi tutti di BETASOM,insieme alla stessa ora,saremo

uniti in un unico grande pensiero !

 

 

RED

 

continua.

Modificato da Red
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da base artica, marco

qui ad amburgo/grmania ci sara il raduno il 8.11. di noi italiani al cimitero locale dove sono sepolti 7.000 ns soldati ( morti nel campo di concentramento qui vicino allora) con cerimonia ufficiale , che si svolge tutti gli anni. e a cui saro come sempre presente.

 

caro red leggi qui, e forse capirai alcune cose che come emigrante italiano ogni tanto ti vengono in mente e nei sentimenti.

http://www.marinosmiderle.com/2007/09/i-no...n-germania.html

 

http://itcleopardi.scuolaer.it/page.asp?Ti...;IDOggetto=7095

 

http://www.albodoroitalia.it/memoria/germania/page2.html

 

 

da sito:

La mappa dei sacrarimilitari in Germania

Prima e Seconda guerra mondiale, la Germania custodisce le spoglie di soldati e civili italiani fin dalla fine del primo conflitto. «Il governo italiano - ricorda l’Anei - sulla base del trattato di pace sottoscritto a Saint Germain il 10 settembre 1919, iniziò l’opera di ricerca e raccolta delle spoglie dei soldati italiani deceduti nell’ex territorio austroungarico, nella quasi totalità prigionieri di guerra catturati sui vari fronti (italiano, francese e balcanico)».

Filò tutto liscio, nel senso che si riuscì a portare a termine la sistemazione di 5.489 caduti, così suddivisi: 1.658 al cimitero "Stahndorf" di Berlino, 1.915 a Colonia, 1.790 a Monaco di Baviera e 126 nella fossa comune del cimitero civile di Worms.

«Dopo la Seconda guerra mondiale invece - prosegue l’Anei - tali indagini si sono rivelate particolarmente ardue. Da un’elaborazione statistica del ministero della Difesa, è emerso che i militari italiani deceduti o dispersi in combattimento contro i tedeschi, nei cari fronti, ammontano a 37.254 unità, a cui vanno aggiunti i 40.510 militari e i 15.118 partigiani civili deceduti e dispersi durante la prigionia in mano tedesca. Inoltre, secondo dati ufficiali germanici, oltre 38.000 civili italiani persero la vita nei lager ubicati nel territorio del Terzo Reich».

Di fronte a queste cifre spaventose, e tenuto conto delle difficoltà che ci sono state nei rapporti con la Germania Est all’indomani della costruzione del muro di Berlino, la collaborazione tra autorità italiane, missioni alleate, Croce rossa internazionale e tedesca, è stato possibile organizzare la sepoltura di oltre 13 mila caduti, così suddivisi: 5.839 al cimitero "Öjendorf" di Amburgo, 1.166 al cimitero "Zehlendorf", 4.788 a Francoforte e 1.459 a Monaco di Baviera.

In tantissimi altre città della Germania sono state poste lapidi a ricordo dei caduti italiani che non sono potuti essere identificati e che sono stati messi in fosse comuni.

Il più grande cimitero di italiani in Germania, come detto, è quello di Amburgo, che dal 2005 è stato interessato da importanti lavori di ristrutturazione, a cura del Commissariato generale onoranze caduti, rappresentato dal Consolato di Amburgo. Le tombe sono state rinnovate con una lastra di marmo.

Onore a caduti , rispetto a reduci, possa il paese anche solo x un momento ricordare i propri figli caduti x la bandiera.#saluti marco

foto da amburgo nella cerimonia 2008

 

hpim0110l.jpg

 

 

hpim0109.jpg

 

hamburgm.jpg

e sapessi quante tombe ho visto in polonia dei ns, solitarie e comuni...

 

anche se il corpo giace disperso, l´anima vola e sorge all´ombra del tricolore....! onore e rispetto.

 

saluti marco

Modificato da bussolino
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Pensate cari Com.ti,che solamente nel Sacrario di Redipuglia

ne riposano 60.000.

Mi piace pensare che Noi tutti di BETASOM,insieme alla stessa ora,saremo

uniti in un unico grande pensiero !

 

 

RED

 

continua.

 

cippo all ingresso di REDIPUGLIA

hpim1176f.jpg

 

cippo all uscita:

hpim1177c.jpg

 

 

da base artica, marco

60.000............ 120.000 vorrai dire.

solo sulla cima ci sono 2 ossari con 30.000 ignoti ognuno.

hpim1189.jpg

 

e nelle gradinate.....

hpim1191j.jpg

hpim1174q.jpg

 

onore e rispetto x chi cadde x la bandiera.

si sono presente a tale pensiero.

salutoni marco

Modificato da bussolino
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Grazie caro Bussolino,

grazie per le notizie che ci dai,

ma grazie soprattutto per il tua presenza

che ogni anno fai in quella cerimonia in onore

dei nostri Caduti rappresentando così la nostra

Italia !

Riguardo ai Cimiteri Militari Italiani all'Estero (di tutto

il mondo) posseggo un libro edito a cura di Onor Caduti.

Il 60.000 era solamente per i Caduti Ignoti in Redipuglia.

Caro Bussolino,sono stato a Sigmundsherberg (Austria) dove

vi era un campo di concentramento e dove morirono molti

nostri fratelli fra i quali un mio zio bersagliere di soli 22 anni.

Ho fatto qualche foto in quel Cimitero Italiano dove Egli assieme

a molti altri riposa,ma con mio grande dispiacere non ho potuto

vedere dove esattamente è sepolto,ciò perchè hanno tolte le croci

italiane che davano indicazioni mettendo invece quelle austriache

che non indicano nulla.;ma questa è una lunga storia che non scrivo

per brevità.

 

Ecco le foto da me fatte :

 

1-La lapide all'entrata con i fiori da me posti per tutti i Caduti.

austria.jpg

 

2-Il Campo:ho portato a casa solo una pigna che custodisco gelosamente !!!

austria2.jpg

 

Sono in cerca di una piantina di quel Cimitero per poter individuare dove

è esattamente sepolto mio zio.Riuscirò a trovarla ?

 

Sono stato anche a Mathausen dove ho fatte molte diapositive ma che quì

non posso postare perchè mi manca l'attrezzatura adatta.

 

Ricevi,se pur virtuale,un abbraccio.

 

Grazie.

 

RED

 

P.S.: Grazie anche per i tuoi sempre interessanti post.!!!

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.........

Caro Bussolino,sono stato a Sigmundsherberg (Austria) dove

vi era un campo di concentramento e dove morirono molti

nostri fratelli fra i quali un mio zio bersagliere di soli 22 anni.

Ho fatto qualche foto in quel Cimitero Italiano dove Egli assieme

a molti altri riposa,ma con mio grande dispiacere non ho potuto

vedere dove esattamente è sepolto,ciò perchè hanno tolte le croci

italiane che davano indicazioni mettendo invece quelle austriache

che non indicano nulla.;ma questa è una lunga storia che non scrivo

per brevità.

 

.......

Grazie.

RED

 

 

da base artica, marco

vedro di informarmi riguardo tuo zio, ho bisogno di nome cognome e altre info tipo data decesso- nascita.

appena so ti informo,

 

ho appena telefonato con cimitero in questione ma responsabile vi ee solo da domani cosi lo richiamero in mattinata domani.

statua fatta dagli italiani nel cimitero

guentherz072003siegmund.jpg

saluti cordiali marco

Modificato da bussolino
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Il nome di mio zio era :

 

Passalacqua Michele

Bers.5°Regg.

n.Partinico (PA) il 9-1-1896

m.31-3-1918 a Sigmundsherberg-(A)

 

Ti avverto però che ho già scritto all'Ordine della Croce Nera

a Vienna il quale mi ha solamente date notizie come sopra.

Questo però è per me strano per il fatto che altri ricercatori

di deceduti in Austria hanno ricevuto notizie più dettagliate

come per esempio:il giorno ed il luogo dove furono presi

prigionieri ed il reggimento al quale facevano parte.

Anche il numero del Reggimento è per me importante per il fatto

che sono in possesso di una foto fatta sul Col di Lana, mi sembra

il 6-4-1916(pochi giorni prima dello scoppio della mina austriaca)

e questo è scritto di suo pugno:dico questo perchè il 5°Regg. sul

Col di Lana non combattè ma bensì il glorioso 3°Regg.Bersaglieri.

(probabilmente avrà cambiato Regg. !)

Mi interessa molto avere copia della cartina del Cimitero,per (come detto)

poter individuare esattamente il luogo dove è sepolto.

Sono comunque in attesa del Foglio Matricolare (ormai da lungo tempo,

come si usa in Italia) dal Distretto Militare di Palermo.

 

Se riuscirai ad avere altre notizie ti sarò immensamente grato !!!!!!

 

Molte grazie per adesso caro Bussolino !!!

 

RED

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Sulle vicende legate al Milite Ignoto e alla sua "scelta" consiglio un ottimo volume di Lorenzo Cadeddu, "La leggenda del soldato sconosciuto all'Altare della Patria", Gaspari 2001 ( http://www.gasparieditore.it/la-leggenda-d...lla-patria.html ).

 

Mia suocera, triestina, mi racconta che da bambina aveva come vicina di casa Maria Bergamas, colei che scelse fra le 11 la salma ora a Roma. Era nota a tutti come "la mamma del Milite Ignoto".

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da base artica, marco

 

ti ho tradotto quanto al momento so sul campoda te interessato:(perti x non in teressanti le hoolasciate in tedesco )

 

Il campo prigionieri di Sigmundsherberg era stato il piu grande campo x prigionieri di guerra dell austria durante la prima guerra mondiale #

descrizione:

in origine era stato detto all astampa che in Si… come a Gmünd si dovesse creare un campo profughi x le popelazioni deel agakizia e ungheria. Il ministero di guerra a vienna si decise x Sig… il 11.06.1915 per la creazione di un campo di prigionia di guerra. Il campo doveva avere capacita x 20.000 soldati e 200 ufficiali e si doveva iniziare loro internamento dal 5.07.1915

 

Il 14.06.1915 le areee prescelte vennero visitate da una commissione specifica. Ma si scelse una area piu conveniente, e gia al 19.06.1915 si tratto con gli allora proprietari terrieri per l´usofrutto di 2 anni x iniziare. Il finanziamento venne fatto dalla bancha ungherese. Il campo doveva avere 68 baracche x il personale astruaco e 326 baracche x i prigionieri. Tramite gli interessi della banca ungherese vennero usate x la costruzione societa e personale ungherese. Ilpino prevedeva la possibilita x 30.000 prigionieri ma in agosto il ministerio competente lo porto a 40.000.

I pri operai erano prigionieri russi ed era una forza lavoro di 1.500-1.800 unita, per trnsporto materiali vennero presi contadini della zona. Fine agosto si provvide a portare anche rotaia ferroviaria sino al campo x facilitare il trasorto. 1916 si provvide anche a mettere altre linee vicino al campo. Le vbaracche alloggio erano suddivise in 7 blocchi che erano tra loro chiuse da reticolati. I blocchi di 21 baracche avevano 2 cucine una sala mensa e un edificio supplementare. In primavera del 1916 erano pronte anche le strade come i magazzini e officine, come il necessari all interno delle baracche.

Utilizzo-

-Prigionieri russi

................all arrivi dei prigionieri italiani vennero tutti spostati in altri campi poiche il tale era solo per personale italiano.

Prigionieri di guerra italianiAllo stesso periodo della partenza dei prigionieri russi arrivarono i transporti dal fronte italiano. Il 18 .06 il campo era completamente pieno. Il 3.10.1916 il campo aveva un effettivo di 56.000 prigionieri

Porblema fu l´enrme niumero di ufficiali prigionieri. Al inizio si prevedeva massimo x 450 ufficiali, poiché a differenza della truppa costui dormiva in singola camera, vi era grande penuria di alloggi ufficiali. Cosi che ai nuovi arrivati si doveva continuamente rimediare a cio. Inoltre l´enorme numero di prigionieri comporto un grande aumento di posta e pacchi x loro cosi che l´ufficio censura si ritrovo sommerso di lavoro, e si dovette aumentare il numero di addetti.

Nel 1917 la situazione divenne difficile poiché il tuttoil regno della onarchia danubiana vui réra unna grande penuria di viveri x tutti, e coome tutta la popolazione anche ai prigionieri si dette principalmente rape come alimento, ilche comporto col tempo problemi di salute derivate da tale tipo di alimentazione.

Se all inizio delle ostilita i prigionieri italiani arrivarono in buona condizzione salute e nutritiva. Ma con l arrivo dei prigionieri della 12 battaglia del isonzo la maggior parte dei prigionieri era gia al momento della cattura, denutrita e in cattive condizzioni di salute, ltre con cattive qualita di abbiglamento, maggior parte poi dei prigionieri venivano dal sud del paese.

I prigionieri avevano il compito tra altro di dividere i pacchi posta die prigionieri degli altri campi ove vi erano serbi, inglesi e rumeni come montenegrini.

Una baracca ad uso chiesa-teatro come scuola, funzinava anche come emergenza alloggio poiche nelle normali baracche si dormiva in letti a 3posti castello

Anche il sempre numero di feriti o malati dette seri problemi al funzionamento del campo.

Durante l ´intera gurra il comando del campo si occupo di tere il piu passo possibile le presenze al campo di prigionieri, spostandoli a costruire una ferrovia soppraelevata a vienna ( Floridsorfer), ma durante l´inverno le persone nonnecessari a cio tornavano alcampo crando grossi problemi di alloggio al campo. Inoltre il troppogrande n di prigionieri comporto sempre il perenne pericolo di epidemie, portando lóganizzazione x il controolo al collasso.

Molto prima del solito nel 1917 calo la temperatura e cio porto a proplemi con il riscaldamento a legna, che creo subito problemi di malattie e loro aggravrsi. Conseguenza fu che la mortalita aumento.

 

Nel 1918 causa nmancanza vestiario i morti furonoi sepolti senza vestiti poiché queeli loro vennero altrsi usati. Nel gennaio 1918 il campo era sovraaffollato e dalle lettere dei prigionieri si legge di freddo e fame e morte come teme. Il comando di campo si appello al ministerio di non inviare piu prigionieri, in particolare di ufficiali, ma la richiesta non venne esaudita. Pure il generale prigioniero Rocca insieme a 2 suoi colleghi scrisse a vienna per spiegare la terribile situazione, ma da vienna si rispose che causa situazione guerra non si poteva fare nulla oltre ad citare i vandalismi dei prigionieri sul campo. Anche se da parte italiana si ammise la bouna volonta dei responsabili campo austriaci. Solo in aprile 1918 la situazione si normalizzo quando i nuovi transporti prigionieri vennero dirottati a Braunau am Inn. Ma al momento il campo aveva gia un effettivo di 120.000 priginieri di cui peroi fortunatamente 100.000 usati x lavori fuori dal campo, e un ulteriore allevio della situazione ci fu con lo scambio prigionieri invalidi nel marzo del 1918. (scambio che avveniva a Mauthausen)

 

Con la pace con la russia nel marzo 1918 ci fu una nuova situazione. Costoro lasciarono molti posti di lavoro( forzato) liberi che si penso di lasciare ai prigionieri italiani, ma si vide velocemente che tro loro vi erano tropo pochi esperti qualificati.

Combio potere:

Dal 28 ottobre 1918 dopo la sconfitta di vittorio veneto il processo di disfacimento del regno austriaco-ungherese accellero.

Nel campo di prigioniaalla mattina dekl 1 novembre, le sentinelle disertarono in massa. Ilcomando campo noto la cosa quando una colonna di prigionieri italiani marcio su di loro senza essre fermata da sentinelle. Il comandante del campo Magiore Buresch gli ando incontro x trattare ma senza personale dovette pasar le consegne agli italiani. In tale periodo i militari italiani assunseri loro compiti di campo e guardia e loro ufficiali pattugliavano i paesi vicini x evitare ecessi da parte di prigionieri italiani nei confronti della popolazione, cosa che funziono poiché non si ebbero casi gravi. Anche se aleggiava la voce (falsa) popolare che 12.000 prigionieri italiani avessero sacheggiatoi e distruoo il paese di horn. Ma locali di fureria furono devastati e impianto telefonico dístrutto, ma non si pote sapere se fossero stati disertori austriacoi o prigionieri italiani. Di tali fatti il maggior buresch e i suoi ufficiali dette notizia a vienna ma li si era presi con la disfatta generale e non si diede orecchio agli appelli dal campo. Nel frattempo tutta l´organizzazione del campo fu presa dai prigionieri che si dichiararono liberi.

Il 3 novembre fu dichiarato l´armistizio con l´italia che si attuo il 4 novembre del 1918, in tale data il maggior buresch chiese a vienna il permesso di lasciare ilcampo con i suoi ufficiali. Non esendo di nessuna utilita piu al campo. Inoltre prego il comando italiano del campo di far modo ad evetare furti nei confrontidella popolazione civile. Nel frattempo i transporti di reinpatrio italiani erano in svolgimento. Tra il 4 e il 8 novembre 1918 800 ufficiali e 15.000 prigionieri tornarono in italia. Il numero ridotto di prigionieri e loro sorveglianza comporto aumento di furti da parte dei civili locali. Il maggior Buresch richiese a vienna soldati x evitare cio, e disse che se non otteneva cio si sarebbe dichiarato malato. La risposta si lascio tempo ad arrivare. Al 12 novembre 1918 ricevette risposta di stare al suo posto e restare al comando del campo. Cio provoco proteste da parte italiana maggior Menna che era stato designato come capo del campo da parte di sua maesta in italia, ma si misero i due d áccordo che da parte italiana si accettava la parte austriaca com ufficiale di collegamento sino ache non ci fossero stati problemi decisionali e non interferenze sull óperato italiano. Il nuovo governo austriaco intanto riconobbe la situazione locale del campo e addirittura attuo su desiderio del maggior sanna un collegamento telefonico dal campo al comando generale italiano. I viveri nel campo furono confiscati come preda di guerra ma da parte italiana x rispetto alla popolazione si lascio quanto in eccedenza alla croce rossa. Inoltre si cerco di capire quanti soldati italiani vi fosseero negli ospedali austriaci.

Nel campo si creo pero un mercato nero di viveri che creo problemi, e parte del materiale del campo venne smontato e venduto, i 150 gendarmi della zona erano troppo pochi x fare qualcosa. Inoltre il maggio menna si attiro i furori dei suoi uonmini , impedendo loro il rimpatrio con la scusa di voler tenere il campo come zona italiana. Pe r le autorita austriache si creo una situazione di completo caos. Comunque nel dicembre 1918 si preparo a chiudere il campo, ma poiché tutti i materiali e viveri erano sotto sequestro italiano era non possibile fare cio alle autorita. Solo poco alla volta sotto il comando del maggior novak (A)si riusci a eludere il maggior menna (I) e ad attuare la chiusura del campo.

 

Wieder österreichisch [bearbeiten]

Am 2. Januar 1919 übernahmen wieder die Österreicher das Kommando im Kriegsgefangenenlager Sigmundsherberg. Oberst Menna und seine Männer verließen Sigmundsherberg am 2. und 3. Jänner 1919. Zurück blieben nur drei italienische Offiziere, die dem neuen österreichischen Lagerkommandanten, Oberstleutnant Sieba, das Lager übergeben sollten. Der Verlust von Unterlagen während des italienischen Kommandos bereitete erhebliche Schwierigkeiten, doch gelang es trotzdem innerhalb eines Monats, eine genaue Inventarliste zu erstellen und die Vorbereitungen für die Sachdemobilisierung zu treffen. Die letzten Italiener verließen Sigmundsherberg am 14. Februar und am 20. Februar 1919 wurde das Lager der Hauptanstalt für Sachdemobilisierung übergeben.

Nutzlos gewordene Inventarteile wurden bedürftigen Institutionen zugeteilt - so kamen z.B. die Ausstattung von Schlacht- und Kühlhaus sowie die Bäckerei an Spitäler in Wien - oder zum Verkauf angeboten. Dabei ging es um Kleinteile wie Nägel und Schrauben genau so wie um ganze Baracken. Besonders beliebt bei der Bevölkerung der umliegenden Dörfer waren die Gummiräder für Flugzeuge aus dem Flieger-Arsenal. Diese Räder wurden meist für Scheibtruhen verwendet. Mit dem Jahresende 1919 war das Kriegsgefangenenlager Sigmundsherberg im Waldviertel ein abgeschlossenes Kapitel der Geschichte.

Lagerfriedhof [bearbeiten]

 

 

Cimitero del campo:

i primi caduti del campo furono sepolti nei ciimiteri di Rodingesdorf e Maigen. Poi tutti gli altri furono sepolti nel ciimitero del campo

oggi al lato del terrapiano al lato della ferrovia Kaiser franz josephs da stele commemorativa si capisce che li riposano 2.400 ( 2.363 italiani ) cadudti del campo. Si parla di anche altre cifre ma di ugula entita generale. Nel 1917 da parte dei prigionieri italiani fu fatto un monumento in forma di una statua di donna dedicata ai prigionieri morti. Oggi il cimitero si presenta come una superfice erbosa con poche croci, una cappella e la croce del cimitero

 

 

 

Flieger-Arsenal [bearbeiten]

Zwischen Februar und März 1917 wurde neben dem Kriegsgefangenenlager Sigmundsherberg das Flieger-Arsenal errichtet. Hier sollten aus erbeuteten und abgeschossenen feindlichen Flugzeugen brauchbare Teile ausgebaut und einer Weiterverwendung in eigenen Flugzeugen zugeführt werden. Aus den ins Flieger-Arsenal gebrachten Flugzeugteilen wurden die Armaturen und Instrumente ausgebaut und entweder repariert oder – wenn dies nicht möglich war – nach Metallsorten sortiert wiederverwertet. Nicht sofort benötigte Bestandteile wurden hier eingelagert.

 

Literatur [bearbeiten]

· Rudolf Koch: Im Hinterhof des Krieges – Das Kriegsgefangenenlager Sigmundsherberg. Teilw. zugl.: Wien, Univ., Diss., 1980. R.Koch, Klosterneuburg 2002, ISBN 3-85028-347-X.

· Erwin Frank: Sigmundsherberg, die vergessene Stadt. Broschüre des Verfassers, mit zahlreichen Fotos seitens der Gemeinde Sigmundsherberg, und auszugsweise Texte aus der Dissertation von Rudolf Koch, 1980.

 

 

saluti e a domani dopo telefonata con l ´austria.

ps a tutti poiche argomento ee personale di red chiedo scusa se il resto lo scrivo solo x pui, ma ...bisogna rispettare la persona.

 

saluti marco

Modificato da bussolino
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Il Monumento fu fatto quando ancora il campo "funzionava" con il permesso del

comandante austriaco del campo.

E' in marmo di Carrara e fu scolpito dal giovane Asp.Uff.Matteucci

che poi morì(fece così anche il Munumento per se stesso !!!)

I fondi per poterlo realizzare furono raccolti dagli stessi prigionieri !!!

Inizialmente era all'aperto e poi racchiuso nella Cappelletta edificata da Onor Caduti

nel 1922-23.

All'interno della teca,in alto con la scritta,vi sono custodite delle pergamene con i nomi

dei Caduti(non credo prò di tutti).

Alla base la scritta,che scusate sempre (senza vergogna) mi fa piangere giacchè

io conobbi madre e sorella (mia mamma) :

PEL NOME D'ITALIA.

NELL'ASPRO CIMENTI SERENI,NELLA SVENTURA FIDENTI,SOLO MORENDO

GLI OCCHI LACRIMARON L'AMORE DELLA PATRIA LONTANA.

MUTE LE MADRI ASPETTARONO SEMPRE;AI FANCIULLI CHIEDENTI,LE SPOSE

DIRANNO CON SEMPLICE CUORE PAROLE SUBLIMI.

 

In casa mia l'attesa non fu solamente per uno !!!

 

All'interno,intorno alle pareti, sono poste otto lapidi in bronzo che riportano tutti

i nomi di Coloro sono lì sepolti.

 

Nella lapide che si intravede,in fondo sulla destra,vi è inciso il nome di mio zio !!!

 

Mio zio !!!

1-micheleg.jpg

 

2-Fatta sul Col di Lana il 5 Aprile 1916-(scritta di suo pugno)

michele2.jpg

 

Cari Com.ti,cari giovani,non dimentichiamo mai i nostri Caduti.

E' a Loro che dobbiamo la nostra LIBERTA'.!!!!

 

tricolore.gif

 

RED

Modificato da Red
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da base artica, marco

x red, ti invio quanto richiesto in merito a tuo zio michele.sono riuscito tramite persona (gentilissima) del comune locale a ritrovare tuo zio, egli andra anche di persona a depositare un mazzolino di fiori di campo (come mi dice lui) sul luogo/punto dove riposa tuo zio.

 

A tutti altri comandanti, chiedo scusa ma invio dati zio di red a LUI solo, caso mai se red volesse puo metterli lui a disposizione del sito.

saluti marco

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Caro Bussolino,

ti ringrazio tantissimo per quello che hai fatto per me !!!!

Spero un giorno di poterti abbracciare ringraziandoti !!!!

Non sarebbe stato semplice per me riuscire ad avere

queste notizie alle quali tenevo moltissimo.

Grazie al tuo generoso interessamento ora potrò mettere

sul luogo esatto dove riposa mio zio,dei fiori per Lui e per

tutti gli altri Caduti, Italiani e non, che a Sigmundsherberg

riposano !!!

Ho sempre cercato d'aiutare anch'io,nell'ambito delle mie

possibilità,chi è alla ricerca di un proprio Caduto.

Oggi è stato il Signore ad aiutare me,inviandoti come Suo

messaggero !!!

 

Grazie infinite caro Bussolino.

 

Un caro Saluto

 

Gianni

 

P.S.:Ancora una volta cari Com.ti devo ringraziare questo

Forum che per me non rappresenta solamente un luogo

dove si parla di Storia,ma anche altre cose.

GRAZIE BETASOM !!!

 

 

 

 

 

Gianni

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