Charlie Bravo Inviato 1 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 1 Novembre, 2009 Sul solito Military Photos ho trovato alcune foto spero interessanti dell'epopea di questa Marina oramai scomparsa e che, vista la situazione di quel tempo e la collocazione ambigua di quel Paese tra i cosiddetti Paesi Non Allineati, ci trovavamo a fronteggiare. Jugoslavensko Ratna Mornarica : Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 1 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 1 Novembre, 2009 I dirimpettai dell'Adriatico. ... l'immagine doivrebbe essere di provenienza Almanacco Navale. Ciao. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R.Hunter Inviato 2 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 Molto interessante la foto degli incursori....qualcuno avrebbe qualche informazione e/o riferimentro sui corpi speciali della ex-Iugoslavia? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sgt marcoz Inviato 2 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 Molto interessante la foto degli incursori....qualcuno avrebbe qualche informazione e/o riferimentro sui corpi speciali della ex-Iugoslavia? Un'altra unità speciale è aggregata alla brigata di fanteria di marina. Di stanza inizialmente a Split, questa e stata trasferita in seguito dell'indipendenza della Croazia, nel Montenegro dove, all'inizio del 1999, diversi suoi distaccamenti erano di stanza nel porto di Bare Kotor. In seno a questa brigata di fanteria di marina è inquadrato un distaccamento di commandos di marina e nuotatori da combattimento, dotati di mini sottomarini e di propulsori sottomarini biposto di fabbricazione locale. Fino all'inizio degli anni '90, il personale di questa unità di assalto sottomarino e anfibio è formato a Pula in Croazia. Dal 1992, non si sa dove questa formazione si svolga. Degli elementi di questa unità, specializzati nella ricognizione offensiva e nell'azione in profondità, sono distacchati presso la brigata fluviale sul Danubio. La polizia militare dispone, da parte sua, di unità speciali di intervento, conosciute sotto il nome di Sokovi e Cobra, comprendenti meno di un centinaio di elementi. (tratto da Wikipedia Forze speciali yugoslave) Per adesso ho questo ma troverò sicuramente notizie più circostanziate Saluti R HUNTER Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sgt marcoz Inviato 2 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 www.specwarfare.it/sito/reparti/.../sf_serbe.htm Come promesso posto questo articolo che reputo interessante Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
asteria Inviato 2 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 ma guarda un pò chi vien fuori uno dei nostri ex battelli Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R.Hunter Inviato 2 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 Grazie mille sgt marcoz!!!! :s02: :s20: :s20: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 2 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 2 Novembre, 2009 (modificato) I dirimpettai dell'Adriatico. ... l'immagine dovrebbe essere di provenienza Almanacco Navale. Ciao. Drava, classe Sava. Contemporaneo ma speriamo non parente dei nostri Sauro 1a e 2a serie. ... dotati di mini sottomarini e di propulsori sottomarini biposto di fabbricazione locale. .... Vedere sesta foto, tipo MALA. Oppure anche i più grandi UNA della quarta foto con una maggiore capacità ma guarda un pò chi vien fuori uno dei nostri ex battelli Si dovrebbe essere il primo Sava, un nostro classe Flutto recuperato nel dopoguerra e rimesso in servizio. Avevano anche uno o più midget classe CB. Modificato 2 Novembre, 2009 da Charlie Bravo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 3 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 3 Novembre, 2009 Questo ? ... origine la solita. :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 3 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 3 Novembre, 2009 Prodigioso Odisseo con il suo archivio! Il sonar sembrerebbe del tipo sovietico impegato sui Romeo o sui Foxtrot. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
asteria Inviato 3 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 3 Novembre, 2009 il sonar sarà russo ma lo scafo è italianissimo se guardate bene Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 3 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 3 Novembre, 2009 Si infatti Asteria; ad un certo punto mi pare nella seconda metà degli anni '60 il nostro classe Flutto/Sava venne sottoposto a lavori di rimodernamento. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 3 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 3 Novembre, 2009 Si infatti Asteria; ad un certo punto mi pare nella seconda metà degli anni '60 il nostro classe Flutto/Sava venne sottoposto a lavori di rimodernamento. ... che non sfuggirono ad Interconair. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 4 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 4 Novembre, 2009 (modificato) INTERCONAIR AVIAZIONE MARINA n° 33 novembre-dicembre 1966 fregata "Ucka" realizzata nel dopoguerra dallo scafo della torpediniera "Balestra" Modificato 4 Novembre, 2009 da BUFFOLUTO Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 4 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 4 Novembre, 2009 :s01: Molto bene ... sono numeri che non ho mai letto. Ero troppo giovane. Grazie, ciao. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 6 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 6 Novembre, 2009 Si anch'io ero ancora nel mondo della luna come si dice dalle mie parti ma quei ritagli di Aviazione & Marina sono delle autentiche reliquie. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 6 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 6 Novembre, 2009 (modificato) Consistenza della Marina jugoslava nel biennio 1964÷1965 Una parte era costituita da unità ex italiane. Desiderate anche disegni e foto ??? Modificato 6 Novembre, 2009 da BUFFOLUTO Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 7 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 7 Novembre, 2009 Il primo anno dopo che aprirono l'isola al turismo, da lontano si poteva vedere questo ricovero per SMG; qualcuno si avvicinava in barca ma in teoria non era permesso: Io non trovo più le mie foto; sul web ci sono queste Sembra che la Dalmazia sia piena di questi ricoveri, ho sentito dire che la Marina Croata ne sta usando ancora qualcuno. Sempre a Lagosta (ma anche a Lissa), ci sono le fortificazioni ex AU; chilometri di gallerie che collegano le postazioni di artiglieria. Io ne visitai una minima parte, c'era il divieto di accesso. Mi dissero che c'erano delle città sotterranee. Anche di queste fortificazoni, non ho trovato traccia sul web; potrebbe essere un argomento interessante se qualcuno ne sa qualcosa. Ops... ho sbagliato cartella; credevo di postare sul Topic della Marina Yugo... chiedo scusa. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 7 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 7 Novembre, 2009 Ops... ho sbagliato cartella; credevo di postare sul Topic della Marina Yugo... chiedo scusa. te li unisco subito, no problem! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 8 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 8 Novembre, 2009 Desiderate anche disegni e foto ??? Magari qualche foto, grazie per la disponibilità. Il primo anno dopo che aprirono l'isola al turismo, da lontano si poteva vedere questo ricovero per SMG Grazie per questo reportage. In effetti quella dei rifugi incavernati di vario tipo era una vera scelta di carattere strategico. Mi pare che, ad esempio, nella zona di Belgrado fossero anche estesi alla popolazione civile che li utilizzò durante la campagna NATO. Da Military Photos Un'altra particolarità delle forze di terra jugoslave era l'organizzazione territoriale che ne avrebbe consentito, nell'ambito di un conflitto convenzionale, l'impiego come unità di guerriglia; ma questo si rivelò anche il tallone d'Achille che consentì poi la sanguinosa guerra civile degli anni '90. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 8 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 8 Novembre, 2009 Un'altra particolarità delle forze di terra jugoslave era l'organizzazione territoriale che ne avrebbe consentito, nell'ambito di un conflitto convenzionale, l'impiego come unità di guerriglia; ma questo si rivelò anche il tallone d'Achille che consentì poi la sanguinosa guerra civile degli anni '90. ... trattenendo però la NATO da un'invasione della Serbia, ai tempi dei fatti del Kossovo. La stessa organizzazione non trattenne il Pentagono dall'invasione dell'Iraq, ne vediamo ancora le conseguenze. Ciao. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 9 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 9 Novembre, 2009 ... trattenendo però la NATO da un'invasione della Serbia, ai tempi dei fatti del Kossovo.La stessa organizzazione non trattenne il Pentagono dall'invasione dell'Iraq, ne vediamo ancora le conseguenze. Ciao. Ciao Giuseppe, intendevo dire che con quel tipo di organizzazione militare territoriale si spiega poi il divampare delle varie guerriglie interne che a quelle strutture avevano accesso locale. Era forse l'ideale per scoraggiare una invasione ma anche per una guerra civile. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 9 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 9 Novembre, 2009 Ciao Giuseppe, intendevo dire che con quel tipo di organizzazione militare territoriale si spiega poi il divampare delle varie guerriglie interne che a quelle strutture avevano accesso locale. Era forse l'ideale per scoraggiare una invasione ma anche per una guerra civile. Si perfettamente d'accordo: una buona organizzazione per dissuadere dalle invasioni esterne, ottima invece per una guerra civile. La barbarie nel cuore dell'Europa del XX secolo: Srebrenica Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 9 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 9 Novembre, 2009 Terribili anni Giuseppe. C'è più di un motivo per rimpiangere la Guerra Fredda e la sua plumbea pace. In quella fossa di Srebrenica temo ci sia anche l'onore delle truppe dell'ONU che presidiavano quella zona. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 10 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 (modificato) Modificato 10 Novembre, 2009 da BUFFOLUTO Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 11 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 11 Novembre, 2009 (modificato) Grazie per le foto Buffoluto; le motosiluranti sembrano delle Higgins e in effetti gli jugo pescavano e ricevevano, soprattutto agli inizi, sia da est che da ovest. Qui un'altra foto della nave presidenziale Galeb : ... "compagni" si ma con tutte le comodità :s02: Modificato 11 Novembre, 2009 da Charlie Bravo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 11 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 11 Novembre, 2009 (modificato) Grazie per le foto Buffoluto; le motosiluranti sembrano delle Higgins e in effetti gli jugo pescavano e ricevevano, soprattutto agli inizi, sia da est che da ovest. Qui un'altra foto della nave presidenziale Galeb : ... "compagni" si ma con tutte le comodità :s02: Le motosiluranti "sono" delle Higgins: otto battelli, PT 201, 204, 207/209, 211, 213, 217, ceduti dalla US Navy nel 1945, più una trentina di copie costruite in Jugoslavia negli anni '50 con motori Packard americani. Così come i dragamine sono delle classi britanniche "TON" (3 battelli costieri, costruiti in Francia su ordine americano, più un quarto costruito localmente con assistenza francese) e "HAM" (4 battelli litoranei, costruiti localmente sempre in base all'aiuto americano). L'armamento, la direzione del tiro, i radar dello SPLIT sono tutti di fornitura americana. Quanto al GALEB, come sappiamo si tratta dell'ex posamine tedesco KUCKUCK, ex bananiera/incrociatore ausiliario italiano RAMB III del 1938. Modificato 11 Novembre, 2009 da de domenico Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 le motosiluranti sembrano delle Higgins e in effetti gli jugo pescavano e ricevevano, soprattutto agli inizi, sia da est che da ovest. Ringrazio il Comandante De Domenico per l'approfondimento dell'argomento, perché in effetti al riguardo l'Almanacco Navale non dice molto; per quanto riguarda la Jugoslavia di quei tempi vorrei fare un commento politico-storico personale: anche se la federazione slava entrava nell'orbita del blocco sovietico, Tito aveva sempre tenuto un atteggiamento prudente nei confronti di Mosca e il blocco occidentale la considerava una zona di cuscinetto; del resto anche l' Italia, per la presenza di un forte partito comunista finanziato dalla Russia, ha forse avuto un ruolo analogo nell'ambito del Patto Atlantico. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 12 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 La Jugoslavia faceva parte del cosiddetto blocco dei non allineati (che annoverava se non ricordo male anche Cuba che proprio così non allineata non era...). E in qualche modo il Paese balcanico ne era considerato il leader. Tuttavia, in ottica NATO, questo blocco in quanto a prese di posizioni pratiche finiva per essere filosovietico. Per esempio gli jugo concedevano ai sovietici l'appoggio logistico di Tivat. Quanto al nostrano e tuttora tabù fattore "K" avremmo saputo solo momento critico la sua incidenza e presenza. Comunque il fatto che anche a Muro crollato non si sia affrontata la questione la dice lunga in materia. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 Ciccio no xe per barca: Preferiscono tenerselo lì in quelle condizioni, avendolo dichiarato "patrimonio" nazionale piuttosto che darlo a Cozzi, che l'aveva regolarmente acquistato. E poi guardatevi questo: http://images.google.it/imgres?imgurl=http...it%26um%3D[/img e ditemi se il proverbio "ciccio no xe per barca" è del tutto sbagliato :-) PS: secondo me, questa è la vendetta di Marco Polo, che loro vogliono croatizzare perchè nacque a Curzola, che oggi è un'isola croata. Sarebbe come se gli italiani dicessero che l'aeroporto di New York è italiano, perchè è intitolato a Fiorello La Guardia Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 La Jugoslavia faceva parte del cosiddetto blocco dei non allineati (che annoverava se non ricordo male anche Cuba che proprio così non allineata non era...). E in qualche modo il Paese balcanico ne era considerato il leader. Tuttavia, in ottica NATO, questo blocco in quanto a prese di posizioni pratiche finiva per essere filosovietico. Per esempio gli jugo concedevano ai sovietici l'appoggio logistico di Tivat.Quanto al nostrano e tuttora tabù fattore "K" avremmo saputo solo momento critico la sua incidenza e presenza. Comunque il fatto che anche a Muro crollato non si sia affrontata la questione la dice lunga in materia. Il gruppo dei "non allineati" (o gruppo di Bandung) aggregava dal 1956-57 l'India di Nehru (armamenti in prevalenza sovietici), l'Egitto di Nasser (idem), l'Indonesia di Sukarno (come sopra), e la Jugoslavia di Tito (armamenti occidentali non troppo offensivi e produzioni proprie più o meno copiate). In questo quadro, Tito era forse il meno anti-occidentale. Nessuno era il leader: erano almeno in quattro i capi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sgt marcoz Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 Il gruppo dei "non allineati" (o gruppo di Bandung) aggregava dal 1956-57 l'India di Nehru (armamenti in prevalenza sovietici), l'Egitto di Nasser (idem), l'Indonesia di Sukarno (come sopra), e la Jugoslavia di Tito (armamenti occidentali non troppo offensivi e produzioni proprie più o meno copiate). In questo quadro, Tito era forse il meno anti-occidentale. Nessuno era il leader: erano almeno in quattro i capi. Per avallare ulteriormente l'analisi di De Domenico, nel 1974 si sapeva, che in caso di guerra con il Patto di Varsavia la Divisione Mantova di Cividale e la Divisione Folgore di Cormions, si sarebbero spostate in Slovenia con tacito accordo della Jugoslavia per bloccare per i giorni necessari a mobilitare al completo le Dibizioni corazzate e motorizzate, addirittura erano trapelate voci per un coinvolgimento diretto delle forze Jugo nello stoppare i paracadutisti Russi e le truppe Ungheresi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 IL T-64A viene da RID Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 12 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 12 Novembre, 2009 Anche i due caccia KOTOR e PULA erano ovviamente gli ex inglesi KEMPENFELT e WAGER, della classe W, ceduti alla fine degli anni '50- primi anni '60. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 13 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 13 Novembre, 2009 Per avallare ulteriormente l'analisi di De Domenico, nel 1974 si sapeva, che in caso di guerra con il Patto di Varsavia la Divisione Mantova ... Interessanti considerazioni. Voci e leggende erano disparate d'altra parte la Soglia di Gorizia in quel periodo e fino all'ultimo è stato il nostro luogo mitologico. Magari avranno pensato che sarebbe stato meglio avere sul suolo qualche divisione meccanizzata dell'EI piuttosto che i Nike dell'AMI ... Per fortuna non sapremo mai come sarebbero andate le cose e come si sarebbero comportati i vari soggetti in gioco. Il mio imprinting con quei posti lo ebbi da bambino quando con la famiglia in visita a un caro compagno d'armi di un mio congiunto cenammo a Gorizia in un ristorante nelle vicinanze del confine con la parte yugoslava della città, Nova Gorica. Dall'altra parte del reticolato la stazione che era pattugliata da sentinelle dell'esercito yugoslavo. In qualche modo era il nostro Muro. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 13 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 13 Novembre, 2009 ... stavolta la fonte è Eserciti & Armi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 21 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2009 Grazie per l'M47 Odisseo :s02: A proposito di installazioni incavernate jugo : http://www.youtube.com/watch?v=X455wiHCCac...player_embedded http://www.youtube.com/watch?v=NGMF8pyXNz4...player_embedded http://www.youtube.com/watch?v=xMi_k6m5ivM...player_embedded Anche se gli jugo stavano dall'altra parte della barricata gli ultimi due filmati sono tristi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 21 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2009 Altre caverne: questo è il rifugio SMG di Lissa: che sopra la collina vede tutto uno sviluppo di grotte, bunker, eccetera. bella la piazzola per cannoni di marina con rotaie... chissà che calibri usavano. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 21 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2009 il bunker di Tito, mostrato poche settimane fa alla stampa: è un bunker antiatomico sito in Bosnia, vicino alla Neretva. Si sviluppa per 250 chilometri. C'è la depurazione dell'aria, era organizzato per resistere 6 mesi e per ospitare 350 persone; lo stato maggiore dell'esercito Yugolsavo e qualche altro personaggio; sembra che nessuno conosca tutti i meandri del rifugio. c'è la sala comando, i telefoni rossi e tutto quello che ci si può aspettare da un posto simile. Ci sono le stanze privare di Tito e Jovanka; il giornalista croato fa notare che erano arredate con legni di grande pregio, anche se l'arredamento sarebbe un po' demodè. La costruzione sarebbe durata 20 anni, terminata nel 1979 ma operativa sin dagli anni '50 Sembra che gli operai ci venissero condotti bendati e che pochissimi generali conoscessero l'esistenza del sito. Bene, ho visto il bunker di Churchill, virtualmente quello di Tito. Chissà se anche i nostri governanti ne avevano uno... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 7 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 7 Dicembre, 2009 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 8 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 8 Dicembre, 2009 appena l'ho vista, mi sembrava familiare. Dopo 2 minuti di ricerche l'ho trovata... non è la stessa barca, si vede che questa è stata varata più tardi ma il progetto è quello. Molto curisosa questa coincidenza, pensa che la seconda ha fatto rotta per oltre 20 anni sulle coste istriane arrivando anche a Fiume ed immagino quanti di loro avranno detto: "guarda l'ex yacht reale rimesso a nuovo che va a trovare Tito a Brioni..." E quando da bambino ci giocavo sopra, immaginavo proprio di avere un bel grande cannone a prua. Mai avrei immaginato che il progetto fosse di prima della guerra. Fu costruita dal dal cantiere Felszegi di Muggia nel 1962 probabilmente acquistando i piani dal cantiere San Marco, o forse glie li avevano regalati, chissà... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
palombaro Inviato 8 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 8 Dicembre, 2009 Sul solito Military Photos ho trovato alcune foto spero interessanti dell'epopea di questa Marina oramai scomparsa e che, vista la situazione di quel tempo e la collocazione ambigua di quel Paese tra i cosiddetti Paesi Non Allineati, ci trovavamo a fronteggiare. Jugoslavensko Ratna Mornarica : come qualcuno avrà già fatto notare,le foto credo siano risalenti al periodo pre disfacimento della Rep. Pop. Jugoslava. Credo la vecchia marineria serba,quella dei tempi di Milosevich abbia mantenuto parte di questi mezzi.Molto interessante comunque l'approfondimento da te fatto sulle FF.AA degli altri paesi,soprattutto ex blocco orientale. I marinai delle batterie costiere indossano un elmetto evidente evoluzione del '35' tedesco. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
palombaro Inviato 8 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 8 Dicembre, 2009 (modificato) LO YACHT DEL MARESCIALLO TITO: L'EX RAMB III http://www.digilander.libero.it/planciacom...W2/corsari1.htm Come RAMB III - Ancona nel 1938 http://www.digilander.libero.it/planciacom...W2/corsari2.htm Come Kiebitz La nave RAMB III fu una bananiera veloce della Marina mercantile italiana che allo scoppio della seconda guerra mondiale venne convertita in incrociatore ausiliario, partecipando ad alcune azioni nel Mediterraneo Occidentale. Tra le navi della RAMB fu la più famosa avendo servito sotto tre bandiere nel corso della sua esistenza. All'armistizio dell'8 settembre '43 fu catturata dai tedeschi che la inglobarono nella Kriegsmarine con il nome Kiebitz (pavoncella d'acqua), partecipando sotto bandiera tedesca alle operazioni contro le isole della costa dalmata ed a missioni di posa di mine. Affondata in porto durante un bombardamento, alla fine della guerra venne recuperata dagli jugoslavi, nella cui marina venne utilizzata, col nome di Galeb (gabbiano), come nave scuola e come yacht presidenziale del Maresciallo Tito. Quando si dissolse la Federazione Jugoslava la nave venne messa in disarmo. Nel 2009 l'unità è stata acquistata dalla Città di Fiume che pianifica di restaurarla per farne un museo galleggiante. La Galeb è attualmente ormeggiata alla diga foranea del cantiere navale Viktor Lenac, nei pressi del capoluogo quarnerino in attesa che siano intrapresi i lavori di manutenzione. L'unità versa attualmente in pessime condizioni e non è in grado di navigare. http://upload.wikimedia.org/Ex_Galeb_Vikto...enac_040408.jpg Stato attuale del Galeb (ex RAMB III),nel cantiere Viktor Lenac,nella città di Fiume. La nave è stata acquistata dalla città di Fiume nel 2001. Per ora però... Modificato 8 Dicembre, 2009 da palombaro Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 9 Novembre, 2013 Segnala Share Inviato 9 Novembre, 2013 (modificato) Navigando nella vastità del nostro forum mi sono imbattuto in questa vecchia discussione. Il mese scorso trovandomi in Montenegro, mi è stato inaspettatamente concesso di accedere alla base navale di Bar ; sono riuscito così a “rubare” con l' iphone alcuni scatti che ora, leggendo il thread, considero più interessanti di quanto reputavo. Fossi stato allora a conoscenza di quanto trattato in precedenza avrei potuto riprendere un maggior numero di navi, con foto di miglior qualità e più dettagliate, ma così sono andate le cose. Delle unità, appartenenti originariamente alla Jugoslavenska Ratna Mornarica, poi, con la dissoluzione della Jugoslavia, suddivise tra Marina Croata, e Marina Militare della Serbia e Montenegro, ora passate alla Mornarica Vojske Crne Gore (Marina Militare del Montenegro), alcune sono in disarmo, altre come i due battelli veloci d'attacco classe Končar 405 e 406, che risulterebbero non operativi, cfr: http://it.wikipedia.org/wiki/Mornarica_Vojske_Crne_Gore, sono invece in piena efficienza. Sono pure in efficienza le due fregate classe Kotor, P 33 e P34, ormeggiate all'esterno della 404. Della prima, fotografata dalla banchina, parzialmente coperta dall'altra unità, si intravede l'armamento missilistico che ho ingrandito, la seconda è stata ripresa dall'esterno della base e non mi sono avvicinato maggiormente alla recinzione, data la presenza di guardie armate, alle quali sarebbe stato difficile dare spiegazioni. Modificato 9 Novembre, 2013 da danilo43 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 9 Novembre, 2013 Segnala Share Inviato 9 Novembre, 2013 Una curiosità: i due rimorchiatori portuali che si notano sullo sfondo della penultima foto, portano colori e stemma sul fumaiolo della triestina Ocean. Questa società gestisce, infatti, in joint venture il servizio di rimorchio in Montenegro. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 10 Novembre, 2013 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2013 BRAVO, DANILO 43! E GRAZIE per aver condiviso con noi queste tue foto! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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