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Deltaricci

Regio Sommergibile Ruggiero Settimo

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Ancora una graditissima visita di un " ragazzo" ex sommergibilista Sig Balestrieri che ha dato al gruppo Anmi di Savona alcune foto del suo periodo di imbarco sul Regio Sommergibile Ruggiero Settimo . Foto di vita vissuta in condizioni durissime

Sommergibili Settimo ed Otaria

smgsettimoedotaria.jpg

In navigazione

smgsettimoinnavigazione.jpg

Vedetta , a sinistra il Cte in seconda Sig Mariotti

vedettap.jpg

Il simbolo dell'Unità ... Ercolino

ercolino.jpg

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da base artica, marco

molto belle complimenti. :s20: :s20:

saluti marco

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foto molto belle! la prima direi scattata a Tobruk.

 

sarebbe interessate se il sig. Balestrieri volesse raccontare qualche aneddoto...

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sarebbe interessate se il sig. Balestrieri volesse raccontare qualche aneddoto...

Eseguo:

 

Dal racconto di un componente l'Equipaggio ,il Sig Balestrieri elettricista.

Il sommergibile Ruggiero Settimo parte da Taranto diretto a Tripoli con un carico di munizioni , tutto procede regolarmente ,emersioni notturne per la ricarica delle batterie , puntuale arrivo al porto di destinazione veloce sbarco ed immediato rientro a Taranto. Appena al di fuori del golfo della Sirte un ricognitore inglese Short Sunderland li avvista , immediata immersione rapida ma altrettanto rapidamente incomincia la caccia AS . Il ping dei sonar e lo scoppio delle bombe di profondità si susseguono per ben 72 ore , esplosioni vicinissime che scuotono il battello , assoluta immobilità a bordo ed inizio di scarsità di aria che comporta il fatto di evitare ogni movimento superfluo. Per non essere individuato il smg si posa sul fondo a circa settanta metri di profondità. Dopo tre lunghissimi giorni di tensione non vengono più rilevati rumori sulla superficie , il Comandante dà l'ordine di dare aria alle casse ma il smg non si muove , è completamente ricoperto dal fango sollevato dalle esplosioni che gli impedisce qualunque movimento . Sono attimi di disperazione poi l'intuizione del Comandante , viene data aria alle casse prima a destra e poi a sinistra alternativamente , così facendo dopo ripetuti tentativi il battello si muove e lentamente risale alla superficie. I danni sono estesissimi , il cannone non esiste più rimane il solo basamento , la lancia situata nell'intercapedine tra lo scafo resistente e la sovrastruttura è letteralmente polverizzata. Grandissimi festeggiamenti all'arrivo inaspettato a Taranto dove il battello veniva considerato per disperso non rispondendo alle chiamate avendo tutti gli apparati ricetrasmittenti fuori uso. Racconto che sentito dal vivo fa venire i brividi.

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Ciao Delta, grazie per aver riferito questa bellissima testimonianza (che mi stavo perdendendo) e per le foto. Fa venire i brividi anche solo a leggerla: non si sa se siano peggio le bombe o vedere che il battello non si stacca dal fondo. Tra l'altro dopo 72 ore su quei battelli l'aria era quasi finita o sbaglio?

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Ciao Delta, grazie per aver riferito questa bellissima testimonianza (che mi stavo perdendendo) e per le foto. Fa venire i brividi anche solo a leggerla: non si sa se siano peggio le bombe o vedere che il battello non si stacca dal fondo. Tra l'altro dopo 72 ore su quei battelli l'aria era quasi finita o sbaglio?

Grazie CB per l'apprezzamento , si l'aria era quasi finita e ci sono stati momenti .....molto critici. Tutte queste testimonianze li stiamo raccogliendo come gruppo ANMI di Savona in un DVD con video registrazioni . Purtroppo ci siamo decisi troppo tardi , anche per mancanza di supporti tecnologici , tantissimi racconti di vita vissuta al di là della storiografia ufficiale sono andati inesorabilmente persi

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Comunque fate un opera meritoria; anch'io ho lo stesso rammarico di preziosissimi ricordi perduti per sempre. Oramai la generazione della 1a GM è passata oltre per esempio. Alla fine secondo me per la nostre memorie e ragionamenti contano più i racconti delle esperienze vissute in prima persona dai nostri reduci, qualunque esse possano essere, e che magari non compariranno mai in nessun libro che gli asettici e magari depurati resoconti di grandi battaglie.

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Eseguo:

 

Dal racconto di un componente l'Equipaggio ,il Sig Balestrieri elettricista.

Il sommergibile Ruggiero Settimo parte da Taranto diretto a Tripoli con un carico di munizioni , tutto procede regolarmente ,emersioni notturne per la ricarica delle batterie , puntuale arrivo al porto di destinazione veloce sbarco ed immediato rientro a Taranto. Appena al di fuori del golfo della Sirte un ricognitore inglese Short Sunderland li avvista , immediata immersione rapida ma altrettanto rapidamente incomincia la caccia AS . Il ping dei sonar e lo scoppio delle bombe di profondità si susseguono per ben 72 ore , esplosioni vicinissime che scuotono il battello , assoluta immobilità a bordo ed inizio di scarsità di aria che comporta il fatto di evitare ogni movimento superfluo. Per non essere individuato il smg si posa sul fondo a circa settanta metri di profondità. Dopo tre lunghissimi giorni di tensione non vengono più rilevati rumori sulla superficie , il Comandante dà l'ordine di dare aria alle casse ma il smg non si muove , è completamente ricoperto dal fango sollevato dalle esplosioni che gli impedisce qualunque movimento . Sono attimi di disperazione poi l'intuizione del Comandante , viene data aria alle casse prima a destra e poi a sinistra alternativamente , così facendo dopo ripetuti tentativi il battello si muove e lentamente risale alla superficie. I danni sono estesissimi , il cannone non esiste più rimane il solo basamento , la lancia situata nell'intercapedine tra lo scafo resistente e la sovrastruttura è letteralmente polverizzata. Grandissimi festeggiamenti all'arrivo inaspettato a Taranto dove il battello veniva considerato per disperso non rispondendo alle chiamate avendo tutti gli apparati ricetrasmittenti fuori uso. Racconto che sentito dal vivo fa venire i brividi.

ciao deltaricci ho letto con molta attenzione il tuo racconto, vorrei sapere se il sig. balestrieri puo' rispondere alla mia domanda, il periodo di imbarco sul settimo visto che anche mio padre classe 1916 era imbarcato sullo stesso battello. un saluto augusto

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