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Febea

Proverbi Sul Mare

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Tra i tanti libri da archiviare, mi è capitato tra le mani quello titolato "I proverbi italiani" a cura di Maria Pia Tosti Croci.

Ancora non riesco a capire come possa esserci nella biblioteca di famiglia un articolo del genere... misteri domestici! :s68:

Non metto in dubbio il valore che hanno i proverbi nella cultura italiana, il loro sintetizzare verità e situazioni, ma il ritrovamento mi ha fatto davvero sorridere :s01: . In più, non sono riuscita a resistere alla tentazione di sfogliarlo, e ho pure preso appunti per riportare alcuni modi di dire che vi propongo di seguito (notare la finezza della traduzione dialetto-italiano)

Urge, ovviamente, il contributo di tutti quei Comandanti (più o meno saggi) che sono custodi di preziosi ed curiosi proverbi della nostra tradizione.

 

Abruzzo

L'èume prim'è stròlche, da può cacciatàure e all'ùldelme pescatàure

L'uomo prima è astrologo, poi cacciatore e da ultimo pescatore

 

 

Campania

O ricco marenaro, o povero pescatore

Il ricco fa il marinaio, il povero il pescatore

 

 

Liguria (non so come inserire l'accento circonflesso... per ovviare, metterò la lettera in grassetto)

Chi sta in ma naviga, chi sta a tera zudega

Chi sta in mare naviga, chi sta a terra giudica

 

Voto da maina presto o se scorda, passa a burianna ciu o no se ricorda

Voto di marinaio presto si scorda, passato il fortunale niente più si ricorda

 

Dui capitani, nave in ti scheuggi

Die capitani, nave contro gli scogli

 

L'amo do maina o dua unn'oa perché in tutti i porti che o va o si innamoa

L'amore del marinaio dura un'ora perché in ogni porto che arriva si innamora

 

No fa comme capitan Pesce che o pisciava in ma pe falo crescere

Non fare come capitan Pesce che pisciava in mare per farlo crescere

 

O no l'è o viaggio che conta. ma o porto

Non è il viaggio che conta, ma il porto

 

Sacci navega segondo o vento se ti veu arriva in porto a sarvamento

Impara a navigar secondo il vento se in porto vuoi arrivare a salvamento

 

Tre cose fan l'ommo furbo: baeghe, donna e porto

Tre cose fanno l'uomo furbo: beghe, donna e porto

 

E moggie di marinae no son né vidue né majae

Moglie di marinaio: né vedova né sposa

 

Passou o monte de POrtofin, addio mogge, son fantin

Passato il monte di Portofino: addio moglie, son ragazzino

 

 

Puglia

Agghj sòrte e scièllit - a mmare

Abbi fortuna e buttati in mare

 

Tre càose nà nze potere asconne: a tosse, a femmene gravete e a varca rotte

tre cose non si possono nascondere: la tosse, la donna gravida e la barco rotta

 

Nu acìedde de mere vele dàu accèdere de tèrre

Un uccello di terra vale due uccelli di mare

 

 

Sicilia

'Ngrizza li vili secunnu lu ventu

Raddrizza le vele secondo il vento

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Proverbi livornesi

 

  1. C'è tre specie d'omini: chi è vivo, chi è morto e chi sta n mare
  2. In mare ci deve sta e pesci
  3. In mare n c'è osterie
  4. Ma pesci n se ne vede

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Una nave in porto è al sicuro,

ma non è fatta per rimanervi.

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Persi la bussola e i remi, iniziano i problemi.

 

Genitori e naviganti abbian sempre un occhio avanti.

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A Livorno ir peggio portuale sona r violino co piedi

Vale a dire?

 

 

Donna fuoco e mare fan l'uomo pericolare.

 

Lascia che l'onda passi e la marea s'abbassi.

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Gli uomini di mare Livornesi sono eccezionali al punto che il peggiore di quelli lasciati a lavorare in porto è in grado di suonare il violino con i piedi

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Detti siciliani:

 

 

u mari sei uri 'nchiana e sei uri scinni

Il mare sei ore sale e sei ore scende

Per dire che la fortuna prima o poi cambia

 

 

a mmari semu

Siamo a mare

Per dire che la situazione è difficile, quasi disperata

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Augurio siciliano (solo apparentemente cordiale:

 

Acqua davanti, ventu darreri

 

Qualcuno, più esplicitamente, aggiunge:

 

... e sapuni moddu sutt'e pedi ...

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"chinati juncu " (Tomasi di Lampedusa, più o meno).

 

 

Càliti, non chinati, Signore (càliti ovviamente ove l'invito sia rivolto confidenzialmente al giunco, e non a Vossignoria: in tal caso sarebbe doveroso quantomeno tradurlo in "si calassi").

Tomasi sarà il divulgatore, sicuramente non l'autore. Mi rammento dell'amichevole esortazione al giunco prima che il Gattopardo venisse dato alle stampe.

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La cultura sarda è prevalentemente pastorale e contadina ma qualche detto sul mare l'abbiamo anche noi.

 

Chini no scit pregai no bandit in mari.

Letteralmente: chi non sa pregare non vada in mare. A indicare che il mare è un pericolo.

 

Curriri su mari.

Correre il mare, fare scorrerie in mare, andare in cerca di nuove avventure.

 

Est in mari che s'imparat a navigai.

E' in mare che si impara a navigare.

 

Faccia a bentu e culu a mari.

Faccia al vento e cu#o al mare, a indicare scherzosamente chi non sa dove mettersi.

 

Ghettai in mari su pisci.

Buttare a mare i pesci, cioè fare una cosa superflua.

 

Mari fundu, pisci pagu.

Mare profondo, poco pesce.

 

Promittiri maris e montis. Promissas de marineri.

Importati dall'Italiano.

 

Torradinci a mari, o cozzina!

Ritornatene in mare o testa di legno! Di uno che dice asinerie o quando si vuole mandare qualcuno a quel paese.

 

Ingeuxai su mari po corseggiai.

Incrociare il mare per corseggiare, andare in giro per rubare.

 

Si andas a mare non incontras abba.

Se vai al mare sei capace di non trovare nemmeno l'acqua.

 

'ettatu a mare, tottu est pische.

Gettata in mare ogni cosa sembra pesce.

 

S'abba et i su fogu ingannant una bolta.

L'acqua e il fuoco ingannano una volta sola.

 

Mossu de murena, toccu de campana.

Morso di murena, rintocco funebre.

Edited by gichiano

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Passou o monte de POrtofin, addio mogge, son fantin

Passato il monte di Portofino: addio moglie, son ragazzino

 

Piccola correzione:

Passato il monte di Portofino: addio moglie, son [di nuovo] scapolo. :s02:

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18 Gennaio (con l'immagine di un marinaio mediorientale difronte alla struttura di un dhow)

 

Pochi sono gli uomini che possono dare del tu al mare...

Quei pochi non glielo danno.

 

 

Lazer_ :s02: ne

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"Il mare è per i pesci, la guardia per i cani, e noi non siamo pescicani!" : mi è stata recitata durante una navigazione per il golfo persico da un marinaio Partenopeo.

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Per significare (e deridere) uno sforzo inutile, esiste questo detto genovese:

 

"Fa:a cum-me u Capitan Pesce, ch'u pisciava in ma:a pe fa:alu cresce". :s02:

Edited by Alagi

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Portare la barca a pari

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Guest giovannibandenere

«Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.» Seneca

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Per significare (e deridere) uno sforzo inutile, esiste questo detto genovese:

 

"Fa:a cum-me u Capitan Pesce, ch'u pisciava in ma:a pe fa:alu cresce". :s02:

Per dovere di cronaca, il proverbio livornese "Tutto fa, disse vello e pisciava in mare" avrebbe significato opposto: uno sforzo, per quanto piccolo rispetto all'immensità di un problema, porta comunque un risultato!

Edited by LT Melekhin

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Onda che muove al sol calante... torna di conto al navigante.

 

:s55:

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Pallidezza del nocchiero//di burrasca segno vero

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Dal calendario 2012 (ormai al termine) dell'Accademia Navale:

 

 

- Non giudicar la nave stando a terra;

- In tempo di tempesta ogni scoglio è porto;

- Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice (J.C. Izzo);

- Preparati al mare prima di entrarvi;

- Il buon marinaio si conosce al mal tempo;

- Il mare non ha paese nemmeno lui ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare (G. Verga);

- In mare è meglio prevedere che provvedere;

- Il mare unisce i paesi che separa (A. Pope);

- Loda il mare e tienti alla terra;

- Ognuno sa navigar quando è buon vento;

- Il mare non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua irrequietezza (J. Conrad).

Edited by Febea

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