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Gemma Tartana Ligure 1863


480

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Oggi ho terminato i lavori sul Mocenigo.

Come prossimo modello cambio tipologia di imbarcazione e mi dedico alla Tartana Ligure in ammiragliato, se è di vostro gradimento vi terrò aggiornati anche su questo cantiere.

 

Ciao Mauro

Modificato da Totiano
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  • 2 weeks later...
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Ciao,

bene vedo gia' impostato l'intelaiatura per lo scafo, domande :

 

lo realizzerai con le vele ? se si, mi permetto di consigliare di non usare stoffa di colore diverso cosi appariscente per i triangoli di rinforzo delle vele.

Sarebbe anche interessante lo scafo aperto da una parte con le ordinate scoperte.

Lo fai grande come il piano oppure lo riduci ?

 

Buon lavoro.

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Ciao,

bene vedo gia' impostato l'intelaiatura per lo scafo, domande :

 

lo realizzerai con le vele ? se si, mi permetto di consigliare di non usare stoffa di colore diverso cosi appariscente per i triangoli di rinforzo delle vele.

Sarebbe anche interessante lo scafo aperto da una parte con le ordinate scoperte.

Lo fai grande come il piano oppure lo riduci ?

 

Buon lavoro.

 

Ciao Anteo, per le vele si credo che le metterò.

In efetti quei rinforzi che staccano così tanto dalle vele non piacciono neanche a me, e pertanto credo che le farò a colori più uniformi.

Per lo scafo, la pensiamo allo stesso modo, fare tutto quel lavoro per poi nasconderlo completamente con il fasciame non mi antusiasma molto.

L'intenzione è di lasciare una parte dello scafo non fasciato, anche se me lo hanno sconsigliato in quanto la tartana ha i quinti non troppo ravvicinati e pertanto lo scafo risultarebbe un pò debole.

Ma daltra parte una volta messo in teca mica deve affrontare una bufera.

 

Mauro

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Per lo scafo, la pensiamo allo stesso modo, fare tutto quel lavoro per poi nasconderlo completamente con il fasciame non mi antusiasma molto.

L'intenzione è di lasciare una parte dello scafo non fasciato, anche se me lo hanno sconsigliato in quanto la tartana ha i quinti non troppo ravvicinati e pertanto lo scafo risultarebbe un pò debole.

Ma daltra parte una volta messo in teca mica deve affrontare una bufera.

 

Mauro

 

Ma, credo che non risulterebbe debole, anche se non è un vascello con le ordinate fitte,fitte, in scala 1/36 i quinti distano fra loro circa 8 mm quindi abbastanza vicini. Magari per non correre il rischio di veder svergolare lo scafo realizzerei sicuramente l'impavesata, e qualche corso di fasciame direi a ridosso della chiglia. Realizzando lo scafo in questo modo, sarebbe bello mettere nella stiva un carico di sacchi e botti così attraverso i quinti si potrebbero vedere. L'unico problema, se così si puo' chiamare, è che per una costruzione così a vista occorre usare non del comune compensato ma del legno pregiato. Per esempio, del noce, del pero, o del ciliegio sono essenze bellissime. Ciao.

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Ma, credo che non risulterebbe debole, anche se non è un vascello con le ordinate fitte,fitte, in scala 1/36 i quinti distano fra loro circa 8 mm quindi abbastanza vicini. Magari per non correre il rischio di veder svergolare lo scafo realizzerei sicuramente l'impavesata, e qualche corso di fasciame direi a ridosso della chiglia. Realizzando lo scafo in questo modo, sarebbe bello mettere nella stiva un carico di sacchi e botti così attraverso i quinti si potrebbero vedere. L'unico problema, se così si puo' chiamare, è che per una costruzione così a vista occorre usare non del comune compensato ma del legno pregiato. Per esempio, del noce, del pero, o del ciliegio sono essenze bellissime. Ciao.

 

Per il legname userò l' Abura (più conosciuto come Noce Baia).

L'ho trovato da un falegname in zona e non è male, senza venature e facile da lavorare.

Il dubbio che ho, nel caso che faccio lo scafo aperto, è se colorare il modello o lasciarlo color legno.

Il modello colorato mi piace, ma modelli in ammiragliato con l'interno in vista li ho sempre visti color legno.

Tu cosa mi suggerisci?

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https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=26514

 

Qui puoi vedere dei modelli ammiragliato, non sono verniciati, quelle bande nere dovrebbero essere realizzate in ebano o forse trattate con della china. Comunque non c'è vernice, a me piacerebbe così, magari su questo legno "Abura" puoi provare (su un campione) a trattarlo con del trasparente opaco o simile per vedere se migliora. Ad ogni modo, alla fine è sempre una questione di gusti.

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A piccoli passi il cantiere prosegue.

Ho iniziato a ritagliare i pezzi che compongono la chiglia.

Per il momento il lavoro non presenta particolari difficoltà anche se, tra le varie tavole del progetto ci sono delle misure che non tornano e non riesco ancora a capire dove sbaglio.

La chiglia nelle foto è appena stata tagliata e deve ancora essere incollata.

 

Mauro

 

 

gemma20090920.jpg

 

gemma20090920b.jpg

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da base artica marco

salve , scusa la domanda, ma da foto vedo che contorno legno taglio ee scuro-nero, con cosa tagli legno?? (laser??) saluti e complimenti, marco.

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Ciao Marco, magari avessi il Laser.

E' solo un effetto di ombre o il contrasto tra la carta (che devo ancora togliere) ed il colore del legno.

Per tagliare il legno stò utilizzando un traforo elettrico e poi rifinisco a carta vetrata (tampone a mano) e lime.

 

Mauro

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da base artica, marco

grazie x risposta.

se ti interessa ho i piani di costruzione di un tavolo cad da taglio (usando trapanino a mo di mini fresa) da fare in dimensioni desiderate e da collegare con il proprio pc, non ee difficile da realizzare poiche si usano quasi solo elementi in alluminio in commercio. io non ho fatto poiche ada tempo sono a secco impegolato con troppi progetti ma ...

saluti marco

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da base artica, marco

grazie x risposta.

se ti interessa ho i piani di costruzione di un tavolo cad da taglio (usando trapanino a mo di mini fresa) da fare in dimensioni desiderate e da collegare con il proprio pc, non ee difficile da realizzare poiche si usano quasi solo elementi in alluminio in commercio. io non ho fatto poiche ada tempo sono a secco impegolato con troppi progetti ma ...

saluti marco

Ti ringrazio per la tua disponibilità.

Ho un amico su un altro forum che stà realizzando una CRC con il multistrato (credo che tu intenda la stessa cosa) e sono curioso di vedere cosa ci si riesce a tirar fuori.

Per il modellismo in ammiragliato non credo che sia indicato perchè ogni pezzo è diverso dall'altro e ci vuole più tempo a caricare i dati sul PC che a realizzarlo a mano (almeno credo).

 

Mauro

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da base artica, marco

 

no, disegnare non ee un problema, poiche ti rifai su disegni che schennerizzi e ricalchi con il mause su programma oppure se tu crei :

http://sourceforge.net/projects/freeship/ credimi ee semplice semplice, prova.

saluti marco

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Cari amici, ho acquistato la monografia della Tartana Ligure con tanto entusiasmo e con la certezza di avere tra le mani un capolavoro ben documentato e supportato dalle immagini del modello realizzato da Franco Fissore e rafforzato dal marchio ANCRE ben in evidenza in copertina.

 

Dopo qualche incertezza, qualche dubbio e qualche perplessità ho scoperto che le linee d'acqua della mia documentazione sono errate che sommate a piccoli errori sul manuale hanno dato un velo di opaco al mio sogno.

 

La cosa peggiore è la superficialità con cui mi hanno risposto ad alcuni miei messaggi limitandosi ad inviare per mail il file corretto ed il dubbio che loro fossero già a conoscenza del problema.

 

Che dire?......

 

 

Per il momento vado avanti con il lavoro nella speranza di non avere altre brutte sorprese strada facendo.

 

Mauro

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da base artica, marco

coraggio 480, il bello nel modellismo navale ee lasciare a se stessi la creativita :s12: nel risolvere vari problemi anche legati a fase progetuale, altrimenti ci ridurremmo a essere dei semplici (con rispetto parlando x loro :s41: ) dei montatori da catene di montaggio, il tocco personale ee quelo che l´ artista (NOi :s41: ) ci distingue l´uno dal altro anche facendo tutti lo stesso modello da stessi piani con stessi pezzi....non ee la perfezzione ma l´anima, cio che conta!!! :s01:

saluti e buon lavoro, marco

Modificato da bussolino
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Aggiungo un piccolo aggiornamento sul cantiere.

La chiglia inizia a prendere forma e su una foto si vede lo strumentino autocostruito per la realizzazione della battura (strumentino ispirato ad immagini di altri cantieri reperite in rete).

gli incastri a palella non sono venuti proprio perfetti, pertanto ho provveduto a stuccare con la solita mistura vinavil e sagatura per dargli un aspetto decente.

Ogni pezzo montato fino ad ora è stato rifatto almeno una volta, non sò se sono io di coccio o se questo è lo standard di realizzazione anche per altri modellisti.

 

Mauro

 

gemma20090930.jpg

 

 

gemma20090930b.jpg

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da base artica, marco

pure io seguo lil tuo sistema che pero x me ee troppo da orologiaio, poiche in mio cantiere devo tenere tempi molto piu stretti di costruzione causa lista desideri ( e desideri della famiglia su altre cose).

in ogni caso complimenti x tuo lavoro da ebanista. segui la tecnica dei francesi nel realizzare modelli storici di galeoni. se lii trovo ti invio loro link con foto di cio.

marco

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Anche per me, dopo svariati anni che faccio modellismo, è il primo modello che realizzo in ammiragliato, pertanto sono ben venuti sia i complimenti che le critiche.

Riguardo al lavoro da orologiaio, stiamo parlando di uno scafo di circa 62 Cm, pertanto non è molto piccolo anche se richiede un pò di attrezzatura per la lavorazione del legname.

 

Mauro

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Il primo quinto.

Oggi ho montato, rifinito e appogiato in posizione il primo quinto.

Per me è stata una grande emozione e inizio a rendermi conto della fragilità di questo modello.

Anche se con l'avanzare dei lavori lo scafo si inrobustirà, se confrontiamo la robustezza di un modello realizzato in ammiragliato e uno realizzato con le ordinate in compensato (e tutti gli accorgimenti adottati per rinforzare lo scafo), credo che non ci sia paragone.

 

Mauro

 

 

gemma20091005.jpg

 

gemma20091005a.jpg

 

gemma20091005b.jpg

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Negli anni passati, prima di realizzare una nuova imbarcazione si presentava all'Ammiraglio il progetto della nuova nave.

Anzichè presentarlo su carta si realizzava un modello in scala rispettando le tecniche costruttive che doveva avere la nave se il progetto fosse stato accettato. Per questo motivo tutte le strutture sono realizzate con incastri a palella, i quinti sono realizzati in più parti e così per tutti i particolari dello scafo.

Ovviamente noi modellisti facciamo il contrario.

Per non perdere le tradizioni costruttive delle imbarcazioni costruiamo repliche del modello originario andando a riprodurre (o perlomeno provandoci) tutte quelle strutture portanti caratteristiche della nave.

Ovviamente per fare questo occorre un progetto modellistico studiato per questo tipo di lavorazione.

 

Mauro

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da bussolino, marco#

 

ANCORA COMPLIMENTI; CM 65 SONO FORSE NON DA OROLOGIAIO; .......MA SICURAMENTE DA OREFICE :s12: .

salutoni e avanti cosi, :s02: marco

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Negli anni passati, prima di realizzare una nuova imbarcazione si presentava all'Ammiraglio il progetto della nuova nave.

Anzichè presentarlo su carta si realizzava un modello in scala rispettando le tecniche costruttive che doveva avere la nave se il progetto fosse stato accettato. Per questo motivo tutte le strutture sono realizzate con incastri a palella, i quinti sono realizzati in più parti e così per tutti i particolari dello scafo.

Ovviamente noi modellisti facciamo il contrario.

Per non perdere le tradizioni costruttive delle imbarcazioni costruiamo repliche del modello originario andando a riprodurre (o perlomeno provandoci) tutte quelle strutture portanti caratteristiche della nave.

Ovviamente per fare questo occorre un progetto modellistico studiato per questo tipo di lavorazione.

 

Mauro

 

grazie 480 :s02:

quante cose si imparano!!

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Ottimo :s20: :s20:

Mi piace sopratutto l'ordine che presenta il tuo tavolo da lavoro, ben lontano dal mio (lontanissimo per la verità) :s68:

 

Ciao

 

 

se vedete il mio allora...

 

 

Nelle foto si vede solo lo stretto necessario, è tutto quello che c'è intorno che mette paura e non ho il coraggio di farvi vedere.

 

Mauro

Modificato da 480
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Ciao Mauro,

sono curioso, a che punto sei, come procede il lavoro ??

 

Ciao Anteo, oggi ho realizzato il quinto quinto (o forse si capisce di più se dico la quinta costola).

Non ho postato aggiornamenti perchè l'avanzamento lavori è minimo e pertanto ho preferito rimandare per eseguire un aggiornamento del cantiere più sostanzionso.

Vodrò nei prossimi giorni di fare qualche foto anche integrata con la tecnica di realizzazione dei quinti in quanto in corso d'opera ho cambiato tecnica anche grazie a suggerimenti da parte di amici modellisti.

 

Mauro.

 

PS: anche se non ho aggiunto commenti sul tuo cantiere sono in attesa di vere le altre vele montate.

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Come ho accennato in precedenza, in corso d'opera ho modificato la tecnica di realizzazione dei quinti, in quanto grazie a consigli di amici che prima di me si sono dati da fare con modelli in ammiragliato ho potuto sfruttare la loro esperienza.

Quì di seguito ho riportato la fotocopia di un quinto.

Esso è realizato da due strati di legno che vengono sovrapposti conl'accortezza di sfalzare le giunture.

Pertanto dal disegno bisogna interpretare quale è l'immagina in primo piano e qaule in secondo piano (leggermente tratteggiata).

 

gemma20091017i.jpg

 

Individuata la figura in secondo piano vado a prolungarne i punti di unione dei vari segmenti e traccio una linea interna alla figura che mi servirà alposizionamento della tavoletta di legno.

 

gemma20091017a.jpg

 

Posiziono la tavoletta di legno massello e vado a segnare il punto da tagliare.

gemma20091017b.jpg

 

Di seguito tutte le tavolette che compongono il primo strato del quinto.

gemma20091017c.jpg

 

Stesso procedimento per il secondo strato del quinto.

gemma20091017d.jpg

 

Posizionando le tavolette sul foglio vado ad incollarle realizzando i due strati del quinto.

gemma20091017e.jpg

 

A questo punto incollo una seconda fotocopia del quinto facendo attenzione alla posizione aiutandomi con i disegni di contorno. Questo foglio viene incolato sul legno con della colla stick per carta. Sarà poi sufficiente inumidire la carta per toglierla con facilità.

gemma20091017f.jpg

 

Con la sega a nastro vado a tagliare i contorni del quinto che andrà poi rifinito tramite carta vetrata e limette.

gemma20091017g.jpg

 

Infine posiziono il quinto all'interno del cantiere e proseguo con il quinto successivo.

gemma20091018.jpg

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da base artica, marco

scusa assenza ma ero in giro in liguria :s01: con ...famiglia appresso :s05: .

 

...........PROPRIO BELLO!!! continua cosi. quasi quasi :s10: , se quel lassu....mi concede ancora qualche decennio in piu del previsto.... :s12:

salutoni marco

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Carissimo 480, ottimo lavoro io non me ne intendo molto di modellismo d'ammiragliato, :s20: :s20: ma l'occhio e le tue spiegazioni sono veramente ottime, stupendo lavoro. :s02: :s02: :s55: :s55:

Complimenti ancora. Ciao saluti da Pennabianca

Modificato da pennabianca
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Ringrazio Pennabianca e Bussolino per i complimenti e vi aggiorno sugli avanzamenti del cantiere.

Proseguo la realizzazione dei quinti a prua e per il momento me ne mancano due soli.

Gli ultimi 3 quinti della foto (lato prua) sono solo appoggiato in posizione in qaunto a differenza deglia ltri sono divisi a metà, ma già si inizia a vedere la linea dello scafo.

 

Mauro

 

PS: Per Bussolino - Per realizzare tutti i modelli che ho in testa, il Signore lassù si dovrebbe dimenticare di chiamarmi.

 

gemma20091026.jpg

 

 

 

 

 

gemma20091026a.jpg

 

gemma20091026b.jpg

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@ 480

complimenti ogni tuo nuovo post sappi che me lo gusto tutto, con calma ed attenzione.

vorrei chiederti un consiglio, ho letto che hai tagliato i quinti con la sega a nastro, ecco, siccome tra i 200 lavori che porto avanti ne sto facendo uno(RD20) dove l'ossatura è finissima, e il solito seghetto alternativo non mi permette di lavorare bene, vorrei sapere che modello di sega adoperi, e soprattutto la larghezza della lama, ho trovato 3 modelli, yamato, valex ed una della ehinell, l'ultima mi sembra più solida e ben realizzata, le altre 2 sembrano invece dei giocattoli... ma la lama è minimo 6mm mentre standard c'è inclusa da 10 e 12mm, mi sembrano delle dimensioni esagerate per dei tagli rifiniti, però se tu ci sei riuscito allora vuol dire che forse i 99€ li valgono tutti, altrimenti devo ripiegare su un traforo...

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La sega a nastro che stò utilizzando è una Proxxon.

La lama è larga circa 1 mm e lunga circa 6mm.

Per eseguire il taglio delle ordinate eseguo prima un taglio a circa 1mm dal margine dell'odinta e poi la rifinisco sempre con la sega a nastro. E' sufficiente dopo una passata con il tamone di carta vetrata per avere un ottimo lavoro.

La sega che stò utilizzando non è mia ma di un amico (modellista anche lui) che per problemi di spazio l'ha appoggiata da me. Io possiedo una sega a nastro commerciale ma non c'è paragone.

 

Mauro

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da base artica, marco

continuate cosi..... :s05: .mi state facendo venire una voglia di fare....... :s41: !

se non fosse che devo finire una marea di unita :s14: mi metterei a........ :s01: !

marco

Modificato da bussolino
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  • 1 month later...
  • 4 weeks later...

Piccolo aggiornamento del cantiere.

 

Mettendo da parte le difficoltà che continuo a trovare sul progetto vi aggiorno sullo stato attuale della Tartana.

 

Ormai sono rimasti pochi quinti da realizzare e presto, dopo una opportura rettifica delle linee dello scafo passerò al rivestimento in fasciame (interno ed esterno).

 

 

 

 

Mauro

 

 

 

 

gemma20091224.jpg

 

 

 

 

gemma20091224a.jpg

 

 

 

 

gemma20091224b.jpg

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Oggi ho terminato la realizzazione dei quinti.

 

Ora dovrò dargli il giusto angolo di quartabuono e verificare che il fasciame aderisca per bene ad ogni costola e poi si passerà alla posa del fasciame.

 

 

 

Mauro

 

 

 

 

gemma20091227.jpg

 

 

 

 

gemma20091227a.jpg

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Bene, vedo progredire il lavoro. Una lavorazione che richiede tempo per preparare tutto il supporto, ma poi sono sicuro che apprezzerai il risultato. Una volta irrigidito lo scafo, i quinti li taglierai in corrispondenza della

curvatura del compensato ? E' li che verra' messo il capodibanda ?

Buon lavoro, ciao.

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  • 4 weeks later...

E' un pò di tempo che non aggiorno questo cantiere.

Impegni di lavoro ed altre diavolerie mi hanno tenuto impegnato ed ho avuto poco tempo per il modellismo, ma con un paio di foto vedo di aggiornarvi.

Inizio mese ho avuto la brutta sorpresa di riscontrare due quinti errati (11AR e 14AR) e pertanto ho dovuto toglierli dal modello, ricalcolarli dalle linee d'acqua e realizzarli nuovamente.

Ora sembra che più o meno ci siamo e potrò proseguire con l'installazione del paramezzale e poi del fasciame.

Dalle foto si vedono due listelli già montati, ma sono provvisori e servono solo per rendere più stabile lo scafo in queste fasi. I due listelli sono incollati sulla parte superiore dei quinti che andrànno in seguito tagliati all'altezza del ponte.

Vi allego alcune foto dei lavori.

 

 

 

 

gemma20100110.jpg

 

 

 

 

 

gemma20100120.jpg

 

 

 

 

gemma20100120a.jpg

 

 

 

 

 

gemma20100120b.jpg

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