LT Melekhin * Report post Posted September 7, 2009 :s35: A questo punto chiedo venga istituito l'archivio delle "canzoni di mare" sotto la responsabilità del com.te Febea Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 7, 2009 :s35: A questo punto chiedo venga istituito l'archivio delle "canzoni di mare" sotto la responsabilità del com.te Febea Sono pronta ad assumere le responsabilità del caso, ma solo come Presidente :s04: Ah, stamattina c'era anche De Gregori in macchina: Cose: "È come il giorno che cammina, come la notte che si avvicina, come due occhi che stanno a guardare, da dietro una tenda e non si fanno notare. È come un albero nel deserto, come un trucco non ancora scoperto, come una cosa che era meglio non fare, come il cadavere di una stella, sulla schiuma del mare. [...]" Ti leggo nel pensiero: "[...] Ma tu davvero sai prendere il miele e trasformarlo in pane davvero sai pescare un uomo caduto nel mare... Sarà come sarà se sarà vero Sarà come sarà, e mi vedrai davvero Poco prima dell'alba quando il buio è più nero però Ti leggo nel pensiero ti leggo nel pensiero ti leggo nel pensiero" Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 8, 2009 Sempre De Gregori: Bellamore: "Bellamore Bellamore non mi lasciare, Bellamore Bellamore non mi dimenticare. Rosa di Primavera, isola in mezzo al mare, lampada nella sera, Stella Polare. Bellamore Bellamore, fatti guardare, nella luna e nel sole fatti guardare. [...] Compagni di viaggio: "[...]Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai. Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai" e lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare, si dissero "Ciao!" per le scale e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare." Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 10, 2009 A coronamento di un'allegra serata :s01: di amarcord delle scorse vacanze in caicco , di collegamenti con marittimi temporaneamente a Panarea e di aggiornamenti vari (di stampo tutto al femminile... non pettegolezzi, ma belle novità riguardanti dei bimbi :s18: ), merita un posto d'onore quella fantastica canzone cantata da Romina Power ed Al Bano Carrisi che usciva a tutto volume dall'autoradio di una delle mie amiche (n.b. era in mp3 su un cd! :s68: )... e abbiamo riso a crepacuore perché in quelle parole abbiamo ritrovato delle verità :s15: :s10: Acqua di mare: "Un pescatore che canta la sua solitudine la luna sopra le reti che sembrano piangere Acqua di mare negli occhi miei ultima sera con te lo so mi mancherai ogni momento ormai sarò una vela senza il vento la mia vita lo sai ha bisogno di te ed invece tu vai tu vai L'azzurro dei miei sogni sta morendo il buio della notte mi fa paura ma l'estate cos'è se t'illude e poi fa soffrire così così Chiaro di luna che tinge la mia solitudine ultime frasi d'amore più grandi di noi Acqua di mare negli occhi miei voglia di amare in te la mia vita lo sai ha bisogno di te ogni giorno di più di più" Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted September 12, 2009 Gerardina Trovato - Ma non ho più la mia città Venne il giorno che le dissi tu Catania non mi basti dei miei sogni che ne hai fatto me li hai chiusi in un cassetto e sognavo di partire di trovarmi in un bel posto per poter riaprire quel cassetto ormai nascosto chiuso con delle catene pieno ormai di ragnatele Mi dicevi da bambina guarda sempre quelle stelle basta sai vederne una che va giu', tutto s'avvera quante stelle avro' contato quante ne ho viste cadere ma l'America e' lontana ma l'America, l'America era questo sai il mio sogno di volare su New York. E adesso sto cantando e ancora sto sognando ma sempre dalla mia citta'. Non e' cambiato niente tutte le notti aspetto ancora una stella cadente. E cosi' presi quel treno mi fottevo di paura mi portai solo il cassetto pieno ormai di ragnatele E cosi' arrivai in quel posto fatto tutto di motori mi mancava la mia spiaggia mi mancava la tua faccia che ogni notte mi portava a guardare i pescatori. E adesso sto cantando e ancora sto sognando ma non ho piu' la mia città Non e' cambiato niente tutte le notti aspetto ancora una stella cadente. E adesso sto cantando e ancora sto sognando ma non ho piu' la mia citta'. Dove vivo non c'e' il mare sulle case sempre neve solo nebbia e vento freddo sopra il grano scende pioggia ma le strade sono bianche non c'e' terra e non c'e' sangue penso ancora alle parole scritte in alto sul giornale: chi non ha paura di morire muore una volta sola. E adesso sto cantando e ancora sto sognando ma non ho piu' la mia citta' non e' cambiato niente tutte le notti aspetto ancora una stella cadente E adesso sto cantando e ancora sto sognando ma non ho piu' la mia città Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 12, 2009 (edited) Zero Assoluto, Per dimenticare: "Allora quindi è vero è vero che ti sposerai Ti faccio tanti, tanti cari auguri e se non vengo capirai E se la scelta è questa è giusta lo sai solo tu È lui l'uomo perfetto che volevi e che non vuoi cambiare più Ti senti pronta a cambiare vita a cambiare casa a fare la spesa e fare i conti a fine mese alla casa al mare ad avere un figlio e un cane Ed affrontare suocera, cognato, nipoti, parenti tombole a Natale mal di testa ricorrenti e tutto questo per amore Io forse partirò per dimenticare per dimenticarti Io forse partirò per dimenticare per dimenticarmi di te.. di te… di te… E grazie per l'invito ma proprio non ce la farò ho proprio tanti, tanti troppi impegni e credo forse partirò Se avessi più coraggio quello che io ti direi che quell'uomo perfetto che volevi tu non l'hai capito mai Io sarei pronto a cambiare vita a cambiare casa a fare la spesa e fare i conti a fine mese alla casa al mare ad avere un figlio e un cane Ed affrontare suocera, cognato, nipoti, parenti tombole a Natale mal di testa ricorrenti e tutto questo per amore Io forse partirò per dimenticare per dimenticarti io forse partirò per dimenticare per dimenticarmi di te.. di te… di te…" Fred Buscaglione, Buonasera: "Buonasera signorina buonasera come è bello stare a Napoli e sognar mentre in cielo sembra dire buonasera la vecchia luna che sul Mediterraneo appar Ogni giorno c'incontriamo camminando dove par che la montagna scenda in mar Quante cose abbiamo detto sospirando in quell'angolo più bello del mondo Quante volte ho sussurrato amore t'amo! Buonasera signorina kiss me goodnight Buonasera signorina kiss me goodnight [...]" Edited September 12, 2009 by Febea Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 14, 2009 Ma quanto abbiam riso ieri andando al mare con quelle canzoni in cui "c'è del sentimento, ooooh ma troppo..."?!?! Ha aperto la colonna sonora: Santino Rocchetti, Pelle di sole: "Pelle di sole su di me fresco profumo d'oltremare fra i tuoi sospiri scendo io chissà perché io mi trovo con te nell'acqua insegui il corpo mio mi fermo e poi ti prendo io ma che paura che ti fa andar più in la verso l'oscurità. Notte di luglio notte mia pian piano ci trascini via e ci guardi far l'amore più incoscienti che mai io e lei pelle di sole su di me e camminiamo sulla sabbia di forza non ne abbiamo più noi due così ci lasciamo andar giù e ci guardi far l'amore piu' incoscienti che mai io e lei..." e a seguire, al sedicesimo posto: Don Backy, Poesia: "[...]Io credo che nel buio più profondo una candela brillerà e vivi perché voglio bene al mondo e a tutto quello che mi dà al vento che muove le foglie al pianto di un bimbo alla poesia che canta il mare io credo all'amore per te all'amore per te [...]" Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted September 15, 2009 I Collage - Sole rosso Clicca qui per ascoltarla guarda, nasce dal silenzio delle foglie il vento sono due fessure gli occhi limpidi al tramonto fra la terra e il cielo con le sue carezze il sole ha riscaldato il corpo tuo come se fosse amore io non parlo ma ti giri e mi capisci al volo cerchi un po' di spazio verde e mi trascini al suolo l'ultima mia sensazione e' quel tuo corpo caldo e il solletico dell'erba sulla faccia mia. sole rosso dentro il mare se chiudi gli occhi scompare sole rosso nella pelle sopra il tuo viso ribelle mi guardi e lentamente il corpo tuo si arrende. sali su una barca e metti in acqua la tua mano poi ti affacci per specchiarti mentre mi avvicino dentro i cerchi la tua immagine che si allontana lungo la mia schiena un brivido: ti stringi a me. sole rosso dentro il mare se apri gli occhi non vale luna nuova sulla pelle contro il tuo viso le stelle la notte dolcemente il corpo tuo difende sole rosso dentro il mare e noi facciamo l' amore com'e' fredda la mia mano non te ne accorgi nemmeno sole rosso dentro il mare e noi facciamo l' amore com'e' fradda la mia mano non te ne accorgi nemmeno Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted September 15, 2009 E qui mi sono superato!!! Confessate, NON VE LA SARESTE MAI RICORDATA. New Trolls - Fiamme sul pacifico Clicca qui per ascoltarla Fiamme sul pacifico Dal romanzo omonimo Schermo panoramico Suono stereofonico Cento portaerei I marines attaccano Musi gialli e piccoli Tutti incazzatissimi Noccioline e chewing-gum Niente ingresso tessera Qui ci tocca spingere Spiccioli alla maschera Là c'è un posto libero No l'ho visto prima io Non si vede un cavolo Odio questo cinema Ringraziamo le autorità delle isole Haway Dedichiamo agli invincibili eroi Con Gregory Peck, Montgomery Clift, Deborah Keer E con John Wayne Sette gradi a nord tre sommergibili Marinaio Smith in sala macchine Ho una mamma nel Nevada ma ci vada lei E' un ordine Agli ordini OK Qui pilota Smith ho perso un'elica Ho in coda tre banzai che mi mitragliano Qui la base scommettiamo quasi tutti su di lei Oh wonderfull fidatevi OK Là nel placido Nevada c'è una mamma che prepara Torta con le mele per tre Oggi è domenica si mette a tavola E parla con tre posti vuoti e dice bimbi miei sodati Fate i bravi e fate gli eroi E non fidatevi delle donne delle Haway Là nella giungla del Borneo Sono tre giorni che brancola e che si nutre di chewing-gum Il soldato Smith I musi gialli lo accerchiano Ha tre pugnali nel fegato, questo però non preoccupa Il soldato Smith Qui soldato Smith che chiama Lucciola Sono in centosei e ho tre pallottole Stia più attento a dove spara non ne sprechi più Se è un'ordine agli ordini OK Gentilissima Signora Smith Dalla Casa Bianca scrivo a lei E ho l'onore di annunciarle che La medaglia d'oro assegnerò A ognuno dei suoi figli anche in quest film. Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted September 15, 2009 A me la prima canzone ricorda l'infanzia, anche se mi spiace dirlo nel post di Febea così più giovane di me. Non possono poi mancare un'altra canzone della Nannini, cantante che adoro, Sergio Endrigo che in un periodo della mia vita ascoltavo ininterrottamente, sempre lo stesso LP per mattine intere e il solito, bravissimo, De Gregori con, fra le altre, una canzone dedicata a Pasolini. Non so se qualcuno tremerà ma sto anche raccogliendo qualche canzone dei gruppi storici degli anni 60-70. Gino Latilla Vecchio scarpone […] Vecchio scarpone quanto tempo è passato quante illusioni fai rivivere tu. Quante canzoni sul tuo passo ho cantato che non scordo più. Sopra le dune del deserto infinito, lungo le sponde accarezzate dal mar, per giorni e notti insieme a te ho camminato senza riposar. […] Sergio Endrigo Bassi fondali Tempi complicati i nostri tempi Difficili da interpretare Si naviga adagio In bassi fondali Basta uno scoglio per squarciare I fianchi delle bianche grandi navi Che portano le idee Le nuove idee Secche infide tra la ragione e il torto Tra il sapere e l’immaginazione E tu cosa fai? Tu da parte stai? E basterebbe uno straccio di vela Per andare lontano Dove il mare è profondo E soffia forte il vento Dove un amico è un amico E il cielo è il cielo Basterebbe il coraggio E uno straccio di vela Com’è lontana Bahia In questo giorno che sa di naftalina In questo odore di erba secca e di catrame In questa città vuota che non si sveglia la mattina In queste sere sudate d’agosto Con la musica degli antifurti E questi ladri che non ti lasciano dormire E tu persa nei tuoi giochi di bambina Grande domatrice di gatti e di gattine E un cane disperato che abbaia alla luna Abbandonato come il mio cuore In questa notte senza pace né allegria Com’è lontana Bahia Ricordi? Il poeta cantava per noi Diceva che la tristezza non ha mai fine E la felicità arriva un momento e vola via Com’è lontana Bahia Un capitano che affonda con la nave Sognando porti ormai lontani e allegri amori Altri viaggi altri mari cieli e paradisi Venti azzurri e perduti aquiloni Troppo rumore per poter pensare Troppo silenzio per aver voglia di cantare E tu chiusa nei tuoi sogni di bambina E io distratto a contare il mio futuro Ma c’è ancora tempo per vivere e fare Accontentarsi è come morire In questo agosto con la speranza in avaria Com’è lontana Bahia Alex Baroni Onde Eh si, che cosa vuoi, tu nei pensieri miei lo so ma come fai ancora un po' vorrei che fossi sempre qui qui con me non posso farti a meno mai e sta salendo su il sentimento qui e poi pericolo, aspettami sei tu che come sabbia sei qui con me io sono il mare su di te. Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi abbronzati vicino a me onde più profonde, se ti guardo davvero, che cosa non farei onde, più rotonde, di quell'onda che arriva e non torna mai onde, sulle sponde. Eh si, adesso si, diventa più facile lo so, che tu lo sai, come fa sei tu che non ti fermi mai, qui con me, io sono il mare su di te. Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi abbronzati attaccati a me onde, più profonde, se ti guardo davvero, che cosa non farei onde, più rotonde, di quell'onda che arriva e non torna mai onde, sulle sponde sei tu che come sabbia sei qui con me io sono il mare su di te, dentro te. Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi abbronzati attaccati a me onde, più profonde, se ti guardo davvero, che cosa non farei onde, più rotonde. Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi abbronzati attaccati a me onde, più profonde, se ti guardo davvero, che cosa non farei onde, più rotonde, di quell'onda che arriva e non torna mai onde, sulle sponde come fai, come fai. Gianna Nannini Stellicidio Stiamo così coi fari accesi al cielo sempre così a pugni chiusi vedo che non è vero dici di sì è stato un viaggio passare dal gelo al fuoco e dalla terra al grano Guarda lassù che stella bella da guardare ti bruceresti amore e si dovrebbe andare a fare un bagno al mare perchè di notte morde e non va via la mia la tua malinconia Restiamo qui negli occhi della notte ad una ad una cadono mille gocce brividi di luce città di sfere senza fine è una vertigine sognare Guarda lassù che stella bella da guardare ti bruceresti amore e si dovrebbe andare a fare un bagno al mare perchè di notte morde e non va via la mia la tua malinconia Guarda lassù che stella bella da guardare ti bruceresti amore e ti dovrei lasciare dal vento alle acque chiare nel fiume eterno della nostalgia De Gregori Tutti salvi Vennero a galla finalmente alcuni coriandoli di allegria e certe note dell'orchestra che i pesci non vollero portare via. Erano belle quelle note, che pure il mare le perdonò e si arenarono una mattina nella spiaggia di New York. Scusate ma del Titanic ancora vi devo parlare, e delle cose rimaste a galla sull'azzurrissimo mare. Delle risate e delle preghiere, dell'incredibile esplosione, delle notizie arrivate a terra, poche notizie e nemmeno buone. Erano belle, erano tonde, e rotolavano sulle onde, come le note che ho detto prima, insieme al nome di una bambina. Senza nessuna mediazione, praticamente senza padrone, si costruivano in sinfonia, e intanto il mare le portava via. Si disse infatti che la nave viaggiava ancora in buona salute e che le vite, le vite umane, no, non erano perdute. Erano belle, erano tante, e poi nessuno le reclamava, insieme al nome della bambina e di suo padre che la chiamava. A Pa’ Non mi ricordo se c'era luna, e ne che occhi aveva il ragazzo, ma mi ricordo quel sapore in gola e l'odore del mare come uno schiaffo. A pa’. E c'era Roma così lontana, e c'era Roma così vicina, e c'era quella luce che li chiama, come una stella mattutina. A pa’. A pa’. Tutto passa, il resto va. E voglio vivere come i gigli nei campi, come gli uccelli del cielo campare, e voglio vivere come i gigli dei campi, e sopra i gigli dei campi volare. Ciao ciao Ciao ciao, andarmene è un peccato, però ciao ciao. Bella donna alla porta che mi saluti. E baci, abbracci e sputi, e io che sputo amore, io che non sputo mai. Ciao ciao, andarsene era scritto perciò ciao ciao. Bella ragazza che non m'hai capito mai. Già parte il treno, sventola il fazzoletto, amore mio, però piangi di meno. Ciao ciao, ciao amore ciao, amore ciao. Guarda che belli fiori in quella città. Ciao amore ciao, amore come va? Ciao amore, amore mio, amore ciao. Ciao ciao, guarda che belli i fiori in quella città, che mai mi ha vinto e mai nemmeno mi vedrà. Guarda che mare! Guarda che barche piccole che vanno a navigare. Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted September 16, 2009 :s35: A questo punto chiedo venga istituito l'archivio delle "canzoni di mare" sotto la responsabilità del com.te Febea Sono pronta ad assumere le responsabilità del caso, ma solo come Presidente :s04: Mozione approvata, gli fai ti da segretario Giacomo? :s03: :s68: Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 16, 2009 "Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare" :s57: : sta diventando una bella competizione :s31: con tutti questi interventi! E poi è ora di definire le cariche, l'archivio è un affare serio... :s04: A me la prima canzone ricorda l'infanzia, anche se mi spiace dirlo nel post di Febea così più giovane di me. Ehi Gik ti ricordo che la musica non ha limiti, non ha confini, neppure tra i ricordi... Non so se qualcuno tremerà ma sto anche raccogliendo qualche canzone dei gruppi storici degli anni 60-70. Attenzione alle ripetizioni eh! :s34: Ho già messo quelle che sono state ai vari Festival di Sanremo tra gli anni '50 e i '60 (credo al post 42). Lunedì pomeriggio, durante un'intensa spedizione di speleologia domestica per meglio organizzare la nuova libreria, mi sono capitate tra le mani le antiche musicassette... Il top dei ritrovamenti è il seguente: cassetta datata 1989 :s12: di Lucio Dalla dal titolo "Il mio mare" per Granarolo Music (che fosse stata in omaggio con il latte dato che riporta la dicitura "non in vendita al pubblico"?). Dunque, sono incise nel seguente ordine: sul "lato 1": - 4 marzo 1943 del '70 (già citata da Gichiano); - Anna bell'Anna del '74; - Sulla rotta di Critoforo Colombo del '72; - Com'è profondo il mare del '77(già citata da iy7597); - Ulisse coperto di sale del '74. "Lato2": - La casa in riva al mare del '71 (già citata da Gichiano); - Itaca del '71 (già citata da Gichiano); - Barcarola del '71 (già citata da Gichiano); - Stella di mare del '79; - Navigando del '86. Non ho avuto il coraggio di ascoltarla perché come noto non si dovrebbe mai fare quelle operazioni durante i pomeriggi piovosi e grigi di fine estate, perciò rimando ai prossimi interventi i testi. Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 17, 2009 Eugenio Finardi, Extraterrestre: "[...] Una notte il suo messaggio fu ricevuto ed in un istante è stato trasportato senza dolore su un pianeta sconosciuto il cielo un po' più viola del normale un po' più caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore terra da esplorare, e dopo la terra il mare un pianeta intero con cui giocare e lentamente la consapevolezza mista ad una dolce sicurezza l'universo é la mia fortezza! Extraterrestre portami via voglio una stella che sia tutta mia extraterrestre vienimi a pigliare voglio un pianeta su cui ricominciare! [...]" Sempre Finardi, Patrizia: "[...] Hai gli occhi verdi come il mare di un atollo tropicale aperti come il cielo delle praterie, occhi senza male che non san nasconder niente nemmeno quanto tu sia intelligente [...] Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted September 17, 2009 "Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare" :s57: : sta diventando una bella competizione :s31: con tutti questi interventi! E poi è ora di definire le cariche, l'archivio è un affare serio... :s04: se posso permettermi di suggerire, visto che il primo post di questa discussione è tuo, potresti modificarlo aggiungendo all'inizio lelemco delle canzoni e mantenendolo aggiornato. vado a inserirti (sempre nel post iniziale) un esempio per spiegarmi meglio PS meravigliosa la tua nuova firma! Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted September 18, 2009 Laura Pausini - Tra te e il mare Non ho più paura di te Tutta la mia vita sei tu Vivo di respiri che lasci qui Che consumo mentre sei via Non posso più dividermi tra te e il mare Non posso pi restare ferma ad aspettare Io che avrei vissuto da te Nella tua straniera citta Sola, con l'istinto di chi sa amare Sola, ma pur sempre con te Non posso più dividermi tra te e il mare Non posso più sentirmi stanca di aspettare No, amore no...io non ci sto O ritorni o resti li....non vivo piu Non sogno piu....ho paura...aiutami Amore non... ti credo più Ogni volta che vai via Mi giuri che...l'ultima Preferisco dirti addio. Cerco di notte in ogni stella un tuo riflesso Ma tutto questo a me non basta adesso cresco. No, amore no...io non ci sto O ritorni o resti li...non vivo più Non sogno piu...ho paura aiutami Amore non...ti credo più Ogni volta che vai via Mi giuri che... l'ultima Preferisco dirti addio. Non posso piu dividermi tra te e il mare Non posso piu restare ferma ad aspettare Non posso piu dividermi tra te e il mare Ti amero per sempre Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 19, 2009 se posso permettermi di suggerire, visto che il primo post di questa discussione è tuo, potresti modificarlo aggiungendo all'inizio lelemco delle canzoni e mantenendolo aggiornato. vado a inserirti (sempre nel post iniziale) un esempio per spiegarmi meglio PS meravigliosa la tua nuova firma! Illustrissimo, Lei sottovaluta la mia professionalità... :s02: Sto già provvedendo a raccogliere il materiale ed organizzarlo nel seguente modo: "Anno - Titolo - Autore/i - Interprete - n. del messaggio in cui è inserita". Richiede un po' di tempo, ma verrà fatto. La firma necessitava di un rinnovamento, e poi quella è una super hit! Laura Pausini - Tra te e il mare Già messaaaa :s11: Di seguito ecco le canzoni di Dalla: Anna bell'Anna: "Anna bell'Anna profuma di salvia in riva al mare raccoglie le pietre sassi dorati e conchiglie rotonde quando il suo amante dal mare la vede Anna bell'anna sono tornato ti voglio stringere forte sul cuore ti voglio sciogliere i lunghi capelli e sulla spiaggia fare all'amore Anna bell'anna legge la sorte ma un sasso nero le brucia le dita tira le pietre per sette volte sa che l'amante suo l'ha tradita sa che l'amante suo l'ha tradita. Anna bell'Anna si scioglie il corsetto i lacci rossi si perdono in mare sul seno bianco si perde la schiuma e sulla sabbia si lascia amare. Anna bell'Anna ti chiedo perdono d'aver tradito il tuo caro amore laggiù dal mare senza ricordo per troppe volte ho perso il cuore. Anna bell'Anna profuma di salvia contro il suo petto si stringe vicino gli dice il cuore non l'hai perduto e glielo cerca col coltellino Anna Bellanna il cuore che batte lo butta in mare a fare corallo corallo rosso come la fiamma perchè nessuno possa rubarlo Anna bell'anna si annoda i capelli si lava il viso e le mani nell'onde poi sulla riva si china a cercare sassi dorati e conchiglie rotonde sassi dorati e conchiglie rotonde" Stella di mare: "[...]stella di mare tra le lenzuola la nostra barca non naviga vola, vola, vola! Tu voli con me tu voli con me tu vola che si e' alzato il vento vento di notte vento che stanca stella di mare come sei bella [...]" Navigando: "Navigando sull'acqua blu vedi il cielo che cambia, senti il vento che ogni tanto canta... Sembra un coro, baby! Navigando alla notte che sei stanca, se si ferma il vento e la barca non va più, nel silenzio intorno a te, se guardi in alto, c'è una grande donna bianca che guarda Luna... parlami, ascoltami, quante notti i marinai in mezzo al mare nel buio più buio che c'è, hanno sentito qualcuno chiamare, era la luna che voleva parlare navigando Abbiam visto le balene, grandi pesci colorati di ogni tipo, tra i rifiuti, le carcasse e vecchie idee. Io lo so Sono matto ma ho perfino navigato per le strade di future città nuovi orizzonti mai toccati prima che bei segni negli occhi e nella mano Baby... guardami, parlami, quante notti nel mio mare mi son sognato, girato e svegliato per venirti a cercare, quante notti con gli occhi nel buio per provarti a immaginare. Quante notti potrò ancora aspettare, e chissà quanti saluti, Natale deve sempre tornare intanto un colpo di vento e l'alba sul mare la luna ci guarda ma non può più parlare Navigando " Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted September 19, 2009 Già messaaaa :s11: Son proprio ciambriòne :s68: :s06: :s25: Traduzione: mi metto a rapporto da solo Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted September 21, 2009 Oh, diamine, ogni volta che la ascolto mi riporta indietro sul mio Tirreno eppure non mi era venuta in mente. Aria di casa mia - Sammy Barbot Clicca qui per ascoltarla seguir la scia di un aereoplano scoprir lo scoglio dove un gabbiano va oh va che fa la nave lasciato il porto perche` un viaggio non e` finito mai oh mai e la mente torna a sognare un'onda un cielo blu aria aria di casa mia aria di liberta` girare il mondo sulle rotelle un sacco a pelo sotto le stelle e via oh via dov'e` quell'isola del tesoro chi e` quell'uomo che in cerca d'oro va oh va e la mente torna a sognare un'onda un cielo blu aria aria di casa mia aria di liberta` voglia voglia di andare via voglia di liberta` la nostalgia che ho dentro al cuore e` una canzone che e` nata al sole e va oh va perche` scompare l'arcobaleno chissa` quand'e` che a dormire un treno va oh va e la mente torna a sognare un'onda un cielo blu aria aria di casa mia aria di liberta` voglia voglia di andare via voglia di liberta` aria aria di casa mia aria di liberta` Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted September 21, 2009 (edited) I tuoi occhi sono pieni di sale - Rino Gaetano Amo il sale della terra amo il sale della vita amo il sale dell'amore amo il sale che c'è in te i tuoi occhi sono pieni di sale i tuoi occhi sono pieni di sale di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare di quel sale che a pensarci ti viene voglia di guardare Le tue labbra sono piene di sale le tue labbra sono piene di sale di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare di quel sale che a pensarci ti vien voglia di baciare Il tuo corpo è pieno di sale il tuo corpo è pieno di sale di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare di quel sale che a pensarci ti vien voglia di sognare La tua mente è piena di sale la tua mente è piena di sale di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare di quel sale che a pensarci ti vien voglia di pensare Ad esempio a me piace il sud - Rino Gaetano Ad esempio a me piace la strada col verde bruciato, magari sul tardi macchie più scure senza rugiada coi fichi d'India e le spine dei cardi Ad esempio a me piace vedere la donna nel nero nel lutto di sempre sulla sua soglia tutte le sere che aspetta il marito che torna dai campi Ma come fare non so Si devo dirlo ma a chi Se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un altro come me Ad esempio a me piace rubare le pere mature sui rami se ho fame e quando bevo sono pronto a pagare l'acqua, che in quella terra è più del pane Camminare con quel contadino Che forse fa la stessa mia strada parlare dell'uva, parlare del vino che ancora è un lusso per lui che lo fa Ad esempio a me piace per gioco tirar dei calci a una zolla di terra passarla a dei bimbi che intorno al fuoco cantano giocano e fanno la guerra Poi mi piace scoprire lontano il mare se il cielo è all'imbrunire seguire la luce di alcune lampare e raggiunta la spiaggia mi piace dormire E cantava le canzoni - Rino Gaetano E partiva l'emigrante e portava le provviste due o tre pacchi di riviste E partiva l'emigrante ritornava dal paese Con la fotografia di Bice bella come un attrice E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare E partiva il mercenario con un figlio da sfamare e un nemico a cui sparare E partiva il mercenario verso una crociata nuova Per difendere un effigie e per amare ancora Bice E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare E partiva il produttore con un film da girare e un azienda da salvare E partiva il produttore con un copione scritto in fretta Cercava qualche bella attrice ma lui amava solo Bice E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare E cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare Meta' Africa meta' Europa - Rino Gaetano Africa il sole le dune è Africa lontana ma legata all'america i riti tribali di stregoni cardinali di ministri triviali è Africa Africa terra nera bruciata è Africa le bombe il sangue è Africa una mamma che prega un fermo di polizia uno sparo un ferito è Africa Africa ma per te che lavori e non ridi per chi come te più non gioca questa terra è ancora Europa Europa le lotte di classe Europa la difesa del posto Europa per i tuoi interessi per i figli e noi stessi per chi c'è e chi è disperso Europa Africa il mare trasparente è Africa ma nella storia c'è ancora una svastica un ricordo preciso qualcuno è stato ucciso nel cielo nel mare dell'Africa Anche questo e' sud - Rino Gaetano Il cavallo con più rabbia galoppava fuori porta e lasciava il suo ricordo nella nebbia le persiane ormai serrate inventavano la notte solo il fiume vomitava i suoi rifiuti vacche stanche di muggire proponevano sbadigli hanno ancora tanta nebbia da smaltire è già l'ora è puntuale intrasento il suo profumo sono già le otto ora legale la troverò sopra il mare sulle labbra la potrò baciare là arriverò quando e sera quando il sole tramonta in riviera vecchi gozzi alla deriva si preparano alla pesca con le reti rattopate nella stiva l'onda avanza a passi nani agonistica col molo mentre il vento già scommette coi gabbiani è il crepuscolo sul mare rosso il cielo va a brunire e qualcuno si avvicina alle lampare è già l'ora è puntuale intravedo il suo profumo sono già le otto ora legale la troverò sopra il mare sulle labbra la potrò baciare là arriverò quando e sera quando il sole tramonta in riviera la troverò sopra il mare sulle labbra la potrò baciare là arriverò quando e sera quando il sole tramonta in riviera Edited September 21, 2009 by NightRider Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted September 21, 2009 1968 - Meraviglioso - testo di R. Pazzaglia - cantata da Modugno (e anche dai Negramaro): "[...]ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto ti hanno inventato il mare Tu dici: "Non ho niente" ti sembra niente il sole la vita, l'amore. Meraviglioso, il bene di una donna che ama solo te. Meraviglioso la luce di un mattino l'abbraccio di un amico il viso dì un bambino, meraviglioso [...] 1998 - Solo una volta (o tutta la vita) - scritta e cantata da Alex Britti "[...]C'era una notte con una sola stella però era grande luminosa e bella E se ci va magari andiamo al mare così nell'acqua potremo sguazzare e poi nuotare, fare il morto a galla controlleremo se la luna è ancora gialla E mentre gli altri ancora dormono magari sognano di noi e mentre il cielo si schiarisce noi guarderemo stanotte che finisce Il tempo va, passano le ore e finalmente faremo l'amore solo una volta o tutta la vita speriamo prima che l'estate sia finita[...] Share this post Link to post Share on other sites
Leonessa Report post Posted September 22, 2009 Ho trovato questa perla: Gino Paoli, dall'album Storie, 2009 Il marinaio Solo lui può dare dare del tu al mare lui che il mare odia lui che il mare ama Solo lui sa il mare sa quel che può dare gli può dare da vivere e anche da morire con una cima per legarsi la vita e con il vento per lisciarsi i capelli e con una stella per tornare a casa Lui fermo sul ponte e traballante a terra Lui sì che può dare dare del tu al mare Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted September 22, 2009 (edited) Alcune splendide prove di Fiorella Mannoia. Ascolta l'infinito [...] Com' è difficile dire tutto quello che sento tutte le piccole grandi verità ed ogni movimento che mi cambierà e camminare così nell'infinito che ho dentro che si modifica e cerca libertà e chiede di capire quello che sarà se parli piano puoi sentirlo già ascolta l' infinito. Vedremo case tradite dal passare degli anni ci sembreranno piccole e dimenticate ritroveremo discorsi curiosità e quel dolcissimo male ci accarezzerà ma non avremo parole per dire dov' è e l' abitudine porta così lontano [...] Camice rosse Camice rosse, all'avventura in una nuvola di bandiere camice rosse così nessuna delle ferite si può vedere. A volte il coraggio è come la fame che parti randagio per terre lontane e mangi pane e lacrime e le lacrime sono acqua salata che più ne bevi e meno ti disseta E a volte il coraggio è di ritornare senza aver fatto fortuna dall'altra parte del mare per inseguire una stella che gira gira ti riporterà a menare le mani per la libertà. Camice rosse, all'avventura in una nuvola di bandiere camice rosse così nessuna delle ferite si può vedere. Signora fortuna che brilli di notte che ci mostri la strada e ci insegni le rotte proteggi questa flotta di studenti e di sognatori aggiungi al firmamento i nostri mille cuori. Giovanna d'Arco (F. De Gregori) [...] Però ho visto la Francia dalla terra al mare e sulla punta della mia lancia un uomo impallidire e tremare e le colombe e i serpenti e gli sciocchi ed il rosso ed il nero e questo l'ho cantato con la voce che avevo Però ho visto il mio destino la mia stella di ragazza sanguinare e bagnarsi sotto la mia corazza e dicono che una notte abbia sentito una canzone una voce che mi chiamava e sapeva il mio nome e sapeva il mio nome Tutto questo campo di grano non ancora maturato tutto questo bel campo non ancora attraversato e questa luna che muore sulla mia testa di soldato e questo cielo che cambia colore, questo cammino segnato Ah se ti avessi guardato Però ho visto la Francia dalla neve al mare e sul piatto della bilancia la mia vita pesare e le colombe e i serpenti e gli sciocchi ed il rosso ed il nero e questo l'ho cantato con la voce che avevo Crazy Boy [...] Crazy Boy come prima mossa si presenta a una grande statua che gli chiede "dove vai?" Vado dritto per questa strada così finta e dimenticata vado dove sono i miei Le pozzanghere e le nuvole sono di cartone i palazzi con la luna sopra sono un' illusione e intanto è notte si anneriscono tutti i corridoi ma c'è una stella accesa solo per Crazy Boy. Crazy Boy nello spazio greco crede di essere in un presepio di giganti muse e dei tutte in fila messe dietro un vetro ci sono maschere di ogni tipo neri, bianchi e tu chi sei le pozzanghere e le nuvole corrono verso il mare Crazy Boy ha ancora molti, troppi vetri da lavare e in mezzo al traffico salta in piedi sul suo straccio per volare su quella stella accesa stella di Crazy Boy Normandia Li abbiamo visti con gli occhi e un silenzio nel cuore arrivare li abbiamo visti dal nulla, apparire di notte dal nulla del mare li abbiamo visti cadere in silenzio in un volo irreale erano tanti e scendevano lenti come neve sul mare ed era pioggia battente, era fuoco, era grandine e sale era estate, era inverno; era un attimo eterno eran figli all'altare li abbiamo visti che pena cadere come gigli sul mare li abbiamo visti spezzati cadere come agnelli all'altare li abbiamo visti spezzati cadere come agnelli all'altare Sorvolando Eilath L'anima è partita a mezzogiorno e adesso vaga sorvolando la città presto punterà decisamente verso sud mare aperto oh oh va al deserto... Sotto c'è Israele nella sua immobilità coi suoi cieli chiari controllati mare azzurro stretto dai deserti un po' più in là Spiagge rosse... sorvolando Eilat e le montagne nude... sorvolando Eilat... [...] Cuore di cane ( De Gregori) [...] Ma il ragazzo una notte si perde, il ragazzo è perduto ha lasciato la casa del padre e della madre e nemmeno un saluto e se provi a cercarlo stanotte puoi trovarlo che dorme seduto addormentato in una stazione sotto le stelle dentro un vagone con un amore di fortuna sotto l'ombrello della luna ma il ragazzo anche senza divisa è comunque un soldato c'è una guerra che brucia qua fuori e il ragazzo può morire bruciato o tornare sconfitto una sera che nessuno lo vuole senza nemmeno un dolore da dividere in due e tornare che è finita la notte non c'è più compagnia e abbaiare al mattino e vedere il mattino piano piano andare via imparare le lingue del mondo imparare a parlare a passare tra la pioggia e la polvere tra la terra ed il mare che viaggiare non è solamente partire, partire e tornare ma è imparare le lingue degli altri, imparare ad amare il ragazzo ha da vendere fiato e muscoli buoni e cervello veloce e paura di poco e capelli a milioni mentre scende le scale è già fuori già la notte è finita mentre scende le scale è già fuori già comincia la vita. [...] Edited September 22, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted September 28, 2009 (edited) Allora continuo? Sì! New Trolls Faccia di cane ( De Andrè) [...] In questa citta' vorrei piantarci un faro per vederci piu' chiaro in questa citta' vorrei trovarci il sale in questa citta' che prende a calci un cane mentre muore di fame in questa citta' che affoga senza il mare Faccia di cane aveva quest'idea dare ai vagoni la forma di galea speranze all'ancora ma alla stazione nasce un'altro cane [...] Ricchi e poveri Baciamoci [...] QUANDO IL MARE E' COSI NERO QUANDO NON TI SEMBRA VERO QUANDO E' TEMPO DI VENDEMMIA MA LAVORI SOLO TU E TI SCAPPA UNA BESTEMMIA NON TI RICONOSCI PIU' QUANDO SOGNI PRIMAVERA E LA NEVE SCENDE ANCORA PENSA CHE CI SONO IO CON TE E ALLORA BA BA BA BACIAMOCI STASERA [...] Gigliola Cinguetti Alle porte del sole [...] E adesso che sento il tuo corpo vicino, nel buio ti chiedo di portarmi con te. Alle porte del sole, ai confini del mare, quante volte col pensiero ti ho portato insieme a me. E nel buio sognavo la tua mano leggera. Ogni porta che si apriva mi sembrava primavera. Alle porte del sole, ai confini del mare, quante volte col pensiero ti ho portato insieme a me. [...] La domenica andando alla messa [...] Giovanotti piangete, piangete, han tagliato i miei biondi capelli, tu lo sai, eran ricci eran belli. Giovanotti piangete con me. Ohi si si, ohi no no. Giovanotti piangete con me. Dimmi che m'ami, sono innocente come il sol che risplende sul mare. Voglio dare un addio all'amor. Ohi si si, ohi no no. Voglio dare un addio all'amor. Ohi si si, ohi no no. Voglio dare un addio all'amor. [...] Michelemmà, canzone popolare attribuita a Salvator Rosa. E' nata miez'o mare michelemmà e michelemmà e' nata miez'o mare michelemmà e michelemmà oje na scarola oje na scarola. Li turche se nce vanno michelemmà michelemmà a reposare a reposare Chi pe la cimma e chi michelemmà michelemmà pe lo streppone. Viato a chi là vence michelemmà michelemmà co sta figliola. co sta figliola. Na figliola ch'e figlia michelemmà michelemmà oje de notare oje de notare E mpietto porta na ... michelemmà michelemmà Stella Diana Stella Diana Pe fa mori' ll'amante michelemmà michelemmà A duje a duje Pe fa mori' li amanti a duje a duje a duje a duje Murolo-Tagliaferri Piscatore 'e Posilleco Piscatore 'e stu mare 'e Pusilleco ch'ogne notte mme siente 'e cantá, piscató', sti pparole só' lacrene pe' Maria ca luntana mme sta!... Dorme 'o mare...Voca, voca... Tutt'è pace attuorno a me... Ma pecché, ma pecché mm'hê lassato, mentr'io moro, stanotte, pe' te!? Casarella d''o Capo 'e Pusilleco, spónta 'a luna e te vène a vasá... Quanta notte aggio perzo guardánnote, quanta juorne aggio visto schiará!... Dorme 'o mare...Voca, voca... ................................................ Zitto oje core, ca 'nterra Pusilleco, veco n'ombra ca segno mme fa... Na manélla e na voce mme chiámmano: fra sti bbracce Maria vò' turná... Dorme 'o mare...Oje bella viene!... 'Ncielo 'a luna saglie e va... Vita mia! Vita mia mme vuó' bene? Ca si è suonno nun farme scetá... ........... Dorme 'o mare...Voca, vo'... Edited September 28, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 3, 2009 (edited) Continuo i miei interventi. Ormai chi mi ferma più! :s14: :s10: :s12: In effetti la mattina sono sempre con la radio accesa e il pomeriggio sommerso dai CD. Mi manca solo l'MP3 con gli auricolari ma non sono nè giovane nè tecnologico fino a questo punto. Oltre l'intramontabile Baglioni mi piace segnalare la bellissima Vincent di Vecchioni. Biagio Antonacci Il cielo ha una porta sola Oye, como va ha smesso quel bel vento considera che in me è primavera da mezzora il cielo ha una porta sola hai smesso di far male ai tuoi fragili pensieri hai cominciato a fare pace con te stessa tu e vivi tutto sempre in ombra tu mi piaci tu mi dici non sono in grado di amarti come vuoi scriverti da qui che è anche terra tua è come farti respirarti quello che respiro la nave bianca d'ogni ora tu mi piaci tu mi dici non meriti la parte mia peggiore no, tu no e non è per farti fretta e non è per la distanza tutto vivo e vive senza te io ti scrivo per sentire io ti scrivo senza tempo potrei anche non ricevere che quello che io sento di te è forte quello che io sento di te è sempre che tu? mi piaci? tu mi dici non sono in grado di amarti lì che tempo fa tu sarai già al mare prenditi il tuo tempo e non sentirti in colpa mai la volontà decide ancora tu mi piaci tu mi dici il cielo ha una porta sola tu mi piaci tu mi dici il cielo ha una porta sola,aprila,aprila... Adriano Celentano Canzone d'amore Tu non sai cosa ho fatto quel giorno quando io la incontrai in spiaggia ho fatto il pagliaccio per mettermi in mostra agli occhi di lei che scherzava con tutti i ragazzi all'infuori di me. Perché, perché, perché, perché, io le piacevo. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era contro di me, io non ero ancora il suo ragazzo e già soffriva per me e per farmi ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Ora tu vieni a chiedere a me tua moglie dov'è. Dovevi immaginarti che un giorno o l'altro sarebbe andata via da te. L' hai sposata sapendo che lei, sapendo che lei moriva per me coi tuoi soldi hai comprato il suo corpo non certo il suo cuor. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era contro di me, io non ero ancora il suo ragazzo e già soffriva per me e per farmi ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Un giorno io vidi lei entrar nella mia stanza mi guardava, silenziosa, aspettava un sì da me. Dal letto io mi alzai e tutta la guardai sembrava un angelo. Mi stringeva sul suo corpo, mi donava la sua bocca, mi diceva sono tua ma di pietra io restai. Io la amavo, la odiavo, la amavo, la odiavo, ero contro di lei, se non ero stato il suo ragazzo era colpa di lei. E uno schiaffo all'improvviso le mollai sul suo bel viso rimandandola da te. A letto ritornai piangendo la sognai sembrava un angelo. Mi stringeva sul suo corpo mi donava la sua bocca mi diceva sono tua e nel sogno la baciai. Francesco Guccini Nostra Signora dell'Ipocrisia. [...] Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare, solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare. Ivano Fossati La costruzione di un amore La costruzione di un amore spezza le vene delle mani mescola il sangue col sudore se te ne rimane La costruzione di un amore non ripaga del dolore è come un altare di sabbia in riva al mare La costruzione del mio amore mi piace guardarla salire come un grattacielo di cento piani o come un girasole [...] Mina Na sera ‘e maggio. Quando viene 'appuntamento guarde 'o mare guard'e fronne si te parlo nun rispunne sta distratto comme a che io te tengo dint' 'o core songo sempe 'nnammurato ma tu invece pienze a' n'ato e te staie scurdanno 'e me. Quanno se dice si tienelo a mmente nun s'ha dda fa murì nu core amante tu me diciste si na sera 'e maggio e mo' tiene 'o curaggio 'e me lassà. Tu me diciste si na sera 'e maggio e mo' tiene 'o curaggio 'e me lassà Domenico Modugno Se dio vorrà [...] se Dio vorrà ritornerò, ritornerò laggiù nel mio paese dove si sente il mare, laggiù c'è la mia casa nascosta tra gli ulivi ritornerò da te se Dio vorrà se Dio vorrà [...] Gigliola Cinguetti Dio come ti amo Nel cielo passano le nuvole che vanno verso il mare, sembrano fazzoletti bianchi che salutano il nostro amore. Dio come ti amo! Non è possibile avere fra le braccia tanta felicità. Baciare le tue labbra che odorano di vento, noi due innamorati come nessuno al mondo. Dio come ti amo! Mi vien da piangere, in tutta la mia vita non ho provato mai un bene così caro, un bene così vero. Chi può fermare il fiume che corre verso il mare, le rondini nel cielo che vanno verso il sole, chi può cambiar l'amore l'amore mio per te. Dio come ti amo! Un bene così caro, un bene così vero. Chi può fermare il fiume che corre verso il mare, le rondini nel cielo che vanno verso il sole, chi può cambiar l'amore l'amore mio per te. Dio come ti amo! Dio come ti amo! Marco Masini Ci vorrebbe il mare Ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi mentre si cammina verso un punto che non vedi ci vorrebbe il mare su questo cemento ci vorrebbe il sole col suo oro e col suo argento e per questo amore figlio di un'estate ci vorrebbe il sale per guarire le ferite dei sorrisi bianchi fra le labbra rosa a contare stelle mentre il cielo si riposa. Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo ora che mi lasci come un pacco per il mondo ci vorrebbe il mare con le sue tempeste che battesse ancora forte sulle tue finestre. Ci vorrebbe il mare sulla nostra vita che lasciasse fuori, come un fiore, le tue dita così che il tuo amore potrei cogliere e salvare ma per farlo ancora, giuro, ci vorrebbe il mare. ... Ci vorrebbe un mare dove naufragare come quelle strane storie di delfini che vanno a riva per morir vicini e non si sa perché come vorrei fare ancora, amore mio, con te. Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo ora che mi lasci come un pacco per il mondo ci vorrebbe il mare con le sue tempeste che battesse ancora forte sulle tue finestre. Ci vorrebbe il mare dove non c'è amore il mare in questo mondo da rifare ci vorrebbe il mare ci vorrebbe il mare Claudio Baglioni La prima volta Le tue mani di neve, i sospiri di mare, le tue labbra più rosse mi fanno impazzire, i tuoi seni di luna, la fronte sudata, il tuo amore nascosto da muri di seta. E ti amo, ti amo, ti amo, ti amo ti amo con tutto l’amore che ho dentro ti chiamo, ti chiamo e tu mi corri incontro. [...] Io ti prendo come mia sposa. Io ti prendo come mia sposa davanti a Dio e ai verdi prati ai mattini colmi di nebbia ai marciapiedi addormentati alle fresche sere d’estate a un grande fuoco sempre acceso alle foglie gialle d’autunno al vento che non ha riposo alla luna bianca signora al mare quieto della sera [...] Io, una ragazza e la gente. La mia vita è un'autostrada sì perchè per mal che vada io non faccio marcia indietro mai preferisco andare avanti senza pene ne rimpianti senza dire non lo faccio più La mia vita me la gioco ogni istante a poco a poco sempre sotto braccio alla mia libertà basta solo una canzone una semplice illusione per avere quello che non ho. La mia vita è senza storia io però non cerco gloria non m'importa d'esser chissà chi a me basta una chitarra per girar tutta la terra per parlar con quelli come me. Questo mondo e' un mare verde se si annaspa ci si perde io senza problemi vivo un po’ qua e un po' là la mia casa è la mia pelle il mio tetto son le stelle le coperte sono i sogni miei. Ho una ragazza che la notte mi vuol bene e che cancella con l'amore le mie pene e quando sono accanto a lei sono contento posso morire in un momento posso volare su nel vento E ci sei tu. ... e ci sei tu che stai nei sogni miei corri su e giù e non ti stanchi mai ti vesti di mare e poi fuggi lontano e il cuore mio sta nella tua mano ... e ci sei tu la luna sale su e' buio ormai e abbassi gli occhi tuoi ti guardo ti prendo ti porto nel vento e il mare diventa d'argento ... e ci sei tu che stai scoppiando dentro al cuore mio mentre ti stringo forte forte io ... io che ho paura che tu scappi via da questa vita mia senza parlare mi lascio andare dentro il tuo amore di più di più e ti vorrei di più sempre di più sei fatta di sguardi di ingenue parole nell' aria bagnata di sale ... e ci sei tu che stai scoppiando dentro al cuore mio mentre ti stringo forte forte io ... io che ho paura che tu scappi via da questa vita mia senza parlare voglio restare con il tuo amore e il resto non c'e' più e d'ora in poi ci siamo solo noi tu torni ogni sera vestita di mare tu torni qui e inventi l'amore Roberto Vecchioni Alessandro e il mare. Il tramonto era pieno di soldati ubriachi di futuro fra i dadi le bestemmie e il sogno di un letto più sicuro; ma quando lui usciva dalla tenda non osavano nemmeno guardare: sapevano che c'era la sua ombra sola davanti al mare. Poi l'alba era tutta un fumo di cavalli, gridi e risate nuove; dove si va, passato il Gange, Generale, parla, dicci solo dove: e lui usciva dalla tenda bello come la mattina il sole: come in una lontana leggenda, perduta chissà dove... tornava bambino, e tornava bambino, quando stava da solo a giocare nei viali di un immenso giardino; la fontana coi pesci dai riflessi d'argento, che poteva soltanto guardarla, mai buttarcisi dentro. Non un capello fuori posto mentre entrava a cavallo nel mare, e il cuore, il cuore gli batteva addosso come a una donna che si va a sposare; e tutti lo seguirono cantando senza nemmeno sospettare, e gli andarono dietro contenti di dover annegare. tornava bambino, e tornava bambino, quando stava da solo a giocare nei viali di un immenso giardino; la fontana coi pesci dai riflessi d'argento che poteva solo guardarla mai buttarcisi dentro. E mentre si voltava indietro non aveva niente da vedere; e mentre si guardava avanti niente da voler sapere; ma il tempo di tutta una vita non valeva quel solo momento: Alessandro, così grande fuori, così piccolo dentro. Il vecchio e il mare. Lasciatemi restare così tra questa barca e il cielo... fermo e inimmaginato come una nota di Mahler sopra un violino solo... lasciatemi restare così con questo pescecane legato al mio fianco che dovrei riportare a riva se solo fosse un po' più stanco. Così, dove tutte le cose sono soltanto battelli di passaggio, viste e perdute nell'attimo che un faro le trapassa di un raggio; perchè il vecchio adesso ha vent'anni e il mare ne ha milioni di milioni, perchè il vecchio adesso ha un sorriso che ha superato tutte le illusioni... E l'amore, l'amore, l'amore che bella scusa per sentirsi vivo è stato questo amore: e l'amore, l'amore, l'amore che insensata pagina di violenze, lacrime , sudore, e lontano, lontano, lontano il vecchio ha sempre la tua lettera che dice di tornare, perchè ti ha amato così tanto nonostante l'amore... Lasciatemi questa zona d'ombra, questo sentimento di non partenza : stendermi, ben sapendolo in questa dolcissima, totale indifferenza; ho figli che devono tirare le reti e fastidiosi richiami dalla riva, e conti da saldare con chi mi compra il pesce perchè io sopravviva: e l'amore, l'amore, l'amore che infrangibile anello è stato il tuo amore, l'attimo nella nebbia che più credibilmente rassomiglia al sole, in mezzo a scogli e stelle e guizzi di delfini da non considerare perchè il vecchio ora sa che è vero solo il mare e non c'è niente che sia vero tranne il mare; il vecchio sa, perchè ora il vecchio è il mare. Vincent. [...] Dolce amico mio fragile compagno mio che hai tentato sotto le tue dita di fermarla la vita come una donna amata alla follia la vita andava via e più la rincorrevi e più la dipingevi a colpi rossi per tenerla stretta gialli come dire aspetta! fino a che i colori non bastaron più e avrei voluto dirti Vincent questo mondo non si meritava un uomo bello come te Guarderò le stelle la tua la mia metà nel mondo che sono le due scelte in fondo o andare via o rimanere via dolce amico mio fragile compagno mio io in questo mare non mi perdo mai ma in ogni mare sai tous le bateau vont a l'azard pour rien addio da Paul Gauguin Edited October 3, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 7, 2009 1975 - Maracaibo - testo di Luisa "Lu" Colombo e David Riondino - cantata e pubblicata nell'estate 1981 da Lu Colombo (e non Raffaella Carrà!!!) e, da allora, ballatissima... "Maracaibo balla al barracuda si ma balla nuda, Zaza. Si ma le machine pistole si ma le mitragliere era una copertura faceva il traffico d'armi con Cuba Innamorata si ma di Miguel ma Miguel non c'era era in Cordigliera da mattina a sera. Si ma c'era Pedro con la verde luna L'abbracciava sulle casse, sulle casse di nitroglicerina Tornò Miguel tornò, la vide impallidì Il cuore suo tremò, quattro colpi di pistola le sparò. Maracaibo, mare forza nove, fuggire sì ma dove, Zaza. L'albero spezzato una pinna nera nella notte scura come una bandiera morde il pescecane nella pelle bruna una zanna bianca come la luna. Maracaibo, finito il barracuda, finito ballar nuda, Zaza. Un gran salotto ventitrè mulatte danzan come matte casa di piaceri per stranieri centotrentachili splendida regina rhum e cocaina, Zaza. Se sarai cortese ti farà vedere nella pelle bruna una zanna bianca come la luna" Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 12, 2009 1987 - Dune mosse -Zucchero e M.Figliè Un viaggio in fondo ai tuoi occhi "dai d'illusi smammai" Un viaggio in fondo ai tuoi occhi solcherò dune mosse. Don't cry però poi... colammo giù e miseri noi... guardammo il blu. Il mare in fondo ai tuoi occhi grembi nudi lambì Il vento in fondo ai tuoi occhi carezzò dune mosse. Don't cry e noi poi... colammo giù si rimbalzò e... tornammo su. Dentro una lacrima e verso il sole voglio gridare amore uh uh non ne posso più Vieni t'imploderò a rallentatore e nell'immenso morirò! Un viaggio in fondo ai tuoi occhi "nei d'illusi smammai" La pioggia in fondo ai tuoi occhi cancellò dune mosse. Don't cry però poi... colammo giù e miseri noi... guardammo il blu. Un viaggio in fondo ai tuoi occhi solcherò dune mosse un viaggio in fondo ai tuoi occhi solcherò, solcherò, dune mosse! Un viaggio in fondo ai tuoi occhi Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 15, 2009 1991 - La casa sul mare -Paola Turci Il corpo tuo vuol comandare ma la mia mente non ci sa stare Questa casa qui sul mare però la voglio fare Poco mobilio che arredi il mio cuore perché io adesso vorrei ricominciare a costruire la mia casa sul mare E toglierò i catenacci che han fatto scappare le vecchie amiche eravamo tante formiche Voglio tuffarmi un po’ in quel di buono che ho e asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri che mi rincorrono e abbronzarmi si di sentimenti così Dio che non sbianchino mai Dio che almeno tu possa darmi di più Guarda quei bambini e tutte quelle mamme, i pannolini che non volevi mai comprare mai e che non comprerai Sul corpo tuo c’ho messo una croce o maggiordomo vieni non voglio un duce Mangerò dalle tue mani nella mia casa sul mare coi muri sempre più bianchi ma meno stanchi e arance da mangiare come un vero amore Voglio tuffarmi un po’ che ho e asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri che mi rincorrono e abbronzarmi si di sentimenti così Dio che non sbianchino mai Dio che almeno tu possa darmi di più guarda gli uccellini che cantano per me dai finestrini tranquilli state lì cip cip così che l’orco non c’è Guarda le mie mani… Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 16, 2009 Complimenti per aver raggiunto i 2 000 clic con questa interessante discussione che hai condotto con leggerezza e competenza. Ai prossimi traguardi Elena! :s20: :s01: Share this post Link to post Share on other sites
iy7597 Report post Posted October 16, 2009 Negrita - Hemingway - Ehi! Negrita (2003) Bentornata a Cuba Giugno plachera' i tuoi nervi C'e' una barca pronta dietro a un'altra pagina Sfoga la tua rabbia nella rabbia dell'oceano forse c'e' una spiaggia dietro a un'altra pagina Ma come puo' accaderti questo? Decolli a bordo del tuo letto Stai tranquilla non e' niente e' solo vita che entra dentro il fuoco che ti brucia il sangue quella e' l'anima Puo' anche non piacerti il mondo o forse a lui non piaci te comunque questa e' un'altra storia questo e' Hemingway A Barcellona un uomo svelto fruga tra i ricordi dietro la schiena il suolo e non capisce perche' e' li L'arena e' tutta in piedi non si muove un filo d'aria Sa di tequila e sale e di dolore andarsene... L'ultima pagina che hai letto e' stata un toro in mezzo al petto Ma stai tranquilla non e' niente e' solo vita che entra dentro il fuoco che ti brucia il sangue quella e' l'anima Puo' anche non piacerti il mondo o forse a lui non piaci te comunque questa e' un'altra storia questo e' Hemingway questo e' Hemingway Share this post Link to post Share on other sites
iy7597 Report post Posted October 16, 2009 Ho tirato in ballo i Negrita per poter citare un'altra loro canzone, interpretata dall'equipaggio di nave Vesuvio :s03: Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 17, 2009 Bravo C.te iy7597! :s20: A me i Negrita piacciono da matti e ho avuto occasione di vedere nel passato ben quattro concerti (nell'ultimo addirittura sono andata nel backstage e, quindi, foto con Pau ed autografi di rito): hanno davvero un bel tiro dal vivo. Non come la E Street Band, ma fanno il loro dovere. E poi spettacolare quel video... :s68: E' la dimostrazione che noi non siamo gli unici a fare un po' i matti sul lavoro! :s14: :s04: Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted October 17, 2009 Il video del Vesuvio non è cònsono al decoro :s05: :s05: :s05: Share this post Link to post Share on other sites
iy7597 Report post Posted October 17, 2009 Il video del Vesuvio non è cònsono al decoro :s05: :s05: :s05: Stai scherzando, spero :s02: Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted October 17, 2009 Perchè "spero"? :s12: :s03: :s03: :s03: Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 17, 2009 Il video del Vesuvio non è cònsono al decoro :s05: :s05: :s05: E dovevano pensarci prima!!! :s56: Sapevano (?) cosa stavano facendo! Quei signori e signore mi paiono tutti ampiamente adulti: si assumano quindi le loro responsabilità. Comunque cari C.ti, non infiammiamoci di prima mattina, di sabato poi... E ricordiamoci che qui parliamo e filosofeggiamo di canzoni. :s01: Share this post Link to post Share on other sites
iy7597 Report post Posted October 17, 2009 Perchè "spero"? :s12: :s03: :s03: :s03: Perché, imho, è un ottimo video promozionale per la Marina, ancor più perché realizzato in casa, in maniera amatoriale, dall'intero equipaggio. Tempo addietro, il video fu rilanciato anche da Ansa.it, ottenendo una discreta popolarità :s01: Share this post Link to post Share on other sites
iy7597 Report post Posted October 17, 2009 Bravo C.te iy7597! :s20:A me i Negrita piacciono da matti e ho avuto occasione di vedere nel passato ben quattro concerti (nell'ultimo addirittura sono andata nel backstage e, quindi, foto con Pau ed autografi di rito): hanno davvero un bel tiro dal vivo. Non come la E Street Band, ma fanno il loro dovere. E poi spettacolare quel video... :s68: E' la dimostrazione che noi non siamo gli unici a fare un po' i matti sul lavoro! :s14: :s04: Tra l'altro, la canzone non è nemmeno OT, dato che il testo recita: Sopra un'onda stanca che mi tira su Mentre muovo verso sud Sopra un'onda che mi tira su Rotolando verso sud. :s03: Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 17, 2009 Un lavoro corale, gioioso e simpatico ... e ad una ripresa ho sentito: "mare accarezzami luna ubriacami" per cui rientra appieno nel post. Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 17, 2009 (edited) Ancora qualche testo ascoltato un po' qua e un po' là. C'è Marco Masini, che sto imparando ad apprezzare, con una canzone molto intensa. Mentre per quanto riguarda la canzone di Ramazzotti bisogna aver pazienza sino alla fine per trovare quello che ci serve. Raf Gente di mare A noi che siamo gente di pianura navigatori esperti di città il mare ci fa sempre un po' paura per quell'idea di troppa libertà. Eppure abbiamo il sale nei capelli del mare abbiamo le profondità e donne infreddolite negli scialli che aspettano che cosa non si sa gente di mare, che se ne va, dove gli pare, dove non sa gente che muore di nostalgia ma quando torna dopo un giorno muore per la voglia di andare via E quando ci fermiamo sulla riva lo sguardo all'orizzonte se ne va portandoci i pensieri alla deriva per quell'idea di troppa libertà gente di mare, che se ne va, dove gli pare, dove non sa gente corsara che non c'è più gente lontana che porta nel cuore questo grande fratello blu. Al di la del mare c'è qualcuno che c'e' qualcuno che non sa niente di te gente di mare che se va, dove gli pare, dove non sa Cristina Vaira Libera Mente Libera da un pensiero più leggera da un tormento che mi ferma qua immobile io vorrei chiudere gli occhi e sentire solo il suono di onde del mare vivo una musica che mi invita ad un ballo infinito Una voce libera di cantare Un corpo libero di ballare Ora liberamente dolcemente si lascia cullare la mente colma solo del niente Ah, io sì volando sento il blu in un brivido che mi sfiora la pelle così. [...] Georges Moustaki Lo straniero Con questa faccia da straniero sono soltanto un uomo vero anche se a voi non sembrerà. Ho gli occhi chiari come il mare capaci solo di sognare mentre ormai non sogno più. Metà pirata metà artista un vagabondo un musicista che ruba quasi quanto dà con questa bocca che berrà a ogni fontana che vedrà e forse mai si fermerà. Con questa faccia da straniero ho attraversato la mia vita senza sapere dove andar e' stato il sole dell'estate e mille donne innamorate a maturare la mia età. Ho fatto male a viso aperto e qualche volta ho anche sofferto senza però piangere mai e la mia anima si sa in purgatorio finirà salvo un miracolo oramai. Con questa faccia da straniero sopra una nave abbandonata sono arrivato fino a te adesso tu sei prigioniera di questa splendida chimera di questo amore senza età. [...] 'O paese d''o sole. Ogge sto tanto allero ca, quase quase me mettesse a chiagnere pe' sta felicità. Ma è vero o nun è vero ca so' turnato a Napule? Ma è vero ca sto ccà? 'O treno stava ancora int' 'a stazione quanno aggio 'ntiso 'e primme manduline. Chisto è 'o paese d' 'o sole, chisto è 'o paese d' 'o mare, chisto è 'o paese addò tutt' 'e pparole, sò doce o sò amare, sò sempre parole d'ammore. Tutto, tutto è destino Comme, putevo fà furtuna all'estero s'io voglio campà ccà? Mettite a frisco 'o vino, tanto ne voglio vevere ca m'aggia 'nbriacà. Dint' a sti quatte mura io sto cuntento. Mamma me sta vicino, e nenna canta. Chisto è 'o paese d' 'o sole, chisto è 'o paese d' 'o mare, chisto è 'o paese addò tutt' 'e pparole, sò doce o sò amare, sò sempre parole d'ammore. Eros Ramazzotti Un nuovo amore Sognare un nuovo amore e lasciarsi andare a un libero abbandono sulle onde invisibili di un suono sentire andare con il pensiero e abbracciare con lo sguardo l'orizzonte fino al punto dove curva dolcemente sognare un nuovo amore da scoprire in fondo ad ogni solitudine perché diventi senza mai morire un' instancabile abitudine immaginare un nuovo amore che nasca con le mani libere per insegnargli a camminare e poi par dargli un prato dove correre per dargli sempre più un po' di più un po' di più e ancor di più lasciarlo andare fino che impara a volare sognare e all' improvviso ritrovarsi con le mani nelle tue e capire che tu avevi già deciso noi due un nuovo amore da scoprire in fondo a questa solitudine con le parole che sai dire tu alla mia età dell' inquietudine immaginare un nuovo amore che abbia gli occhi della fantasia per dargli tutto il suo valore nei miei momenti di malinconia per dargli sempre più un po' di più un po' di più e ancor di più lasciarlo andare fino che impara a volare sognare un nuovo amore e svegliarsi finalmente al nuovo sole mentre l'ombra del mio cuore segue il mare sognare Edited November 27, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 20, 2009 Ricordo Marisa Sannia, una bella ragazza sarda, alta, longilinea, giocatrice di pallacanestro, che alla fine degli anni Sessanta cantava con voce delicata Casa bianca e La compagnia, era un po' la nostra Catherine Spaak, anche se molto meno intrigante e più acqua e sapone, come lei prese la strada del cinema e anche del teatro con grande professionalità. A partire dagli anni Novanta si dedicò a musicare e cantare in sardo le opere di alcuni nostri poeti fra cui una di Montanaru: It'est sa poesia? It’est sa poesia?… Est sa lontana bell’immagine bida e non toccada, unu vanu disizu, una mirada, unu ragiu ’e sole a sa fentana, Unu sonu improvisu de campana, sas armonias d’una serenada o sa oghe penosa e disperada de su entu tirende a tramuntana. It’est sa poesia?… Su dolore, sa gioia, su tribagliu, s’isperu, sa oghe de su entu e de su mare. […] Dice più o meno: Cos'è la poesia? Immagine lontana vista e mai raggiunta, un desiderio, uno sguardo, un raggio di sole alla finestra, un suono improvviso di campana, l'armonia di una serenata, la voce sofferente e disperata del vento di tramontana. Dolore, gioia, travaglio e speranza, voce del vento e del mare. Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 21, 2009 (edited) 2009,Gioia infinta, Negrita "[...] un W all'amicizia vera, che è una cosa rara, che un oceano ci separa, brindo a voi e a questa vita, pace amore e gioia infinita… (Como un rio, como el mar, como el sol) [...] Edited October 21, 2009 by Febea Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 21, 2009 (edited) Dice più o meno:Cos'è la poesia? Immagine lontana vista e mai raggiunta, un desiderio, uno sguardo, un raggio di sole alla finestra, un suono improvviso di campana, l'armonia di una serenata, la voce sofferente e disperata del vento di tramontana. Dolore, gioia, travaglio e speranza, voce del vento e del mare. Sorprendente trovare una definizione più appropriata della poesia... in una poesia... in una canzone di poesia... Edited October 21, 2009 by Febea Share this post Link to post Share on other sites
LT Melekhin * Report post Posted October 22, 2009 RAF - Per tutto il tempo In questo mondo che deve cambiare tu non cambiare mai le righe scritte a mano dal tuo cuore su un foglio bianco tra i regali di Natale Andiamo fuori che nevica e sembra vero questo finto inverno si può sorridere si può sperare per quanto strana la vita a volte sembra normale Io che ho avuto tanto non mi rendevo conto che in fondo quel che conta è dividere con te ogni attimo... Per tutto il tempo di questo tempo che quando l'hai compreso è già passato Giorno per giorno andremo avanti un passo dopo l'altro sempre in contatto stretto per tutto il tempo... E ho cercato tutte le parole negli orizzonti aurore luci e stelle ma non c'è niente che possa esprimere vagamente quello che provo per te Ma tu che hai imparato a leggere dentro di me sai che vorrei, vorrei portarti via... E più lontano sopra un arcobaleno nel mezzo di un concerto in mare aperto... E il vento sul tuo viso avrai la curva di un sorriso strepitoso che come un faro acceso per me che ti guardo col fiato sospeso come quella prima volta che incontrandoci per caso il destino ci ha sorpreso sentirai guardandomi negli occhi che non è cambiato niente in quel riflesso ci sei sempre tu sei tu... Per tutto il tempo del nostro tempo che appena l'hai afferrato è gia tornato.. tu lascialo tanto non può cambiare un vero amore, vero per tutto il tempo... Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted October 23, 2009 2007, Dove finisce il mare, Francesco Renga Io non so parlare e non so vedere come te, per questo sono qui e vorrei capire come fa l'amore quando sei distante come me e c'è stato un tempo in cui ho creduto non ci fosse niente e sono andato via... via dal mondo ma tutte le strade portano qua e dove finisce il mare comincerà un altro giorno, ancora il sole nelle mie scarpe nuove mi troverai seduto accanto a te vieni qui, adesso stringimi, se vuoi raccontami, se puoi dimentica griderò nel vento e riderò nel pianto, così tu non te ne accorgerai e c'è stato un tempo in cui ho sentito che bastava poco per cadere giù, fino in fondo ma tutte le strade portano qua e dove finisce il mare comincerà un altro giorno, ancora il sole nelle mie scarpe nuove mi troverai seduto accanto a te luce di un istante per te dopo l'orizzonte c'è un altro giorno, ancora il sole e avrò parole nuove per dirti che ho amato solo te Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted October 30, 2009 (edited) Erano gli anni Sessanta e Cochi e Renato inventavano un nuovo tipo di canzone comica basata sul parlato e sul cantato. Le due che riporto hanno per tema il mare. La prima è Come porti i capelli bella bionda. (ogni riferimento alla bionda titolare della discussione è puramente ... voluto :s10: ) Come porti i capelli bella bionda, tu li porti alla bella marinara, tu li porti come l'onda come l'onda in mezzo al mar. Come porti i capelli bella bionda, tu li porti alla bella marinara, tu li porti come l'onda come l'onda in mezzo al mar. In mezzo al mar ci sta i camin che fumano, saranno le mie belle che si consumano... Come porti i capelli bella bionda, tu li porti alla bella marinara, tu li porti come l'onda come l'onda in mezzo al mar. Come porti i capelli bella bionda, tu li porti alla bella marinara, tu li porti come l'onda come l'onda in mezzo al mar. In mezzo al mar ci sta i camin che fumano, saranno le mie belle che si consumano... Cochi e Renato A me mi piace il mare. Io per il lavoro che faccio viaggio molto e una volta sono stato anche a Genova. Anch'io sono stato a Genova con te, ma non vado in giro a raccontarlo a tutti. Io quando vado a Genova vado da solo e gli altri non ho piacere che vengano a Genova con me. Quella volta c'ero anch'io. Quella volta sono andato da solo, eh eh sono andato in moto e non c'era neanche il sedile di dietro. Io c'ero. A Genova ho incontrato un signore che con un giro di parole mi ha fatto capire che a Genova c'è il mare. Il mare l'abbiamo avuto anche a noi a Milano, tutto cosparso del suo bel ondeggìo che esso c'ha dentro, esso andava da Porta Lodovica fino in via Farini, via Torino tutto un scoglio, che c'è ancora il pesce adesso in via Spadari. Poi sono arrivati i tedeschi e hanno spaccato su tutto... c'è rimasto l'idroscalo che c'è ancora la gente abbronzata adesso. A me mi piace il mare, a me mi piace il mare, a me mi piace molto... effettivamente. In occasione dell'estate e nonostante la stagione ho comprato dei regali un canotto e l'ombrellone. Sono sempre in giro in spiaggia qui le spese vanno su, ho bisogno di vederti, sì ma presto presto, che non vivo più. Uhe! Non si sa mai non si sa mai quello che al mondo ci può capitar Non si sa mai non si sa mai quello che è stato non può più tornar Non si sa mai non si sa mai tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male, sai non si sa mai. Ohè! [parlato] Non so se qualcuno di voi sia mai stato al mare. Io ci sono stato Ma taci che tu non c'hai neanche la moto. Allora il mare è fatto; eh è fatto, allora, eh tutto eh, tutt eh aspetta un attimo, allora, eh tutto davanti c'è, ehm no cioè di dietro... Davanti o di dietro? Allora dietro le case, venendo avanti si incontra tutta una struttura che b.., dunque venendo avanti allora lì c'è il vicolo di Arma di Taggia dove sono stato una volta in pensione con il mio papà, tutto pagato, venendo ancora avanti tutta una roba buttata giù per terra... tipo farina, però essa è sabbia, ma non messa giù a mucchi, tutta spianata bene sinistra, destra, ehm... tipo spiaggia, di fronte... tutta una roba piena d'acqua, ma non fissa come al palazzo del ghiaccio, essa è tutta semovibile. Come semovibile? Semovibile, alto, basso, qui si fanno i tuffi se l'acqua è alta, se l'acqua è bassa si sta all'asciutto e ci si bagna con l'onda che arriva, sciac. I laghi non vado mai. Silenzio, se no non si diventa neri. Quanti giorni posso stare, senza averti qui con me, fammi fare un po' di conti, io non vivo senza te, risultato dei miei conti, ti rivedo volentieri, ho capito che era ieri, pensa proprio ieri che aspettavo te. Ohé! Non si sa mai non si sa mai quello che al mondo ci può capitar Non si sa mai non si sa mai quello che è stato non può più tornar Non si sa mai non si sa mai tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male, sai non si sa mai. Ohé! [parlato] Mettiti il costume! No! Sì va beh ci si diverte, tutto costa da impazzire, pensa ieri tre gelati quattrocentomilalire, ho venduto l'ombrellone, il canotto l'è sciupà, porta dietro qualche lira, e tremilioni e sette forse basterà Non si sa mai non si sa mai quello che al mondo ci può capitar Non si sa mai non si sa mai quello che è stato non può più tornar Non si sa mai non si sa mai tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male, sai non si sa mai. Ohé! Non si sa mai non si sa mai quello che al mondo ci può capitar Non si sa mai non si sa mai quello che è stato non può più tornar Non si sa mai non si sa mai tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male, sai non si sa mai. Ohé! Edited October 30, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted November 2, 2009 Al rientro da un ricco e movimentato week-end, va aggiunta quella canzone (mai sentita a dir la verità) che ci ha fatto mandare a rotoli il lavoro di gruppo fatto fino ad allora circa le domande de "Il milionario" svolto con perizia e scienza davanti a caffè ed ammazzacaffè: 1976, Il veliero, Battisti e Mogol "Il veliero va e ti porta via, in alto mare e già sei meno mia. Inevitabile oramai, ma come faccio a immaginare che sarai di un altro uomo! Il veliero va e mi porta via, spumeggiando va, è giusto e sia. Ma mi domando come può il mio destino fare in modo che sarò di un'altra donna! Il veliero va, tutti quanti su, prua al mare va non torna più! Lo smarrimento vince sempre lui, mamma paura come sempre non lasci mai i figli tuoi!" Share this post Link to post Share on other sites
Febea Report post Posted November 6, 2009 Ecco il testo di un nuovo singolo che da poco passa in radio. Appropriato alla giornata di oggi. :s06: 2009, Piove, Alex Britti "Piove sui monti e sulle scale su petali e parole sul cuore mio che batte Piove sui poveri soldati sui campi abbandonati e sulla mia città. Piove e mentre guardo il mare ripenso alle parole che mi hai lasciato scritte Provo un po' a dimenticare infatti guardo il mare e non ci penso più Agosto sembra ormai lontano ma io sono vicino a dove ti incontravo semplice vestita in modo semplice sei diventata complice e non ti scordo più... Piove, adesso come prima sto nella mia cucina che mi preparo un pesce. Cuoce lentamente il sugo e nel frattempo annego e non ci penso più. Agosto è ancora nei miei sensi ma tu cosa ne pensi mi vuoi ancora bene indice di una vita semplice sei diventata complice ma non ti fidi più. Chissà dove sarai adesso dov'è tutto quel sesso, quel caldo, quel sudore... Chissà se ancora pensi al mare al caldo da morire che non si sente più... Chissà se agosto è ancora nostro, se ancora splende il sole o poi magari piove... Chissà se mai la frustrazione diventa un'emozione così non piove più. Piove, sui banchi della scuola su ogni mia parola che non riesco a dire, provo un pò a dimenticare infatti guardo il mare e non ci penso più..." Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted November 11, 2009 (edited) C'è anche una canzone di Buscaglione, amatissimo da me ragazzino. Don Backy Canzone. Nel più bel sogno, ci sei solamente tu sei come un'ombra che non tornerà mai più tristi sono le rondini nel cielo mentre vanno verso il mare é la fine di un amore Io sogno e nel mio sogno vedo che non parlerò d'amore, non ne parlerò mai più quando siamo alla fine di un amore piangerà soltanto un cuore perché l'altro se ne andrà Ora che sto pensando ai miei domani son bagnate le mie mani sono lacrime d'amore Nel più bel sogno ci sei solamente tu sei come un'ombra che non tornerà mai più questa canzone vola per il cielo le sue note nel mio cuore stan segnando il mio dolore Questa canzone vola per il cielo le sue note nel mio cuore stan segnando il mio dolore De Gregori L'uccisone di Babbo Natale. Dolly del mare profondo, figlia di minatori, si leva le scarpe e cammina sull'erba insieme al figlio del figlio dei fiori. E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo, la luna impaurita li guarda passare e le stelle sono punte di spillo. E mentre le lancette camminano i due si dividono il fungo e intanto mangiando ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo. Infatti arriva Babbo Natale, carico di ferro e carbone, il figlio del figlio dei fiori lo uccide con un coltello e con un bastone. E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane, le nuvole passano dietro la luna e da lontano sta abbaiando un cane. E la neve comincia a cadere, la neve che cadeva sul prato e in pochi minuti si sparse la voce che Babbo Natale era stato ammazzato. Così Dolly del mare profondo e il figlio del figlio dei fiori si danno la mano e ritornano a casa, tornano a casa dai genitori. Fred Buscaglione. Love in Portofino. I found my love in Portofino perchè nei sogni credo ancor Lo strano gioco del destino A Portofino m'ha preso il cuor Nel dolce incanto del mattino il mare ti ha portato a me Socchiudo gli occhi e a me vicino A Portofino rivedo te ricordo un angolo di cielo Dove ti stavo ad aspettar Ricordo il volto tanto amato e la tua bocca da baciar I found my love in Portofino quei baci più non scorderò Non è più triste il mio cammino a Portofino I found my love [...] Edited November 11, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted November 15, 2009 (edited) Dato che non posso postare foto di navi perchè ho il computer guasto metto qualche canzone presa dal web e la cosa non mi dispiace. Questa l'ascoltavo nel juke box e non da solo. Loredana Bertè Il mare d'inverno. Il mare d'inverno è solo un film in bianco e nero visto alla TV. E verso l'interno, qualche nuvola dal cielo che si butta giù. Sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via, punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani. E io che rimango qui solo a cercare un caffè. Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera. E' poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera. Alberghi chiusi, manifesti già sbiaditi di pubblicità, Macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d'estate non cade. E io che non riesco nemmeno a parlare con me. Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via. Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia. Mare mare, non ti posso guardare così perché questo vento agita anche me, questo vento agita anche me. Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà. La radio e i giornali e una musica banale si diffonderà. Nuove avventure, discoteche illuminate piene di bugie. Ma verso sera, uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto. Mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già. Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via. Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia. Mare mare, non ti posso guardare così perché questo vento agita anche me, questo vento agita anche me Milva Canzone della donna che voleva esser marinaio. Adesso soltanto adesso che il mio sguardo sposa il mare faccio a pezzi quel silenzio che mi vieta di sognare file di alberi maestri e mille e mille nodi marinari e tracce di serpenti freddi ed indolenti con il loro innaturale andare e linee sulla luna che nel palmo ognuna è un posto da dimenticare e il cuore questo strano cuore che su una scogliera già sa navigare Adesso, soltanto adesso che il mio sguardo avvolge il mare io capisco chi ha cercato le sirene chi ha potuto il loro canto amare dolce nella testa come il giorno della festa i datteri col miele e forte come il vento che si fa tormento e spezza il cuore agli uomini e alle vele e allora non c’è gloria o voglia che si possa bere oppure masticare né pietra di mulino a vento che quel sasso al cuore, possa frantumare. Marco Masini Cuccioli. [...] Cucciolo resta com me sarò il tuo amante e la giovane zia che quando chiedi il perchè dei perchè ti saprò dare in risposta un pezzetto di vita la mia sarò il tuo amante e la giovane zia che in bicicletta ti porta nei sogni che scappano via verso un mare salato di pesci e conchiglie un mare guarito dal sole che qui non c'è ma che in me e in te perchè tu avresti bisogno di correre il mondo Dolcissimo cucciolo senza il guinzaglio della realtà Ti darò la mia fantasia e il mio braccio dov'è il tuo cuscino e il tuo seno il mio addormentata fai parte di me. E allora guardo il soffitto e mi sento un po' cucciolo anch'io. Edited November 15, 2009 by gichiano Share this post Link to post Share on other sites
gichiano Report post Posted November 17, 2009 Per fortuna Guccini ha messo una volta la parola mare in questa canzone così struggente, una delle più belle mai scritte sull'amore, così tutti la possiamo leggere in questa discussione. Francesco Guccini Vorrei. Vorrei conoscer l' odore del tuo paese, camminare di casa nel tuo giardino, respirare nell' aria sale e maggese, gli aromi della tua salvia e del rosmarino. Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero parlando con me del tempo e dei giorni andati, vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero, come se amici fossimo sempre stati. Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri, le strisce delle lumache nei loro gusci, capire tutti gli sguardi dietro agli scuri e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io... Vorrei con te da solo sempre viaggiare, scoprire quello che intorno c'è da scoprire per raccontarti e poi farmi raccontare il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire; vorrei tornare nei posti dove son stato, spiegarti di quanto tutto sia poi diverso e per farmi da te spiegare cos'è cambiato e quale sapore nuovo abbia l' universo. Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona o il mare di una remota spiaggia cubana o un greppe dell' Appennino dove risuona fra gli alberi un' usata e semplice tramontana e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io... Vorrei restare per sempre in un posto solo per ascoltare il suono del tuo parlare e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo impliciti dentro al semplice tuo camminare e restare in silenzio al suono della tua voce o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso dimenticando il tempo troppo veloce o nascondere in due sciocchezze che son commosso. Vorrei cantare il canto delle tue mani, giocare con te un eterno gioco proibito che l' oggi restasse oggi senza domani o domani potesse tendere all' infinito e lo vorrei perchè non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io... Share this post Link to post Share on other sites