Vai al contenuto

Chisimaio


hdosbe

Messaggi raccomandati

Non riesco a capire per quale motivo l'Italia di Mussolini pensò di impiantare la principale base marittima in AOI a Chisimaio e non investire sull'ottima Massaua o su un altro approdo somalo.

 

La posizione di Chisimaio è fortemente periferica e vicinissima al confine keniota, lontana dalle costruende arterie stradali e progettuande ferroviarie; se la "flotta d'evasione era vista come strumento antibritannico (più che antifrancese) non era ammissibile l'idea di posizionare il ns. principale approdo in AOI ad un centinaio di km dalla frontiera e al di qua (in senso negativo) dell'unica linea difensiva (naturale) immaginabile: il fiume Giuba.

 

So benissimo che era un porto naturale, l'unico con fondali sufficientemente alti, ben riparato dai monsoni, sulla costa somala; se però si pensava ad una guerra contro i cugini d'oltralpe Massaua era meglio posizionata, gia discretamente accessoriata e (per sua forma naturale) era il miglior porto del Mar Rosso in senso assoluto.

 

Diverso il discorso se il nemico fosse stato il RU che, controllando lo stretto di Bab el-Mandeb (che è comunque largo 30 km, non 14 come Gibilterra), i britannici avrebbero potuto limitare od impedire l'uscita in oceano dei ns. mezzi di superficie; in quel caso Capo Hafun e il porto di Dante sarebbero stati in una posizione molto meno eccentrica, assai meno esposta al nemico e credo che la dimensione del porto, l'altezza dei fondali e la protezione dai monsoni non fossero inferiori a quelle di Chisimaio.

 

Cari comandanti attendo vs. repliche.

 

MAS

 

P.S.: dove si può postare un OT su un fatto (medico farmacistico) accadutomi e cge credo meriti qualche considerazione? :s05:

Link al commento
Condividi su altri siti

P.S.: dove si può postare un OT su un fatto (medico farmacistico) accadutomi e cge credo meriti qualche considerazione? :s05:

In "Fuori discussione" ( https://www.betasom.it/forum/index.php?showforum=61 )

Link al commento
Condividi su altri siti

Non sono particolarmente esperta di porti, ma non mi risulta che si sia puntato molto su Chisimaio; il "nostro" porto in Africa è sempre stato considerato Massaua, oltretutto enormemente potenziata all'epoca dela guerra in Etiopia.

Alcuni dati: (pochi, perché non avendo il programma di lettura e trasferimento in Word :s06: , devo copiarmeli uno per uno, col rischio pure di errori)

 

(da Guida d'Italia del Touring Club Italiano - Possedimenti e colonie, 1929)

Movmento commerciale a. 1927

dall'Eritrea: Import 201.536 (migliaia di lire) dalla Somalia Import: 156.245

dall'Eritrea Export 81566 dala Somalia Export 25299

 

a. 1928

 

dall'Eritrea: Import 195627 dalla Somalia Import 134.158

dall'Eritrtea Export 93.712 dala Somalia Export 42.330

 

non sto a trascrivere tutte le linee di navigazione che toccavano Massaua (troppo lungo, e con cadenze incredibilmente frequenti :s14: )...per la Somalia, dico solo alcuni dati...nl 1927 approdano 363 piroscafi (solo uno al giorno) , e 615 velieri

 

Nel 1928 Masaua aveva 350 europei ,12000 :s07: comprendendo i sobborghi in terraferma ("Massaua" è originariamene un paio di isole, Taulud e Massaua), Chisimaio 50.

 

Ma andiamo pure avanti. Da Guida del'Africa Orientale Italiana, Consociazione Turistica Italiana , 1938

 

A Chisimaio gli europei sono diventati 100, ma a Massaua sono 4907 solo gli italiani. Il porto di Massaua ha banchine (le principali sono la Salvago Raggi e la Regina Elena) trafficatissime, ristoranti, alberghi di alto livello ecc. Di Chisimaio si specifica che "I piroscafi gettano l'ancora lla Baia del Rifugio" a S dela città, protetta dai monsoni di NE, dalla isola di Chisimaio e dalla punta di Fauatu; lo sbarco aviene a mezzo di barche che approdano al pontile o alla dogana. Lo sbarco è poco comodo durante il monsone di SO, contro il quale la baia non ha suficiente riparo."

Non a caso, sbarcare un'autovettura di peso inferiore ai 2000 kg costava 1500 lire a Masaua, 2100 a ogadiscio o Chisiamaio, di peso superiore ai 2000 kg costava 1875 lire a Massaua, 2550 a Chisimaio...

 

Mi fermo qui, se servono altri dati vedo di trovarli: quelle guide sono una fonte inesauribile....

Modificato da malaparte
Link al commento
Condividi su altri siti

Eppure in più siti e su parecchi libri, ho trovato indicazioni sull'intenzione di costruire a Chisimaio la base principale della RM in AOI (quella dove sarebbe stata localizzata la "flotta d'evasione"; i lavori sarebbero dovuti iniziare all'inizio del '40 per rendere la base parzialmente agibile per il '42 e completati per il '44/45.

 

Nei progetti erano compresi delle "rimesse" in C.A. per i sub oceanici; per i soliti e ben noti problemi di bilancio l'inizio lavori venne procrastinato all'inizio del '41 data in cui Chisimaio era definitivamente in mano inglese.

 

Sulle capacità di Massaua siamo tutti d'accordo, ma in una guerra oceanica contro i britannici Massaua era di scarsa utilità (utile come base di torpediniere e somm. costieri per l'interdizione al traffico navale nel Mar Rosso); era come se la Francia avesse basato la sua flotta oceanica (in una guerra contro britannici e magari anche contro spagnoli) a Tolone e non a Nantes, Brest, Bordeaux, Dakar, Casablanca ecc..

 

MAS

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi puoi dare indicazioni su siti e libri, per favore? Mi interessa...

Che servisse un porto "d'evasione" rispetto a Bab El Mandeb non era una cattiva idea. Peccato che cmq, da quel che so, non avessimo asolutamente porti adatti. Avevamo preso Massaua ( e prima Assab) pensando al Canale di Suez, non a Capo Guardafui.....

Link al commento
Condividi su altri siti

Se non ricordo male, avevamo installato a Massaua anche uno o due bacini galleggianti, più tardi tornati utili agli inglesi per riparare piccoli incrociatori classe DIDO (una volta trasferiti ad Alessandria, sempre se non ricordo male). Una facility abbastanza inusitata per il Mar Rosso. A Aden non ce n'erano: da Malta gli inglesi dovevano arrivare a Bombay (Mumbai) o a Durban.

Link al commento
Condividi su altri siti

Spunti se ne trovano in vari forum sia in italiano che in inglese, ora in ufficio non ho molti dati:

 

http://www.regiamarinaitaliana.it/index.html

 

Sia in libri di Bagnasco e di Gorgerini si fanno varie allusioni alla flotta d'evasione e alla base di Chisimaio (addirittura nella guida all'AOI del CTI del 1938).

 

Credo che Chisimaio e Dante avessero delle potenzialità, mentre per Mogadiscio la creazione di un vero porto richiese spese folli ai sovietici negli anni '70 e l'unico serio risultato fu la distruzione della barriera corallina e l'arrivo di grossi squali quasi a riva mentre sino ad allora si poteva fare il bagno tranquillamente; anche noi sulla fine degli anni '30 pensammo di creare un porto a Mogadiscio, ricavato nella zona della stazione ferroviaria (costruendolo in una zona di terra) con grandi scavi, ma la guerra fece in modo che non si arrivasse neppure ad un progetto vero e proprio (a Chisimaio sembra che un progetto ci fosse).

 

MAS

Link al commento
Condividi su altri siti

Cari Comandanti, mi aggancio a quanto è stato scritto da chi mi ha preceduto, per incominciare il

mio modesto contributo asserendo, da parer mio, che l'A.O.I. (Africa Orientale Italiana) continua a

rappresentare per molti, ancora, aspetti poco conosciuti, non solo in riferimento per le sue vicende

storiche, ma anche per ciò che riguarda nello specifico, la sua difesa durante l'ultimo conflitto.

Al di là di qualsiasi retorica di regime che si esprime nel motto "l'aratro che trancia il solco, la spada lo difende",

il nostro schieramento bellico ne è uscito indebolito e vulnerabile. Si è badato di più alla costruzione di ferrovie,

strade, edifici, rivitalizzando vecchi e nuovi possedimenti allineandoli alle esigenze "dell'Impero", anzichè

destinare i capitali al potenziamento bellico della Nazione.

Pertanto nel '36 il Comando Supremo della Marina, si pose il problema di consolidare e proteggere le nuove

conquiste africane. Si era provveduto a ristrutturare in parte i veccho porti di Massaua e di Mogadiscio, ma

questi lavori che inclusera, tra l'altro, l'allestimento di una stazione di carica per sommergibili, l'installazione di una ventina di serbatoi per la nafta, la costruzione di due bacini galleggianti da 7.000 e 1.600 tonnellate) non risultarono comunque

sufficienti in vista dei nuovi impegni bellici.

E' da tener presente che in quel periodo, l'Italia non disponesse, per la difesa delle coste somali, di alcuna nave

militare degna di nota, salvo qualche antidiluviano dragamine ed alcuni sambuchi e velieri armati di

mitragliatrici.

Il porto di Chisimaio, data la pochezza dei suoi impianti, non venne utilizzato al contrario di quello di Massaua,

dove si riuscì ad allestire una piccola rete di "centri cognitivi di difesa": stazioni di vedette e segnalazioni, stazioni

radiotelegrafiche, di idetificazione e avvistamento contraereo, collegati ad un sistema di batterie antinave e antiaereo.

Questo è quanto sono riuscito a rintracciare, ma ci sarebbe ancora molto da conoscere e da rendere oggetto di

interesanti discussioni.

Attendo con interesse Vostre note.

Un caro saluto a tutti da parte di Paco.

Modificato da PACO
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...