topazio Inviato 11 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Ciao a tutti. Sono stato indeciso se postare questo topic su Collezionismo o Tecnica, alla fine ho optato per il primo ma se gli amministratori ritengono che sia più appropriato spostarlo sulla tecnica, provvedano pure. Bene, sono piuttosto felice di presentarvi il mio ultimo arrivato, si tratta di un giroscopio (almeno credo!) impiegato sui siluri italiani della seconda guerra mondiale. Non so voi, ma io ne avevo visto solo un paio americani o inglesi, ma italiano è in assoluto il primo che vedo... Si trovava in un vecchio magazzino sotterraneo di un pescatore, nella semi oscurità, tra nasse, vecchie cime e remi, l'ho adocchiato, abbandonato in un angolo, coperto di polvere, sembrava chiedesse il mio aiuto. "Ah! quello ha fatto la prima guerra mondiale" mi ha detto il pescatore, vedendo che oramai, la mia attenzione era concentrata solo su quel prezioso strumento. Lo devo avere! Ho pensato. Rapida trattativa ed altrettanto rapida conclusione: è mio per 100,00 euro. Troppi direte voi, "ma è un pazzo", avrà pensato il pescatore; eppure l'emozione che mi dato quella cassetta di legno è stata, in realtà impagabile! Adesso seguirà la fase delle amorevoli cure e manutenzioni, a cassetta e strumento, dopodiché cercherò di effettuare le ricerche necessarie per individuare modello, epoca (credo comunque seconda guerra mondiale e non prima, come asserito dal pescatore), fabbricante, impiego ecc. Ovviamente chiedo anticipatamente l'aiuto degli esperti del forum, se già hanno qualche informazione tecnica sarà un buon inizio. Ecco le immagini (mi permetto di farvi notare la corrispondenza tra la matricola della targhetta sulla cassetta e quella dello strumento): Sapete a cosa serviva il disco graduato della 5^ foto? Saluti Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Secondo Marchetti Inviato 11 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Bel colpo :s20: Dunque, vediamo cosa ho trovato: nella denominazione dei siluri italiani, la prima sigla indicava il fabbricante (W sta per Whitehead ed S.I. per Silurificio Italiano, stabilimento di Baia-Napoli, in attività dal 1915), quindi venivano il peso della carica (200 kg), il calibro in millimetri (450) e la lunghezza in metri (5,35 m). Fin qui tutto era chiaro; controllando però sulle tabelle del libro sulle armi navali italiane, non ho trovato un siluro con questi dati che fosse in servizio nella Seconda Guerra Mondiale, si può quindi ritenere che sia un modello risalente alla Grande Guerra. Quanto alla tecnica, mi pare di aver visto la leva che disaccoppiava il rotore dalla turbinetta ad aria compressa dopo che questa l'aveva messo in moto, dotata anche di dete d'arresto per impedire che si riaprisse, ma a cosa servisse la rotella dentata, pensando che sia improbabile che fosse quella che regolava l'angolo del giroscopio, non ne ho idea... a quanto arriva la sua scala? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 11 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Grazie per l'aiuto Secondo Marchetti, a proposito di quanto da te scritto: ...controllando però sulle tabelle del libro sulle armi navali italiane, non ho trovato un siluro con questi dati che fosse in servizio nella Seconda Guerra Mondiale, si può quindi ritenere che sia un modello risalente alla Grande Guerra... In rete ho trovato questo: Fonte Regia Marina.net: ...I siluri in servizio nella Marina italiana durante la seconda guerra mondiale erano, come quelli della maggior parte delle altre Marine, di due calibri: 533,4 mm. (21 pollici) e 450 mm. (17,7 pollici)... ...Verso la metà degli «anni trenta» sia la Società Whitehead che il Silurificio Italiano erano riusciti a mettere a punto siluri da 533 capaci di sviluppare 50 nodi per la corsa da 4,000 metri e siluri da 450 con velocità di 42 nodi sulla corsa di 3,000 metri. Nonostante questi brillantissimi risultati, che rappresentavano in quell'epoca un primato mondiale per armi ad aria riscaldata e che sarebbero stati superati solo con l'adozione dell'ossigeno puro o di miscele ossigenate, gli organi competenti della Marina italiana decisero, dopo varie esperienze, di ridurre tali velocità massima rispettivamente a 48 e 40 nodi pur di assicurare, forzando meno il materiale, una maggior sicurezza di funzionamento e la massima regolarità di corsa. Tuttavia essendo riusciti a portare la pressione di carica dell'aria nel serbatoio da 200 a 220 kg./cmq. ed avendo introdotto altri perfezionamenti la «corsa veloce» dei moderni siluri da 450 mm. poté essere portata da 3,000 a 4,000 metri... 533 mm.: 4.000 mt. a 50 nodi per sommergibili e 10.000 mt. a 40 nodi per incrociatori e cacciatorpediniere. 450 mm.: 4.000 mt. a 42 nodi per sommergibili e Mas e 7.000 mt. a 35 nodi per torpediniere. ...Come già accennato esisteva una certa esuberanza di armi da 450 mm. rispetto a quelle da 533 mm. Per questa ragione numerose unità subacquee e di superficie avevano alcuni dei lanciasiluri da 533 mm. dotati di «gabbie riduttrici» per permettere l'impiego anche di armi da 450 mm... Fonte MINISTERO DIFESA - Museo Navale La Spezia:: ...I siluri della 2^ G.M. esposti sono: la parte poppiera del tipo W 200/450 (n. 8573), in dotazione alle torpediniere; (velocità 30 - 40 nodi alle rispettive corse di 8.000 - 4.000 m.; pressione aria del serbatoio 200 kg/cmq.) il tipo S.I. 200/450 x 5,36 (n. 8563) per MAS con lanciasiluri ad impulso laterale; (la testa era caricata con 200 kg. di tritolo, velocità 40 nodi, corsa 3.000 m.) il tipo W 270/533,4 x 7,2 (n. 8562) con testa di esercizio (n. 6905); (in dotazione ai sommergibili, il serbatoio conteneva aria a 200 atmosfere e la macchina da 385 hp consentiva una velocità di 49 - 38 - 30 nodi alle rispettive corse di 4.000 - 8.000 - 12.000 m.) il tipo S.I. 270/533,4 x 6,84 (n. 6904), con testa di servizio (n. 6910); (in dotazione ai sommergibili, è rimasto in servizio fino al 1968. Il serbatoio carico a 200 atmosfere alimentava una macchina da 360 hp che consentiva una velocità di 43 - 33 nodi alle rispettive corse di 4.000 - 8.000 m.) il siluro Tipo W 200/450 x 5,46 "Avio" del 1941 (n. 6906) ; (poteva essere lanciato da un aereo a 100 m. di quota e sviluppava una velocità di 40 nodi con corsa di 3.000 m.) Per concludere mi pare di capire che si tratti di un siluro della seconda guerra mondiale. Cosa ne pensate? Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Argo75* Inviato 11 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Creo che la discussione stia benissimo qui visto che si tratta di un pezzo "storico" senza ombra di dubbio! :s02: Innanzitutto complimenti per l'ottimo affare!!!! Credimi che per soli 100 euro hai fatto un super mega affare visto che è completo della cassetta di legno originale! :s20: Tecnicamente questo si chiama "guidasiluri" (che è appunto la somma del giroscopio e del resto dei meccanismi). Vista la fattura mi azzardo a dire che potrebbe essere stato costruito a cavallo tra le due guerre (prendete la cosa con il beneficio di tutti i dubbi possibili perchè al momento non ho sottomano la possibilità di verificare tra i miei testi d'epoca. Ad ogni modo suppongo quella data per l'utilizzo dei materiali utilizzati per la costruzione: quello più vecchio in mio possesso, e risalente al primo conflitto mondiale, è costruito interamente in bronzo (compreso il giroscopio) mentre gli altri, sicuramente databili al secondo conflitto mondiale, se non ricordo male (al momento non posso verificare) sono interamente in acciaio. Ad ogni modo se mi dai alcuni giorni provo a fare una ricerchina per vedere se riesco a darti un'indicazione più precisa. Ehm... ti prego di avere la consueta pazienza perchè devo rintracciare il materiale dove poter verificare la mia ipotesi. :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 11 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Grazie Argo75 attenderò con pazienza ( :s41: )non preoccuparti! Non ritieni quindi che si tratti di strumento impiegato nella seconda guerra mondiale? Eppure, nel sito del Ministero Difesa (del cui servizio ho postato uno stralcio) classifica quel calibro come seconda guerra mondiale... Vabbè, dai, attenderemo gli aggiornamenti. Saluti Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Secondo Marchetti Inviato 11 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Il fatto è che comunque l'anno di produzione non influisce molto sull'impiego: nella Seconda Guerra furono usati non solo modelli di siluri prodotti fra le due guerre e recenti, ma anche, su unità ausiliarie, dei relitti risalenti a prima della Grande Guerra con corpo in bronzo e carica di fulmicotone, che doveva essere tenuta raffreddata per precauzione :s03: Quindi, anche se risalisse agli anni '20 e '30, sarebbe stato senz'altro impiegato. Le dimensioni dell'arma sono abbastanza "generose" e tipiche dei tipi più moderni: avevo escluso che fosse della Seconda solo perché non l'avevo trovato nella famosa tabella :s06: si tratta probabilmente di una lacuna della stessa. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Argo75* Inviato 11 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 11 Giugno, 2009 Mi ha anticipato ottimamente Secondo Marchetti: l'eventuale produzione anteriore al conflitto non vieta un suo utilizzo durante la guerra. :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 12 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Grazie ad entrambi :s02: Sempre sul sito Difesa leggo che questo particolare modello venne impiegato sui Mas... Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Deltaricci Inviato 12 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Allego foto di un giroscopio per siluro costruito dalle Officine Bertolotto di Albisola (SV) per la Regia Marina. La produzione proseguì anche dopo l'otto settembre. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 12 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Bello! Ma appare più spartano rispetto al mio. Forse è incompleto ? Ciao Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Argo75* Inviato 12 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Quello è appunto il giroscopio propriamente detto, mentre il tuo è un guidasiluri che è composto dal giroscopio ed altri meccanismi. :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Marcuzzo Inviato 12 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Troppi direte voi, "ma è un pazzo", avrà pensato il pescatore; Per 100 euro te lo ha praticamente tirato dietro; evidentemente era completamente all'oscuro del reale valore dell'oggetto, specie per un collezionista. Pazzo di sicuro, ma non tu, LUI!!! INVIDIAAAAAAAAAAAAAA!!! :s20: :s20: :s20: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 12 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Grazie Marcuzzo, in effetti sono felicissimo dell'acquisto :s02: . Ho scritto che forse al pescatore apparivo un pazzo per l'offerta di 100,00 euro perchè, dovete capire che, per chi non condivide la nostra passione, si tratta solamente di "roba vecchia" per la quale non val la pena spendere un euro. Non che a me i soldi avanzino, sia chiaro, ma quando lui mi ha chiesto di fargli un'offerta, temevo volesse molto di più ed ho provato a partire basso. Invece. quando ha sentito la cifra ha sgranato gli occhi e ha subito chiuso la trattativa. Chissà che cifra si aspettava gli offrissi, forse 20-30 euro! Fatto sta che ieri pomeriggio, al porto, c'erano due persone felici: il pescatore ed io! Giusto per contributo alle informazioni tecniche vorrei informarvi che durante la pulizia dell'oggetto sono veniti alla luce altri marchi ; oltre alla matricola, ripetuta su molti componenti dello strumento, quello più interessante è uno scudetto al cui interno sono incisi i caratteri"R.M." (che sicuramente sta per Regia Marina) e sotto, sempre all'interno dello scudetto una lettera "P" di cui ignoro il significato ed infine un "42" che verosimilmente potrebbe essere l'anno... che ne dite? Grazie comunque a tutti per gli apprezzamenti Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 12 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Dimenticavo: grazie Argo75 per l'impeccabile chiarimento in merito ai due giroscopi postati. Qualcuno sa dirmi a cosa serviva la ghiera graduata? Ho notato che i 360 gradi del cerchio sono suddivisi in due metà, la prima parte da 0 (a Nord) ed arriva a 180 (a Sud) per poi iniziare a degradare nuovamente, fino a ricongiungersi allo 0 del Nord (non so se ho reso l'idea! :s06: ) . Qual è il motivo? Perchè non si faceva una gradazione da 0 a 360? saluti Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Secondo Marchetti Inviato 12 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 (modificato) Credo che la scala graduata "digradi" perché serviva ad impostare l'angolo di deviazione a partire dallo 0 che era la corsa rettilinea del siluro. In tal senso, era più chiaro impostare ad esempio "30° a sinistra" piuttosto che "330°". Questo particolare della regolazione spiega perché il giroscopio sia numerato ed assegnato ad un particolare siluro, sebbene fosse un meccanismo comune a tutti i siluri dello stesso modello. Si doveva infatti poter correggere, dopo il lancio di prova, l'eventuale tendenza dell'arma a virare, impostando la necessaria compensazione sul giroscopio. O almeno credo fosse così -il mio corso per torpedinieri essendo limitato a quanto letto sui libri del Dott. Santi Mazzini. Modificato 12 Giugno, 2009 da Secondo Marchetti Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 12 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 12 Giugno, 2009 Grazie anche a te Secondo Marchetti, quello che hai scritto è molto interessante: In pratica la ghiera graduata rappresenta i 360° dell'orizzonte terrestre ed è molto probabile che, come scrivi tu, era molto più semplice impostare 30 nel quadrante destro che non 330. Plausibile anche il discorso del giroscopio "dedicato", in effetti è credibile esistesse il siluro matr. 388 (la stessa del giroscopio). Perfetto, pian pianino, con l'aiuto di tutti, si riesce a comprendere sempre meglio il funzionamento di questo affascinante strumento. Grazie topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SKIPJACK Inviato 9 Gennaio, 2011 Segnala Share Inviato 9 Gennaio, 2011 (modificato) Ciao a tutti :s03: Ogni tanto esce dall'oblio qualcosa di eccezionale come il giroscopio guidasiluro già presentato da Topazio. In questi giorni su Ebay c'è ne un'altro in vendita ad un prezzo però... :s06: Link Ebay Guidasiluro a turbina per siluri W.270/533/7.2-0.1937 matricola N°16920 Ciao :s01: Skipjack Modificato 10 Gennaio, 2011 da SKIPJACK Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 10 Gennaio, 2011 Segnala Share Inviato 10 Gennaio, 2011 Forse è il luogo giusto per una domanda. Facendo ricerche sulla Withehead di Fiume, avevo trovato questo: "I siluri faticavano a tenere una quota di immersione costante, che veniva controllata da una valvola a soffietto che azionava i timoni di profondità. Forse il più importante brevetto di Withehad fu il profondimentro a pendolo, che correggeva anche le oscillazioni longitudinali dell'arma. Il margine di errore si ridusse da 12 metri a 15 centimetri, ma questa scoperta fu tenuta nascosta alle altre marine, che la scoprirono solo dopo la fine della Prima Guerra mondiale." Mentre un'altra fonte dice questo: "Nel 1914 il Silurificio Whitehead realizzò un'altra importante innovazione, l'acciarino-congegno impiegato per determinare lo scoppio della carica all'urto-universale a pendolo, capace di assicurare il funzionamento del siluro con qualunque angolo d'impatto." La seconda fonte è questa, http://www.instoria.it/home/whitehead_fiume.htm la prima non ricordo. Sembra si tratti di due meccanismi diversi, ed entrambi avrebbero dovuto comparire nell R. Marina attorno al 1919. Ma ho qualche dubbio sulla seconda fonte, che usa termini strani come "teste rigonfie" al posto di ogiva sferica, che mi fanno pensare a qualche traduzione approssimativa. Se qualcuno sa qualcosa di più preciso, mille grazie! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 10 Gennaio, 2011 Segnala Share Inviato 10 Gennaio, 2011 (modificato) Mi ero perso questa discussione.....e stavo pure meglio!! :s03: :s44: Topazio complimenti per il tuo passato acquisto, forse con 100€ ci compravi la scatola! Se dovessi mai pensare di venderlo..... potremmo fare un unico lotto con la targa! (ovviamente...scherzo...ma non troppo :s68: ). Più tardi posto qualcosa di molto interessante sui guidasiluri, per rispondere a Rich, il pendolo della prima citazione era il segreto di Whitehead, era il congegno da lui progettato che permetteva all'arma di tenere la quota. Il pendolo ha fatto si che i siluri W battessero la concorrenza durante la corsa dei primi anni. Non ho una memoria chiara riguardo alla seconda citazione, debbo controllare sui libri ma l'acciarino non è un'univenzione paragonabile a quella del pendolo. [edit] Allora, premesso che il guidasiluri è quell'apparato che serve a stabilizzare l’arma su una data rotta, il disco graduato è il regolatore del congegno per il lancio angolato, agendo inizialmente sul disco si varia infatti la posizione angolare relativa fra il piano di rotazione del toro e l’asse del siluro, ciò fa si che l’arma accosti di quel dato angolo all’inizio della corsa per poi stabilizzarsi sui gradi voluti, a meno che non intervengano successivamenti altri congegni atti a modificare la rotta, vedi le soluzioni tedesche o le successive filoguide. La denominazione S.I. identifica un prodotto del Silurificio Italiano (durante la 1GM, il governo Austro-Ungarico blocco l’esportazione dei siluri Whitehead di Fiume, la Marina dovette dunque ripiegare sul distaccamento napoletano della ditta, la SAIW e sull’ Officina San Bartolomeo a Spezia; nel 1922 la SAIW andò a gambe all’aria, venne rilevata dalla banca creditrice e rinominata “Silurificio Italiano”) post 1925, anno di introduzione delle nuove denominazioni per le varie armi prodotte nei tre stabilimenti (W, SI, SB). Le teste da 200 sui 450 sono però state introdotte almeno una decina di anni dopo, diciamo dal 35 al 40, in piena corsa tecnologica alimentata dal conflitto. Questi gli elementi che permettevano di datare il pezzo agli anni 30. Sinceramente non ricordo questa arma nella sala dei siluri del Museo Tecnico, anche se è in lista, debbo controllare le mie fotografie e i libri. Ricordo che c’è la parte posteriore “nuda” di un siluro da 450 del SI, dove si vede bene il motore a quattro cilindri del tipo convenzionale (la propulsione del SI si differenziava da quella di W per l’adozione di un motore più semplice sia da costruire che da manumentare, W usava un motore più sofisticato sub-oriziontale che permetteva una maggiore escursione dei pistoni, mi pare fosse a due cilindri). Quando torno a casa posso verificare le informazioni e postare qualche immagine e qualche disegno sull’arma, se ne trovo… Se siete inoltre interessati ad alcune pagine che spiegano il funzionamento del giroscopio applicato al siluro o a disegni degli stessi provenienti dal seducente “Prontuario per i Siluristi”…just ask! Modificato 10 Gennaio, 2011 da Lefa Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 11 Gennaio, 2011 Autore Segnala Share Inviato 11 Gennaio, 2011 Mi ero perso questa discussione.....e stavo pure meglio!! :s03: :s44: Topazio complimenti per il tuo passato acquisto, forse con 100€ ci compravi la scatola! Se dovessi mai pensare di venderlo..... potremmo fare un unico lotto con la targa! (ovviamente...scherzo...ma non troppo :s68: ). Salve lefa, visto che puoi trovarne uno su ebay ti consiglio di acquistare quello, la cifra è anche piuttosto conveniente, lo vendono per soli 3.500,00 euro :s07: :s07: :s07: Per quella cifra potresti pretendere anche il resto del siluro! :s02: ...Se siete inoltre interessati ad alcune pagine che spiegano il funzionamento del giroscopio applicato al siluro o a disegni degli stessi provenienti dal seducente “Prontuario per i Siluristi”…just ask! I ask, and We ask...! But You, answer now... Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 12 Gennaio, 2011 Segnala Share Inviato 12 Gennaio, 2011 Va bene, chiedo licenza fino a sabato, nel we posto qualcosa di esplicativo! :s01: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
topazio Inviato 13 Gennaio, 2011 Autore Segnala Share Inviato 13 Gennaio, 2011 Ok! A sabtao :s02: Topazio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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