lazer_one* Inviato 10 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 10 Giugno, 2009 Ho preso ieri in biblioteca il volume di Bagnasco/Giorgerini (recensito a questo link https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=19667). Direi che sia superflo aggiungere lodi o commenti al libro ma mi piacerebbe avere più informazioni sugli splendidi disegni fatti chiaramente a mano (a china, forse con il rapidograph direi) e sui disegnatori. Ovviamente questa curiosità va oltre quest'opera specifica ma si allarga anche ad altre pietre miliari. Sarebbe inoltre molto intrigante capire l'evoluzione dell'illustrazione tecnica dalla china a Photoshop. Lazer: :s01: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 22 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2009 (modificato) Non è una domanda facile, e richiederebbe una risposta parecchio articolata... Vediamo di compendiare un po'!. :s02: I disegni di Navi in guerra sono praticamente tutti opera del com.te Erminio Bagnasco che - all'epoca e sino a una decina d'anni fa - realizzava personalmente molti disegni per le sue pubblicazioni. Suoi sono i disegni dei (suoi) volumi sui MAS e le motosiluranti (ed. USMM), come pure quelli del volume I sommergibili della seconda guerra mondiale (ed. Albertelli), recentemente ristampato. Nel secondo dopoguerra, uno dei primi disegnatori a cimentarsi nel nostro paese nel campo del disegno navale - con carta da lucidi e rapidograph - è stato Augusto Nani che, ancora oggi, è l'autore degli ottimi profili dell' Almanacco Navale, la cui edizione del 2010 dovrebbe uscire a settembre di quest'anno. Negli anni Sessanta/Settanta, soprattutto sulle pagine di "Aviazione e marina", andavano per la maggiore i profili di Elio Torregino e di Emilio Po (non ricordo esattamente il nome, dato che vado a braccio, si trattava comunque del figlio dell'amm. Po destinato all'USMM nell'immediato dopoguerra). Nello stesso periodo risultano molto validi i disegni del ben noto Elio Andò, autore di numerosi profili ma anche di bellissimi disegni "in prospettiva" fatti a china che hanno illustrato un famoso calendario della M.M. (credo del 1972, ma anche qui vado a braccio). Allo stile dei profili di Andò si è ispirato, negli anni Settanta, anche l'allora famoso Spirosangelos Karavias che - insieme ad altri dei nominativi citati - collaborò largamente alla realizzazione delle tavole e dei profili a colori per la monumentale "Storia della Marina" di Fabbri in undici volumi, pubblicata tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Non va dimenticato Franco Gay, illustratore di numerosi volumi della serie "Le navi d'Italia" dell'USMM, come pure della vecchia serie "Orizzonte Mare", della casa editrice Ateneo e poi Bizzarri. Alla vecchia serie "Orizzonte Mare" collaborarono, con i loro disegni, anche Franco Bargoni e lo stesso Elio Andò. Alla "nuova serie" (casa editrice Albertelli), hanno collaborato per la parte grafica Elio Andò, Franco Gay e il sottoscritto. Un altro ottimo disegnatore navale tutt'ora in attività con il "vecchio sistema" dei lucidi e del rapidograph è Giancarlo Maggi che è autore - tra l'altro - della stragrande maggioranza delle tavole del volume Le navi da batttaglia classe "Littorio" di E. Bagnasco e A. De Toro, pubblicato da Albertelli lo scorso anno. Dimenticavo! per i sommergibili va citato il com.te Turrini, che ha prodotto numerosissimi profili e sezioni che illustrano i suoi volumi sui sommergibili italiani, sempre per la serie "Navi d'Italia" dell'USMM. Con la fine degli anni Novanta si è gradatamente assistito al passaggio dalle tecniche di disegno "tradizionali" a quelle basata su sistemi informatici tipo CAD e similari: il più importante esponente di questa nuova "scuola" è Valerio Gay (figlio di Franco Gay) che - ultimamente - ha prodotto numerose tavole per vari volumi dell'USMM (serie le "Navi d'Italia). Difatti, sono sue le illustrazioni dei volumi recentemente ristampati su corvette e esploratori, come pure quelle dei due nuovi volumi sui MAS, le motosiluranti e i mezzi d'assalto. Mentre Valerio Gay ha sviluppato il concetto del "tutto CAD", realizzando disegni ex-novo molto belli e interessanti anche dal punto di vista cromatico, c'è anche chi - come il sottoscritto - sfruttando una grande massa di disegni realizzati in passato col vecchio sistema del rapidograph e della carta da lucidi utilizza una tecnica "ibrida". In buona sostanza, si tratta di riprendere allo scanner in formato jpg o tiff i disegni fatti "a mano" modificandoli e/o integrandoli ove necessario in ambiente "Photoshop". Ciò consente, ad esempio, di realizzare tutte le unità della stessa classe, ciascuna con le sue varianti, cambi d'armamento e modifiche strutturali apportate via via nel tempo. Successivamente, i disegni così ottenuti possono essere utilizzati come "profili al tratto" a corredo di schemi tecnici, oppure possono essere colorati utilizzando appositi programmi quale, ad esempio "Adobe Illustrator". E' ovvio che anche disegni realizzati con metodi "tutto CAD" possono essere colorati utilizzando funzioni del medesimo programma CAD o esportati in ambiente "Illustrator" e resi a colori con quel programma. Questa è, naturalmente, la situazione limitata all'Italia. Per l'estero, occorrerà citare numerosi e validissimi disegnatori. Semplificando quanto più possibile l'argomento, ricordiamo: Per gli USA: - Arthur D. Baker III (autore di numerose tavole per la serie "Illustrated design Histories" dell'USNI) - Robert F. Sumrall - Alan B. Chesley - L. Sowinski e T. Walkowiak del "Floating Drydock" Per la Gran Bretagna - D.K. Brown (recentemente scomparso, ingegnere del Royal Corps of Naval Constructors) - John Roberts e Alan Raven (autori essi stessi e disegnatori di ottimo livello: le loro tavole illustrano numerosi volumi di D.K. Brown) Per la Francia - Jean Guiglini e Robert Dumas (autori delle tavole per parecchi volumi della Marines Editions) Per la Germania - S. Breyer (autore della monumentale opera “Die deutsche Kriegsmarine 1935-1945” in sette volumi, nonchè di numerosi profili pubblicati a corredo), nonchè S. Frka, Z. Freivogel, D. Jung e altri. Tutti questi disegnatori stranieri operano (o hanno operato, dato che molti come Brown, Breyer e Jung sono deceduti), con il vecchio sistema del rapidograph e della carta da lucidi. E' ovvio che il futuro sta nei programmi di CAD, come pure nell'utilizzo di Photoshop, Illustrator e similari ausili informatici. Tuttavia, la mia opinione è che - in particolare per un bel "profilo e pianta" al tratto di una nave - non sia poi così male utilizzare una base "fatta a mano"... Questa "base", ripresa allo scanner, potrà poi essere implementata in via informatica con tutti i dettagli "ripetitivi" (oblò, mitragliere ecc.) e, eventualmente, colorata con appositi programmi tipo "Illustrator". In pratica, la mia opinione è che, nel campo del disegno navale, il "fattore umano" (intendendo per tale l'utilizzo di rapidograph e carta da lucidi) non sia ancora del tutto tramontato... Naturalmente è la mia personalissima opinione, e ogni commento e parere in merito saranno i benvenuti. Modificato 22 Giugno, 2009 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 22 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2009 Maurizio, complimenti ! In un colpo solo un tratto di storia ed uno di tecnica. Grazie, ciao. Odisseo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 22 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2009 Grazie della risposta che studierò stasera! :s20: Sarei curioso di vedere la biblioteca di Alagi: immagino che manchino pochi dei libri citati. Lazer_ :s01: ne PS: cosa vuol dire Edizioni USMM? sono quelle della MMI? Ho visto alcuni volumi al museo navale di La Spezia (con lo sconto del 25% per marinai ed AMNI)...anzi il potentissimo Dir. potrebbe/dovrebbe far estendere tale sconto ai membri Betasom Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 22 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2009 Ho visto alcuni volumi al museo navale di La Spezia (con lo sconto del 25% per marinai ed AMNI)...anzi il potentissimo Dir. potrebbe/dovrebbe far estendere tale sconto ai membri Betasom L'anno scorso la base (cioè Totiano ed Alagi) ha organizzato una cosa del genere - convenientissima - con l'editore Albertelli. Una replica non sarebbe male ... :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 22 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2009 intanto ho "scoperto" che USMM sta per Ufficio Storico MM...toccherà a quelli in servizio fare qualcosa :s03: Intanto io preparo la lista per Babbo Natale! Lazer_ :s03: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 23 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2009 Ieri sera mi sono letto con calma la risposta di Alagi e mi sono riguardato tutto il libro "Navi in Guerra": decisamente i disegni a mano(rapidograph) sono molto più belli ed aggiungono personalità al disegno. Continuando ad approfittare del gentilissimo C.te Alagi... Sarei curiosissimo di vedere le fasi del disegno, prima e dopo del passaggio digitale. Quanto grande è il disegno di partenza: A4?... E lo fai a mano libera, con il tecnigrafo, ...come? Infine una domanda tecnica: i disegni di Navi in guerra hanno tutte la scala in unità inglesi. Si tratta di una consuetudine, di uno standard, oppure è casuale. Grazie 10000! (come gli interventi relativi al quiz) Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 23 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2009 (modificato) @Lazer_one... ma tu domande semplici non ne fai?? :s03: :s03: :s03: Naturalmente scherzo, e anche qui cercherò di risponderti nella maniera più concisa possibile. Premetto che - di seguito - descriverò brevemente il mio modo di lavorare che - però - è anche quello di tutti gli altri che operano in questo campo. Una precisazione iniziale: io lavoro nella scala 1:200 (altri vanno all'1:100, che però richiede un maggior lavoro di dettaglio). In ogni caso, la scala 1:200 preclude di utilizzare fogli formato A4: io utilizzo fogli da lucido ricavati da un unico rotolo e poi tagliati nella misura occorrente. Un caccia verrà lungo una sessantina di centimetri, una corazzata tipo "Littorio" circa 120 cm e via dicendo... In ogni caso, questo è il tecnigrafo che utilizzo io: ] Si tratta di un normale tecnigrafo da 80 cm di base che, per le mie esigenze è sufficiente. Come puoi vedere qui: Un ct tipo "Navigatori" è lungo ca. 60 cm e sta tutto sul piano del tecnigrafo. Naturalmente, il disegno va ricavato dai piani originali per le proporzioni, mentre i dettagli devono essere presi da fotografie e altra documentazione, è ovvio che non si deve "inventare" niente... :s02: La seconda fase è quella del rilevamento allo scanner: io ho uno scanner formato A4, il che vuol dire che devo riprendere il disegno in più riprese e poi unire i vari files jpg in ambiente Photoshop. Ultimamente, porto il lucido da una ditta di grafica che dispone di uno scanner da 2 m di base, così - per pochi euro - mi rilevano a 1.200 dpi il foglio in un'unica tornata e me lo caricano sulla penna USB. Il disegno va "trattato" con l'estensione "jpg" in ambiente Photoshop, applicando tutte le modifiche del caso: In questo caso, sono partito dal disegno di base del Leone Pancaldo (fatto a mano) per ricavare il Vivaldi. Con Photoshop, sono state attuate queste modifiche (indico solo le principali): 1) eliminazione della mitragliera da 20 mm poppiera; 2) innalzamento del fumaiolo poppiero; 3) modifica della passerella sovrastante l'impianto tls; 4) sostituzione della coffa; 5) abbassamento del cavallino e risistemazione della cubia dell'ancora sul mascone anzichè sul trincarino; 6) modifica delle linee del dritto di prora. Il disegno così modificato è stato poi invertito onde inserire in un'unica tavola il lato dritto e il lato sinistro del Vivaldi; il nuovo file così ottenuto è stato registrato con l'estensione "tiff" ed esportato in ambiente Illustrator. Evitando di descrivere tutti i passaggi intermedi (che sono molti), il risultato finale - a colori - è questo: Quanto alla scala, di solito va in metri e centimetri, anche se non mancano disegni con scale in piedi e pollici: il problema è facilmente aggirabile inserendo una doppia scala (dieci metri, ad es., sono circa 33 piedi) Modificato 23 Giugno, 2009 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Salgàri Inviato 23 Giugno, 2009 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2009 Interessantissimo Maurizio,prosegui. Io sono rimasto al tecnigrafo,china e lametta,poi e' arrivato il pennarello con la lana di vetro:terribile. Quando il disegno era quasi finito,la goccia di china,sempre in agguato,tac e la frittata era fatta. Grazie Nicolo' Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 24 Giugno, 2009 Autore Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2009 (modificato) Grazie Alagi! Bellissima ed interessantissima risposta :s20: Guardando il tuo studio si notano giusto un paio di libri tecnici :s03: :s03: :s03: Quanto alla mie domande occorre considerare che essendo un Ing. sono "geneticamente deviato". Attualmente ho qualche problema con la connessione internet da casa e quindi ieri sera m sono dilettato off-line iniziando il disegno degli "Alberi". A tal proposito apro una discussione sempre in "Biblioteca". Lazer_ :s02: ne Modificato 25 Giugno, 2009 da lazer_one Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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