La Conservazione Dei Libri

[Pesce persico (e costruttivo...)]

Ebbene sì...per chi è "fissato", anche questo aspetto può rappresentare un problema.

 

Vi è mai capitato di recuperare, su qualche bancarella, un libro introvabile, ma ridotto in condizioni pietose?

 

Lato superiore praticamente annerito?

 

Accenni di muffa? umidità?

 

Macchioline giallastre qua e là?

 

Odore inquietante...

 

 

A volte esito prima di introdurre volumi in cattive condizioni nella mia libreria: e se ci fosse una tarma? chi era il proprietario? era in qualche cantina sperduta e sudicia? in un pollaio?

 

Fino ad oggi mi sono limitato a "far prendere un po' d'aria" al libro, per due/tre giorni, ma niente di più.

 

Voi come vi regolate? c'è qualche "consiglio della nonna"? qualche tecnica particolare per evitare sorprese?

[malaparte*]

In rete ci sono consigli vari , più o meno complicati, per eliminare muffe ecc., io non lo ho mai sperimentati di persona: l'invecchiamento dà un certo "fascino" ai libri. Al massimo, un po' di gomma , spazzolino, e ovviamente aria aperta per asciugare..Comunque c'è chi usa forni a microonde, bicarbonato, talco, ecc.

 

L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di usare rami di alloro (da rinnovare periodicamente) negli scaffali: oltre a deodorare, tengono lontano tarme e "pesciolini d'argento" (Lepisma saccharina).

[Totiano*]

questa dell'alloro mi arriva davvero nuova! grazie della dritta valeria

[malaspina*]

Grazie per l'alloro...non lo sapevo.

Fino ad ora non ho mai fatto interventi sui miei libri, se non su quelli proprio malandati, foderandoli con copertina in plastica trasparente.

[Pesce persico (e costruttivo...)]

Grazie!

 

Proverò anche io il rametto di alloro!

[malaparte*]

Non ho parlato di rametto, ma di ramo; insomma, una bella frasca è un piacere vederla in mezzo ai libri....comunque l'alloro ha sempre avuto a che fare con la letteratura e i libri... :s01:

Il consiglio, per inciso, mi è stato dato tanto tempo fa da un'archivista (allora era archivista, oggi è Direttrice di un Archivio di Stato).

Ricordo bene l'incontro, e mi permetto di ricordarlo a voi, perchè credo apprezzerete....

 

Dunque, erano ,credo, i primi anni '90, avevo accompagnato una 3^ Media all' Archivio di Stato, e la Signora in questione stava mostrando una pergamena con firma autografa di Matilde di Canossa del sec. XI°. Domanda più o meno ingenua di un ragazzotto: "Ma quanto costerebbe?"

Sguardo mefitico dell'interpellata. Risposta (da fusione bronzea).

"Dunque, troppo spesso sento questa domanda. Bene, sappiate che esistono oggetti che non hanno valore per il semplice fatto che non sono in vendita. Ci sono anche persone che non sono in vendita, se è per questo.

Questa pergamena non ha nessun valore, perchè non è in vendita, nè mai lo sarà.

Quindi il valore è inestimabile, perchè non può essere stimato in base a confronti o a mercati. E piantatela di chiedere sempre il costo delle cose."

[Totiano*]

che persona eccezzionale deve essere!

[lazer_one*]

Vado subito a razziare rami di alloro :s02:

Riguardo alla Direttrice mi associo al giudizio del Dir.!

Non vorrei essere impertinente ma mi ricorda un po' la pubblicità della Mastercard (facendo le dovute proporzioni): mi ha sempre colpito l'intelligenza del messaggio pubblicitario che riconosceva comunque i limiti del denaro.

 

Lazer_ :s01: ne

[JVMAXX]

Personalmente dopo un po di aria li aspiro con un piccolo aspirapolvere e li inserisco nelle veline di plastica trasparente.

E' l'unico metodo che mi hanno insegnato dei collezionisti.

 

Ciao