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I Bellissimi Modelli Del Sig. Tombolesi


Anteo

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Anche se non è il tipo di navi che prediligo nel modellismo, non si può che rimanere affascinati da tale manualità!!

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Siamo in presenza non solo di un artista, è impressionante la sua creatività, oltre naturalmente alla maestria.

Non ci sono aggettivi sufficienti per definire i suoi capolavori. Sarebbe bello poter chiedere la possibilità di avere qualche suo preziosissimo suggerimento per le nostre :s14: :s14: :s14: modeste attività. Complimenti, complimenti, e ancora complimenti. :s20: :s20: :s20:

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Io ho un libro, intitolato non a caso "L'arte del modellismo" (edizioni Ancre), dove si spiega passo passo come realizzare quegli stessi identici modelli, se interessasse qualche astuzia in particolare chiedete pure :s02:

Comunque anticipo che di miracoli se ne trovano pochi, anzi, son gran cavoli amari :s14: legni pregiatissimi (pero ed ebano), sculture fatte in proprio, cannoni fusi in stampo, cordame intrecciato ad hoc così come tutti i bozzelli ed i particolari, non c'è nulla di commerciale e non c'è nessuna scorciatoia, tutto è fatto come sulle navi vere. Nessun segreto da svelare dunque, se non quello di un'eccezionale disponibilità di passione, tempo, attrezzatura e soldi :s06:

Fa piacere sapere che anche in Italia vi siano degli artisti a livello di quelli francesi!

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Quoto l'intervento di Secondo Marchetti, per raccontare che il Sig. Giuseppe Tombolesi, al pari dell'altrettanto valido Sassaroli Settimio che però si occupa di navi moderne (qualcuno ricorda le foto pubblicate su questo forum della Vittorio Veneto), entrambi di Jesi, che conosco molto bene personalmente essendo entambi soci onorari dell'Ass.ne Modellisti Chiaravallesi che presiedo, oltre che autocostruirsi qualsiasi particolare montato nei loro modelli, compresi i chiodini, si autocostruiscono anche gli utensili e gli attrezzi.

In effetti la creatività del Sig. Tombolesi, proprio perchè si esplica nel modellismo, non è relativa all'ideazione delle figure che realizza. qanto nei metodi realizzativi, nelle tecniche scoperte ecc.

Tombolesi che è arrivato al modellismo, come molti, in età matura ha ereditato forse dal padre il DNA del falegname, ma per il resto si è fatto gran parte da solo ed in parte guidato nell'apprendere la logica del modellismo da Sassaroli, che ha iniziato prima.

Lui realizza normalmente solo modelli di Yacht reali in costruzione, del XVII e XVIII secolo; tanto per farsi del male, proprio perchè yacht reali, erano riccamente decorati con sculture e quant'altro. Quando ha realizzato il primo modello, lui che faceva di mestiere il ferroviere, si è recato per oltre un anno settimanalmente ad Urbino che da Jesi dista quasi 100 km., per seguire un corso di incisione e scultura, solo per dire la perseveranza. Ma a parte gli insegnamenti, penso che se non hai qualcosa del tuo a quei lilvelli non ci si arriva.

Racconta che ad uno dei primi mondiali a cui ha partecipato, e che da allora domina nella sua categoria C3, mi sembra in Olanda, i giudici non erano molto convinti che le sculture fossero autocostruite, perchè erano fatte troppo bene; al che lui si è messo a scolpire un figurino direttamente ad uso della giuria, che ovviamente si è covinta.

I suoi lavori sono talmente inverosimili per quanto son belli e perfetti che mi è capitato di assistere personalmente alla seguente scena.

Premetto che Tombolesi, parimenti al Sassaroli, sono due persone assolutamente disponibili e che fanno di modestia virtù, da partecipare a tutte le mostre che ci sono in zona, comprese quelle non competitive. Durante una mostra non competitiva appunto da noi organizzata a Chiaravalle, Tombolesi giornalmente si mette lì e spiega a chi ha voglia di ascoltarlo, come realizza i suoi lavori; dopo un pò che stava a spiegare tecniche e lavorazioni complesse ad un paio di interessati modellisti, una visitatrice che era restata ad "origliare" osservando il modello di Tombolesi, se n'è uscita con la frase: "Si va bè, ma le statuette dove l'ha comperate?".. disarmante!

Tombolesi non ha segreti o trucchi da nascondere e per questo è molto disponibile. Il tutto è frutto di un sacco di impegno, costanza, ricerca applicata, ma soprattutto "manico" che secondo me purtroppo non si apprende. La differenza tra lui e gli altri, a parità di tecniche e materiali, la fa il talento.

Solo per inciso, ai recenti campionato italiani Navimodel svoltisi a Chiaravalle, ha conquistato 3 ori e con uno dei suoi modelli il punteggio più alto in assoluto, fra gli oltre 70 modelli esposti.

 

Bartom

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