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Sommergibili Italiani Dal Secondo Dopoguerra Ad Oggi


BUFFOLUTO

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Grazie per le spiegazioni Dir. Spero di non invadere troppo il magnifico thread iniziato da Buffoluto. Quindi anche se il Progetto 1077 avesse visto la luce sarebbe stato impossibile avere battelli completati per gli anni 1970-1974 (quando però era già arrivato il Sauro) di qui la necessità di avere i due Tang.

Poi ho qualche altra curiosità sui battelli di quegli anni ma la rimando per una discussione a parte.

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Grazie per le spiegazioni Dir. Spero di non invadere troppo il magnifico thread iniziato da Buffoluto. Quindi anche se il Progetto 1077 avesse visto la luce sarebbe stato impossibile avere battelli completati per gli anni 1970-1974 (quando però era già arrivato il Sauro) di qui la necessità di avere i due Tang.

Poi ho qualche altra curiosità sui battelli di quegli anni ma la rimando per una discussione a parte.

 

devo essermi espresso male. il Toti migliorato era gia pronto per essere impostato e il cantiere (credo fosse il 1972) aspettava solo gli ordini. Se questa fosse stata la strada intrapresa i primi Toti migliorati, grazie anche all'esperienza sulla "prima serie", sarebbero stati varati nel 1973o 74 e consegnati l'anno successivo pronti ad operare.

con i Sauro il discorso fu differente, impostati nel 1974, necessitavano di tutte le migliorie che emergono solo in corso di costruzione e che prolungano i tempi di almeno 2 anni rispetto alle serie successive. faccio un esempio:

 

Toti:Impostato nel apr 1965 varato nel mar 67 consegnato nel gen 1968 (3 anni)

Mocenigo: impostato nel giu 67 varato nel apr 68 consegnato a dic 68 (1,5 anni)

 

Sauro: Impostato nel giu 74 varato nel ott 78 consegnato nel feb 80 (6 anni)

Da Vinci: Impostato nel giu 78 varato nel ott 80 consegnato nel ott 81 (3 anni)

Gazzana (Sauro migliorato) : impostato nov 92 varato mar 93 consegnato apr 95 (2,5 anni)

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  • 2 weeks later...

SOMMERGIBILI CLASSE “SAURO”

 

1^ serie

 

“Nazario Sauro” 518

cantiere: Italcantieri - Monfalcone

impostazione: 26 giugno 1974

varo: 9 ottobre 1976

consegna M.M.: 1 marzo 1980 (fonte Turrini: 12 novembre 1980)

riserva: 1 gennaio 2001

disarmo: 30 aprile 2002

radiazione: dato non disponibile

motto: “Per undas ad victoriam”

 

“Carlo Fecia di Cossato” 519

cantiere: Italcantieri - Monfalcone

impostazione: 15 luglio 1976 (fonte Turrini: 15 novembre 1975)

varo: 16 novembre 1977

consegna M.M.: 1 marzo 1980 (fonte Turrini: 5 novembre 1979)

disarmo: 30 marzo 2005

radiazione: dato non disponibile

motto: “Nobis ardua”

 

2^ serie

 

“Leonardo da Vinci” 520

cantiere: Italcantieri - Monfalcone

impostazione: 1 luglio 1976 (fonte Turrini: 8 giugno 1978)

varo: 20 ottobre 1979

consegna M.M.: 6 novembre 1982 (fonte Turrini: 23 ottobre 1981)

motto: “Non si volta chi a stella è fiso”

 

“Guglielmo Marconi” 521

cantiere: Italcantieri - Monfalcone

impostazione: 23 ottobre 1979 (fonte Turrini: 23 ottobre 1978)

varo: 20 settembre 1980

consegna M.M.: 16 ottobre 1982 (fonte Turrini: 11 settembre 1982)

disarmo: 30 settembre 2003

radiazione: dato non disponibile

motto: “Ex imis ad astra”

 

3^ serie

 

“Salvatore Pelosi” 522

cantiere: Fincantieri - Monfalcone

impostazione: 23 luglio 1986 (fonte Turrini: 23 luglio 1985)

varo: 29 novembre 1986

consegna M.M.: 14 luglio 1988 (23 luglio 1988)

motto: “In silentio et spe”

 

“Giuliano Prini” 523

cantiere: Fincantieri - Monfalcone

impostazione: 30 luglio 1987

varo: 12 dicembre 1987

consegna M.M.: 11 novembre 1989 (fonte Turrini: 17 maggio 1989)

motto: “Quid possit itala virus”

 

4^ serie

 

“Primo Longobardo” 524

cantiere: Fincantieri - Monfalcone

impostazione: 19 dicembre 1991

varo: 20 giugno 1992

consegna M.M.: 14 dicembre 1993

motto: “Exemplum adest”

 

“Gianfranco Gazzana Priaroggia” 525

cantiere: Fincantieri - Monfalcone

impostazione: 12 novembre 1992

varo: 26 giugno 1993 (fonte Turrini)

consegna M.M.: 12 aprile 1995

Il 4 Maggio 1996 a Napoli ha avuto luogo la cerimonia della consegna

della bandiera di combattimento, offerta dal corso Altair, e dello stendardo.

motto: “Clarior ex tenebris”

 

 

Per la descrizione dei sommergibili della classe “Sauro” la cosa più saggia da fare è riportare l'articolo dell’ allora C.F. (G.N.) Alessandro Turrini pubblicato nella Rivista Defence Today n° 75-76, negli anni ’80 prima dell’entrata in servizio dei battelli della terza serie.

 

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pag334.jpg

pag335.jpg

 

 

Il programma sviluppato negli anni ’70, nacque come nuova alternativa al proseguimento della classe “Toti”, che comportò la progettazione completa di un nuovo tipo di battello di dimensioni e dislocamento maggiori e con caratteristiche innovative tali da rendere questa classe di unità eccellentemente riuscita; a parte le dimensioni, le principali differenze rispetto ai precedenti “Toti” sono le seguenti: l’utilizzo per lo scafo resistente dell’acciaio HY 80, in modo da consentire una profondità operativa di 300 m con coefficiente di sicurezza 2; l’inserimento del trasduttore del sonar nella parte prodiera dello scafo leggero; l’adozione di un elica a 7 pale con forma particolare per diminuire al massimo il rumore ed i fenomeni di cavitazione; l’adozione di timoni orizzontali posizionati sulla vela, per ridurre i disturbi nella parte prodiera dello scafo e attribuendo nello stesso tempo una vocazione sottomarina ai battelli; l’adozione di due periscopi, uno per la ricerca e l’altro per l’attacco;

una velocità d’immersione massima superiore, pari a 19 nodi per 1 ora di navigazione; l’adozione di un governo del battello del tipo “OMC” (One Man Control, che associa in un’unica stazione tutti e tre gli organi di governo TV, TO AV, TO AD), con autopilota elettromeccanico Ferranti asservito alla girobussola per il controllo di rotta. In considerazione di quanto esposto i battelli della classe “Sauro” possono essere classificati sottomarini.

 

 

 

Caratteristiche tecniche battelli 1^ e 2^ serie

Lungh. f. t.: 63,85 m

Largh. max: 6,83 m

Imm. media: 5,66 m

Disloc. in sup. (dosato): 1.460 t

Disloc. in imm.: 1.646 t

Riserva di spinta: 11%

Apparato motore: 2 gruppi elettrogeni da 1.210 CV; 1 motore elettrico Marelli da 2.585 Kw; 1 elica a 7 pale

Velocià max in sup.: 11 nodi

Velocità max in imm.: 20 nodi

Auton. in sup.: 3.000 miglia a 11 nodi

Auton. in imm.: 250 miglia a 4 nodi

Quota operativa max.: 300

Coeff. di sicurezza: 2

Equipaggio: 7 ufficiali e 36 sottufficiali e comuni

Armamento

6 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora

12 siluri di riserva

 

Caratteristiche tecniche battelli 3^ serie

Lungh. f. t.: 64.35 m

Largh. max: 6,83 m

Imm. media: 5,66 m

Disloc. in sup. (dosato): 1.476 t

Disloc. in imm.: 1.680 t

Riserva di spinta: 12%

Apparato motore: 2 gruppi elettrogeni da 1.210 CV; 1 motore elettrico Marelli da 2.585 Kw; 1 elica a 7 pale

Velocià max in sup.: 11 nodi

Velocità max in imm.: 20 nodi

Auton. in sup.: 3.000 miglia a 11 nodi

Auton. in imm.: 250 miglia a 4 nodi

Quota operativa max.: 300 m

Coeff. di sicurezza: 2

Equipaggio: 7 ufficiali e 36 sottufficiali e comuni

Armamento

6 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora

12 siluri di riserva

 

Caratteristiche tecniche battelli 4^ serie

Lungh. f. t.: 66,35 m

Largh. max: 6,83 m

Imm. media: 5,70 m

Disloc. in sup. (dosato): 1653 t

Disloc. in imm.: 1.862 t

Riserva di spinta: 11%

Apparato motore: 2 gruppi elettrogeni da 1.210 CV; 1 motore elettrico Marelli da 2.585 Kw; 1 elica a 7 pale

Velocià max in sup.: 11 nodi

Velocità max in imm.: 20 nodi

Auton. in sup.: 3.000 miglia a 11 nodi

Auton. in imm.: 250 miglia a 4 nodi

Quota operativa max.: 300 m

Coeff. di sicurezza: 2

Equipaggio: 7 ufficiali e 36 sottufficiali e comuni

Armamento

6 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora

12 siluri di riserva

 

Fonti consultate:

Mario Cecon “L’evoluzione del sommergibile in Italia dal 2° dopoguerra – R.I.D. n° 11 - novembre 1993

 

Michele Casentino “DALLA LEGGE NAVALE AL TERZO MILLENNIO” La Marina Militare dal 1975 al 2000

Supplemento alla Rivista Marittima n° 10 – ottobre 2000

 

Stato Maggiore della Marina – Ufficio Documentazione e Attività Promozionali “Le unità della Marina Militare” ed. 1983

 

Alessandro Turrini “Almanacco dei sommergibili” tomo II supplemento alla Rivista Marittima n° 1 - gennaio 2003

 

Alessandro Turrini “I sommergibili di Monfalcone” supplemento alla Rivista Marittima n° 11 – novembre 1998

 

Alessandro Turrini “Gli squali dell’Adriatico” Monfalcone e i suoi sommergibili nella storia navale italiana –

Vittorelli Edizioni 1999

 

G. Giorgerini e A. Nani “ALMANACCO STORICO DELLE NAVI MILITARI ITALIANE 1861÷1995” U.S.M.M.

 

“Le unità della Marina Militare” Stato Maggiore della Marina – Ufficio Documentazione e Attività Promozionali Ediz. Marzo 1993

 

Sito http://it.wikipedia.org/wiki

 

Sito www.marina.difesa.it

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Come per i Toti, mi permetto di fare qualce puntualizzazione/aggiornamento, sperando siano graditi

 

……….I “Sauro” sono sommergibili a semplice scafo con casse di zavorra sistemate all’estrema prora e all’ estrema poppa e cassa emersione nella falsa torre.

Per la realizzazione dello scafo resistente fu scelto l’ HY 80. Si tratta di un acciaio studiato negli Stati Uniti appositamente per gli scafi di sommergibili destinati ad operare ad alte profondità. La sigla HY 80 significa High Yield 80.000 libbre su pollice quadrato, che in misure italiane corrisponde ad acciaio ad elevato snervamento (56 Kg/mm2)……….

……….Lo scafo leggero è stato realizzato in Fe 52……….

in effetti, per gli appassionati di metallurgia, si potrebbe approfondire con il diagramma di strizione di questo acciaio HY 80, che non presenta i tipici strappi dello snervamento. e poi un dubbio sullo scafo leggero, che ricordo essere stato costruite in FE42, ma forse mi sbaglio..

 

……….L’ impianto oleodinamico dei “Sauro” è stato progettato dalla ditta Calzoni, che ha ideato degli alberi per il sollevamento delle antenne (radar, ESM, radio ecc.) telescopici, non passanti cioè all’ interno dello scafo resistente……….

 

……….L’ impianto di condizionamento è costituito essenzialmente da due centrali frigorifere a Freon 12 per una potenza complessiva di 130.000 frigorie/ora……….

 

gli alberi non passanti in realtà significa che non attraversano la camera manovra, ed erano gua presente sui Toti. le centrali di consizionamento sono invece state cambiate passandole a Fren 22 sui primi 4 e su un nuovo gas (non ricordo la sigla) sugli altri battelli, peraltro trasfromando i circuiti e facendo si che ai mobiletti integratori arrivasse acqua refrigerata e non il gas, riducendo il pericolo di perdite lungo il circuito. questa modifica è stata fatti nella prima metà degli anni 90

 

……….L’ impianto di rigenerazione ha la funzione di mantenere nei locali abitati del battello una concentrazione di CO2 non superiore all’ 1%. A tale scopo è stato installato un impianto a perossido di potassio (KO2), che è in grado di assorbire la CO2 e di erogare O2 in proporzione praticamente corrispondenti alla CO2 emessa dalla respirazione dell’equipaggio ed allo O2 assorbito dalla respirazione……….

 

le stesse capsule, oltre ad essere installate su appositi ventilatori per rigenerare l'aria interna potevano essere impegate su apposite maschere per una rigenerazione individuale dell'aria (ad esempioin caso di cloro)

……….L’acqua di zavorra è contenuta in due casse zavorra prodiere, due poppiere e nella cassa emersione. Inoltre esiste la cassa snorkel che corrisponde alla cassa di rapida immersione dei vecchi sommergibili: questa cassa deve essere normalmente vuota e viene allagata temporaneamente durante la manovra di disimpegno rapido. La verifica dell’eccellente manovrabilità dei primi due battelli ha indotto la marina militare a dimezzare la capacità della cassa sui due battelli della seconda serie e sulla terza serie sarà completamente eliminata in quanto è stato dimostrato che con il semplice appruamento ed incremento di velocità si ottiene una rapida variazione di quota……….

verissimo, tant'è che anche su prima e seconda serie fu eliminata (a meno del Sauro) per fare posto al nuovo impianto di condizionamento e per la precisione alle 2 pompe del'acqua dolce refrigerata e al relativo scambiatore di calore. giusto a titolo di curiosita, la cassa snorkel fu impiegata per vari scopi nel tempo: come riserva di acqua dolce fino all'installazione dei nuovi dissalatori o osmosi inversa e poi per conservare olio idraulico.

 

SISTEMA DI COMBATTIMENTO

 

ho racchiuso in sistema di combattimento tutto quanto riguarda la navigazione e i sistemi d'arma.

In effetti il SACTIS e la CCRG arrivarono a bordo relativamente tardi, ho immagini del DaVinci in mare (metà anni 80) che ne è ancora sprovvisto. sulla terza e quarta serie al posto della CCRG/SACTIS sarà montata la FCS, un perfezionamento che consentira il lancio contemporaneo di 2 siluri. sistema che sara sostituito alla fine degli anni 90/primi 2000 con il nuovo sistema di combattimenti di costruzione tedesca. su tutti e quattro i battelli di prma linea.

 

Sauro prima e DaVinci dopo, invece, sperimenteranno una nuova cortina idrofonica trainata. Solo sul DaVinci, inoltre, sara montato un periscopio optronico.

 

una velocità d’immersione massima superiore, pari a 19 nodi per 1 ora di navigazione; l’adozione di un governo del battello del tipo “OMC” (One Man Control, che associa in un’unica stazione tutti e tre gli organi di governo TV, TO AV, TO AD), con autopilota elettromeccanico Ferranti asservito alla girobussola per il controllo di rotta. In considerazione di quanto esposto i battelli della classe “Sauro” possono essere classificati sottomarini.

 

l'autopiota Ferranti (che molti conoscono per averci "giocato" alla mostra "sommergibili in Adriatico" tenutasi prima ad Ancona e poi a Ravenna, fu installato sulle prime 3 serie mentra sulla quarta fu installato un sistema piu moderno costruito dalla italiana SEPA. lo stesso sistema leggermente perfezionato è stato poi installato (nello stesso turno di grande manutenzione in cui hanno sostituito il sistema di combattimento) anche sulla 3^ serie. oltre a dare uniformita per i pezzi di ricambio consente anche un migliore addestramento dei timonieri essendo la stessa consolle montata sul simulatore di immersione alla scuola sommergibili di Taranto.

 

 

Caratteristiche tecniche battelli

Lungh. f. t.: 66,35 m

Largh. max: 6,83 m

Imm. media: 5,70 m

Disloc. in sup. (dosato): 1653 t

Disloc. in imm.: 1.862 t

Riserva di spinta: 11%

Apparato motore: 2 gruppi elettrogeni da 1.210 CV; 1 motore elettrico Marelli da 2.585 Kw; 1 elica a 7 pale

Velocià max in sup.: 11 nodi

Velocità max in imm.: 20 nodi

Auton. in sup.: 3.000 miglia a 11 nodi

Auton. in imm.: 250 miglia a 4 nodi

Quota operativa max.: 300 m

Coeff. di sicurezza: 2

Equipaggio: 7 ufficiali e 36 sottufficiali e comuni

Armamento

6 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora

12 siluri di riserva

 

non entro sui dati di dislocamento, che variano anche da battello a battello e comunque non è questo il posto dove fare i "precisini", credo. ci sarebbe invece da aggiornare il numero dei membri di equipaggio e l'armamento.

 

su 3 e 4 serie fu aggiunto l'ufficiale tecnico per le armi (un arma navale, ovviamente), mentre complessivamente l'equipaggio era intorno alle 55 unità senza contare il personale in addestramento. una ulteriore variazione alle tabelle credo sia stata apportata dopo l'instalazone del nuovo sistema di combattimento, ma di questo ho solo sentito parlare e non ne sono sicuro.

 

i siluri erano complessivamente 12 ma potevano essere sostituiti da mine o, con una piccola implementazione da missili antinave Harpoon. con il nuovo sistema di combattimento ci sono altre possibilità che, però, credo debbano ancora rimanere classificate.

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L'intervento del Comandante Totiano è graditissimo, del resto me lo aspettavo;

la preparazione della descrizione della classe "Sauro" mi ha messo in difficoltà,

perché la documentazione ufficiale a mia disposizione è scarna di notizie;

per fortuna ho trovato due ottimi articoli, piuttosto datati, di Alessandro Turrini e Mario Cecon

veramente interessanti e molto dettagliati, da cui ho tratto tutto ciò che ho riportato;

se il Comandante Totiano ha la facoltà di autorizzarmi, posso riproporli integralmente.

 

C'è una cosa che gradirei conoscere per pura curiosità: la formula della reazione chimica

per produrre ossigeno dalla reazione tra perossido di potassio e anidrite carbonica

 

grazie

Buffoluto

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L'intervento del Comandante Totiano è graditissimo, del resto me lo aspettavo...

per fortuna ho trovato due ottimi articoli, piuttosto datati, di Alessandro Turrini e Mario Cecon ...

se il Comandante Totiano ha la facoltà di autorizzarmi, posso riproporli integralmente.

 

C'è una cosa che gradirei conoscere per pura curiosità: la formula della reazione chimica

per produrre ossigeno dalla reazione tra perossido di potassio e anidrite carbonica

 

sfortunatamente non ho la possibilità di autorizzare questa pubblicazione se non nei termini stabiliti dalla legge. se sono mollto vecchi ritengo possano essere pubblicati ma mi rimetto ad Alagi, molto piu ferrato in materia.

 

temo di non ricordare il processo chimico, ricordo solamente il fatto che il potassio (del KO2) fissava il carbonio della anidride carbonica rilasciando molecole di ossigeno con una reazione esotermica (e un discreto bruciore alla gola...)

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per fortuna ho trovato due ottimi articoli, piuttosto datati, di Alessandro Turrini e Mario Cecon

veramente interessanti e molto dettagliati, da cui ho tratto tutto ciò che ho riportato;

se il Comandante Totiano ha la facoltà di autorizzarmi, posso riproporli integralmente.

sfortunatamente non ho la possibilità di autorizzare questa pubblicazione se non nei termini stabiliti dalla legge. se sono mollto vecchi ritengo possano essere pubblicati ma mi rimetto ad Alagi, molto piu ferrato in materia.

 

@Buffoluto

Posta qui il titolo degli articoli e i riferimenti (titolo, anno, numero ecc.) delle riviste da cui sono tratti gli articoli, così vediamo cosa ti posso saper dire. :s02:

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@Buffoluto

Posta qui il titolo degli articoli e i riferimenti (titolo, anno, numero ecc.) delle riviste da cui sono tratti gli articoli, così vediamo cosa ti posso saper dire. :s02:

 

I sottomarini della marina italiana "NUOVE SERIE PER I CLASSE SAURO"

Altre due unità costituiranno la terza serie dei sommergibili classe Sauro - Allo studio una quarta serie.

articolo di ALESSANDRO TURRINI C.F. (G. N.) marina militare pubblicato sulla rivista

DEFENCE TODAY N. 75-76 da pagina 327 a pagina 335

(purtroppo ho isolato le pagine dalla rivista e non ho altri riferimenti;

dal titolo dell'articolo si può dedurre che l'anno di pubblicazione dovrebbe essere il 1981-1982)

 

 

"L'evoluzione del sommergibile in Italia dal 2° dopoguerra" articolo di Mario Cecon pubblicato

sulla Rivista Italiana Difesa n° 11 - novembre 1993 da pagina 85 a pagina 96

 

grazie

Buffoluto

Modificato da BUFFOLUTO
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I sottomarini della marina italiana "NUOVE SERIE PER I CLASSE SAURO"

Altre due unità costituiranno la terza serie dei sommergibili classe Sauro - Allo studio una quarta serie.

articolo di ALESSANDRO TURRINI C.F. (G. N.) marina militare pubblicato sulla rivista

DEFENCE TODAY N. 75-76 da pagina 327 a pagina 335

(purtroppo ho isolato le pagine dalla rivista e non ho altri riferimenti;

dal titolo dell'articolo si può dedurre che l'anno di pubblicazione dovrebbe essere il 1981-1982)

Sono trascorsi più di 25 anni, penso che - citando la fonte e tutti gli elementi in tuo possesso - non dovrebbero esserci problemi.

 

"L'evoluzione del sommergibile in Italia dal 2° dopoguerra" articolo di Mario Cecon pubblicato

sulla Rivista Italiana Difesa n° 11 - novembre 1993 da pagina 85 a pagina 96

Qui la situazione è diversa: l'articolo è più recente, ed è pubblicato su una rivista italiana. Penso che la cosa più corretta sarebbe quella di richiedere l'autorizzazione alla redazione di RID (l'e-mail è: rid@rid.it , come rilevabile dal sito della Rivista).

Modificato da Alagi
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Sono trascorsi più di 25 anni, penso che - citando la fonte e tutti gli elementi in tuo possesso - non dovrebbero esserci problemi.

 

 

Qui la situazione è diversa: l'articolo è più recente, ed è pubblicato su una rivista italiana. Penso che la cosa più corretta sarebbe quella di richiedere l'autorizzazione alla redazione di RID (l'e-mail è: rid@rid.it , come rilevabile dal sito della Rivista).

 

Ho provveduto a sostituire il sunto con l'articolo integrale di Turrini sul Post 155 di pagina 8

 

Poiché l'articolo di Mario Cecon, oltre ad essere molto interessante, è in argomento col tema di questo Topic, sarebbe opportuno chiedere l'autorizzazione a R.I.D. in maniera da postarlo integralmente a partire dal "Giada" e "Vortice" fino alla classe "Sauro".

Non so se devo procedere autonomamente o se la richiesta d'autorizzazione deve essere inoltrata dalla direzione di Betasom; resto in attesa d'indicazioni del Comandante Alagi.

 

Buffoluto

Modificato da BUFFOLUTO
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ah, quell'elica.. e pensare che la foto (di copertina della R.M.) fu scattata proprio da un sommergibilista di lunghissima data.

se puo essere di conforto le foto sono tutte relative a 4^ serie pre refitting (intendo l'installazione del nuovo sistema di combattimento, per cui anche la camera manovra non è piu aderente alla realtà attuale).

 

la foto di copertina è, invece, un 1^ o 2^ serie (riconoscibile dagli scarichi in vela piu arrotondati) come pure le foto successive.

 

do il mio personale contributo al post con alcuni miei imbarchi sui Sauro, le foto provengono dal mio lovewall per cui hanno alcune scritte, ma spero saranno comunque apprezzate:

 

l'amato DaVinci

davinci.jpg

 

il Sauro, fratello di banchina

sauro.jpg

 

un govanissimo Gazzana

gazzana.jpg

Modificato da Totiano
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proseguo con le osservazioni:

hai pubblicato 2 volte la stessa foto (seconda e terza). In quella il sig. Cecon deve avere preso un abbaglio perchè la foto è relativa ad un 1^-2^ serie e sono quasi certo sia proprio IL Sauro, credo l'unico unico che abbia effettivamente imbarcato quel tipo di MPD. peraltro deve essere una foto abbstanza vecchia perchè c'è ancora il foro per la boa di soccorso sulla prora..

 

le altre 2 foto relative al 4^ serie sono entrambe post refitting sistema di combattimento.

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ah, quell'elica..

 

è bellissima l'elica "falciata"!!! Come ho forse già detto ho avuto modo di vedere in funzione dei modelli 1:10, VEDERE la cavitazione e SENTIRNE il rumore...

(permettimi Dir. una piccola rivalsa su quanti invece hanno servito nella "pancia")

 

Lazer_ :s02: ne

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proseguo con le osservazioni:

hai pubblicato 2 volte la stessa foto (seconda e terza). In quella il sig. Cecon deve avere preso un abbaglio perchè la foto è relativa ad un 1^-2^ serie e sono quasi certo sia proprio IL Sauro, credo l'unico unico che abbia effettivamente imbarcato quel tipo di MPD. peraltro deve essere una foto abbstanza vecchia perchè c'è ancora il foro per la boa di soccorso sulla prora..

 

le altre 2 foto relative al 4^ serie sono entrambe post refitting sistema di combattimento.

 

ho provveduto a sostituire la fotografia duplicata ed inserita per errore;

per quanto riguarda il tipo di MPD imbarcato nella foto del sig. Cecon, ho fatto un rapido

controllo ed ho verificato che sicuramente è stato adottato da 1^, 2^ e 3^ serie,

presumibilmente sia negli anni '80 che '90; questo lo vedremo meglio quando avrò postato

le immaggini di tutti i battelli della serie;

purtroppo non conosco bene la classe "Sauro" ed ho le idde molto confuse anche perché la

maggior parte delle foto non hanno presisi riferimenti riguardo le date e i periodi in cui i battelli

sono stati sottoposti ad aggiornamenti;a questo proposito ci potrebbe guidare il Comandante

Totiano, che avrà senz'altro maggiore competenza e conoscenza

 

saluti

Buffoluto

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vista la nuova foto, buffoluto.

anche questa volta si tratta di un 1^ o 2^ serie e credo proprio che sia il mio DaVinci alla festa della Marina di Napoli nel 2005. se non fosse lui potrebbe essere solo il DiCossato in quanto sono stati gli unici battelli ad avere quel tipo di antenna satellitare (mi riferisco al "cono" a fianco all'antenna stilo che ha preso il posto della normale "clessidra")

 

provo a dare qualche dritta su come riconoscere le varie serie e gli MPD:

vista la nuova foto, buffoluto.

anche questa volta si tratta di un 1^ o 2^ serie e credo proprio che sia il mio DaVinci alla festa della Marina di Napoli nel 2005. se non fosse lui potrebbe essere solo il DiCossato in quanto sono stati gli unici battelli ad avere quel tipo di antenna satellitare (mi riferisco al "cono" a fianco all'antenna stilo che ha preso il posto della normale "clessidra")

 

provo a dare qualche dritta su come riconoscere le varie serie e gli MPD:

 

su 1 e 2 serie ci sono 3 caratteristiche della vela fondamentalmente diverse:

1) il becco d'anatra in cima alla vela che funge da diffusre scarico fumi: nella 1 e 2 serie è arrotondato nelal parte superiore e si assottiglia alle estremità, nella 3 serie è molto squadrato

 

2) il portello laterale: su 1^ e 2^ serie esistono 2 portelli suil lato dritto della vela: il primo rettangolare sulla parte prodiera e il secondo tondeggioante circa un metro piu a poppa. questo secondo portello non esiste sulla 3/serie (o meglio è all'interno e non si vede)

 

3) 1 e 2 serie hanno una stilo a ribaltamento e uno stilo di emergenza, la terza serie ha 2 stilo uguali ed estensibili che, completamente ritratte, non sporgono dal profilo della vela.

 

P9290008.JPG

il Marconi (2^ serie) da www.sommergibili.com

 

P8190085.jpg

sempre il marconi e sempre dal sito del nostro Uccio: qui si vede bene la rastrematura degli scarichi in vela e l'antenna stilo

 

dir009.jpg

ulttra foto del Marconi, stavolta dal sito della marina. oltre a vedere bene lo scarico in vela si distinguono i mock up che sosituirono i sensori originali fino ai primi anni 90. la parte superiore è piatta invece che a cupola come nei sensori del Sauro.

 

D005B.gif

questa immagine viene dal sito della tauromodel e riguarda il Pelosi (3^serie) si vede bene lo scarico squadrato in vela e, in effetti, gli MPD sono effettivamente montati

 

a proposito del portello, invece, nella pfoto del pelosi si intravede l'unico della 3^ serie mentre in questa foto scattata a bubbe che esce dal DaVinci si vede la forma del portello piu poppiero presente solo nelle prime due serie

pict0016a.jpg

la foto proviene dalla discussione della festa della marineria

https://www.betasom.it/forum/index.php?show...30473&st=20

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Sono sempre poco propenso ad intraprendere il laborioso lavoro per la realizzazione di disegni

per il semplice motivo che è necessario molto tempo per la ricerca del materiale, per la realizzazione dei

disegni e poi per la rifinitura del risultato finale, che mi lascia sempre non completamente soddisfatto;

nel caso della classe "Sauro" le difficoltà aumentano perché occorre lavorare su 8 esemplari, che hanno

avuto modifiche nel corso degli anni e non ho molto materiale adatto a disposizione; senza promettere nulla desidero effettuare un tentivo limitandomi per ora alla sola vela per cogliere i particolari e le varie differenze tra battelli; naturalmente gradirei avvalermi della collaborazione del Comandante Totiano; senza le sue preziose indicazioni non avrei realizzato i disegni dei "Toti".

 

Propongo ora l'unico disegno della mia collezione che reputo molto interessante, demandando al Comandante Totiano il commento, nel caso lo desideri fare.

 

Buffoluto

 

sauroclassedis01.jpg

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naturalmente gradirei avvalermi della collaborazione del Comandante Totiano; senza le sue preziose indicazioni non avrei realizzato i disegni dei "Toti".

 

sai bene che non mi tiro indietro, il mio amore per i battelli non me lo permette...

 

commenti sul disegno: l'antenna filare è scomparsa ma il resto è di massima rimasto uguale a meno delle piccole modifiche di cui mi appresto a parlare

 

sommergibile Sauro: negli anni 90 è stato applicato il traliccio per il sonar rimorchiato e una cortina di sensori sul alto sinistro della passerella. questa è la parte terminale del traliccio

pict0025e.jpg

ma tieni presente che proseguiva fino alla passerella, come si vede su questa foto del daVinci

pict0018zor.jpg

il Sauro è anche l'unico battello ad avere mantenuto gli MPD per tutta la sua vita. gli altri battelli ebbedo dei mock-up che furono eliminati definitivamente a fine anni 80.

 

Sul DiCossato fu sostituita la "clessidra" dell'antenna TLC con una natenna satellitare (mi sembra attorno al 1995) che fu poi passata al DaVinci qualdo il DiCossatto è andato in disarmo. questa è l'antenna

pict0009d.jpg

 

Sul DaVinci, nel corso degli ultimi lavori (2000) è stata installata la costina trainata ex sauro e l'antenna satellitare del Dicossato. inoltre nel 2003 è stato sostituito il periscopio di scoperta con uno optronico che ha comportato quella carenatura sopra la vela

pict0017k.jpg

 

in effetti ci sarebbe un'altra modifica peculiare del DaVinci di cui fui artefice: il fanale di via (quello bianco in cima alla prora della vela) è perfettamente integrato nella linea della vela e non sporge come gli altri battelli

 

continua....

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ho trovato una bella foto della vela del di Cossato in cui si vedono bene entrambi i portelli del lato dritto e il fanale di via bianco di cui parlavo nel precedente post

veladc.jpg

 

a titolo di curiosità, il portello semirotondo, che comunica direttamente con la garitta ed ha lo scopo di consentire la fuoriuscita degli incursori (procedura moltpo ben illustrata nel film mm "narinai degli abissi" disponibili anche a questa pagina http://www.delfinidacciaio.it/mmi.html )

 

non è stato abolito ma solo portato sulla prora della garitta e l'uscita degli incursori avviene, dopo la garitta, dal portello sulla prora estrema della vela e che ha lo scopo di consentire l'accesso alla plancia senza passare dall'interno del battello.

 

e visto che parliamo di vele forse questo disegno originale del cantiere puo essere utile

disegnovela.jpg

 

infine, il fatto che i 4 battelli 3 e 4 siano ancora operative offre pregi e difetti. il pregio è che hanno subito una solo modifica, un po piu evidente per la terza serie ma davvero minima sulla 4^. insomma, credo che le prime due serie siano il lavoro piu grosso...

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eccomi! dunque:

 

il 4 è lo stilo di emergenza, pero non ricordo se con frequenze arrrivasse fino all'HF o si fermasse al VHF

il 5 è lo snorkel, ha un aforma un po piu complessa e vedo se trovo una foto

il 7 è l'antenna ESM

8 periscopio di scoperta (sul DaVinci sostituito nel 2002 da per optronico

9 la loop non è su palo telescopico ma è stata posta su un piedestallo fisso per problemi di scia ai primi anni 90 (modifica che mi ero dimenticato di accennarti), peraltro con una nuova antenna piu piatta

10 periscopio di attacco

11 lampada arancione segnalazione sommergibile. è un lampeggiante arancione che secondo le norme della navigazione segala una unita subacquea in navigazione in superficie. è montata su un vitone e viene alzata/ammainata manualmente. coincide, di massima con la posizione dell'asta dell abandiera che è però sul lato opposto (in genere).

12 confermo BT

13 timoni ORIZZONTALI AVANTI

 

questa una pianta della vela

piantavela.jpg

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ho trovato una sola foto dello snorkel dei Sauro, peraltro nella sua versione iniziale. comunque sono state apportate modifiche di poco conto...

provo a descriverlo: la parte inferiore alettata è quelal che rimane racchiusa all'interno della vela e funzione sia da telaio che da condotta dell'aria; termina con la cassa che contiene una delle valvole di intercettazione a scafo (le cosidette induzioni)

 

la parte superiore è quella che viene alzata/ammainata e si suddivie in 2 ulteriori parti. se fai attenzione si intravede una parte cromata: è quella su cui scorre la testa fluttuante

dello snorkel. sostanzialmente una serie di sensori, di cui uno è quella protuberanza nella parte anteriore della testa, sente il profilo dell'onda e fa si che la parte terminale dello snorkel la segua mantendo fuori dall'acqua il minimo profilo radarabile. spero possa essere di aiuto...

snorkel.jpg

la foto proviene da "sommergibili italiani" di Turrini-miozzi

 

dimenticavo, se hai un po di tempo da perdere, ci sono buone immagini sia su quota 300 sia su marinai degli abissi, filmati che trovi qui:

http://www.delfinidacciaio.it/mmi.html

 

in quota 3-0-0 le immagini sono riferite eslusivamente a Sauro e DiCossato

in marinai degli abissi, il grosso è stato girato sul Gazzana ma le immagini esterne del battello immerso sono state girate sul Sauro

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il 133 è il sedile ribaltabile per la guardia in plancia, il 197 è la lampada subacquea, una luce bianca fissata a filo della vela (quindi puntata verso l'alto). puo servire per soccorso al battello sinistrato (ma è stata usata anche per altri scopi.

 

il radar non ha un riduttore vistoso come sui Toti, in effetti il mast è dritto e uniforme fino alla vela e ben nasconde i meccanismi. sfortunatamente non ho foto migliori di questa del DiCossato, che viene dalla collezione di Scuolasom, probabilmente scattata dall'amm Guastadisegni

 

519inmare97.jpg

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vista la vela del DiCossato, e ci sarebbe da migliorare solo il disegno dello snorkel. la testa fluttuante scorre all'esterno della canna, infatti. l'antenna loop funzionava su frequenza un po piu basse, mi sembra VLF.

 

stesse osservazioni sul marconi e, inoltre, non torna il portello di accesso garitta agli incursori che è esclusivamente sul lato dr della vela, proprio come sul DC. il cavo di rimorchio scorre verticale lungo la vela, affogato in una scanalatura, ma il posto è proprio quello.

 

se vuoi ci sarebbe da aggiungere i telefoni subacquei che sono dietro le uniche 2 defense a filo dela vela (1 a prora e l'altra a poppa)e i vetri della plancia, ma sono fesserie.

 

PS grazie per avermi inserito nei crediti, non ce ne era bisogno....

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p8190085.jpg

Vogliate scusarmi questi giorni di assenza, ma spesso capita che improrogabili impegni mettano in secondo piano i momenti dedicati allo svago; nel frattempo ho avuto modo di riflettere sui disegni che sto realizzando della classe Sauro e mi sono accorto che sicuramente per quello del Marconi ho preso una cantonata e chiedo alcuni chiarimenti al Comandante Totiano, perché come si può notare dalla foto ho scambiato questo portellone per la fuoriuscita degli incursori;

 

mi rendo conto anch’io che il disegno dello Snorkel andrebbe migliorato ma non ho capito

 

quali sono i miglioramenti da apportare del resto ho l’impressione che sia un po’ troppo grande;

 

un altro particolare che vorrei conoscere è se la dimensione della vela delle varie serie è sempre uguale

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ehm, non vedo la foto Buffoluto...

 

le dimensioni di massima dello snorkel vanno bene, però da coeme lo hai disegnato sembra che la parte superiore (la testa fluttuante) scorra all'interno della canna (che è la parte che viene alzata per arrivare al pelo dell'acqua) mentre invece scorre all'esterno di questa.

 

la vela delle prime 3 serie è, di massima, invariata. cambia la disposizione delle antenne all'interno di essa, lo scarico dei gas e il portello a prora per la fuoriuscita incursori.

la quarta serie invece varia come formanella parte posteriore (profilo verticale invece che inclinato) con un avviamento nel conguingimento con la passerella. questo fa si che le dimensioni siano leggermente maggiori.

 

per il resto, non hai che da chiedere...

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:s14: :s14: :s14: ho sostituito il disegno del Marconi nel POST 179 di pag. 9;

ho apportato alcune modifiche relative allo snorkel, all'ubicazione dei due

telefoni subacquei;sono sempre disponibile a migliorarlo;

 

prossimamente modificherò anche il disegno del Di Cossato postato precedentemente

 

Buffoluto

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chissa perche oggi la foto la vedo bene...imageshack sta facendo disperare!

 

quella che indichi con la freccia è una cesta, diciamo un "ripostiglio" dove vengono stivati i cavi di ormeggio o altre cianfrusaglie (i nocchieri mi perdonerano) simili che non siano rumorose in alcun modo.

 

visto il disegno del Marconi e non c'è nulla da aggiungere, anche perche non saprei come dire che nascosta dalla TLC c'è l'antenna ESM... :s20:

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se puo essere di aiuto le prime 2 foto sono riferite a un Sauro IV serie post lavori di refitting l'ultima è un IV serie pre refitting

 

le tue informazioni sono sempre opportune e preziose, per cui le ho inserite nella didascalia delle foto,

sostituendo quelle vecchie;

 

vorrei disegnare le vele della 3^ e 4^ serie; dammi qualche indicazione soprattutto sulla posizione

e forma di periscopi, antenne varie ecc...

Modificato da BUFFOLUTO
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comincio con qlc., ma il grosso (che comunque non è granchè..) lo avro a disposizione nel w.e.

 

pre lavori refitting

3^ serie

il profilo della vela è simile. scompare il portello per gli incursori, lo scarico gas è triangolare piu squadrato, le antenne stilo sono 2 e totalmente nascoste all'interno della vela, scompare lo stilo di emergenza

 

4^serie. rispetto alla 3^ il bordo di uscita della vela è dritto e con un raccordo con la coperta, il fanale di coronamento (prora superiore) ha una specie di pagoda molto pronunciata che lo racchiude, il diffusore scarico gas è piatto, scompaiono le finestrature della controplancia

 

dopo i lavori di refitting sono cambiate le antenne stilo (se le vuoi fare estese) e l'antenna VLF, che adesso è sotto una semisfera nera

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sfortunatamente ho trovato pochissimo... questa è la vela del pelosi, si distingue abbastanza la forma del diffusore gas di scarico

 

varo522186.jpg

 

mentre questa è la vela di un IV serie

banchine4assemblea.jpg

elic5prosole.jpg

 

infine una foto (lunica di discrete dimensioni) che vede dall'altro lato la vela di Pelosi, Todaro e Prini scattata in occasione del raduno di Betasom a Taranto 2 anni fa

battelli.jpg

 

una foto dall'alto

elic525intero.jpg

l'ordine delle antenne, uguale per terza e quarta serie, vede i 2 periscopi (adesso dotati di fairing) poi le 2 antenne TLC (una per lato, poi radar, snorkel ed ESM)

 

le foto vengono tutte dall'archivio di scuolasom e ritengo l'autore sia l'amm Guastadisegni

Modificato da Totiano
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SOMMERGIBILE "NAZARIO SAURO" 518 1^ PARTE

06sauro1980012.jpg

bellissime foto, grazie buffoluto! quest'ultima, in particolare, credo che sia stata scattata a fine anni 70 dopo i lavori di fine garanzia. ritrae un sistema che nessuno ha mai saputo (voluto?) spiegarmi cosa fosse ed è quel trespolo sulla prora della coperta sporgente su un telaio a forma di z

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bellissime foto, grazie buffoluto! quest'ultima, in particolare, credo che sia stata scattata a fine anni 70 dopo i lavori di fine garanzia. ritrae un sistema che nessuno ha mai saputo (voluto?) spiegarmi cosa fosse ed è quel trespolo sulla prora della coperta sporgente su un telaio a forma di z

 

anch'io mi sono chiesto cosa fosse quell'attrezzo che a me pare un vecchio macinacaffè e

confidavo nell'aiuto di chi potrebbe sapere; compare anche in alcune foto del "Di Cossato";

vorrei anche puntualizzare che nella foto non ho inserito il nome del sommergibile, perché la

pubblicazione da cui l'ho presa non ne precisava il nome e poiché l'ultimo numero è parzialmente

coperto potrebbe essere sia 8 che 9; quindi è possibile che sia stato solo il "Di Cossato" ad esserne

stato dotato; ci vuole l'aiuto di qualche membro dell'equipaggio dell'epoca

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  • 2 weeks later...

pelosidisa01copy.jpg

propongo in modo estremamente semplificato questo disegno di partenza (riferito al 1988) del “Pelosi”, di cui sono stati riportati esclusivamente gli elementi certi, che ho potuto verificare in base alle immagini già in mio possesso; per l’inserimento degli altri particolari gradirei un po’ di aiuto perché ho qualche difficoltà:

 

1) non ho un’immagine nitida della vela del “Pelosi” del lato sinistro, in cui si possano apprezzare forme e dimensioni dei vari pannelli rimovibili, che presumo hanno lo scopo di permettere le ispezioni delle varie apparecchiature, posizionate all’interno della vela.

 

2) Vorrei sapere se ci sono significative variazione di forme e posizionamento, rispetto alle serie precedenti, di periscopi, snorkel, radar e ESM

 

3) Vorrei sapere cos’è e in che consiste il fairing dei periscopi e quando è stato adottato

 

grazie Buffoluto

Modificato da BUFFOLUTO
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cominciamo con i disegni costruttivi della 3^ serie, sono di fincantieri ma scannerizzati da "sommergibili 1907-2007" brochure edita dalla associazione tempora

piani3serie.jpg

 

 

a seguire una foto ed il dettaglio della stessa presi da La Marita Italiana di M. Amatimaggio

pelosi.jpg

 

e il dettaglio della parte sueriore della vela

pelosivela.jpg

 

passiamo alle info:

i disegni del cantiere sono nella configurzazione originale del 1987, a seguito dei grandi lavori a cavallo del 2000 sono cambiate la forma della passerella, le antenne TLC, il velox e la VLF

 

la foto del pelosi ed il suo dettaglio sono post grandi lavori, si distingue abbastanza bene il "pallone" della nuova VLF e la forma difefrente delle TLC. la loro forma non ha comunque influito sulla disposizione dei mast, che è rimasta invariata, e vede

periscopio di attacco

periscopio di scoerta con fairing (è una specie di carenatua (si distingue bene nel dettaglio, alla base del periscopio) che viene alzata oltre una certa velocità per diminuire la scia e aumentare la resistenza meccanica del periscopio. è pate integrante dei periscopi di 3^e 4^ serie da quando sono stati installati

le 2 antenne TLC parallele

il radar

lo snorkel

l'ESM

 

infine ti confermo che i pannelli servono per le ispezioni alle guide delle antenne e alle ntenne stesse, però non riesco a trovare un dettaglio dei pannelli stessi...

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