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Coventry Victor Co.


Visitatore ERICH TOPP U-552

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Visitatore ERICH TOPP U-552

Nel 1904, due appassionati di meccanica, fondarono la "Morton & Weaver Ltd.", una società che si occupava della progettazione e realizzazione di motori a ciclo "Otto" con cilindri "contrapposti". Nel 1910, Weaver, progettò e costruì un aereo propulso da un loro motore sperimentale, denominandolo "Weaver Ornithoplane", il quale a seguito di alcune prove, riuscì ad effettuare un volo costante per un quarto di miglio, facendolo passare alla storia, essendo il primo "monoplano" a volare in Gran Bretagna.

 

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Nel 1911, la società cambiò nome, diventando "Coventry Victor Ltd." e la progettazione / produzione iniziò a diventare a livello industriale, rivolgendo la loro attenzione commerciale alle due ruote. Dopo 8 anni, utilizzando un loro motore orizzontale da 688 c.c. iniziarono a produrre moto e sidecar, portando l'Inghilterra ai vertici mondiali nella produzione di motori a cilindri "contrapposti".

Nel 1927, il modello di punta della casa fu il "Silent Six" (oggi molto ricercato dai collezionisti) e negli anni dopo, grazie al successo ottenuto, la Coventry Victor, divenne fornitrice ufficiale di motori per alcune delle più famose case costruttrici di motociclette inglesi, fino al 1936, anno in cui venne conclusa la produzione in questo campo.

 

coventryvictorsilentsix.jpg

 

Nel 1926, la società iniziò la produzione anche di auto a "Tre ruote", diversificandole in 4 versioni: Standard, Sport, de Luxe e Parcelcar; tutte motorizzate con gli ormai affidabili motori "contrapposti", partendo dal 688 c.c. e successivamente aumentandone le cilindrate a 749 c.c. , 850 c.c. e infine 998 c.c.

 

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La trasmissione alla ruota singola che è posizionata posteriormente, avviene attraverso un cambio a due velocità a catena e il freno della vettura è uno, solo per la ruota posteriore. Nel 1932, viene posta in produzione una nuova versione aggiornata chiamata Sprt De Luxe, con tre marce. Nel 1938, cesserà anche la produzione di queste auto e nel dopoguerra, venne realizzato un prototipo denominato Venere, con un motore a 4 cilindri contrapposti di 747 c.c. ma senza mai raggiungere la produzione.

 

pic8111.jpg

 

Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale la Coventry Victor, inizia la sua discesa e a cavallo tra la fine anni '40 e gli inizi degli anni '50, cercò di allargare il proprio mercato anche alla nautica, progettando dei piccoli motori diesel. Verso la fine degli anni '50 la società verrà sciolta e la produzione terminò definitivamente.

Oggi la Coventry Victor non esiste più come produzione, ma qualcuno ha conservato in eredità i suoi archivi e ciò che è rimasto del "parco ricambi" dei suoi motori, diventando un punto di riferimento per tutti i collezionisti e appasionati di questi motori....tra cui anche il sottoscritto !

 

Già, ho un motore marino a due cilindri contrapposti funzionante, opportunamente "conservato" presso la mia officina e vi garantisco che è semplicemente un "gioiellino" ! A parte le sue ridotte dimensioni, questo piccolo capolavoro di ingegneria, presenta certe piccole "finezze" a dir poco meravigliose.

 

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Due cilindri contrapposti a valvole "laterali", monoblocco in alluminio e cilindri in ghisa, raffreddamento ad acqua di mare con circuito diretto, avviamento a "magnete".

 

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Avviamento a manovella con sistema di sicurezza di sgancio automatico dopo la partenza, pompa dell'acqua di raffreddamento ad ingranaggi "elicoidali" in bronzo.

 

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Alcune "sottigliezze progettuali"....

 

Nella foto sotto, indicata dalla freccia, si trova una piccolissima vaschetta con tanto di tubetto di scarico, posizionata sotto alla pompa dell'acqua di raffreddamnto, per permettere alle eventuali (frequenti) perdite d'acqua della pompa stessa, che non vada a bagnare direttamente la zona sottostante, in quanto vi si trova il carburatore. Questo tipo di pompe ad ingranaggi, avevano gli "alberini" che lavoravano su boccole di bronzo e la cui "tenuta" dell'acqua era semplicemente rappresentata dal grasso che veniva inserito dai suoi appositi "ingrassatori" (che ovviamente si esauriva con il moto degli alberini stessi). Oggi questo sistema è praticamente scomparso, in quanto le tenute, avvengono attraverso appositi "paraoli" e/o "cortechi".

 

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In quest'altra foto, si può notare l'astina per la misurazione del livello dell'olio del motore, che si trova direttamente all'interno del classico "tappo dell'olio".

 

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Qui sotto, si può invece notare il manometro "meccanico" che fornisce l'indicazione della pressione dell'olio.

 

imgp0011.jpg

 

Attualmente il motore si trova posizionato sopra una sorta di "cavalletto", realizzato dall'inventiva di mio padre più di 20 anni fa, la cui base è rappresentata da un vecchio volano di un motore demolito, il "tubo" è il "gambale" di un vecchio fuoribordo, anch'esso demolito e la basetta dove appoggia il motore è di legno di acacia verniciato.

 

ingrandimento0015.jpg

 

Già numerose persone mi hanno chiesto di venderglielo, ma finchè sarò io al mondo, rimarrà dove si trova. L'unica intenzione che ho in futuro è di restaurarlo meglio, infatti sono già in contatto con la ditta in Inghilterra per avere i dati sulle tinte originali e anche alcuni depliants pubblicitari dell'epoca dove poter risalire all'esatta sistemazione dei particolari.

Questo motore, risalendo dal numero di matricola, mi è già stato detto che fu venduto il 27 giugno 1958 ad una ditta italiana. Non appena mi invieranno tutti i dati precisi, tra cui le specifiche tecniche, se la cosa potrà incuriosirvi, ve le farò sapere.

 

Marco, come sempre...."gestisci" come meglio ti aggrada questo topic ! :s02:

 

 

 

:s67: Mau

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Visitatore Marcuzzo

Alla faccia che gioiello. Dalle descrizioni che ne hai fatto è un autentico capolavoro, soprattutto per i tempi in cui è stato realizzato. Contiene delle finezze che altri motori neppure sognavano, e credo che l'affidabilità fosse del tutto superiore alla media. Dovresti tenerlo in una teca caro Mauro, se lo merita in pieno!!! :s20: :s20: :s20:

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