Vai al contenuto

Dedalo, Estación Transportable De Aeronáutica Naval


ilprinsi

Messaggi raccomandati

Buongiorno a tutti

 

sto cercando materiale su questa unità spagnola operante tra le due guerre. Soggetto assai “originale” su internet ho trovato alcune fotografie, chissà se qualcuno può dirmi dove trovare altra documentazione (specialmente disegni) per una autocostruzione.

Anticipatamente ringrazio

Saluti

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Odisseo

 

Ti ringrazio per la gentilezza, questa è una delle immagini che anch'io ho trovato. Chissà, magari in Spagna c'è qualcosa di simile ai Navimodellisti Bolognesi che curano e divulgano i disegni delle navi militari? Dopotutto anche loro hanno un passato importante marinaro...

In compenso in Francia c'è questo interessantissimo sito da cui si può scaricare gratuitamente i disegni di tutte le navi militari francesi messe in disarmo! Occhio che le tavole sono 1:100!

http://www.servicehistorique.sga.defense.g...o/listebato.php

 

Saluti e ancora grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

Smanettando in rete ho trovato queste tre immagini, di cui due riferite a esperimenti con un autogiro "La Cierva" verso la metà degli anni Trenta:

 

24dedalo1vr6.png

 

dedalo1gt6vh5.jpg

 

dedaloyautogirozz3.jpg

 

Il disegno postato da Odisseo era comparso, inizialmente, nel volume di G. Galuppini Portarerei (a braccio non ricordo il titolo esatto) edito da Mondadori all'inizio degli anni Ottanta.

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

In compenso in Francia c'è questo interessantissimo sito da cui si può scaricare gratuitamente i disegni di tutte le navi militari francesi messe in disarmo! Occhio che le tavole sono 1:100!

http://www.servicehistorique.sga.defense.g...o/listebato.php

Si questo lo conoscevo, ma le dimensioni ed il dettaglio delle immagini è veramente enorme ... oltre che gratis.

 

Il disegno postato da Odisseo era comparso, inizialmente, nel volume di G. Galuppini Portarerei (a braccio non ricordo il titolo esatto) edito da Mondadori all'inizio degli anni Ottanta.

Può darsi, ma sono certo di averlo scaricato dalla rete ... parecchi anni fa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao e prima di tutto grazie a tutti...

 

Ho “scavato” e “ri-scavato” in rete e sono saltate fuori solo delle fotografie e alcune illustrazioni...

Bho, sono “abituato” ad arrangiarmi e ad accontentarmi... Chissà prima o poi...

Qualche giorno fa mi imbattei in una casa editrice (spagnola) che aveva in catalogo delle monografie di navi, appunto spagnole, della guerra civile, poi purtroppo ho perso l'indirizzo, può darsi che avessero qualcosa...

Per il sito francese dove scaricare le tavole enormi, ho la fortuna di potermele ridurre in scala e stamparle su plotter, sono veramente fantastiche! Grazie a questo ho avuto della ottima documentazione “da cantiere” della portaerei Joffrè rimasta allo stadio di progetto e realizzazione al 20% -prima di essere catturata dai tedeschi e demolita nel 1941- altrimenti “ciccia”... Magari in Spagna ci fosse una cosa così!

Salutoni

Roberto

 

ps. non so se si è capito, ma mi piacciono le navi un po' particolari...

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 weeks later...

Buonasera a tutti

 

per dovere di cronaca e per chi volesse interessarsi alla “vita” di questa unità, vi propongo due interessanti articoli che riguardano il Dedalo.

http://www.vidamaritima.com/2008/12/la-aer...-el-dedalo.html

http://www.vidamaritima.com/2008/06/la-cie...ortable-de.html

Sono anche “partito” con la sua autocostruzione in scala 1-700.

Saluti

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Buonasera a tutti

 

per dovere di cronaca e per chi volesse interessarsi alla “vita” di questa unità, vi propongo due interessanti articoli che riguardano il Dedalo.

http://www.vidamaritima.com/2008/12/la-aer...-el-dedalo.html

http://www.vidamaritima.com/2008/06/la-cie...ortable-de.html

Sono anche “partito” con la sua autocostruzione in scala 1-700.

Saluti

Roberto

 

Ciao Roberto,

 

Conoscendo i tuoi gioiellini , non vedo l'ora di vedere i primi lavori al cantiere ilprinsi :s01:

 

Ciao

Giampiero

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Giampy!

 

grazie per i complimenti :s20: ... purtroppo, e come al solito :s68: , non faccio le foto al wip... un po' perchè sono pigro e un po' perchè me ne dimentico... al massimo faccio la “radiocronaca”...

Comunque lo scafo è finito e pure gli aerei (Savoia Marchetti S16bis e Felixstowe F3) tutto autocostruito in '700... adesso mi tocca fare anche il dirigibile...

Però posso far vedere al pueblo :s02: di questo forum qualche fotina di “vecchie” autocostruzioni, eccole:

Uss Patoka & Uss Akron

patoka.jpg

patoka3.jpg

Uss Langley Cv1

langley3.jpg

langley1.jpg

Progetto britannico per una nave da battaglia-portaerei

DSC02287.jpg

DSC02282.jpg

Qualcosa in “lavorazione”: portaerei Joffrè

DSC05548.jpg

DSC05560.jpg

DSC05553.jpg

Ci tengo a sottolineare gli “aftermarket” :s14: non mi stanno per niente simpatici e che, nel limite del possibile, cerco di farmi tutto da me (aerei e fotoincisioni comprese -come tutte quelle della Uss Langley-). Un mio personale “vanto” :s03: sono poi i ponti che simulano il legno...

Spero di non sfigurare su questo forum...

Salutoni

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno Nemo :s04:

(mia figlia ti scambierebbe immediatamente per un piccolo e simpatico pesciolino di un noto cartone)

Scherzi a parte... :s02:

 

Il modello è nato da un articolo comparso su Storia Militare anni fa dal titolo “La corazzata portaerei” scritto da A. Rastelli e da un libro (che custodisco gelosamente) “The hybrid warship” edito dalla Naval Institute Press.

Riassumo brevemente: dopo il trattato di Washington del 1922 ci fu un proliferare incredibile di progetti ibridi di navi, questo a causa del limitato tonnellagio “da guerra” imposto. Questa nave fu una di “quelle”. Naturalmene, mai costruita nè progettata, furono date solo delle idee su come, in teoria, sarebbe stata. Siccome mi piace tantissimo questo “genere” ho pensato di realizzarla... Il nome è “di fantasia” ed è intitolato alla più grande regnante della casa d'Inghilterra, dopotutto “capital ship” doveva essere... perciò ci voleva un nome “degno”...

Spero di averti delucidato... grazie per i complimenti.

Salutoni

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno capt. Nemo

 

il libro mi fu regalato qualche anno fa. Per certo so che da Tuttostoria non ce l'hanno, ma su Amazon o su e-bay lo trovi; è uscito da un po' di tempo ma, introvabile, è “una parola grossa”...

Intanto guardati questo sito:

http://www.wolfsshipyard.mystarship.com/Misc/NeverWeres/

Ci sono un sacco di “navi” non solo ibride...

E poi questo, con alcune proposte “allemanne” di portaerei...

http://www.histarmar.com.ar/Portaaviones/P...emanes-base.htm

Una di queste su scavo da incrociatore pesante tipo Prinz Eugen, sarà una mia prossima realizzazione...

Saluti

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno

 

Prima di tutto grazie per i complimenti... :s20: :s20: :s20: Forse siete “troppo buoni” :s12: ... prima vedetele dal vero :s68: (a stomaco vuoto e con mazza da baseball :s01: ) poi entusiasmatevi... eh, eh, eh... :s01:

Costruisco praticamente “solo” soggetti molto particolari e spesso la documentazione è veramente scarsa e delle “licenze poetiche” ci sono eccome! Imputabili anche alla mia quasi totale ignoranza in materia di tecnica navale... Diciamo che mi piace costruirle in maniere più “artistica”, alla fine mi basta avere un modello nell'insieme “convincente” che uno “tecnicamente e storicamente impeccabile”... Probabilmente, questo, arriva dal lavoro che faccio (il grafico) e prediligo molto la “sintesi”, i particolari (molto piccoli come sono la maggior parte di quelli in scala 1-700) devono più rendere l'idea che essere perfetti... (questo naturalmente “secondo me”). Non parliamo poi dei colori, non sono di quelli che vogliono “quello e solo quello”, per me il light grey dopo qualche mese di navigazione “è uguale in tutte le marine”... Spero di non “scandalizzare” :s01: nessuno... dopotutto costruisco solo per divertirmi e passare il tempo... (come tutti voi).

Salutoni :s03:

Roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Roberto e complimenti vivissimi :s20:

sarei molto molto curioso di sapere che tecnica hai usato per costruire l'involucro dell'Akron, perché mi pare davvero ben riuscito

dato che anch'io vorrei farmi un paio di dirigibili... diciamo un LZ 59 e magari il Norge o l'Italia

Il problema però è ottenere un involucro leggero... avevo pensato alla termoformatura ma non posso con pezzi così grandi...

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno Secondo

 

Calma! :s02: Con L'Akron “me la sono cavata” con un kit :s41: ... “pesantemente modificato”, ma con una scatola di montaggio, trattasi dell'Hindenburg delle Revell in scala 1-720. All'inizio ancorato avrei voluto realizzare, autocostruendolo, l'Uss Los Angeles. Ci ho anche provato usando la tecnica delle ordinate e del fasciame... insomma, con il plasticard avevo tagliato dei cerchi di diversi diametri, li avevo sfaccettati e poi, usando un tondino cavo di alluminio come colonna vertebrale, li avevo posizionati (dopo averli forati in mezzo e infilati sul tondino) alle giuste distanze per dare, appunto, la “forma”... Sugli angoli sfaccettati avevo anche incollato un sottile tondino di plasticard per tutta la lunghezza per simularne la struttura.... fino a lì “funzionava”... Poi mi sono posto il problema della copertura e in parte l'avevo “brillantemente”(?) risolta usando fazzoletti di carta... insomma l'ho “mummificato”... L'effetto era carino... ma la mole di lavoro e la non proprio padronanza tecnica alla fine ha prevalso... La domada era: “la nave è venuta bene, il dirigibile un po' meno... che cosa faccio”? Fortunatamente mi è venuta “in soccorso” una preziosa informazione... anche (se per breve tempo) l'Uss Akron operò con il Patoka e siccome era praticamente simile all'Hindenburg (differiva nei: piani di coda, motori e loro disposizione, navicella, altri particolari, ecc...) e la “forma” c'era! Allora... “ha vinto l'Akron” (piccola furbata)

Rimane comunque il fatto che il tentativo (anche riuscito, perchè no) di autocostruire un dirigibile, era possibile con “quella tecnica”... Chissà, può servire a qualcuno...

Salutoni

Roberto

 

ps. puoi avere informazioni dal sito www.airshipmodeler.com su come autocostruirne uno!

Modificato da ilprinsi
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per la prontissima risposta :s01:

Ah ecco qual'era il trucco :s03:

Penso che dal canto mio proverò con struttura tradizionale ma rivestimento in plasticard o carta a "spicchi"

dispongo dell'ossatura dell'LZ 59 sotto forma di modello in carta in 1/400 ma così com'è è orrendo, è fatto a sezioni coniche anziché ogivali :s06: Però rivestendo l'ossatura di carta "continua", rinunciando beninteso alla concavità fra i longheroni, penso potrebbe fare la sua figura.

Ci proverò fra qualche anno, per adesso grazie :s01:

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...