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Portò Solino E Piume Al Vento:enrico Toti-m.o.v.m.


Red

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La vita è un'eterna partita a scacchi contro il Fato.

 

Giocare a scacchi è imparare a dominare la paura della morte. In una partita bisogna prevedere tutto, anche la propria fine. La solitudine dello scacchista all'avvicinarsi del "matto" è simile a quella del condannato.

(Francis Szpinger)

 

La vittoria s'apre a chi sa imitare gli elementi della natura:

- quando muovi, spostati veloce come il vento;

- se ti blocchi, sii calmo come una foresta;

- quando attacchi, imita il fuoco divoratore;

- in difesa sii fermo ed impavido come la montagna;

- se ti nascondi, sii impenetrabile come le tenebre;

- se fai una imboscata, attacca come il lampo.

(Sun-Tsu)

 

Gli scacchi sono l'arte della guerra senza le carneficine, sono la resurrezione dei morti sul campo dell'onore, la perpetua speranza, la supremazia dell'intelligenza sulla forza, la cultura dello spirito.

(F. Spriner)

 

Sarà per questo che gli scacchi sono la mia più grande passione. Gioco che Enrico non praticava ma ne conosceva esattamete le regole.

 

A Lina 16 febbraio 1916

 

" Ho ricevuto il pacco,grazie- qui fa freddo-le giornate si alternano piovose e uggiose, ma noi sprezziamo tutto,eccitati dall'entusiasmo di raggiungere il nostro ideale e siamo sempre al nostro posto,freddi,impassibili,a compiere il nostro dovere".

 

Veloci come il vento,sempre dalla parte del bosco,non ci prenderanno mai!

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  • 1 month later...
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Ogni tanto ci risentiamo gentile Goccia .

 

Permettimi una correzione : la lettera è del 26 febbraio 1916;

certamente si tratta di un errore di trascrizione .

 

Così ancora scriveva Enrico alla sorella Lina il 28 febbraio 1916 :

 

Forse causa lo strapazzo,ho avuto una lieve indisposizione,ma ora

sono tornato nuovamente in ottima salute.Che vuoi ? Con queste

giornate,così fredde,cupe e tediose,non c'è da rallegrarsi.

Meno male che fra poco l'inverno se ne va !

Qui si seguono le fasi della battaglia di Verdun con ansietà.

Io spero che i tedeschi in Francia abbiano delle batoste,compreso

quel mostro di Guglielmo,che il diavolo l'abbia in gloria ed in con-

segna,per "saecula-saeculaorum".

 

1° marzo 1916

 

Cara mamma,

Non puoi immaginare quanto mi abbia fatto bene leggere i tuoi scritti.

Mi raccomandi di non espormi tanto al pericolo,ebbene,sarò più prudente,

come tmpo fa ebbi a dire anche ai miei superiori.

Un giorno volli espormi troppo,e volevo scoprire certe batterie nemiche.

Non bastò che il nemico dalle colline opposte tirasse su di me (io delle

granate austriache me ne infischio perchè non vanno mai a segno) a sera

corsi pericolo d'essere fucilato da una nostra sentinella,poichè al "chi va là"

non potei rispondere alla parole d'ordine.

La mia presenza di spirito mi salvò,cambiai tono alla voce e dandole il tono

imperioso domandai del capo posto.Solo dopo aver percorso un'infinità di

trincee fui presentato al comando ;di lì telefonarono a Cervignano,fu chia-

rito così l'equivoco,ed io fui rilasciato.Il giorno dopo persuasi i miei supe-

riori che se mi venisse ordinato,andei anche a Vienna;ma a fer scaricare

qualche pallottola contro di me,dai nostri......avrei sentito un certo rimorso.

Quì in guerra si scherza con la morte e la si considera un avversario di nes-

suna importanza.I cari lontani dovrebbero solo pensare che per l'onore

della Patria,si muore con la serenità dei santi,lieti e soddisfatti di immolarsi

per un ideale sacro alla storia dei popoli.Sappi cara mamma,che gli eroi

muoiono tutti,e pe una causa provvidenziale questi eroi non soffrono;ed è

esempio di fulgido splendore che gl uni danno agli altri più timidi,meno corag-

giosi.Noi siamo su territorio nemico,quindi in faccia al mondo noi siamo an-

cora una volta dei vincitori.Ma la nostra vittoria no va confusa con quella

del Kaiser che con le sue barbarie e le sue ripugnanti armi ha snaturato la

guerra.Sia maledetto lui e tutti quelli che ne prendono le parti!Il Kaiser

non è un organizzatore di popoli,è un pazzo e i suoi sudditi sono delle

scimie,quindi abbasso la Germania e tutti i suoi alleati,popoli deboli,ingordi

e malvagi.Smetto,altrimenti mi viene la voglia di correre in prima linea e

tirare a più non posso su quei cani d'austriaci.

____________________________________

Oggi cara Goccia,anch'io sono dispiaciuto e nello stesso tempo adirato !

In quello che chiamano "il paese du sole" si è levato il fumo delle nostre

Bandiere,bruciate purtroppo,da persone che credono di risolvere i pro-

blemi dando fuoco a quello che più di sacro oggi resta alla nostra Italia,

a noi italiani.Senza retorica,queste nefandezze sono per me dei colpi

al cuore !!!

Ma forse è vero,sono antiquato !!!

A queste cose nessuno più ci guarda a quanto pare !!!

Anche il parlare della nostra Bandiera sembra non sia più argomento valido ed

anzi preso "sottogamba";argomento noiso ed inutile !

Ma anche se so che "chi di speranza vive di speranza muore ",spero fermamente

che in "alto" vengano presi dei seri provvedimenti a riguardo:la nostra BANDIERA

E' SACRA E VA DIFESA, per i nostri Caduti,per il nostro onore e dignità d'Italiani

al cospetto delle altre Nazioni

Già qualcuno ha dato quel tipo di "bell'esempio" ed oggi è riverito !!!

Ed ora io,come Enrico,smetto altrimenti potrebbe venirmi un certo pensiero........

 

Un abbraccio cara Goccia

e sempre Viva la nostra Bandiera,la nostra Italia .

:s67: :s67: :s67:

 

RED

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Caro Red,felice di rileggerti.

Chiedo venia ma ho commesso un errore di trascrizione per la data,è vero. La fretta a volte fa brutti scherzi.

 

Purtroppo questa volta non posso condividere la tua amarezza per quanto riguarda la pur tristissima visione della nostra Bandiera bruciata. Mi torna alla mente una frase di Cristo: " Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato". La nostra Bandiera è sacra perchè rappresenta i valori fondanti di questa nazione ma questa nazione è composta di uomini e rispettare la Bandiera vuol dire prima di tutto rispettare gli uomini altrimenti un simbolo non ha più alcun significato. Di questo rispetto verso gli uomini a Terzigno e in generale in tutta la campania non c'è nemmeno l'ombra da anni. Io comincerei col chiamare le cose con il loro nome,così ci comprendiamo meglio. Quello che sta accadendo a Terzigno è il risultato della ribellione ad un vero e proprio genicidio. Il problema è che la gente che guarda le varie "Pravda" di Stato non ne sa nulla. Allora cominciamo col dire che dopo il fallimento dell'accordo tra Italia e Somalia,accordo che consentiva all'Italia di sversare in quel paese i suoi carichi radioattivi,con decreto legge si è stabilito di fare della campania la più grande discarica d'europa. Da anni in campania si muore. Il tumore è aumentato dell'80%. I miasmi che salgono dalle discariche sono irrespirabili. Prendono allo stomaco in modo insopportabile eppure quella gente ci deve convivere da anni. Il grande "miracolo" non è mai avvenuto. S'è solo spazzata la monnezza sotto il tappeto a danno gravissimo della salute pubblica. L'inceneritore di Acerra del quale "qualcuno" si vanta,non ha mai visto collaudo. Dei tre camini uno solo funziona e male. La verità è che ci sono interessi economici enormi sotto tutto questo e la camorra non sempre c'entra anche se la si tira in ballo come il prezzemolo che va bene in ogni minestra. La camorra ha nello smaltimento dei rifiuti uno dei suoi maggiori business attualmente ma chi si sta oggi ribellando a Terzigno con la camorra non ha nulla a che fare. Ho in mano un dossier di 900 pagine nel quale si denuncia,con dati tecnici,che ci sono gravissimi pericoli per la salute a causa delle discariche non a norma che stanno inquinando anche le falde acquifere. L'economia di quei luoghi è in ginocchio ma,nonostante tutte le denunce fatte alla Procura della Repubblica,alle Prefetture,al Noe,da anni nessuno si degna di rispondere o di verificare. Allora si giunge al punto. Questa gente ha subito per anni danni enormi,sono state fatte denunce mai ascoltate,ora cosa facciamo? Guardiamo alla bandiera bruciata? E perchè non guardare prima a questa gente che muore? Red,io credo che nessuno potrà mai mettere in dubbio la sacralità che io attribuisco alla Bandiera ma,prima e più in altro di essa,esiste l'uomo e la sua vita per me. Credo di poter affermare che chi ha visto solo la bandiera che bruciava ma non ha visto il naso rotto di una ragazzina,i dieci punti di sutura dati ad un dentista che passava lì per caso dovuti ad un lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo,non ha visto le camionette dei carabinieri passare sopra alla Bandiera nei giorni precedenti,non ha visto il terrore negli occhi di un bambino vedendo la polizia in assetto di guerra, chi non ha visto tutto ciò non credo possa capire il senso di quella bandiera bruciata. Quella gente,ingenuamente,aveva pensato che portare in mano la bandiera avrebbe fermato le forze di polizia proprio perchè quella gente aveva attribuito ad essa un valore insormontabile anche per i militari ma quando si sono resi conto che così non era,hanno bruciato la bandiera come a voler dire che essa non conta più in uno Stato che calpesta gli uomini e non rispetta nemmeno più il più sacro dei suoi simboli. Non riesco a dar loro torto nonostante il dolore immenso nel comprendere che la mano che ha appiccato il fuoco è stata armata da altri che se ne stanno comodamente altrove decidendo della vita e della morte di un intero popolo per i loro sporchi giochi politici ed economici. Onorare la Bandiera italiana vuol dire rispettare i valori che essa rappresenta e non c'è rispetto per quei valori quando si calpesta il diritto sacro all'inviolabilità della vita di ogni individuo. Questo è ciò che dovrebbe farci arrabbiare e ribellare non un gesto dettato dalla disperazione che,credo,volesse significare tutt'altro rispetto a quanto i media hanno voluto far passare come messaggio. La verità morale è tutta in quella frase " il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato". Svegliamoci Red. Si sta delineando all'orizzonte,nemmeno tanto lontano,quello che purtroppo anticipai qui parecchio tempo fa. La corda si sta spezzando e quello che accade oggi a Terzigno è solo uno starnuto rispetto a quanto potrebbe verificarsi con la sospensione dei diritti costituzionali e l'uso della forza in determinate circostanze. La gente non è più disposta a farsi ammazzare impunemente. Condanniamo i veri colpevoli e non guardiamo al gesto del singolo altrimenti sarà come voler curare con l'aspirina un cancro in metastisi.

 

Un abbraccio a tutti

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Gentile Goccia,

condivido pienamente quel che dice,non che creda però

che ho le fette di salame sugli occhi !

Però io, mai mi sarei sognato di vedere sia offendere

che bruciare la nostra Bandiera !

Ora però il "vizietto" sta prendendo piede, grazie ,come ho già detto,

al buon esempio di qualcuno !Lo stesso "signore" che ora ha offeso

la nostra Capitale, " la Roma ladrona!" dove però pomposamente siede !

Dovremmo forse giustificare anche quello ?

Per dire che si è contrari a certi governi non credo sia giusto che si bruci la Bandiera

della propria nazione,specie quella italiana,una delle più gloriose d'Europa e forse del mondo !!|

So bene che sono state fatte delle denunce e che sono rimaste inascoltate !

Bisognava allora chiedere fermamente le immediate dimessioni di tutti i responsabili

chiedendo anche che venissero messi in galera !

Tutti,dall'alto in basso !

Uguale sorte per chi inquina il territorio minando gravemente la salute degli altri e

per tutti la confisca dei beni, per tutti !!!

Oggi ho idea che non vale più protestare,scioperare,chiedere i propri diritti democrati-

camente ! Non si è ascoltati ! Con una Italia così che fare ?

Hanno ben ragione quelli di Terzigno,hanno pienamente diritto che il loro territorio venga

risanato,fanno bene a protestare ma devono anche accettare che le robe della lore pattumiere

devono tenersele in casa loro senza mandarle in altre regioni o che so dove;ci sono i mezzi per

poterlo fare oggi senza inquinare ! Perchè quì si fa e li no ! Perchè !

Dovrebbero anche capire che quando si va a riempire una "certa cassetta" in quella non devono

buttare "immondizia" ! Sarebbe ora che imparassero !

 

Comunque cara Goccia,par di sentire anche a me squilli di tromba speriamo però siano di pace !

 

Un abbraccio

 

RED

 

P.S.: Per quanto riguarda "la Pravda di Stato" si è ridotto ad un "Gazzettino Necrologico Quotidiano",tanto che prima

d'accendere la TV mi premunisco di un omino con la gobba !

Modificato da Red
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Mi spiace non poter scrivere adesso Red ma posto un'intervista a padre Alex Zanotelli,missionario di specchiata moralità,che spiega molto chiaramente la situazione in Campania. Di mio al momento dico solo questo: non faccio distinzioni di carattere politico nè di campanilismo in questa vicenda. La realtà,nuda e cruda,la descrive chiaramente Alex e detto da me, che non amo molto i tonsurati, è tutto dire.

 

 

 

 

Un abbraccio

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"Il cielo stellato sopra di me,la legge morale dentro di me" recitava Immanuel Kant e la legge morale in me mi obbliga non a giustificare ma a cercare di comprendere anche ciò che fa più male per tentare di scoprire il nocciolo del problema e lavorare poi per risolvere. Credo ci sia una abissale differenza tra un gesto dettato dal momento,dalla disperazione,da un gesto perpetrato nel tempo,consapevolmente,strumentalmente. Le due situazioni non possono essere paragonate ma,di entrambe,dobbiamo tentare di comprendere ciò che le ha generate per comprendere dove si trova la radice del male. Caro Red,abbiamo solo un approccio diverso,una reazione emotiva diversa,di fronte ad atti che sono per entrambi tristemente dolorosi. Io sono solo forse più "fredda" nell'analisi dei fatti. Non sempre mi riesce bene,devo ammetterlo. Il mio sangue napoletano si ribella a quelli che sono purtroppo luoghi comuni da troppo tempo alimentati da una cattiva informazione. Allora il mio spirito "sanguigno" si agita e mi costringe a qualche puntualizzazione. Red,siamo accumunati dalla stessa sofferenza ma la mia si raddoppia quando mi rendo conto che anche le persone migliori non possono vedere la realtà per quella che è, e questo non perchè hanno il " prosciutto davanti agli occhi" ma perchè la realtà viene continuamente distorta da chi ha tutto da guadagnare in questa manipolazione delle realtà. Cito: "fanno bene a protestare ma devono anche accettare che le robe della lore pattumiere

devono tenersele in casa loro senza mandarle in altre regioni o che so dove" Qui è doveroso specificare che è avvenuto l'esatto contrario. I rifiuti tossici,radiattivi, del nord,si trovano nelle discariche del sud e non viceversa. LO dico solo per amore di chiarezza perchè per me non esistono un nord e un sud. Per ne esiste l'Italia. Enrico morì sul Carso. Mio padre scelse di morire per Trieste eppure era un romano. Per me esisterà sempre e solo l'Italia ma ciò non toglie che continuerò a difendere sempre la verità per amore della verità e se in campania non si fa raccolta differenziata ovunque non è perchè la gente non sa in quale contenitore deve gettare la monnezza ma perchè,molto più semplicemente,molti comuni,a cominciare da Napoli,dovrebbero abbassare le tariffe se la facessero seriamente e questo a discapito delle casse comunali o, per meglio dire,a discapito delle tasche di quei "signori" che siedono nei posti di comando e che sono quasi tutti inquisiti se non addirittura complici delle mafie. Chi li ha messi nelle liste elettorali dei vari partiti e li difende quando un magistrato spicca un mandato di arresto e il parlamento si oppone? Uno per tutti,il caso Cosentino. Cui prodest? Quando il leone avrà un'altra voce,allora conosceremo una storia diversa da quella del cacciatore.

 

Un abbraccio

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  • 4 months later...

Tanti sono stati i "fari" che hanno guidato i miei passi attraverso le strade impervie della vita. Ognuno di essi ha lasciato impronte luminose sul mio cuore. Chi con un gesto di coraggio,chi con una parola che illuminasse il dubbio,chi con l'esempio e chi con l'ammonimento,tutti hanno aggiunto una goccia nel mio oceano personale.

Anche parole che giungono da lontano,da un tempo passato,sono state punto di riferimento,di riflessione e di sprone per me.

Tra le tante delle quali sono debitrice,anche quelle che scrisse,nel 1923 Emanuele Filiberto duca D'Aosta,comandante invitto della III Armata. Esse sono rivolte ai giovani,alle future generazioni,a noi,uomini e donne di oggi. Quegli uomini siamo noi!

Mi piace riproporvele dopo tutti questi mesi di silenzio.

 

 

6 Agosto 1923

 

"Un altro anniversario-il settimo- si compie dal giorno che vise tra la robenta petraia del Carso,arrossata del sangue dei più generosi legionari della Terza Armata,compiersi il gesto sublime di Enrico Toti,glorioso figlio di Roma immortale!

La battaglia stava per concludersi in una radiosa vittoria ma occorreva il gesto eroico che perpetuasse,a costo dell'estremo sacrificio,la fierezza italica. Enrico Toti,ritto sugli spalti della contrastata trincea,raccoglieva in sovrumano sforzo le ultime energie e lanciava a sfida e scherno del nemico fuggente la stampella.

Ferito tre volte,esausto,Enrico Toti si erge su se stesso; non ha più armi perchè l'ultima ferita gliele ha fatte cadere,non ha che la stampella che rappresenta la sua fede,il suo orgoglio,il suo odio per il nemico d'Italia.

Così cadde Enrico Toti:con l'atto suo,pieno di bellezza e di forza,Egli lanciò all'avvenire la sfida della nuova generazione italica,decisa a sormontare ogni ostacolo e a subire il martirio pur di redimere la Patria. Redenzione di anime-specialmente-perchè si doveva riscattare la servitù di secoli e secoli eliminando le scorie che l'antca condizione suole lasciare nel carattere degli uomini. La fiamma che l'Eroe accese in quel giorno,compendia i sentimenti di tutto il popolo d'Italia che in lunghi anni di soggezione e di lotte doveva raggiungere il sogno lungamente auspicato della anime dei Poeti e dei Martiri.

 

Un'era nuova per la Patria si è da poco compiuta; essa illumina di nuova luce la vittoria già minacciata nei suoi risultati;essa trova nel gesto di Enrico Toti la sintesi e l'espressione più viva e fulgida della sua esistenza.

 

Dopo la notte tenebrosa,ecco la luce! Questa fiaccola è affidata a voi-o giovani-che siete la nostra speranza e il nostro orgoglio,a voi cui i Morti ed i superstiti della grande guerra hanno lasciato si largo retaggio di gloria!

 

Voi siete la nuova Italia che,esuberante di energie,temprata dalla lotta,piena di avvenire,muove incontro al suo destino "con l'anima che vince ogni battaglia!"

 

Emanuele Filiberto duca D'Aosta

 

Le parole di questa lettera le porto con me perchè ad esse è legata la responsabilità di preservare e difendere quella fiaccola che ci fu idealmente consegnata sul Carso. A noi la responsabilità di non far estinguere mai il suo fuoco alimentandolo ogni giorno. A quanti oggi vorrebbero veder diviso ciò che questi uomini col sangue unirono va tutto il mio più profondo disprezzo.

 

Un abbraccio a tutti...ci vedremo il 20 marzo a Monfalcone.

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  • 3 weeks later...

Conserverò con piacere il ricordo del nostro incontro, avvenuto grazie a Red, nei pressi della mostra a Monfalcone di sabato 19 marzo in occasione del I Raduno Nazionale dei Sommergibilisti: è stata un'occasione preziosa, come preziose le sue parole e i suoi ricordi, misurati e sinceri.

 

Con riferimento al suo ultimo intervento, mi permetto di aggiungere alcune foto scattate al Sacrario di Redipuglia il 18 marzo.

 

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Modificato da Febea
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Gentile Febea,

anch'io ricorderò sempre con un sorriso nel cuore il nostro incontro e sa perchè? Perchè è raro oggigiorno guardare qualcuno negli occhi e leggervi la bontà. Questo è quanto ho colto io guardando negli occhi Lei e Suo marito e,senza presunzione alcuna,posso affermare di avere una certa abitudine nel valutare le persone al primo sguardo. Mi lasci per un attimo il ruolo della fatina delle favole che vuol lasciarvi anch'essa il suo dono e il mio dono è questo: possa questo mondo rallegrarsi sempre dei vostri sguardi pieni di bontà e semplicità. Il mondo ve ne sarà grato come ve ne saranno grati tutti coloro che anelano a trovare nel buio una luce. In voi c'è luce!

 

Un abbraccio forte

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  • 2 weeks later...

Cara Febea,

 

grazie per aver postato le immagini del sacrario di Redipuglia. Ogni volta che mi soffermo sulle immagini di questo luogo veramente sacro rivivo sensazioni che è impossibile descrivere con le parole. E'come se,per un misterioso disegno,attraverso quelle immagini si aprisse una porta tra due mondi e quella porta è dentro di me. Quando sono stata a Redipuglia nel 2008 ero seduta presso la tomba del generale Paolini,medaglia d'oro al valor militare. Nonostante la folla oceanica che riempiva ogni spazio di quel sacro luogo,ad un tratto è stato come se tutto intorno a me fosse sparito e dal silenzio,come da una distanza infinita,mi giungessero le voci di coloro che giacevano a pochi metri da me. I loro sentimenti,le loro speranze,i loro sorrisi,la loro fede nel futuro. Ricordavo le parole di Enrico quando,ferito gravemente da una granata,era stato ricoverato di forza all'infermeria. Ricordavo quanto Egli scrisse in una lettera a Lina descrivendo il generale Paolini come il "vero tipo di eroe". Ricordavo le parole che il generale Paolini scrisse in occasione della traslazione della salma di Enrico da Monfalcone a Roma. Ora ero lì, a pochi metri dal generale e c'era come una sorta di respiro che ci univa entrambi. Impossibile spiegare,impossibile descrivere, ma sapevo che la mia presenza lì non aveva nulla a che fare con la cerimonia ufficiale. Ero lì per un altro motivo. Attraverso me Enrico era andato a rendere onore al generale e a ringraziarlo per queste Sue bellissime parole:

 

"Ricordi, bersagliere Toti, io ti baciai ed abbracciai e tu, contento di tale premio, non volesti nemmeno più medicarti e ritornasti nella trincea piena di cadaveri nemici, ove io ti ritrovai all'alba, che cantavi la sveglia ai compagni assonnati e stanchi per le grandi fatiche dell'assalto e della difesa, e, poco dopo, cadevi scagliando sul nemico la stampella e morivi baciando le piume del tuo cappello, gridando: Viva l'Italia! Io ti saluto, bersagliere Toti, come ti salutai nella Pasqua di sangue del 1916 e ti bacio anche a nome di tutti gli eroi che qui riposano dolenti della tua partenza, ma fieri di riposare in un cimitero che porta il tuo nome".

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