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Tutto Sembrava Perduto Nel Tito Speri


rezan

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il Tito Speri era un addestratore. In quel sommergibile ci andavano gli ufficiali freschi di accademia per acquisire l'esperienza e le doti di comando in altri sommergibili. Raffaello Zanardo era un semplice caporale, ma con delle doti e una spiccata predisposizione a dare anima a tutto ciò che era meccanico. Il suo compito nel sommergibile era il funzionamento e la manutenzione dei motori elettrici. La guerra d'Africa non era ancora iniziata e il Tito Speri andava in mare per gli addestramenti con le camere dei siluri vuote. Un giorno, nel mare piccolo vicino alla Libia, ci fu un incidente con un'altra imbarcazione, non ho ben capito la dinamica, ma il sommergibile, collaudato fino a 100 metri di profondità, si trovò a sprofondare inesorabilmente fino a raggiungere la profondità di ben 190 m. Tutte le normali manovre per l'emersione non avevano prodotto nessun cambiamento; il sommergibile non voleva saperne di tornare in superficie, anzi, lentamente, molto lentamente continuava a scendere. Sembrava non esserci più alcuna speranza, ed è proprio in questi momenti che vengono in mente altre situazioni analoghe, che riaffiorano nella memoria come a schernire, le funeree storie di sommergibili con settanta e più persone a bordo schiacciati dalla pressione come una nocciolina. C'erano marinai con lo sguardo rassegnato, c'era un ufficiale che piangeva; era Natale ragazzi! e sua moglie aveva appena dato alla luce il suo secondo figlio; quella sera sarebbe dovuto tornare dalla sua famiglia. Forse fu questo il motivo, o forse tutte le cose insieme, che fecero scattare la molla in quel caporale. E fu così che con la spavalderia dei suoi ventiquattro anni dichiarò che in quindici minuti avrebbe risolto il problema. Era conosciuto a bordo per le sue doti meccaniche e quindi, al solo sentire questa dichiarazione così decisa, il morale si sollevò un poco. Fortunatamente, come dicevo, il sommergibile non era armato e le camere dei siluri se svuotate, potevano alleggerire il peso di qualche tonnellata. Sufficiente? L'unica era provare. C'era un motore (che non ho ben capito a cosa servisse perdonatemi ma purtroppo non ho le stesse doti), che non veniva mai messo in moto e infatti si era dovuto faticare non poco nel rimetterlo in funnzione, ma con l'ausilio di questo motore si riuscì a svuotare dall'acqua le camere dei siluri. Il manometro cominciò lentamente, tacca dopo tacca a muoversi in senso inverso. Stavano risalendo! Piano piano ma risalivano. Raggiunsero poco dopo la superficie ma solo la poppa era fuori dall'acqua, il sommergibile era inclinato di circa 25° ma furono salvi. Arrivarono i soccorsi e con loro salì a bordo del sommergibile un Ammiraglio. Buona parte dell'equipaggio venne trasferito a terra, solo il caporale e altri tre marinai rimasero a bordo. Iniziarono subito i lavori di manutenzione per riparare il danno e dopo due giorni di lavoro il sommergibile era nuovamente in linea. Si diresse quindi verso la base di Taranto. Arrivati in porto, l'Ammiraglio comunicò che avrebbe chiamato un rimorchiatore fino all'attracco, ma il caporale disse che non era necessario e che se avesse acconsentito sarebbero entrati in porto con i loro mezzi. Questa parte dell'episodio me lo raccontò con tutto l'orgoglio che aveva, perchè il comandante in seconda disse: Ammiraglio, se lo dice quel ragazzo, ci creda perchè vuol dire che è vero.

Ebbene, a Taranto le persone sono piuttosto guardinghe e schive, ma ai marinai volevano molto bene. La notizia dell'incidente aveva fatto il giro della città e fu così che sopra il ponte di Taranto si trovava una moltitudine di persone che sventolavano delle bandierine, mentre la banda della marina suonava l'inno dei sommergibilisti.

Potete immaginare, non è riuscito a dirmi altro perchè l'acqua delle camere dei siluri gli è rimasta dentro per settant' anni e prima o poi doveva pur uscire. Questa è una storia del caporale Raffaello Zanardo.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Mi permetto di intromettermi in questa discussione (per altro una gran bella "testimonianza" !) per acludere un paio di foto del R. Smg. Tito Speri.... :s19:

 

....nella prima ripreso a Taranto in "linea di fila" insieme ad altri battelli....

 

rsmgtitosperiqw5.jpg

 

....mentre nella seconda....lancio una sorta di "quiz"....chissà se per caso Capo Zanardo era presente anche durante il famoso incidente occorso al battello, che entrò in collisione con il R. Smg. Bragadin....riusciremo ad averne una nuova testimonianza....?? :s10:

 

titospbragadinha7.jpg

 

 

 

 

:s67: Mau

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So di fare domande difficili Rezan, ma mi piacerebbe comprendere meglio che cosa successe e questo darebbe probabilmente ancora piu merito al caporale. a proposito del grado, sicura che non fosse "sottocapo"? è il grado equivalente a caporale che si usa in Marina.

 

Cosa intende per camere siluri? i tubi per lanciare i siluri o le "stanze" dove questi erano alloggiati a bordo (e che erano lo stesso locale in cui l'equipaggio dormiva)?

 

I motivi per cui il battello ha cominciato a sprofondare potrebbero essere i timoni bloccati, un allagamento, una avaria alla propulsione (o magari tutte le cose insieme): riesci a risalire a qualche particolare?

 

Io ti propongo una ipotesi, spero che gli eventi possano essere riconosciuti e corretti.

 

il sommergibile esce in mare senza siluri e quindi i tubi di lancio sono stati riempiti di acqua per equilibrare il peso del sommergibile.

il battello stava navigando a quota periscopica quando è stato speronato dal peschereccio. Le manovre probabilmente date dall'ufficiale di guardia in quel momento dovevano essere un disimpegno dalla superficie e quindi: appesantire il battello, aumentare le velocita e scendere in quota con i timoni il piu rapidamente possibile. l'urto ha provocato il bloccaggio dei timoni a scendere e l'avaria della propulsione (ma non falle o il battello sarebbe sceso rapidamente).

 

la discesa in quota ha provocato un aumento di peso (o meglio una diminuzione del volume del battello) che non ha potuto essere equilibrato con la velocita e i timoni del sommergibile, probabilmente anche senza energia elettrica.

 

L'idea potrebbe essere stata quella di avviare una pompa (io azzarderei la pompa per lo svuotamento della garitta, funzionante ad aria e poco usata) per svuotare i tubi lanciasiluri di poppa e guadagnare la riserva di spinta per tornare in superficie.

 

Che ne dici Rezan?

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