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Marina Militare E Guardia Di Finanza


ammiraglia88

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Navigando nel web, curiosando di qua e di là sono approdata a questo scritto.

 

 

Compiuta l'unità d'Italia, fu istituito nel 1862 il Corpo delle Guardie Doganali. Il nuovo organismo, che riunì i corpi di finanza dei diversi Stati preunitari, ebbe anche il compito della vigilanza finanziaria in mare e sui laghi di confine.

La Guardia Doganale (che nel 1881 mutò la propria denominazione in quella di Guardia di Finanza, più rispondente ai numerosi compiti in campo tributario già all'epoca demandati) poté contare inizialmente solo di imbarcazioni a vela ed a remi.

 

I risultati conseguiti nella repressione del contrabbando, pur con così scarsi mezzi, indusse il Governo nel 1893 a dotare sollecitamente il Corpo di piroscafi, che vennero armati da equipaggi della Marina Militare. Le Guardie Doganali imbarcate avevano invece la responsabilità concernente il servizio d'istituto. Risale a quel periodo l'affondamento, a causa di nubifragio, della torpediniera T 19 Locusta, che si inabissò nelle acque del Lago Maggiore con tutto l'equipaggio, formato da 4 finanzieri e 8 marinai. Nessun relitto, né i corpi del personale imbarcato furono mai rinvenuti.

 

L'8 marzo 1896 fu disposta, con Regio Decreto n. 75, la cessione dalla Marina al Ministero delle Finanze di 10 torpediniere, complete di dotazione e accessori, per il servizio di vigilanza sui Laghi di Garda, di Lugano e Maggiore e nella Laguna di Venezia. Il decreto stabilì la sostituzione del personale della Marina con quello della Guardia di Finanza, che veniva così ad assumere anche la direzione tecnica del servizio.

 

Per molti, questo Regio Decreto è l'atto di nascita del moderno Servizio Navale della Guardia della Finanza.

 

Le torpediniere cedute in dotazione erano di tre classi: Euterpe (13,5 tonnellate), Mosca (16 tonnellate) ed ebbero la denominazione ufficiale di battelli incrociatori. L'equipaggio variava da un minimo di 10 uomini ad un massimo di 15. Le barche torpediniere appartenevano invece al tipo White. Tutte le unità del Corpo furono poste alle dipendenze di Stazioni, comandante da ufficiali; le prime ebbero sede a Porlezza, Cannobio e Limone.

Comandante degli incrociatori era un sottufficiale del ramo mare, in possesso di apposito certificato di abilitazione, rilasciato dal Ministero della Marina, dopo uno speciale esame teorico - pratico.

Negli anni successivi, nel periodo sino al primo conflitto mondiale, furono acquisite altre navi, anche di maggior tonnellaggio, alcune delle quali furono destinate in Sicilia ed in Sardegna.

 

Il Regolamento sul Servizio di Vigilanza Finanziaria coi battelli incrociatori del 1900 fissò le modalità per l'esecuzione del servizio sui laghi e nella laguna di Venezia, con quali turni le unità dovevano svolgere il servizio di guardia, di comandata e quello di riposo, detto franco.

 

L'Evoluzione del Servizio Navale.

Terminata la prima guerra mondiale, fu ravvisata l'esigenza di adeguare il Servizio Navale ai compiti, sempre più in sviluppo che venivano affidati al Corpo, sia nel servizio d'istituto sia nel concorso ai servizi di polizia marittima e di difesa costiera.

L'intensificarsi dei traffici marittimi e, conseguentemente del contrabbando via mare, comportò una nuova impostazione della vigilanza e la necessità di disporre di unità in grado di assicurare una più efficace presenza al largo.

 

I primi mezzi assegnati alla Guardia di Finanza, negli anni immediatamente successivi al conflitto, furono navi ex austro-ungariche, preda bellica, alle quali furono date le denominazioni di Zara, Quarnaro e Spalato.

Furono destinate a Trieste, dove venne costituita una flottiglia che disponeva anche di una officina e di uno scalo alaggio.

 

Presso la stessa flottiglia si svolsero i primi corsi di specializzazione per i sottufficiali e i finanzieri di mare, corsi che furono diretti da Vittorio G. Rossi, il prestigioso scrittore, all'epoca Ufficiale della Guardia di Finanza, che divenne successivamente, quando fu costituita a Pola, il primo Comandante della Scuola Nautica.

Rievocando quel periodo, che potremmo definire pionieristico, così scrisse: "agli equipaggi del naviglio guardacoste era stato insegnato il mestiere di andare per mare; non è un mestiere facile: a loro era stato insegnato in modo strenuo. C'era bisogno di equipaggi, dai comandanti ai fochisti; gli era stata insegnata anche la fedeltà al dovere da compiere, quale che fosse il prezzo da pagare".

L'entusiasmo e la preparazione professionale però non bastavano, occorrevano mezzi più idonei in sostituzione di quelli in dotazione ormai superati tecnicamente e di gestione antieconomica.

 

Furono così progettate appositamente per il Servizio del Corpo nuove unità, idonee anche alla navigazione d'altura.

Nel 1930 il Naviglio del Corpo poteva disporre già di piroscafi, torpediniere, vedette d'alto mare e di barche torpediniere, barche a vapore e motoscafi per l'uso locale; negli anni successivi il Servizio si potenziò con dragamine, motovedette, vedette e motolancie, unità moderne ed adeguatamente armate, con le quali la Guardia di Finanza partecipò alla seconda guerra mondiale nelle diverse zone d'operazioni.

 

(fonte: il sito web della Guardia di Finanza).

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Il mio parere al riguardo è che tutto quello che va per mare dovrebbe essere di esclusiva competenza della Marina Militare/Guardia Costiera , mi sembra che siamo in una situazione che non ci possiamo permettere di avere doppioni " triploni" ecc ecc con conseguente sovrapposizione nella catena di comando.

Modificato da Deltaricci
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Il mio parere al riguardo è che tutto quello che va per mare dovrebbe essere di esclusiva competenza della Marina Militare , mi sembra che siamo in una situazione che non ci possiamo permettere di avere doppioni " triploni" ecc ecc con conseguente sovraposizione nella catena di comando.

Sono d'accordo con te: troppe piccole marine (vigili urbani e forestali compresi).

Andrebbe tutto concentrato nella Marina o nella Guardia Costiera.

Ciao.

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Magari avere una Guardia Costiera come operatore unico in mare, lasciando così la Marina Militare al suo "core businness" (specie ora che di denaro non c'è ne). Un pò come avviene negli States.

In pratica le varie forze di polizia (Polizia di Stato, Polizie Municipali, CC, GdF, e tanti altri) si dovrebbero limitare ai natanti strettamente necessari alle poche città costiere che necessitano di un servizio su natante (tipo Venezia per intendersi, le Alfa dei CC in siffatta situazione sarebbe poco utili :s03: )

Ma, aimeh, viviamo in un paese in cui ognuno ha il suo orticello e che non ha la minima intenzione di privarsene

 

Su Tecnologia e Difesa riportavano che la Guardia di Finanza ha SOLAMENTE 54 unità navali in costruzione.

 

Questo disegno l'ho fatto un mese fa per un altro foro in cui si era disquisito proprio questa problematica

 

superGC.gif

 

Guardate quanto bene stanno i Bigliani con l'altra livrea. :s03:

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Magari avere una Guardia Costiera come operatore unico in mare, lasciando così la Marina Militare al suo "core businness" (specie ora che di denaro non c'è ne). Un pò come avviene negli States.

 

Sarebbe la soluzione preferibile; tra i vcompiti che passerei alla Guardia Costiera ci sarebbe sicuramente il rifornimento idrico alle isole minori (che potrebbe peraltro passare benissimo alle autorità amministrative locali), la gestione dei fari e dei segnalamenti, e parte delle missioni di vigilanza pesca.

 

Io partirei da centri di coordinamenti regionali, magari guidati dai Comandanti di Dipartimento che potrebbero essere in tal modo rivitalizzati, che impiegano operativamente i mezzi che restano però di proprietà nelle diverse agenzie. Un primo passo da ciui partire potrebbe essere un addestarmento ed una logistica comuni, oltre all'acquisto di mezzi il quanto più possibile comuni. Potrebbe essere un buon inizio. Stesso discorso per le Squadre Aeree...

 

Bellissimi i Cassiopea in livrea Capitanerie.

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  • 3 years later...
ancora oggi il personale navigante della GdF è addestrato dalla Marina Militare.

 

Non esattamente,solo per gli ufficiali del ruolo aeronavale ,impiegati nel Servizio Navale,è previsto un periodo di addestramento presso l'Accademia Navale di Livorno,e per gli operatori subaquei che frequentano il corso presso il CONSUBIM.

Tutti gli altri militari del settore navale del corpo,si specializzano presso la Scuola Nautica di Gaeta da circa 75 anni.

Curiosità ,le matricole militari del personale del servizio navale della GdiF,terminano con CEMM.

Saluti.

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Il mio parere al riguardo è che tutto quello che va per mare dovrebbe essere di esclusiva competenza della Marina Militare/Guardia Costiera , mi sembra che siamo in una situazione che non ci possiamo permettere di avere doppioni " triploni" ecc ecc con conseguente sovrapposizione nella catena di comando.

Pienamente d'accordo! Però bisogna comprendere che ad esempio dietro ad un sequestro in mare di una grossa partita di droga, c'è un più importante ed accurato lavoro investigativo avvenuto a terra: è logico ed umano che la Forza Armata che ha svolto le indagini voglia aver anche il merito del sequestro e della cattura dei malfattori.

Comunque, ripeto, il concetto espresso da DELTARICCI è concreto e va risolto.

 

 

io sono di parte, ma come potrete comprendere non posso che essere d'accordo con voi.

e credo che i carabinieri stiano dando un segnale positivo in questo senso...

Hanno per caso deciso di rinunciare alla componente navale?

Questo aspetto interessa anche a me!

 

P.S. :s03: Anni fa un Uff.le Superiore della GUARDIA COSTIERA, ora in pensione e...Betasomiano assenteista :s03: mi disse che in caso di un eventuale referendum mirante a smilitarizzare la GUARDIA di FINANZA di votare a favore perchè così molte loro motovedette sarebbero state cedute alla G.C. :s03:

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Salve.

Sbaglio o la nostra Guardia Costiera è l'unica nel panorama mondiale a non svolgere compiti di polizia ,nel senso pieno del termine ossia lotta alla criminalità organizzata o meno,traffici vari che inizino o si concludano in mare e che non dispone di un servizio informazioni quindi automaticamente niente investigazioni?

Poi c'è l'art. 16 della Legge n.121 del 1 aprile 1981 che è molto chiaro e che senza la sua modifica non penso che si vada avanti.

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Purtroppo avete ragione;

intanto sono anni che si parla di voler smilitarizzare e togliere la componente navale alla G.di F. creando un corpo unico di G.C. così come avviene negli altri stati; solo in Italia infatti, le forze di polizia in mare sono 4 (già troppe) senza considerare Pol.Municipale, Pol. Penitenziaria, Pol. Provinciale e chi più ne ha più ne metta......

E' vero anche che tutti i reati cominciati in mare o ambito demaniale che siano di traffico di clandestini, stupefacenti, di pesca di frodo ecc. ecc. spettano sempre per competenza a noi, ma è pur vero che con l'andar del tempo ci stanno togliendo sempre più cose e ciò sia per mancanza di fondi che di mezzi e quant'altro, riducendoci solo ad effettuare soccorsi, vigilanza pesca e controllo marittimo. Il discorso è che i "capoccioni" sono talmente politicizzati che accordandosi tra loro e loro stabiliscono di volta in volta chi e quanto devono avere e in base a questo quel deve fare.

Le news delle news comunque, parlano della sparizione dei C.C. come componente mare e il nostro passaggio sotto il comando dello Stato Maggiore, con relativo smantellamento del Comando Generale delle C.P. ma tutto ciò è come sempre passibile di nuove riorganizzazioni e/o revisioni. :s06: :s06: :s06:

Saluti a tutti e.....ALFA TAU!

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Salve a tutti.

Nel confermare il mio essere favorevole ad una forma SERIA di riforma del settore,fatto principalmente nel rispetto delle competenze acquisite ed ovviamente alle priorità che si intendono privilegare,e quindi i compiti,bisogna che almeno tra noi siano più chiari dei concetti che sono sanciti da leggi internazionali /accordi e testi unici vari.

Quindi aldilà del colore delle unità,delle stellette o meno e estrapolare il ragionamento delle competenze al di fuori del comune possesso di unità navali.

La già citata Legge n.121 del 1 aprile 1981 identifica le forze di polizia operanti sul territorio Nazionale, tra queste citate non vi è la Guardia costiera,quindi The Guardian le forze di POLIZIA in mare e per lo Stato italiano sono tre (3) di cui due stanno riducendo drasticamente la loro flotta per non dire chiudere.

Che tutti i reati cominciati in mare o ambito demaniale che siano di traffico di clandestini, stupefacenti, di pesca di frodo ecc. ecc. spettano sempre per competenza a noi,non è precisa come affermazione.

La pesca di frodo ed ecc ecc rientra nei compiti di istituto della G.C.

Tralasciando il demanio che a seconda delle problematiche inerenti,possono intervenire terzi e quarti,il resto ed in special modo il traffico di stupefacenti sono competenze delle su citate forze di polizia che in quanto tali hanno un servizio di intelligence e reparti addestrati ed operanti in questo settore,cito il GOA della G.diF. che può servirsi della componente aeronavale del corpo per tutto ciò.

In materia di immigrazione clandestina, il decreto del 14 luglio 2003 chiarisce un pò di cose circa il coordimanento ,in pratica alla G.C spetta il controllo dell'operazione solo in caso di evento SAR.

Soccorsi, vigilanza pesca e controllo marittimo sono compiti di Istituto della G.C. quindi niente di anormale.

Quindi concludendo,è chiaro che sia la G.C. che la G.diF. vanno per mare entrambe,che per farlo usano mezzi nautici,che per condurli ci vogliano a grandi linee le stesse conoscenze di base,ma è altrettanto chiaro che i compiti e le competenze acquisite,come pure l'addestramento,lo status giuridico sono completamente diversi,ma servono entrambi.

Penso che sia chiaro che riformare questo settore sia molto arduo,e rischioso se ci mettono le mani dei politologi incompetenti.

Modificato da cassiopea 51°
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Buonasera a tutti!!!

A parte l'art. 1235 C.N. per gli effetti dell'art. 221 Cod. Penale (o procedura penale, non ricordo bene....)

 

.......omissis.......

 

3. Il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera esercita ulteriori funzioni relativamente alle seguenti materie:

 

comando dei porti ed esercizio delle funzioni di Autorità di sicurezza in materia di prevenzione da minacce, ai sensi del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 203;

polizia nei porti e in corso di navigazione;

sicurezza generale nei porti e nelle relative adiacenze, ai sensi dell'articolo 81 del codice della navigazione e, nei termini previsti dall'articolo 82 del predetto codice, sulle navi in porto e in corso di navigazione nel mare territoriale;

polizia marittima;

demanio marittimo ed esercizio dei relativi poteri di polizia amministrativa;

personale marittimo;

regime amministrativo della nave;

diporto nautico;

soccorso e polizia di sicurezza della navigazione nei laghi e nelle acque interne;

autorità portuale nei porti in cui non è istituita un'Autorità portuale;

servizi tecnico - nautici;

sicurezza delle attività lavorative nei porti e a bordo di navi, ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;

attività ispettiva in funzione di controllo delle navi da parte dello Stato di approdo (port State control) e dello Stato di bandiera (flag State), rispettivamente ai sensi delle direttive 2009/16/CE[4][5][6], 2009/15/CE[7][8] e 106/2001/CE[9][10] e successive modifiche;

indagini e inchieste sui sinistri marittimi al fine di individuarne cause, circostanze e responsabilità in linea con la previsione del codice della navigazione e del relativo regolamento di esecuzione, nonché ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 28;

responsabilità civile per i danni dovuti a inquinamenti da combustibile delle navi;

altre materie previste dal codice della navigazione e dalle altre leggi speciali che demandano al Corpo specifiche funzioni.

 

...o ancora:

 

Ha funzioni di polizia giudiziaria, per le violazioni previste dal Codice della navigazione e delle altre leggi speciali (pesca, demanio marittimo, diporto nautico, ambiente etc.) ed attraverso l'articolazione operativa di Guardia costiera, dispiega la sua azione in mare, nei porti e sulle pertinenze marittime, principalmente per la salvaguardia della vita umana in mare.

 

Il Corpo ha poi funzione di pronto intervento nei casi di soccorso marittimo o di crimini commessi in mare. Per le ultime operazioni, le indagini spettano in collaborazione coi Carabinieri. Per il soccorso marittimo hanno mezzi dotati per intervenire in situazioni di mare estremamente agitato. Sono dotati persino di alcune idroambulanze.

 

I servizi d'istituto sono effettuati con dipendenza da diversi organi dello Stato, dei quali il Comando generale del Corpo delle CC.PP. è l'interfaccia naturale. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è il principale organo istituzionale che si avvale dell'operato delle capitanerie di porto, per la maggior parte delle funzioni collegate all'uso del mare ed attività connesse alla navigazione commerciale e da diporto e sul cui bilancio gravano le spese di funzionamento, ma il Corpo serve anche ulteriori dicasteri, quali il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare col Reparto Ambientale Marino, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali col Reparto Pesca Marittima, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con gli Uffici di collocamento delle gente di mare.

 

Il discorso è che "probabilmente" essendo a competenza limitata (solo per materia ma non per territorio), non veniamo annoverati come forza di polizia (anche se un pò in contrasto con i dati sopra citati), tuttavia il Corpo svolge (tra l'altro) funzioni di Polizia Stradale, Sanitaria disponendo inoltre di Intelligence autonomo con una componente esistente all'interno del Ministero avvalendosi del nucleo N.S.I.;

 

Per quanto concerne inoltre i verbali elevati in mare da P.S. e G.di F., gli stessi passano prima dalla nostra sezione contenzioso che emette i ruoli per i pagamenti.

Per la vigilanza Obiettivi Sensibili e Vigilanza Antiterrorismo (VI.A.T.) si partecipa a svolgere la stessa con P.S., C.C. e G.di F. (Se non sei forza di Polizia non puoi svolgerla in quanto non hai l'autorità per farlo); difatti, le unità costiere della M.M. che partecipavano all'antiterrorismo in mare per scarsità di mezzi delle tre forze citate, doveva imbarcare un Np in quanto avente funzioni di P.G. automaticamente poteva intimare/investigare unità sospette;

solo nel compartimento di Taranto, negli ultimi mesi si è proceduto ad effettuare numerosi arresti per crimini e violazioni.

 

A questo punto una domanda mi sorge spontanea: secondo te Comandante Cassiopea, alla luce di quanto sopra esposto è giusto allora che ci impieghino in questi modi? Come dovremo considerarci? Io sarei anche d'accordo con te, ma allora decade tutto ciò che ho scritto considerandoci sfruttati in compiti che non ci competono. Per quanto mi riguarda, ne farei volentieri a meno :s02: :s02: :s02:

Saluti a tutti e ALFA TAU!!!

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Salve.

Guardian io spero che tu abbia letto le leggi ed articoli vari che hai postato,perchè io l'ho fatto ed onestamente non ho trovato niente che deroghi quello sancito dalla Legge n.121 del 1 aprile 1981,ossia quella che dice chi sono in Italia le forze di polizia,in pratica tutto quel che dici è fattibile nel recinto del porto,compresa la polizia stradale ed ai sensi del codice della navigazione e non di quello della strada.

A riguardo dell'intelligenze,a farla breve e rendere il senso di ciò che intendo,non mi risulta che in seno alla DIA e che nelle sezioni di polizia giudiziaria dei tribunali,ci sia personale G.C.

Riguardo alla domanda che infine mi rivolgi,a grandi linee ti do ragione,ma come capirai sicuramente,tutto ciò dipende dalla strada intrapresa negli anni dai vertici di GC,ossia secondo mè hanno investito tantissimo nella "visibilità" con grandi scritte al neon sulle caserme,il navigare informare sulla tv,addirittura lo sponsorizzare alcune manifestazioni locali a carattere ittico e poi un solerte servizio stampa....

..Nel tempo poi qualcuno ha incominciato ad accarezzare il sogno di convertire in forza di polizia il Corpo,che dipende da troppi ministeri e diversamente da te spera di dare un taglio netto con la Marina Militare.

Il fatto che sperino di diventare forza di polizia,mi è confermato da colloqui avuti negli anni con vari esponenti a vario livello,non ultimo un maresciallo conosciuto in vacanza ,che alla fine del discorso mi ha detto "tanto è questione di tempo"!!!

Poi ci sono delle piccolezze che confermano,nella famosa fiction Gente di Mare si sono viste cose da turchi,tipo personale della GC che eseguivano un operazione antidroga e poi .....si mettevano la pistola in tasca!!!

Oppure dare disposizioni ai Carabinieri!!

Nella realtà non esiste proprio,ma sicuramente i connazionali di Canazei o Dobbiago e via discorrendo,saranno rimasti impressionati.

..Ultimamente dove sono io,per fare 500 metri dalla caserma agli ormeggi delle unità,vengono con la Fiat Punto a lampeggiante acceso e sirena spiegata.......

Tornando al discorso della perdita di vista del mare,anche il da te citato N.S.I. per come si sta impostando lascia perplessi,perchè attrezzarsi con mitra e pistole,passamontagna per fare alla fine polizia ambientale,cosa che oltretutto fanno già molto bene i Carabinieri che tra parentesi si attrezzano più o meno allo stesso modo con gli Squadroni eliportati "Cacciatori" solo che loro scovano latitanti pericolosi da mediamente 70/75 chili e non 6 o 7 tonnellate inermi di monnezza .

Stesso discorso con la faccenda dei controlli sul pescato ed alimenti,abbiamo i NAS dotati di laboratori,biologi ecc. ecc. Perchè allora non concentrarsi sulle specificità e sulle competenze assolute acquisite,anche perchè se ci dovesse essere un accorpamento,quello che manca alla G.di F. è una componente di salvataggio e SAR....per tutto il resto è a posto,anche come logistica, officine navali,squadre assistenza tecnica motori marini,furgoni officina scali di alaggio e posti manutenzione radio e radar ed uniformità nelle classi di unità e delle motorizzazioni,che per un discorso anche di "modularità" comporta un notevole risparmio della gestione dei ricambi,unitamente ai "pacchetti garanzia".

Poi considerando dovutamente gli scenari economici attuali,il discorso sesta o settima forza di polizia rischia di prendersi sopra una pietra tombale,mentre per la G.di F. giocoforza si prospetta un futuro pieno di lavoro.

Ciò secondo mè,deve essere diventato chiaro perche da colloquio avuto con persona inserita nell'ambito...ho saputo che da colloqui informali,la Polmare ed i CC,sarebbero disposti a cedere il naviglio alla G.di F. ma non il personale, mentre la GC sarebbe disposta a confluire anche con il personale nella G.diF (modo rapido per diventare forza di polizia) ma di voler avvalersi di una a me poco nota "piega" di un testo unico che prevede l'aumento di un livello per gli spostamenti di autorità presso altra amministrazione......sto cercando di acquisire notizie più precise in merito.

Concludo nel ribadire che secondo il mio opinabile parere,la materia è talmente piena di meandri,che qualsiasi politico che voglia metterci le mani ,alla luce anche dell'innegabile fatto che come vediamo in TV,il piu delle volte non sanno nemmeno di cosa discutono,avranno bisogno di consulenti in seno alle parti.....e allora campa cavallo!!!

Nel salutare tutti,mi rivolgo ai moderatori circa l'eventualità di sezionare o spostare il post,alla luce del fatto che si è in OT industriale .

Grazie di nuovo.

Modificato da cassiopea 51°
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sono felice di vedere una discussione tanto accorata che riesce a rimanere nei limiti del rispetto reciproco. non posso che invitarvi a mantenere questa cortesia.

da parte mia posso solo aggiungere che il futuro è nebuloso per entrambi i corpi, dipendendo da troppi fattori umani, economici e politici: potreste persino avere entrambi ragione o entrambi torto!

Al momento entrambi i corpi svolgono al meglio i loro compiti al servizio dello Stato e nell'ambito delle rispettive competenze (che sono davvero vaste e spesso sovrapposte) e tanto basta al cittadino italiano per essere orgoglioso di entrambi.

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Salve ancora.

Ti ringrazio sinceramente Totiano,ma più di accoramento,almeno da parte mia ho cercato di attenermi il più possibile ai fatti ed alle normative vigenti,un atto secondo mè dovuto nei confronti di questo forum che ho conosciuto facendo delle ricerche di una certa precisione,quindi non la casa dell'approssimazione.

Con ciò ti confesso che ho anche cercato di suscitare nel lettore attento,tipico di questo forum, la curiosità per eventuali propri approfondimenti sulla materia,considerando che leggendo quà e la,ho notato una scarsa conoscenza delle competenze di entrambi i Corpi.

Concludo chiedendoti quali sono le sovrapposizioni,magari posso essere utile ma in modo più centrato e senza partire dalle calende greche.

Grazie ancora Totiano e saluti da Cassiopea.

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Salve a tutti e scusate l'immersione prolungata;

volevo solo specificare al C.te Cassiopea, solo per chiarire e giammai per fare polemica che:

 

- gli artt. citati riguardavano i compiti assolti dalla G.C. in quanto si parlava di forze di polizia "in mare"!

 

- è chiaro che le altre forze svolgano i "loro" servizi, perchè hanno altre competenze e diversi servizi d'istituto;

 

- ci mancherebbe altro che la G.C. non sia compresa nella D.I.A.: parliamo sempre e comunque di forze "in mare"; e ci mancherebbe pure altro che venissimo impiegati per scovare "pericolosi latitanti di 70/75 kg."; vorrei però vedere qualcuno alle prese con pescatori imbestialiti dagli 80 ai 120 Kg. che ti si scagliano contro solo perchè gli hai sequestrato mezzo e/o pescato; (proprio per questo......benvenga l' M.G.A.);

 

- per questioni di 6 o 7 tonnellate di monnezza e non proprio del tutto inerme, qualcuno dei nostri ci ha anche rimesso la vita!

 

- la G.di F. non ha componente S.A.R. ma partecipa nelle operazioni di soccorso con noi nella stessa misura di quanto noi partecipiamo ad attività di contrasto e di investigazione loro; al soccorso in mare se è per questo è chiamato a partecipare chiunque naviga (figuriamoci se non si chiamano a concorrere tutte le altre forze di polizia);

 

- per quanto riguarda le fiction, tutti i Corpi e tutte le Forze di polizia hanno fatto la loro: se all'interno ci sono baggianate la colpa non è la mia ma del regista! per le disposizioni ai C.C. l'ho visto fare anch'io in quanto se le questioni sono in ambito portuale, è possibile; e poi non ci sarebbe MAI nel caso dei C.C. motivi di ostruzionismo nei nostri confronti, così come da parte nostra nei loro; addirittura una volta nella sede di Taranto, il nucleo sommozzatori dei C.C. venne a chiederci una mano nel fronteggiare una certa situazione che non sto quì a raccontarvi; naturalmente la cosa ci fece piacere e potrà sembrarvi strano, ma tra tutte le forze di polizia in mare è sempre stato così, si collabora tutti e non c'è nulla di strano;

 

- non credo sia fanatismo evidenziare le sedi delle Capitanerie con scritte luminose che ne evidenziano la presenza; ce l'hanno anche i salumieri (senza offesa per i salumieri);

 

- in seno alle Procure presso i tribunali è presente anche la componente G.C. visto che ne ha fatto parte anche il sottoscritto all'epoca destinato in quel di Messina; a proposito, saltando di palo in frasca, lo sapevate che anche nella Protezione Civile una grossa componente dello staff di Bertolaso era composta da personale CP?!???

 

- se gli altri Corpi come la G.di F. dispone di tutti quei mezzi, dotazioni, strutture e di conseguenza di incarichi è solo per questione di "dindini" che noi non abbiamo; però al contrario l'Italia è l'unico paese al mondo ad essere fornita di un tale Corpo (e meno male, e meno male che ci sono dico io....); per questo "sarebbe" lei la destinata a scomparire; la G.C. esiste in tutto il mondo, la G.di F. solo qui;

 

- e meno male che la CP ha investito in attività tipo "navigare informati": vedi la risposta dei viaggianti nel caso Concordia nell'essere tempestivi nel chiamare i soccorsi: col telefonino pensavano a fare filmati da mettere su facebook o you tube! Evidentemente bisogna sponsorizzarsi di più;

 

- se qualcuno ha utilizzato la Punto con tanto di lampeggianti e sirena spiegata, evidentemete stava raggiungendo i mezzi navali per soccorso: succede così in tutta Italia: d'altronde anche Polizia, C.C. e G.di F. in ambito di intervento lo fanno: credo sia del tutto normale!

 

- per definizione, e dai nostri testi: "Alla Marina Militare è riconosciuta "l'Eccellenza dell'alto mare"....

credo che per questo, e giustamente, il nostro Comandante Generale non condivida il passare sotto altri Comandi: sarebbe più normale che altri passino sotto il nostro, visto che di mare si tratta, e se è vero quello che citavo al capoverso;

 

- mi dispiace per i colleghi che vorrebbero definitivamente "staccarsi" dalla Marina contrariamente a come la penso io; non vedo perchè anch'io dovrei volerlo, e in più rispondo agli stessi: meno male che la Marina non ci vuole mollare: forse è proprio per questo che ancora esistiamo ed evidentemente....contiamo qualcosa! Forse è proprio grazie anche alla componente CP che la Marina risulta essere il Corpo più completo in assoluto di tutte le FF.AA.

 

Concordo quindi totalmente con quanto detto dal C.te Totiano: le competenze andrebbero riviste perchè nettamente sovrapposte, e anch'io da semplice cittadino sarei orgoglioso di poter contare sulla presenza di tali forze;

Un salutone a tutti!

ALFA TAU!!!

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Saluti a tutti.

Al di là di facili campanilismi,io cerco e mi auspico facciano gli altri,di attenermi ai fatti ed alle leggi,distinguere la realtà dai desideri se non dai sogni..

Nel mare, territoriale e non, si possono compiere vari tipi di reato che esulano dal codice della navigazione e che per perseguirli,in base alle citate leggi anche internazionali,bisogna essere forza di polizia .

Sempre le citate leggi,distinguono le facoltà a carattere esclusivo delle forze di polizia.

Ora caro Guardian,io sono cosciente che sia io che tè,non caveremo un ragno dal buco,ma non concepisco il disconoscere determinanti ed importantissimi concetti.

Primo tra tutti il fatto che la G.C. rientra in quella più generale di polizia marittima, intesa come polizia tecnico-amministrativa marittima,nella veste di Autorità marittima sulla base del Codice della Navigazione.

Tutto il resto è compito delle forze di polizia uguali a terra,ossia quelle che sullo statino paga hanno delle indennità che vengono contrattate in sede di rinnovo contrattuale delle forze di polizia,a questo tavolo non siede la G.C.

Nella fattispecie la G.diF. possiede un dispositivo di uomini e mezzi addestrati specificamente da "qualche decennio"quindi si è vista riconosciuta alcune specificità.

Chiedo scusa per questo ultimo passaggio,ma era l'ultima spiaggia per rendere il concetto.

Che la G.diF. sia unica nel contesto mondiale,penso che se ti riferisci al nome probabilmente hai ragione,ma per i compiti ti sbagli pesantemente.

Per la tragedia del Giglio,se non erro la prima telefonata l'hanno ricevuta i CC,i quali l'hanno rimbalzata a Compamare Livorno....mentre sul posto c'erano tre unità della G.diF. anche perchè ogni notte ve ne sono in navigazione in tutta Italia.

Ora concludendo,volendo riorganizzare il settore,secondo mè bisogna individuare le esigenze di un Paese come il nostro che è posizionato in "un certo modo" nel Mediterraneo,in primis dovrebbe entrarci nella zucca che il concetto di acque territoriali viaggia al pari del suolo Nazionale,come fanno altri paesi che se si posa un gabbiano,all'interno di qualche metro delle loro acque ,scattano sanzioni e via discorrendo.

A complemento di quanto sopra,l'Italia distingue la zona contigua ma nella realtà non l'ha mai dichiarata .

Io credo che la tutela dei naviganti,la sicurezza ed il salvataggio,la tutela della vita umana in mare,siano delle priorità per un paese dalle grandi tradizioni marittime,oltre che di civiltà e di osservanza delle leggi internazionali,questo penso sia il "Core bussiness" della G.C.

Ma penso che sia pure necessario un mezzo di contrasto agli illeciti criminali di vario genere ,oltre che la tutela degli interessi economici dello stato rivierasco,e questo sarebbe il "Core bussiness" della G.di F.

Quindi cosa bisognerebbe fare?

Inoltre , quali sono attualmente le sovrapposizioni?

Modificato da cassiopea 51°
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