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Com.te Carlo Fecia Di Cossato


malaspina

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Comandanti, sono riuscito a trasformare in digitale due diapositive che mi sono fatto nell'anno 2000, elative alla mia visita per rendere omaggio alla grandissima figura di Uomo che è stato -ma nella memoria è sempre- Carlo Fecia dei Conti di Cossato.

Divido volentieri con voi questo toccante momento!

Purtoppo la qualita dell'immagine non è delle migliori: ma quello che conta è altro.

Per coloro che vorranno andare a rendere omaggio all'Eroe, queste sono le coordinate:

Bologna, Cimitero monumentale della Certosa, Area Esterna, Portico di Levante, Nuovo Braccio,Chiostro Maggiore,tomba n.50.

Premetto che il cimitero della Certosa è immenso, non è facile anche con le indicazione trovare la tomba.

La prima volta, circa 12 anni or sono, ci arrivai con fatica, nel 2000 desistetti e chiesi aiuto ad un custode, che peraltro conosceva la tomba, segno evidente che diverse persone vengono a rendere omaggio.

Tenete presente, che come in tutti i cimiteri sono vietate le riprese video-fotografiche, ma basta non farlo proprio di fronte al custode...

 

La prima è relativa alla lapide apposta dai reduci del Tazzoli.

 

more1uc9.jpg

 

questa è la tomba di "Carletto".

 

more2sn2.jpg

Modificato da Totiano
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Visitatore Kashin

un peccato avere solo adesso questa info,per le festivita' di Natale sono stato a Bologna ,avrei volentieri visitato la tomba dell'EROE....grazie comunque per averle condivisi con noi.- :s20:

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Herr Kommandant Malaspina....GRAZIE DI CUORE per averci "donato" un contributo cosi prezioso,carico di commozione e ricordi.... :s19:

 

....ONORE AL GRANDE CARLO....PRESENTE....PER L'ETERNITA' !!!!....

 

 

:s67: Mau

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Grazie Comandante ,

onori all'eroe,

complimenti all'ANMI di Bologna che cura la tomba.

ad majora

xtgold

:s67:

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  • 1 year later...

Il 27 agosto 1944 il Com.te Carlo Fecia di Cossato raggiungeva i suoi marinai del Tazzoli.

 

 

Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria

ciò che sai amare non ti sarà strappato

ciò che sai amare è la tua vera eredità

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66604810mt2.jpg

" Napoli, 21 agosto 1944

Mamma carissima, quando riceverai questa mia lettera saranno successi dei fatti gravissimi che ti addoloreranno molto e di cui sarò il diretto responsabile. Non pensare che io abbia commesso quello che ho commesso in un momento di pazzia,senza pensare al dolore che ti procuravo. Da nove mesi ho molto pensato alla tristissima posizione morale in cui mi trovo, in seguito alla resa ignominiosa della Marina, a cui mi sono rassegnato solo perchè ci è stata presentata come un ordine del Re, che ci chiedeva di fare l'enorme sacrificio del nostro onore militare per poter rimanere baluardo della Monarchia al momento della pace. Tu conosci che cosa succede ora in Italia e capisci come siamo stati indegnamente traditi e ci troviamo ad aver commesso un gesto ignobile senza alcun risultato. Da questa constatazione me ne è venuta una profonda amarezza, un disgusto per chi ci circonda e, quello che più conta ora,un profondo disprezzo per me stesso. Da mesi, Mamma, rimugino su questi fatti e non riesco a trovare una via d'uscita, uno scopo alla mia vita. Da mesi penso ai miei marinai del Tazzoli che sono onorevolmente in fondo al mare e penso che il mio posto è con loro. Spero, Mamma, che mi capirai e che nell'immenso dolore che ti darà la notizia della mia fine ingloriosa, saprai capire la nobiltà dei motivi che mi hanno guidato. Tu credi in Dio, ma se c'è un Dio, non è possibile che non apprezzi i miei sentimenti che sono sempre stati puri e la mia rivolta contro la bassezza dell'ora. per questo, Mamma, credo che ci rivedremo un giorno. Abbraccia papà e le sorelle e a te, Mamma, tutto il mio affetto profondo e immutato. In questo momento mi sento molto vicino a tutti voi e sono sicuro che non mi condannerete.

Carlo "

ora è con il suo equipaggio

equipaggio.jpg

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....BELLA GENTE (di mare !)....

 

....è da ieri che rimugino su questo post....è da ieri che sono combattuto su come "testimoniare" nei confronti di Di Cossato....e nella speranza di non esagerare (come mi verrebbe d'istinto fare !)....forse ascoltando il mio cuore,mi viene più facile pensare....

 

....che tristezza....

 

....quanti "EROI"....perchè uomini come "Carletto" hanno trovato la "forza" da veri "UOMINI D'ONORE" di compiere gesti....anche i più estremi,per rimanere coerenti con quei principi che gli furono insegnati (e dai quali tante persone dovrebbero prenderne esempio !).... :s06:

 

....che tristezza....

 

....renderci conto che anche a distanza di molti decenni,nessuno di coloro che dovrebbero in qualche modo rivalorizzare i principi di "cultura nazionale" si prodighino nel "rispolverare" le gesta di questi UOMINI....non politicizzandole,ma semplicemente rendendo un umile tributo nei confronti di chi veramente il concetto di "AMOR PATRIO",lo ha messo in pratica,scrivendo pagine e pagine di "vera" storia e involontariamente,donando al proprio paese la possibilità di potersi vantare agli occhi del mondo di aver avuto tra i suoi nati personaggi di tale spessore e morale....!! :s06:

 

....l'unico conforto è il sapere che nonostante il tutto,finchè ci saranno persone come NOI,nessuno di coloro che si è sacrificato per il nostro Paese finirà nell'oblio....

....la "NOSTRA MISSIONE" è riuscire a conservare e divulgare alle generazioni future,le storie e la morale che hanno caratterizzato personaggi come "Carletto",affinchè possa tramandarsi un importante "messaggio"....

 

....NOI NON DIMENTICHIAMO !!!!.... :s67: :s67: :s67:

 

 

 

 

:s67: Mau

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  • 4 months later...
Visitatore Salgàri

Allego due fotografie fatte nel 2008 nel Cimitero di Bologna alla Tomba del Com.te Carlo Fecia Di Cossato:

1 - MOVM

1 - MAVM

3 - MAVM

La Tomba pare un po' trascurata,ma potrei sbagliare perchè non è corretto giudicare stando,nel mio caso, in studio.

Per ovviare all'eventuale trascuratezza e se non ci sono parenti,cosa si può fare per "rassettare" la Tomba di questo grande Uomo e Marinaio ?

Qualche Com.te di Bologna o in vicinanza di essa potrebbe verificare ?

 

tombacarlofeciadicossatkm0.jpg

tombacarlofeciadicossatvk3.jpg

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Com.te Totiano,

Si, con il tema "64 anni fa" di agosto 2008,

ma non so come fare per unire i due topic: Per non creare turbative,puoi aiutarmi ?

Grazie

 

li puo unire solo un moderatore. fai come malaspina: copia l'indirizzo della discussione e riportalo in questa discussione

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Bene, vedo che hai unito i due topic. Volevo sottolinearti che NON HAI creato turbative. E' solo per un fatto di risparmio di spazio nel forum.

 

Approfitto per rendere ancora omaggio a quella grande figura di uomo e marinaio che è stato CARLO FECIA DEI CONTI DI COSSATO.

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Se non ho sbagliato,ecco la precedente discussione " 64 anni fa"

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?show...o+fecia+cossato

Grazie per i continui insegnamenti

perfetto salgari, discussioni già unite

 

 

Entro domani provvedo io, nonchè a trasferire il nuovo topic in "Storia - gli uomini".

 

fatto io , Maurizio...

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  • 5 months later...

aggiungo alcune parti trovate un po' qua' e un po' la

 

 

Carlo Fecia di Cossato nasce a Roma il 25 settembre 1908, figlio di Carlo e di Maria Luisa Genè. La famiglia era una gran sostenitrice della Monarchia Sabauda. Il fratello Luigi (tenente di vascello) è stato medaglia d’argento al valor militare per il servizio prestato in Somalia nel 1925. Il padre, ufficiale di Marina, rimane in servizio fino al 1912 con il grado di Capitano di Vascello, perdendo l’uso di un occhio durante la sua permanenza in Cina.

Biondo, magro, occhi chiari, è una figura leggendaria nella guerra subacquea con l'appellativo di "Corsaro dell'Atlantico". I suoi marinai lo ricordano cordiale con tutti ma riservato. Ma è capace di trasformarsi non appena sono in vista azioni: gli occhi si illuminano, i gesti si fanno rapidi, la voce rivela una volontà di ferro.

E' marinaio da sempre: dopo gli studi al Regio Collegio Militare di Moncalieri, viene ammesso all'Accademia Navale di Livorno e nel 1928 consegue la nomina a Guardiamarina. A 32 anni diventa Capitano di Corvetta e comandante di sommergibile. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale è al comando del sommergibile Ciro Menotti, di stanza a Messina. Il 5 aprile del 1941 assume il comando del sommergibile Enrico Tazzoli, in sostituzione del Capitano Vittore Raccanelli. Due giorni dopo prende il mare con un equipaggio di solo volontari (così ha voluto il suo comandante), e ha inizio una serie di imprese da romanzo salgariano.

A bordo del Tazzoli, Carlo Fecia di Cossato compie sei lunghe missioni nell'Oceano Atlantico, spingendosi fino alle coste americane, e affondando ben 16 navi mercantili, per un totale di quasi 83.000 tonnellate.

Al rientro dall'ultima missione, che si svolge nell'Atlantico fra il 5 novembre 1942 e il 1° febbraio 1943, i mitraglieri del Tazzoli abbattono un quadrimotore inglese che attacca il sommergibile. Per quest'ultima missione oceanica a Carlo Fecia di Cossato sarà conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare

L'8 settembre lo coglie nel porto di Bastia, in Corsica. Fedelissimo al Re, obbedisce al suo ordine di consegnare la nave al nemico, convinto di non dover ammainare la bandiera. Al comando dell'Aliseo, armata soltanto di tre cannoni da 100 e di sei mitragliatrici da 20, ingaggia un conflitto a fuoco contro sette unità germaniche, che vengono affondate. Giunto a Malta, si rende conto che le navi da battaglia sono alla fonda, completamente disarmate e trasformate in campo di concentramento per l'equipaggio. Nonostante si renda conto che il Re aveva tradito i valori della Patria e dell'onore, gli rimane ancora fedele. Nel maggio del 1944, quando la Marina cambia procedure richiedendo il giuramento al nuovo governo del provvisorio "Regno del Sud" invece che al Re, chiede di essere congedato. L'Ammiraglio Nomis di Pollone chiama a rapporto gli ufficiali, invitandoli ad obbedire, perché la Marina è l'unica forza compatta della Nazione e bisogna mantenerla tale. Fecia di Cossato prende la parola e dichiara: "No,signor Ammiraglio, il nostro dovere è un altro. Io non riconosco come legittimo un governo che non ha prestato giuramento al re. Pertanto non eseguirò gli ordini che mi vengono da questo governo. L'ordine è di uscire in mare domattina al comando della torpediniera Aliseo. Ebbene l'Aliseo non uscirà". Fecia viene fatto sbarcare dall'Aliseo e messo agli arresti nella fortezza. La mattina successiva gli equipaggi si schierano dalla sua parte e si rifiutano di prendere il mare. Carlo Fecia viene rimesso in libertà, ma gli viene tolto il comando dell'Aliseo.

In pochi mesi vede crollare intorno a sé tutti i valori nei quali ha sempre creduto: la Monarchia, la Patria, la Regia Marina. Non potendo raggiungere la famiglia al Nord, si trasferisce a Napoli, ospite di un amico, ma rifiuta gli incarichi di comando che gli vengono offerti dagli alleati. Il 27 agosto 1944 si toglie la vita, sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Lascia una lettera-testamento indirizzata alla madre, un atto di accusa nei confronti di chi ha di fatto consegnato la flotta nelle mani del nemico.

 

 

Onorificenze

 

 

Medaglia d'oro al valor militare

«Valente e ardito comandante di sommergibile, animato, fin dall’inizio delle ostilità, da decisa volontà di successo, durante la sua quinta missione di guerra in Atlantico affondava quattro navi mercantili per complessive 20516 tonnellate ed abbatteva, dopo dura lotta, un quadrimotore avversario. Raggiungeva così un totale di 100.000 tonnellate di naviglio avversario affondato, stabilendo un primato di assoluta eccezione nel campo degli affondamenti effettuati da unità subacquee. Successivamente, comandante di torpediniera, alla data dell’armistizio dava nuova prova di superbo spirito combattivo attaccando con la sola sua unità sette navi germaniche di armamento prevalente che affondava a cannonate dopo aspro combattimento, condotto con grande bravura ed estrema determinazione. Esempio fulgidissimo ai posteri di eccezionali virtù di comandante e di combattente e di assoluta dedizione al dovere.»

— Oceano Atlantico, 5 novembre 1942 - 1 febbraio 1943 - Alto Tirreno, 9 settembre 1943

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

 

Medaglia d'argento al valor militare

— oceano Atlantico, febbraio-aprile 1942

 

 

Medaglia di bronzo al valor militare

— Oceano Atlantico, luglio-settembre 1941

 

 

Medaglia di bronzo al valor militare

— Oceano Atlantico, giugno-settembre 1942

 

 

Medaglia di bronzo al valor militare

— acque di Bastia, settembre 1943

 

 

Croce di guerra al valor militare

— Mediterraneo, luglio 1943

 

Croce di ferro tedesca di seconda classe

— 30 giugno 1941

 

 

Croce di ferro tedesca di prima classe

— dicembre 1941

 

 

Croce di cavaliere con fronde di quercia

— 9 maggio 1942

 

 

le fonti

http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Fecia_di_Cossato

http://www.biellaclub.it/_cultura/personag...sato/azioni.htm

http://www.regiamarina.net/subs/people/com...icossato_it.htm

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  • 4 years later...

Recentemente su FB è ricomparsa la lettera del Comandante DiCossato alla mamma grazie alla meritoria opera di una persona che mi è molto cara.

Ha riscosso successo e approvazione (di questi tempi gia è molto) ma quello che ha attirato l'attenzione è la presenza di una seconda lettera scritta pressapoco nello stesso periodo ma all'amico che lo ospitava a Napoli nella casa in cui si toglierà la vita.

 

Potrebbe essere un bel gesto il ritrovare questa lettera e postarla a seguire: sapete dove rintracciarla?

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Ho trovato, per ora, solamente questo stralcio della lettera di scuse inviata a a Ettore Filo della Torre, anch'egli Ufficiale della R. Marina.

Mi sto attivando per rintracciare la missiva integrale; spero a presto.

 

"..........Ti chiedo scusa se compio questo gesto in casa tua, ma la mia si trova al di là della linea e, per ragioni di dignità, non posso farlo per strada. Agli amici che te ne domanderanno il motivo, dirai che per continuare a vivere non basta avere affetti, successo, denaro, ma occorre qualcos'altro che io non ho più. In bocca al lupo. Cossato"

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Marco, avevo trovato due citazioni della lettera in oggetto, una in un blog relativo alla Marina, autore uno scrittore che non conoscevo: Orazio Ferrara: da' un'occhiata ai titoli dei suoi libri e saggi, mi pare interessante. Lo ho contattato e mi ha gentilmente risposto: esito negativo, non è in possesso del testo integrale.

 

Ho contattato un'altra persona che in altro forum aveva citato quanto ho riportato; non mi ha ancora dato riscontro, ma a questo punto comincio a pensare che entrambi abbiano fatto ricorso al testo di Rastelli.

 

In questo blog di Ferrara "La voce del Marinaio" dove si fa riferimento "agli amici di BETASOM" intervengono una signora a nome del marito, figlio dell'ammiraglio Athos Fraternale, probabilmente la madre del nostro ex forumista Flyngfortress e inoltre una cugina di Carlo Fecia di Cossato, ma sono cose che senz'altro conoscerai.

Ho un certo ritegno a contattare la cugina, per arrivare alla Famiglia; tu saresti persona più autorevole per farlo ed inoltre la Signora è una tua corregionale: Maria Flaminia Codronchi Torelli. La trovi anche in Facebook, (io non sono iscritto).

Modificato da danilo43
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  • 9 months later...

Marco, avevo trovato due citazioni della lettera in oggetto, una in un blog relativo alla Marina, autore uno scrittore che non conoscevo: Orazio Ferrara: da' un'occhiata ai titoli dei suoi libri e saggi, mi pare interessante. Lo ho contattato e mi ha gentilmente risposto: esito negativo, non è in possesso del testo integrale.

 

Ho contattato un'altra persona che in altro forum aveva citato quanto ho riportato; non mi ha ancora dato riscontro, ma a questo punto comincio a pensare che entrambi abbiano fatto ricorso al testo di Rastelli.

 

In questo blog di Ferrara "La voce del Marinaio" dove si fa riferimento "agli amici di BETASOM" intervengono una signora a nome del marito, figlio dell'ammiraglio Athos Fraternale, probabilmente la madre del nostro ex forumista Flyngfortress e inoltre una cugina di Carlo Fecia di Cossato, ma sono cose che senz'altro conoscerai.

Ho un certo ritegno a contattare la cugina, per arrivare alla Famiglia; tu saresti persona più autorevole per farlo ed inoltre la Signora è una tua corregionale: Maria Flaminia Codronchi Torelli. La trovi anche in Facebook, (io non sono iscritto).

 

Betasom vola oltre le onde...

A seguito del post dello scorso aprile, mi ha inaspettatamente contattato la Signora Maria Flaminia Codronchi Torelli, cugina di Carlo Fecia di Cossato che purtroppo non è in grado di aiutarci nella ricerca del testo della lettera del Comandante a Ettore Filo della Torre.

Ho risposto, credendo così di interpretare i sentimenti della Base, impegnandomi di farLe pervenire la documentazione iconografica in possesso di Betasom. Oltre alle foto già pubblicate, Marcello Polacchini potrebbe averne delle altre scattate a Bordeaux. Chiedo comunque il vostro aiuto per reperire e postare eventuali foto dell'Eroe, scomparse per le note vicissitudini.

Ho chiesto autorizzazione alla Signora di riprodurre il carteggio intercorso, segnalandole successivamente il link per seguire direttamente la nostra partecipazione e vicinanza. Danilo

 

Gentile Signore,

casualmente ho letto una sua citazione che mi riguarda; purtroppo non sono in possesso delle informazioni che Lei cerca. Carlo era primo cugino di mio padre in quanto figli di sorelle, io non l'ho conosciuto, quando morì non ero nata, tuttavia per me è un parente noto perchè in casa se ne parlava spesso sopra tutto mia nonna Carla Genè che era sua zia. Poi quando Trizzino scrisse su di lui credo le chiedesse informazioni, sua madre infatti morì poco dopo di lui senza dubbio per il dolore. Dico credo perchè all'epoca avevo sì e no sette otto anni e potrei dire delle inesattezze.Della Sua famiglia potrebbe essere viva la sorella Margot che però non conosco, un'altra sorella si fece monaca ma sono tutte persone nate nei primi anni del 900 e credo che non ci sia più nessuno salvo forse qualche nipote figlio di Margot della quale tempo fa trovai una partecipazione di nozze e la foto della cerimonia risalente al 1946 o 1947. Come noto Carlo è sepolto a Bologna alla Certosa in uno spazio di fronte alla tomba Albergati da cui discendeva la nonna dell'ammiraglio Carlo Fecia di Cossato padre di Carlo, c'era anche un fratello Luigi che morì in un incidente. Altro non so se, posso solo dire che Carlo è sempre stato, nel ricordo della famiglia, la figura dell'eroe puro che ha sacrificato la vita per i suoi ideali di soldato. Tempra d'uomo oggi inesistente. Sono contenta che ci si ricordi di lui, una delle più fulgide figure della storia della Marina Militare. Grazie.

Maria Flaminia Codronchi Torelli

 

Gentile Signora Codronchi Torelli,

La ringrazio vivamente per la Sua comunicazione; mi scuso per il ritardo con cui Le rispondo ma mi trovo attualmente fuori sede e solo ora ho potuto connettermi.

Betasom, la piattaforma dove ha potuto leggere la citazione che La riguarda è una associazione di cultori di storia navale ove si ritrovano molti sommergibilisti ed ufficiali di Marina, alcuni ancora in servizio. Scopo e motto dell'associazione è “per non dimenticare”; la nostra considerazione dell'Eroe è la medesima espressa da Lei nei ricordi della Sua famiglia, di cui sentiamo idealmente di fare parte.

La ricerca della lettera a Ettore Filo della Torre avrebbe potuto aggiungere solamente altri elementi per la comprensione della tragedia, ma nulla in più riguardo alla fulgida figura del Comandante.

Un nostro socio, il nipote dell'ammiraglio Polacchini, allora comandante superiore della base Atlantica di Betasom, ha iniziato a pubblicare nel forum una serie di foto inedite del nonno, relative a quel periodo: in alcune di esse è presente Carlo Fecia di Cossato.

Se ne avesse piacere, al mio rientro a Venezia la settimana prossima, le potrei inviare la documentazione ed il link dove rintracciarla.

Il contenuto della Sua missiva sarebbe un'aggiunta molto gradita; le richiederei pertanto autorizzazione a riprodurla in Betasom.

La ringrazio ancora e La saluto cordialmente.

Danilo Pellegrini

 

Gentil.mo Sign. Pellegrini, sarò molto contenta di poter vedere le fotografie di Carlo che, tra l'altro, fisicamente somigliava molto a mio padre, tra loro c'era una differenza di età di 10 anni, mio padre era del 1895 e Carlo, mi pare di ricordare, era del 1905. Entrambi fecero carriera militare, scelta quasi obbligata per i maschi delle nostre famiglie.

Può usare la mia lettera come desidera purtroppo non è molto utile per la conoscenza delle vicende. Io sono nata che mio padre era anziano, negli anni 60 della mia famiglia paterna non c'era più nessuno. L'unica cugina che ho avuto aveva trent'anni più di me, conosceva molto bene Carlo e mi disse che quando morì era fidanzato con la Principessa Amparo Crespi di Napoli, lo ricordava come persona di grande signorilità, riservatezza e sensibilità.

La ringrazio per la Sua gentilezza e cordialmente La saluto.

Maria Flaminia Codronchi Torelli

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Tra le foto di Marpola ne ho trovate sei da poter inviare alla cugina, ma è probabile che dal tesoro di Marcello possa saltar fuori qualcosa d'altro.

 

Primo commento ( certo ne seguiranno altri, ben più adatti e competenti)


BRAVO!!!

 

No Valeria, non ho avuto alcun merito: è stata la Signora Codronchi Torelli ad avermi contattato, ti direi in rappresentanza di Betasom; proprio per questo, oltre alle foto di cui richiedo ancora l'aiuto di Marcello, avrei voluto farle sentire la vicinanza della Base.

Complice il fine settimana l'info è passata quasi inosservata tranne a te e Zulu.

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Marcello si mette subito alla ricerca....
....vediamo che cosa salta fuori ...... :wink:

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Qualchecosa ho trovato..... :wink:

2eod4lv.jpg

Il com.te Fecia di Cossato in plancia durante la navigazione.

33nul2f.jpg


Il C.V. Romolo Polacchini parla all'eqriupaggio del R. Smg. "Tazzoli" al rientro da una missione in Atlantico.
Alle sue spalle il C.F. Caridi, Capo di Stato Maggiore di Betasom eil C.C. Fecia di Cossato, comandante del R. Smg. "Tazzoli".

 

2aj42z8.jpg

 

Anno 1942 - il C.C. Fecia di Cossato , comandante del R. Smg. "tazzoli" e il T.V. Gazzana Priaroggia, comandante in seconda del "Tazzoli", in coperta in occasione dell'incontro in Atlantico con altro sommergibile italiano.

Modificato da Marpola
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2d817bp.jpg

 

Betasom 1942 - Il Grande Ammiraglio Doenitz decora della Croce di Ferro il C.V. Polacchini, il C.C. Giudice; il C.C. De Giacomo, il C.C. Fecia di Cossato e il C.C. Olivieri.

29byrr7.jpg


wkg309.jpg

Modificato da Marpola
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Grazie Marcello, assieme alle altre che ti ho ... carpito, credo di far felice la cugina, soprattutto perché si tratta di materiale inedito.

Naturalmente rendo nota la provenienza e ti farò sapere. Grazie ancora, Danilo

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Grazie Marcello, assieme alle altre che ti ho ... carpito, credo di far felice la cugina, soprattutto perché si tratta di materiale inedito.

Naturalmente rendo nota la provenienza e ti farò sapere. Grazie ancora, Danilo

Non ho finito....

Ho ancora qualche bella immagine del "Tazzoli" :wink:

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10718hy.jpg

 

(febbraio/marzo 1942) - Rientro del R. Smg. a Betasom al termine di una missione nella zona delle Americhe nel corso della quale ha affondato 6 unità nemiche per complessive 32.000 tonn.

 

a0hovr.jpg

 

fksgtj.jpg

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