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Cinquant'anni Di Mare - Memorie 1900-1950


GM Andrea

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Titolo: Cinquant'anni di mare - Memorie 1900-1950

Autore: Angelo Belloni

Casa editrice: Mursia

Anno: 2008

Pagine: 290

Dimensioni: 27 x 21

Prezzo: €22,00

Reperibilità: facile

 

2704219.jpg

 

Nel suo consultatissimo Tener famiglia, pubblicato pochi anni fa ma scritto negli anni '60, il Magg. GN Petrillo rievocava un esperimento eseguito nel '29 con la "vasca Belloni", alla presenza dell'omonimo inventore. Nel suo libro Petrillo evidenziava che di tale esperimento non vi era però menzione nelle memorie del Belloni, da lui consultate grazie ai famigliari.

A me, e penso a molti altri lettori di Petrillo, era rimasto il tarlo sulla sorte di queste memorie, che finalmente hanno visto la luce in un'edizione splendida quanto economica.

 

Il volume in oggetto è di grande formato e corredato da numerose fotografie in parte inedite. Purtroppo al solito Mursia non ha utilizzato carta patinata, ma i costi altrimenti sarebbero certo lievitati, e va detto che 22 euro per un libro simile sono davvero un'inezia.

 

Si parla di Angelo Belloni (1882.1957) quindi, Ufficiale di Marina pavese, costretto a lasciare il servizio prima della Grande guerra per una grave forma di sordità (congenita, e non dovuta alla sua attività subacquea, come spesso si legge). O meglio, è lui stesso a descriversi, poichè il volume raccoglie le sue dettagliatissime memorie dall'infanzia sino al 1944. Il periodo successivo è oggetto di altrettanto approfondita analisi, grazie all'opera meritoria del curatore Achille Rastelli.

 

L'autobiografia belloniana è fonte di innumerevoli spunti, ma sbaglierebbe chi credesse di trovarvi "solo" i dettagli delle sue numerosissime intuizioni in campo tecnico.

L'Autore dedica corposi capitoli ai suoi anni in Marina, e specialmente al suo servizio in Estremo Oriente, nonchè al suo impego d'anteguerra presso i Cantieri della Fiat San Giorgio alla Spezia quale collaudatore di sommergibili (dei quali in precedenza non sapeva granchè: "non avevo mai visto un sommergibile", confessa.

Grande spazio è naturalmente dedicato alle vicende della Prima guerra mondiale, col celebre "furto" del Smg. 43 e la successiva chiamata in servizio sui battelli a Venezia.

Si badi che Belloni entrò entusiasticamente in guerra non certo per astio contro gli Imperi; anzi, sin dalla giovinezza elesse a nemico dichiarato l'Inghilterra, anche sulla spinta di un forte sentimento antimassonico (le memorie sono dedicate ai figli "affinchè odino massoneria e menzogna").

Nel primo dopoguerra Belloni diede vita a numerose imprese commerciali, anzitutto col bizzarro tentativo di utilizzare il Smg. Galileo Ferraris, cedutogli dalla RM, per la...pesca di perle in Mar Rosso. Questa e altre imprese di Belloni non ebbero gran fortuna, ma egli era dotato di incrollabile ottimismo, di sfrenata fantasia in campo tecnico e commerciale, e in fin dei conti - come ironicamente ammette lui stesso - era "un po' matto".

Negli anni '20-'30 Belloni dovette tuttavia scoprire amaramente come i suoi tentativi di suggerire ai vertici della RM consigli e soluzioni tecniche caddero nel vuoto, un po' per insipienza di certi personaggi, un po' per vera e propria collusione con alcune ditte straniere. Belloni fa nomi e cognomi, e chi vuole andare a leggere legga.

Seguì poi, col secondo conflitto mondiale, l'incarico di consulente tecnico della Decima Mas, incarico che Belloni mantenne al nord dopo l'8 settembre. Al riguardo, Belloni evidenzia rammaricato come non trovarono asocolto, prima e dopo lo scoppio della guerra, alcune sue intuizioni, che vi ripropongo:

- occorreva un assalto simultaneo e definitivo la notte del 10 giugno, nello stile di Pearl Harbour

- grande ammirazione per gli operatori degli SLC, ma l'ideale sarebbe stato utilizzare dei minisommergibili (strumenti propugnati da Belloni sin dalla prima guerra!) coi quali gli operatori non si stancavano e potevano tornare indietro;

- si sbagliava a utilizzare una sola testa da guerra sugli SLC. Meglio sarebbe stato portarsi diverse cariche con le quali danneggiare gli assi portaeliche di molte unità in porto, anzichè mandarne a fondo una sola.

L'Autore evidenzia di essere entrato immediatamente in sintonia col Com.te Borghese, mentre non pochi problemi ebbe con Wolk, al cui difficile carattere Belloni dedica alcune interessanti pagine.

 

Questo, e moltissimo altro (soprattutto d'ordine tecnico), si trova in questo volume, direi imprescindibile nella biblioteca di un cultore del genere.

Modificato da GM Andrea
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  • 2 months later...

ho appena iniziato a leggerlo e sono incredulo!

dovunque andava imparava le lengue con facilità disarmante, accoglieva ogni difficolta come una sfida con una leggerezza d'animo e una inventiva che sembrano fantascienza.

 

a poi con che facilità cita le persone con cui viene a contatto: durante una missione a Fiume entra in contatto con la famiglia Caccia Dominioni (è invitato dal papa del futuro famoso) che descrive finemente, poco dopo il terremoto di messina conoscerà il padre di Fecia di Cossato...

 

sono forse a un terzo del libro e ha già avuto 2 volte gli arresti di rigore per avere difeso le sue idee

 

Che persona meravigliosa!

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  • 5 months later...

:s55: Buongiorno a Tutti!
Ho appena terminato di leggere questo libro acquistato su consiglio di GM ANDREA: :s20: ottimo libro! :s20: Può ben stare con l' altra eccellente opera di A. DA ZARA "Pelle d' ammiraglio".

Il libro fa meditare sul fatto che un vulcanico personaggio come Angelo BELLONI sia quasi sempre stato " stoppato" nelle sue iniziative e se tali ostacoli possono essere accettati nel momento in cui il BELLONI voleva condurre una propria politica estera rubando sommergibili e silurando navi Inglesi, gli si doveva dare ascolto per tutte le altre innovazioni tecniche proposte. Purtroppo, però, "Conoscevo la Marina e sapevo quanto fosse difficile fare del nuovo" (pag. 97). Concetto che ritroviamo a pag. 138 di "Pelle d' Ammiraglio": "Nella nostra Marina esiste una dichiarara ostilità non solo verso gl' inventori, ma anche nei riguardi dei novatori; bisogna cambiar sistema".

Mi fa sorridere il fatto che A. B. attribuisca la causa dei propri insuccessi alla Divina punizione per aver apprezzato (per 16 anni!) le grazie femminili fuori dal Sacramento Matrimoniale (pag.45: "Spiegazione necessaria" e pag. 109: "La spagnola").

"Caro Angelo, permettimi una confidenza. Ora che navighi nella Pace dei Mari Celesti, avrai visto che il Buon Dio non Ti ha di certo ostacolato (ha ben altro a cui pensare!). La causa di tutto è che non hai mai fatto parte di quella "mandria di ruffiani" citata a pag. 19 da Marco MASCELLANI nel Suo "Delfini d' acciaio". Credimi, caro Angelo, l' esserti divertito in gioventù con le donne non è molto più grave del furto di un sommergibile! Pertanto ego Te absolvo..."

Quale inquisitore/censore degli errori altrui rilevo a pag 171 che A.B. indica in Angelo JACHINO il ns C.te nella battaglia di PUNTA STILO, mentre invece c' era il povero Inigo CAMPIONI.

Inoltre in certe parti A. B. è troppo tecnico nello spiegare le proprie innovazioni dando per scontato che il lettore abbia già le basi culturali per comprenderne il significato, il chè non è detto.

Concludo nell' associarmi a GM ANDREA nel consigliare questo libro ai Betasomiani!

Modificato da Alfabravo 59
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  • 3 weeks later...
  • 2 years later...

Salve a tutti. Sono molto lieto di leggere i vostri apprezzamenti, (anche le critiche sono benvenute) sul personaggio di questo libro. Angelo era mio nonno, che purtroppo io non ho avuto il piacere di conoscere, in quanto è morto prima della mia nascita ed anche prima che mio padre (e sesto figlio di nonno Angelo) si sposassi e poi andasse in Argentina, dove io sono nato. Vi confesso che, avendo conosciuto mio nonno solo dai racconti di mio padre, anche per me questo libro è stato una piacevole rilevazione.

Non voglio addentrarmi al momento sul come questo libbro ebbe origine, ma sono curioso di sapere da voi quanto sapete e quanto avete appreso sulla vita di Angelo Belloni, al di fuori di quanto da lui raccontato nella sua autobiografia.

E' un pò un modo di onorarlo

Saluti a tutti e grazie

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Benvenuto!! :s20:

 

Credo che questo tipo di ricordi meritino uno spazio tutto loro nella sezione storica de 'Gli uomini', saremo felici di partecipare, ma lo saremo ancor di più se vorrai generosamente condividere qualche aneddoto, immagine o documento inedito di quel Genio di tuo nonno. Ecco come la mano di Wolk ricorda il C.te Belloni:

 

ABW.jpg

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Questo si che è un avvenimento da festeggiare!

benvenuto Lucas, siamo onorati di ospitare il nipote di una persona cosi straordinaria!

Io il tuo nonno l'ho "scoperto per lavoro", prima indagando su cosa era la vasca Belloni, poi col furto del battello Russo dai cantieri spezzini e da li è stato un continuo sgorgare di sorprese, tutte confermate dal meraviglioso libro.

 

Come diceva Lefa, sarebbe davvero interessante ralizzare una monografia sul comandante Belloni, qui puoi trovar eun'idea di quanto abbiamo gi arealizzato in passato

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showforum=149

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OOOcassssspppiita!!! QUEL Bellloni! :s07:

+

Credo che sarai contattato da orde di interessati...Inoltro il link a un amico interessato.

 

Angelo Belloni è stata una di quelle persone che, per carattere, intelligenza, fantasia diventano "personaggi", cioè, in buona sostanza, dei "miti" di cui non si dovrebbe mai perdere la memoria.

Della sua incredibile vita, tra le tante avventure mi aveva colpito quella della pesca delle perle alle isole Dahlak con i suoi tre "anatroccoli", il smg Ferraris e le (ex) vedette Cerboli e Fortunale, tanto da convincermi a dedicargli alcune paginette su: http://www.ilcornodafrica.it/st-melecaperle.pdf. ("Alla pesca delle perle nelle Dahlak…con il Regio sommergibile Galileo Ferraris!")

Benvenuto e...coraggio! (nel senso che, dopo aver visto quanti sono gli appassionati che fanno parte della famiglia di Betasom e quanto sono competenti, condivido totalmente l'osservazione di Malaparte...)

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:s67: Quì a BETASOM abbiamo avuto la fortuna d'incontrare Discendenti di Illustri Personaggi che son intimamente legati alla Storia d'Italia. Mi riferisco a GOCCIA ( Bersagliere Enrico TOTI), MARPOLA (Amm. Marcello POLACCHINI), CESARESAC (Ing. Cesare SACERDOTI) e mi scuso con gli altri che eventualmente avessi dimenticato.

 

:s20: BENVENUTO, LUCAS! :s20: Mi unisco a LEFA nello stimolarti a postare foto e ricordi del tuo Antenato!

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