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Rn Destroyers


Secondo Marchetti

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Orzare? Pompare? :s12:

Se la mia barca stesse planando, ci sarebbero due cose che non vanno:

-Una, è che sarei stato un fesso a farmi sorprendere dalla botta di vento, e dovrei già essere a terra a guardare quelli che escono, a ridere di come si scornano :s03:

-L'altra, è che in planata pur se le diavolerie da mettere in pratica, orzapoggia e pompaggio, mi tornano in mente per istinto, di solito mi inginocchio sul fondo tenendo la barra fra le mani giunte in preghiera e contando i grani dell'antisdrucciolo come rosario, fino a che dall'inferno di spuma non vedo che l'azzurro del cielo, e cado su un velo morbido... è la scuffia, non il paradiso. D'altronde non ci andrei in paradiso, dopo tutte le bestemmie masticate sul lato di bolina (una ogni secchiata d'acqua in faccia, per abitudine) due avemmarie... Nunc et in hora mortis nostræ... al lasco urlate con effetto doppler tipo sirena d'ambuanza, non bastano a farsi perdonare...

Agli ultimi campionati italiani che ho fatto, a Follonica, mi è capitata naturalmente in planata al lasco una fantastica scuffia dantesca:

Noi ci allegrammo, e tosto torno' in pianto;

che' de la nova terra un turbo nacque

e percosse del legno il primo canto.

 

Tre volte il fe' girar con tutte l’acque;

a la quarta levar la poppa in suso

e la prora ire in giu', com’ altrui piacque,

 

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso".

 

A differenza di Ulisse però, con cui condivido la dinamica generale dell'infortunio (tre straorze consecutive ed una piantata di muso), ancora non ho capito precisamente che giro avessimo fatto, io, le onde e la barca :s12:

 

Ma tornando alla nobile e pacifica arte del modellismo... qui si vede qualcosina in più del tripode messo assieme alla bell'è meglio :s06:

 

dscf3483.jpg

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ciao Secondo.. ho letto che usi il cotone.. a occhio mi sembra efficace.. complimenti

 

io invece sono tradizionalista..

197copia.jpg

goldenhindcopia.jpg

Marco1copia.jpg

 

comunque voglio provare anch'io...

 

Scusa una domanda... vai a qualche mostra modellistica per caso nei prossimi mesi... o fai parte di qualche club?

 

scusa la divagazione...

ciao

marco

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Ciao Marco, grazie dei complimenti e del contributo fotografico :s01:

Sì, faccio parte del Circolo Storico Modellistico "Barone Rosso" di Vallecrosia... abbiamo 5 soci e niente sede, ci riuniamo una volta l'anno all'expo di Mentone :s03: che è anche l'unica mostra a cui io partecipi regolarmente perché è a 7 Km da casa ed è "fra amici".

Non sono mai andato ad altre mostre, non mi piace spendere per viaggiare e soprattutto detesto partecipare a concorsi, preferisco evitare. Vedere modelli molto più belli dei miei mi deprime tanto quanto accumulare sconfitte: vado solo a quelle non competitive e a portata di mano.

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Ciao Secondo

 

per la tecnica modellistica non devo insegnare niente a nessuno, siete già tutti “preparati” al massimo l'impreparato sono io...

Per come realizzare il mare, invece, vorrei proporre cosa uso per simularlo...

Trattasi di un prodotto della spagnola Nimix specializzata in mezzi militari, figurini e accessori per diorami terricoli: l' “Agua artificial”.

Viene vendura in barattoli da 250gr ed è una gelatina. Secondo loro servirebbe per realizzare pozzanghere e piccoli specchi d'acqua, secondo me va benissimo per il mare in 1-700...

Questo è l'effetto che fa con sopra la Uss Langley cv1

langley3.jpg

Giudicate voi... è molto semplice da usare e plasmare, non puzza, se si sbaglia è riciclabile molte volte, un barattolo dura molto... tutto per 13 euruzzi. In Italia si trova, ma costa quasi il doppio (come al solito), io l'ho comprata direttamente da loro e con la spedizione ho speso poco (me ne sono fatta una scorta per anni...)

Salutoni

Roberto

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Ciao Marco, grazie dei complimenti e del contributo fotografico :s01:

Sì, faccio parte del Circolo Storico Modellistico "Barone Rosso" di Vallecrosia... abbiamo 5 soci e niente sede, ci riuniamo una volta l'anno all'expo di Mentone :s03: che è anche l'unica mostra a cui io partecipi regolarmente perché è a 7 Km da casa ed è "fra amici".

Non sono mai andato ad altre mostre, non mi piace spendere per viaggiare e soprattutto detesto partecipare a concorsi, preferisco evitare. Vedere modelli molto più belli dei miei mi deprime tanto quanto accumulare sconfitte: vado solo a quelle non competitive e a portata di mano.

 

 

MAH! caro Secondo... da una parte ti do ragione... dall'altra è proprio alle mostre che ho conosciuto persone che hanno potuto darmi delle dritte e consigli... ne ho da imparare ancora..

Secondo me tu hai tutte le carte in regola per partecipare... ( al di là della spesa economica e della filosofia modellistica che ti porta a non concorrere..).

Io ormai ci sono dentro (da anni), e conosco modellisti navali di tutti i tipi e caratteri.

Pensa che è stato proprio ad una mostra di modellismo (quella di Monfalcone per l'esattezza), che ho conosciuto Betasom e alcuni suoi comandanti...

 

Comunque rispetto le tue convinzioni..(in parte da me condivise).

 

io sono presidente del Gruppo Modellistico Ariete di Bolzano e ci stiamo preparando alla nostra 5' mostra concorso di modellismo statico... na' faticaccia... ma una grande soddisfazione dopo.

 

A questo punto vorrei consigliarti di cercare di uscire dalla tua filosofia... visto che secondo me sei un valente modellista ed in più hai una cosa che io non ho...

Hai una grande cultura modellistica navale e conoscenza del settore... almeno guardando i tuoi post.

 

io mi limito allo studio del modello ed alla sua "sintetica" storia... di questo un pò ti invidio!

 

Sarà che sei di Ventimiglia... sarà che fai parte della gente di mare... Sarà che vieni dalla splendida liguria... ma secondo me dovresti scrivere libri (sei molto portato!)

 

ciao

marco

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Caro Marco, in effetti è verissimo anche quel che hai detto te (potrei dire che espressi una posizione "rinforzata" rispetto a quel che penso davvero per stimolare un pò il dibattito :s41: ).

Per conoscere gli altri appassionati c'è Betasom, ma incontrarli dal vero è un'altra cosa :s01: Ed è anche vero che alla maggioranza delle esposizioni si può scegliere di iscriversi fuori concorso...

Sono contrario di principio all'agonismo: già la vita ci sottopone a troppe situazioni per confrontarci negativamente con gli altri, situazioni mors tva - vita mea, e non mi piace andarmele a cercare anche nelle questioni di piacere. E il problema non è solo che me la prendo se non vinco nulla: anche quando io vinco, ci deve essere qualcun altro che perde, che si sentirà frustrato od umiliato, e l'idea non mi va. Come soddisfazione, il vostro apprezzamento e la vostra stima valgono molto più di qualsiasi coppa.

(Il secondo problema è puramente pecuniario, pochi soldi e troppe esigenze per spenderli mi lasciano poco margine per i viaggi :s16: )

Diciamo che se capitasse un'occasione non troppo fuori mano (tipo Genova o Torino) verrei volentieri.

Scrivere libri, ci sto pensando da tempo: vorrei scrivere un romanzo storico che avrebbe come protagonista un silurista del Ct. Fulmine e poi trasporlo in francese ambientandolo sul Milan... prima però vorrei finire gli studi e raccogliere i dati necessari :s41: Grazie per la stima intanto!!

 

Per Roberto: in effetti l'idea pare decisamente valida, c'è solo una cosa che non mi è chiara: quella gelatina solidifica o resta allo stato "gommoso" in permanenza?

(Un'altra mia idea che proverò a praticare prossimamente è quella di lavorare con scalpello e frese una lastra di plexiglass molto spessa :s02: )

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Ciao Roberto e grazie per la precisazione;

se il prodotto in questione non si solidifica mai, preferisco non fidarmi: non per una questione di stabilità, ma perché sarebbe praticamente impossibile ottenere textures fini e pitturarlo a dovere. Potrò però provare ad usarlo per dei sommergibili in immersione.

Effettivamente il problema dell'acqua trasparente non è ancora stato risolto in modo "definitivo" ed alla portata di tutti: le resine trasparenti scaldano tantissimo catalizzandosi e sono inutili, le superfici di plexiglass liscio o fibra di vetro non mi convincono perché restano troppo chiaramente dei piani trasparenti con sotto il vuoto... questo prodotto risolve entrambi questi inconvenienti ma se è difficile od impossibile da pitturare non vi si può realizzare altro che un mare calmo e senza frangenti :s06:

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Ciao

 

si può anche colorare, non come la resina, ma si può...

Con un po' di esperienza si può tranquillamente simulare la scia e i frangenti con i colori sia acrilici che a smalto (e pure usare la tecnica del pennello asciutto). Poi, colorando il fondo della basetta (non a contorni netti, ma sfumati) si possono dare simpatici effetti di trasparenza tipo fondali sabbiosi e rocciosi o profondità diverse. Naturalmente il suo spessore deve almeno essere di 5mm, meglio se 7mm... insomma la nave è come se fosse dentro ad una “vasca” piena di “Agua artificial”...

Unico inconveniente è che lo scafo immerso si vede e le waterline non si prestano molto (a meno di non aumentarne l'altezza dello scafo), ma tanto io me le autocostruisco e conosco il “trucco”... Perciò!

Saluti

Roberto

 

ps. se non ti fidi, però...

Solo una controindicazione importantissima: siccome è una gelatina, se dimetichi il modello in macchina d'estate dopo un po' si ammorbidisce, si “livella”... e addio onde... Non ho ancora capito che tipo di gelatina sia, va via con l'acqua... bho?!

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  • 3 weeks later...
  • 1 month later...

La mia macchina fotografica m'è stata -alla buon'ora :s05: - restituita, e posso documentare i pochi progressi conseguiti :s01:

 

dscf3547.jpg

 

dscf3544.jpg

 

Il cutter che accompagna l'Oribi (G 66) ha un fiocco in mylar e randa in canapa? No, è che devo ancora dipingerlo.

Forse l'ho già detto: in guerra le barche private come queste non potevano navigare, e di certo non a distanza così ravvicinata ad una nave da guerra. Però questo ce lo terremo per noi e faremo finta di niente :s21:

Modificato da Secondo Marchetti
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  • 1 month later...

Ti ringrazio :s01:

Mancano ancora qualche colpo di pennello per gli invecchiamenti, penso un poco di pennello asciutto sulle zone un pò piatte e qualche chiazzetta di ruggine, i baffi di schiuma dei caccia, la gente a bordo e le White Ensigns. E le bacheche, ovvio.

Un marinaio se guardate c'è già, sulla plancia dell'Offa (G 29). Ha tentato subito di disertare, schizzando via dalle pinzette, ma non è andato lontano...

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Allo sfondo a dire il vero non ci avevo mai pensato; cercherò di trovarne uno per i prossimi scatti, grazie! :s01:

 

Guarda un po' questo delle scogliere di Dover...

http://en.wikipedia.org/wiki/File:The_Whit...fs_of_Dover.jpg

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Salvato e stampato! :s51:

 

Sempre a proposito dei caccia inglesi, ho trovato una foto misteriosa :s45:

 

ithurielh0503.jpg

 

La scritta sulla foto è inequivocabile, ma il pendant number sarebbe invece quello dell'Ithuriel. Io voglio credere che si tratti di quest'ultimo, perché mi fornirebbe la prova che all'entrata in servizio anch'esso era uguale agli altri I (tubi quadrupli a parte), però vorrei esserne certo e personalmente non ho i mezzi per accertare la verità :s46:

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Salvato e stampato! :s51:

 

Sempre a proposito dei caccia inglesi, ho trovato una foto misteriosa :s45:

 

ithurielh0503.jpg

 

La scritta sulla foto è inequivocabile, ma il pendant number sarebbe invece quello dell'Ithuriel. Io voglio credere che si tratti di quest'ultimo, perché mi fornirebbe la prova che all'entrata in servizio anch'esso era uguale agli altri I (tubi quadrupli a parte), però vorrei esserne certo e personalmente non ho i mezzi per accertare la verità :s46:

 

 

Sorry: H05 è stato prima il pendant no. del GREYHOUND (completato il 31 gennaio 1936: e la foto è chiaramente anteguerra), poi, quando questo è stato affondato (22 maggio 1941), è passato all'ITHURIEL (completato il 3 marzo 1942). E' un fatto normale.

 

Fonte: H.T. Lenton, "British Fleet & Escort Destroyers 2", Macdonald, 1970

Modificato da de domenico
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Sorry: H05 è stato prima il pendant no. del GREYHOUND (completato il 31 gennaio 1936: e la foto è chiaramente anteguerra), poi, quando questo è stato affondato (22 maggio 1941), è passato all'ITHURIEL (completato il 3 marzo 1942). E' un fatto normale.

 

Fonte: H.T. Lenton, "British Fleet & Escort Destroyers 2", Macdonald, 1970

 

Confermo.

Inoltre, il blocco plancia-timoneria ha il fronte anteriore piatto, con angolo di 90° tra la battagliola della controplancia e la sottostante paratia.

Si tratta quidi di un "G", dato che Hereward, Hero e tutti gli "I" avevano il blocco plancia-timoneria a fronte inclincato (come sui "Tribal", per intenderci) e gli "H" con il blocco a fronte veritcale avevano pendant del tutto diversi.

Modificato da Alagi
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Perfetto, dubbio chiarito :s20:

Grazie C.ti, non avevo dubbi che avreste saputo darmi lumi :s20:

 

Quindi ne concludo che l'Ithuriel (...che nome! :s15: ) è sempre stato pressapoco così, mimetica in MS 2, MS 4 e MS 4a

 

Ithuriel%20H05-02.jpg

 

ITHURIEL (ex turco) è entrato in servizio più tardi degli altri, nel marzo 1942, ed è andato perduto (constructive total loss, cioè con danni strutturali irreparabili) sin dal novembre 1942 in Nordafrica. Quindi al completamento era mimetizzato ed aveva sin dall'inizio le modifiche introdotte sugli altri nei primi anni di guerra, in particolare per migliorare la stabilità riducendo il topweight e gli intralci al tiro antiaereo: fumaiolo posteriore ribassato, niente albero di maestra. Non credo abbia fatto in tempo a subire modifiche.

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Confrontandolo all'accuratissimo disegno che Alagi mi ha passato (grazie mille di nuovo :s55: ) si vede che in più rispetto all'I originale aveva anche una piazzola con due Oerlikon ai lati della tuga poppiera; anche se non ho disegni in pianta delle stesse, supponendo che fossero a pianta rotonda non sarà difficile aggiungerle. L'affare che ancora non capisco cosa fosse è una sorta di tettoia subito a proravia del pezzo sopraelevato poppiero, che si vede nelle foto postate. Immagino che fosse un riparo per i serventi del pezzo che, data la posizione, dovevano essere particolarmente esposti, ma sto solo supponendo.

Di certo c'è che questo soggetto è una bella gatta da pelare, stante la poca documentazione, ma grazie al vostro aiuto il quadro si sta chiarendo molto :s01: Son certo che, dopo lo Zeno ed il Kersaint, potrò cominciare a costruire anche questo!

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Devo correggere quanto ho scritto: l'ITHURIEL ha subìto un periodo di lavori a Portsmouth tra agosto ed ottobre 1942, dopo i danni riportati alla prua nello speronamento del COBALTO il 12.8.1942 (operazione "Pedestal" per Malta). Era stato già leggermente danneggiato da una bomba di aerei durante la precedente operazione "Harpoon" nel giugno. Quindi può ben aver subìto delle modifiche.

Quanto alla struttura collocata al posto dell'albero di maestra, sulla tuga subito a proravia della torretta "X", in effetti sembra contenere qualche attrezzatura (un posto di comando di emergenza?).

 

Domani posto la storia della nave, da cui puoi ricavare qualche dettaglio ulteriore.

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Grazie Giampyg, son contento che ti piaccia :s01:

Grazie anche a de domenico per la disponibilità :s20: La storia dell'Ithuriel la conosco a grandi linee e mi piacerebbe saperne di più. Ho anche controllato i disegni e la timoneria di riserva stava sulla torretta del proiettore, fra i lanciasiluri; nella posizione coperta dalla "tettoia" ci sarebbero state le norie del cannone, ma come detto penso che fosse stata aggiunta per proteggere i serventi, dagli elementi più che dalle offese nemiche; non a caso mi pare di ricordare la foto di un caccia classe J-K che navigava col complesso poppiero brandeggiato verso prua per chiglia, forse per fare in modo che cannoni e serventi fossero più riparati da acqua e vento...

Tornando all'Offa, ho appena aggiunto i baffi di schiuma e parte dell'equipaggio, una decina di marinaretti per ora. Alcuni, nonostante tutte le cautele e la delicatezza, sono schizzati via dalle pinzette, ma dopo l'operazione Search And Rescue a base di scopettone e paletta, ne mancava all'appello solo uno :s03:

Quelli sul lady Laure, il cutter che accompagna l'Offa, li ho lasciati ad arrangiarsi solo in tre :s42:

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non a caso mi pare di ricordare la foto di un caccia classe J-K che navigava col complesso poppiero brandeggiato verso prua per chiglia, forse per fare in modo che cannoni e serventi fossero più riparati da acqua e vento...

 

Un fatto poco noto è che - all'entrata in servizio - gli impianti Mk XIX dei "Jervis" avevano un campo di tiro di 320°: abbastanza stranamente, il pezzo poppiero venne in origine installato con il settore cieco di 40° verso poppa, rendendo così impossibile il tiro sul rilevamento 180°. Pertanto, per brandeggiare l'impianto da poppavia del traverso di sinistra a poppavia del traverso di dritta (e viceversa) si rendeva necessaria una sua rotazione quasi completa, con evidenti riduzioni nella celerità e continuità del tiro "in ritirata" su bersagli in movimento. Nel corso dei primi cicli di lavori che interessarono i "Jervis", tale situazione fu risolta invertendo la posizione dei fermi e creando un campo di tiro più razionale (70° a proravia e 90° a poppavia del traverso su ciascun lato).

La foto citata da Secondo Marchetti deve quindi riferirsi ad un "J" durante i primi mesi di attività.

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Confermo quanto scritto dal Commodoro di 1a classe Alagi. La posizione "standard" della torretta n. 3 era originariamente brandeggiata verso prua, come risulta dal testo che accludo. Ciò è dimostrato da numerose fotografie e disegni: ne allego alcuni, tutti provenienti dal bel libro "The Kelly's. British J, K and N Class Destroyers of World War II", di Christopher Langtree, Chatham Publishing, 2002.

 

Successivamente, nel novembre 1940 il posizionamento della torretta fu modificato nel senso di puntare direttamente a poppavia: tuttavia su alcune navi essa continuò ad essere puntata verso prua per tutto il corso della guerra.

 

luglio80.jpg

luglio82.jpg

luglio83.jpg

luglio84.jpg

luglio85.jpg

luglio96.jpg

luglio86.jpg

luglio87.jpg

Modificato da de domenico
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  • 1 month later...

Sirs,

 

ho finito

 

:s01:

 

dscf3638.jpg

 

(veramente ho finito un mese fa. Però dovevo aspettare perché non avevo la macchina fotografica :s10: )

 

Riservandomi di pubblicare altre foto, se riuscirò a scattarne di decenti, il topic resta a disposizione di tutti i costruttori di caccia della perfida albione :s01:

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Lei mi lusinga :s01:

A dire il vero con questi lavori non cercavo la perfezione: non ho comprato le fotoincisioni dedicate, non ho messo tutti i dettagli che mancavano e di cui ero a conoscenza. Ho fatto il minimo sindacale per avere la coscienza a posto. La missione di queste navi non è vincere concorsi, ma solo durare il più a lungo possibile.

 

Ecco altre foto

 

dscf3652g.jpg

 

dscf3651c.jpg

 

dscf3650l.jpg

 

dscf3644d.jpg

 

dscf3649t.jpg

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