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Operazione Market-garden


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Personalmente ritengo l'operazione Market-Garden, l'invasione dei Paesi Bassi nel settembre 1944, la più geniale tentata dagli alleati sul Fronte Occidentale, anche se fu un fallimento. Ve lo ricordate: "Quell'ultimo ponte?"

 

da wikipedia

 

L'operazione Market Garden fu un'operazione militare della seconda guerra mondiale che ebbe luogo nel settembre del 1944. Ideata dal generale britannico Montgomery, aveva come obiettivo il controllo dei ponti sul Reno, sulla Mosa e sul Waal per consentire alle truppe alleate la penetrazione in Paesi Bassi e quindi nel bacino della Ruhr, cuore pulsante dell'industria bellica tedesca.

 

L'operazione ebbe successo fino alla cattura del ponte sul Waal, ma si rivelò alla fine un fallimento quando le truppe alleate non riuscirono a mantenere il controllo del ponte sul Reno, causando la distruzione della 1ª Divisione Aviotrasportata britannica e della brigata autonoma paracadutisti polacca.

 

 

Cronaca dell'operazione

 

Domenica 17 settembre 1944 ebbe inizio l'operazione con il lancio della 1ª Divisione Aviotrasportata britannica su Arnhem nei Paesi Bassi, con il compito di occupare i ponti sul basso Reno, della 101ª Divisione Aviotrasportata statunitense a nord di Eindhoven e della 82ª Divisione Aviotrasportata a sud di Nijmegen per occupare le due città e conquistarne i ponti.

 

La 101ª occupò Eindhoven senza danni e riuscì a conquistare i ponti sui canali Wilhelmina e Zuiter Willemsvaart, mentre l'82ª occupò il ponte di Grave sulla Mosa, ma non quello sul Waal a Nijmegen a causa di un determinato contrattacco tedesco. La situazione più difficile si presentò ai paracadutisti britannici che, trovando la strada per Arnhem bloccata da ingenti forze tedesche, riuscirono a raggiungere ed occupare il ponte sul Reno solo con il II battaglione che venne però bloccato, rimanendo isolato.

 

Il 18 settembre, mentre il XXX corpo inglese si congiunse con la 101ª, il comando tedesco fece convergere nella zona di Arnhem tutte le truppe disponibili (compreso un battaglione di mutilati) per arginare l'avanzata inglese.

 

Il giorno successivo anche i paracadutisti della 82ª vennero raggiunti dal XXX corpo inglese, mentre nel settore di Arnhem fallirono tutti i tentativi britannici di spezzare la linea difensiva nemica.

 

[Hotel Harstenstein, Arnhem, HG di Model e poi della First AB]

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Il ponte sul Waal a Nijmegen venne conquistato il 20 settembre dalle truppe congiunte inglesi e statunitensi, ma il giorno dopo le truppe britanniche che difendevano il ponte di Arnhem vennero sopraffatte ed il resto della 1ª Divisione britannica si attestò per resistere sulla riva settentrionale del Reno presso Osterbeek. Per penetrare nelle maglie difensive tedesche una brigata di paracadutisti polacchi tentò, giungendo da sud di Arnhem, di attraversare il Reno, ma vennero respinti il 22 settembre.

 

Nei tre giorni successivi si susseguirono attacchi senza esito da parte delle truppe alleate ed al termine dell'operazione solo 2.200 britannici su un totale di 10.000 uomini della 1a divisione riuscirono a salvarsi, gli altri furono catturati o uccisi.

 

 

Conseguenze dell'operazione

 

L'operazione "Market Garden" si rivelò quindi un fallimento: l'ipotizzato crollo delle difese tedesche sul Reno non si verificò e lo sfondamento a nord verso la Ruhr fu possibile solo quattro mesi dopo. Dopo questa battaglia Montgomery, che aveva progettato l'operazione per costringere il comando americano ad abbandonare la sua strategia di avanzata, dovette tornare sui suoi passi mettendosi a disposizione di Eisenhower.

Modificato da walter leotta
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inviare tre divisioni aerotrasportate 100 chilometri dietro la linea del fronte per formare un tappeto di paracadutisti su cui far transitare le divisioni corazzate... beh, è stato geniale... il posto e il momento erano sbagliati ma l'idea era giusta

 

io direi audace o sconsiderato , a seconda dei punti di vista .

... come la Carica dei 600 a Balaclava ?

 

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... come la Carica dei 600 a Balaclava ?

 

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Scusa Odisseo, visto che ai tirato fuori quest'argomento... (senza nulla togliere al buon Walther ed il suo interessantissimo post)

 

ma la famosa carica dei 600' è il frutto di ordini mal interpretati o lo si deve ad un leggero astio che aleggiava tra alcuni comandanti di reggimento?

 

no perchè, mi sembra che non vi è nulla di glorioso in un attacco frontale di cavalleria leggera contro uno schieramento di artiglieria che tra l'altro era appostata anche sui fianchi..... si, certo qualcuno è arrivato fin dietro le linee nemiche... ma i turchi se lo son "pappato" subito dopo...

 

Io non sono uno stratega e tanto meno un esperto di tattica militare ma, l'aver attaccato senza una preventiva ricognizione mi sembra un pò da "stupidotti"..

 

eh! beh!. che volete farci.. sono inglesi...

ciao

marco

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Secondo me il confronto più immediato che si può fare è quello con Creta, solo che in quel caso, nonostante le gravi perdite, si riuscì anche a cogliere un successo strategico non da poco. In entrambi i campi, a seguito di operazioni sfortunate come quelle, si preferì rinunciare ad un impiego massiccio delle truppe aviotrasportate.

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"market garden" fu un azzardo strategico.

l'idea base era buona , ma ci furono degli errori colossali di impostazione, e delle sfighe assolute (tipo nebbia impenetrabile nei campi di volo in inghilterra nei giorni successivi all'inizio dell'operazione...)

un errore che non è mai stata abbastanza rimarcato, fu la mania degli inglesi di non dare retta ai consiglieri militari olandesi (quella era casa loro) e di non cercare il collegamento con la resistenza olandese... (ad esempio, la resistenza olandese sapeva benissino quali unità naziste erano presenti in zona e che il traghetto sul fiume era perfettamente operativo...)

alla fine , il paragone con la carica dei 600 non è così sbagliato... gli inglesi quando vogliono fare i fighi, le prendono sempre.

:s05: :s05:

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Vorrei solo ricordare il disastro strategico che fu Arnhem, dietro gli incredibili episodi di eroismo e sacrificio dei paracadutisti.

Gli alleati avevano liberato intatto il porto di Anversa, uno dei massimi porti europei del continente, il 3 settembre 1944, sull'onda dell'offensiva partita ad Avranches e Mortain. Invece di sfruttare il successo, e di liberare subito tutto il corso della Schelda che conduce dal grande porto al mare aperto, Montgomery si lanciò il 25 settembre nell'avventura Eindhoven-Nijmegen-Arnhem, pensando così di aprire una "sua" direttrice alternativa di attacco verso il cuore della Germania.

Il risultato del disastro fu che il porto di Anversa (l'unico non toccato dalle distruzioni tedesche e quindi immediatamente utilizzabile) fu disponibile solo dopo una lunga e costosa campagna terrestre, dopo lo sbarco a Walcheren, con l’occupazione dell’isola completata solo l’8 novembre 1944. In pratica con quella data tutte le operazioni terrestri alleate in Olanda si bloccarono fino alla metà aprile 1945. Anversa divenne operativa solo il 28 novembre (quasi tre mesi dopo la sua liberazione), appena in tempo prima della grande controffensiva tedesca delle Ardenne (15 dicembre 1944), che puntava proprio a riprendersi quel porto. Questo disastro mise a stress tutte le (lunghissime) linee di rifornimento delle armate alleate. Non a caso due sole città sono state bersaglio dei missili V1 e V2 tedeschi: Londra e Anversa. E questi missili, guarda caso, venivano quasi tutti lanciati dall’Olanda, che appunto a causa del disastro rimase quasi completamente in mani tedesche fino al crollo finale.

 

Un episodio per tutti testimonia di quanto il “complesso del disastro” avesse traumatizzato gli alleati. Tre grandi isole della provincia di Zeeland erano rimaste in mani tedesche, pur essendo a sud dell’estuario della Mosa/Maas che segnava la linea del fronte dal 10 novembre 1944 in poi. Bene, queste tre isole, Schouwen, Goeree e Overflakkee, vennero utilizzate dai tedeschi come basi d’appoggio per le Kleinkampfverbaende nell’attacco contro il traffico da e per Anversa e come tappa per gli S-Boote che andavano a rifornire Dunkerque rimasta isolata. Ma siccome queste tre isole si trovavano sulla Schelda settentrionale e non su quella meridionale, e quindi la loro occupazione non era assolutamente critica per il traffico marittimo di Anversa, vennero lasciate ai tedeschi. A un certo punto si arriva all’assurdo: nel febbraio 1945 le truppe tedesche si ritirano, e vengono sostituite prima da reparti di marina e poi dalla polizia (!) Ma gli alleati continuano sino all’ultimo a lasciarle indisturbate.

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giustamente!

molto probabilmente , se non ci fosse stata market garden, non ci sarebbe stato l'impegalamento degli americani a hurtgen, una delle campagne per loro più sanguinose...

c'è da dire però, che hurtgen poteva essere la base per la controffensiva poi detta delle ardenne, e la zona di hurtgen (dove c'è aquisgrana/aachen) era più vicina a anversa...

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Bhe se l'operazione al contrario fosse andata bene oggi non parleremmo di geniale tattica mal applicata ma di geniale tattica vincente, no?

Se fai un azzardo e perdi ti sei esposto al rischio inutilmente, se fai un azzardo e vinci allora diventi un impavido eroe.

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Devo correggere quanto ho scritto in precedenza. C'è stato un unico caso di avanzata alleata sul fronte olandese della Mosa tra il 10 novembre 1944 e la metà aprile 1945 (sei mesi di immobilità).

Riguarda un'isoletta, Kapellsche Veer, tra due rami della Mosa, la Bergsche Maas e la Oude Maasje, che i tedeschi avevano fortificato per una possibile utilizzazione come testa di ponte di una possibile seconda offensiva verso Anversa, dopo quella delle Ardenne, offensiva che aveva il nome in codice "Fall Braun".

Gli alleati decisero di eliminare questa testa di ponte, e dopo diversi tentativi falliti da parte della divisione corazzata polacca (30/31 dicenbre 1944 e 6/7 gennaio 1945) e dei Royal Marine Commandos (13/14 gennaio 1945), affidarono il difficile compito alla 4a divisione corazzata canadese (Lincoln and Welland Infantry Regiment e Argyll and Sutherland Highlanders of Canada).

Dopo una battaglia durissima, durata dal 26 al 31 gennaio 1945, i canadesi riuscirono a impadronirsi dell'isoletta. Un'operazione del tutto fine a se stessa, e a quel punto di nessun valore strategico, costata ai canadesi molte centinaia di caduti per la conquista di una lingua di terra allagata (dai tedeschi)...

 

Fonte: Jan A.F.M. Luijten, "Canada and Noord-Brabant. An eternal bond", Uitgeverij Aspekt, 2003

Modificato da de domenico
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Max Hastings

 

Per quanto riguarda Market Garden e oltre consiglio la lettura del libro "Apocalisse tedesca" di Max Hastings, Mondadori. L'ho appena terminato ed è proprio interessante

 

Note di Copertina

 

"Qualcuno dice che si pubblicano troppi libri sulla Seconda Guerra Mondiale. Ma di quei terribili anni vi sono ancora così tante straordnarie vicende umane che attendono di essere raccontate che considero un privilegio poter contribuire a tramandarle."

Fra lo sbarco alleato in Normandia nel giugno 1944 e la resa della Germania nel maggio 1945 si consumò l'ultimo atto della più grande tragedia dell'Europa del XX secolo. In quegli undici mesi, infatti, si decisero non solo le sorti degli eserciti schierati sui campi di battaglia, ma anche il destino di oltre cento milioni di civili, uomini e donne, vecchi e bambini. Max Hastings, che ha svolto ricerche negli archivi di quattro paesi e intervistato centinaia di testimoni, ricostruisce l'intero scenario di guerra attraverso un'originale rivisitazione di vicende belliche più note, come la presa di Arnhem, le battaglie nelle Ardenne e nella foresta di Hurtgen, e il racconto dettagliato di quelle meno conosciute, come la devastante invasione dell'Armata Rossa in Prussia orientale, che causò la morte di almeno un milione di persone nell'"inverno di sangue e ghiaccio", o l'occupazione nazista nei Paesi Bassi, che durante l'"Hongerwinter" provocò migliaia di vittime. Molti gli episodi toccanti, talvolta al limite dell'incredibile, come quello del pilota russo che riuscì a fuggire da Peenemunde a bordo dell'aereo rubato al comandante del campo di lavoro nazista, o tratti dalla vita quotidiana dei prigionieri di Hitler, degli aviatori britannici, degli schiavi russi e, soprattutto, di semplici cittadini, diversi per nazionalità e ideologia ma resi simili dalla comune esperienza della paura, del freddo e della fame. Come in altri suoi libri sulla seconda guerra mondiale ("Overlord" e "Bomber Command", per citare solo i più famosi), anche qui Hastings affronta con competenza e penetrante lucidità alcune grandi questioni storiche: perché gli Alleati non vinsero la guerra già nel 1944, data la loro schiacciante superiorità militare? Perché i generali russi si rivelarono i migliori strateghi? Che cosa significava, concretamente, fare la guerra per i soldati delle armate britanniche, americane, tedesche e sovietiche? La palpitante cronaca dai fronti occidentali e orientali, l'analisi dell'impatto che ebbero su militari e civili le decisioni degli stati maggiori e dei governi, la costante e partecipe attenzione al fattore umano e uno stile narrativo da grande reporter fanno di "Apocalisse tedesca" un libro davvero unico nel ricco panorama di studi su un evento storico non ancora interamente esplorato.

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allora abbiamo lo stesso pallino tanto che finchè ne ho avuto le possibilità ho girato i Paesi Bassi alla scoperta di qualsiasi traccia: dalla Kornwerderzand del 1940 alla dimenticata battaglia di Overloon del 1944.

 

Proprio leggendo il libro di Hastings ora voglio interessarmi della rivolta dei giorgiani avvenuta nell'aprile 1945 sull'isola di Texel, definita da alcuni "l'ultima battaglia della II GM un Europa": un episodio poco conosciuto e per certi aspetti unico.

Modificato da walter leotta
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riassumendo velocemente.. Sperando in un'imminente arrivo degli Alleati, nella notte tra il 5 e 6 aprile 1945 800 georgiani di un battaglione di difesa costiera si ammutinarono uccidendo 400 soldati tedeschi. La Resistenza olandese appoggiò l'azione sperando anch'essa in in un aiuto britannico che invece non si concretizzò: addirittura un comandante partigiano attraversò la Manica per spiegare agli inglesi la faccenda ma non ottenne nulla. I tedeschi poterono quindi far affluire i rinforzi e riconquistarono le posizioni. Gli scontri durarono praticamente fino al 20 maggio, dieci giorni dopo la resa finale, fino all'arrivo dei canadesi. I georgiani sopravvissuti furono consegnati dagli alleati ai russi che li spedirono nei gulag.

Modificato da walter leotta
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allora abbiamo lo stesso pallino tanto che finchè ne ho avuto le possibilità ho girato i Paesi Bassi alla scoperta di qualsiasi traccia: dalla Kornwerderzand del 1940 alla dimenticata battaglia di Overloon del 1944.

 

 

Sulla battaglia di Overloon ho un libro (in inglese) molto particolareggiato. Se vuoi domani ti indico il titolo.

Ancora: della rivolta dei georgiani se ne parla mi pare nell "Fuehrer's Conferences on Naval Affairs" che è una eccellente lettura. Ricerco il passo e domani lo posto.

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Bhe se l'operazione al contrario fosse andata bene oggi non parleremmo di geniale tattica mal applicata ma di geniale tattica vincente, no?

Se fai un azzardo e perdi ti sei esposto al rischio inutilmente, se fai un azzardo e vinci allora diventi un impavido eroe.

 

La differenza tra genio e follia è il successo

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Come promesso, alcuni estratti da "Fuehrer Conference on Naval Affairs, 1939-1945" (Chatham, 2005).

 

Conferenza del C-in-C della Marina con il Fuehrer, 26 marzo 1945. 1. Fortezze costiere. Il Fuehrer ordina un'indagine sugli ufficiali al comando delle fortezze nell'area occidentale. Dichiara che queste posizioni dovrebbero esser affidate sopratutto ad ufficiali di marina, dato che molte fortezze si sono arrese, mentre nessuna nave è stata mai perduta senza aver combattuto fino all'ultimo uomo. Questa osservazione è stata provocata da un rapporto proveniente dalle Isole Normanne (Channel Islands) che riferisce di dissensi tra le truppe occupanti sul problema della resistenza fino all'ultimo uomo. Il C-in-C della Marina informa il Fuehrer che questa situazione è stata superata grazie alla recente nomina del vice-ammiraglio Hueffmeier (il protagonista del riuscito raid su Granville ndr) come ammiraglio comandante l'arcipelago, e che in gran parte delle altre fortezze in Occidente (eccetto Lorient e Saint Nazaire) i posti di comandante delle fortezze sono stati assegnati ad ufficiali di marina.

 

Conferenza del 30 marzo. 1. Brigate di marina. Il C-in-C della Marina riferisce al Fuehrer che la 2a divisione di fanteria di marina sarà pienamente equipaggiata entro una settimana circa e sarà pronta al trasferimento subito dopo. Chiede istruzioni in merito a quale area sarà poi assegnata la divisione per continuare l'addestramento. Il CSM dello OKW ( OberKommando der Wehrmacht) chiede se non sarebbe meglio inviare la divisione nell'area di Emden (confine olandese ndr) al contrario dei piani attuali, proposta che fa alla luce degli sviluppi recenti. Il Fuehrer osserva che prenderà una decisione poco prima del momento del trasferimento.

4.Olanda. Il CSM dell'OKW riferisce che la sopravvivenza isolata della ridotta olandese deve esser considerata una possibilità, dato che gli sviluppi nel settore nord del fronte occidentale divengono sempre più sfavorevoli. Perciò raccomanda di rifornire quest'area con armi e munizioni, se necessario, fin quando le comunicazioni terrestri rimarranno aperte.

 

(segue)

Modificato da de domenico
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Conferenza del 1° aprile. 3. Brigate di marina. Data la difficile situazione in occidente, il C-in-C della Marina suggerisce al Fuehrer che la 2a divisione di fanteria di marina sia inviata sul fronte occidentale anziché su quello orientale, come finora previsto, e che i reparti che hanno già relativamente completato l'equipaggiamento siano trasferiti immediatamente. Il Fuehrer concorda con la proposta.

 

Conferenza del 7 aprile. 1. Il capo dello staff operativo dell'OKW riferisce al Fuehrer sulla nuova organizzazione del comando nel teatro occidentale. Chiede se il Comando Navale West, con le fortezze occidentali ad esso subordinate, non dovrebbe esser posto sotto il controllo diretto della Marina. Il C-in-C della Marina ritiene che sia preferibile collocarlo sotto l'OKW, che meglio può controllare l'invio di rifonimenti dipendenti sopratutto dal trasporto aereo. Il Fuehrer decide in conformità.

 

Conferenza del 10 aprile. 1. Brigate di marina. Nel discutere del disarmo delle truppe straniere aggregate alla Wehrmacht, il C-in-C della Marina riferisce che un totale di 630.000 uomini della Marina, inclusi gli eguipaggi delle navi, non dispongono di armi leggere. Il capo della staff operativa dell'OKW dichiara che ha bisogno di due battaglioni di marina per rimpiazzare i battaglioni di georgiani in Olanda e per rilevarne le armi. Il C-in-C della Marina sottolinea l'importanza di mantenere le truppe di marina nell'area dell'OstFriesland, che è priva di difese adeguate, e che le armi sono quindi necessarie là. Alla luce di questa situazione, è fuori questione il trasferimento di reparti di marina in Olanda. Nessuna decisione viene assunta in questa materia.

 

Conferenza del 12 aprile. 6. Il C-in-C della Marina riceve un rapporto tramite il Reichsleiter SS Bormann concernente asseriti casi di insubordinazione presso la 2a divisione di fanteria di marina a Itzehoe. La lamentela proviene dal Landrat (consiglio territoriale ndr) di Itzehoe. Svolte le indagini del caso, il rapporto si è rivelato falso. Il C-in-C della Marina chiede al Reichsleiter di assumere provvedimanti a carico di chi ha diffuso il rapporto.

 

Fine (mi pare che ce ne sia più che a sufficienza).

Modificato da de domenico
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Come sempre grazie Walter...

Lestate scorsa sono stato a texel, e l'ho girata in macchina in lungo e largo, ma di segni di fortificazioni neanche l'ombra, per questo mi ero incuriosito...

al centro dell'isola per c'è un aeroporto con esposto un F104... il nostro spillone oppure, come viene chiamato in molti paesi europei "bara volante"

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per quanto riguarda le operazione dell'inverno 1944 cercando nella mia libreria ho trovato anche.

 

ARMES MILITARIA MAGAZINE

n. 32

 

1944 COMBATS SUR L'ESCAUT

D'Arnhem a Walcheren, l'automne perdu

 

 

Ora tocca a me:

"Battle for Antwerp. The Liberation of the City and the Opening of the Scheldt 1944", maj. gen. J.L. Moulton, Ian Allan 1978

 

"The Battle of the Scheldt", W. Denis Whitaker e Shelagh Whitaker, Souvenir Press, 1984

 

"The Eighty-Five Days. The Story of the Battle of the Scheldt", R.W. Thompson, Hutchinson, 1957

 

"Terrible Victory. First Canadian Army and the Scheldt Estuary Campaign: September 13 - November 6, 1944", Mark Zuehlke, Douglas & McIntyre, 2007

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ehh saperlo... diciamo pure che con tutta la famiglia io sono "l'ultima rassaura del tagliere".... conto poco e poi con 2 donne è difficile vedere ciò che si vorrebbe...

Sapessi a les man le scenate... per andare a Monaco abbiamo dovuto fare due vacanza separate, le femmine a Barcellona e i maschi a tracannare birra tra musei dell'automobile e musei di puro gusto "maschile"... :s02:

 

Un caro saluto, ciao

Ale

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  • 4 weeks later...
giustamente!

molto probabilmente , se non ci fosse stata market garden, non ci sarebbe stato l'impegalamento degli americani a hurtgen, una delle campagne per loro più sanguinose...

c'è da dire però, che hurtgen poteva essere la base per la controffensiva poi detta delle ardenne, e la zona di hurtgen (dove c'è aquisgrana/aachen) era più vicina a anversa...

 

 

E' possibile che su Overloon abbiamo lo stesso libro, visto che non ce ne sono molti. Il mio è questo:

 

THE FORGOTTEN BATTLE: OVERLOON AND THE MAAS SALIENT 1944-45

by A. Korthals Altes, N. K. C. A. In't Veld, and G. G. Van Dam (Mar 2002)

[/quote

 

 

SERVIZIO DI CONSULENZA EDITORIALE

 

Gli amici di Amazon, che conoscono alcune tra le mie debolezze, mi hanno proposto tra gli altri i seguenti titoli:

 

"Victory Was Beyond their Grasp: With the 272nd Volks-Grenadier Division from the Huertgen Forest to the Heart of the Reich" di Douglas E. Nash

 

"A Magnificent Disaster: The Failure of Market Garden, The Arnhem Operation, September 1944" di David Bennett

 

"From Beachhead to Brittany: The 29th Infantry Division at Brest, August-September 1944" di Joseph Balkoski

 

"Itay's Sorrow: A Year of War, 1944-1945" di James Holland

 

"The Last Drop: Operation Varsity, March 24-25, 1945" di Stephen L. Wright

 

"Decision at Strasbourg: Ike's Strategic Mistake to Halt the Sixth Army Group at the Rhine in 1944 (Ausa)" di David P. Colley

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