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Il "leale Appello"italiano


Alfabravo 59

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La scomparsa dell' Amm. Gino BIRINDELLI è stata per me l' occasione per ricordare quella famosa e polemica conferenza stampa, a bordo del GARIBALDI Incr. Giuseppe :s01: il 21/2/1971, che causò clamore e sconcerto nella politica. L'allora C.S.M.M. Amm. Virgilio SPIGAI, vicino alla pensione, chiese un contributo d' idee agli Uff.li per un' analisi e possibili rimedi al diffuso malessere che serpeggiava nella M.M. (il "68", specie tramite il Personale di leva, un pò si era infiltrato nella Forza Armata...)

 

L' 8/4/1971 600 Uff.li, cui se ne aggiunsero poi altri 200, firmarono la "lettera aperta" (il "Leale Appello"):un documento breve, ma "consistente" in cui, tra le varie questioni, al punto "3f" si auspicava "la pubblicazione annuale del Libro Bianco che stabilisca di fronte alla Nazione ed alla Forza Armata gli indirizzi ed i programmi futuri".

 

Il successore di SPIGAI, Amm. Giuseppe ROSELLI-LORENZINI, prese la coraggiosa decisione di tagliare i "rami secchi" radiando molte unità non più militarmente valide (peccato, però, che non abbia tenuto almeno una corv. cl. APE come museo!). La M.M., così "decimata" rischiava lo scioglimento se il potere politico non fosse intervenuto con i provvedimenti del caso.

 

Fu poi il successore di ROSELLI-LORENZINI, Amm. Gino DE GIORGI, che pubblicò il famoso documento noto come "Prospettive ed orientamenti di massima della M.M. per il periodo 1974-84". E nel marzo 1975 il Parlamento approvò la Legge Navale dopo un' accurata opera di sensibilizzazione della pubblica opinione e della politica.

 

Molti di quegli 800 Uff.li ebbero sanzioni disciplinari e carriera compromessa: cosa assai triste e sconcertante se si pensa che Essi non fecero altro che rispondere ad una richiesta del Loro Capo in modo chiaro ed educato.

 

Informazioni desunte da:

 

1) "L' ammutinamento che salvò una nazione" di A. SALVADORI pag 149. Suppl. alla RIVISTA MARITTIMA 8/9-2000

2)" Da Matapan al Golfo Persico" di G. GIORGERINI pag 646-653.

 

P.S. Qualcuno di Voi che fosse in servizio ricorda quegli eventi?

Modificato da Alfabravo 59
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Bravo Alfa! E'un argomento molto interessante ma che non conosco per niente!Per cui, anch'io appoggio la tua richiesta! Chi sa,parli!!

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  • 1 month later...

:s55: Buonasera a Tutti!

Riprendo questo topic, invece di aprirne uno nuovo, perchè il fatto che segue lo si può considerare uno "strascico" del "leale appello".

 

MI riferisco al caso del Ct INDOMITO e del Suo C.te C.V. Falco ACCAME.

 

Ricordo l' episodio brevemente. Nella primavera-estate del 1975 il Ct INDOMITO venne inviato a La SPezia per dei lavori della durata di circa un anno. Ciò causò notevole disagio tra i membri dell' equipaggio( in termini di eccessiva lontananza dalle famiglie od onerosi affitti da pagare ecc.ecc), di una nave che normalmente era di base a TAranto. Di questi disagi si fece portavoce presso le più Alte Autorità il C.V. Falco ACCAME che ebbe un "duro" scontro con il CINC dell'Alto Tirreno (mi pare che fosse il "mitico" Amm. G. ORIANA) ed il C.S.M. Amm. DE GIORGI. Ne seguirono le dimissioni dal Comando e dalla Marina di ACCAME. Una volta civile, il C.te ACCAME si diede alla vita politica diventando parlamentare in un partito di estrema sinistra e pubblicando libri molto critici nei riguardi delle Patrie Istituzioni e delle F.A. in genere.

 

Due giorni fa il C.te ACCAME è venuto a Faenza come presidente dell' Ass. Naz. Italiana Assistenza Vittime Arruolate Nelle F.A.e Famiglie dei Caduti (ANAVAFAF) per parlare dei vari casi di Militari ammalatisi presumibilmente a causa dei proietti ad uranio impoverito. La serata, tenutasi nella sala del Consiglio Comunale, è stata organizzata da varie ass. di volontariato tipo Pax Christi, Ass. Papa XXIII, Nessuno tocchi Caino ecc. ecc.

Pur sentendomi come quel Tale nella fossa dei leoni, son andato anch' io. Prima che la conferenza iniziasse, mi son presentato al C.te ACCAME precisando subito che ero lì solo per conoscere ed ossequiare "l' Uomo di mare" che avevo potuto apprezzare sia attraverso alcuni suoi articoli nella R.M. ed anche per la grande attenzione che egli aveva nei riguardi dei propri uomini. Gli ho anche detto, però, che non ho condiviso i suoi metodi: a mio parere poteva tenere un atteggiamento simile a quello dell Amm. BIRINDELLI. Parlando con lui ho saputo che fu uno degli 800 Uff.li che firmarono il "leale appello". Il C.te ACCAME non ha smentito la sua vena polemica quando mi ha detto che il Ct INDOMITO è stato affondato poco dopo come bersaglio ...per fargli dispetto! :s23: :s07: Mi auguro che l' avergli ricordato che altre navi (AVIERE, ARTIGLIERE, APE ecc.) hanno fatto la medesima fine lo induca a cambiare idea! :s03:

 

Per educazione son rimasto alla conferenza. Il C.te ha parlato in modo lineare ed "a braccio" per oltre un ora,senza leggere (come va di moda adesso...) i lucidi proiettati sullo schermo. Pur essendo un uomo di "sinistra" ha elogiato il sistema americano (ha vissuto negli U.S.A. per 10 anni) ove ci son meno leggi, ma assai più chiare, mentre invece in Italia i cittadini son trattati da sudditi.

 

Concludo facendo mia quella considerazione che G. GIORGERINI fa a pag 651 del suo libro "Da Matapan al Golfo Persico" trattando di questo episodio: "l' uomo (ACCAME) avrebbe avuto tutte le possibilità e le capacità nell' adoperarsi a favore di un raddrizzamento delle situazioni lamentate in Marina e di quel rinnovamento di cui essa aveva bisogno, anche agendo da una piattaforma costruttiva di critica".

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Mi sembra che il partito di estrema sinistra fosse il Partito Socialista Italiano; negli anni '70 definire il P.S.I. "estrema sinistra" mi sembra un po' comico.

Ciao.

 

E' vero, inizialmente fu Deputato del P.S.I., ma successivamente "sbarcò" in Democrazia Proletaria.

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Aggiungo solo che, almeno per quanto mi risulta, non vi furono particolari scontri con l'Amm. Oriana, il quale si trovò - come si dice - nel mezzo.

Modificato da GM Andrea
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Grazie per queste nuove interessantissime notizie. Accame è una persona che mi ha sempre incuriosito, nel senso, che da marinaio pur con tutte le motivazioni possibili, non si può arrivare a dare le dimissioni ed iscriversi ad un partito per dare addosso alla F.A.

 

Birindelli agì con etica da militare anche in quel frangente: il modo di Accame non lo condivido.

 

Proprio sui noti fatti di Birindelli, c'è nel numero di questo mese di Storia Militare un ricordo a firma di Erminio Bagnasco direttore della rivista.

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Grazie per queste nuove interessantissime notizie. Accame è una persona che mi ha sempre incuriosito, nel senso, che da marinaio pur con tutte le motivazioni possibili, non si può arrivare a dare le dimissioni ed iscriversi ad un partito per dare addosso alla F.A.

Birindelli agì con etica da militare anche in quel frangente: il modo di Accame non lo condivido.

Sono due maniera diverse di volere bene alla propria Patria.

Tirar fuori qualche criticità può anche essere positivo e portare miglioramenti ...

 

E' solo un parere ...

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