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Nave Olterra


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Allego queste foto di Nave Olterra prese dal libro "L'Ultimo porto" di Giorgio Spazzapan dove si vede l'unità nel primo dopoguerra ed in attesa di demolizione. La nave era stata varata a Newcastle upon Tyne nel 1913 per conto di una compagnia tedesca, passo poi sotto bandiera inglese (Scherzi del destino) e poi acquistata da un armatore genovese.Pensate che è rimasta operativa fino al 1961 dopodichè è stata demolita a Vado Ligure. Sarebbe stato meraviglioso farne una reliquia e non usarla per costruire delle carrozzerie.

 

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olterradueet1.jpg

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Visitatore Marcuzzo
Allego queste foto di Nave Olterra prese dal libro "L'Ultimo porto" di Giorgio Spazzapan dove si vede l'unità nel primo dopoguerra ed in attesa di demolizione. La nave era stata varata a Newcastle upon Tyne nel 1913 per conto di una compagnia tedesca, passo poi sotto bandiera inglese (Scherzi del destino) e poi acquistata da un armatore genovese.Pensate che è rimasta operativa fino al 1961 dopodichè è stata demolita a Vado Ligure. Sarebbe stato meraviglioso farne una reliquia e non usarla per costruire delle carrozzerie.

 

Nave di grande importanza storica per noi, ma, purtroppo, non per qualcuno. :s06:

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Ho cercato di ricostruire meglio la storia dell’OLTERRA. Costruita da Palmer’s Co. Ltd. a Hebburn-on-Tyne, varata il 22.5.1913 e completata nel giugno 1913: una nave cisterna di 4929 o 4973 tsl, 8082 tpl. Il primo nome era OSAGE (una tribù pellerossa), e il primo armatore era la Deutsch-Amerikanische Petroleum Ges. di Amburgo, una affiliata della Standard Oil Co. of New Jersey (la futura Esso Standard). Nel 1914, per evitare che la nave venisse bloccata dalla guerra come tutte le navi con bandiera tedesca, la casa madre la trasferisce al registro americano e se la intesta direttamente come Standard Oil Co. of NJ con il nuovo nome BATON ROUGE, che è il nome del capoluogo della Louisiana.

 

La nave era infatti americana, e non francese come scrive con il consueto approssimativismo il “Navi Mercantili perdute” dell’USMM. Mantiene quel nome fino al 1924, poi nel 1925 diviene OLTERRA per B. Rappoport (bandiera inglese?). Nel 1930 OLTERRA viene acquistato dall’armatore Andrea Zanchi di Genova. Secondo il “Repertorio di Marina Mercantile” avrebbe allora cambiato nome in EMMA, per poi ritornare OLTERRA nel 1931. Secondo il “Miramar Ship Index” e il Jordan, invece, questo scambio di nomi avrebbe avuto luogo nel 1947/48.

 

Il 10 giugno 1940 si trova a Algeciras e si autoaffonda in rada in bassi fondali. Nel 1941 serve come base di operazioni per gli incursori italiani contro Gibilterra, come tutti sappiamo. Dopo l’8 settembre, e più precisamente l’11 ottobre 1943, viene rimorchiata a Gibilterra con il consenso delle autorità spagnole. Restituita all’Italia e all’armatore Zanchi nel 1945. Demolita a Savona a partire dal 9 gennaio 1961.

 

Francesco De Domenico

 

Fonti:

Roger Jordan, “The World’s Merchant Fleets 1939”, Chatham, 1997

“Repertorio di Marina Mercantile”, AIDMEN, a cura di Ilo Barbensi e Giorgio Spazzapan

www.miramarshipindex.org.nz

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Il 10 giugno 1940 si trova a Algeciras e si autoaffonda in rada in bassi fondali. Nel 1941 serve come base di operazioni per gli incursori italiani contro Gibilterra, come tutti sappiamo.

 

Nave ben conosciuta dall'amm. Agostino Straulino.

 

Vi riporto uno scritto dedicato all'ammiraglio quando, come C. V. nel 1965 ha comandato il Vespucci. Il testo è stato scritto da uno dei suoi Allievi, quello che è diventato poi il Corso Kon-Tiki.

 

 

Dal punto di vista dei “pivoli”.

 

Gli occhiali sembravano fondi di bicchiere, ma Straulino non aveva bisogno di guardare il segnavento per sapere da dove venisse il vento e quale fosse la sua intensità. Lui, il Comandante, lo sentiva con il corpo, girando la testa e sentendolo sfiorare le sue orecchie.

 

Era nato a Lussinpiccolo, una delle tante isole, aspre, sassose e salate che dividono il golfo del Quarnaro, tra le coste dell’Istria e della Dalmazia; terra di gente semplice, povera e generosa; terra di marinai dove i ragazzi imparavano ad andar per mare come sul continente si imparava ad andare in bicicletta; quasi mai per divertimento, quasi sempre per aiutare la famiglia. E Straulino era stato uno di quei ragazzi; il mare era il suo elemento naturale, come il vento, ed aveva imparato a conoscerlo, a temerlo, a sfruttarlo, a cercarlo.

 

Ma noi, allievi della 1^ classe dell’Accademia Navale, i cosiddetti “pivoli”, imbarcati sull’Amerigo Vespucci per la campagna addestrativa del 1965, questo non lo sapevamo ancora; sapevamo soltanto che, in barca, aveva vinto campionati europei, mondiali ed Olimpiadi, ma la Vespucci non è una Stella o un 5.50; la Vespucci è un bastimento di 4000 tonnellate dove risalire il vento di bolina è come remare con una racchetta da tennis, dove la superficie totale delle vele è di quasi 3000 metri quadrati, dove per serrare il trevo di maestra, la vela più grande, servono 30 persone, dove… dove…

Pensavamo.

 

Ma quel signore che se ne stava immobile sul cassero girando solo la testa, non la pensava così ed alla fine della campagna ci saremmo accorti che aveva ragione lui.

 

Non si può dire che fosse un estroverso; con noi allievi parlava poco, ma ci ha insegnato di più lui che tutto un corpo docente, ma anche questo l’abbiamo capito dopo. Con l’andar dei giorni avevamo però ben presto compreso che con lui avremmo fatto qualsiasi cosa, perché il suo carisma veniva dall’essere un tutt’uno con la nave, lui che sentiva la sua voce e capiva che cosa gli diceva; che sentiva il frangere delle onde ed il canto del vento e capiva dove doveva dirigere la prora e quali vele bisognava bordare o serrare; che per contrastare lo sbandamento della nave si sporgeva con quasi tutto il corpo dal banco di quarto, con la sua cerata gialla color canarino, come se fosse su una barca a vela di pochi metri.

 

Aveva anche delle debolezze, il Comandante, come quando, sia in uscita che al rientro in Mediterraneo, fece di tutto per passare Gibilterra a vela, ma il vento lo avevamo sempre sul naso e non ci fu niente da fare; la conosceva bene Gibilterra, il Comandante; durante la guerra aveva trascorso mesi nella stiva di un mercantile, l’Olterra, per andare ad attaccare “mignatte” sotto le carene delle navi inglesi. Questo sgarbo il vento non doveva proprio farglielo, ma non se la prese tanto perché conosceva il vento; però, quando al tramonto iniziammo l’attraversamento dello stretto e dalla rocca, a lampi di luce, arrivò il messaggio “what ship?” lui, il Comandante, fece rispondere “what rock?” e scivolammo lentamente nell’Atlantico.

 

Certo, se dovessimo misurare l’ammirazione che avevamo per lui con le ore di sonno che ci erano state concesse in tre mesi, avremmo dovuto odiarlo, ma tutte le ore perse non sono mai state ore perdute; come quando passammo a vela tra la Danimarca e la Svezia, otto ore di posto di manovra generale alla vela, dalle otto di sera alle quattro di mattina, con tutti gli uomini disponibili seduti in coperta, stesi lungo le cime per bracciare o imbrogliare rapidamente le vele se fosse stato necessario, perché si navigava in un budello dove ci passano a stento due navi, dove se esci dal canale navigabile rischi di andare ad arare gli innumerevoli bassi fondali che ci sono in zona, e non l’avresti fatto certo per seminare. E passammo a vela e non c’era nessuno che potesse vederci ed apprezzare, ma l’aveva fatto e l’aveva fatto anche per noi.

 

Ma il vento, che cosa ne pensava? Il vento, si sa, non è ne buono né cattivo; il vento è il vento e fa quello che vuole e non quello che vorremmo, e così può succedere che quando hai tutte le vele spiegate, quando gli alberetti si flettono e non vengono persi di vista un attimo dal nostromo, ecco che il vento rinforza ancora, più del previsto, più di quanto tutti i bollettini meteorologici avessero fatto sperare; rinforza tanto che non puoi mandare la gente a riva ed allora iniziano i fuochi d’artificio: scoppiano prima i velacci e poi le gabbie fisse e le volanti, la randa si apre, il trevo di maestra si imbroglia a fatica.

 

Durò due giorni il valzer, lassù nel Mare del Nord, ma imparammo più di quanto avremmo potuto imparare in un anno accademico. Ma anche questo l’abbiamo assimilato e capito dopo.

Allora fummo tenuti a stento dall’andare sull’alberata per sistemare le vele e facevamo fotografie, tranquilli perché sul cassero c’era lui, il Comandante, con i suoi fondi di bicchiere per occhiali, la sua cerata gialla, le sue poche parole, ma con il suo essere uomo di mare, con la bonaccia o con la buriana.

 

Grazie Comandante.

 

Dalmazio per Straulino e per tutti i Kon-Tiki sulla Vespucci nel 1965.

Modificato da ammiraglia88
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  • 3 weeks later...

Posto la fotografia di questa nave

che ebbe un importante ruolo.

Sapreste riconoscerla ?

Si richiede possibilmente il suo nome;

il ruolo che ebbe e possibilmente la

località dove è attraccata !.

Le risposte a queste domande le ho !

A Voi !

naveqw1.jpg

 

RED

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Sembra l'Olterra ... potrei sbagliare.

Ciao.

 

 

In quanto a foto, questa sfida le migliori performaces di Bubbe .... :s03:

Potevi conservarla per il quiz! :s01:

:s03: Nooooooooooooo, questa era troppo facile, perchè se è veramente l'Olterra - come penso - i Comandanti di questo forum l'avrebbero affondata in pochi secondi.

Ciao.

:s02:

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Odisseo,questa è una cannonata !

Colpito al primo tiro !

Sapresti dirne il ruolo che ebbe ed il luogo ?

Non l'ho postata in "Foto Quiz" perchè potrei

non esserne all'altezza !

Ciao

Dove sia ormeggiata nella foto non ne ho la più pallida idea.

Divenne famosa per l'appoggio fornito ai nostri assaltatori navali contro Gibilterra.

Ciao.

 

2vl4orq.gif

Modificato da Odisseo
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Bravissimo Odisseo,hai risposto a tutto !

E' infatti nella Baia di Algeciras in Spagna.

Era mezza affondata e svolgeva segretamente

questo servizio :

nave2oj7.jpg

 

Grazie

Ciao

RED

 

Le foto sono tratte da "Storia Illustrata" del Giugno 1968.

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La foto potrebbe essere scattata a Genova, dalle parti di Calata Sanità o Ponte Caracciolo.

Non è impossibile che si tratti di un'immagine del dopoguerra, perchè la gloriosa Olterra navigò ancora ancora per alcuni anni sulle coste della Liguria e della Francia.

 

Dalle parti di Imperia molti se la ricordano ormeggiata alle banchine di Oneglia (dove hanno girato "The Bourne Identity") con un po' di rammarico, perchè si sarebbe potuta acquistare per due spiccioli e trasformarla in un museo, anzichè permettere di venderla come ferrovecchio e demolita.

Che io sappia, gli unici pezzi superstiti sono al Museo di la Spezia e quello d'Imperia.

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Confermo anch'io che la foto sembra sia stata scattata a Genova, con ogni probabilità nella zona portuale indicata da Andyfire.

Si riconoscono abbastanza bene i palazzi di Genova alle spalle di Caricamento / zona orientale di Sampierdarena.

Tra l'altro, la linea delle colline non assomiglia per niente a quella delle alture nei pressi di Algeciras...

Modificato da Alagi
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In quanto a foto, questa sfida le migliori performaces di Bubbe .... :s03:

Potevi conservarla per il quiz! :s01:

 

Non l'ho postata in "Foto Quiz" perchè potrei

non esserne all'altezza !

Ti sbagli Gianni.

Tutti possono essere all'altezza di postare un'immagine nel Quizz ... il difficile sta nel riuscire ad indovinare la nave di turno per acquisire il diritto a postare la propria.

Come avrai visto, però, quasi sempre ci divertiamo, a prescindere dalla nave postata, ad andare a caccia tutti insieme della stessa nave, a cazzeggiare, a far salotto, a scambiarci idee o battute.

 

Prova ad indovinarne qualcuna e poi ... e non temere per le male figure, se guardi le centinaie di pagine del Quizz ne vedrai a volontà, fatte da tutti.

Ciao.

 

Giuseppe

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Ecco Totiano,

sono riuscito a trovare questo :

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=28500

(postata da Deltaricci).

 

Per mia onestà devo dire che la didascalia della foto non riporta il luogo dove è attraccata;

ma dice:Nella pagina a sinistra: "la petroliera "Olterra" che fungeva, semisommersa,nella Baia di Algeciras,da base

segreta per gli S.L.C."

Ciò non necessariamente voglia dire che la foto si stata eseguita ad Algeciras !

Quindi facilmente anch'io posso essermi sbagliato non conoscendo del resto così il Porto

di Genova!

 

Desidero quì riportare,vista l'importanza della nave uno stralcio dell'interessante

articolo (molto lungo):

".....Il sottotenente di vascello Agostino Straulino,poi asso mondiale ed olimpionico della vela,

comandò le operazioni,partecipandovi con gli altri nuotatori di assalto che si avvicendarono

arrivando a Villa Carmela poco prima dell'"ora X " e ripartendone subito dopo.L'intelligence

Service mai scoprì l'arcano,continuando a pensare che si trattava di uomini portati Gibilterra

dai sommergibili,come nei casi precedenti.Il bilancio di tali azioni è presto detto.Furono af-

fondati nel luglio e nel settembre del 1942 questi cinque piroscafi di medio tonnellaggio,a ca-

rico pieno :"Meta","Shuma","Empire Snipe","Baron Douglas" e "Ravens Point".

Intanto, si stava lavorando per la seconda " base di sabotaggio " dala quale dovevano operare

non più i nuotatori di assalto bensì i "maiali ".Nel porto di Algeciras c'era una petroliera italiana

la "Olterra",di quattromila tonnelate.Allo scoppio della guerra,il suo comandante l'aveva portata

via per tempo da Gibilterra e,giunto in acque territoriali spagnole,aveva aperto gli allagamenti.

Rimasta semisommersa era stata messa in disarmo,ormeggiata,appunto,al molo del porto di

Algeciras,proprio davanti all'Hotel Victoria,nel quale aveva sede il consolato inglese.

Un picchetto di carabineros montava la guardia sul cassero di poppa ,in omaggio alle regole

della neutralità.

Bisognava,in assoluto segreto,senza destare il minimo sospetto,creare nello scafo un nascondiglio

per gli apparecchi,praticamente un'apertura sotto la linea di galleggiamento da cui gli stessi appa-

recchi potessero uscire e rientrare ,organizzarvi un'officina,portare i "maiali" dall'Italia e,con essi,

gli operatori ed i tecnici indispensabili.L'armatore della nave si prestò subito a collaborare e fece le

necessarie pratiche con le autorità spagnole ,spiegando di voler rimettere la nave in efficienza.

Ciò era alla base di tutto.Con regolari permessi potevano,così,farsi i lavori di trasformazione,far

arrivare i materiali,giocando su tutti gli inganni.Il problema degli uomini fu pure risolto bene con la

graduale sostituzione dell'equipaggio mercantile rimasto sull'"Olterra".Per di più,era logico che nella

operazione del "riarmo" dovessero essere chiamati altri marittimi e tecnici specializzati.

I nuovi arrivati appartenevano alla Marina da guerra o erano militarizzati :carpentieri provetti .

Alcuni operavano nella officine di San Bartolomeo,a La Spezia.

Ci fu tutta una preparazione ,prima di mandarli ad Algeciras.Impararono, imbarcandosi sopra un

piroscafo mercantile nel porto di Livorno,i modi,il gergo e il vestire dei marittimi.Si trasformarono

nelle sembianze,in autentici ,rudi e rissosi "lupi di mare".

Entrarono in Spagna con libretti di navigazione veri e con passaporti dai nomi e dalle qualifiche falsi.

Ad ogni domanda risposero che andavano, per conto dell'armatore,a dare il cambio agli uomini della

"Oltreterra" per fare i lavori e costituire il nuovo equipaggio.Arrivati a destinazione, frequentarono le

osterie del bassoporto,bevendo e fingendo di ubriacarsi,tenendo un parlare da lupanare,imprcando

contro la guerra,contro il comandante della nave e contro tutti.

Una finzione riuscitissima.

Tornando a bordo,sparivano barcollando sotto coperta,raggiungevano i locali di prua,lontani dalle senti-

nelle che sonnecchiavano a poppa.

La nave era lunga cento metri.E,subito,gli uomini si trasformavano,lavorando nella officina che,intanto,

era stata montata.Di giorno per recitare in pieno la loro parte raschiavano e spennellavano ogni lato ed

ogni sovrastruttura della nave.I materiali,provenienti dall'Italia entravano in Spagna via Bordeaux."......

..................

 

Questo credo che sia un articolo importantissimo ed anche molto ben fatto e dettagliato;continua ancora

raccontando del nostro Eroe Tesei Teseo.Troppo bello!!!

 

L'articolo è di Beppe Pegolotti in "Storia Illustrata" del Giugno 1968.

 

Vorrei ringraziare Andyfire per le sue precisazioni e per la notizia che ci dà per alcuni cimeli dell'"Olterra" che si trovano ne i Musei di La Spezia e di Imperia.

 

Grazie

RED

Modificato da Red
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Noi Italiani,grazie a Dio,abbiamo il dono della sopravvivenza

e quello di essere uniti nei momenti più drammatici:

bisognerebbe rendere anche Onori all'armatore ed a tutti

gli uomini che parteciparono in quell'impresa!

 

Grazie

Ciao

 

RED

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Scusa Totiano ma gli "allori " a chi vanno a me o a Deltaricci ?

Io non posso pensare a tutte la discussioni già aperte !

Ciò,senza nulla togliere a Deltaricci,provoca una disparità

tra coloro che scrivono aprendo una nuova discussione !

E' come se si volesse fare una unione di due giornali e il

primo giornalista che scrive sull'articolo se ne prende il merito !

Benchè capisco il tuo intento di unione di notizie, credo sarebbe

il caso di unire all'apertura della discussione, i nominativi dai quali è composta !

Credo che così si tolga il gusto di fare ricerca e di postare, oltre che

non rendere a ciascuno il giusto merito!!

In caso contrario ognuno resti con la sua discussione!

Grazie

Ciao

 

RED

Modificato da Red
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sono davvero importanti gli allori? pensavo che il tuo scopo fosse di dare evidenza a chi ha combattuto per la Patria...

però, se ci pensi, anche se non unisco le discussione, chi fara ricerca individuera comunque un post più anziano di quell'altro.

Una curiosità puramente organizzativa.

E' preferibile - per il forum - avere molti topic con pochi post oppure pochi topic con moltissimi post ? è più facile gestire i primi o i secondi ?

Fino ad ora io ho privilegiato la soluzione pochi topic con molti post ...

Ciao.

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La foto dell'Olterra postata da Deltaricci - quella con la lancia in banchina a fianco - mi "puzza" un po':

il portello era in quella posizione, ma non aveva quella forma: gli angoli erano più arrotondati;

il fascio littorio sulla murata cosa c'entra?

Mi sembra che abbiano usato un bel po' di carboncino per stampare quella foto!

 

Riguardo alla storia dell'Olterra è doveroso ricordare che l'ideatore non fu Teseo Tesei, ma il S.T.V. Licio Visintini M.O.V.M., Caduto insieme al sergente palombaro Giovanni Magro durante la fallita operazione del 7 dicembre 1942. Gli inglesi recuperarono qualche giorno dopo i corpi dilaniati dei due Eroi Italiani e li seppellirono in mare con tutti gli onori militari!

L'orologio Panerai di Visintini fu danneggiato dall'esplosione del maiale e recuperato dal corpo dell'ufficilae italiano; un mio carissimo amico negli anni '80 perse per un soffio l'acquisto di quel pezzo!

 

Il reperto dell'Olterra al Museo Navale d'Imperia è la panca del quadrato sottufficiali. La visita di quel museo merita davvero, perchè a detta di molti è il terzo museo italiano, dopo quello di La Spezia e quello di Venezia. Peccato solo che non ci sia lo spazio per esporre tutti i reperti. Per ora!

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Io non posso pensare a tutte la discussioni già aperte !

 

Io, solo per dirti il mio modo di "agire" :s02: , di solito parto dalla ricerca.

Cerco se quello di cui mi è venuto in mente qualcosa, e/o che voglio proporre, c'è già qualcosa e soprattutto cosa c'è già. Poi in base a cosa trovo procedo.

Se nessuno ne ha già parlato creo il topic, altrimenti aggiungo la mia risposta al vecchio e così si "ripristina" il vecchio discorso. E' già successo con il significato dei nomi che ognuno di noi si è scelto al momento dell'iscrizione al forum.

Magari mi sbaglierò, è anche da poco che sono iscritta, ma così non si toglie niente a nessuno. :s02:

Ognuno dice comunque il suo parere, il suo pensiero ed appare sempre chiaramente chi sta parlando, è un ottimo sistema. Inoltre lo stesso argomento lo ritrovi riunito senza dover andare a vederti tante pagine sparpagliate per il forum.

 

Ai prossimi interventi! :s01:

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Una curiosità puramente organizzativa.

E' preferibile - per il forum - avere molti topic con pochi post oppure pochi topic con moltissimi post ? è più facile gestire i primi o i secondi ?

Fino ad ora io ho privilegiato la soluzione pochi topic con molti post ...

Ciao.

 

mi piace pensare che betasom abbia anche un fine divulgativo, per cui gli argomenti sarebbe il caso che rimanessero uniti piuttosto che frammentati...

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Caro Totiano,

spiacente ma non condivido il tuo pensiero !

1-Per il fatto degli "allori" personali ho già capito,da un pò, che

quì non devo aspettarmi niente;m'interessano di più le risposte

dei Com.ti. che credo valgano molto di più !!!

2-Il fatto che io tenga più agli EROI d'ITALIA non credo si possa

mettere in dubbio!Questa affermazione fatta proprio da te mi dispiace !!!

3-Come m'insegni che il titolo di un articolo spesso non vale un'altro ! Senza, per carità,

nulla togliere a Deltaricci, e ci mancherebbe altro!!

4-Credo sia giusto,come ho già detto,volendo riunire le discussioni

di metter i nominativi di chi nell'insieme le compongono !

Costerebbe così proprio tanto ?

5-Se io avessi risposto nella discussione di Deltaricci(dico Deltaricci perchè

capita così) non avrei avuto nulla in contrario che la discussione rimanesse

aperta a suo nominativo !

 

Caro Totiano,mi state dando l'impressione che nel Forum sono un rompiscatole !!!

Vedi,la "Strada per l'inferno è fatta anche da buone intenzioni" !!!

Comincio a sentirmi ristretto da certe risposte e da certi attacchi che mi portano

d'uscire dal Forum con grandissimo mio DISPIACERE !!!

Se non sono gradito prego dirlo subito in modo chiaro !!!

 

RED

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Fino ad ora io ho privilegiato la soluzione pochi topic con molti post ...

 

mi piace pensare che betasom abbia anche un fine divulgativo, per cui gli argomenti sarebbe il caso che rimanessero uniti piuttosto che frammentati...

Bene, stavolta siamo d'accordo. :s01:

 

 

EDIT:

Oops mi sono inserito al momento sbagliato ...

Modificato da Odisseo
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Gianni............Le parole di Totiano o di altri , non mirano assolutamente a "cazziare" o a " limitare o a "sminuire"...........

 

Credimi, in tutta franchezza stai fraintendento contenuti e toni degli interventi............insomma, scusa ma stai prendendo un granchio..........

Ma ti rassicuro: qui sul forum ne prendiamo tanti tutti perchè usiamo un mezzo di comunicazione ( la scittura) che non è accompagnato dallo sguardo e dal tono della voce...........

 

A me è capitato pure di prendere granchi :s03: .........e così a tanti altri :s02:

 

Le parole volevano essere da stimolo ad incentivare e completare la ricerca...........così come l'unire i post risponde alla esigenza di non disperdere le informazioni resenti e a volte "sepolte" nei meandri del forum. E poi qui nessuno posta o compie azioni per meriti o riconoscimenti...........non lo fanno gli utenti, non lo fanno i moderatori e non lo fa chi appartiene al direttivo. Si fa tutto per il piacere di comunicare, stare con gli altri, condividere, stimolare, riversando tutta la nostra passione in queste pagine e nelle iniziative che ne scaturiscono.

 

Quindi Gianni......fammi vedere nuovamente quel bel sorriso che ci ha colpito tutti a Reggio Calabria :s01:

 

Sandro

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Si fa tutto per il piacere di comunicare, stare con gli altri, condividere, stimolare, riversando tutta la nostra passione in queste pagine

 

condividere ... stimolare ... :s20: :s20:

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La foto dell'Olterra postata da Deltaricci - quella con la lancia in banchina a fianco - mi "puzza" un po':

il portello era in quella posizione, ma non aveva quella forma: gli angoli erano più arrotondati;

il fascio littorio sulla murata cosa c'entra?

Mi sembra che abbiano usato un bel po' di carboncino per stampare quella foto!

 

Riguardo alla storia dell'Olterra è doveroso ricordare che l'ideatore non fu Teseo Tesei, ma il S.T.V. Licio Visintini M.O.V.M., Caduto insieme al sergente palombaro Giovanni Magro durante la fallita operazione del 7 dicembre 1942. Gli inglesi recuperarono qualche giorno dopo i corpi dilaniati dei due Eroi Italiani e li seppellirono in mare con tutti gli onori militari!

L'orologio Panerai di Visintini fu danneggiato dall'esplosione del maiale e recuperato dal corpo dell'ufficilae italiano; un mio carissimo amico negli anni '80 perse per un soffio l'acquisto di quel pezzo!

 

Il reperto dell'Olterra al Museo Navale d'Imperia è la panca del quadrato sottufficiali. La visita di quel museo merita davvero, perchè a detta di molti è il terzo museo italiano, dopo quello di La Spezia e quello di Venezia. Peccato solo che non ci sia lo spazio per esporre tutti i reperti. Per ora!

 

ciao andyfire e salve a tutti... mi sono imbattuto in questo topic per caso spero di contribuire anche io con quel poco che sò!

ma veniamo a noi, la seconda foto, quella con la lancia vicino per intenderci, posso confermare che si tratti realmente dell' Olterra, avevo già visto quella foto sù qualche libro della mia collezione ma non ricordavo dove, così lo cercata e lo trovata. La sorpresa però e che e un altra foto scattata dallo stesso punto e ritrae l'Olterra senza la presenza della lancia, la nave e identica posso confermarlo con una certezza del 100%. Ora non sò se pubblicarla, per via del copyrigth, ma vi posso dire in quale libro l'ho travata.

J. Valerio Borghese, Decima Flottiglia Mas, Albertelli edizioni speciali, 2005, collana storia militare.

la foto e stata scattata nel 1961 a Vado ligure.

Unica differenza presente nella foto e l'apertura di un foro rettangolare ( identico a quello per la fuoriuscita degli operatori, che e presente anche nella mia foto) creato nell'estremità della prua con appoggiata una passerella ( credo che sia stata fatta per agevolare l'entrata a bordo del personale addetto alla demolizione.

spero di esservi stato d'aiuto, per qualsiasi domanda sono a vostra disposizione.

ciao michele

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A mio avviso, sulle due foto dell'Olterra è necessario fare un po' di indagine fotografica...

 

La foto dell'Olterra postata da Deltaricci - quella con la lancia in banchina a fianco - mi "puzza" un po':

il portello era in quella posizione, ma non aveva quella forma: gli angoli erano più arrotondati;

il fascio littorio sulla murata cosa c'entra?

Mi sembra che abbiano usato un bel po' di carboncino per stampare quella foto!

 

Questa:

olterradueet1.jpg

è la foto dell'Olterra cui fa riferimento Andyfire.

Ho provveduto a migliorarla con Photoshop per evidenziare gli elementi di cui si parla e renderla in misura generale più "leggibile":

olterra2va3.jpg

 

ciao andyfire e salve a tutti... mi sono imbattuto in questo topic per caso spero di contribuire anche io con quel poco che sò!

ma veniamo a noi, la seconda foto, quella con la lancia vicino per intenderci, posso confermare che si tratti realmente dell' Olterra, avevo già visto quella foto sù qualche libro della mia collezione ma non ricordavo dove, così lo cercata e lo trovata. La sorpresa però e che e un altra foto scattata dallo stesso punto e ritrae l'Olterra senza la presenza della lancia, la nave e identica posso confermarlo con una certezza del 100%. Ora non sò se pubblicarla, per via del copyrigth, ma vi posso dire in quale libro l'ho travata.

J. Valerio Borghese, Decima Flottiglia Mas, Albertelli edizioni speciali, 2005, collana storia militare.

la foto e stata scattata nel 1961 a Vado ligure.

 

Questa:

olterrauj5.jpg

è la foto citata da mrmik876, per la quale confermo il "credito" che lui ha indicato.

 

Diciamo, innanzitutto, che non si tratta della medesima immagine perchè l'angolo da cui le due foto sono state scattate è diverso.

Inizialmente potrebbe sembrare che nella prima fotografia la lancia bianca sia stata aggiunta in sede di fotoritocco: la sua posizione e, inoltre, la presenza di schiuma bianca verso la sua prora mentre il mare è calmissimo, sono quantomeno sospette. Va però detto che una foto analoga è pubblicata a pag. 208 del volume "I mezzi d'assalto" (n° XVI della serie "La Marina Italiana nella seconda guerra mondiale", edita dall'USMM). Anche qui la stessa lancia è presente, ma la sua posizione appare molo più normale e consistente. Riporto di seguito la fotografia, per un confronto:

immagine2cg6.png

 

 

Tralasciamo per un momento l'argomento "lancia" e andiamo ad esaminare l'apertura rettangolare al di sotto del mascone di sinistra:

Così nella prima foto...:

immagine2al0.png

... e così nella seconda:

immagine3st0.png

Direi che sono uguali e non ritoccate in alcun modo.

Si tratta, in effetti di un'apertura ricavata per facilitare l'accesso all'interno dello scafo da parte degli addetti alla demolizione del cantiere.

Inoltre, in entrambe le foto è presente un'altra analoga apertura, esattamente vicino alla base del dritto i prora: nella prima immagine è meno visibile perchè parzialmente coperta dalla catasta di rottami in primo piano a sinistra, mentre nella seconda è perfettamente visibile insieme ad un'altra, piccola apertura ove è stata filata una catena per ormeggiare a terra la nave. Questo è un dettaglio:

immagine1mf2.png

 

E veniamo al presunto "fascio littorio": devo dire che ho faticato un po' a trovarlo, perchè... in effetti non c'è!

Ho comunque capito a cosa faceva riferimento andyfire: alla "macchia" nera visibile sotto il trincarino di sinistra, tra il castello di prora e il cassero centrale dell'Olterra.

Non si tratta di un elemento aggiunto in sede di fotoritocco e, tantomeno, di un fascio littorio. E' semplicemente un vecchio cavo arrotolato, una cui estremità è stata data volta alla sovrastante battagliola (inoltre, l'altra estremità è pure essa visibile, in basso a destra). Ecco un ingrandimento della parte "incriminata" della fotografia:

immagine1ux7.png

Tra l'altro, posso garantire che - all'epoca - l'amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali e di partito di Vado Ligure non erano per nulla favorevoli all'esposizione di fasci littorii e simboli analoghi...

 

Conclusioni

 

certe:

1) Le aperture sul fianco dell'Olterra non sono state ritoccate e sono uguali in entrambe le immagini.

2) Non c'è nessun fascio littorio, anche se la forma del cavo arrotolato di cui ho evidenziato la presenza potrebbe - ad un primo esame - trarre in inganno.

 

probabili:

3) nella prima foto la lancia apparerebbe aggiunta o quanto meno "ritoccata". Tuttavia, è presente anche nella foto tratta dal volume dell'USMM.

 

Mi sono chiesto il perchè della presenza di questa lancia e ho verificato che l'imbarcazione - in entrambe le foto in cui è presente - "copre" una partiolare sezione dell'opera viva dell'Olterra.

Questa:

olterra4ny2.jpg

Se non vado errato, è evidenziata la porzione di scafo - all'epoca ormai saldata - ove era ricavata l'apertura per l'uscita e il rientro degli SLC quando la nave si trovava ad Algeciras.

Però, questa ultima è esclusivamente una MIA SUPPOSIZIONE e chiedo, a chi ne fosse in grado, di presentare uno schema o quant'altro possa indicare con certezza la posizione di questa apertura. Se ciò fosse vero, si potrebbe pensare ad un qualche tentativo di non far intravedere questo particolare elemento strutturale nelle foto scattate durante la demolizione della nave. La foto dove la lancia non c'è (quella del libro di Borghese), è stata scattata da Luigi Venturino (un appassionato locale che conosco di vista), mentre l'autore delle altre due immagini non è indicato.

Modificato da Alagi
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Visitatore ERICH TOPP U-552
L'orologio Panerai di Visintini fu danneggiato dall'esplosione del maiale e recuperato dal corpo dell'ufficilae italiano; un mio carissimo amico negli anni '80 perse per un soffio l'acquisto di quel pezzo!

 

....Ops....maaaa alloraaaa....

 

....scusate, ma il Panerai di cui è in possesso l'ex Gamma Mario Nardin, e che lui dichiara fosse appartenuto proprio a Visintini e avuto in dono dalla sorella, perchè quando Nardin fu catturato dagli inglesi a Venezia dopo l'8 settembre insieme all'ultimo dei fratelli Visintini, lo aiutò a fuggire dal campo di prigionia e lo riportò a casa, appunto dalla sorella....ma allora, quel Panerai è o non è di Visintini ??.... :s12:

 

....Il panerai, anche se non in una buona definizione....da notare sul cinturino lo "scudetto" della Regia Marina, che sembra, detto appunto dal Nardin, che "certificasse" quella serie di orologi dati in dotazione agli Operatori dei S.L.C. ....

 

aaaa0049ev6vv6.jpg

 

....Ed ecco l'ex Gamma Mario Nardin, durante la manifestazione che annualmente si tiene al Sacrario della Piccola Caprera, in questa foto scattata da me il 7 maggio 2007, in occasione della nostra Licenza Ufficiale "Olterra" a cui partecipai insieme ad altri C.ti del nostro Forum a seguito dell'invito da parte dell'Associazione X^ MAS....

 

imgp0353kz6.jpg

 

....Quanto vi ho sinteticamente riportato sopra, è il racconto fattoci proprio da Mario Nardin in occasione di quella manifestazione, affascinandoci mentre raccontava come ebbe quel'orologio e altri aneddoti del suo passato, quando fece parte degli Uomini Gamma.... :s10:

 

 

:s67: Mau

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Grazie Alagi per questo resoconto a dir poco particolareggiato sulla vicenda.

 

C'è da dire che vedere questa nave in demolizione viene il magone...nel '61 avevo sei anni, altrimenti sarei corso per incatenarmi alla propra di quella unità, per salvarla dal misero ricavo che può aver realizzato tagliandola a fette.

Vi immaginate oggi averla per es. nel seno di Santa Maria (comprensorio di Comsubin) o in altra sede fruibile al pubblico, magari con allestito a bordo un museo in ricordo delle imprese della nostra Decima Mas!...sto sognando?? Nooooooo!!!

Modificato da malaspina
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Vi immaginate oggi averla per es. nel seno di Santa Maria (comprensorio di Comsubin) o in altra sede fruibile al pubblico, magari con allestito a bordo un museo in ricordo delle imprese della nostra Decima Mas!...sto sognando?? Nooooooo!!!

 

Il brutto è che se fosse stata di un'altra nazionalità oggi ci sarebbe ancora... :s05:

Mi spiego meglio, in tanti altri paesi ci sono tante navi-museo (e di inferiore valore storico) assolutamente valorizzate...

All'epoca, sarebbe stato sufficiente salvare dalla demolizione una corvetta classe "Gabbiano" oppure, meglio ancora, il San Giorgio o il San Marco che rappresentavano degnamente la transizione dalla Marina bellica a quella postbellica,,, per non parlare del vecchio Garibaldi.

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Il brutto è che se fosse stata di un'altra nazionalità oggi ci sarebbe ancora... :s05:

Mi spiego meglio, in tanti altri paesi ci sono tante navi-museo (e di inferiore valore storico) assolutamente valorizzate...

All'epoca, sarebbe stato sufficiente salvare dalla demolizione una corvetta classe "Gabbiano" oppure, meglio ancora, il San Giorgio o il San Marco che rappresentavano degnamente la transizione dalla Marina bellica a quella postbellica,,, per non parlare del vecchio Garibaldi.

 

una standing ovation per te C.te Alagi concordo pienamente con quello che dici, sfortunatamente in Italia poggiamo i piedi su infiniti tesori nazionali,ma non ci accorgiamo che li stiamo calpestando, penso che se gli Inglesi avessero potuto vantare una nave così, come minimo l'avrebbero messa in piazza a Londra :s03: noi invece che facciamo?! la demoliamo! :s68: che tristezza!

Sfortunatamente in Italia cè ancora qualcuno che non acetta, il giusto merito che le nostre forze armate devono avere per quello che hanno fatto, perchè (scioccamente secondo me) valorizandole credono che si valorizerebbe anche l'ideologia di un tempo.

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Ho analizzato con calma un po' di libri della mia biblioteca.

Ecco cosa ho trovato sull'Olterra:

 

Questa immagine confermerebbe quella postata dal com.te Anteo. La posizione del portello, la saldatura per ordinata, la forma e i livelli del bagnascuga sulla murata. Come avranno fatto a tagliare la lamiera con il cannello senza far vedere i bagliori e il fumo? Grandi carpentieri e grandi palombari, non c'è alcun dubbio!

olterra1sw9.th.jpg

 

Questo disegno fornisce qualche informazione in più sui percorsi che facevano gli operatori ed i tecnici per raggiungere il gavone segreto.

olterra2vp4.th.jpg

 

All'interno dell'Olterra!

olterra3kc3.th.jpg

 

L'Olterra al suo posto, ripresa pochi giorni dopo la guerra dalla terrazza del consolato italiano. Sullo sfondo la Rocca di Gibilterra. Non si sa ancora nulla del segreto che custodisce la vecchia carretta...

olterra4hw8.th.jpg

 

Per ciò che riguarda l'orologio di Visentini, ciò che mi disse il mio amico - grande collezionista mooooolto esperto! - è che si trattava di un Panerai con il vetro rotto, la cassa allagata e quindi danneggiata e le lancette ferme, al momento dell'esplosione. Inutilizzabile, ma di grande valore umano, patriottico, collezionistico...

 

L'orologio di Nardin ha evidentemente un'altra storia, che verificherò personalmente. Qualche dubbio sorge nel notare il piccolo stemma sul cinturino: nessun Panerai, che io sappia, veniva fornito con uno stemma, che sembra assomigliare allo stemma rosso e blu del Comsubin.

I Radiomir riportavano nel quadrante la scritta MARINA MILITARE solo dopo il conflitto.

Gli orologi facevano parte dell'equipaggiamento segretissimo in dotazione agli incursori, che motivo c'era di esibire un'appartenenza durante i pericolosissimi trasferimenti dall'Italia al luogo dell'operazione?

 

Lasciatemi un po' di tempo e saprò dirvi qualcosa di più

 

Ciao

Andyfire

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Gli orologi facevano parte dell'equipaggiamento segretissimo in dotazione agli incursori, che motivo c'era di esibire un'appartenenza durante i pericolosissimi trasferimenti dall'Italia al luogo dell'operazione?

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Credo a tal proposito ,per aver parlato con appartenenti alla X Mas della nostra sede , purtroppo ormai mancati , che gli orologi ( i mitici Panerai ) venissero dati solo per le missioni ed al ritorno se tutto andava bene ritirati. Questo è quanto avevo sentito da parte mia ma non ne ho la certezza assoluta che poi effettivamente fosse fatto così.

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  • 4 months later...

Cari Comandanti vorrei disegnare la MV Olterra: si tratta della nave autoaffondatasi difronte a Gibilterra nel 1940 e successivamente usata dagli uomini Gamma per violare Giblterra. All'uopo era stato realizzata un'apertura nella chiglia.

 

Ci sono alcune immagini molto povere in rete: riuscite a trovare qualcosa che mi possa aiutare? saerebbe ideale qualche immagine laterale per capirne il profilo e qualche info sulle sue dimensioni.

 

Grazie 1000!

 

Lazer_ :s01: ne

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