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Guest Marcuzzo

Corso Di Patente Nautica Entro Le 12 Mg. Per Appunti - 3° Modulo

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Guest Marcuzzo

Argomenti trattati:

- Provvedimenti da adottare in caso di sinistro marittimo (incendio, collisione, falla, incaglio, uomo a mare);

- Provvedimenti da adottare per la salvezza delle persone a bordo in caso di sinistro e di abbandono dell'unità;

- Precauzioni da adottare in caso di navigazione con tempo cattivo;

- Assistenza e soccorso: segnali di salvataggio e loro significato

 

- PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE IN CASO DI SINISTRO MARITTIMO (INCENDIO, COLLISIONE, FALLA, INCAGLIO, UOMO A MARE) E PER LA SALVEZZA DELLE PERSONE A BORDO IN CASO DI SINISTRO E DI ABBANDONO DELL'UNITA';

 

Le cause che possono portare ad una perdita sicura dell'unità sono incendi indomabili, falle gravi ed irreparabili, tempeste. L'abbandono deve essere disposto solo se vi è la certezza di assenza di speranze di salvezza.

Il comandante dovrà cercare di evitare il panico ed attuare le procedure di sicurezza quali:

 

- fare indossare a tutti i giubbotti di salvataggio;

- fare approntare la zattera con acqua, viveri, equipaggiamento per comunicazioni, etc.;

- inviare il segnale di soccorso (mayday);

 

INCENDIO:

Posizionarsi in modo che il vento spinga le fiamme fuori dallo scafo, spegnere il motore, e provvedere allo spegnimento dell'incendio con l'estintore o con una pompa o con qualunque altro mezzo. Una forma di prevenzione di un incendio è eliminare l'aleggio in sentina e controllare periodicamente i condotti del carburante e dell'impianto di refrigerazione.

 

COLLISIONE:

Verificare immediatamente i danni. L'unità meno danneggiata deve prestare soccorso a quella che ha riportato maggiori danni. Verificare l'incolumità degli occupanti di entrambe le unità e prestare soccorso se la situazione lo richiede. Inviare eventualmente il segnale di MayDay. Al rientro in porto occorre presentare la denuncia di evento straordinario.

 

FALLA:

Controllare la tipologia della falla e tamponarla con ogni mezzo (stracci, oggetti) e cercare di esaurire l'acqua penetrata a bordo per mezzo di pompe automatiche, manuali, secchi. Rientrare in porto per le riparazioni del caso ed evitare cos' l'affondamento dell'unità.

 

INCAGLIO:

- spegnere i motori al fine di evitare ulteriori danni;

- controllare eventuali danni causati dall'incaglio;

- verificare il fondale d'impatto, se sabbioso o roccioso.

Se sabbioso e molto difficile che l'urto abbia causato danni allo scafo, quindi si appesantisce la parte non incagliata con lo spostamento del carico e tentare il disincagliamento con l'ausilio del motore o, se le condizioni e l'unità lo permettono, a mano.

Se l'incaglio è avvenuto su un fondale roccioso è consigliabile non fare alcun tentativo per non arrecare ulteriori danni allo scafo e chiamare i soccorsi.

 

UOMO A MARE:

In caso di uomo a mare, il primo che se ne rende conto deve comunicarlo a tutto l'equipaggio con il grido "uomo a mare". Per il recupero occorre accostare dal lato di caduta allo scopo di allontanare la propulsione dal pericolante; nel frattempo occorre preparare il salvagente da lanciare (con impianto luminoso se di notte) una volta giunti nella posizione ottimale per il soccorso.

Vi sono due tipologia di manovre da eseguire per il recupero di un pericolante:

 

- BOUTAKOFF:

Utilizzata in condimeteo buone. In pratica si esegue un cerchio allo scopo di tornare nelle vicinanze del pericolante e recuperalo con l'uso del salvagente.

 

- WILIAMSON:

Se il mare è mosso si esegue una virata di 60° e tornare indietro sulla propria rotta. In questo modo si ha maggiore possibilità di ritrovare il pericolante tra le onde. La particolarità della manovra di Wiliamson sta nel fatto che, in caso di mare formato, si tiene già il mare a mascone o a giardinetto, e durante la manovra ci si posiziona automaticamente nel modo migliore per il recupero.

 

Il salvagente va lanciato sempre prima di effettuare la manovra in modo da poter ritrovare il pericolante più facilmente.

 

 

- PRECAUZIONI DA ADOTTARE IN CASO DI NAVIGAZIONE CON TEMPO CATTIVO;

 

In caso di improvviso cambiamento del tempo durante la navigazione occorre:

 

- fare indossare a tutti gli occupanti il giubbotto di salvataggio;

- chiudere tutte le portellerie se trattasi di unità semicabinata o cabinata;

- se trattasi di unità di tipo open preparare le pompe e ogni altro mezzo atto ad eliminare l'acqua che entrerà a bordo in quanto le vie di fuga non saranno sufficienti;

- decidere se e come affrontare il mare;

- rizzare ogni cosa mobile sull'unità allo scopo di evitare danni a persone e cose;

- prendere il mare a mascone o a giardinetto;

 

La prima cosa da fare è cercare di fuggire il fortunale mantenendo quanto più possibile la prora al mascone o la poppa al giardinetto e trovare riparo in porto o in una baia riparata dal vento (è infatti il vento che causa lo stato del mare).

 

Il mascone infrange l'onda e permette di risalirla. È sconsigliabile navigare con il mare di prora in quanto la forza delle onde la danneggerebbero.

Se le condizioni del mare sono troppo avverse la cosa migliore da fare è mettersi alla cappa, cioè con la prora a mare e con i motori a lento moto allo scopo di tenere ferma l'unità ed aspettare che le condizioni migliorino.

 

Non ci si mette mai con il mare al traverso in quanto la prima ondata farebbe rovesciare l'unità nè con la poppa al mare in quanto non ci sarebbe più controllo del mezzo ed una minima variazione dell'angolo del timone farebbe intraversare l'unità al mare per effetto delle onde. Se è necessario navigare con la poppa al mare (ad esempio per l'entrata in porto) occorre ridurre di molto la velocità per dare la minima inerzia possibile all'unità e cercare di prendere il mare a giardinetto e tenersi pronti a dare un colpo di elica indietro in caso di situazioni critiche.

 

Fermare momentaneamente l'elica in caso di grossi marosi per liberare lo scafo dalla forza dell'elica stessa che ne trascina in basso la poppa consentendole un migliore galleggiamento ed evitando così che l'acqua irrompa a bordo.

 

 

- ASSISTENZA E SOCCORSO: SEGNALI DI SALVATAGGIO E LORO SIGNIFICATO (PAG. 36 del libro "Guida al diporto nautico");

 

Soccorso: quando il richiedente non è in grado di collaborare;

Assistenza: quando il richiedente è in grado di fare qualcosa (rimorchio, trasbordo, assistenza medica, etc);

 

Il comandante di un'unità che ne incontri un'altra con equipaggio in pericolo o che ne abbia notizia ha l'obbligo prestare soccorso/assistenza e si mette a disposizione dell'autorità marittima per eventuali operazioni di soccorso se ciò è possibile, cioè senza rischio per l'unità soccorritrice (ad es. Mancanza di carburante necessario per arrivare sul posto e tornare indietro o la mancanza di un'unità adatta a raggiungere il luogo a causa delle condizioni meteorologiche).

 

L'assistenza/soccorso che non siano effettuati contro il rifiuto espresso e ragionevole, danno il diritto al rimborso delle spese sostenute, degli eventuali danni subiti e ad un compenso, sempre a condizione dell'utile risultato. Il soccorso alle persone è gratuito. In caso di collisione l'unità meno danneggiata deve, nel limite del possibile, prestare soccorso all'altra.

 

I segnali di richiesta assistenza sono dati dalle bandiere del CIS indicati con le lettere V, chiedo assistenza, unitamente a bandiere indicanti il problema specifico come D, F, J, O, X e Z, e W, chiedo assistenza medica.

 

I segnali aerei sono a pag.36.

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