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La Nostalgia Della Storia


walter leotta

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pensieri sconclusionati

 

un mio collega in questo momento sta intervistando un reduce.... lui sta raccontando, ricordando, emozianondosi... e mi viene da pensare: gli storici come noi (intendendo come "storici" gli amanti della storia e non lo studioso di avvenimenti del passato) cosa possono dire? noi a quale evento epocale abbiamo partecipato? cosa abbiamo fatto, nell'ambito delle limitatissime capacità personali di ognuno, per incidere sul corso della storia? Nulla... ne parliamo e basta... non vi è mai venuta la sindrome da nostalgia della storia?

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Visitatore ERICH TOPP U-552
gli storici come noi (intendendo come "storici" gli amanti della storia e non lo studioso di avvenimenti del passato) cosa possono dire? noi a quale evento epocale abbiamo partecipato? cosa abbiamo fatto, nell'ambito delle limitatissime capacità personali di ognuno, per incidere sul corso della storia? Nulla... ne parliamo e basta... non vi è mai venuta la sindrome da nostalgia della storia?

 

....Scusa se mi permetto di intervenire sulle tue "riflessioni" Walter, ma....sei sicuro di ciò che affermi ??....perchè non provi ad andare a chiedere a "gente" come: Totiano, Bollazero, Deltaricci, Luciano Pietri, Marisupao....e la lista la potrei continuare ancora per parecchie righe....!!

 

....dicevo....prova a chiedere a Loro, se pensano di non aver "partecipato" alla storia !?.... :s12:

 

....Forse chi ha fatto la Leva in posti tranquilli può non aver nulla da "raccontare"....forse chi ha fatto Servizio Civile, oppure come Obiettore di Coscenza....magari non avrebbero granchè da dire....!? :s07:

 

....a mio modesto parere, penso che qui dentro ci siano parecchie persone che avrebbero da "racontare"....chissà....magari solo di eventi vissuti "solo" con un pò di apprensione....oppure....anche magari con "qualcosa" di più.... :s41:

 

...."Noi" non abbiamo sicuramente combattuto durante la prima o la seconda guerra mondiale, ma ti posso garantire che se vai a "raspare" nei tuoi libri, troverai tante vicende che negli ultimi trent'anni, hanno in qualche modo "inciso" nel corso della storia nel nostro Paese !!.... :s02:

 

 

:s67: Mauro

Modificato da ERICH TOPP U-552
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comprendo quanto dice Walter, secondo cui non essendoci state guerre non ci sono eventi eclatanti da raccontare.

personalmente preferisco così walter: non potrò narrare ai miei nipotini (se arriveranno) di affondamenti di navi o di eroiche azioni conoscite e immediatamente ricollegabili dalla popolazione ad un evento eclatante come la guerra mondiale.

 

però walter, ci saranno persone che potranno raccontare di avere passato mesi a pattugliare i mari per garatirne la sicurezza, incontrando e seguendo i bersagli con molta apprensione. o anche solamente la semplice navigazione del Todaro attraverso l'Atlantico meriterà di essere raccontata, proprio come il compianto amm. Ranieri ha raccontato di quando portarono in Italia gli exUSA.

 

Ci sono anche state molte operazioni poco o per nulla cruente ma che avrebebro potuto sfociare in pesanti eventi come il LIbano, l'operazione Girasole, il DaVinci che ricaccio il Victor dalle acque del golfo di Taranto, le scorte in Golfo persico durante i due conflitti con Saddam. Come vedi ce ne di materiale per raccontare una storia. Anzi, penso di poter far eio stesso un tentativo se mi date un po di tempo: vi parlero di Active Endeavour....

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Da Lei Sig. Leotta non me l'aspettavo. Perché sono certo che Lei é di quelli che sanno vedere la Storia che si muove anche nei laboratori scientifici, nelle fabbriche, nelle università, nelle assemblee parlamentari, negli articoli di giornale (o no ?) nella gente che si incazza per quello che succede e anche per quello che non succede.

Quello che stiamo vivendo in questi giorni Le sembra una inezia di cui i libri di scuola non si accorgeranno ? Pensa che senza il condimento di una qualche guerricciola non abbia sugo ?

Abbia pazienza e attenda: non é poi detto che qualcuno non La accontenti (dopo il '29 ci sono voluti una decina d'anni interminabili, ma alla fine ce l'abbiamo fatta).

Modificato da marat
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Concordo con le osservazioni di Erich e Totiano e la conclusione di Marat. Forse per il momento abbiamo evitato le guerre tragiche e disperate come quelle vissute dalle precedenti generazioni; personalmente sono grato, molto grato, di non aver dovuto combattere la "guerra di Piero" quella di De Andrè per intenderci ( http://it.youtube.com/watch?v=V4dvw_tSsVQ ) . Ma tra di noi ci sono ragazzi che hanno vissuto a suon di pallottole l'Iraq e l'Afghanistan e non tanto tempo fa la Somalia e il Libano e chissà cos'altro e chissà dove. Ognuno potrà ripensare ai suoi ricordi, a frammenti e immagini aggiungendo nostalgia, rimpianto e magari lacrime. Ma ti ricordi Walter cosa è stata l'Italia dilaniata degli Anni di Piombo? Ti ricordi Chernobyl? Ti ricordi la Caduta del Muro, la fine di un'epoca? Ti ricordi l'11 settembre che è solo ieri?

Alla fine però quello che temo sopra ogni cosa, caro Walter, sono la mediocrità e la ignobiltà dei tempi e degli animi che rendono possibile tutto.

Modificato da Charlie Bravo
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Da Lei Sig. Leotta non me l'aspettavo. Perché sono certo che Lei é di quelli che sanno vedere la Storia che si muove anche nei laboratori scientifici, nelle fabbriche, nelle università, nelle assemblee parlamentari, negli articoli di giornale (o no ?) nella gente che si incazza per quello che succede e anche per quello che non succede.

Quello che stiamo vivendo in questi giorni Le sembra una inezia di cui i libri di scuola non si accorgeranno ? Pensa che senza il condimento di una qualche guerricciola non abbia sugo ?

Abbia pazienza e attenda: non poi detto che qualcuno non l'accontenti (dopo il '29 ci sono voluti una decina d'anni interminabili, ma alla fine ce l'abbiamo fatta).

Mi riallaccio all'intervento di Michele per dirmi, come spesso succede, pienamente d'accordo con lui.

La Storia non si fa soltanto sui campi di battaglia, nell'Atlantico contro i sommergibili tedeschi, ma anche nei cantieri che costruiscono le Liberty e le navi scorta.

Già ai tempi di Carlo V le decisioni dei banchieri (fiorentini ed olandesi) influivano sulla Storia più che una battaglia come quella di Pavia; un ambiente come quello di una banca fiamminga di quei tempi non doveva essere migliore di Wall Street oggi.

 

Certo Walter, se ti confronti con Senofonte che partecipa alla spedizione dei Diecimila e al loro ritorno in patria e poi ne tira fuori quel gioiello che è l'Anabasi ...

 

Ciao, con stima.

Giuseppe

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La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,

siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.

La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.

La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,

questo rumore che rompe il silenzio,

questo silenzio così duro da masticare.

E poi ti dicono "Tutti sono uguali,

tutti rubano alla stessa maniera".

Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.

Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,

la storia entra dentro le stanze, le brucia,

la storia dà torto e dà ragione.

La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,

siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.

E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)

quando si tratta di scegliere e di andare,

te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,

che sanno benissimo cosa fare.

Quelli che hanno letto milioni di libri

e quelli che non sanno nemmeno parlare,

ed è per questo che la storia dà i brividi,

perchè nessuno la può fermare.

La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,

siamo noi, bella ciao, che partiamo.

La storia non ha nascondigli,

la storia non passa la mano.

La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

 

Francesco De Gregori

Album: Schacchi e Tarocchi

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Visitatore ERICH TOPP U-552
Alla fine però quello che temo sopra ogni cosa, caro Walter, sono la mediocrità e la ignobiltà dei tempi e degli animi che rendono possibile tutto.

 

....Bravo C.B. hai veramente colto nel segno !!.... :s20:

....L'unica speranza per cui possiamo "combattere" è quella di cercare tra tutti di migliorare questo nostro mondo così "malato"....per noi stessi, ma soprattutto per le generazioni future....come il piccolo Jacopo Leotta, affinchè un giorno possa "ricordarci" in bene e non per "quelli" che hanno finito di sfasciare tutto !!.... :s19:

 

 

....Valeria....preferisco ricordare il grande De Gregori ai tempi di "Generale"....li forse era più...."cantautore"....poi, ormai all'epoca di Scacchi e Tarocchi, già era "scivolato" verso il "consumismo"....!! :s02:

 

 

 

:s67: Mau

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Visitatore luciano pietri

Walter Walter

da te non me lo sarei mai aspettato.

Cosa sono questi pensieri sconclusionati? Hai paura di non aver nulla da raccontare a Jacopo?

Raccontagli di come una volta mangiavamo tante patate, digli quante volte all'anno ti alzavi da tavola completamente sazio, vuoi che te lo rammenti io? Tre volte: natale, capodanno e pasqua!!!

Digli con cosa giocavamo quando eravamo bambini, spiegagli come era possibile che una tavoletta di legno potesse essere un aereo che poi diventava un carro armato, poi una macchina, raccontagli quando stavamo uniti in casa, dopo cena a parlare tra noi o al massimo ad ascoltare una radio, fagli capire che con poche piccole cose è possibile essere felici e vedrai che alla fine avrai anche tu gli occhi lucidi e ti sentirai orgoglioso di avere un figlio che apprezza quello che ha.

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gli potrei raccontare di quando, distrutto da un amore finito, mi sono ritrovato a Mostare e poi a Karlovac, e poi a Vucovar, e poi a Sarajevo alla ricerca di una fine gloriosa, da romanzo strappalacrime: "Ditele che il mio ultimo pensiero è stato per lei".... e lui penserà: “Com'è possibile avere un padre così idiota"... ah ahahah

Modificato da walter leotta
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Carissimo Walter, vedo che abbiamo qualcosa in comune! Anch'io ho avuto una delusione d'amore e, come te, me ne sono andato in Bosnia durante la guerra, esattamente il 20 gennaio 1993. Non sapevo bene cosa stavo facendo ma avevo bisogno di fare qualcosa, di cambiare aria. Era già da un po di tempo che la guerra infuriava nella ex-Jugoslavia. Ma quando a casa tua sei felice, quello che accade fuori non ti coinvolge più di tanto, se non nel momento in cui guardi qualche servizio al telegiornale.Mi ricordo che, a commento di quei fatti, dicevo:"..è l'ultimo colpo di coda del comunismo..".Per me quel che c'era aldilà dell'Adriatico era un mondo " arretrato e privo di fascino", grigio come l'ideologia che lo ha governato.In fondo siamo cresciuti fra blocchi "ideologici"contrapposti e io ero il frutto del cosiddetto "mondo libero" che si contrapponeva all'Impero del male.E poi, tutto ad un tratto, ecco che ti ritrovi proiettato in un posto che non avresti mai pensato di vedere neanche lontanamente.Pensa che non riuscivo a comprendere come si potesse andare a fare le ferie sulla costa croata che veniva tanto decantata o ai laghi di Plitvice. Insomma, per farla breve, dovevo fare qualcosa che dimostrasse a me che avevo i cosiddetti, un gesto che doveva in qualche modo riscattarmi (da cosa poi?) agli occhi della mi a ex.Come te mi sono ritrovato a Mostar, con dei pulmini e dei camion carichi di "humanitarna pomoc", aiuti umanitari.Ci sono stato una settimana. Quando sono ritornato a casa, vivo, ero la star del momento.E non avrei mai creduto che da quel momento sarebbe cominciata un'avventura che continua ancora oggi.Nel 93' feci altri 6 viaggi, altri 6 nel 94' e poi nel 95' e così via! L'ultimo un mese fà, nella zona di Bihac e Bania Luka.Alcuni mi ripetono sempre che, se non era per me, non sarebbero mai venuti in Bosnia. E vi assicuro che questi hanno portato decine e decine di TIRcarichi di tutto.Alla fine ho capito che dovevo esserci io in quei luoghi, che non era solo il frutto del caso.E anche la mia storia d'amore finita alla fine aveva un senso. Credo che la mia passione per la storia sia nata proprio la. Sono stato molte volte nelle scuole a parlare della guerra, spiegando chi erano i serbi, i croati, i mussulmani e da cosa nasceva quel conflitto per noi ancora difficile da comprendere.Ho visto quali sono i frutti della guerra e i segni che lasciano nelle cose e nelle persone.Se dovessi raccontarvi delle emozioni e delle paure che ho provato, delle persone che ho incontrato e dei fatti che ho vissuto, dovrei stare qui a scrivere per giorni. Per cui, caro Walter, non rammaricarti di vivere un vita "normale".La saggezza è desiderare le cose che si possiedono già.

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ciao!!! il problema è che ad un certo punto ci ho preso gusto.. e dopo la ex Jugoslavia c'è stata la Somalia con Ali Mahdi e il generale Aidid, il vittorioso, il nemico pubblico numero 1 delle forze ONU.. mi sono fermato dopo due anni di follie, alla vigilia della partenza per il Rwanda sconvolta dai massacri etnici... quando mi è stato detto: "Sai com'è il nostro lavoro, alla gente interessa sesso, soldi e sangue e tu devi portare sangue" allora mi si è riaccesa la lampadina: "forse è meglio darsi una calmata"... in ogni caso non rimpiango nulla, anzi.

fine dei pensieri sconclusionati

Modificato da walter leotta
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Invece, io non ho voluto prendermi carico dei disastri del mondo.Ero già disastrato io!! Poi, il bello e lo straordinario di quei fatti, è che potevo andarci tranquillamente in pulmino o in macchina!Quando ci andavo, mi sentivo in pace! Ti rendi conto?Mi sentivo bene ed in pace, dove c'era la guerra!!!Mi ricordo una volta,d'estate, all'ospedale di Mostar:gli altri avevano scaricato.C'era rimasto il mio pulmino da svuotare.Incominciano a sparare con l'artiglieria,croati contro mussulmani.Via,vieni via,Fabio! Ma io rimasi!Ero fuori dal reparto pediatrico. Mi tremavano le gambe ad ogni colpo. Sembravano degli aerei a reazione che ti passavano di poco sopra la testa. Un bambino che mi accoglieva sempre, Ilija, teneva la mano sul vetro della porta-finestra e aspettava i colpi,così li sentiva vibrare.Era stupito di tutto quel rumore. Ma non credo capisse che cosa erano. Passai così tutto il pomeriggio, a giocare con i bambini, a bere caffè turco,mentre i colpi passavano sopra l'ospedale, in risposta ed in arrivo. Quando me ne andai, le strade erano deserte, le auto ferme con le portiere aperte, in mezzo alla strada.Non ero mai stato più felice di così!

Ti sembra possibile?

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l'ultima volta che andai in Somalia le truppe Onu non c'erano più. I collegamenti aerei da Nairobi erano tenuti dalla cat-line, ovvero i Piper dei trafficanti di erba e anche di qualcosa d'altro. Viaggiavamo tra sacchi piena di roba e ti giuro che pur non avendone approffittato mi sentivo euforico.. è stato in quel momento che ho iniziato a capire che il cervello andava in tilt.. stavo per entrare in un giro di sbandati, derelitti, fuori dal mondo e di testa, disadattati senza più alcuna speranza... un giorno un vero corrispondente di guerra è ritornato a casa, ha alzato la scrivania del direttore, ha detto alla moglie che andava a prendere le sigarette ed è sparito nel nulla...

 

somalia17jy5.jpg

Modificato da walter leotta
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Ciao Walter... bella domanda la tua... sembra banale all'inizio, ma leggendo i post a seguito ho notato un interesse sempre più crescente...

 

Beh! anch'io voglio dire la mia...

 

Hai mai provato, Walter,.. a guardare un album di fotografie della tua famiglia? Quella è già storia... la tua! e dentro ogni foto, annotazione o didascalia c'era già la volontà di fare la storia!!

 

La mia può sembrare retorica scontata,.. è vero... ma nel contesto della sfera familiare è tutto...

 

Ben diversa è se la guardiamo da un punto di vista generazionale ed epocale.... io non ho mai combattuto, non ero mai al posto giusto al momento giusto... non mi sono mai trovato coinvolto in sconvolgimenti storico-epocali..( vedi per esempio la caduta del muro.... Berlino?.. circa vent'anni fà,? ti dice niente?...)

non ero mai presente nelle catastrofi naturali o terroristiche... ( mi sembra che nel 2001 in settembre a New York era successo qualcosa...)

Non ero presente neanche quando alcuni disperati sparavano letame sulla polizia per far valere i loro diritti sull'Europa unita... Perchè è unita vero?

 

Potrei elencarti numerosi altri fatti.. ma è solo per far capire che anche in un mondo contemporaneo.. dove sembra che non accada nulla in realtà stiamo subendo una metamorfosi sociale ed economica che ci lascia totalmente nell'incertezza... e il futuro?..

 

Infine, penso che anche il bravo soldatino che si è trovato in prima linea durante le varie guerre che si sono succedute fino ad adesso, se si fosse trovato altrove lo avrebbe preferito volentieri credimi!... e questo vale per tutte le nazioni di questa terra...

 

eppure, anch'io come "lettore" della storia stimo e ammiro quel soldatino che si è fatto un mazzo così, che non un singolo partecipante ai reality tv...

specialmente del grande fratello.... e questa si che è retorica!

ciao marco

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Si, di derelitti e sbandati ne ho incontrati anch'io. Anche gente che combatteva per pochi dollari.Per fortuna non ero così e non lo sono nemmeno diventato.Però credo che non avrei problemi a ritornare in luoghi simili.Lavorando in CRI non è poi così impossibile......

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