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Unità Ausiliarie E Minori Della Marina Militare


gichiano

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Bravo e grazie, GICHIANO! :s20: Basta che galleggino (o che abbiano galleggiato :s01: ) va sempre bene, quindi posta pure! :s20:

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per gichiano: il rimorchiatore d'altura che affianca il Forte è l'Atlante (A 5317).

 

per tutti:

una vera chicca perchè ho trovato in internet che fine ha fatto la M.O.C. 1206. Dai vari testi questa MOC risulta incagliata e perduta nel Mar Rosso nel dicembre del 1955. Mi sono sempre chiesto che cosa ci facesse una nostra MOC nel Mar Rosso.

Intanto risulta che l'ultimo suo nome è stato Af Al Pi Chen.

 

moc120601lct147exmichelcs5.jpg

La nostra ex MOC 1206 nel Museo di Haifa

 

inizialmente aveva il nome di Michele Parma nella Marina Mercantile e poi ragazzi per chi è ferrato più di me in inglese traduca.....comunque il testo è abbastanza comprensibile.

 

Af Al Pi Chen was completed as a tank landing craft mark 2 (TLC 147) in Dec 1942. She remained in the British home waters and was converted into a Landing Craft Rocket at Portsmouth Dockyard from March through May of 1943 ((LCT®147). The conversion allowed firing of approximately 1000 rockets in preparation for a landing. There were five reloads stored below deck. The rocket stands and false deck could be disassembled after the initial assault if needed. During June of 1943 she was transferred to the Mediterranean where she served during the invasion of North Africa. She was paid off from British service in May of 1945.

In March of 1946 LCT®147 was transferred to the Italian Navy. Sometime after this she was purchased by an Italian shipping company and renamed Michael Parma. She was used to haul agricultural products.

In 1946 the ship landed up in the hands of the 'Mosad le Aliyah Bet', one of the primary forces resisting the strict British immigration quotas from 1934-1948. During this era of clandestine immigration, 122,419 people were brought to Israel by 116 ships (the vast majority between 1945-1948). Af Al Pi Chen sailed just weeks after the famous Exodus 1947 episode. She was named after this event, Af Al Pi Chen means "nevertheless" or "in spite of it all". On 17 September 1947, Af Al Pi Chen departed Formia, Italy with 434 holocaust survivors crowded on board. She was heading toward the southern part of Palestine when she was detected by a British plane and intercepted by 4 British destroyers. There was a short struggle during which the ship rammed one of the destroyers. At last the British boarding teams took over Af Al Pi Chen and she was towed to Haifa bay. The immigrants were taken to internment camps in Cyprus, most eventually made their way to Israel in 1948.

In June 1948 the British mandate expired and the newly created Israeli Navy was scrounging for any available ship in the junkyard. Af Al Pi Chen was one of the ships they found and she participated in the 1948 Israeli independence war as a training ship.

In 1956 (Operation Musketeer) she became a tank landing craft one last time. Although her engines were broken down, it was planned to push her with a tugboat to land tanks near Gaza strip. The Israeli Defense Forces took over the area before Af Al Pi Chen arrived so the landing was no longer needed.

Af Al Pi Chen was decommissioned in 1958. In 1968 she was moved ashore and became the centerpiece of the Clandestine Immigration and Navy Museum museum in Haifa.

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da base artica, marco

io sara che volevo sempre finire su un rifornitore di squadra (mi misero a merano nei alpini genieri -artificiere x 3 anni), ma sono navi che mi hanno sempre fatto ....belle, belle.

francesco morosini 1943

francescomorosini1944is3.jpg

miraglia 1942

miraglia2303vfx3.jpg

RD20 dragamine 1940

rdbe1.png

motozattea mz 774 -2 serie - 1942

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salutoni marco

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da base artica, marco

io sara che volevo sempre finire su un rifornitore di squadra (mi misero a merano nei alpini genieri -artificiere x 3 anni), ma sono navi che mi hanno sempre fatto ....belle, belle.

francesco morosini 1943

francescomorosini1944is3.jpg

miraglia 1942

miraglia2303vfx3.jpg

RD20 dragamine 1940

rdbe1.png

motozattea mz 774 -2 serie - 1942

mz7742tc5.png

salutoni marco

 

@Marco

Per le foto riprodotte da stampa bisognerebbe citare la fonte... onde evitare problemi di copyright con la casa Editrice... :s68: :s02:

La terza e la quarta immagine sono tratte da:

E. Bagnasco, E. Cernuschi, Le navi da guerra italiane 1940-1945, Parma, Albertelli, 2004

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Le navi ausiliari per me hanno un fascino in più, non sono le prime donne della MM, ma senza di esse sarebbe difficile far funzionare la struttura. Mi ha sempre affascinato scattare immagini di queste unità, anche per il fatto che sono meno conosciute.

Grazie a chi a postato questi scatti.

 

Per la ex Moc musealizata, complimenti per la scoperta in rete. Almeno io non avevo notizie di questa musealizzazione...

Lì hanno dato lustro ad una motozattera nemmeno di loro costruzione...noi abbiamo "affettato" navi come, Garibaldi l.m., Montecuccoli, San Giorgio e San Marco...meglio non continuare la triste lista.

Modificato da malaspina
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A proposito di MOC e MTF, ho trovato sul monumentale volume di H.T. Lenton “British and Empire Warships of the WW2” ultima edizione Greenhill Books, 1999, le sigle di sette LCT (di cui 3 LCT Mark 1 e 4 LCT Mark 2), che vengono descritte come cedute alla Marina italiana con la sigla MOC, ma senza i numeri individuali. I dati per gli LCT Mark 3 sono purtroppo molto incompleti, e quindi mancano almeno 2 MOC e 3 MTF. Purtroppo le pubblicazioni americane di cui dispongo non forniscono un analogo dettaglio per gli LCT di costruzione americana.

 

Qualcuno mi sa dire se esiste una pubblicazione italiana che riporti i dati completi, ad esempio MOC 1202, ex GLS 438 ex LCT…?

 

Francesco De Domenico

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Qualcuno mi sa dire se esiste una pubblicazione italiana che riporti i dati completi, ad esempio MOC 1202, ex GLS 438 ex LCT…?

 

La MOC 1202 e le sue gemelle vengono brevemente descritta anche sull'Almanacco di Giorgerini e Nani. Non so se esistano pubblicazioni specifiche.

Modificato da brin
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Bello il dragamine RD20, assomiglia ad un...... "rimorchiatore" :s20:

 

*ahem* la R di RD stava appunto per "rimorchiatore"..... :s03:

 

i RD, che formavano una larga classe, credo una cinquantina di Unita', erano intesi come unita' "dual-purpose": rimorchiatore in tempo di pace e dragamine in tempo di guerra.

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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Grazie ma.... sono tutte LCT costruite in Gran Bretagna (non negli Stati Uniti) e poi si scambia sempre il dislocamento (come navi militari) con la stazza lorda (di quando erano navi mercantili) ...

Sapevo di aver toccato un argomento difficile (come i miei rimorchiatori ex francesi ex olandesi che nessuno aveva individuato come tali). Grazie comunque: sotto lo stimolo di Gichiano et al. continuerò a cercare.

 

Francesco De Domenico

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purtroppo il sito www.navsource a quanto pare è spirato, ma con i pochi dati in mio possesso ho visto LCT 330 su detto sito ed risultato costruito in USA e ceduto alla Royal Navy.

 

Prova ora funziona. Navsource si limita a dire che fu assegnato al teatro del Pacifico. http://www.navsource.org/archives/10/18/180330.htm

Modificato da brin
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Secondo i miei dati, negli anni della 2a G.M. e immediatamente successivi, su circa 3.000 LCT costruiti dagli Alleati in totale, 1561 sono stati progettati e costruiti dai britannici e 1435 dagli americani. Lo LCT (che gli inglesi all'inizio chiamavano TLC, poi si uniformarono al sistema americano di designazione) è "il" mezzo da sbarco inglese per antonomasia, come la LST è quello americano: pensate alla tragedia di Dieppe, tanto per cominciare ...

 

I modelli inglesi erano i Mark 1, 2, 3, 4 e 8. I modelli americani erano i Mark 5 e 6 (il 7 divenne poi lo LSM).

 

Il problema per noi è che le numerazioni dei battelli inglesi e americani coincidevano. Solo per i 178 LCT di costruzione americana consegnati alla Royal Navy venne aggiunta la cifra 2000, ma questo non basta evidentemente ad eliminare l’inevitabile confusione.

 

Vediamo ora modello per modello:

 

LCT (1), numeri 1 a 99 inglesi, lunghezza 151 e ¼ piedi fuori tutto, dislocamento 226 t standard/ 372 t piano carico, motori a petrolio Hall-Scott, 1000 bhp, 10 nodi.

 

LCT (2), numeri da 100 a 299 inglesi, 160 piedi, 296/453 tonnellate, motori Napier a petrolio, 1050 bhp, 10.5 nodi le prime serie, le successive diesel Davey- Paxman, 920/1380 bhp, 9.5/11 nodi.

 

LCT (3), prima serie numeri 300 a 499 inglesi, 190 piedi e 3/4 , 350/640 tonnellate, diesel Davey-Paxman, 920 bhp, 10.5 nodi. Seconda serie numeri 7001 a 7150 inglesi, 350/625 tonnellate, motori a petrolio Stirling, 2000 bhp, 11.5 nodi.

 

LCT (4), numeri 500 a 1368 inglesi, 187 piedi e ¼, 200/586 a 611 tonnellate, diesel Davey-Paxman, 920 bhp, 10 nodi.

 

LCT (5), numeri 1 a 500 americani, di cui 176 consegnati agli inglesi con numeri incrementati di 2000, 114 e ¼ piedi, 143/311 tonnellate (i modelli americani erano molto più piccoli perché inizialmente progettati solo per il trasbordo di carri armati dalle navi trasporto alla spiaggia e non per le traversate d’altura), diesel Gray, 675 bhp, 8 nodi.

 

LCT (6), numeri 501 a 1465 americani (due soli consegnati alla Royal Navy), 119 piedi, 143/310 tonnellate, diesel Gray, 675 bhp, 8 nodi.

 

LCT (7), modello americano poi ridenominato LSM.

 

LCT (8), numeri 4001 a 4200 inglesi, 231 e ¼ piedi, 657/895 tonnellate, diesel Davey Paxman, 1840 bhp, 12.25 nodi.

 

Allego una serie di immagini e di dati che vengono dal libro “Allied Landing Craft of World War Two”, Arms and Armour Press, 1985, la ristampa di un manuale del 1944 dell’Intelligence americana che è stato uno dei miei primi libri di navi perché mi fu regalato negli anni ’50 dal comandante Cova della corvetta “Portoferraio” (Navigazione Toscana), che l’aveva trovato a bordo della nave, l’ex corvetta americana ALACRITY della classe Flower di costruzione canadese.

 

Come è evidente gli LCT inglesi e quelli americani sono molto ma molto diversi, molto lunghi i primi e molto tozzi e squadrati i secondi. Le MOC e le MTF di cui ci stiamo occupando sono tutti modelli inglesi. Tra poco vi manderò qualche ulteriore elemento su questa materia.

Francesco De Domenico

 

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Veniamo ora alle nostre MOC e MTF. E’ un esempio da manuale della difficoltà di questo tipo di ricerche. Voglio partire ancora una volta dai dati del versante anglosassone. Secondo il libro di H.T. Lenton che ho già citato, sette LCT inglesi Mark 1 e 2 vennero acquisiti dalla Marina Militare come MOC. Quindi non LCT (3), come sostengono il Jane’s e altre fonti, ma modelli precedenti: sta qui la novità più rilevante di quanto scritto dal Lenton. Verosimilmente, però, gli MTF erano ex LCT (3).

 

I tre battelli del tipo LCT (1) (226/372 tonnellate di dislocamento) sono:

 

LCT 4, varata il 23.12.1940 da Vickers-Armstrongs (Walker);

 

LCT 9, completata nel novembre 1940 da Fairfield a Govan (Glasgow), successivamente divenuta il mercantile “Ostfjord”;

 

LCT 17, varata il 2.11.1940 e completata il 26.11.1940 da Hawthorn Leslie a Hebburn-on-Tyne.

 

I quattro battelli tipo LCT (2) (296/453 tonnellate) divenuti MOC sono invece:

 

LCT 136, varato il 23.12.1941 e completato il 27.3.1942 da Stockton Construction di Thornaby, poi trasformata nel mezzo lanciarazzi LCT ® 136, poi ancora nel 1945 divenuto il mezzo d’appoggio NSC (L) 76. Quest’ultimo era un adattamento dei mezzi da sbarco a pontoni recuperi, attrezzati con una biga di carico (bipode) della portata di 50 tonnellate, molto utili per sgombrare i porti colmi di relitti dell’immediato dopoguerra;

 

LCT 140, varato il 4.10.1941 e completato il 20.1.1942, sempre da Stockton a Thornaby, più tardi divenuto LCT ® 140 e a fine guerra NSC (L) 77. Non credo che questo sia divenuto la MOC 1206 e più oltre spiegherò perché;

 

LCT 147, varato il 23.9.1941 e completato il 26.12.1941, sempre da Stockton a Thornaby, più tardi divenuto LCT ® 147 e a fine guerra NSC (L) 79;

 

LCT 171, varato il 17.1.1942 e completato il 15.4.1942, ancora da Stockton, successivamente LCT ® 171 e poi ancora NSC (L) 50.

 

Fin qui i dati di Lenton. Veniamo ora ai dati italiani.

 

L’unica certezza che ho (in base al “Repertorio di Marina Mercantile” di Barbensi e Spazzapan dell’AIDMEN) è che LCT 140 poi NSC (L) 77 diviene nell’agosto 1946 il mercantile “PARMA”, (non “Michele Parma” né “Michael Parma”) del Lloyd Mediterraneo di Roma, 363 tsl e 286 tsn. Il 1.12.1950 (dopo l’adesione dell’Italia alla NATO) viene acquistato dalla Marina Militare come MOC 1206 ed entra in servizio il 1.10.1952. Sempre secondo il “Repertorio di Marina Mercantile” viene noleggiato dall’Agip per ricerche petrolifere negli anni ‘50 e il 20.12.1955 si perde per incaglio nel Mar Rosso.

 

La ragione per cui MOC 1206 ex LCT 140 non può essere il battello israeliano descritto da Ostro è abbastanza semplice. Quel battello, descritto come ex LCT/LCT ® 147, risulta già nelle mani del Mossad nel 1946/47. Non poteva quindi essere già transitato nella Marina Italiana, o comunque non poteva essere stato ribattezzato MOC 1206, perché questo tipo di sigle furono assegnate solo a partire dal 1950.

 

 

 

 

C’è una ulteriore complicazione in materia: il nome PARMA è stato assegnato nel giugno 1950 anche ad un altro mercantile ex mezzo da sbarco inglese, questa volta non un LCT, ma una Z-Lighter, cioè un modello di chiatta autopropulsa usata dagli inglesi nel Mediterraneo, la Z 36. Il battello, della Soc. Trasporti Rappresentanze di Navigazione di Parma, 149 tsl e 115 tsn, risulta radiato nel 1963.

 

Andiamo avanti in questo groviglio. MOC 1202 risulta essere l’ex mercantile “CITTA’ DI CIVITAVECCHIA”, armatore sconosciuto, 716 tonnellate di dislocamento, acquistato nel 1948 dalla Marina Militare con la sigla provvisoria GLS 438, poi dal 1.5.1950 MOC 1202, in servizio l’1.9.1951. Non so se questo è l’ex LCT 330 inglese, del modello LCT (3).

 

Anche qui tanto per aggravare la confusione occorre aggiungere che c’era un altro “CIVITAVECCHIA” del 1947, ex “ENRICA” (?), ex LCT 361, 382 tsl, acquistato nel 1952 con lo stesso nome dall’armatore STRANA di Civitavecchia, nel 1954 venduto a Venezia come “C.14” e demolito nel 1955.

 

MOC 1203 è l’ex mercantile “SANDALIA”, ex LCT…, dal febbraio 1947 del Lloyd Mediterraneo di Roma, 460 tsl e 374 tsn. Nel 1.12.1950 viene acquistato dalla Marina Militare come MOC 1203, radiato l’1.1.1955 e rimesso in servizio l’1.12.1955.

 

MOC 1204 è l’ex mercantile “FIUMICINO”, 711 tonn. di dislocamento, armatore non noto, acquistato nel dicembre 1950 dalla Marina Militare ove entra in servizio il 4.10.1951. Anche qui attenzione perché c’era un altro “FIUMICINO”, sempre di armatore non identificato, ex LCT 322, varato il 18.3.1942 da Tees-Side Bridge a Middlesbrough, 457 tsl, 303 tsn e 509 tpl. Nel 1954 questo FIUMICINO viene ceduto alla Compagnia di Navigazione Mediterranea di Civitavecchia assumendo il nome di “BONACCIA”.

 

MOC 1205 era l’ex mercantile “CAGLIARI”, ex LCT…, armatore non noto, 711 tonn. di dislocamento, acquistato dalla Marina Militare il 1.12.1950 e in servizio il 3.12.1951.

 

MOC 1207 è forse l’ex LCT 170 (o il 171 citato da Lenton?), varato da Stockton a Thornaby il 3.1.1942 e completato il 9.4.1942, poi divenuto a fine guerra l’NSC (L) 50. Quest’ultima sigla è comune agli ex LCT 170 e 171, quindi anche qui c’è qualche confusione

 

Allego un altro po’ di immagini dell’ex manuale dell’Intelligence americana.

 

 

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lct0003sq6.jpg

 

lct0004fs8.jpg

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Caro Gichiano,

 

scusami per il ritardo nella risposta. E' effettivamente un LCT(3), ma non credo che il nome sia ROMAGNA.

Nella marina mercantile italiana sono transitati almeno una trentina di LCT ex inglesi (il Mediterraneo ne era pieno nel 1946-47). Ma individuarli tutti è un lavoro non di poche ore. Confesso che anche per questo avevo chiesto aiuto...

 

Francesco

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per di domenico: ormai è un po' di tempo che predispongo a livello personale delle schede tecniche sulla navi italiane e per quanto riguarda le MOC ti pongo all'attenzione la MOC 1202 ove riporto un articolo di Aldo De Florio tratto dal Notiziario n. 6 del 1999 e che credo sia esaudiente.

 

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saluti giovanni

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per di domenico: ormai è un po' di tempo che predispongo a livello personale delle schede tecniche sulla navi italiane e per quanto riguarda le MOC ti pongo all'attenzione la MOC 1202 ove riporto un articolo di Aldo De Florio tratto dal Notiziario n. 6 del 1999 e che credo sia esaudiente.

 

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img145vn9.jpg

 

saluti giovanni

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Caro Ostro (Giovanni),

 

da comune di 2^ classe a comune di 2^ classe: grazie del pezzo di Aldo De Florio. Mi permetto però di insistere: gli LCT inglesi (costruiti dagli inglesi e non dagli americani: De Florio in proposito afferma prima una cosa e poi il suo contrario, e sbaglia) erano molto caratteristici e perciò facili da riconoscere (come MOC 1202). Credo di averlo dimostrato con le foto che ho inviato: gli LCT inglesi erano molto più adatti ad esser riutilizzati come mercantili, perché più marini, di maggior portata, autonomia ecc . Gli LCT americani erano battelli tipicamente militari, concepiti per esser caricati (e scaricati in mare) dalle LST e dalle LSD; meno adatti alla conversione in mercantili.

Se MOC 1202 è l'ex LCT 330, è stato varato il 18.6.1942 e completato il 7.7.1942 da Stockton Construction di Thornaby come LCT(3) del terzo batch ordinato (e non "nel 1943").

A proposito: secondo me i MOC in origine erano nove (e non sette). E comunque io mi chiamo De Domenico e non Di Domenico.

Un saluto cordiale

Francesco De Domenico

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Grazie per queste foto di queste belle navi...si perchè a me piacciono anche le navi ausiliari, colonna portante della squadra d'altura.

 

Vorrei suggerire ai moderatori se del caso, di costituire un archivio specifico in cui convogliare tutti questi topic fotografici delle nostre unità navali, suddividendole in : unità di squadra, ausiliarie e sommergibili.

Così facendo ogniuno avrebbe a disposizione e di facile consultazione un bell'archivio di immagini.

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Il Capo Rizzuto (chiamato generalmente Rizzuto anche su pubblicazioni dell'Ufficio Storico ma il suo nome effettivo era appunto Capo Rizzuto) nel periodo della foto è ormai adibito a traghetto per il personale e lo si nota dal tendone parasole . Faceva la spola tra l'Arsenale o la Stazione Torpediniera e le Isole di San Pietro e San Paolo.

Modificato da ostro
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ma qui ci si da sotto oggi mi sto proprio divertendo con queste belle foto

grazie a tutti e se qualcuno ha qualche bella foto di aliscafi classe sparviero tipo gheppio falcone o altri mi piacerebbe vederle io questi aliscafi li ho visti a trapani nel 1992 forse

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