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Le Tombe Di Chersi E Del Ben


Totiano

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sapete sicuramente di chi sto parlando, sono i due corpi rinvenuti nelle acque di Haifa dopo l'affondamento dello Scirè.

 

sul forum di Uccio c'è un seal israeliano che sta aiutando delle familie italiane nella ricerca dei familiari ma dice di non aver trovato i luoghi dell'ultimo riposo di queste persone

http://sommergibili.forumfree.net/?t=34775226

 

a me sembra di ricordare che siano stati portati in Italia assieme alle salme recuperate dallo scirè negli anni 80, qualcuno ne sa di più?

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Visitatore Marcuzzo
a me sembra di ricordare che siano stati portati in Italia assieme alle salme recuperate dallo scirè negli anni 80, qualcuno ne sa di più?

 

Sapevo anch'io così. Vedremo cosa dirà il C.te Capriotti in merito, può darsi che ci siano state delle eccezioni...

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Sto indagando anch'io.

 

Per quanto ne so, all'epoca della missione dell'A***o, i corpi di Chersi e Del Ben si sarebbero trovati "in Puglia", in un non meglio precisato "ossario".

 

Work in progress...

Modificato da Pesce persico (e costruttivo...)
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hai ragione Luca!

ho visto ma non è definitiva... per le tumulazioni ad Haifa parla di tomba nr. 2 e nr. 3 (citando borghese); successivamente nesi dice che gli israeliani hanno trovato la tomba di del ben ma non quella di chersi, che immaginano sia una ignota "per una serie di motivi".

nessun accenno al rimpatrio delle 2 salme però!

Modificato da Totiano
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  • 2 weeks later...

Le ricerche sembra procedano anzhe se è molto difficile individuarle

Sicuramente il sig. MICHAEL GOTTSCHALK merita tutto il nostro apprezzamento per il continuo lavoro di ricerca che sta facendo, contattando persone in tutto il mondo!

quelli che seguono sono un po il punto della situazione, sperando di giungere a una soluzione perchè di tombe rese anonime dal tempo ce ne sono troppe

 

cominciamo con questa foto, tratta da libro di Nesi "Scirè" e che ritrae il cimitero di Haifa

25001680wa6.jpg

 

questa è una delle ipotesi: ci sono 2 croci simili affiancate e senza nome. secondo Michael sono le più probabili. però croci cosi strane non mi convincono...

tra l'altro, se ho ben capito, sono nel cimitero tedesco

012lx6.jpg

006dx0.jpg

 

questa è un'altra ipotesi, non ci sono lapidi o altro però

010af0.jpg

011xd8.jpg

 

queste le parole dell'ultima mail con cui mi inviava le foto. il libro di cui parla non è quello di Borghese ma il già citato di Nesi. a breve parlerò con Capriotti...

For over 3 months now, I have painfully walked all over the graveyards in Haifa. in addition I have written to CWG in London, WAR DEP in ROME, and to Italian Navy Officeres alive...

 

therere these possibilities:

 

1. WE MIGHT NEVER FIND THESE GRAVES.

2. THEY MIGHT BE THE GRAVES IN THE MILITARY GRAVEYRAD IN HAIFA MARKED: A SAILOR from WW2 1939 -1945 KNOWN ONLY TO GOD.

3. THEY MIGHT BE THE 2 GRAVES WITH OLD WOODEN CROSSES- AND NO NAMES ATTACHED.

4. THEY MIGHT HAVE BEEN MOVED TO ITALY in 1984 WHEN ALL THE BONES FROM THE SUB WERE MOVED TO BARI, ITALY.

5. THEY MIGHT BE IN THE GERMAN-TEMPLAR GRAVEYARD WITHOUT NAMES , in HAIFA.

 

not easy. I know.

 

I have been forwarded with a photo of 3 pages in an ITALIAN BOOK from 1950, when an Officer named AVIAN wrote that he saw the graves in the BRITISH MILITARY GRAVEYARD IN HAIFA.

 

I did not find them....

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  • 2 weeks later...

13fr1.jpg

 

una ulteriore foto di tombe senza nome.

queste sono state trovate nel cimitero dei poliziotti inglesi 15 yard a nord del cimitero dell'esercito inglese. tutte le tombe attorno q ueste croci in legno sono tra il 1941 e il 1943.

 

anche se non sono esattamente una a fianco dell'altra mi sembrano molto verosimili...

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una grande notizia: sembra che siano davvero loro le tombe dei 2 incursori seppelliti con tutti gli onori militari dagli inglesi!

 

sono alla ricerca, in questo periodo, del TV Arduino Avian che negli anni 60 individuò le tombe, almeno stando al libro di Nesi "Scirè". nessuno ha notizie?

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  • 2 weeks later...

Non ci crederete ma questa storia ha un lieto fine. già temevo per l'incuria delle tombe e invece...

 

Nel 1965 il consolato d'Italia in TelAviv imposto le pratiche per l'esumazione dei militari italiani sepolti nel cimitero inglese di Kayatt beach - Haifa.

Vi erano 5 salme di cui 4 di Marina e uno dell'aviazione.

 

le 3 delle 4 salme furono riconosciute ma non la quinta e all'appello, stando a quanto detto anche, ad esempio, da Borghese, mancavano i resti del cap (CM) Egil Chersi.

 

sembra che la salma di del Ben fosse tumulata in area H, fila "D" nr.2, riconoscibile grazie alle pistrine o a qualcosa inciso sulla croce.

l'unica la salma "ignota" era tumulata in area "H" fila "C" nr.13

 

arrivati i resti in Italia la mamma richiese il corpo di Del Ben, che fu tumulato a Gradisca d'Isonzo.

Il supposto corpo di del Cap. Chersi, mai ufficialmente riconosciuto, giace invece nel cimitero dei caduti d'oltremare a Bari

 

Ho già inviato una mail al sig. Gottshalk, che ringrazia betasom tutta per i lavoro svolto!

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Sarebbe il caso di spolettare i nostri agenti in terra isontina* e barese per verificare, nel cimitero di Gradisca e in quello dei Caduti d'Oltremare, se le sepolture siano indicate.

In alternativa si potrebbero contattare le direzioni dei cimiteri.

 

 

*Argo?

Modificato da GM Andrea
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Ottimo!

 

Ma le notizie (se si può sapere) da che fonte provengono?

 

Onorcaduti, per il momento anticipate in maniera ufficiosa in attesa della lettera ufficiale di risposta... Comunque assolutamente affidabili!

 

l'unica cosa che non mi hanno saputo confermare è se i resti del Chersi, a Bari, sono state in qualche modo contrassegnate.

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  • 3 weeks later...

Si lo so, vi ho fatto attendere un sacco di giorni e vi chiedo scusa: gli impegni personali, come forse avrete notato anche dall'assenza del sottoscritto nella sezione collezionismo, mi tengono lontano dal forum (anche se vigilo nella mia sezione in modalità "navigazione silenziosa". :s03: ) ... ma credo che la notizia che sto per darvi, con la relativa foto, possa in parte farmi perdonare. :s10:

 

Missione compiuta: la tomba di Dal Ben è proprio a Gradisca!!!

 

 

Brevemente vi racconto quanto accaduto: venerdì 22, recatomi presso il camposanto ho trovato i due custodi che erano impegnati in alcuni lavori. Chiesto loro se per caso sapessero dove fosse sepolto il caduto del sommergibile Scirè (tra me e me ho pensato: di sicuro di un defunto così importante non è necessario nemmeno fare il nome!) i due confessarono di non averne mai sentito parlare. Fatto nome e cognome il risultato non cambiò di molto: i due custodi mi spiegarono molto gentilmente che quel camposanto esiste dagli anni 60 e che probabilmente il Dal Ben era stato sepolto nel vecchio cimitero non più esistente: secondo loro erano quindi elevatissime le possibilità che fosse stato esumato e spostato altrove o sepolto nella fossa comune. A questo replicai che la salma arrivò in Italia da Israele nel '64: ecco allora che le possibilità che fosse stato sepolto proprio in quel cimitero dove mi trovavo iniziavano a farsi più concrete; ad ogni modo i gentilissimi custodi, che qui desidero ringraziare pubblicamente per la cortesia e disponibilità, si offrirono di aiutarmi nella ricerca consultando i registri disponibili presso il loro ufficio: mi lasciarono così un numero di cellulare presso il quale contattarli in modo da fissare un appuntamento per questa ricerca. Nel congedarmi da loro mi indicarono comunque quale fosse la parte più vecchia del camposanto dove erano ubicate le sepolture più vecchie... decisi così di passare da lì sperando in un piccolo colpo di fortuna: superate delle tombe situate in terra, incrociai una parete con dei loculi e passati alcuni di questi lamia attenzione venne attirata da una lapide con più iscrizioni delle altre... era il luogo dove riposa il Dal Ben.

 

dalben1uu7.jpg

 

 

Confesso che mi sono sentito in soggezione davanti a quella lapide... ma anche rattristato per il fatto che non fosse così nota come speravo e che non fosse stata onorata così come doveroso. Ad ogni modo dopo alcuni minuti di raccoglimento in sua memoria e dei suoi compagni, una volta uscito dal cimitero, non ho potuto fare a meno di dare la notizia "live" a Totiano... missione compiuta! :s01:

Modificato da Totiano
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Confesso che mi sono sentito in soggezione davanti a quella lapide... ma anche rattristato per il fatto che non fosse così nota come speravo e che non fosse stata onorata così come doveroso. Ad ogni modo dopo alcuni minuti di raccoglimento in sua memoria e dei suoi compagni, una volta uscito dal cimitero, non ho potuto fare a meno di dare la notizia "live" a Totiano... missione compiuta! :s01:

 

e credo che la mia emozione non fosse inferiore a quelal di argo75. pensate che pochi giorni fa mi facevano notare che sul libro di Nesi la tomba di Dal Ben è riportata addirittura in un'altro cimitero giuliano.

cosi meta della missione è compiuta!

 

ma c'è dell'altro...

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l'interesse che in Israele ruota attorno alle imprese dello Scirè è davvero incredibile. ci sono servizi su giornali e televisioni e una persona in particolare si è letteralmente dato fuoco per rintracciare le tombe di Chersi e Dal Ben: l'incursore in pensione MICHAEL GOTTSCHALK.

 

mi ha recentemente inviao questa mail, che. confesso, mi ha riempito di orgoglio:

 

 

FAR FROM THE EYE-------NEAR TO THE HEART

 

ON THE EMPTY GRAVE IN HAIFA

 

WITH HONOR

 

FROM

MICHAEL (MIKI) GOTTSCHALK

 

ISRAEL NAVY SEAL.. RETIRED.

 

 

JAN 2009

WE SELUTE THE HEROES FROM THE 10 FLOTTILA

 

unita a questa foto, scattata sul siti ove gli avevo indicato erano tumulati gli incursori italiani.

tombachersihaifagc9.jpg

 

e a questa sullo scire

subsuscirxi3.jpg

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Grazie Argo! I nostri agenti a nord-est non deludono mai.

 

Rimane da rintracciare la tomba di Chersi.

 

Se non abbiamo nessuno a Bari, si potrebbe scrivere alla direzione del Sacrario...non dubito che abbiano i registri in ordine

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Stefano (Argo 75), questa lettera credo sia per te... (ho cancellato il tuo cognome, ovviamente!) :s20: :s02:

 

Dear Mr --------,

 

I am writing to thank you for youe photo, of the grave of EUGENIO DAL BEN .

 

as I am from the ISRAEL NAVY SEALS 13, I have dived down to the famouse SUB ~SCIRE~. we learnt a lot from the ITALIAN X FLOTTILA, and CDR CAPRIOTTI helped us in our first war to get successfull Navy War in 1948.

 

all the equipment in our unit was from Italy. the rubber suits were from PIRELLI, and the Oxygen diving apparatus was from CRESI.

 

We honor the X FLOTTILA from ITALY, and the brave men that died on the SCIRE.

 

I am very gratefull for you help and excellent photo of the GRAVE of E. DAL BEN.

 

Sincerely,

 

MICHAEL (MIKI) GOTTSCHALK.

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Michael Gottschalk mi ha pregato di postare sul forum questa sua mail, indirizzata a un interlocutore italiano (si chiama Miki anche l'interlocutore) in contatto con un parente del cap. (CM) Chersi. mi sono solo permesso di sostituire i nomi con le iniziali per motivi di Pivacy. credo che ogni commento sia superfluo...

 

 

 

Miki ,

 

there is one more thing you can do for me. It is about Young Chersi feelings. please tell him.

 

Please tell him not to be sad.

 

out of all the crew of the SCIRE , we , out here remember Cap E. Chersi & E. Dal Ben, as so many saw them on the internet, on the radio, and in the wide search.

 

tell him that we at the SH 13- ISRAELI NAVY SEALS, we grew up on the story of the brave fighters of the X FLOTTILA, and the special Sub SCIRE.

 

tell him we dived down to the Sub. it is a real Memorial for all frogmen out here.

 

tell him that I have been down almost every day near his grave in Haifa . in silent respect.

 

tell him that his bones are in Italy , but his heart and soul are in Mount Carmel were the Profit Elija was.

 

only 1% of Italians ever visit the Holy land in their lifetime. Cap Chersi lived and died for his country, and we, the ISAERLI SEALS remember him.

 

I will be happy to receive /return emails with him. please give hime my email. he can write in ITALIAN. F. Di C. can translate . easy.

 

Thanks to -M.H.- his name is back with us . we honor and remember.

 

on the 13 JAN every year I shall put flowers on his original-grave in Kayat beach. every year.

 

In Full Honor, and Respect,

 

MICHAEL (MIKI) GOTTSCHALK

ISRAEL NAVY SEAL. RETIRED.

HAIFA. ISRAEL.

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tell him that we at the SH 13- ISRAELI NAVY SEALS, we grew up on the story of the brave fighters of the X FLOTTILA, and the special Sub SCIRE.

 

:s15:

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:s10: Chissà che presto non possa darvi qualche notizia...

 

 

Trovati!!!!! :s20:

Ora posso darvi l'annuncio: sono riuscito a mettermi in contatto con la nipote (figlia di un fratello del Dal Ben). La signora è stata cordialissima e gentilmente mi ha invitato a passare da lei... seguiranno ulteriori! :s02:

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Trovati!!!!! :s20:

Ora posso darvi l'annuncio: sono riuscito a mettermi in contatto con la nipote (figlia di un fratello del Dal Ben). La signora è stata cordialissima e gentilmente mi ha invitato a passare da lei... seguiranno ulteriori! :s02:

 

 

sei un grande! aspettiamo notizie!

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qualche link a forum/siti israeliani in cui viene citata la ricerca effettuata da betasom e la foto di Argo 75. riporto integralmente la mail che mi è pervenuta...

 

I link sono i seguenti, se qualcosa non funziona per incomprensione

della lingua ebraica me lo farai sapere, cercherò di rimediare.

 

http://www.fresh.co.il/vBulletin/showthread.php?t=439176

ultima entrata

 

http://www.gshavit.net/wordDocs/NewsGeyzi.htm

nella pagina che si apre si vede la baia di Haifa

per vedere la lapide, premere sull'ottava scritta bianca da destra

quella

con punto interrogativo

scendere sul primo intervento del 30.01.2009

 

http://www.itamar-books.co.il/

Questo è solo un promo. I credit appiano nella 12° riga sotto la foto

della

lapide per motivi tecnici.

Nella edizione definitiva il Nome del Sig. Stefano Porcu, che ringrazio

moltissimo, sarà sotto la foto.

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un'altro link (in effetti prende il posto del 3° link nel mio precedente post)

http://www.itamar-books.co.il/?mode=nl&n=60

 

Mi dice il mio interlocutore, praticamente colui da cui sono iniziate le ricerche, che Itamar si occupa di libri rari ed ha pubblicato la sua richiesta di informazione su Chersi e Dal Ben in questo suo sito ed anche in una rubrica radiofonica che lui conduce nella radio nazionale di Israele. Il suo appello ripetuto ha riscosso vasto interesse e la partecipazione di molte persone, in Israele, alle ricerche

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un articolo da un giornale israeliano: Haaretz.com (credo sia l'equivalente del Corriere della Sera, spero di avere capito bene).

lo trovate al link: http://www.haaretz.com/hasen/spages/1061964.html

 

The Makings of History / An underwater Italian mystery

By Tom Segev

 

On August 10, 1942 an Italian submarine named Scire approached the Haifa coast. Its objective was to sink British ships anchored in the port. The Italian navy was known for its operational excellence, and its commandos were equipped with a "mini submarine," a sort of underwater jet ski called a "pig" in Israeli naval lingo, which was used for demolition operations. But the British managed to locate the Scire in time, and sank it.

 

The remains of the submarine rest to this day on the ocean floor, about 10 kilometers north of Haifa. The human remains were recovered in 1984 and brought to Italy for burial. But two of the sailors, Egil Chersi and Eugenio Dal Ben, were considered missing until recently. Their bodies washed ashore at Kiryat Haim four days after the submarine was sunk. Various sources reported that the British had buried them in Haifa, but no one knew where exactly. Advertisement

 

 

One day, Egil Chersi's nephew asked an Israeli dentist living in Italy to help him find his uncle's burial place. The dentist wanted to help and got some of his acquaintances involved in the effort. And that is how a mystery was created that many people were eager to solve, including by means of newspaper articles and radio spots, and in time also through the Internet.

 

There is almost no limit to what people are willing to do for the dead. Take Michael Gottschalk, a Defense Ministry retiree who is now 73 years old. In the 1950s Gottschalk served in Shayetet 13, the Israel Defense Forces elite naval commando unit. He never forgot the Italians' contribution to his unit's equipment, including wet suits and diving gear. The "pigs" were also built after the Italian model. Gottschalk remained grateful to the Italians. The mystery of the divers whose burial place was unknown fired his imagination: He decided to find them.

 

From grave to grave

Gottschalk became obsessed with the story, and devoted all his time to it over the past few months: He neglected his friends; his wife nearly left him. One can understand her feelings - there are no fewer than seven burial sites in Haifa where the two could have been interred, and Gottschalk went through them one after the other, day after day, from grave to grave, tombstone to tombstone, making notes, taking photographs, plotting maps. It had to be there somewhere, he kept reassuring himself.

 

He spent his nights corresponding with the war commemoration authorities in Britain and Italy, and was a tireless pesterer. Many people volunteered to help him.

 

In the course of his quest he happened upon a small burial site on Haifa's Jaffa Street that the British had named the "Cemetery for Undesirables," a place where they interred the bodies of those who for various reasons could not be buried in the regular cemeteries. One of the tombstones bears the name of a man called Michael Smith, evidently a Jew who converted to Christianity. Beneath a Star of David the following words are engraved in Hebrew: "I was a great sinner and I earned hellfire, I trusted in the Lord Messiah and in his blood forgave." There is doubtless a story behind Smith's fate - but it was not the story Gottschalk was after.

 

In the British cemetery at Hof Hacarmel, Gottschalk found an Arab caretaker who said he had inherited the post from his father, and that his father had told him that five bodies were exhumed back in 1965. The Italian consul was among those present on that occasion. Initially, Gottschalk was inclined to ignore the story, but in a small plot, hidden from view, he discovered two graves without cross markers.

 

By that point, he had received the following information from Italy: The two missing sailors might be buried in graves numbered 2 and 3, but it was not known where they were. Gottschalk went back to the hidden cemetery plot and found that the graves lacking cross markers were indeed numbered 2 and 3. Once a sailor, always a sailor. Gottschalk decided to pay final respects to the two Italian divers. He purchased two metal crosses, painted them black and placed them on the graves. That was his good deed for the day.

 

But one of his Internet buddies, an Italian navy man, had meanwhile been nagging the defense ministry in Rome, and following his pestering the clerks located a file indicating that the caretaker at the little cemetery in Haifa was correct: Five bodies had indeed been exhumed in 1965 and transferred to Italy for reburial. Among them was one of the two divers, Eugenio Dal Ben, and another was apparently Egil Chersi, too, although the latter could not be positively identified and was buried anonymously as a result. The families had been notified; only Chersi's nephew did not know.

 

"It's true there was actually no mystery," Gottschalk said this week, "but I solved it." He learned a great deal about his city's history and made many friends, all of whom have a soft spot for the mysteries of the sea. On one of the two graves he discovered, Gottschalk placed a flower vase and a sign with the name of the diver who was never positively identified. His heart remains in Haifa, not far from where the prophet Elijah lived, Gottschalk wrote the family.

 

la nostra base non è citata direttamente, questa volta, ma ne traspare l'esistenza...

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E' con grande piacere che posso dare alla Base la notizia che ieri ho potuto incontrare la Signora Viviana, nipote di Eugenio Dal Ben.

La Signora mi ha ricevuto nella casa di famiglia dove il Dal Ben crebbe... un'emozione unica! Confesso che inizialmente ero un po' intimorito di poter risultare invadente nell' interessarmi a quella che per loro è stata una tragedia di famiglia ma è stato un timore durato pochissimo: la signora Viviana mi ha immediatamente messo a mio agio affrontando lei stessa l'argomento. Nel corso del nostro incontro, una mezz'ora circa di gradevolissima conversazione, mi ha raccontato quanto a suo tempo appreso da sua nonna, madre di Eugenio. La famiglia Dal Ben è originaria della zona di Gradisca d'Isonzo: lì infatti si trovava allo scoppio della prima guerra mondiale (ricordo che in quell'epoca era territorio austriaco); da qui sfollarono poi a Treviso dove nacque, nel 1915, Eugenio. A guerra conclusa, nel 1919, la famiglia ritorna nella propria casa, quella presso la quale ieri ero ospite, e quì, a due passi dal fiume Isonzo, si svolge l'infanzia del futuro incursore di Marina: quel fiume così vicino sarà per Dal Ben una formidabile scuola che permetterà al giovane di diventare un nuotatore provetto sfidando le forti correnti che caratterizzano questo corso d'acqua. Passano in fretta gli anni ed il Dal ben si trasferisce a Pola dove è insegnante di educazione fisica... decide poi di arruolarsi come volontario in Marina Militare. E qui la prima, enorme grande sorpresa: la signora Viviana mi racconta che Egenio Dal Ben fece parte del primissimo corso che formò i primi 80 incursori alle Bocche del Serchio... e che suo "compagno di corso" fu Luigi Durand de la Penne... non ho parole per descrivervi la mia emozione nel sentire quel racconto. La narrazione di quelle vicende compie ora un brusco salto temporale... il tragico destino che ha visto come protagonista lo Scirè si è già compiuto da tempo ma la famiglia non ha ancora notizie certe sul proprio caro: "prima dissero a mia nonna che era morto... poi che era disperso... poi che era prigioniero...", ma di notizie certe nemmeno l'ombra. Passano ancora gli anni e la guerra è finita da parecchio: sono i primissimi anni '60 e la signora Viviana insieme ad altri suoi familiari viene invitata a Varignano in rappresentanza di Eugenio Dal Ben in una manifestazione che celebra gli appartenenti al primo corso che formò i primi 80 incursori: qui vengono ricevuti con tutti gli onori che spettano a chi ha scritto la Storia e ricevono un segno tangibile della gratitudine che la Marina Militare prova per quegli uomini; per ciascuno di quegli 80 viene realizzato un anello con il jack della Marina Militare personalizzato con il nome di ogni singolo incursore al quale viene donato. Passa ancora un po' di tempo ma il loro caro ancora è lontano da loro... fino a quando giungono loro notizie da Israele: il destino fa sì che un loro concittadino imbarcato per motivi di lavoro su una nave passeggeri giunge ad Haifa ed abbia modo di conoscere un frate italiano che si occupava di curare un cimitero di guerra: sarà proprio questo frate che lo metterà al corrente che in quel cimitero sono sepolti due italiani... due marinai italiani che sono stati trovati sulla spiaggia di Haifa. Questo dettaglio sul ritrovamento dei due caduti ha generato nella famiglia il sospetto che il loro caro non sia morto a causa del bombardamento del sommergibile... sospetto che tuttavia non sarà mai possibile verificare: "non potremo mai sapere come sono andate le cose". Ma per Eugenio ancora non è possibile tornare a casa: i costi per il rientro della salma sono altissimi... ma ancora una volta il destino ha in serbo un alto incontro fortunato: siamo alla vigilia delle elezioni politiche ed in regione è presente per un comizio elettorale... Luigi Durand de la Penne.

De la Penne ricordatosi dell'amico Dal Ben volle andare a trovare la madre alla quale promise di impegnarsi per il rientro in Patria di Eugenio, promessa che verrà mantenuta nel 1965: Eugenio Dal Ben torna finalmente a Gradisca d'Isonzo accolto con tutti gli onori che spettano a chi è caduto per la Patria.

 

Un sentito ringraziamento alla Signora Viviana che è stata di una cortesia e disponibilità veramente rare nel voler condividere i ricordi di famiglia e nell'autorizzarmi a pubblicare su Betasom le seguenti foto, ringraziamento che ho provveduto a concretizzare donando a nome della Base tutta il crest di Betasom.

 

 

dalben2pl6.jpg

 

dalben1rf2.jpg

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ringrazio stefano che, quasi in tempo ereale, teneva aggiornata la base sull'andamento dell'intervista. c'è davvero di che essere orgogliosi dui questa iniziativa. Speriamo che la signora abbia ancora voglia di ospitarci e, magari, riesca a rintracciare qualcosa in soffitta.

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Ho chiesto alla signora se posso disturbarla in futuro e si è detta disponibile... :s20:

 

Argo,

 

senza violare la privacy della famiglia Dal Ben, hai mica avuto occasione di chiedere chi fosse la bambina Marlene che appare sulla lapide?

 

era forse la figlia di Eugenio, ammesso che fosse sposato?

 

Non credo... da quanto mi è parso di capire, ma si tratta di una mia impressione, non doveva essere sposato nè ho sentito menzionare suoi figli.

 

ringrazio stefano che, quasi in tempo ereale, teneva aggiornata la base sull'andamento dell'intervista. c'è davvero di che essere orgogliosi dui questa iniziativa. Speriamo che la signora abbia ancora voglia di ospitarci e, magari, riesca a rintracciare qualcosa in soffitta.

 

 

Ed io ringrazio la Base attraverso la quale ho avuto questa possibilità che altrimenti non avrei mai avuto occasione di avere. :s01:

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è con particolare orgoglio che mi accingo a riportare questa mail di Michael Gottschalk (che presto sara dei nostri come MIGOT)

 

 

 

Marco,

 

it is now 0035 at night in ISRAEL, and I have listned to the ISRAELI RADIO and for 34 min the SCIRE story came through , by my Israeli friend in Italy, Dr M. Elber, that told the story, and our top radio man here MOSHIK TIMOR.

 

in the broadcast your name and the name of the FORUM BETASOM was put as the key to solving the 2 sailors heroes LT CHERSI and PO E. DAL BEN.

 

many people listened to the radio, all over ISRAEL, and it was a special MEMORIAL for THE X FLOTTILA of ITALY.

 

you can be proud of the heroes of Italy.

 

 

MICHAEL GOTTSCHALK

ISRAELI NAVY SEAL. RETIRED.

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Scusa, Marco, so che vai sempre di fretta, se permetti ci penso io:

 

 

In Israele sono le 0035, e ho sentito per 34 min alla Radio Israele narrare la storia dello Scirè, da parte del mio amico israeliano in Italia, Il sig. Elber, che ha raccontato la storia, e da parte del nostro importante conduttore radio Moshik Timor

Durante la trasmissione il tuo nome e quello del Forum Betasom sono stati presentati come la chiave di volta per risolvere il problema dei due eroi Chersi e Dal Ben.

 

Molta gente ascoltava la radio, in tutta Israele, si trattava di uno special in memoria della X Flottiglia italiana

 

Potete essere orgogliosi degli eroi italiani

 

:s15: :s15:

Modificato da malaparte
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