caringello Inviato 5 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 (modificato) Cari comandanti, nel risistemare i mobili di casa mia in vista dell'arrivo dei pittori per ri-imbiancare i muri, cosa che solo chi ci è passato può intuirne la tragedia, mi sono ritrovato per le mani qualcosa che mi ero pure scordato di avere. Erano 2 pagine di giornale del 1976, de "Il Tempo" per l'esattezza, il quotidiano di Roma. Sono di Domenica 8 e lunedì 9 Febbraio 1976 e li mise da parte il mio nonno paterno, che ora non c'è più :s06: . Mio nonno è stato nella Marina per 25 anni, si diplomò alle scuole del CREMM di Pola nel Febbraio del 1937 ed era Motorista Navale. Nel 1941 era in Somalia, in una Batteria costiera della Regia Marina a personale misto Marina-Milmart e prima della caduta di Addis Abeba, la batteria fu canoneggiata dal mare da un incrociatore australiano, messa fuori combattimento e il personale catturato. Fu tradotto in Kenya in stato di prigionia e vi rimase per 6 anni (mangiò solo carote a pranzo e cena, tant'è che per il resto della vita non volle più vederne) ma tornò a casa per fortuna, in una Roma distrutta solo nel 1947. La madre, che aveva perso ogni speranza, si vide sulla porta di casa un ragazzo smunto, dimagrito, barba lunga e vestito con la divisa da prigioniero; equivocando su chi fosse esclamò:"No guardate, il gas ci è già stato riallacciato" e gli chiuse la porta in faccia. Tornò in Marina fino al 1950 e lavorò fino al 1983 al ministero dell'Interno. Tutto questo per dire cosa? Mio nonno per tutta la vita si portò il solino e le sue stellette tatuate sulle spalle, 6 anni di prigionia sono tanti, raccontava aneddoti pazzeschi sugli inglesi e sugli arabi, sulle condizioni di vita nel campo, fortunatamente non era prigioniero dei tedeschi, ma un campo inglese non è certo un grand hotel. Alla luce di tutto questo, di questa esperienza di vita, posso capire cosa potesse significare questo ritaglio di giornale per mio nonno. L'articolo è scritto dall'allora vivente Marc'Antonio Bragadin che con grande sorpresa parla dellla Macchina Enigma, della cui esitenza si venne a sapere solo all'epoca, in seguito ad un libro di Fred Winterbotham, dal titolo Ultra Secret edito da Dell. L'autore, Bragadin, è strabiliato dall'esistenza di tale macchia e di tale gruppo e traspare dal suo articolo una soddisfazione inaudita per poter finalmente riabilitare i comandi italiani, l'Ammiraglio Iachino, l'importanza del radar e le capacità degli alleati. Per la prima volta dopo (all'epoca) 30 anni di martellante retorica sulla superiorità tecnica degli alleati, si scopre che in realtà "baravano" e a questo punto, l'autore quasi sbeffeggia gli inglesi chiedendosi come mai, dato che potevano letteralmente sbirciare nei cassetti delle scrivanie dei generali e degli ammiragli avversari, ci abbiano messo cinque anni per vincere una guerra di cui sapevano in anticipo tutte le mosse. L'articolo parla di Matapan, respinge la retorica nenia sul radar che gli inglesi avevano e noi no, spiega perchè l'Amm. Cunningham la mattina prima dello scontro di Matapan potè tranquillamente andarsene a giocare a golf, dato che sapeva esattamente dove, come, quante e quali navi italiane avrebbe incontrato. Dalle righe di questo articolo, dello stesso autore del coraggioso "Tramonto di una grande Marina", traspare anche un pò di amarezza, l'amarezza del combattente che scopre che oltre alla sconfitta, deve subire la beffa di aver buttato sangue per 5 anni e di averlo sprecato perchè tanto il nemico sapeva già tutto. Nell'articolo parla anche della soddisfazione che la scoperta di enigma concede agli italiani nella rivincita contro i tedeschi. In buona sostanza, come certamente sapete, i tedeschi ci accusavano di tradimento, perchè non era possibile che gli inglesi stessero sempre un passo avanti a noi. Questa novità invece dimostra che erano i tedeschi ad essere intercettati e che scioccamente non sospettarono mai che gli inglesi avessero decifrato il codice di enigma, così che tutte le volte che per obblighi di gerarchia comunicavamo ai tedeschi i nostri piani, questi ci venivano intercettati mentre quando invece fummo noi a sospettare dei tedeschi e della segretezza delle loro comunicazioni e non gli dicemmo più niente, agli inglesi gli abbiamo fatto un mazzo così (ndr :s03: ), vedi Alessandria d'Egitto. Oggi, a vedere alcuni documentari da 2 soldi o a leggere pubblicazioni estere poco approfondite, la macchina enigma sembra non essere mai esistita, Montgomery & Co. hanno vinto solo perchè erano bravi, e non perchè sapessero persino quante scatolette di carne avessero i nostri soldati nello zaino; forse attaccarsi troppo alla macchina enigma è come appellarsi troppo all'incompetenza delgi arbitri nei mondiali del 2002, perchè è tipico degli italiani che perdono, perchè la superiorità tecnica c'era, e dio solo sa quanta ce n'era! Però c'è gente che è stufa di sentir dire che i carri armati italiani avevano una marica avanti e due indietro perchè l'ariete s'è fatta fare a pezzi piuttosto che arrendersi, che gli ultimi soldati italiani di valore furono gli antichi romani perchè la Folgore s'è fatta annientare e non ha alzato le mani e dio solo sa quanti altri esempi ci sarebbero. Ad una siffatta opera di sciacallaggio dell'opinione pubblica mondiale ai danni del valore dei soldati italiani, mio nonno che per sei anni s'è mangiato carote al di la di un filo spinato, guardava sconsolato, e questp articolo, forse, lo ripagava un pochino. Scusate la lunghezza dell'intervento, ma spero abbiate gradito. Modificato 5 Dicembre, 2008 da caringello Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 5 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 (modificato) Sull'argomento - se già non lo possiedi - ti suggerisco il libro di A. Santoni Il vero traditore (Milano, Mursia, 1981) recentemente ristampato nel 2005. E' il frutto delle ricerche d'archivio condotte dall'autore negli archivi inglesi dopo la loro apertura e - sebbene un po' datato in taluni suoi punti - è sempre l'opera fondamentale in italiano che spiega come e quando gli inglesi penetrarono nei codici "Enigma", con particolare riferimento alla guerra navale nel Mediterraneo. Modificato 5 Dicembre, 2008 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tuco Inviato 5 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 Ultra fu fondamentale in certe occasioni ( tipo l' affondamento dei Barbiano / giussano ) ma assai ridotta o nulla in altri . Nel rapido crollo dell' Africa Orientale Italiana mi risulta che Ultra non centrasse per nulla , idem nel disastro della X armata di Graziani , nel fiasco della guerra di Grecia , nella Notte di Taranto etc . Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
caringello Inviato 5 Dicembre, 2008 Autore Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 (modificato) Ultra fu fondamentale in certe occasioni ( tipo l' affondamento dei Barbiano / giussano ) ma assai ridotta o nulla in altri .Nel rapido crollo dell' Africa Orientale Italiana mi risulta che Ultra non centrasse per nulla , idem nel disastro della X armata di Graziani , nel fiasco della guerra di Grecia , nella Notte di Taranto etc . Forse avrei dovuto precisare con maggiore vigore che ultra non è la scappatoia per dire che ci è stata rubata la guerra così come si ruba una partita di calcio con aribitri disonesti. Ad El Alamein ultra c'entrò, a Matapan pure e dato che molta roba è ancora segretata chissà in quante altre cose c'è entrata... Con questo non si vuole negare che gli alleati avevano una schiacciante superiorità sia tecnica che strategica, allo stesso modo di come azioni militari ebbero successo perchè non furono comunicate tramite enigma (Vedi alessandria d'Egitto, vedi il bombardamento di Haifa in Palestina ad opera di Ettore Muti), altre invece fallirono ignomignosamente come la caduta della Cirenaica nel 40, la campagna di Grecia, quella di Russia... Modificato 5 Dicembre, 2008 da caringello Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pesce persico (e costruttivo...) Inviato 5 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 Le ipotesi assolutorie legate all'influenza del radar e di ULTRA, non mi hanno mai convinto. E sì che "Il vero traditore" fu tra i miei primi libri. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
brin Inviato 5 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 5 Dicembre, 2008 Ultra fu fondamentale in certe occasioni ( tipo l' affondamento dei Barbiano / giussano ) ma assai ridotta o nulla in altri .Nel rapido crollo dell' Africa Orientale Italiana mi risulta che Ultra non centrasse per nulla , idem nel disastro della X armata di Graziani , nel fiasco della guerra di Grecia Concordo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.