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Paolo Emilio Thaon Di Revel


malaparte

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Da sempre ho sotto gli occhi questa foto con dedica a mio nonno, che prima era nel salotto rosso della magione avita, ora nel mio studio.

 

URL=http://imageshack.us]thaon1io3.jpg[/url]

 

thaon2rm3.jpg

 

La dedica dice: "Al Grand'Uff. Camillo Bianchedi, ricordando con compiacimento l'opera Sia a Venezia in armi, cordialmente, Paolo Thaon di Revel, 2.VII.28.VI

 

Sapevo qualcosa del soggetto,ma dato che Betasom mi avrà pure insegnato qualcosa, no? :s01: ho cercato di sfruculiare un po' di più. Su wikipedia poco niente, e pure probabilmente sbagliato: credo che ci siano pure errori biografici . Ho deciso infatti di usare la Treccani, che è stata pubblicata quando il soggetto era ancora vivo e vegeto, quindi almeno da quel punto di vista mi sembra più attendibile: c'è ad esempio una certa discrepanza mtarimoniale del padre -sposato tre volte, ma ricordiamo che il Regno di Sardegna accettava tranquillamente il divorzio, non so se fosse plurivedovo o pluridivorziato_

Comunque, senza pretese storiche , ecco quel che ne ho ricavato.

 

 

Paolo Emilio Thaon di Revel

Torino, 19 giugno 1857 – Roma, 24 marzo 1948

Discendeva da famiglia illustre, di origine scozzese, da lungo tempo trapiantata a Nizza e poi in Piemonte al servizio dei Savoia, a cui fornì militari, ambasciatori, politici. Paolo Emilio era figlio di Ottavio , abile ministro delle finanze di re Carlo Alberto e senatore del regno. A quanto pare, doveva essere piuttosto bravino nel campo: in quattro anni riuscì ad economizzare e tesaurizzare così abilmente che si ritrovò nel 1848 con 90 milioni di avanzo nelle casse dello stato. 1

Trascorse la sua infanzia nella villa Revel a Cimena presso Castagneto Po, per poi entrare a undici anni nel collegio Piccone di Genova per iniziare gli studi marinari. Passò poi a Napoli, nella R. Scuola di marina, nel 1873. uscendone come guardiamarina nel 1877. Poco più che ventenne, partecipò alla missione intorno al mondo della fregata Garibaldi 2

Promosso tenente di vascello, fu imbarcato sulle RR.NN. Bausan 3 , Città di Genova, Montebello 4 , Atlante, ecc. Imbarcato (1893-94) sulla R. torpediniera Sparviero, si dimostrò brillante manovratore di siluranti. Nel 1894 e 1895 al comando della R.N. Palinuro, eseguì due campagne alla vela nel Mediterraneo e nell’Atlantico.

Capitano di corvetta nel 1896, fu comandante in seconda sulle RR.NN. Savoia e Piemonte 5. Fu per quattro anni , tra 1896 e 1900, aiutante di campo di re Umberto I. Come capitano di fregata fu, tra 1900 e 1904, comandante delle regie navi-scuola Francesco Caracciolo 6 e Vespucci 7.

Capitano di vascello nel 1904, tenne fino al 1905 il comando della R. scuola macchinisti a Venezia, poi ottenne il comando dell'Accademia Navale di Livorno, fino a novembre 1907, quando passò al comando della R.N. Vittorio Emanuele 8 . Nel dicembre 1908 era a Messina in occasione del terremoto, e ricevette medaglia d’oro per essersi segnalato nel portare soccorso a quelle popolazioni.

Nel febbraio 1911 fu nominato aiutante di campo generale di Vittorio Emanuele III, per poi diventare comandante della 2^ Divisione navale, costituita dalle RR.NN. Garibaldi 9 , Varese 10, Ferruccio 11 e Marco Polo 12 . Con tale divisione prese parte a tutta la guerra libica: con la Garibaldi e la Ferruccio affondò nel porto di Beirut le navi da guerra turche Avuillah e Angora. Si distinse anche nel bombardamento di Tripoli e in quello dei Dardanelli. Per la sua condotta gli fu conferita la commanda dell’ordine militare dei Savoia.

Alla fine della guerra con la Turchia, fu nominato ispettore delle siluranti, e tenne la carica fino al marzo 1913. Nominato capo di stato maggiore della Marina, si impegnò ad accrescere l’efficienza dei sommergibili e per migliorare e potenziare i porti di Brindisi e Venezia. Iniziò la creazione dell’aviazione militare marittima e puntò sull’uso prevalentemente di naviglio leggero, soprattutto dei M.A.S. , di cui fu ispiratore, preferendo investire in sommergibili e navi leggere piuttosto che in corazzate.

Tale atteggiamento era però politicamente rischioso, dato che l’ opinione pubblica desiderava un politica navale più attiva. Nell’Ottobre 1915 fu perciò rimosso, e inviato a supervisionare le forze navali a Venezia, ma fu poi richiamato al posto di Capo di Stato Maggiore nel febbraio 1917, ed assunse anche il comando diretto della flotta, sostituendo il Duca degli Abruzzi, Amedeo di Savoia-Aosta.. Il suo atteggiamento tendente ad evitare rischi al naviglio pesante creò tensioni con gli alleati; dato che accettava esclusivamente un controllo italiano sull’Adriatico, non fu possibile in comando inter-alleato nel Mediterraneo.

 

Dopo la rotta di Caporetto, riuscì a mettere in sicurezza la zona costiera, e negli ultimi giorni di guerra ordinò il bombardamento di Durazzo e la rapida occupazione delle coste istriane e dalmate.

Sostenitore dei diritti dell’Italia sull’Adriatico, e quindi del Patto di Londra, che nel 1915 prometteva all’Italia le coste di Istria e Dalmazia, si oppose recisamente, da senatore, al seguente Trattato di Rapallo (1920) che riduceva drasticamente tali concessioni.

Senatore nel 1917, Ammiraglio per merito di guerra il 6 novembre 1918, fu creato per lui, il 4 novembre 1924, il titolo onorifico di Grande ammiraglio, corrispondente a quello di Maresciallo d’Italia per il Regio esercito e Maresciallo dell’Aria per l’aviazione 13 ; ebbe la Gran Croce all’ordine militare di Savoia con la seguente motivazione:

“ Capo di Stato maggiore della Marina e Comandante in Capo delle forze navali mobilitate dal febbraio 1917, nella suprema direzione della guerra marittima in Adriatico e dell’azione bellica ovunque esercitata dai mezzi della Regia Marina, ha dato alta prova di singolare perizia, somma energia, perspicuo apprezzamento delle situazioni belliche. Nonostante la gravità e la persistenza delle insidie nemiche, mercè i provvedimenti da lui ordinati e le mirabili virtù della nostra gente di mare, i traffici marittimi hanno potuto svolgersi così da assicurare in ogni tempo al paesi gli indispensabili rifornimenti. Con fervore e tenacia ha provveduto all’apprestamento dei mezzi complementari di difesa e di offesa, che meglio convenivano alle peculiari caratteristiche della guerra combattuta in Adriatico, e alla preparazione degli uomini che con l’impiego di essi hanno inflitto al nemico perdite gravissime, e circonfuso di gloria imperitura la Marina italiana. Sotto il suo alto comando la R. Marina ha portato validissimo contributo alla Vittoria”.

 

Insomma, da quel che ho capito, il suo maggior pregio fu quello di avere valorizzato le innovazioni tecnologiche (MAS, sommergibili, aviazione, ecc.) e di avere creato una strategia che mirava a non esporre a rischi le grandi navi da guerra, se non per azioni fondamentali, utilizzando al massimo il naviglio leggero .

Dimessosi da Capo di Stato Maggiore, fu nominato Ispettore Generale della R. Marina, poi Presidente del comitato ammiragli. All’avvento al potere del fascismo, di cui era convinto assertore, accettava l’offerta del Ministero della Marina , rimanendo su quel posto per trenta mesi. Sotto la sua amministrazione furono riprese le costruzioni di nuove unità navali; furono organizzati gli alti comandi dipartimentali; fu data maggior severità al lavoro delle maestranze negli arsenali. La durata della leva marittima fu portata a 28 mesi; furono ripristinate le scorte dei combustibili e dei materiali di consumo; furono riprese le esercitazioni navali e le missioni e campagne all’estero. Nel 1923 gli fu conferito il titolo di Duca. Il 24 maggio 1924 fu creato per lui il titolo di Duca del Mare.

Dal 1943 al 1944 fu Presidente del Senato.

E’ sepolto in Santa Maria degli Angeli e Martiri a Rom (quella vicino alla stazione Termini), accanto ad Armando Diaz e a Vittorio Emanuele Orlando (che personalmente mi sta un po' antipatico...non so bene perchè...).

 

 

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p1000846wg8.jpg

 

Fonte principale: Enciclopedia Italiana di scienze , lettere ed arti, Roma, Ist. Della Enciclopedia Italiana, 1937 (rist. anastatica del 1950).

Utile anche

http://www.firstworldwar.com/bio/thaondirevel.htm, che non si limita alla pura biografia, ma avanza anche interpretazioni dell’operato (v. la parte riguardante il suo atteggiamento durante la I g.m.)

 

v. anche http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Emilio_Thaon_di_Revel

http://en.wikipedia.org/wiki/Paolo_Thaon_di_Revel

 

 

NOTE

1 Ho provato a fare un calcolo puramente indicativo, usando gli indici di rivalutazione ISTAT, che però partono solo dal 1861 http://www.istat.it/prezzi/precon/rivaluta...oneta_2007.html. Salta fuori, se ho fatto bene i conti, una cifra pari a circa 384 milioni di euro, ovvero 742 miliardi di lire e rotti (per chi come me pensa ancora in lire….). Questo però attualizzando i 90 milioni al 1861, non al 1848.

 

2 La prima Unità intitolata a Giuseppe Garibaldi fu la pirofregata napoletana "Borbone" che, passata ai Garibaldini nel settembre 1860, partecipò all'epica impresa dei Mille.

Era una nave con scafo di legno, impostata a Castellammare di Stabia il 1° aprile 1857. Dislocava 3680 t.; il motore aveva potenza nominale di 450 HP ed effettiva di 1041; aveva tre alberi con vele quadre; il suo armamento comprendeva 16 cannoni da 20 cm, 16 da 16 cm e 6 da 8 cm. Imbarcava 25 ufficiali e 470 tra sottufficiali, graduati e comuni.

Dopo aver preso parte all'assedio di Gaeta e alle operazioni della Squadra Navale rimase a lungo in disarmo prima di essere trasformata in corvetta veloce, dotata di potenti artiglierie, atta ad effettuare un viaggio di circumnavigazione. Partita da Napoli nell'ottobre 1872, toccò Gibilterra, Rio de Janeiro, doppiò il capo di Buona Speranza, raggiunse l'Australia, le Fiji e il Giappone nell'agosto 1873. Dopo circa due mesi ne ripartì per raggiungere San Francisco e da lì molti porti del Messico e dell'America Centrale. Fu a Callao, a Valapraiso, doppiò il Capo Horn e fece sosta a Montevideo, da dove ripartì per l'Italia, giungendo a La Spezia il 22 ottobre 1874.

Dal 1879 al 1882 effettuò una seconda circumnavigazione, durante la quale partecipò ad azioni di difesa delle comunità italiane nell'America Latina, dette asilo alla colonia italiana e austriaca di Suez e, nonostante la navigazione nel canale fosse sospesa, lo attraversò ugualmente seguita da navi di varia nazionalità. Nel 1883 subì importanti lavori di modifica e fu assegnata alla Forza Navale del Mar Rosso, partecipando alla difesa di Massaua.

Il 16 dicembre 1894 fu radiata. (da http://www.sullacrestadellonda.it/navi_mar...egaribaldi.htm)

Come curiosità, aggiungo che la bandiera della fregata Garibaldi risulta essere la più antica, per la Marina, tra quelle conservate al Sacrario delle Bandiere al Vittoriano di Roma

(http://www.rome-guide.it/italiano/itinerari/itinerari_volti.html)

v. anche scheda in

http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...erra/C-2126.htm

 

 

3 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-435.htm

 

4 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...erra/C-1812.htm

 

5 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-469.htm

 

6 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...erra/C-1240.htm

 

7 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...erra/C-1235.htm e, naturalmente, http://www.ammiraglia88.it/SEZIONE_SPECIAL...o_Vespucci.html

 

8 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-031.htm

 

9 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-018.htm

 

10 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-363.htm

 

 

11 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-347.htm

 

12 http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guerra/...uerra/C-353.htm

 

13 tutti questi titoli furono aboliti nel 1946.

 

 

 

 

sono rincretinita pER AGGIUNGERE LE NOTE, E ORA SCOPRO CHE IL MALEDETTO NON ME LE COPIA!!!!!!!PERCHE PERCHE PERCHE??????BASTA SONO STUFA!

PEGGIO PER CHI VOLEVA VEDERE LE FOTO DELLE NAVI SU CUI E STATO IMBARCATO. COMUNQUE PER LA MAGGIOR PARTE SONO SU http://www.agenziabozzo.it/Ita/Navi_da_Guerra.shtm

 

IO MI ERO FATTA TUTTE LE NOTE.... :s06: cI AVEVO PURE LAVORATO :s06:

Modificato da malaparte
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hai fatto un lavoro stupendo Valeria, non arrenderti!

senza contare che puoi vantare un cimelio davvero raro (lo dico con profonda invidia...)

 

quando il forum ha troppi accesi contemporanei inizia a fare qualche bizza e mi sembra di capire sia un problema di tutti i forum molto frequentati. quando ci sono articoli lunghi o con molte foto (se posso permettermi il suggerimento) preparalo in word in modo che possa essere postato in pochi attimi. poi, attraverso la funzione modifica puoi inserire le foto con le didascalie.

 

aspetiamo il seguito e, anzi, posso proporti un articolo per il nascente sito di betasom?

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Grazie Malaparte, un lavoro eccelso.

Ti segnalo che la Rivista Marittima pubblicò nel 1989 un ottimo supplemento, a firma di Ezio Ferrante, dedicato al Duca del Mare.

Il volume è davvero ben fatto, e contiene numerose informazioni sino allora inedite sulla vita privata dlel'Ammiraglio e sul suo ruolo nel settembre '43 e nei mesi successivi.

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Sono riuscita in qualche modo ad aggiungere "manualmente" le note...è un po' pasticciato, ma meglio di niente...Non capisco perchè non me le abbia prese la prima volta. Era un normale doc Word...Boh...

 

Dipende da come hai inserito le note in word: se le hai inserite con il numeratore automatico il sistema del forum NON le recepisce.

Devi inserire le note manualmente, ossia aggiungendo il numero (meglio se tra parentesi) nel punto del testo dove desideri; poi ti sposti al fondo del tuo documento, e riporti le note con la numerazione. E' un po' fastidioso ma così si va sicuri.

Per addolcire la pillola, ti dirò che è quanto richiedono i fotolitisti delle principali testate, a cominciare dalla Rivista Marittima a Storia Militare...

Comunque, concordo sul fatto che un qualunque pezzo scritto debba essere accompagnato da un buon corpus di note e da un'altrettanto consistente bibliografia: sono elementi fondamentali e imprescindibili.

 

Dimenticavo... Ottimo lavoro! :s20:

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....GRANDE VALERIA !!.... :s20:

 

....hai fatto veramente una gran bella ricerca....interessante e ricca di aneddoti....ora però....come Totiano ti ha proprosto....

 

 

aspetiamo il seguito e, anzi, posso proporti un articolo per il nascente sito di betasom?

 

....sarebbe veramente bello se tu riuscissi a creare una bella monografia, completandola ulteriormente per poi essere inserita dove Marco ha detto.... :s10:

 

....Stai serena e non ti arrabbiare con l'informatica....io ci combatto ogni volta che accendo il pc, ma come sostiene (sicuramente a ragione) il mio tecnico informatico...."Tu smanetta a tutt'andare, che vedrai che a suon di sbagliare e arrabbiarti, la vincerai tu....ricorda che il pc è una "macchina" e quasi sempre fa ciò che gli dici tu !!".... :s68: :s51:

 

 

 

:s67: Mau

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La maggiore azione navale che vide il Duca del Mare protagonista: il bombardamento, da parte dei due incrociatori della sua Divisione (Garibaldi e Ferruccio), di Beirut, che portò all'affondamento della cannoniera Avni Illah e della torpediniera Angora.

 

scansione0016id7.jpg

garibaldiwn8.jpg

ferrucciofs4.jpg

Modificato da brin
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