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Modello Della Corazzata Roma Al Museo Storico Navale Di Venezia


Alagi

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Sul numero 39 della rivista bimestrale ARTE NAVALE (dicembre 2006 / gennaio 2007), è stato pubblicato un articolo relativo al modello in scala 1:100 della corazzata Roma, realizzato dal noto modellista Giancarlo Barbieri,

Si tratta di un modello eccezionale, la cui costruzione ha richiesto anni e anni di lavoro; le immagini che seguono, tratte dal numero di ARTE NAVALE più sopra ricordato, possono solo dare un’idea dell’incredibile riproduzione di ogni minimo particolare.

L’amico Giancarlo Barbieri, che conosco personalmente in quanto facciamo entrambi parte dell’Associazione Navimodellisti Bolognesi (lui con molto più “titolo” del sottoscritto”…), mi aveva mostrato più di una decina d’anni fa alcuni elementi dell’allestimento (argani, imbarcazioni, un Ro.43), e da allora ho seguito passo passo gli sviluppi di questa grandiosa “opera”.

Sono lieto di presentarla a tutti i Comandanti di Betasom ricordando, inoltre, che riprese di questo modello verranno presentate nel documentario sulla Roma che andrà in onda la sera del 30 marzo prossimo su History Channel.

 

Ecco Giancarlo Barbieri con il suo splendido modello…

roma1kk7.jpg

 

… un dettaglio della torre sopraelevata prodiera da 381 …

roma2jz2.jpg

 

… e il torrione di comando.

roma3pa5.jpg

 

Un Reggiane Re.2000 accuratamente realizzato in scala 1:100...

roma4ch3.jpg

 

… e un idroricognitore IMAM Ro.43 sul ponte di coperta, a poppavia della torre 3.

roma5rn6.jpg

 

Gli eccezionali dettagli delle imbarcazioni di servizio e delle zattere “Carley”; si notino l’autovettura di servizio per l’ammiraglio e l’autocarro, effettivamente imbarcati sulla Roma nel 1942/43. Nel riquadro, i due motoscafi per il servizio personale dell’ammiraglio e del Comando Squadra.

roma6ah9.jpg

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Io rimango sempre esterefatto dai manufatti di questi modellisti, guardo le mie mani e non capisco come loro riescano a plasmare e assemblare così in modo reale questi oggetti. Complimenti Alagi per questo servizio. Vi posso assicurare che i dettagli di costruzione hanno dell'incredibile.Intorno al 1994, ad una riunione AIDMEN a Bologna ebbi modo di vedere la catapulta di questa nave portata lì dall'autore: è impressionante,sembra di guardare una fotografia dell'originale, invece l'hai a un palmo da naso. Incredibile.

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ho gia' avuto la fortuna di vedere personalmente la roma del sig. Barbieri, concordo con gli altri commenti.

Veramente un lavoro straordinario!!!

Penso di non esagerare affermando che modelli interamente autocostruiti con la finezza la precisione attinenza alla realta' come questo.

Al mondo non credo esistano.

anteo

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E' SPLENDIDA ................ :s12: VE LO ASSICURO..

IO HO AVUTO LA FORTUNA DI VEDERLA ESPOSTA A NOVEGRO IL SETTEMBRE SCORSO!!!

da vicino è impressioannte sia per l'imponenza del modello sia per la moltitudine di particolari sempre curatissimi, un lavoro davvero sorprendente e pulito. Oltretutto lui è una splendida persona!!

Bravo Barbieri.........GRANDE MAESTRO.

saluti

DB

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:s20: :s20: :s20: quando vedo queste cose mi rendo conto che cè verante tanto da apprendere, e allo stesso tempo mi viene voglia di ordinare immediatamente una nuova nave per mettere in pratica..... emm tentare di mettere in pratica quello che ho visto :s11: :s11: :s11: , veramente bravo

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Visitatore Marcuzzo

E' un modello a dir poco grandioso. Chi lo ha realizzato è indubbiamente il più grande che abbia mai visto. Tutti i complimenti che gli si possono fare non sarano mai abbastanza!!!

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e' categorico che nel modellismo i tedeschi son sempre i piu' bravi

 

ma questa volta posso dire ed esserne orgoglioso che un ITALIANO e' alla loro pari come maestria e bravura

 

quelle foto nn rendono giustizia a un modello di quelle dimensione e di quei dettagli

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Domanda: ma l'AIDMEN esiste ancora? Il "bollettino" di colore blu viene ancora edito?

 

Sì! Puoi chiedere informazioni al com.te Malaspina, che è socio.

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  • 1 month later...

Posseggo un gran bel modello(1/350) della Bismarck,ma quello visto in foto della Roma appare come un miraggio.Se non faccio una domanda banale o scontata,sto cercando i piani tecnici della Roma( per mia curiosità storica,poichè non sono un modellista),qualcuno può fornirmi utili indicazioni,o una buona bibliografia che includa tali piani ? preventivamente grato per l'aiuto,Massimo Bernazzi.

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Posseggo un gran bel modello(1/350) della Bismarck,ma quello visto in foto della Roma appare come un miraggio.Se non faccio una domanda banale o scontata,sto cercando i piani tecnici della Roma( per mia curiosità storica,poichè non sono un modellista),qualcuno può fornirmi utili indicazioni,o una buona bibliografia che includa tali piani ? preventivamente grato per l'aiuto,Massimo Bernazzi.

 

L'ASSOCIAZIONE NAVIMODELLISTI BOLOGNESI, di cui sono socio da numerosi anni, è la migliore fonte per piani costruttivi, spesso originali. I prezzi sono onesti, tra l'altro.

Il link completo è: http://www.anb-online.org/index.php?cPath=3000

 

Collegati al sito, vai su "Negozi" e dai una telefonata a:

 

MAGIC MODEL di Bassi e Ostan - Via San Mamolo 127 - Bologna 051/3399153

www.magicmodel-online.it

 

Chiedi del Sig. Bassi, fai pure il mio nome (Maurizio Brescia) e lui ti darà tutte le indicazioni!

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E senti un'altra cosa sai se ci sono piani di costruzione di imbarcazioni della guardia di finanza?

 

Ciao

 

L'Associazione Navimodellisti Bolognesi ha anche molti piani di imbarcazioni della GdF!

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  • 1 month later...

Con qesto modello il Sig.Giacarlo Barbieri è entrato nell'Olimpo del modellismo navale e non solo. Ho visto circa una decina di modelli del Roma, ma nessuno di quesi modelllisti si sogna di sfidarlo. Non penso avrai mai un rivale.

Le foto del modello di Barbieri le ho mostrate ad alcuni superstiti della Nave Roma. Ho visto in alcuni casi i loro occhi inumidirsi nel vedere acluni particolrai che li hanno fatti tornare indietro di tanti anni. Vedevano ancora quel giovane marinaio unscire da quel portello, seduto su quella Breda 37mm, camminare su quel ponte insieme ad un suo amico...

Quualcuno ha fatto notare che un piccolo errore c'è, ed è purtroppo vero. Credo siano due: l'aereo Re2000 fu imbarcato nel 1943 e il radiolocalizzatore ECR 30, meglio noto come GUFO, fu installato dalla S.A.F.A.R. a Genova nel luglio-agosto 1943. La colorazione della Nave è però risalente alll'allestimento, cioè 1941/1942.

Possiamo però considerarla una "licenza poetica" del Maestro Barbieri!

Un'ultima osservazione: i piani di costruzione che l'associazione Modellisti Bolognesi ha messo in vendita appartengono al Littorio e non al Roma. Si vedono chiaramente alcune correzioni fatte sui lucidi originali nei particolari che contraddistinguevano il Littorio ed il Vittorio Veneto (pressochè identiche, anche all'incompletato Impero) dal Roma. Peccato.

Ciao, ciao

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  • 3 months later...

I due commenti qui sotto sono gli ultimi comparsi sul sito francese dove ho postato un paio delle fotografie del Roma di Barbieri.

Non c'è bisogno di conoscere le lingue per rendersi conto che, a volte, gli altri hanno un'opinione di noi superiore a quella che pensiamo (il secondo commento non si riferisce solo al modello, ma anche alla nave in se stessa).

 

 

Barbieri est un Dieu vivant , il participe avec succès aux concours Naviga depuis plus de trente ans .

il ne compte plus les médailles d'or qu'il a glanées partout ...

Si je pouvais seulement un jour lui arriver à la cheville ...

 

 

En tous cas je me repete, que ce soit la maquette ou le navire en lui meme, c'est magnifique

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  • 3 weeks later...

Ho appena fatto la richiesta per i piani. Speriamo li spediscano presto :s10: :s10:

Per MAXIGEPPO2:

Che materiali stai usando per la costruzione (dimensioni e tipo),.dove ti sei fornito?

ti ringrazio

 

Ciao Vespucci

Modificato da vespucci
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  • 3 weeks later...
Ma quindi è tutta autocostruita????????????????????

 

 

Sennò dove si comprano alcuni particolari o tutto il modello???

Questa si.

In commercio c'è quella in scala 1:350 della Axis

http://axis-models.com/

http://axis-models.com/axisromamas.htm

o in scala 1:700 della Regia Marina o della Delphis Models

http://xoomer.alice.it/regiamarinamas/index.htm

http://www.delphismodels.it/index_ita.asp

 

Esiste un modello in carta, ma se non te lo consiglio....(bellissimo, ma bisogna saperlo montare) da integrare con fotoincisioni e cannoni in metallo

http://www.moduni.de/product_info.php/products_id/6130170

http://www.modelshipgallery.com/gallery/bb...s/cs-index.html

 

Comunque, credo che tra non molto uscirà una versione in scala 1:350 in resina, rivisitata, di una ditta italiana, se ne parlava sul forum qualche giorno fa....inoltre una versione in scala 1:200 dovrebbe uscire tra un po......

 

Ciao

 

Vespucci.

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  • 9 months later...

Sono pennabianca, sto costruendo anche io la bismarck della Hachette, ma quello che ho visto oggi la corazzata ROMA è un capolavoro.

Io mi inchino davanti al signor Barbieri, non ho parole per fargli i complimenti.

 

 

Pennabianca :s20: :s20: :s20: :s20:

Modificato da pennabianca
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  • 1 month later...

Comunico che il Sig. Barbieri ha donato il suo modello della Roma al Museo Storico Navale di Venezia.

Il modello è già esposto in una sala del Museo. :s20:

Tutti coloro che visitano il Museo possono quindi visionare questa stupenda realizzazione.

Modificato da Alagi
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E' una donazione che fa onore al Sig. Barbieri specie pensando che avrebbe legittimamente potuto tenersela o venderla. Ed è anche la soddisfazione più grande per un modellista.

Non vi nascondo che anche a me un giorno piacerebbe avere un mio pezzo esposto in un museo...

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Ho avuto l'onore di conosecre il Signor Barbieri e di vedere di persona alcuni "pezzi" in fase di lavorazione della Corazzata Roma: un lavoro al di sopra di ogni aspettativa!

 

L'aver donato quel capolovaro ad un Museo eleva ancor di più il Signor Barbieri tra i benefattori degli amanti del mare e di chi sul mare vive e lavora; un semplice grazie è assolutamente al di sotto del significato del termine medesimo.

Un solo rammarico: Venezia è tanto lontana dalla terra di Liguria e Dio solo sa se e quando potrò vedere quella meraviglia tutta insieme, terminata ed esposta!

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  • 2 weeks later...
Visitatore Marcuzzo

Dal sito della Marina

 

La collezione del Museo Storico Navale si è arricchita con la donazione di una riproduzione in scala 1:100 della corazzata Roma raffigurata nel suo aspetto del 1942.

 

Il modello, realizzato dal sig. Giancarlo Barbieri in metallo e legno, è il risultato di un minuzioso lavoro di documentazione basato sui piani di costruzione presso gli archivi storici la cui realizzazione ha richiesto venti anni di lavoro valendo all’autore il primo premio al campionato italiano di modellismo navale del 2005.

 

Il 9 settembre 1943, giorno successivo alla firma dell’armistizio, la corazzata Roma, nave ammiraglia della flotta della Regia Marina al comando dell’Ammiraglio Carlo Bergamini, faceva rotta verso le basi alleate del Mediterraneo orientale.

 

Giunta in prossimità dell’Isola dell’Asinara venne attaccata da 15 bombardieri tedeschi con un nuovo tipo di bombe-razzo radiocomandate e sganciate da grande altezza.

 

Nonostante l'intenso fuoco di sbarramento contraereo la corazzata Roma e i cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi furono affondati. Persero la vita per la Patria l’Ammiraglio Bergamini e 1657 marinai.

 

Impressioni sull'affondamento della Regia Nave Roma

 

di Francesco Saverio Bernardi (Aspirante Guardiamarina su Nave Roma)

 

Siamo in navigazione fuori dalle Bocche di Bonifacio quando sulla Stazione di Tiro mitragliere, dove io mi trovo dall'inizio della navigazione avvistiamo 5 aerei che ci sembrano nazionali, dirigenti su di noi a quota di oltre 6.000 metri.

 

Diamo l'avvistamento alla plancia che li riconosce per aerei germanici. Osserviamo bene e da uno degli aerei si stacca una massa non ben definita: sulle prime mi sembra un aereo colpito (tale impressione è anche di alcuni puntatori dell' SDT).

 

Tale massa cade a mare vicino alla poppa di un incrociatore che naviga davanti a noi alla nostra dritta. Essa provoca un'enorme colonna d'acqua.

 

Penso allora che sia una bomba d'aereo di grossissimo calibro. Nello stesso istante a bordo della nostra nave batte l'allarme aereo (sono le ore 15:45).

 

Siamo decisamente attaccati da questi 5 aerei che sganciano su di noi. Seguiamo il secondo attacco condotto da un aereo che prende come bersaglio proprio la "Roma". Ci viene di prora e quando si trova circa allo zenit, lancia la bomba. Si nota al di sotto dell'aereo una grossa fiammata, tanto da sembrarci colpito da una granata, dopo di che si vede immediatamente e chiaramente la scia che la bomba lascia.

 

Si segue magnificamente e ce la vediamo diretta sulla nostra testa. Gridiamo alla plancia di accostare.

 

A una quota minore si distingue perfettamente la bomba che ingrandisce rapidamente. È uno spettacolo terrificante. La vedo cadere a mare all’ altezza del barcarizzo di poppa sulla nostra dritta.

 

Un altro aereo che ci attacca di poppa sgancia su di noi e ci colpisce sulla dritta. La nave subisce un fortissimo scossone e sbanda lievemente sulla dritta.

 

Nell'SDT c'è molta confusione. Vogliamo metterci a ridosso, ma il comandante Giugni ci ordina di rimanere al nostro posto. Ritorniamo. Metto a posto la cuffia di allacciamento con la plancia e alcuni microfoni, i cui cavetti lasciati in disordine impediscono il libero movimento sull’SDT.

 

Siamo i Guardiamarina Guidoni, Tropea, Vacca, Meneghini, l'Aspirante Scotto e io. Il Sottotenente di Vascello Milani credo si sia ridossato in torrione perché non lo vedo. Assistiamo ad altri 3 sganci; le bombe ci cadono fuori bordo più o meno lontano, sempre seguendo la scia dal momento del lancio fino al momento dell' esplosione.

 

Mi fa impressione il fatto che queste bombe non fanno assolutamente parabola. SulI'SDT nessuno è più al suo posto. Ci sentiamo molto agitati, nonché risentiti verso la plancia perché non si accosta, cercando di evitare le bombe.

 

Un denso fumo comincia a levarsi tra il torrione e il fumaiolo prodiero, dove siamo noi. Assisto intanto a un sesto lancio da parte di un aereo che ci attacca di prora: seguo la bomba, odo il fischio lacerante poi una tremenda esplosione, seguita da una immensa fiammata, mi investe e mi fa precipitare.

 

Ho la netta sensazione di rotolarmi in un baratro di fumo e di fiamme. Il puzzo di polvere bruciata mi colpisce talmente le narici, che ancora oggi mi fa senso il sentirlo.

 

Credo di morire.

 

L 'istinto di conservazione mi fa raggomitolare per difendermi dai colpi. Mi copro il viso con le mani. Dopo un tempo che credo poter stabilire in 30 secondi circa, mi rialzo poiché sento che è ritornata un po' di calma. Mi sento abbastanza bene tranne un forte bruciore alle mani e qualche ammaccatura.

 

Mi cola un po' di sangue dal naso. SulI'SDT non c'è più nessuno tranne il Guardiamarina Meneghini che con la faccia insanguinata (ha due tagli sul cuoio capelluto) comincia a scendere a basso.

 

C'è anche un corpo a terra che non identifico, lo tento di calarmi sulla torretta Direzione Tiro Medio Calibro di dritta - mi trovavo da quel lato - ma la vedo molto distante da me.

 

Vado allora sul lato sinistro e mi accorgo ora che l'SDT mitragliere è fortemente sbandata sulla dritta tanto che devo aggrapparmi ai monconi delle colonnine Direzione Tiro per portarmi dall'altro lato. Il metallo sotto le mie mani lo sento quasi rovente. Di lì salto sulla torretta DTMC di sinistra, quindi mi calo sulla piattaforma della torretta stessa e salto sull'albero di carico.

 

Non penso neanche di usare le scalette. Salto dalla tuga direttamente in coperta, andando a finire coi piedi fra i congegni di una mitragliera binata da 20 mm (N:I2). In quest'ultimo salto mi devo essere distorta una caviglia perché quando giungo a poppa sento un forte dolore alla gamba destra.

 

Giungo a poppa che la nave è già fortemente sbandata sul lato dritto tanto che l'acqua sta per toccare il trincarino. C'è già molta gente in coperta, ma nessuno si decide a buttarsi in acqua. Vedo il Cap. Med. Lorenzini che presta i primi soccorsi ad alcuni feriti. Gli chiedo del mio stato mostrandogli le mani. Nulla di grave, ma gli dico di guardarmi in faccia perché sputo sangue. Nulla dì grave anche qui: e sempre il naso che cola. Mi sento un poco intontito e disturbato. Vedo il Ten. Russino e gli chiedo se dobbiamo buttarci a mare o aspettare. Vedo l'STV Cervone e gli faccio la stessa domanda.

 

A poppa noto i seguenti ufficiali: Ten. G.N. Betti, Ten. G.N. Castracene, e G.M. Catalano che sostiene il Marò Del Vecchio ferito gravemente al braccio sinistro. Intanto i primi si buttano in acqua, Incerto sul da farsi comincio a levarmi i lacci delle scarpe, poi butto via le scarpe stesse. Mi tolgo anche i pantaloni avendo però l'accortezza di levare tutto ciò che avevo nelle tasche per metterlo nella giacca. Salvo così il portafoglio con i denari e le fotografie di Marialuisa e Carla. Giunge intanto a poppa il T.V. Incisa che ci incita a buttarci a mare perché la nave non si può più mantenere a galla.

 

Gli vedo il viso molto ustionato. Mi butto a mare e l'acqua salata mi acutizza il bruciore alle mani. Nuoto male perché il piede mi fa male. Ma il salvagente mi sorregge bene. Mi allontano abbastanza rapidamente, ci sono vicino a me alcuni marinai che voltati verso la "Roma" mi dicono di guardare lo spettacolo, io non mi volto; sento queste parole: c'è ancora qualcuno aggrappato alle eliche - la nave si è rovesciata. Dopo qualche minuto mi volto anch'io e vedo la "Roma" rovesciata e spezzata in due: la prua è quasi verticale all'acqua. La visione mi inorridisce. Riprendo a nuotare e mi sento chiamare, da vicino.

 

Non lo riconosco, gli chiedo chi sia, tanto è trasfigurato dalla bruciatura: è Scotto che mi chiede aiuto, non ci vede. Un pò per lo choc nervoso, un po' per il dolore alle mani, non me la sento. Già c'era un marinaio, Lorenzini, che aiutava me. Mi avvicino al Cacciatorpediniere Mitragliere che per primo si è fatto sotto per ripescarci. Lorenzini mi aiuta sempre e ci spingiamo sotto la poppa del Caccia.

 

Mi gettano la cima che agguanto con un po' di sforzo per via delle mani. Alcuni marinai e un ufficiale mi issano a bordo e mi panano di peso nel quadrato dove già alcuni feriti ricevono le prime cure. Anche io vengo soccorso dopo i più gravi. Un ringraziamento a Dio che mi ha salvato la vita.

 

N.B. L 'accensione della fiammata, notata al momento dello sgancio della bomba, era presumibilmente dovuta all'accensione dei "razzi guida" che servivano al puntatore per seguire la traiettoria della bomba e teleguidarla sul bersaglio.

Da un primo tempo e fino al 1993, la convinzione era che oltre alla guida del comando radio, la bomba fosse anche a propulsione-razzo (cioè non a caduta libera). Il che fu smentito dagli stessi piloti degli aerei D021 7K: le bombe furono lanciate con caduta libera, ma teleguidata con un nuovo sistema di radiocomando.

 

Le foto:

 

01.jpg

 

02.jpg

 

03.jpg

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... non è il modello di cui si parla in "Le navi da battaglia della classe Littorio" di Bagnasco e De Toro ?

 

Confermo: della donazione al Museo di Venezia ne avevamo già dato notizia qui:

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=19025

 

Vedrò di far unire i due topic.

Grazie comunque a Marcuzzo!

Modificato da Alagi
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