Vai al contenuto

Diorama Vii- A Tutti Coloro Che Soffrono Il Mal Di Mare!


bussolino

Messaggi raccomandati

Da „base artica“, marco

a tutti coloro che soffrono il mal di mare:

Tengo a specificare che purtroppo non l´ho fatto io ma un conoscente che …..è molto bravo.(L´ha pure messo in un sito)

 

311744331xk2.jpg

311744332kl0.jpg

311744333zr2.jpg

311744334tz2.jpg

311744336ws2.jpg

311744337lt1.jpg

311744339rf0.jpg

311744338qw1.jpg

311744340mj5.jpg

311744341if6.jpg

311744342qa5.jpg

salutoni marini (qui il tempo in Amburgo, e ....quasi da questo).

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

Io non hoi parole...se non lo postavate come modelli sarebbe stato difficile non aver creduto di aver visto un VII nel mare grosso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Uhm... a costo di rendermi antipatico vi dirò apertamente quel che ne penso: entrambi galleggiano troppo alti, soprattutto il secondo, e si sente molto la mancanza della schiuma che toglie realismo al tutto.

Intendiamoci: io non avrei fatto certo meglio. Ma è proprio perché i prodotti adatti per realizzare un mare in burrasca davvero realistico non sono ancora stati trovati, che trovo azzardato fare diorami del genere; a qualcuno potranno piacere, ma una giuria di un concorso serio dubito li premierà mai.

Personalmente rimango un convinto sostenitore dei modelli ben fatti e ben invecchiati come quelli, ma esposti col metodo tradizionale del piedistallo nella bacheca. Il modellismo navale non è ancora maturo per avventurarsi con successo per i mari burrascosi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Uhm... a costo di rendermi antipatico vi dirò apertamente quel che ne penso: entrambi galleggiano troppo alti, soprattutto il secondo, e si sente molto la mancanza della schiuma che toglie realismo al tutto.

Intendiamoci: io non avrei fatto certo meglio. Ma è proprio perché i prodotti adatti per realizzare un mare in burrasca davvero realistico non sono ancora stati trovati, che trovo azzardato fare diorami del genere; a qualcuno potranno piacere, ma una giuria di un concorso serio dubito li premierà mai.

Personalmente rimango un convinto sostenitore dei modelli ben fatti e ben invecchiati come quelli, ma esposti col metodo tradizionale del piedistallo nella bacheca. Il modellismo navale non è ancora maturo per avventurarsi con successo per i mari burrascosi.

 

Premetto che rispetto tutte le opinioni specialmente nel campo modellistico. E per vivacizzare la discussione qualche bastian contrario ci vuole, non si puo' essere tutti d'accordo.

Qui pero' mi trovo in disaccordo con l'amico Secondo che mi sembra abbia espresso un giudizio un po troppo ingeneroso riguardo i due diorami sopra esposti. Il diorama o plastico e' diverso dal solito modello riprodotto in base a un disegno, che con precisione e impegno molti riescono bene o male a realizzare. Non credo di esagerare affermando che in certi diorami ci sia della vena artistica. Detto questo, il lavoro puo' piacere o no, pero' va riconosciuta la volonta', la bravura, la fantasia, e l'estro per realizzarlo doti queste non comuni.

 

Per quanto riguarda la "giuria di un concorso serio", mi spiace ma anche qui non condivido. Per non dare nessun riconoscimento a questi diorami, bisognerebbe avere solamente diciamo tre medaglie e disporre di altri tre modelli superiori come qualita'. Poi sai Secondo, tutto e' soggettivo in questo campo.

Ciao.

Link al commento
Condividi su altri siti

Uhm... a costo di rendermi antipatico vi dirò apertamente quel che ne penso: entrambi galleggiano troppo alti, soprattutto il secondo, e si sente molto la mancanza della schiuma che toglie realismo al tutto.

Intendiamoci: io non avrei fatto certo meglio. Ma è proprio perché i prodotti adatti per realizzare un mare in burrasca davvero realistico non sono ancora stati trovati, che trovo azzardato fare diorami del genere; a qualcuno potranno piacere, ma una giuria di un concorso serio dubito li premierà mai.

Personalmente rimango un convinto sostenitore dei modelli ben fatti e ben invecchiati come quelli, ma esposti col metodo tradizionale del piedistallo nella bacheca. Il modellismo navale non è ancora maturo per avventurarsi con successo per i mari burrascosi.

(Intanto volevo precisare che non è la mia un ribattere ne una polemica ma solo una riflessione)

Scusa Secondo Marchetti, ma penso che il bravo modellista non deve realizzare "buoni" modelli perchè esistono tecnologie che glielo permettono. Io penso ci sia molta più bravura in Anteo che si costruisce le sue eliche dal nulla in metallo, piuttosto "me" che le trovo nel kit già fatte. Così come c'è anche molta più soddisfazione fare uno scafo con ordinate e fasciame che trovarlo già pronto in plastica o in resina. E' vero trovare prodotti altamente specializzati che ti realizzino i modellini ed i diorami il più realisticamente possibile è bello a vedersi. Ma allora quanta bravura del modellista ci sta dietro??

A me il modello piace (sopratutto il secondo), perchè mi manda un messaggio e mi trasmette una sensazione. Poi può anche essere non preciso o non prendere premi, ma penso che per un modellista l'importante sia colpire nell'immaginazione di chi guarda il suo modello. Questa comunque e una mia opinione personale.

 

Ciao

 

Vespucci

Link al commento
Condividi su altri siti

Cavolo, davvero belli questi diorami.

Per il discorso che fate, concordo in parte con Secondo, purtroppo le tecnologie attuali non permettono la perfetta riproduzione del mare, ma secondo me potrebbero essere sicuramente da premio in un concorso, perchè attualmente sono il meglio che si può fare per un'ambientazione del genere.

Infatti mi interesserebbe (anche se faccio modellismo dinamico) sapere come si realizza il mare in tempesta, c'è qualche anima pia che ce lo spiega?

Link al commento
Condividi su altri siti

Eccola :s01:

Avendoci già provato, ti posso proporre la mia soluzione. Si avvolge lo scafo, ancora da verniciare possibilmente, con del cellophane per proteggerlo da colla e stucco, dato che il mare gli va costruito attorno; si ottengono i volumi delle onde con del polistirolo lavorato grezzo col cutter, e più di fino raspandolo con una spazzola a setole metalliche o con la cartavetro a grana grossa (occhio che si fà un bel pò di trucioli). Indi si ricopre questo con due mani di stucco per muri, la seconda delle quali sarà lavorata a dovere con la spatola per dare alla superficie l'increspatura. Le dolenti note vengono come dicevo per realizzare la schiuma; si può fare la più densa direttamente con lo stesso stucco, oppure con qualsiasi intruglio bianco e grezzo, come vinavil e borotalco. Ma finora non esistono metodi convincenti per fare la più leggera. Jim Baumann per il suo HMS Dido ha sperimentato con un certo successo il cotone.

Io volevo provare lo stesso ma spennellandolo con la cianoacrilica per renderlo meno vaporoso. Sennò la scorciatoia che avevo scelto io era quella di fare la nave che prende il mare da poppa, che andando poco più lenta o veloce delle onde quasi non alzava schiuma.

La pitturazione è la parte più divertente e dove si riconosce il manico dell'autore; cominciando a tener presente che non tutti i mari sono blu, io suggerisco una mano di base di blu medio, indi un lavaggio in blu scuro per evidenziare i recessi, e poi una serie di pennelli asciutti di colore via via più chiaro, ogni passata più leggera della precedente, fino a giungere al bianco per le creste per mettere in luce i rilievi. Ma non aver remore a sperimentare lavaggi e pennelli asciutti secondari e localizzati, come ad esempio un verde chiaro sulle creste e uno scuro nei cavi.

Modificato da Secondo Marchetti
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie secondo.... così mci provo anche io...

sono d'accordo in parte con la tua idea... i modelli sono troppo emersi, sopratutto il seconod, ma il primo mi ha trasmesso una cosa che nn so descrivere, e per questo volgio che il mio modello abbia una ambientazione simile, anche se sono certo che nn riuscirò a farlo così bello

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi pare esista un prodotto chiamato acrylic gel, ne circolava voce su modelwarsips.com, che è una sorta di vernice lucida ma molto densa, che si può modellare come lo stucco; se ne ripassano poi i punti in rilievo con un poco di bianco.

Non sapendo dove andare a cercarlo, io proverei direttamente su un vecchio modello il trasparente lucido addensato con qualche polvere incolore, o un poco di resina epossidica con le microsfere...

 

Edit per Nemo: per questo basta l'esperienza. Ovviamente nessuno riesce bene al primo colpo; se non vuoi correre il rischio di rovinare un modello promettente o costoso, ti consiglio di comprare una qualche scatola da pochi soldi, montarla in fretta e fare gli esperimenti su di quella.

Se cominciate e ci pubblicate delle foto a lavori in corso, forse riusciamo a darvi qualche dritta più mirata

Modificato da Secondo Marchetti
Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica. qui "vicino" a brema vi si tiene da giovedi a domenica un mostra fiera del modellismo regionale.

alcuni miei conoscenti molto bravi nel realizzare mari molto agitati, esporranno li, se vedo cose belle mando foto il lunedi, e mi faro siegare bene come si fa a far il mare grosso.

 

anche se provengo dagli alpini, ho parlato cn miei parenti tedeschi, che hanno navigato su u-boot in guerra e mi hanno comfermato che a volte navigando in superfice, con mare tempesta, vi erano momenti in cui quasi tutto lo scafo veniva lanciato fuori dal mare.

con notevoli problemi all´assi eliche e gente in coperta. se poi leggete le memorie dell´ammiraglio Cocchia, si legge che il navigare in atlantico, comportava uno sforzo fisico molto superiore alla norma.

inoltre ricordare che a differenza del mediteraneo le onde atlantiche sono piu grosse e con maggiore intervallo tra una e l´altra. non sono un tecnico di navigazione, ma e questione d´oppinione.

 

certo che fer fare una riproduzione del mare bisogna avere una foto o filmato su cui basarsi.

saluti molto piovosi, qui ad amburgo viene giu una pioggia e fa un grigio nero da far paura, marco

Link al commento
Condividi su altri siti

Lancio un'idea, per fare la parte lucida non si potrebbe usare il vernidas?

É molto pastoso e mi sa che si riesce a modellare stesso col pennelino della confezione...

Inoltre vi posto un link dove un collega spiega la realizzazione di un modello della nimitz e del mare attorno, utilizzando del Das (nulla a che fare col film hahahahah :s03: ).

http://www.gruppomodellisticoariete.it/Gal...SS%20NIMITZ.htm

Link al commento
Condividi su altri siti

Il vernidas può essere una buona soluzione, ma il Das lo usavo ai primordi della mia carriera e mi sento di poterlo sconsigliare se usato da solo, avendo il difetto di restare molto liscio: e sì che la superficie del mare è liscia, ma dal punto di vista pittorico per ottenere il meglio da lavaggi e pennelli asciutti bisogna che essa sia porosa e molto "tormentata", inoltre onde ed increspature sono sempre, in piccola scala, rugose. Questo effetto lo si ottiene meglio con lo stucco. Anche il controllo sui volumi lo si esercita meglio con lo stucco che non con il Das, che ha la tendenza a fare quelle irrealistiche onde a forma di gobba essendo duro da plasmare. Per essere modellato di fino e testurizzato ha bisogno di essere irrorato con acqua: asciugandosi si ritira e si crepa. Anche lo stucco lo fa, ma in misura minore.

Di contro è vero che per i volumi principali può tornare molto utile, essendo più denso dello stucco, quindi io consiglio una tecnica ibrida: mano di fondo con Das, e superficie definitiva a stucco spatolato.

E vale sempre anche il consiglio di prima, non lanciamoci subito a fare il pantano attorno al modello da 50 euro, che se va male qualcosa si rovina tutto, usiamo un ciofechino da pochi soldi e sperimentiamoci sopra le tecniche per l'opera in grande

 

Edit: ecco un mio lavoretto di 5 o 6 anni fa fatto con lo stucco; il modello è pessimo, ma a parte quello si vede come la texture dello stucco lavorato "a strascico" aiuti a ottenere una buona rappresentazione della scia di schiuma con l'uso del pennello asciutto. Il mare era pitturato con soli 3 passaggi, base, lavaggio e pennello secco

 

dscf0566ne2.jpg

Modificato da Secondo Marchetti
Link al commento
Condividi su altri siti

Avevo già visto il plastico con il VIID su un altro sito e ne ero rimasto scosso.Per me sono grandi risultati e sforzi d'ingegno.

Forse non saremo alla perfezione come scriveva S. Marchetti,ma la perfezione a volte è un pò una chimera.

Vi dico la verità;se ci riuscissi io a far quel che hanno fatto loro,ne sarei ben contento! :s68:

Link al commento
Condividi su altri siti

La scelta di verniciare prima il modello o il mare dipende dal grado di "integrazione" fra i due; mi spiego: nel caso del mio incrociatore non c'erano ondate che investivano la nave e che avrebbero dovuto passare sopra allo scafo e imprigionarlo per così dire, quindi ho fissato lo scafo sulla base provvisoriamente, per poi plasmargli lo stucco attorno ed ottenere l'aderenza perfetta fra onde e murata; ma appena lo stucco era asciutto, lo scafo l'ho rimosso ed ho continuato il lavoro normalmente, e il mare l'ho dipinto con calma a parte, per unirli poi solo alla fine: questo per evitare che i colori del mare sporcassero la murata durante l'applicazione, o viceversa.

Invece nel caso dei due diorami degli U-boote, è indispensabile inglobarli nel mare a modello già assemblato e dipinto, perlomeno per le parti a contatto con le onde. Si impone la difficoltà aggiuntiva del lavorare con paste che sporcano attorno a superfici che devono restare intatte, ma non è nulla che una mascheratura accurata e con nastri adesivi di sicura tenuta non sia alla portata di chiunque. L'ultimo passaggio è, a mare e modello completati, quello di armonizzare per bene i due col gel acrilico, una volta rimosse le mascherature più vicine.

Altra nota: la lucidità esasperata della superficie del mare trovo abbia un effetto poco realistico, facendola sembrare di gelatina. Correggerei sempre le vernici lucide fino a darle un tono semilucido, e la schiuma soprattutto deve sempre essere opaca.

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao Secondo Marchetti.. Evidentemente abbiamo la stessa metodologia di lavoro, nel realizzare i diorami navali..

Però bisogna riconoscere la bravura dell'ignoto modellista postato da Bussolino.. non è facile, specie se si vuole realizzare un mare "mosso".

Il fatto è che l'interpretazione e il sistema di lavoro è soggettivo.... e meno male... sennò sai che noia?.

Non è per criticare ma ormai andiamo verso una qualità modellistica eccezzionale (almeno osservando qua e la per le mostre).. E' vero che la tecnologia oggi mette a disposizione particolari che fino a qualche anno fa erano impensabili.. ma ho paura che si rischia di far diventare il nostro hobby un'ossessione e non più un divertimento.

Io mi rivolgo sopratutto ai più giovani che si affacciano al mondo modellistico, che non si scoraggino se per le prime volte se non arrivano al risultato sperato (sapete quante castronerie ho fatto prima di arrivare ad un risultato discreto.... e via tempo e soldi..)

L'importante che si riesca a recepire i messaggi che, come ha ben descritto Secondo Marchetti, sono li.. basta metterli in pratica.

Ad ogni modo, come dicevo prima, io mi rifletto molto in Secondo Marchetti.. visto che la sua tecnica è quasi come la mia.... complimenti, bravo!

ciao marco!

Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica, marco

sono stato alla fiera del modellismo di brema.

per quanto riguarda i sommergibili naviganti.....................FANTASTICO!!!

.....per diorama, cosi cosi.

ma!!!!!!

ho incontrato il mio conoscente.

risultato:

mi ha spiegato tutto e mi ha dato addiritura rivista di dicembre 2008 con spiegato tutto molto dellagliatamente in 3 pagine . appena ho tempo in 2-3 giorni traduco tutto ( e in cruc....tedesco) e lo do in pasto a voi tutti, belve feroci di ...mari caldi.

ccc002rn3.png

 

salutoni nevosi, poiche qui nevica di brutto.

marco da "base artica".

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao Bussolno.. beato te che ti sei visto una si bella mostra.. se riesci a mandare ancora qualche foto... non farebbe male...

E fa i complimenti da parte mia a quel modellista..

 

anche qua dalle Alpi.. mi sa che presto arriva la neve... e vai di catene...

ciao marco drakkar

 

ps. se vuoi manda pure in tedesco io lo capisco...

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

per drakkar, per tuuti altri devo tradurre con calma. (abbiate pazienza)

altro articolo del settore

da base artica,marco

22147410cr9.png

r001fn7.png

 

...................................non riesco ad ingrandire allegati.

vorra dire che traduco e invio il tutto con calma.

salutoni marco

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica, marco

alego alcune foto, purtroppo non molto riuscite, dei modelli di sommergibili della fiera di brema.

viiint1kn5.jpg

viiinter3sg4.jpg

viiinter4bx8.jpg

viiinter5jr8.jpg

viiinter6kh2.jpg

viiinter7yy3.jpg

viiinter8om5.jpg

viiinter9ry4.jpg

viiinter10vr2.jpg

viiinter10vr2.jpg

vari1wp6.jpg

sosurfyr6.jpg

urrskurksql0.jpg

peri1bv7.jpg

 

ne ho tante altre ma ci vuole tempo a metterle in onda, se interessa....posso.

salutoni marco

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica, dite modelli grandi guardare cosa si tova in fiera , ed non era neppure il piu piccolo

bigbc7.jpg

oscar1lz8.jpg

urrsoz3.jpg

 

 

inoltre se volete veramente restare a bocca aperta guardate su nuovo popic di : scire 1:32 RC - 50 kg (modellismo dinamico)

saluti e buona notte, marco

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Da base artica marco. :s43:

Scusate se ci ho messo tempi faraonici, ma la traduzione l´ho fatta in 10 minuti, ma non riuscivo piu a trovare l´originale da tradurre e sono dovuto farmi inviar una copia dal mio conoscente e autore.

P.s. Cio che ee scritto tra parentesi (!) sono mie deduzioni.

Traduzione:

 

1943 Ritorno alla base di U-217

Il battello U-boot tipo VII/D dlla Revell in 1:144 in diorama.

Di Guido Hopp, Hilden (localita)

 

Veramente mi ero messo l´obbiettivo fare semplicemente un po di pratica nel rifare ambienti mare . In mancanza di pratica, produssi allora un modello all´ ancora in acque tranquille, non fu ne difficile ne diede un immagine di scena drammatica.

Di conseguenza mi decisi alla prossima, di fare esattamente il contrario, con il proposito che a ogni nuovo progetto si impari del nuovo.

Qui mi presi come base il nuovo modello della Revell in 1:144.

 

In totale furono allora construiti 6 battelli del tipo D, costruiti per depositare mine da fondo, del tipo SMA.

Causa modelli successivi di mine e nuove e migliori tecniche di scarico delle mine da altri battelli, la serie D divenne velocemente vecchia tecnologicamente.

Uno di questi battelli venne messo in costruzione il 30 gennaio del 1941 e un anno e un giorno dopo, venne messo in servizio come U-217.

All´inizio venne messo nella flottiglia d´addestramento n° 5 , al 1 agosto poi trasferito alla 9° flottiglia operativa al frontecon base a Brest-Francia.

Nei suoi 3 viaggi d´attacco affondo complessivamente 3 navi con 10.651 Ton. totali , che corrisponde al 25% di quello che la serie D affondo.

Al 05.aprile del 1943 venne affondato con tutto l´equipagio da velivoli della portaeri di scorta Bouge.

 

1. Il mio U-217 combatte con un mare molto mosso che ho realizzato inserendo una piccola spazzola con denti metallici (brossa) in un piccolo trapano e con tale atrezzo su un blocco di polistirolo ho creato sia il senso onde che l´invaso della scafo.

 

2. Per rendere liscia la superfice ruvida e grezza del polisterolo l´ ho verniciate con gesso quasi liquido.

3. Durande qusta fase di asciugamento ho cominciato con una spatola da modellatore (artista dice lui ma intende quelle con cui si lavora la plastilina nelle statuette)

 

4. In fine la superfice riceve una patina di GEL Acrilico, per rendere piu morbido passaggi acqua e avere una superfice che tenga colori acrilici.

5. In piu fasi con del Gel si comincia a fare le creste dell´onde.

6. Nelle fasi successive in cui si da una mano di colore su altra senza asciugare la precendente (bagnato su bagnato), uso esclusivamente colori acrilici., con l´uso di un grosso pennello.

 

7. In prima, il mare riceve una base di nero pece su tutta la superfice.

8. Dopodiche lavoro con del verde nel nero in modo da schiarire le onde man man che si avvicina alla cresta.

9. Uso anche piccolissime dosi di bianco-titan (?) .

10. Allo scafo e al mare in vicino scafo uso un po di piu verde e alla fine di bianco.

11. Il tutto poi ho lasciato asciugare 3-4 ore, per poi tamponare con acqua per dare lucidita.

12. Dopo 24 ore comicio a modellare le creste onde con molto colore bianco-titan acrilico.

13. Poi, vernicio la superfice delle creste nella zona poppa e navigazione, abbondantemente, con bianco asciutto, drybrushen.

14. A questo punto lascio tutto 2 settimane ad assciugare.

 

(ora spiga come monta modello, (niente di particolare che Voi lupi di mare Betasom non sappiate).

Ma…dice poi:

 

15. Tutte le aperture di allagamento le apre con piccolo trapano, cominciando a sgrossare con trapanino con raspetta l´interno ad aöltezza delle vie allagamento pe rendere piu sottili le pareti, sino ad arrivare all´aperture, pulendo poi da fuori resti filamenti con un vecchi spazzolino da denti e ripulendo tutto con una scalpello Olfa.

16. I bordi aperture le ho dipinte poi di nero,la dove necessario! (la dove non coperte da acqua.)

17. Il ponte non l´ho fatto allo stesso modo (per non finire tutto in epoca bibblica) poiche colore scuro non rende necessario tale operato.

18. (dice che ha messo un corrimano zona portelli ponte mine ma cio ee storicamente falso.)

 

19. Finito completamente senza torre e piccole parti di montare lo scafo, esso viene pogiatto nel suo scalmo del mare, avvolgendo prima completamente lo scafo con film trasparente da cucina alimenteare.

20. Poi riempio con gesso lo spazio trascafo/ film e blocco mare in modo rozzo.

21. Dop che gesso ee asciutto taglio il film all´altezza dello scafo.

22. Il riempimento attorno scafo lo faccio con chiaro e bianco gel acrilico.

23. Sconsiglio a questo punto di usare gross masse acqua tramite lúso di gel acrilico sul colore bianco, poiche invecchiando assumono un bruto colore giallo nicotina.

24. Washing e ulteriori pennelate asciutte aiutano questo riempitivo a dvenire parte del mare circostante.

25. L´effetto acqua che scorre sullo scafo viene ottenuto tramite lungo lavorodi vari passaggi di molto diluito e trasparente bianco gel acrilico.

26. Il rilucente del l´aqua di mare l´ottengo con passaggio pennello a mano libera di Future.

 

(ora spiega che dopo l´effettopositivo riscontrato alla fiera di berlino , fu invitato alla fiera di TEFLORD in Inghilterra, dove aanche se non vinse nulla fu molto contento di avervi partecipato , avendo aggiunto al diorama zoccolo di legno e plachetta otone.

 

CONCLUSIONE dell autore (lui non io)

Il modello della Revell lascia fantasia pe rmolto di piu.

 

(Mia conclusione:

datevi da fare!!!!!!, Voi dovete fare un mare da diluvio universale a confronto)

W Betasom!!!!!!!!!!!!!! :s29:

Saluti, chiudo e vado a mangiare.

Ps ultima volta che sono stato in mare 2 settimane fa volontario (in cucina) su imbarcazione disalvataggio, unmio collega che ci seguiva con unita gemella ha fatotali foto di noi…

soscgf4.jpg

Se serve foto di mare bruttino, basta che con canotto dei punti galban… venite su da me, Voi navigate e io da terra fotografo.

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

Ps ultima volta che sono stato in mare 2 settimane fa volontario (in cucina) su imbarcazione disalvataggio, unmio collega che ci seguiva con unita gemella ha fatotali foto di noi…

soscgf4.jpg

Se serve foto di mare bruttino, basta che con canotto dei punti galban… venite su da me, Voi navigate e io da terra fotografo.

IO avrei vomitato anche le budella :s03: :s03: :s03:

Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica, marco

si nei diorami penso (io non li ho mai fatti piu "spinti" ....presepe di natale) penso che sia come i cuochi, le portate sono le stesse ma gli aromi e ingredienti fanno poi...il capo cuoco.

inmerito allo stomaco mio , devo dire che piu che lo stomaco, sono le gambe che 1 giorno dopo essere a terra potrebbero partecipare perr vincere a una gara di rumba, pensare a quelli che lo fanno come lavoro fisso, io lavorando in combusa 2 volte anno x pochi gioni ho piu da a fare piu a pulire che preparare in ..inverno.

salutoi marco.

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 month later...
IO avrei vomitato anche le budella :s03: :s03: :s03:

 

 

Scusa la pignoleria, ma in marina si dice: raccare. Che è un altra cosa dal vomitare.

Non credete?

 

 

Marco: forse mi è sfuggito qualche cosa? Cosa ci vai a fare in mare con quella vedetta. Ma non eri alpino?

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa la pignoleria, ma in marina si dice: raccare. Che è un altra cosa dal vomitare.

Non credete?

 

E' vero, anche sulla barca francese su cui sono imbarcato diciamo sempre gerber e mai vomir; e nel mio dialetto si distingue ugualmente, in mare si dice "fare i gattini"

Link al commento
Condividi su altri siti

da base artica, marco.

si ero alpino (e nel cuore lo sono rimasto, peccato che nonesistino gli alpini ..marini) :s29: e non solo di ferma, poi per questioni di cuore :s35: (x donne , non x salute :s03: ) sono finitio in germania, le donne non sono piu le stesse ...ma il posto quasi si :s14: !

be oltre al mio lavoro (in proprio) di venditore, faccio un po di volontariato qualche volta :s14: su imbarcazioni di salvataggio come aiuto "cambusa" - secondo me, roba di caffe da infarto a rancio :s56: da voler ributtarsi a mare una volta provato!!! ma sino a óra nessuno lo ha fatto :s67: . (la cucina italiana la so fare bene :s20: :s02: !!)

saluti marco

ps qui la parola per v...si dice koz....be non la dico perchea sentirla in italiano ee roba da alpini duri duri!

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...