Vai al contenuto

Un Padre Che Non Ritorna


Messaggi raccomandati

Il caporal maggiore artigliere, Dino Benini da Cesena, Divisione Pavia,26°, 27° e 28° rgt ( non ricordo quale dei tre era quello di artiglieria)morì il 2 novembre 1942 al suo posto di combattimento, durante la battaglia di El Alamein. Il suo nome è citato da Paolo Caccia Dominioni nel suo memoriale di quegli eventi, divenuto poi il celeberrimo libro" El Alamein", riferendosi ai combattimenti del 2 novembre '42. Morì a 23 anni, accanto al suo pezzo.Ora è sepolto nel Sacrario di Quota 33 Suo figlio nacque due mesi dopo, nel gennaio del '43. Si chiama come lui, Dino, in memoria del padre mai conosciuto.

Conosco Dino da quando ero ragazzino. Una decina di anni fà, durante una ricorrenza (25 aprile) alla quale partecipavo con l'ANMI,lo vidi con la bandiera dell'Associazione Orfani di Guerra di Cesena. Sorpreso, lo salutai, e lui mi raccontò di suo padre.Mi ricordai che, anni prima, avevo comprato una vecchia edizione tascabile del libro di Dominioni. Lo rilessi e trovai i riferimenti che parlavano di suo padre. Portai il libro a casa sua e lui, leggendo quel nome, si commosse fino alle lacrime. C'era anche la vecchia mamma, giovane vedova di guerra. Non si era più risposata e Dino era il suo unico figlio. Mi disse che avevano cominciato le pratiche per il rimpatrio della salma del padre e che era questione di mesi. Io promisi che al ritorno della salma, sarei stato presente con la bandiera dell'Anmi. Ogni volta che lo incontravo, gli chiedevo del padre. Lui mi diceva delle varie traversie con il Ministero della Difesa, le Onoranze ai caduti, L'ambasciata in Egitto. Lettere scritte direttamente ai Presidenti della Repubblica Ciampi e Napolitano. Ma niente da fare:il caporal maggiore Benini è ancora oltremare. Sembra che siano gli egiziani a mettere ostacoli al rimpatrio. Temono che, se i caduti rientrano a casa loro, ci possano essere delle ricadute negative all'indotto che riguarda i pellegrinaggi dei reduci e familiari che portano ad El Alamein. Ma può essere vero?E' possibile una simile barbarie?Che i nostri Ministeri competenti non abbiano nessun potere?

La mamma di Dino, la vedova dell'artigliere della Divisione Pavia, è ancora fra noi. Avere il conforto di seppellire il marito dopo quasi settant'anni, non è un sacrosanto diritto? Poter pregare sulla tomba del proprio padre, seppur ridotto a poveri resti, non è la cosa più importante per un orfano?Eppure questo è loro negato!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Non lo so; può essere. Tutto può essere. Ho trovato Benini Dino nel testo, probabilmente la stessa edizione che citi tu, la LOnganesi Pocket del 1966, che era di mio padre. Mio padre se l'è schivata perchè ha avuto la "fortuna " di essere stato ferito e rimpatriato un paio di mesi prima (era ufficiale carrista nell'Ariete....)

 

Non so come stiano le cose con l'Egitto. Qualche anno fa, devo dire, l'Egitto ha fatto "il signore": il punto dove era caduto l'S 81 che trasportava nel 1935 l'esploratore Raimondo Franchetti, il Ministro dei Lavori Pubblici Razza e cinque membri dell'equipaggio (ne so qualcosa solo perchè ci ho scritto su un libro, non mi aspetto che tutti ne sappiano) be' dicevo, quel punto doveva essere tagliato da un'autostrada, Alessandria-Cairo. Hanno deciso di fare divergere in quel punto le corsie, hanno lasciato una specie di "aiuola" e ci hanno lascito il memoriale...

Però forse, dico FORSE, l'Egitto non c'entra. Penso a quanto a fatto Caccia Doninioni per erigere quel mausoleo/cimitero. Credo che quelli che sono tumulati lì, abbiano una ragione d'essere lì.pensa a tutti i cimiteri militari sparsi per il mondo, anche qui in Italia. Lo so, per le famiglie dev'essere dura, ma forse...boh...chissà...Una volta che andavo in bici da Bologna a Prato,lungo la strada della Futa, a Livergnano, ho trovato un monumento ai militari brasiliani che risalivano i nostri appennini...e alcune decine di km più avanti, proprio sul passo della Futa, c'è un cimitero tedesco. E penso al cinitero tedesco che ho visto in Normandia. Insomma, lasciamoli in pace dove sono...forse....

Link al commento
Condividi su altri siti

Chiunque abbia avuto la sventura di vedere, alcuni giorni fa, una trasmissione televisiva serale in cui è intervenuto uno dei "nostri ministri competenti" (quello alla Difesa, digiamolo pure), avrà capito che per il rientro della salma del Cap. Magg. Benini (e per tante altre faccende) è bene mettersi il cuore in pace fin da ora.

 

Parlare di "ministri competenti", in materia di difesa, storia, FF.AA., ecc. ecc., purtroppo mi sembra essere una contraddizione in termini.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se le Salme dei nostri Caduti all'estero fossero rimpatriate non so se sarebbero così onorate come ora.....

Link al commento
Condividi su altri siti

Il caporal maggiore artigliere, Dino Benini da Cesena, Divisione Pavia,26°, 27° e 28° rgt ( non ricordo quale dei tre era quello di artiglieria)

 

 

il reggimento di fanteria della Pavia era il n. 26

 

 

Divisione Pavia

 

 

Personalmente ( ripeto , personalmente ) sarei dell' idea di lasciarlo nel luogo dove è scomparso , sepolto insieme agli amici e compagni che hanno perduto la vita insieme a lui

Modificato da Tuco
Link al commento
Condividi su altri siti

Tratto da Alamein 1933-1962, Cap XX (pagina 291 dell'edizione tascabile), di Paolo Caccia Dominioni

 

 

Molte famiglie chiedono il rimpatrio dei loro morti, e ogni volta, quasi sempre con successo, il 31° in miniatura interviene perchè rinuncino, riconoscendo il grande significato che essi, onorati e ben protetti contro le insidie del clima e degli uomini, assumo quaggiù. [...]
Modificato da iy7597
Link al commento
Condividi su altri siti

Personalmente ( ripeto , personalmente ) sarei dell' idea di lasciarlo nel luogo dove è scomparso , sepolto insieme agli amici e compagni che hanno perduto la vita insieme a lui

 

anch'io penso sia il modo migliore di onorarlo, pur comprendendo il sentimento della famiglia...

Link al commento
Condividi su altri siti

rinuncino, riconoscendo il grande significato che essi, onorati e ben protetti contro le insidie del clima e degli uomini, assumo quaggiù. [...]

 

E' proprio vero; sono assolutamente d'accordo con voi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Niente polemiche, ma silenzio è il massimo rispetto che si puo dare per chi riposa in nome d´Italia vicino o lontano dalla Patria.

 

da "base artica" marco.

Come,….. non l´abbiamo un arligton, e Redipuglia o i vari sacrari in Italia o i tanti all´estero che sono allora????? Chi di noi ha rinunciato a una libera giornata ed espessamente sia andato non per turismo ma per preghiera ad onorare e ricordare i caduti del Paese? Spero in tanti!

 

Qui ad amburgo nel nord della germania abbiamo un cimitero militare dei caduti italiani che morirono di stenti nei campi di concentramento tedeschi, vi sono sepolti in oltre 6000 (seimila) dei nostri e qui in Germania putroppo di tali cimiteri dei nostri caduti ve ne sono tanti, ma tanti!

 

Al 2 novembre vi e stata una cerimonia, ns connazionali erano presenti ad onorare chi giace qui e altrove, gente semplice ma che oltre al ns Paese, pensava ai coloro che non per lavoro o feria furono obbligati all´estero e non poterono piu tornare. Non dobbiamo parlare tanto di cosa fare o come fare, ma testimoniare con silenziosa presenza nel rispetto di chi non torno, qualunque sia il posto e la causa della perdita.

esempi in Amburgo e Monaco dei tanti cimiteri militari italiani in Germania.

hamburggg6.jpg

coronehh9.jpg

monacodibavieralk7.jpg

 

Non desidero essere polemico ma credo che in merito al dolore di chi perse qualcuno in guerra e sul desiderio di “toccare” almeno una volta un qual cosa che ricordi i propri cari sia molto umano, ma ….non facciano altri commenti perche ogni presa di parte puo ferire qualcuno.

I Ns.caduti sono sacri e qualunque discorso deve essere lasciato ai loro cari; non per il dove riposano, (allora per i caduti in mare che si farebbe?) ma per i loro ricordo, e il rispetto dei loro cari.

 

http://it.youtube.com/watch?v=vyv73ekFPRw

 

evviva la ns bandiera e tutti coloro che l´amano.

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

Quando leggo di queste riflessioni,la mia mente ed il mio animo

subiscono una congestione indescrivibile tanto da non saper rispondere

a me stesso.

Credo sia veramente difficile valutare in questi casi ciò ch'è giusto o sbagliato!

Nelle tasche di molti Caduti si trovarono fotografie della famiglia e di figli

in tenera età che non conobbero mai.

Per contro,una moglie ed un figlio che reclamano insistentemente alle autorità

i resti del proprio caro credo proprio che abbiano il diritto di veder esaurito

il loro desiderio.

Noi non possiamo inserirci nell'animo dei familiari!!!

Loro lo reclamano ardentemente !!!

Ebbene che gli sia restituito !!!

Chissà quella Signora quanti sacrifici avrà fatto per crescere il figlio

di un marito che non è tornato.

Perchè tante discussioni per un Caduto che ormai non appartiene più

allo Stato e del quale è solo la famiglia ad averne diritto del possesso?

Credo che certe cose si dovrebbero sbrigare in modo sollecito !!!

Ma cosa vogliamo dire ?

Il sottoscritto sono ormai tre anni e mezzo che ha richiesto un foglio

matricolare di uno zio.

Neanche l'educazione di una risposta !!!

Credo che farò partire una solenne silurata direttamente da Roma !!!

In conclusione credo che il desiderio della moglie e del figlio sia giusto

che venga esaudito!!!

 

RED

 

P.S.: Chi oggi rientra dalla Russia ed è riconosciuto i familiari ne sono

avvertiti e restituiti a loro i suoi resti se reclamati!!!

Gli Ignoti e quelli non richiesti vengono tumulati nel Sacrario di Cargnacco !!!

Scusate ma qual'è la differenza ?

Era forse giusto che restassero in Russia ?

 

Posto alcune foto da me scattate credo nel 1979.

 

Rientro a Milano di nostri Caduti in Russia :

 

1-2- Panoramica della Piazza del Duomo.

Ogni bandierina tricolore che vedete è un Caduto.

russia1wq9.jpg

russia2jo4.jpg

 

3-4- I resti dei Caduti vengono portati all'interno del Duomo.

russia3pq9.jpg

russia4ou4.jpg

5-I resti dei Caduti ai piedi dell'altare

La commozione fu irrefrenabile;mogli e figli abbracciarono le cassette con i poveri resti.

Al suono del silenzio nessuno potè nascondere un singhiozzo!!!

russia5an4.jpg

 

Molti erano decorati di Medaglia d'Oro e d'Argento al V.M.

 

Sia sempre ONORE a Loro

Modificato da Red
Link al commento
Condividi su altri siti

A egregie cose il forte animo accendono

l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella

e santa fanno al peregrin la terra

che le ricetta

 

 

Foscolo , I sepolcri

Il Sacrario di El Alamenin non è un semplice cimitero , è un monumento dedicato a chi combatte' e mori' in quella battaglia , una battaglia che per la sua importanza sara' ricordata per sempre .

Chi è sepolto in quel Sacrario sara' ricordato per sempre perche' ha legato il suo nome ad un avvenimento storico

 

E tu onore di pianti, Ettore, avrai,

ove fia santo e lagrimato il sangue

per la patria versato, e finché il Sole

risplenderà su le sciagure umane.

Link al commento
Condividi su altri siti

Credo proprio di no

caro iy7597.

Comunque come ripeto i Caduti

richiesti dalle famiglie credo sia giusto che vengano consegnati.

Gli Ignoti ed i non richiesti è giusto che rimangano nei Sacrari.

Le famiglie subirono sofferenze e dolore,che gli venga resa almeno

la possibilità di averli vicini e di poter mettere un fiore.

Credo sia più umano!

 

Ciao

RED

Link al commento
Condividi su altri siti

Io credo che il mio amico Dino Benini deve essere messo in condizione di poter scegliere e non obbligato da chissà chi!Può sceglire di lasciare i resti di suo padre laggiù dove ha combattuto ed è caduto e il deserto ne ha custodito i resti fino alla tumulazione di Quota 33!Ma può scegliere di portare a casa cio' che rimane di un padre e di un marito! E' un suo diritto, reso tale proprio dal sangue di chi è caduto!Capisco il pensiero che guidava del maggiore PCD:rendere quel pezzo di deserto un luogo di pace e di memoria e, allo stesso tempo, un monito per tutti! I corpi di quei soldati, nemici in vita, a guisa di un solo corpo, affratellati nel sacrificio che li ha travolti!Solo un grande uomo poteva fare una cosa del genere:PCD lo era!!

Ma i soldati caduti non sono solo fulgidi eroi, ma anche padri e figli! Una moglie ed un figlio hanno diritto di riabbracciare un il proprio congiunto, anche dopo 66 anni!

Perchè rientrano i caduti solo dal fronte orientale???A Redipuglia, qualche anno fa, nella capellina in cima alla scalinata, erano raccolte piccole scatole metalliche: molti erano i resti di marinai che rientravano dai cimiteri del Lago Ladoga(così era scritto sul cartoncino). Fu per me un emozione incredibile!!!

Ogni tanto, nella cronaca locale, viene segnalato il rientro della salma di qualche caduto.Ma non viene certo dall'Egitto!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

...Solo un grande uomo poteva fare una cosa del genere:PCD lo era!!...

 

Paolo Caccia Dominiioni è stato il primo eroe cui la base ha reso omaggio di persona, credo che questa la dica lunga sulla stma che ha e che merita questo Uomo con la "U" maiuscola

https://www.betasom.it/forum/index.php?show...=2079&st=20

Link al commento
Condividi su altri siti

da "base artica".

per la russia ho trovato tempo fa questo sito, puo interessare?

http://www.marchi-campertravelest.it/cippi.htm

http://www.marchi-campertravelest.it/fiumedonalbumfoto.htm

 

FOTO 10 - Monumento ai caduti italiani nella città di Rossosch

200610up7.jpg

 

saluti (e chiedo scusa se nel primo scRitto sono stato un po polemico) marco

Modificato da bussolino
Link al commento
Condividi su altri siti

C'è dignita in ogni parola detta in questo topic e le opinioni espresse non sono in contrasto tra loro!!!

Quello che mi sorprende e mi fà male, soprattutto in questi giorni di rimenbranza, è che si dicano tante cose buone e giuste sui caduti di tutte le guerre, con il Ministro La Russa che, secondo me giustamente, vuole ripristinare il 4 novembre come solennità nazionale, riaffermando il valore e il sacrificio delle generazioni inghiottite dalla guerra, dando la giusta rilevanza alla Patria e alla Bandiera: ma poi non si fà nulla o quasi per difendere il diritto di quelle famiglie a riavere i propri cari, rimanendo impastoiati in chissà quali problemi buocratici e diplomatici!!!

Sinceramente, non ho ancora capito quale sia il problema vero che impedisce questi rientri!!Mi piacerebbe pensare che il nostro governo, attraverso gli organi competenti, abbia la volontà non tanto politica, ma umana, animata da pietà e compassione verso queste famiglie che ancora aspettano.

La famiglia dell'artigliere Benini, quando sembrava che ci fosse la possibilità di rimpatrio, ha pagato agli uffici competenti, quel che si possono chiamare diritti d'ufficio, per le varie pratiche occorrenti.

Altre nazioni avrebbero mandato l'aereo presindeziale!Ma noi cadiamo sempre su queste cose!Visto che sono passati anni, non so se i denari versati sono stati restituiti. Magari, quando si decideranno a rimpatriarlo, non ci sarà nessuno ad aspettarlo!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...