Anteo Inviato 1 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 1 Novembre, 2008 Tratto da "Rassegna di modellismo" gennaio 1957 (lire 200) Questo articolo meravigliera' i piu' giovani. Nel 1957 i radiocomandi per uso modellistico erano un miraggio, costosissimi e poco efficaci, per un sommergibile poi.......c'era la possibilita' di autocostruirseli , ma non era cosa semplice. Veniva allora usato il sistema del "telecomando" in pratica sul battello venivano installati solamente i motori per comandare timoni, eliche, e quant'altro necessitava. Da sotto la carena fuoriusciva un cavo elettrico di 10 15 metri collegato a un quadro di comando, che conteneva anche le batterie per alimentare il tutto con pulsanti interruttori e un reostato. Questo cavo non doveva essere eccessivamente lungo perche' avrebbe creato della resistenza con conseguente abbassamento della tensione. Nonostante queste difficolta', nell'articolo viene spiegato come costruire un sommergibile addirittura con immersione statica, lo scafo e' di lamiera di ottone, per l'immersione viene usato il sistema del siringone. Purtroppo non ho il numero successivo della rivista dove si conclude l'articolo. Se non era passione questa................. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 10 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2008 da base artica, marco. mi ricordo che ....tanti anni fa vi era l´associazione sommergibilisti torinese (modelli naviganti) loro allora costruibvao modeli perfettamente funzionanti da nulla, ma veramente dal nulla, mi ricordo che quasi tutti i modelli erano in lamiera, e come pompe utilizzavano le pompe tergicristallo delle auto,. Sarebbe interessante rintracciare tali appassionati. saluti marco Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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