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Le Navi Di Carta Della Marina Militare


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Il Comandante Esposito era l'unico della classe in questa configurazione. Nulla di strano. Il perchè non lo so.

 

Venne deciso di modificare la disposizione dell'apparato motore al fine di limitare la possibilità che un solo colpo a bordo potesse fermare la nave.

Mi spiego meglio, in tutte le classi di ct. italiani dai "Freccia" / "Folgore" in avanti (sino ai "Comandanti"), la disposizione degli elementi dell'apparato propulsivo comprendeva - da prora verso poppa - tre caldaie (in due/tre locali appositi, con i fumi convogliati in un unico, grosso fumaiolo) e due locali macchine.

Questa disposizione faceva sì che - come dicevo - un solo colpo a bordo avrebbe potuto danneggiare tutto il sistema evaporatore o, in alternativa, i due locali macchine, fermando così la nave.

Sull'Esposito venne deciso di sdoppiare l'apparato motore, che avrebbe dovuto avere questa disposizione (sempre da prora verso poppa):

- due locali caldaie

- locale macchine per l'asse di dritta

- due locali caldaie

- locale macchine per l'asse di sinistra

Ecco il perchè dei due fumaioli: analogamente ai "Navigatori", che furono gli ultimi ct. italiani con apparato motore "sdoppiato" prima dell'entrata in servizio degli "Indomito", degli "Impavido" e degli "Audace".

E' intuitivo che questa disposizione impedisce il completo danneggiamento dell'apparato motore, evitando di fermare completamente la nave nel caso di un solo colpo a bordo nella zona centrale dell'unità.

E' la disposizione adottata stabilmente dall'U.S. Navy dai "Benson / Livermore" in avanti, come pure dalla Marina giapponese e da quella tedesca già prima della seconda guerra mondiale.

La Royal Navy, per contro, sino ai caccia tipo "Battle" adottò invece una disposizione dei locali caldaie e macchine del tutto simile a quella dei ct. della Regia Marina.

Modificato da Alagi
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I ct. sovietici "tipo 7 " (classe Gordy) furono costruiti sul modello dei nostri "FRECCIA" (con un solo fumaiolo), ed infatti ebbero grossi problemi di navigabilità con mare grosso, nell'Artico: uno perse la poppa, un altro si spezzò in due (se non ricordo male).

Nel 1938, a seguito del fatto che un caccia inglese con lo stesso schema dell'apparato motore perse qualsiasi possibilità di muovere dopo aver urtato una mina al largo della Spagna mediterranea, i sovietici decisero di modificare il progetto separando due coppie di caldaie e di motori: nacque così il tipo "7U" (classe Silny, mi pare, con due fumaioli). Decine di "tipo 7" già impostati furono bloccati sullo scalo e modificati. Le doti marine rimasero insufficienti, ma la vulnerabilità dell'apparato motore diminuì.

Modificato da de domenico
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Il mio intervento precedente era fatto "a memoria". Aggiungo ora alcune precisazioni basate sulla citazione testuale dal classico "Soviet Warships of the Second World War” di Juerg Meister, Macdonald and Jane's, 1977.

“Il cacciatorpediniere “Tipo 7" fu progettato e pianificato nel 1932 con la cooperazione italiana, ma la prima unità fu impostata solo nel 1935. Dopo che le prime 28 unità erano state ordinate, il progetto fu modificato per adattarlo alle condizioni più impegnative prevalenti nell'Artico e nel Pacifico settentrionale, e le limitate caratteristiche nautiche e la debolezza strutturale del "Tipo 7" furono attribuite all'influenza italiana nel progetto. La marina sovietica produsse perciò un progetto migliorato noto come “Tipo 7-U” (Uluchshonny = migliorato) che adottò l'assetto a blocchi del reparto macchine con le sale caldaie e le sale macchine collocate in posizione alternata. Il risultato era che il “Tipo 7-U” aveva due fumaioli, mentre il “Tipo 7” ne aveva solo uno, dato che tutte le sue caldaie erano raggruppate davanti a una sala macchine in comune. Inoltre lo scafo era rinforzato, il che permise un leggero incremento della potenza installata. Il lavoro sul “Tipo 7-U” cominciò nel 1937 (nell'agosto di quell'anno fu presa la decisione di bloccare tutte le nuove costruzioni del “Tipo 7”) e un totale di 26 furono ordinati”. (…)

 

“Le gravi debolezze strutturali del “Tipo 7” produssero il risultato che il GROMKY perse la prua (nell'Artico, ma fu rimorchiato in porto), mentre il SOKRUSHITELNY colò a picco durante una tempesta nel Mar di Barents il 22 novembre 1942, nel corso dell'operazione di supporto al convoglio di ritorno QP 15.

 

Allego una foto e un disegno provenienti dallo stesso libro.

 

Francesco De Domenico

 

sovietjt0.jpg

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Ho rintracciato l'altra fonte del discorso che ho fatto prima, che è il libro "Stalin's Ocean-Going Fleet 1935-1953", di Juergen Rohwer e Mikhail S. Monakov, ediz. Frank Cass, 2001, un libro estremamente istruttivo e basato su informazioni di prima mano.

 

Cito testualmente dal libro:

"Il tipo più importante di cacciatorpediniere era la nuova serie del "progetto 7", prevista in 53 unità. Il progetto fu modellato sulla base del ct. italiano "Alfredo Oriani" di 1685 tonnellate standard, costruito nel 1935 dal cantiere Odero-Terni-Orlando a Livorno, dove sarebbe stato costruito anche il "Tashkent". I progetti italiani furono modificati sulla base dei TTZ (requisiti tattico-tecnici) sovietici, ma i modelli furono provati nelle vasche di prova a Roma. Il progetto finale fu approvato e la costruzione iniziò nel novembre/dicembre 1935. Una di queste navi, il "Reshitel'nyi", andò perduta dopo essersi incagliata durante una tempesta l'8 novembre 1938 durante il trasferimento dal cantiere di Komsomol'sk sul fiume Amur a Vladivostok. Alcune delle navi avevano manifestato problemi durante la costruzione e le prove; particolarmente le macchine e le turbine furono fonte di guai e ritardarono il completamento di alcune unità come la capoclasse "Gnevnji".

 

Ma prima delle prove finali venne alla luce un altro problema. Durante la guerra civile spagnola, il 13 maggio 1937 il cacciatorpediniere britannico "Hunter" urtò una mina (posata dagli S-Boote nazionalisti S2 e S4) al largo di Almeria, e subì pesanti danni: in particolare la sala caldaie anteriore divenne una massa di rottami".

 

Assistito da un cacciatorpediniere repubblicano spagnolo ("Lazaga"), "Hunter" fu rimorchiato a Gibilterra il 15 maggio 1937, poi a Malta nell'agosto 1937. Le riparazioni non furono completate fino al 10 novembre 1938.

 

Accludo in proposito due foto provenienti dal volume "Amazon to Ivanhoe. British Standard Destroyers of the 1930s", di John English, World Ship Society, 1993, che illustrano molto bene la condizione della nave, che comunque dimostrò una notevole capacità di sopravvivenza al danneggiamento ("Hunter" sarebbe stata affondata dai dieci caccia tedeschi nel fiordo di Narvik il 10 aprile 1940).

 

"L'argomento (i sovietici seguivano ovviamente da vicino le vicende della guerra civile spagnola ndr) fu affrontato durante una riunione dello STO (Soviet Truda i Oborony, consiglio per il lavoro e la difesa) presieduta dallo stesso Stalin, e quando fu menzionato il fatto che un assetto scaglionato delle caldaie e delle sale macchine poteva essere vantaggioso quanto meno nelle grandi navi, Stalin intervenne e decise che i cacciatorpediniere erano anch'essi navi preziose e quindi dovevano avere lo stesso assetto. Quindi lo STO decise nell'agosto 1937 di interrompere la costruzione delle navi meno avanzate del "progetto 7", mentre un nuovo progetto doveva essere sviluppato con la sistemazione scaglionata delle caldaie e delle turbine come "progetto 7U". Non meno di 18 unità vennero smontate sullo scalo e reimpostate sulla base del nuovo progetto con due fumaioli, ma con lo stesso armamento. Altre 6 unità furono completamente demolite e cancellate. I c.t. del "progetto 7" avevano un dislocamento standard di 1885 tonn., quelli del "progetto 7U" di 1990 tonn."

 

Come ho già scritto il "Gromkyi" subì gravi danni alla prua il 4 marzo 1942 per una tempesta durante la scorta dei convogli PQ12 e QP8. Ma il 20 novembre 1942, durante la scorta del convoglio QP15, una nuova tempesta provocò gravissimi danni al conduttore "Baku" (uno dei primi grandi cacciatorpediniere costruiti dai sovietici negli anni "30 un po' sul modello dei contre-torpilleurs francesi), che perse parti della sovrastruttura e subì gravi falle nello scafo a prua e in corrispondenza delle sale caldaie. Il "Sokrushitel'nyi" si ruppe in chiglia e due giorni dopo si spezzò in due affondando. Si noti che nessuna delle navi britanniche facenti parte della scorta dello stesso convoglio (cacciatorpediniere, c.t. di scorta tipo "Hunt", corvette, dragamine di squadra tipo "Bangor") subì danni paragonabili alle navi sovietiche.

 

E' un po' la stessa situazione della seconda battaglia della Sirte (22 marzo 1942) quando nessuno dei c.t. britannici, inclusi tre della classe H e alcuni caccia di scorta tipo "Hunt", subisce danni dal maltempo tali da comprometterne la sopravvivenza, come invece accade purtroppo per "Lanciere" e "Scirocco".

 

dieschiffe0004cm4.jpg

Modificato da de domenico
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Non proprio della MMI, ma c'è il suo zampino :s03:

53_200764_16815_cin%20project.png

 

Progetto per una motovedetta

25jcjg5.jpg

 

Riuscite a postare qualche dato in più? (Cantiere costruttore, caratteristiche, ecc. :s02:)?

Grazie! :s01:

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Riuscite a postare qualche dato in più? (Cantiere costruttore, caratteristiche, ecc. :s02:)?

Grazie! :s01:

La Corvetta è la CNR 550 (ad occhio almeno :s45: ) con il 76 spostato, che è stata già passata in rassegna a Pagina 6

 

Per la nave ospedale c'è un pdf in cui se ne parla più approffonditamente ma pochi dettagli tecnici

 

----

 

Alcune aggiunte e integrazioni

 

Il San Giorgio proposto alla Malesia (notare i 101 con la vecchia colorazione)

 

Fincantieri_design_Malysia_around_2.jpg

 

Un Cutter Fincantieri da 400 tonn con Elicottero

 

IT-Cantieri400Tcutter.jpg

 

IT-Cantieri400Tcutter_1.jpg

 

Un'altra immagine dell'LC30

 

IT-LC-301982.jpg

 

Cantieri L 71 landing craft

 

IT-CantieriL071-L26m-B18m-Fload250t.jpg

 

Due immagini di Pattugliatori ad Effetto di Superficie SES da 1.000 / 1.100 tonn

 

IT-FincantieriSECSES-S1100t_1.jpg

 

IT-FincantieriSES1000.jpg

 

Un'immagine dell'S-90 (forse la prima versione visto la stretta somiglianza con il Sauro)

 

IT-S90SeleniaElsag.jpg

 

2 Immagini dei sommergibili (3 tipi non in scala) con diesel a ciclo chiuso di cui si era parlato sempre a pag 6 se non erro

 

IT-GMS-650-200-75.jpg

 

IT-GST100Mk-1LWT234.jpg

Modificato da enrr
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Interessante questo anello di congiunzione tra i Garibaldi e i Pisa; dalle linee più verso i Pisa che i Garibaldi; quale doveva essere il loro dislocamento ed armamento principale ?

 

Tra l' altro i nomi delle Repubbliche Marinare (tutti e 4) erano stati suggeriti dal Cuniberti quando propose alla Regia Marina il primo progetto di Nave Monocalibra....

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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Sig. Gibe quando posta l'immagine, o il thumbnail, deve usare con "FORUM Thumbnail Link" o "Forum Link" per la versione intera.

 

Ci ho messo un pò, ma alla fine ho trovato l'immagine originale, eccole (i link, quelle originali sono un pelo grandi :s14: )

Cutter_400_t.jpg

 

Cutter_950_t.jpg

 

Cutter_1500_t.jpg

Alla faccia della Finanza, tra un pò va a finire che gli offrono le FREMM :s03:

Modificato da enrr
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Ma il sistema missilistico nell'immagine della corvetta postata da Odisseo secondo voi cos'è?

 

Potrebbe essere l'Ikara antisom??

 

In quegli anni si ipotizzò anche un'integrazione tra l'Ikara e i lanciatori/elettronica dell'Otomat....

 

...poi arrivò il Milas!!

 

 

Otomat-Ikara.jpg

 

 

 

 

 

Otomat-Ikara.jpg

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Sbaglio o il modellino di S-90 è diverso dal profilo che avevo postato tempo fa?

Mi pare la solita corvetta ...

Certo che l'han proposta in tutte le salse :s03:

...e poi l'han vendute in confiugurazioni completamente diverse :s68:

Ma il sistema missilistico nell'immagine della corvetta postata da Odisseo secondo voi cos'è?

Potrebbe essere l'Ikara antisom??

Potrebbe essere un lanciatore binato, molto in voga all'epoca, per gli Aspide?

 

La CNR550 shipbucketizzate :s03:

 

IFAC-CNR550-1.gif

 

IFAC-CNR550-2.gif

 

IFAC-CNR550ASW.gif

Modificato da enrr
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Sbaglio o il modellino di S-90 è diverso dal profilo che avevo postato tempo fa?

 

Le due foto postate da me e da lei sono lo stesso modello da 1.900 t. presentato alla mostra navale di Genova dell'84.

 

IT-S90SeleniaElsag.jpg

 

SS90_1900t_MN84.jpg

 

Il disegno definitivo è un ulteriore evoluzione che ha portato ad un'unità da 2.500 t. di cui finora abbiamo solo questo

 

mmi_ss90-01.jpg

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io penso che forse la seconda soluzione di scafo a catamarano sia la migliore per mettere in mare le apparecchaiture antimina

 

Signor Asteria, mi dispiace deluderla ma sembra proprio che la Marina sia indirizzata verso un'unità monoscafo di circa 1.000 t. con una lunghezza di 60 m. e con due motori diesel con due assi indipendenti per poter avere una velocità di 18 nodi, necessità minima per ridurre i tempi di transito verso l'area di operazione.

Stiamo ad aspettare....

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Sinceramente di Aspide con lanciatori binati (e non contenitori/lanciatori a 4 o 8 celle) non me ne ricordo.

 

Qualcuno ha ulteriori informazioni/immagini??

 

Osservando la foto, la prima cosa che salta in mente e' la forte rassomiglianza col lanciatore singolo Mk. qualcosa delle OH Perry, che però non puo' essere il lanciatore rappresentato nel modello, in quanto il capovolgimento dell' Unita' sarebbe garantito; l' Ingrandimento successivamente postato, che mostra due missili a me sconosciuti, mostra che il lanciatore e' binato, ma se fossero delle dimensioni dell' aspide, l' intero complesso sarebbe comunque più pesante di un lanciatore quadrinato, anche se pare avesse il vantaggio del ricaricamento automatico (in maniera analoga ai sistemi americani degli anni '70 e al sea dart) ma va detto che ho la forte impressione che il lancio della prima telearma avrebbe conseguenze nocive per la seconda telearma.

 

Quindi, mi associo alla richiesta di maggiori info da chi le sapesse e potesse dirlo.

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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Le due foto postate da me e da lei sono lo stesso modello da 1.900 t. presentato alla mostra navale di Genova dell'84.

---

Il disegno definitivo è un ulteriore evoluzione che ha portato ad un'unità da 2.500 t. di cui finora abbiamo solo questo

mmi_ss90-01.jpg

Non mi sembrava fosse specificato che fosse del 1 modello anche se notavo una certa differenza, anche perchè si nota la forte somiglianza con il Sauro IV

 

Come disegno può contare anche questo?? :s03:

 

ISSK-S90.gif

 

ed S1600

 

ISSK-S1600.gif

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Ma il sistema missilistico nell'immagine della corvetta postata da Odisseo secondo voi cos'è?

Potrebbe essere l'Ikara antisom??

In quegli anni si ipotizzò anche un'integrazione tra l'Ikara e i lanciatori/elettronica dell'Otomat....

...poi arrivò il Milas!!

 

Certo che l'han proposta in tutte le salse :s03:

...e poi l'han vendute in confiugurazioni completamente diverse :s68:

Potrebbe essere un lanciatore binato, molto in voga all'epoca, per gli Aspide?

 

Osservando la foto, la prima cosa che salta in mente e' la forte rassomiglianza col lanciatore singolo Mk. qualcosa delle OH Perry, che però non puo' essere il lanciatore rappresentato nel modello, in quanto il capovolgimento dell' Unita' sarebbe garantito; l' Ingrandimento successivamente postato, che mostra due missili a me sconosciuti, mostra che il lanciatore e' binato, ma se fossero delle dimensioni dell' aspide, l' intero complesso sarebbe comunque più pesante di un lanciatore quadrinato, anche se pare avesse il vantaggio del ricaricamento automatico (in maniera analoga ai sistemi americani degli anni '70 e al sea dart) ma va detto che ho la forte impressione che il lancio della prima telearma avrebbe conseguenze nocive per la seconda telearma.

Non ne ho la più pallida idea ... la foto era all'interno di un articolo (mi pare) su un pezzo d'artiglieria Oerlikon che era proposto (in ennesima alternativa) per l'imbarco sulla corvetta.

Ingrandimento max, se qualcuno riconosce il missile ...

2euokmb.jpg

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Dopo aver postato l'immagine su shipbucket un utente mi ha chiesto se poteva essere il Sea Indigo

 

Personalmente non ne ho idea visto che è la prima volta che lo sento, ma potrebbe essere visto quel che ho trovato sul sistema. Se qualche persona più navigata :s41: con riviste dell'epoca può dare un'occhiata

 

Questo è quel che ho trovato

 

Indigo was an Italian short-range surface-to-air missile system that had a very long and protracted history. First began in 1960 in Switzerland by Contraves AG, then transferred to Italy (Sistel Spa and Contraves Italiana) in 1966, initially with towed 3 and 6-missiles launchers and Swiss/Italian radars (Contraves Lince acquisition radar and Contraves AG Super-Fledermaus radar and IR guidance), then in 1971 as MEI-Indigo (Mirador Eladorado-Indigo) with Thomson CSF radars and an Officine Galileo optical tracker, and finally in 1978 on a tracked FMC M-548 launcher with Italian radars, only to be cancelled in the early 1990s without having ever been operational (it would seem that some, err, peculiarities of the Italian political system could explain that so much public money was sunk into it for so long). Less known is that Contraves Italiana also proposed in the late 1960s a naval version, with its own Sea Hunter 4 fire control and a two-arm launcher that could store (in a vertical revolving magazine) and launch both Sea Indigo and Sea Killer Mk 2 short-range SSMs (the taller missiles in the picture). A poor man's Mk26 of sorts ...

Range : 10 km.

 

SeaIndigo.jpg

----

Sea Killer Mark 2's length was 4.7 m.

e da http://oai.dtic.mil

Accession Number : ADA032546

 

Title : Italian INDIGO Missile for Antiaircraft Defense at Low Altitude -- on Land and at Sea (INDIGO, Missile Italiano per la Difesa C.A. A Bassa Quota a Terra e a Bordo).

 

Corporate Author : NAVAL INTELLIGENCE SUPPORT CENTER WASHINGTON D C TRANSLATION DIV

 

Report Date : 01 SEP 1976

 

Pagination or Media Count : 7

 

Abstract : Several nations have developed types of missiles suitable for defense at low altitude. Among those is Italy, which has developed several interesting systems, the ALBATROS, which has already been adopted by the Navy, the INDIGO, which we will now describe, and the SPADA. The development of the INDIGO was promoted by the Ministry of Defense in order to resolve, in accordance with the specifications established by NATO, the problem of close defense against low-altitude attacks. Studies on that subject were begun in 1962 by the Contraves Co. and continued until, in 1969, the entire program was undertaken by the Sistel Co. (formed with the participation of Contraves itself and other Italian companies), which studied three versions (of the missile launcher): one towed on land, one shipborne, and a self-propelled land version. Currently, after an extensive and favorable series of tests made at the Sardinia proving grounds, the first version of the weapon (the towed land model) is fully operational. The INDIGO has the following characteristics: length, 3,076 m; diameter, 195 mm; launch weight, 120 kg. It has an advanced aerodynamic configuration. The cruciform control wings have an 813-mm span. They are installed very near the center of gravity, which thus permits a rapid response to signals emitted by the guidance system. In line with those wings are the stabilizing tail fins.

 

Descriptors : *FOREIGN TECHNOLOGY, *SURFACE TO AIR MISSILES, *ANTIAIRCRAFT DEFENSE SYSTEMS, *ANTIAIRCRAFT MISSILES, ITALY, TRANSLATIONS, LOW ALTITUDE.

 

Subject Categories : ANTIAIRCRAFT DEFENSE SYSTEMS

SURFACE-LAUNCHED GUIDED MISSILES

 

Distribution Statement : APPROVED FOR PUBLIC RELEASE

 

This is an article on the Indigo missile system from the "Flight International" magazine of 25 January 1973:

----

Indigo is a low-level and very-lowlevel anti-aircraft missile which became operational last year with the Italian Services. It is fired from towed or self-propelled launchers and is designed for use with a wide range of existing fire-control systems such as Contraves' Superfledermaus (in the towed version), or Thomson-CSF Mirador Eldorado acquisition and tracking radars coupled with Officine Galileo's fire-control unit (when the self-propelled launcher is used). The six-round missile launcher can be deployed on a gradient of up to 7° and can be trained and elevated extremely rapidly. Indigo may be fired singly or in salvo (two missiles), the method of operation being selected by the engagement computer, but with a manual override being possible. A typical firing sequence when beamriding guidance is being used is:

 

T = 0sec—The alarm is given by the acquisition radar, the target is identified and information is passed to the tracking radar.

T = 3sec—The tracking radar locks on to the target.

T = 6sec—The fire director, acting on information displayed by the engagement computer, starts the automatic firing sequence.

T = 8sec—The motor of the first missile ignites and the ballistic flight phase begins.

T = 10sec—The guided phase of flight begins.

T=.10-5sec—The motor of the first missile burns out and that of the second missile is fired if a salvo launch has been selected.

 

The weapon can also be used with optical fire-control. In this case the target is identified, the range is established and the missile is armed. Launch then comes under the control of the fire-control officer and guidance is by radio command, using an infrared sensor to determine the missile's deviation from the optical axis.

 

Indigo leaves the launcher under the impulse of its single 3,750kg-thrust solid-propellant booster, supplied by Imperial Metal Industries, at an initial speed of 850m/sec and can be accelerated at 30g for manoeuvring. After 10km of flight these values are 240m/sec and 8g. The weapon- is effective against aircraft flying at up to Mach 1-3 between altitudes of 15m (nominal) and 5,000m, and has a slant range of 10km. Control is by cruciform wings on the fuselage centre section, with stabilising tail fins. Radio commands are sent to correct dynamic errors resulting from the curvature of the missile's trajectory during beamriding guidance.

 

Detonation of the 22kg axi-symmetrical fragmentation warhead is by impact or infra-red proximity fuzes.

 

A naval version of Indigo is under study for ship point defence, using Contraves' Sea Hunter fire-control system.

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2euokmb.jpg

 

Mi ricordo vagamente di questo particolare tipo di lanciatore da imbarcare sulle corvette da 550 tonn. Di certo so che doveva lanciare due tipi di missile: uno AAed uno AN. Il SEA INDIGO mi pare che fosse AA, mentre il SEA KILLER AN. A me sembrò un ottima idea per l' epoca (scrissi anche una lettera ad INTERCONAIR A.&M. sull' argomento) e non conosco i motivi per cui il progetto fu abbandonato: forse perchè si trattava di armi di scarsa gittata.

 

Concordo con DOTT. PIERGIORGIO nel sostenere che il peso di un tale lanciatore quadruplo sistemato così in alto avrebbe dato problemi di stabilità alla nave. E non penso che le cose sarebbero migliorate se il lanciatore fosse stato di tipo binato.

Modificato da Alfabravo 59
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Concordo con DOTT. PIERGIORGIO nel sostenere che il peso di un tale lanciatore quadruplo sistemato così in alto avrebbe dato problemi di stabilità alla nave. E non penso che le cose sarebbero migliorate se il lanciatore fosse stato di tipo binato.

... erano i tempi in cui andavano di moda le navi super armate sul tipo di quelle russe.

Se poi erano invivibili, instabili ... inutili, era un problema secondario: uno scafo, un motore, tante leghe leggere e giù tante, tante armi ...

Ciao.

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... erano i tempi in cui andavano di moda le navi super armate sul tipo di quelle russe.

Se poi erano invivibili, instabili ... inutili, era un problema secondario: uno scafo, un motore, tante leghe leggere e giù tante, tante armi ...

Ciao.

 

mmmm.....

 

Comunque, nei fatti le Wadi ed Esmeraldas non mi risulta abbiano avuto problemi seri, pur essendo in generale consegnate a Nazioni forse di non grandi tradizioni marittime; ma va detto che nel complesso si e' vista un evoluzione e miglioramento tra i vari progetti, se ho capito bene la sequenza temporale tra i vari progetti.

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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ì

Certo che l'han proposta in tutte le salse

...e poi l'han vendute in confiugurazioni completamente diverse

 

Effettivamente le corvette furono un progetto di punta per i cantieri italiani e quindi le varie versioni furono frutto delle personalizzazioni proposte ai potenziali clienti e i risultati si sono visti

 

Libia

 

Libia_Wadi.jpg

 

Ecuador

 

CM13_Los_Rios.jpg

 

Irak (vendute poi alla Malaysia)

 

warship_KD_LAKSAMANA.jpg

 

Irak (mai consegnate)

 

F210_Mussa_Ben_Nussair_Irak.jpg

 

 

In effetti è impressionante vedere su uno scafo così piccolo un armamento superiore a quello anche di alcune fregate(1x76, 1x40, Missili AA, Missili AS e un elicottero)!!!!

 

P.S. Se non ci risentiamo buon anno a tutti!!!!

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quest'ultima, che sembra in riattivazione con la gemella in spagna, mi ricorda le Margottini come arrangiamento.

 

Vuoi dire che le due corv. Irakene non son più internate a MARINARSEN SP? Sai forse qualcosa in più sul loro destino?

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