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Attacco Libico A Lampedusa 1986


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da repubblica.it

 

 

Andreotti e il ministro libico confermano

"Craxi avvertì Gheddafi del bombardamento Usa"

di VINCENZO NIGRO

 

ROMA - Giulio Andreotti e il ministro degli esteri libico Abdurrahman Shalgam raccontano una storia che più volte è stata scritta, ma mai confermata in modo così chiara e autorevole: il governo italiano avvertì il colonnello Gheddafi che il 14 aprile del 1986 la US Navy avrebbe attaccato Tripoli per punirlo degli attentati che la Libia aveva messo a segno anche contro militari americani in Germania. "Sì, quell'attacco americano era un'iniziativa impropria", ha detto stamattina Andreotti partecipando a un convegno organizzato alla Farnesina, "e credo proprio che dall'Italia partì un avvertimento per la Libia".

 

In effetti Bettino Craxi, all'epoca presidente del Consiglio, chiese al suo consigliere diplomatico Antonio Badini di avvertire l'ambasciatore libico in Italia, quell'Abdurrahman Shalgam che oggi è il ministro degli Esteri di Gheddafi. E infatti stamane Shalgam ha confermato la storia: "Craxi mi mandò un amico per dirmi di stare attenti, il 14 o il 15 aprile ci sarà un raid americano contro la Libia". Il ministro libico aggiunge che fu proprio grazie a questo avvertimento che probabilmente il leader libico Muammar Gheddafi si salvò. Craxi informò la Libia "due giorni prima dell'aggressione, forse l'11 o il 12 ci disse di stare attenti e che l'Italia non avrebbe permesso di usare il mare e il cielo" agli americani per condurre il raid.

 

Perché allora, nonostante il gesto italiano, la Libia rispose bombardando Lampedusa, chiedono i giornalisti a Shalgam: "Perché - risponde Shalgam - gli Stati Uniti usarono Lampedusa, la Libia reagì contro gli Stati Uniti non contro l'Italia".

 

Andreotti e Shalgam stamane partecipavano a un convegno organizzato al Ministero degli Esteri dalla fondazione guidata dall'ex ministro degli Interni Beppe Pisanu. Durante l'incontro il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che il governo italiano vuole approvare e poi far ratificare dal Parlamento al più presto l'Accordo di amicizia e partenariato che Berlusconi e Gheddafi hanno firmato a Bengasi il 30 agosto. "Spero che il Consiglio dei ministri adotterà il disegno di legge di ratifica presto", ha detto il ministro. Il processo di ratifica parlamentare dovrebbe poi seguire, secondo il capo della diplomazia, senza particolari ostacoli, perché quella dei rapporti tra Roma e Tripoli è "una questione su cui tra maggioranza e opposizione non ci sarà scontro". Per Frattini stringere i tempi è necessario, non soltanto per un'attuazione rapida dell'intesa, ma anche per dare un "segnale di amicizia" ai libici.

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Andreotti e il ministro libico confermano

"Craxi avvertì Gheddafi del bombardamento Usa"

di VINCENZO NIGRO

 

ROMA - Giulio Andreotti e il ministro degli esteri libico Abdurrahman Shalgam raccontano una storia che più volte è stata scritta, ma mai confermata in modo così chiara e autorevole: il governo italiano avvertì il colonnello Gheddafi che il 14 aprile del 1986 la US Navy avrebbe attaccato Tripoli per punirlo degli attentati che la Libia aveva messo a segno anche contro militari americani in Germania. "Sì, quell'attacco americano era un'iniziativa impropria", ha detto stamattina Andreotti partecipando a un convegno organizzato alla Farnesina, "e credo proprio che dall'Italia partì un avvertimento per la Libia".

 

In effetti Bettino Craxi, all'epoca presidente del Consiglio, chiese al suo consigliere diplomatico Antonio Badini di avvertire l'ambasciatore libico in Italia, quell'Abdurrahman Shalgam che oggi è il ministro degli Esteri di Gheddafi. E infatti stamane Shalgam ha confermato la storia: "Craxi mi mandò un amico per dirmi di stare attenti, il 14 o il 15 aprile ci sarà un raid americano contro la Libia". Il ministro libico aggiunge che fu proprio grazie a questo avvertimento che probabilmente il leader libico Muammar Gheddafi si salvò. Craxi informò la Libia "due giorni prima dell'aggressione, forse l'11 o il 12 ci disse di stare attenti e che l'Italia non avrebbe permesso di usare il mare e il cielo" agli americani per condurre il raid.

 

Perché allora, nonostante il gesto italiano, la Libia rispose bombardando Lampedusa, chiedono i giornalisti a Shalgam: "Perché - risponde Shalgam - gli Stati Uniti usarono Lampedusa, la Libia reagì contro gli Stati Uniti non contro l'Italia".

 

Andreotti e Shalgam stamane partecipavano a un convegno organizzato al Ministero degli Esteri dalla fondazione guidata dall'ex ministro degli Interni Beppe Pisanu. Durante l'incontro il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che il governo italiano vuole approvare e poi far ratificare dal Parlamento al più presto l'Accordo di amicizia e partenariato che Berlusconi e Gheddafi hanno firmato a Bengasi il 30 agosto. "Spero che il Consiglio dei ministri adotterà il disegno di legge di ratifica presto", ha detto il ministro. Il processo di ratifica parlamentare dovrebbe poi seguire, secondo il capo della diplomazia, senza particolari ostacoli, perché quella dei rapporti tra Roma e Tripoli è "una questione su cui tra maggioranza e opposizione non ci sarà scontro". Per Frattini stringere i tempi è necessario, non soltanto per un'attuazione rapida dell'intesa, ma anche per dare un "segnale di amicizia" ai libici.

 

:s30: :s30: :s05: :s05: :s65: :s65:

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Parlo seriamente

 

Perché allora, nonostante il gesto italiano, la Libia rispose bombardando Lampedusa,

 

In verità c'è anche qualcuno che non crede all'ipotesi dell'attacco missilistico; tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica del tempo. Certo è che i dragamine inviati dalla Marina a perlustrare le acque circostanti l'isola non trovarono nulla. Certo è che tale evento, reale o meno, procurava non pochi vantaggi al governo italiano, accusato di condurre una politica troppo filo-araba, accusava che perse buona parte dell'efficacia proprio grazie a quell'azione.

 

In quanto alla dichiarzione di Andreotti, sono scettico, anche se vista la politica estera condotta da due dei protagonisti (Craxi ed Andreotti, peraltro non condivisa da un altro autorevolissimo esponente del governo, l'Onorevole Spadolini, Ministro della Difesa) la cosa non mi stupirebbe troppo. Di sicuro il Governo italiano non ha comunicato data ed ora dell'attacco, giacchè credo che difficilmente il nostro Governo avrebbe potuto possedere tali elementi; magari avrà semplicemente suggerito a Gheddafi di andare a fare un'escursione in cammello nella Giofra...

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Boh...sarebbe come a dire "cornuti e mazziati"? Meglio "cornificatori" (nei confronti degli States, che chissà in questo caso come sono stati contenti...se è vero... :s14: ) e pure mazziati perchè comunque il territorio di Lampedusa mi risulta sia nei nostri confini....Ma che cavolo è successo in quegli anni??????? :s12: :s12: :s14:Tra l'altro, se ben ricordo, da pochi mesi c'era stato pure il caso Achille Lauro e Sigonella....

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Anni fa,ho letto su un libro,che era stata ordinata una rappresaglia militare nei confronti della Libia dopo il fatto di Lampedusa.Si doveva effettuare un bombardamento navale con unita italiane e supporto aereo USA,ma all'ultimo minuto ci fu il contrordine da Roma.

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Anni fa,ho letto su un libro,che era stata ordinata una rappresaglia militare nei confronti della Libia dopo il fatto di Lampedusa.Si doveva effettuare un bombardamento navale con unita italiane e supporto aereo USA,ma all'ultimo minuto ci fu il contrordine da Roma.

 

Se l'attacco fu stoppato all'ultimo minuto lo ignoro (anche se ne dubito), certo è che il Governo valutò tre ipotesi di reazione: la semplice protesta diplomatica, un attacco dimostrativo contro un obbiettivo isolato, senza il coinvolgimento di militari o civili, ed un attacco aereo vero e proprio contro porti e basi aeree, da effettuarsi con Tornado ed F-104. Alla fine ci si limitò ad una semplice nota diplomatica.

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Non sapevo dei commandos. Può darsi. Cossiga dimentica però di dire che solo una parte degli aerei impiegati (gli F-111) partì dalle basi USA, il grosso (A6, A7, F/A-18) partì dalle portaerei della 6a Flotta, che aveva le sue basi principali nel nostro Paese, cosa che a Gheddafi non andava proprio giù...

 

Per il resto prendo atto.

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dalle basi USA,

 

perdonate: inglesi non USA...

 

e dopo l'occupazione della spiaggia cosa avrebbero fatto le forze speciali? aspettare l'arrivo di tutto l'esercito libico? meno male che qualcuno ci ha messo la testa

 

Non è detto; poteva essere uno sbarco "ricognitivo" con lo scopo di preparare il terreno ad una forza di invasione, od una più classica azione di commandos. Io sapevo del solo attacco aereo.

 

Di sicuro il Pres. Cossiga non rinuncia ad essere protagonista....

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Se l'attacco fu stoppato all'ultimo minuto lo ignoro (anche se ne dubito), certo è che il Governo valutò tre ipotesi di reazione: la semplice protesta diplomatica, un attacco dimostrativo contro un obbiettivo isolato, senza il coinvolgimento di militari o civili, ed un attacco aereo vero e proprio contro porti e basi aeree, da effettuarsi con Tornado ed F-104. Alla fine ci si limitò ad una semplice nota diplomatica.

 

 

Fortuna per i piloti degli F-104 che non se ne fece nulla :-)

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Sbaglio o era l' Operazione "Girasole"?

 

Si, credo di si. Anche la Marina in quell'occasione allertò alcune unità inviandole nel Canale di Sicilia. In occasione di una delle periodiche buriane con Tripoli, vennero paracadutati a Lampedusa anche reparti di paracadutisti.

Modificato da brin
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Adesso non ricordo in quale reparto prestava servizio.. so di sicuro che era nei paracadutisti.

 

In ogni modo quando ne parlammo tempo fa mi disse che secondo alcuni isolani interpellati da loro (arrivati il giorno dopo) non era stato sparato nessun missile ma il rumore fu provocato dal passaggio a bassa quota di caccia a velocità sipersonica.

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In ogni modo quando ne parlammo tempo fa mi disse che secondo alcuni isolani interpellati da loro (arrivati il giorno dopo) non era stato sparato nessun missile ma il rumore fu provocato dal passaggio a bassa quota di caccia a velocità sipersonica.

 

Già pare che i missili non gli avesse visti nessuno. Mi pare anche di ricordare anche che un pescatore locale intervistato anni dopo, e che in precedenza aveva affermato di aver visto i missili, ritrattò smentendo clamorosamente le sue precedenti dichiariazioni.

Modificato da brin
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Premesso che su fatti come questi per i prossimi cinquant'anni si può dire tutto e il contrario di tutto in particolare quando alcuni dei protagonisti non possono più confutare, se non faccio confusione con la sequenza degli avvenimenti l'attacco americano fu una conseguenza di Lockerbee e di un altro atto del genere portato a termine in una discoteca di berlino e frequentata da militari statunitensi. L'EI predispose opportunamente una sua parte di dispositivi come è già stato citato. La situazione peraltro richiese anche un'aggiornamento piuttosto celere delle tabelle della Riserva con relativa diramazione o sostituzione delle cartoline di preavviso.

Modificato da Charlie Bravo
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Un personaggio da me parecchie volte e a vario titolo citato (e realissimo, diversamente da quanto accade a molti degli altri di cui mi diverto a parlare) ha comandato il piccolo presidio inviato a Lampedusa nell'immediatezza dei fatti. Gli ho ha anche dedicato un breve poema in cui tesso le sue lodi per aver difeso la Cristianità dai Turchi a costo della sua ... integrità fisica. Chissà cosa pensa lui dei missili.

Modificato da marat
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Premesso che su fatti come questi per i prossimi cinquant'anni si può dire tutto e il contrario di tutto in particolare quando alcuni dei protagonisti non possono più confutare, se non faccio confusione con la sequenza degli avvenimenti l'attacco americano fu una conseguenza di Lockerbee e di un altro atto del genere portato a termine in una discoteca di berlino e frequentata da militari statunitensi. L'EI predispose opportunamente una sua parte di dispositivi come è già stato citato. La situazione peraltro richiese anche un'aggiornamento piuttosto celere delle tabelle della Riserva con relativa diramazione o sostituzione delle cartoline di preavviso.

E' vero!! Nel 1986 mi arrivò la cartolina di preavviso che mi destinava ad Ancona in caso di chiamata! Chissà perchè allora non collegai la faccenda! Rimasi un pò deluso, perchè credevo di essere "complemento di guerra"a bordo della mia ex nave, che guarda caso partecipò all'operazione "Girasole"!Sicuramente quel fatto aveva smosso un pò le acque e si voleva tastare un pò il polso della situazione tabellare delle forze in congedo, in caso di chissà quale stravolgimento internazionale.Se ci fosse stato uno scontro armato con i libici, i sovietici avrebbero potuto intervenire in loro aiuto, visto che le loro navi stazionavano tranquillamente nelle acque libiche!E' anche vero, però, che quando gli americani bombardarono Tripoli, non mossero un dito! Questione di real politik?

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  • 2 weeks later...

beh, a parte i girasoli, la cui conseguenza sarebbe stata probabilmente la III GM, vorrei velocemente soffermarmi sui missili, o cosa fossero.

 

Prima di tutto, sarebbe interessante capire da dove furono lanciati (una carta del Canale di sicilia fara' capire; di sicuro, quelle esplosioni erano ben al di fuori del gia' scarso CEP degli scud) e se furono lanciati davvero; Non dimentichiamoci che si era fatto uno sgarbo un po' grosso all' alleato più potente, e un po' di "cortine fumogene" forse convenivano....

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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Prima di tutto, sarebbe interessante capire da dove furono lanciati (una carta del Canale di sicilia fara' capire; di sicuro, quelle esplosioni erano ben al di fuori del gia' scarso CEP degli scud) e se furono lanciati davvero; Non dimentichiamoci che si era fatto uno sgarbo un po' grosso all' alleato più potente, e un po' di "cortine fumogene" forse convenivano....

 

Personalmente sono del medesimo avviso.

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