Visitatore Marcuzzo Inviato 15 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 15 Ottobre, 2008 Notizia tratta da Il Secolo XIX: Donna in coma sul traghetto La crisi è improvvisa, l’aria le viene a mancare. Così una cittadina tedesca di 66 anni viene soccorsa a bordo del traghetto Athara della Tirrenia, ormai in porto a Genova, dal medico di bordo, ottantenne. Fino a quando non arriva sulla banchina l’auto medica del 118: il personale sanitario prende in consegna la paziente e la trasferisce all’ospedale Galliera. Nel reparto di rianimazione, dove viene ricoverata in coma. Il caso, avvenuto ieri mattina, è adesso al vaglio del sostituto procuratore Enrico Zucca, che sta valutando, in base agli accertamenti eseguiti dalla PolMare, se vi siano stati ritardi nell’intervento del personale di bordo. Stando a quanto verificato dagli agenti, tutto inizia alle 7,30. L’Athara, partito da Porto Torres, sta per attraccare a Genova. Secondo i testimoni a lungo ascoltati dagli inquirenti, la sessantaseienne, sposata con un cittadino sardo di 63 anni, accusa un mancamento mentre scende verso la stiva dove è parcheggiata la sua auto. Ai poliziotti il consorte spiegherà che la donna è già in cura per una broncopolmonite virale. Un’altra passeggera intanto le sbottona la camicia. Secondo i testimoni, mancano ormai quasi dieci minuti alle 8. La soccorritrice riesce ad attirare l’attenzione del personale della nave e viene così contattato il medico di bordo. Il quale, stando sempre alla ricostruzione degli inquirenti, ha ottant’anni e utilizza un palloncino “ambu”, lo strumento usato da ogni operatore abilitato al primo soccorso per aiutare la respirazione di un paziente. Ma secondo quanto riferito dai presenti e successivamente dal personale del 118, nessuno compie il massaggio cardiaco anche se, alla fine, la sessantaseienne è in arresto cardiaco. Alle 8.15, questo l’orario indicato dai testimoni, viene allertato il 118: con l’auto medica la donna viene trasferita in rianimazione al Galliera, in coma. E mentre proseguono i colloqui con i presenti e i controlli per accertare se ci siano stati ritardi nei soccorsi del personale di bordo, la relazione viene consegnata al sostituto procuratore Enrico Zucca. «La presenza del medico a bordo - spiega il professor Alberto Origone, presidente dell’Associazione Nazionale Medici di bordo - è prevista dal decreto del 1986 per tutti i traghetti con almeno 500 passeggeri e sei o più ore di navigazione da compiere. Quindi anche per l’Athara della Tirrenia (la compagnia, contattata, ha rinviato a oggi qualsiasi dichiarazione, ndr). Non esistono limiti di età per i medici di bordo. Devono solo superare la visita biennale di idoneità». La cosa che mi stupisce (e prendo la notizia mooolto con le pinze conoscendo i giornalisti) è che non si sia parlato del personale sanitario oltre al medico nè delle apparecchiature a bordo (che ci sono), e tanto meno metto in dubbio le capacità del medico. Voi che ne pensate? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bosun Inviato 15 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 15 Ottobre, 2008 Carissimo "compare" Marcuzzo, personalmente penso che uno, a ottant'anni, farebbe meglio a starsene a casa a giocare con i nipotini!!! E che le compagnie di navigazione, Tirrenia in testa che è anche pubblica, la smettessero di elemosinare su queste faccende. Sarebbe meglio, come fanno in altri paesi, utilizzare dei giovani medici tirocinanti, ma comunque abilitati dalla Legge essendo già medici a tutti gli effetti, a svolgere questo servizio utilizzando l'infermeria di bordo ed i moderni mezzi di comunicazione per essere in contatto con un ospedale che possa fornire loro indicazioni precise d'intervento. In questo caso maturerebbero un utile esperienza che farebbe loro molto bene. Un saluto a te ed a tutta la mia Licata. Un saluto Com. te BOSUN “…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore luciano pietri Inviato 15 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 15 Ottobre, 2008 (modificato) Marcuzzo che dire? Da sempre il soccorso medico in mare ha lasciato a desiderare ma con una legge che prevede la presenza anche un medico di ottanta ani, pur idoneo , va bene. Certo oggi, con i mezzi a disposizione, anche una lunga navigazione fa meno paura, un elicottero può intervenire ovunque ma il momento della partenza e dellarrivo è di sicuro il più critico. L'idea dei medici giovani è solo da appoggiare. Saluti Modificato 15 Ottobre, 2008 da luciano pietri Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
U455 Inviato 16 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 16 Ottobre, 2008 Carissimi, vi rispondo in qualità di soccorritore a Milano da 20 anni e certificato DAE regione Lombardia. Un medico di 80 anni è assolutamente inutile in simili casi... bene che vada potrà prescriverti le pastiglie per il mal di mare ! facciamo fatica noi giovani ad effettuare una RCP (rianimazione cardio polmonare) corretta, figuriamoci una persona anziana sebbene in buone condizioni fisiche !! quello che non mi è chiaro è se le navi in questione sono dotate di apparecchiatura DAE (defibrillatore semi automatico) utilizzabile dal personale di bordo con apposito addestramento. in questo caso sarebbe comunque servita la RCP ma anche un profano ben diretto può farla. il DAE riconosce il ritmo cardiaco e se necessario defibrilla. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore luciano pietri Inviato 16 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 16 Ottobre, 2008 (modificato) Certo U455 confermi quanto già detto. Fortunatamente, specie sui traghetti, l'impiego del medico per emergenze come quella di cui stiamo parlando, non sono all'ordine del giorno, quiindi le compagnie rispettano quanto previsto dalla legge (nei migliori casi) poi si guarda, forse anche in modo eccessivo, ai bilanci. Comunque non credo che l'impiego di un medico giovane sia più oneroso di quello del medico ottantenne solo che, siam sicuri che ci sono giovani disposti a imbarcarsi? Quando la fanno esperienza? Modificato 16 Ottobre, 2008 da luciano pietri Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Marcuzzo Inviato 16 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 16 Ottobre, 2008 facciamo fatica noi giovani ad effettuare una RCP (rianimazione cardio polmonare) corretta, figuriamoci una persona anziana sebbene in buone condizioni fisiche !! Quoto!!! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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