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La Grande Festa Di Brest


bosun

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Anche quest'anno il Festival Marittimo Internazionale di Brest non ha deluso le centinaia di migliaia di appassionati che sono intervenuti.

Circa 2000 gli scafi presentii in questa localita della costa atlantica francese principale base militare marittima d'Oltralpe.

Dall'11 al 17 di Agosto circa mezzo milione di persone ha preso letteralmente d'assalto la rada della citta in occasione della quinta edizione di questa manifestazioje che si tiene ogni 4 anni.

25 le nazioni rappresentate, 15000 marinai, 300 le esibizioni in programma, 2000 gli artisti, musici ed animatori, 800 i giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Cinque le nazioni ospiti: Vietnam, Madagascar, Norvergia, Galizia e Croazia, per ognuna delle quali era stato allestito un villaggio dove venivano presentate le tradizioni marittime, la cultura e la gastronomia locale.

Piu di trenta le imbarcazioni ultracentenarie, dal cuter inglese "Boadicea" del 1808, probabilmente l'unita navale piu vecchia d'Europa, fino allo schooner norvegese Anna Rogde del 1868.

A Best non cera tipologia di barca che non fosse rappresentata: dalla ricostruzione di clipper del diciannovesimo secolo, il "Cisne Branco" di 76 metri, agli scafi da pesca e da lavoro, dagli skiff ai motor yacht della "Belle epoche", dalle giunche asiatiche alle piroghe fino ad arrivare alle barche delle indie orientali.

Questa edizione del festival di Brest è stata animata anche da moltissimi eventi a terra, dal mattino fino a notte inoltrata, all'insegna della gioia e della convivialita. In programma: sfide tra equipaggi, dimostrazioni in acqua, quattro parate notturne e due serate con fuochi d'artificio.

Insomma, un festival con la "F" maiuscola a tutti gli effetti.

Qualcuno continua a chiedersi quando riusciremo, da noi, a realizzare un evento di questa portata. Forse mai anche perche, quel qualcuno, sussurra che in fatto di tradizioni marinare, l'Italia non può certo competere con l'Inghilterra e la Francia.

Io credo che sarebbe bello metterci alla prova perche le nostre tradizioni marittime non sono certo seconde a nessuno.

Secondo voi?

 

Un saluto.

 

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Ci sei stato Bosun ?? da come ne parli sembrerebbe. Anni fa un mio amico c'e' andato, mi ha riferito che e' stato uno spettacolo impressionante, la fiumana di gente poi, una cosa incredibile. Meriterebbe proprio andarci prima o poi.

Chi l'ha detto che l'Italia non potrebbe competere con la Francia e l'Inghilterra?? Basterebbe volerlo, di passato marittimo ne abbiamo anche noi, eccome !!! Nel forum ne e' stato parlato piu' volte, agli italiani interessano altri tipi di cose, che ci volete fare. Per tornare al raduno di Brest, Betasom potrebbe organizzare una bella gita alla prossima occasione ??? Magari in pulman.

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Ho guardato il sito proposto e sono rimasto estasiato. A Brest ci sono stato col "Vespucci", fuggendo da un'uragano di bassa pressione nel canale della Manica. Me la ricordo grigia e tetra. Ma le immagini viste del Festival Marittimo di Brest mi hanno elettrizzato! Devo riuscire ad andrci, magari il prossimo anno....

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No purtroppo non ci sono potuto andare, anche se avrei davvero voluto.

Per la gita, purtroppo, sara necessario apsettare la prossima edizione che sara nel 2012, dato che l'evento è programmato ogni 4 anni.

Un saluto

 

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Grazie di averlo ricordato Bosun. Sarebbe piaciuto ritornare anche a me a Brest e vededere tutte quelle navi insieme nella sua rada.

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Chi l'ha detto che l'Italia non potrebbe competere con la Francia e l'Inghilterra?? Basterebbe volerlo, di passato marittimo ne abbiamo anche noi, eccome !!! Nel forum ne e' stato parlato piu' volte, agli italiani interessano altri tipi di cose, che ci volete fare. Per tornare al raduno di Brest, Betasom potrebbe organizzare una bella gita alla prossima occasione ??? Magari in pulman.

 

Mi addolora contraddirti, ma é così: abbiamo davvero ben poco delle tradizioni e della cultura che hanno loro.

Te ne dico solo una: in Inghilterra c'é una scuola per maestri d'ascia che insegna a costruire e a restaurare barche a vela da lavoro e da diporto, rigorosamente in legno e rigorosamente identiche a quelle costruite uno o due secoli fa. E' organizzata come un college, comporta una retta di iscrizione molto alta, e ciò malgrado la lista delle prenotazioni ti obbliga ad attese anche di qualche anno.

In Italia chi ha una barca di legno da diporto in legno é considerato un barbone e se ne vergogna. Da lavoro no; semplicemente non ce n'é neanche una, esclusa forse qualche topa lagunare sovvenzionata dall'Ente Turismo.

Modificato da marat
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