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Gato Class Revel


fred17

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Salve a tutti i comandanti

Mi accingo a convertire un gato class revel 1/72 da statico a dinamico, mi farebbe piacere avere consigli da chi magari ha gia' fatto questa esperienza. Vorrei realizzarlo ad immersione statica, ma non ho molta esperienza in sub, se avete qualche dritta giusta ve ne sarei grato. Saluti Fred

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Ciao Fred,

il modello che hai ptreso in considerazione non è certo l'ideale per chi comincia, anche se è bello grosso :s10: resta il fatto che è anche difficoltoso da elaborare, io avrei optato per qualcosa di più semplice per cominciare, per esempio un Seawolf della Trumpeter oppure un bel Kilo.

Comunque lode a chi si butta subito con qualcosa di impegnativo :s20:, per darti qualche dritta da parte mia non ci sono problemi come credo che anche gli altri comandati saranno ben felici di aiutarti da andrevcc a bilanciozero o snowman :s02: tutti modellisti che già hanno esperienza maturata.

Per cominciare il consiglio che ti do è quello d girare su internet, vai a vedere i sito come subcommitee oppure subpirates dove troverai gente che ha già costruito il Gato e qualche bella foto la trovi che ti possa suggerire come procedere, è difficile di primo acchito dirti come iniziare e poi il racconto sarebbepittosto lungo, quindi direi di procedere in questo modo: tu dici dove sei arrivato e ele problematiche che hai riscontrato e vedrai che a turno ogniuno di noi ti darà sicuramente una mano :s02:

Allora forza mano al cutter e cominciamo a separare i pezzi dalla stampata, pulirli dalle sprue di attaco...........munirsi di una buona docuemtazione del battello e studiare a secco il montaggio dello scafo.....poi parliamo su come animarlo :s10: .

Ciao e buon inizio

DB

Modificato da dasboot
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Ciao a te dasboot, e grazie per avermi risposto. Be che dire, se le cose non sono complicate poi la soddisfazione non e' all' apice quando funziona bene :s01: Comunque tornando al modello dovrebbe arrivare tra oggi e domani, ma gia' mi sono anticipato un po di lavoro, per esempio la motorizzazione, e gia' mi sono complicato la vita a costruirmi il doppio albero con un motore( per rimanere in tema di cose facili) comunque credo che funzioni bene avevo un motore a spazzola da 500 un po grande ma penso sia adatto, correggetemi se sbaglio.Ora mi sto procurando il plexi per alloggiare l'elettronica, visto che da buon vecchio modellista non compro nulla devo costruirmi tutto da solo :s03: Comunque seguiro' i vostri consigli se non vi seccherete, man mano che mi sorgono dubbi, sapendo di trovarmi nel posto piu' adatto.Grazie ancora e saluti a tutti

Fred

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POSTA LE FOTO DELLA MECCANICA SE PUOI, A MIO PARERE UNO SPEED 500 E' UN PO' GROSSETTO :s10: OPTEREI PER DUE SEPARATI MAGARI SPEED 380/400... CHE NE DICI ANDREA? :s10: MI SEMBRANO APPROPRIATI.

DB

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Si effettivamente e' venuto fuori un po' grande, e per questo ho cambiato rotta, ho sacrificato un vecchio elicottero e mi sono fregato la sua meccanica ora mi sembra meglio.Per quanto riguarda il wtc non so ancora le dimensioni esatte del modello in quanto ancora non mi e' arrivato :s14: non appena avro' per le mani lo scafo, comincio con il montaggio.Per il momento grazie dei consigli, gia' il fatto di non installargli quel mostro e' un passo in avanti.

Comunque non temete a presto vi rompero' un po' le scatole per ovvi consigli :s10: saluti a tutti

Fred

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Si effettivamente e' venuto fuori un po' grande, e per questo ho cambiato rotta, ho sacrificato un vecchio elicottero e mi sono fregato la sua meccanica ora mi sembra meglio.Per quanto riguarda il wtc non so ancora le dimensioni esatte del modello in quanto ancora non mi e' arrivato :s14: non appena avro' per le mani lo scafo, comincio con il montaggio.Per il momento grazie dei consigli, gia' il fatto di non installargli quel mostro e' un passo in avanti.

Comunque non temete a presto vi rompero' un po' le scatole per ovvi consigli :s10: saluti a tutti

Fred

 

UN CONSIGLIO CHE TI DO SUBITO E' IL SEGUENTE:

RIGUARDO IL WTC NON ESAGERARE CON IL DIAMETRO DEL TUBO ANCHE SE LO SCAFO TE LO CONSENTE, PERCHE' RICORDA CHE PIU' IL DIAMETRO E GRANDE E PIU' DOVRAI USARE ZAVORRA PER IMMERGERLO PERCHE' LA SPINTA E' FORTE , A MIO AVVISO UN WTC DA 50MM ESTERNI COME QUELLI CHE USIAMO IO E L'ANDREA PER IL VIIC REVELL PUO' ESSERE SUFFICENTE MAGARI PIU' LUNGO E CON LE CASSE D'ARIA PIU' GRANDI , MA IL VOLUME DEL WTC E' AL LIMITE DEI COMPONENTI, TUTTO IL RESTO DELLO SCAFO LO PUOI ALLAGARE CON IL RISULTATO DI OTTENERE L'IMMERSIONE CON MENO ZAVORRA FISSA QUINDI MENO PESO DA PORTARE :s02: .

DB

Modificato da dasboot
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Seguiro' il tuo consiglio das anche se avevo pensato di usare due tubi stagni uno per elettronica e batterie l'altro per il motore mettendo una camera d'allagamento al centro dello scafo e bilanciandolo all' occorrenza. Come ti sembra l' idea?Saluti

Fred

 

l'idea è buona e fattibile, devi comunque studiare il volume della cassa di zavorra.

che sistema pensi di utilizzare?? allagamento della cassa oppure il riciclo daria?

DB

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attenzione alla cassa di zavorra.....

come il buon paolo saccenti mi faceva notare una cassa di zavorra centrale con un modello di simile lunghezza può essere un problema per il "momento" che si crea in emersione (provate ad immaginare il modello attaccato al centro della sua lunghezza con un filo ed, una volta immerso tiratelo sù) .... io proporrei due casse di zavorra, una verso poppa ed una verso prua :s02: sicuramente si guadagna in stabilità durante la manovra d'immersione e di emersione

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attenzione alla cassa di zavorra.....

come il buon paolo saccenti mi faceva notare una cassa di zavorra centrale con un modello di simile lunghezza può essere un problema per il "momento" che si crea in emersione (provate ad immaginare il modello attaccato al centro della sua lunghezza con un filo ed, una volta immerso tiratelo sù) .... io proporrei due casse di zavorra, una verso poppa ed una verso prua :s02: sicuramente si guadagna in stabilità durante la manovra d'immersione e di emersione

 

CONCORDO PIENAMENTE! :s10:

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Comandanti,

 

mi inserisco in questa discussione, affascinato dai temi ingegneristici.

Non intendo contraddire nessuno, ma vorrei rimarcare che la stabilità non è tanto condizionata dalla disposizione dei pesi nel senso della lunghezza dello scafo, quanto invece nel senso dell’altezza, anche se a prima vista sembra meno importante.

 

La stabilità di un sottomarino immerso è condizionata dalla distanza verticale fra il baricentro e il metacentro (che in immersione corrisponde al centro di spinta idrostatico, posto nel centro geometrico del WTC). Questa distanza si chiama altezza metacentrica: più è elevata, più lo scafo è stabile. Essa dipende dalla posizione del baricentro, che a sua volta dipende dalla distribuzione dei pesi interni.

Si potrebbe allora ottenere la stessa posizione del baricentro sia con una sola cassa centrale che con due simmetriche poste all’estremità del WTC.

Quindi, in prima approssimazione, le due casse divise non porterebbero vantaggi sulla stabilità (DasBoot, lo so che questa affermazione è un po’ drastica. Però ho scritto “in prima approssimazione”: a ben vedere i vantaggi ci sono, come dirò in seguito).

 

Se ci sono due casse riempite esattamente nello stesso modo, non nasce un vero momento raddrizzante che mantiene il sub orizzontale.

C’è solo il vantaggio di avere due grosse masse poste lontano dal centro dello scafo, che aumentano il suo “momento d’inerzia”, ovvero la pigrizia dello scafo ad iniziare una rotazione (se però questa inizia, non c’è modo di contrastarla efficacemente).

Questa inerzia può già essere un vantaggio percepibile, ma mi chiedo se non si possa ottenere lo stesso effetto disponendo i pesi fissi più lontani fra loro: motore a poppa, batteria a prua, zavorra suddivisa fra le due estremità.

 

Attenzione poi a come si riempiono le due casse: se il riempimento non è più che omogeneo, c’è rischio di sbilanciamento più di quanto non si creda.

Se ve la sentite di continuare questa lunga lettura ( :s68: ), faccio due conti ipotizzando che:

- L’altezza metacentrica sia 15 mm (= il baricentro si trova 15 mm sotto al centro del WTC = 15 mm sotto il centro di spinta idrostatica). E’ quanto ci si può aspettare in 50 mm di diametro di WTC

- Le casse contengano acqua per il 20% del peso totale massimo (10% ciascuna) e siano spaziate di 80 cm fra di loro (40 cm dal centro dello scafo).

- La cassa AV sia piena completamente (10% del peso totale) e la cassa AD solo per i suoi 4/5 (8% del peso totale).

Non è una differenza esagerata, ma vedo già che il baricentro si sposterà in avanti di:

((0,10 x 40) – (0,08 x 40)) / 0,98 = 0,82 cm = 8,2 mm.

 

Sembra poco, ma guardiamo ora cosa fa la linea ideale che congiunge metacentro e baricentro, quando quest’ultimo si sposta in avanti di 8,2 mm.

Come vedete in figura, i due punti si riportano sulla stessa verticale con lo scafo APPRUATO DI 30°!!! E il battello starebbe in equilibrio in questa improbabile condizione, solo perché c’è una piccola differenza fra i riempimenti delle due casse!

 

doppiacassa1mw6.th.png

 

Quindi, se si mettono due casse, esse si devono riempire esattamente nello stesso modo, con al massimo una differenza del 3-4% fra di loro, altrimenti ne nasce uno sbandamento.

_________

 

Ma allora due casse sono proprio inutili? Certo che no!

 

Se le casse sono due, la migliore soluzione è che si possano controllare l’una rispetto all’altra.

Occorrerà probabilmente utilizzare un po’ di elettronica collegata a un pitch controller o anche ad un semplice dispositivo a pendolo per mantenere in modo automatico l’assetto orizzontale. Ho sentito di modelloni di diverse decine di chili che usano sistemi automatici del genere.

Così si avrebbe un vero vantaggio derivante da due casse di immersione.

 

Un diverso concetto è invece simulare proprio la modalità di manovra di un sommergibile vero ed avere due canali radio indipendenti e due pompe divise per la cassa AD e AV. Si avrebbe più complessità di manovra ma il brivido di fare proprio come “quelli là”! (Cosa dice Totiano? La manovra manuale separata delle casse AV e AD sarebbe difficile?)

 

C’è però un’alternativa più semplice alle due casse, sia che si voglia inserire un controllo automatico di assetto sia che si preveda un quinto canale per trimmare manualmente l'assetto: spostare la batteria avanti e indietro con un servo abbastanza potente. Bastano 20-30 mm e so che c’è chi lo fa, usando poi una sola cassa di immersione centrale.

_________

 

Infine, ragionandoci bene, c’è invece un caso in cui le due casse potrebbero anche migliorare la stabilità. Non so se si possa applicare per questo sub ma spero di sì. Guardate questa figura. Non è in scala ma spiega meglio il concetto.

Ho supposto che le casse di immersione siano molto, MOLTO in basso. Se esse sono piene (in modo uguale) la stabilità “fisiologicamente” aumenta.

Nel secondo disegno ho supposto che lo scafo sia appruato; succede che il peso della cassa AD ha un braccio di leva maggiore che quello della cassa AV, quindi più “momento” della forza, quindi un’azione che riporti lo scafo in orizzontale.

 

doppiacassa2hy0.th.png

 

 

Mia conclusione: con uno scafo molto lungo, se prevedete due casse divise e non vi volete sobbarcare tutta l’elettronica per un controllo differenziato, mettete le due casse più in basso possibile e sincronizzatele mlto bene, posizionate il WTC in alto per quanto potete (alza il centro di spinta idrostatica) e mettete un buon quantitativo di zavorra esterna in chiglia, più in basso possibile in modo da abbassare al massimo il baricentro.

Tutto ciò darà maggiore altezza metacentrica e migliorerà la stabilità intrinseca del battello.

_________

 

Scusate la lunghezza. Spero solo che queste valutazioni possano servire e che altri, come me, sentano la voglia di divulgare e trattare questi temi in modo tecnico, visto che lo meritano.

 

(P.S. non è tutta roba mia, in buona parte l’ho letta… :s02: )

Modificato da Ocean's One
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ACCIDERBOLI OCEAN :s07: COMPLIMENTI PER LA LEZIONE TEORICA :s20:

I CONCETTI CHE HAI SVIULUPPATO SONO MOLTO INTERESSANTI, IN PARTE GIA' LI CONOSCEVO LMA LACUNI CONCETTI MI SUONANO NUOVI, TUTTO QUELLO CHE HAI DETTO MI SEMBRA PERFETTO E LOGICO SE TRATTIAMO L'ARGOMENTO CONSIDERANDO DI RIEMPIRE LE CASSE DI ZAVORRA DI ACQUA, MA :s41: SE INVECE SI LAVORA CON L'ARIA?

MI SPIEGO MEGLIO IO UTILIZZO IL SISTEMA RCABS OVVERO RICICLO DELL'ARIA, CIOE' AL POSTO DELLA POMPA CE' UN COMPRESSORE CHE RIEMPE UNA CASSA DI ZAVORRA POSTA ALL'ESTERNO DEL WTC D'ARIA GIOCANDO SUI VOLUMI, QUINDI QUANDO RIEMPIO ILSACCHETTO LO SCAFO E' IN EMERSIONE QUANDO SVUOTO E RECUPERO L'ARIA ALL'INTERNO DEL WTC LO SCAFO SI IMMERGE, PENSO DI AVER CHIARITO IL SISTEMA IN USO.

HO UTILIZZATO QUESTO METODO (E NON SOLO IO QUI NEL FORUM) PER I MODELLI DI DIMENSIONI CONTENUTE COME IL VII C DELLA REVELL MA IL GATO E' MOLTO PIU' GROSSO IN QUESTO CASO COME DEVO AGIRE? E' GIUSTA LA MIA TEORIA DI TENERE IL WTC DI DIMENSIONI RIDOTTE PER AVERE PIU' ZAVORRA VIVA ALL'INTERNO DELLO SCAFO E POSIZIONANDO I DUE SACCHETTI DELL'ARIA COMPRESSA AL CENTRO DELLO SCAFO?

GRAZIE

DB

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DasBoot,

 

in teoria, occorrerebbe lavorare al rovescio rispetto a quanto dicevo prima. Se le casse di zavorra liquida andavano installate più in basso possibile, le sacche d’aria andrebbero messe più in alto possibile, per fare innalzare il centro di spinta idrostatica e tenerlo più distante dal baricentro, accrescendo così l’altezza metacentrica.

 

In pratica, ciò è quasi impossibile per diversi motivi:

1) non si possono mettere le sacche d’aria dentro la torretta (o in un eventuale “naso” sonar) perché se si trovano sopra la linea di galleggiamento non lavorano più in emersione, quindi il sommergibile non potrebbe emergere del tutto

2) è difficile controllare il grado di gonfiaggio delle due sacche d’aria, per cui non siamo certi che esse si gonfierebbero nello stesso modo. Non si può sperare che esse diano l’effetto stabilizzante legato alla variazione dei bracci di leva che ho descritto nel mio secondo disegno (ovviamente ribaltato sottosopra perché è aria che spinge e non acqua che pesa).

3) se poi sono costretto ad abbassare un po’ il WTC per tenerci sopra le sacche, allora ottengo l’effetto opposto, perché il WTC ha molto più volume delle sacche e quindi abbasserei il centro di spinta anziché alzarlo.

 

Quindi, in questi casi, io mi preoccuperei innanzitutto di mettere il WTC nel posto migliore (più in alto possibile ma sempre sotto la linea di galleggiamento) e poi decidere la posizione delle sacche d’aria.

Comunque, fai bene a mettere le sacche in centro e non una a prua e una a poppa, perché tanto nel secondo caso non si gonfierebbero allo stesso modo e darebbero problemi di assetto.

Poi, per ottenere la stabilità desiderata, metti pure la zavorra in chiglia, che più in basso non si può!

__________

 

Il volume del WTC, secondo me, non condiziona tanto le prestazioni in acqua, quanto il peso e la maneggevolezza del modello quando lo sollevi e lo trasporti. Se per esempio il WTC ha un volume di 5 litri, volente o nolente esso dislocherà 5 kg d’acqua e il peso totale del modello sarà 5 kg (o poco di più se si considerano anche i volumi delle pareti dello scafo esterno). Questo è il peso del modello A SECCO, quando lo trasporti. E’ un fattore importante ma non determinante.

 

Invece, mi interessa molto di più il peso che il motore dovrà spingere in acqua. Questo sarà in ogni caso maggiore del precedente, perché anche lo scafo esterno si riempie d’acqua e anche questa va “portata in giro”, purtroppo...

Assegnato il volume totale dello scafo (esempio 10 litri = 10 kg d’acqua in assetto neutro), non c’è differenza fra un modello con WTC piccolo (WTC da 3 litri + 7 litri di acqua nello scafo esterno = 10 kg totali da spingere) e con WTC grande (WTC da 7 litri + 3 litri di acqua nello scafo esterno = 10 kg totali da spingere).

In acqua, le prestazioni saranno le stesse, ma fuori dall’acqua il secondo modello peserà 7 kg e il primo solo 3 kg.

 

 

Secondo me, per decidere le dimensioni del WTC, i fattori da considerare sono altri:

 

1) riserva di spinta: per un sommergibile della 2GM il volume delle sacche d’aria potrebbe essere il 15-20% del volume totale. Se fai più grande il WTC, dovresti ingrandire anche le sacche d’aria.

 

2) se la forma dello scafo ti consente di posizionare un WTC abbastanza piccolo molto in alto (ma sempre sotto la linea di galleggiamento), allora fallo pure perché è la scelta migliore: ottieni di innalzare il centro di spinta idrostatica, allontanandolo dal baricentro (che rimane più in basso perché c’è la zavorra di chiglia) e quindi aumenti l’altezza metacentrica e la stabilità.

 

3) se invece non puoi innalzare più di tanto il WTC, perché magari non te lo consente la posizione degli assi elica (Gato?) o perché verrebbe a trovarsi sopra la linea di galleggiamento, allora piuttosto costruisci il WTC un po’ più grande. Avrai così maggiore libertà di disporre al suo interno i componenti più pesanti in basso (!!!) e, soprattutto, avresti un bonus di galleggiamento di almeno un chiletto, che compenserai con un bel po’ di zavorra messa proprio in chiglia. Anche se non alzi il centro di spinta idrostatica, ottieni però di abbassare il baricentro grazie a cotanta zavorra e quindi avrai comunque un buon risultato: più altezza metacentrica e più stabilità.

 

Cosa ne pensi? Saluti.

 

 

P.S. però io non so cosa si intenda per zavorra “viva”. Mi dai un aiuto? Grazie

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uhmmmmm adoro queste proficue discussioni :s10:

 

 

una domanda "alla rapida" a ocean's: a parità di altezza metacentrica, una spinta maggiore al baricentro ed al metacentro mi dà una reazione più rapida in caso di beccheggio o di rollio?

se è così allora si è preferibile montare un wtc alto per quanto possibile (poco direi...) ed anche un pò sovradimensionato per ottenere maggiore spinta idrostatica. il tutto bilanciato dalla necessariamente sovradimensionata zavorra in chiglia.

la sacca, unica dato quanto ho avuto modo di leggere (difficile gonfiare all'unisono due sacche con due compressori.... figuriamoci con uno) la infilerei in apposita sezione dedicata nel wtc.... così da averla quanto più alta possibile ed inoltre avrei anche il wtc alla stessa altezza..... :s10:

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Ammazza, mi e' sembrato di sfogliare un enciclopedia :s20: comunque leggendo, e mettendo in pratica vedo che c'e' un discreto lavoro da fare per ottenere buoni risultati, bene e' questo che ci rende modellisti :s01: Io comunque ancora non ho deciso cosa fare se cassa unica centrale o doppia con tutti i problemi che comporta.Comunque quando ci arrivero' so a chi chiedere :s03: una perplessita', come pompa va bene una peristaltica? o c'e' qualcosa di piu' rapido? Saluti a tutti Fred

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Andreavcc ti quoto alla grande!

 

sia perchè, come me, ti esalti in queste discussioni, sia perchè hai preso in pieno il nocciolo della questione.

 

Infatti, a pari altezza metacentrica, è meglio avere più spinta al metacentro (diretta in su) e peso al baricentro (diretto in giù).

Spinta e peso costituiscono una "coppia di forze": il "momento" (ossia l'intensità) di questa coppia di forze è dato dal prodotto di forza x braccio.

Il braccio però è fissato perchè dipende dall'altezza metacentrica, assunta costante nei termini del problema.

Non resta quindi che aumentare la forza ( = spinta idrostatica = peso perchè il sub è in assetto neutro).

QUINDI:

Maggiore spinta (e peso), maggiore "momento raddrizzante" e migliore stabilità.

________

 

Faccio solo una puntualizzazione.

In linea di massima, è vero che maggior momento raddrizzante vuol dire reazione più RAPIDA allo sbandamento.

In pratica, ad essere pignoli, la rapidità di reazione dipende anche dalla "pigrizia" delle masse da far ruotare (che si chiama "momento d'inerzia" e che dipende da quanta roba pesante hai disposto lontano dal centro, a prua e poppa).

Facciamo l'esempio di due modelli identici (stessa altezza metacentrica, stesso peso e stessa spinta idrostatica = stesso momento raddrizzante) dei quali:

- il modello A ha tutti i componenti pesanti raccolti al centro: batteria, pompa, motore, zavorra

- il modello B ha metà dei componenti pesanti messi vicino alla prua e l'altra metà vicino alla poppa.

 

Succederà che il modello A sarà più pronto a riallinearsi del B dopo uno sbandamento.

(è vero però anche l'opposto: un'onda presa di prua farà ballare di più il modello A, meno pigro del B, anche se quest'ultimo ci metterà più tempo a tornare orizzontale dopo che l'onda è passata).

________

 

Andreavcc, direi che adesso abbiamo condiviso tutto il condivisibile sul tema della stabilità.

Invece, su come mettere in pratica questi concetti nel modello, concordo pienamente con le valutazioni che hai fatto nel tuo ultimo post :s20: .

 

Fred, vorrei dare anche a te qualche indicazione ma sui temi costruttivi del RCABS sono un po' debole.

Molto meglio ascoltare i consigli dei nostri illustri compagni di discussione. :s01:

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Si ocean, avevo pensato a casse allagabili, o meglio una centrale e la distribuzione dei pesi ( batterie e motore) a prua e a poppa. Solo una cosa non capisco, come fare per l'aria che si comprime nel serbatoio una volta che carico l'acqua? se la espello tramite una valvola di ritegno, poi con lo svuotamento cosa accade? sara' una domanda stupida, ma e' la prima volta che mi cimento con i sommergibili. Saluti Fred

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Fred,

 

Mi associo con Secondo Marchetti.

Anche se dobbiamo tenerci dentro l'aria, ci va bene che questa è comprimibile, per cui se riempi le casse parzialmente, nel volume libero ci rimarrà la stessa aria di prima, solamente più compressa.

Attenzione però a non esagerare nel riempimento della cassa, perchè la pressione dell'aria cresce rapidamente:

cassa piena per 1/4 = aria in 3/4 del volume di prima = pressione x 4/3 = 1,3 bar = +0,3 bar

cassa piena per 1/3 = aria in 2/3 del volume di prima = pressione x 3/2 = 1,5 bar = +0,5 bar

cassa piena per 1/2 = aria in 1/2 del volume di prima = pressione x 2 = 2 bar = +1 bar

cassa piena per 2/3 = aria in 1/3 del volume di prima = pressione x 3 = 3 bar = +2 bar

La cassa zavorra è quindi sollecitata da una pressione notevole, e va costruita molto resistente.

Anche la pompa farà fatica a riempirla, con una contropressione così elevata. (E' vero però che questa pressione interna ci aiuterà a svuotare la cassa anche se siamo 3-4 metri sotto e ci sono +0,4 bar di pressione esterna...).

 

Per i dettagli costruttivi di questa soluzione, non ti posso però aiutare molto, perchè io nei miei sottomarini ad immersione statica (TT Neptune e Bruggen Delta) uso invece la sacca d'acqua elastica espandibile e non la camera rigida.

La sacca elastica è molto pratica e non trova una grossa contropressione perchè va a rubare volume all'aria contenuta in tutto il resto del WTC, che è molto più grande. Se vuoi, te ne parlo meglio.

 

Ora mi chiedo però se la camera allagabile rigida sia già la tua scelta definitiva oppure, in questo stadio del progetto, vuoi prendere in considerazione tutte le alternative.

Secondo me, hai addirittura 4 scelte per le casse immersione

1) Cassa d'acqua interna rigida

2) Sacca d'acqua interna elastica ed espandibile (come su Neptune RC, ti potrei dare io quialche info)

3) Sacca d'ARIA esterna elastica = palloncino = RCABS (usata dai Maestri DasBoot e Andreavcc, se ho capito bene)

4) Pistone "Engel"

Le prime tre sono abbastanza chiare.

Il pistone Engel è invece una coppia cilindro-stantuffo stagno collegato con una presa d'acqua esterna. Lo stantuffo termina con un tondino filettato con una madrevite collegata ad un motore con degli ingranaggi. Si può così muovere lo stantuffo avanti ed indietro e modificare la quantità di acqua contenuta nel cilindro.

Funziona molto bene nei grandi modelli. In uno piccolo potresti autocostruirti un sistema del genere adattando una grossa siringa con un po' di ingegno.

 

Pensaci bene...

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aldilà di tutto vorrei proporre a poseidon una cosa:

 

o mettere in rilievo questo post (vista la profondità con la quale si è trattato il tema di equilibri metacentrici) oppure, con l'aiuto dell'organo dirigente (che ha in seno gente che con i sub veri, romanamente parlando, "ce campa") mettere in rilievo o a disposizione dei files in pdf o simili che trattino in maniera semplice ed eloquente la questione per due motivi;

- quelli di memoria corta come me possono andare a rinfrescarsi le idee sul tema predetto quando vogliono

- mettere a disposizione dei neofiti, i concetti che talvolta vengono trascurati quando si pensa o progetta un modello

 

grazie mille :s01:

 

 

Tornando a noi non vorrei aver frainteso…. Ma il discorso della cassa d’immersione con aria trattenuta al suo interno risulta essere un po’ pericoloso appunto per la sovrapressione ottenibile. Molto meglio il sistema a gas, preferito dai puristi;

Una cassa di zavorra comunicante con una presa a mare nella parte inferiore e nella parte superiore una valvola che permetta, aprendola, di far uscire l’aria dal suo interno e quindi permettere il naturale allagamento della stessa. Chiudendola poi ed, soffiandoci dentro del gas a pressione potremmo cacciare l’acqua dal suo interno ritornando così da un assetto neutro all’emersione del battello. L’unica pecca della cosa è che il serbatoio del gas ci permette “x” emersioni prima di doverla ricaricare (con bombolette per pulire le tastirere dei pc o cose simili) e personalmente dover uscire con un pallottoliere per tenere a mente quante emersioni ho fatto beh….. non è bello. Per questo motivo preferisco l’RCABS, finchè hai batterie vai come un treno, quando non ne hai più ti avvisa il fail safe :s02:

Modificato da andreavcc
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In effetti stavo valutando la pericolosita' di una cassa rigida in quanto non saprei come controllare la pressione che si sviluppa all' interno ( avevo pensato un pressostato di massima che interrompe il flusso della pompa) pero' girando in internet mi e' venuta un'altra idea.E se prendessi una camera d'aria da biciclette?li dovrei avere meno problemi di pressionee poi potrei sistemarla in modo uniforme su una superfice maggiore dello scafo ( che e' di 132 cm)essendo elastica dovrebbe funzionare meglio di una cassa rigida non vi pare? Per quanto riguarda il serbatoio del gas concordo con andrea non riuscirei a contarmi le immersioni anche perche' se sai che ne puoi fare tre ammesso, e una piccola perdita? che fai poi resta giu'? :s01:

P.S. So che potrei ovviare al fatto comprando un pistone Engel, ma sono piu' contento se riesco a costruirle da solo le cose ( come credo voi del resto )

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Attenzione Fred,

 

se metti la camera d'aria da bici all'ESTERNO del WTC, la riempiresti di ARIA prelevandone un po' dall'interno del WTC, che andrebbe in leggera depressione (ma non importa). Poi, per immergerti, aspiri l'aria dalla camera d'aria esterna e la ributti dentro il WTC; la pressione nel WTC torna a crescere un pochetto e non succede nulla di problematico.

 

Se lavori con questo sistema (che poi è il "palloncino" RCABS), tu non consumi aria. E' sempre la stessa aria che tu spingi avanti e indietro. Quindi: nessuna bomboletta, autonomia quasi illimitata. Quoto andreavcc:

"finchè hai batterie vai come un treno, quando non ne hai più ti avvisa il fail safe".

________

 

Invece, la riserva d'aria compressa servirebbe solo se tu avessi una cassa rigida e volessi lavorare come i sommergibili veri: riempi la cassa lasciando entrare l'acqua e scaricando fuori l'aria contenuta, svuoti la cassa immettendo (preziosa) aria compressa che prelevi da una bombola posta dentro al sottomarino. Ma questa è ovviamente una cosa molto più impegnativa...

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Scusate ragazzi, seguo con interesse la discussione, e domando da profano del settore sommergibili.

Se ho capito bene, il sistema piu' pratico per immergersi staticamente sarebbe quello delle siringone collegate con l'esterno riempite e svuotate con l'ausilio di un motorino. (mi sembrerebbe la piu' affidabile)

La cassa a pressione d'aria, mi sembra complicata da gestire,infatti per interrompere l'erogazione dell'aria compressa credo ci vorrebbe un'elettrovalvola che complicherebbe le cose, anche i vari palloncini o serbatoi elastici mi sembrano ostici.

Ho capito bene ??

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cosa dire anteo.... forse non esiste un sistema più pratico di un'altro. ogni sistema ha delle peculiarità che altri non hanno.... queste peculiarità vanno valutate considerando le caratteristiche che il modello ha..... ci risulterà difficile far stare un pistone nel modello del kilo trumpeter cosi come sarebbe esasperante utilizzare l'RCABS su un tipo VII in scala 1/35... :s01:

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In teoria, hai perfettamente ragione.

Tuttavia l'acqua contenuta nelle grandi casse piene solo al 20% continuerebbe a sbattere avanti e indietro e il battello diventerebbe molto instabile.

 

Se si vuole usare come zavorra dell'acqua interna ma senza le complicazioni della bombola o del siringone, allora forse conviene immetterla in una sacca elastica interna al WTC. Questa si gonfia d'acqua e ruba volume all'aria di TUTTO IL WTC: più grande di così non si può! E infatti dentro il WTC la pressione crescerà pochissimo.

Io sto usando proprio questa sacca elastica per l'acqua di zavorra sia sul mio Neptune che sul Bruggen Delta, però entrambi hanno un WTC di 120 mm di diametro e un volume interno già piuttosto elevato.

 

Credo invece che sulle piccole dimensioni sia ancora meglio l'RCABS, anche se non ho esperienza diretta.

______

 

(Andreavcc, leggo ed apprezzo la tua segnalazione affinchè che gli argomenti teorici più importanti abbiano la giusta rilevanza. Allora forse bisognerebbe trovare un modo anche per divulgare in modo più approfondito i vari metodi di immersione statica con i pregi e difetti. Cosa ne dici?)

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(Andreavcc, leggo ed apprezzo la tua segnalazione affinchè che gli argomenti teorici più importanti abbiano la giusta rilevanza. Allora forse bisognerebbe trovare un modo anche per divulgare in modo più approfondito i vari metodi di immersione statica con i pregi e difetti. Cosa ne dici?)

 

certamente ocean's, cosi da avere maggiore completezza... vediamo cosa ne pensa il direttivo

Pos.... ci sei?

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aldilà di tutto vorrei proporre a poseidon una cosa:

 

o mettere in rilievo questo post (vista la profondità con la quale si è trattato il tema di equilibri metacentrici) oppure, con l'aiuto dell'organo dirigente (che ha in seno gente che con i sub veri, romanamente parlando, "ce campa") mettere in rilievo o a disposizione dei files in pdf o simili che trattino in maniera semplice ed eloquente la questione per due motivi;

- quelli di memoria corta come me possono andare a rinfrescarsi le idee sul tema predetto quando vogliono

- mettere a disposizione dei neofiti, i concetti che talvolta vengono trascurati quando si pensa o progetta un modello

 

 

In teoria, hai perfettamente ragione.

(Andreavcc, leggo ed apprezzo la tua segnalazione affinchè che gli argomenti teorici più importanti abbiano la giusta rilevanza. Allora forse bisognerebbe trovare un modo anche per divulgare in modo più approfondito i vari metodi di immersione statica con i pregi e difetti. Cosa ne dici?)

 

 

messo in rilievo! :s02:

Pos ha qualche problema di lavoro in questi tempi...speriamo di rivederlo presto.

nel frattempo penso che si potrebbe provare ad abbozzare un articolo da inserire nel futuro sito della base, che ne dite?

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preparate un testo, la lunghezza non è importante anche se dovete ricordare che la gente si stanca se un testo è più lungo di una pagina in word con caratteri da 12.

 

cercate le foto più interessanti, indicate a quale parte del testo solo collegate (praticamente dove le devo mettere) e fatene 2 copie: la prima a grandezza "nornale" e la seconda formato thumbnail (circa 300x300)

 

indicatemi il nome di battesimo e il cognome dell'autore (preferibile al nick)

 

speditemi tutto per posta, magari concordando la spedizione via pm

 

 

(come disse il c.te dell'U96 nel film Das Boot) tutto chiaro?

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preparate un testo, la lunghezza non è importante anche se dovete ricordare che la gente si stanca se un testo è più lungo di una pagina in word con caratteri da 12.

 

cercate le foto più interessanti, indicate a quale parte del testo solo collegate (praticamente dove le devo mettere) e fatene 2 copie: la prima a grandezza "nornale" e la seconda formato thumbnail (circa 300x300)

 

indicatemi il nome di battesimo e il cognome dell'autore (preferibile al nick)

 

speditemi tutto per posta, magari concordando la spedizione via pm

 

 

(come disse il c.te dell'U96 nel film Das Boot) tutto chiaro?

 

COME IL SOLE :s02:

DB

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  • 2 weeks later...

Certo fausto,anzi,mi sono collegato in ritardo proprio perche' preso dalla costruzione. Che dire per il modello in se nessuna difficolta' ( faccio modellismo dall' eta' di 8 anni ora ne ho 44 vedi tu :s03: )per la meccanica ho trovato le classiche difficolta' della prima volta, ma con un po' di impegno e l' aiuto di tutti voi, tutto e' possibile. Quello che mi ha portato via il tempo maggiore, e' quel maledetto wtc, non sono riuscito a trovare un tubo trasparente e allora mi sono arrangiato con uno edile. Ora sono in fase di realizzazione delle camere di allagamento da alloggiare nel wtc ed anche li notevoli difficolta'. In ogni caso penso che se le cose procedono cosi' tra circa un mese dovrei effettuare il primo varo, e li sono certo di beccare altri problemi con il bilanciamento. Comunque sia se ci saranno difficolta' so dove chiedere.Un saluto a tutti a presto. Fred

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:s07: buona sera Fred,buona sera a tutti i C.ti che mi leggono.Vedi Fred tù non sai

che ...fammi pensare..che casino hai combinato,mi spiego quando ho letto il tuo

S.O.S. insieme all'idea di trasformare un revel 1/72 da statico in dinamico ,il cervello

ha cominciato col parlarmi piano ,piano per poi dichiarare dove voleva arrivare.

Quindi puoi immaginare :s14: come ho trascorso alcuni giorni dopo aver letto ciò

che volevi realizzare.Ero nervoso, andavo spesso in magazzino spiegando a mia moglie

che quelle mie coninue visite erano dovute per un controllo sull'impianto antifurto.Invece eroicamente

stavo combattendo una guerra impari tra il mio cervello e le membra del mio non più magro corpo.

Bollettino di guerra n 1:.dopo aver respinto innumerevoli e ripetuti assalti con idee e convizioni da

forze e mezzi numericamente superiori,dopo aver terminato di sparare le ultime munizioni e affrontato

caricandolo all'arma bianca il nemico cervello sono rientrato in magazzino pur non cedendo le armi

ho prelevato e coperti da un telo due..dico due kit della Revel.mi manca il respiro al prossimo messaggio

termino il racconto.

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Saluto la padrona di casa-negozio e come tutti i mattino volo verso la mia seconda attività,naturalmente prima di

partire da Force faccio una bassa fraquenza al Maresciallo mio complice.Durante il viaggio guardo ansioso e spesso la parte

posteriore dell'auto dove sono nascosti i due K.t. Cosa strana al primo bivio con stop autostradale vedo parcheggiata

sul lato sinistro un'autoblindo della Folgore con parà in torretta mentre un'altro mì fà cenno di strada libera.Ingrano e parto

però con sorpresa dallo specchio retrovisore vedo chè il blindo mi segue viaggiando al centro della strada bloccando

eventuali sorpassi da altre autovetture in circolazione,cerco di guidare con calma e osservo chè lungo il solito tragitto

che mi conduce all'area di servizio sono ferme pattuglie motorizzate della Folgore che al passaggio dell'auto salutano

per poi unirsi aumentando la scorta al blindo .Con mio stupore giunto alla stazione G.P.L. fermo l'auto davanti l'ufficio

e vedo il Maresciallo in tenuta da combattimento salutare e congedare il blindo +quindici fuoristrada e i cinquanta uomini

d'equipaggio ,dirigersi verso il fortino....... scusa l'ufficio di corsa.Esclamazione !!!!!!!!!! tutto bene sai ho preso una piccola

precauzione,LORO potevano effettuare delle escursioni d'attacco e sequestro materiale speciale.Dai t'aiuto ha portare

dentro ,s..... piano posiamo sul tavolo ,dai apri, caspita li hai presi che colpo da maestro ,grazie però ricordati nessuno deve sapere niente,bene e nel silenzio più assoluto iniziamo l'apertura dei Kit.... :s20: Nel suo splendore appaiono

i componenti del famoso Gato 1/72 Revel,poi apriamo anche l'altro C II 45 U boat ed è con il secondo che tentiamo e

iniziamo la costruzione e modifica da statico a dinamico del sommergibile.Adesso è tardi devo andare termino forse questa sera,per fortuna ho lasciato le chiavi dell'ufficio al Maresciallo che sicuramente starà lavorando al progetto. :s03: :s03:

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certamente ocean's, cosi da avere maggiore completezza... vediamo cosa ne pensa il direttivo

Pos.... ci sei?

 

 

messo in rilievo! :s02:

Pos ha qualche problema di lavoro in questi tempi...speriamo di rivederlo presto.

nel frattempo penso che si potrebbe provare ad abbozzare un articolo da inserire nel futuro sito della base, che ne dite?

Eccomi...in disastroso ritardo...

Scusatemi tutti...

 

vedo che l'attività alla base procede alla grande come al solito, questo mi fa veramente piacere!!

Daccordissimo con voi, su qualsiasi tipo di documentazione vogliate mettere in evidenza, come ha detto Totiano, iniziamo con una bozza e poi vedremo come si sviluppa la cosa.

 

Buon Lavoro a tutti e vento in poppa! :s10: :s02:

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Termino qui altrimenti il Direttore mi licenzia ,ecco caro Fred 17 cosa hai combinato,HAI RIACCESO la fiamma

del modellismo in un lupo di mare come il Maresciallo e in mè ,comunque ti terremo informato sulle ricerche

ed aplicazioni varie per trasformare da statico a dinamico i modelli navali.<<<<<<<Stai tranquillo non ti

invieremo le fatture da pagare per i prossimi acquisti .Una cordiale buona sera a tutti i C.ti e a tè in

particolare Fred17 di anta anni da due super anta anni.

P.S mì sono divertito nello scrivere qualche pensiero di fantasia mattogna.

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Ok Fausto scusa il ritardo,ma il tempo libero e' sempre meno. Nonostante cio' lo scafo procede appena posso metto foto. Che dire sul riaccendersi della fiamma del modellismo, io dico che e' un malattia :s03: possono passare anni senza toccare nemmeno un pennellino, ma se passi davanti ad un negozio di modellismo, embe' l'occhio ci cade sempre. Comunque sia, chiunque viene a casa mia in questo periodo rimane a bocca aperta tanto e' bello il modello, e se posso permettermi, consiglio a tutti di farlo e' davvero un bel pezzo, nonostante sia un novellino in questo genere di mezzi, spero di non dovermi fare un bagno al primo varo :s10: ho avuto notevoli difficolta' col wtc ma forse perche' ero abituato a lavorare in spazi piu' ampi ( aereomodelli ) comunque sia e' sicuramente una bella esperienza. Ok approfitto per un saluto generale e a presto. Fred

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Fausto,

 

scusa se mi intrometto, ma mi spiace un po'notare tutto il tuo entusiasmo iniziale e poi vederti ripigare su un modello statico...

La fiamma del modellismo non si può spegnere, come dici. La sfida di un modello dinamico è coinvolgente, ma il tempo è troppo poco, come ti capisco!

Però, allora, perchè il wtc non te lo prendi già bell'e pronto? Lo monteresti sul tuo modello con facilità, risparmiando tanto lavoro e tante grane!

Come forse sai, i nostri amici Dasboot e Andreavcc te ne possono fornire uno già completo di tutto, che potresti installare nel tuo U-Boot e poi sistemare solo piccole cose come assi elica e rinvii timoni.

 

Se quella "fiammella" comunque sotto sotto arde ancora, prova a sentire loro, perchè secondo me qualcosa di buono ne può venire fuori.

Ciao!

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