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Ritrovato Un Rostro Di Una Nave Da Guerra Romana


Odisseo

Messaggi raccomandati

E' stato ritrovato e recuperato, nelle acque immediatamente a nord dello Stretto di Messina un rostro appartenente ad una nave da guerra di più di 20 secoli fà.

Ecco le agenzie.

 

da http://www.siciliainformazioni.com/giornal...nave-guerra.htm

 

Ritrovato a Messina il relitto di una nave da guerra del 36 a.C.

La Capitaneria di porto di Messina ha ritrovato i resti di una grossa nave da guerra a 500 metri dalla spiaggia di Acqualadroni, a Messina. Il relitto è molto imponente e risalirebbe ad almeno duemila anni fa. Il solo rostro è grande oltre due metri.

Si tratta del rostro di una nave romana risalente presumibilmente, secondo gli storici, al 36 avanti Cristi, il reperto ritrovato oggi nel mare di Acqualadroni, località balneare a circa 25 chilometri dal capoluogo, sulla riviera tirrenica. Nel pomeriggio, dopo alcune ore di lavoro, il rostro, una struttura di oltre un metro e mezzo interamente in bronzo che era adagiato su un fondale di circa 7 metri a 350 metri dal litorale, è stato riportato in superficie dagli uomini della Capitaneria di porto e dei vigili del fuoco dopo alcune ore di intenso lavoro. Adesso sarà affidato agli storici per gli esami di rito e poi verrà restaurato e affidato al Museo regionale di Messina. Dovrebbe appartenere ad una nave che partecipò all conflitto che vide opposti Pompeo e Antonio per la successione a Cesare. Da sempre é stato infatti ipotizzato che lo scontro navale sia avvenuto al largo di Messina, sulla costa tirrenica tra Mortelle e Villafranca.

 

da http://www.normanno.com/articolo.php?id=PV2008-09-09-2312

 

09.09.2008 - [NEWS]

RELITTO ROMANO AD ACQUALADRONI. "SARA' IL PRIMO 'TESORO' DEL MUSEO DEL MARE"

L'assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, impegnato nella realizzazione del Museo del Mare ha chiesto alle Autorità competenti la concessione del rostro del 36 a.C.

“Un ritrovamento di eccezionale importanza, unico nel suo genere”. Era stato definito così dl soprintendente del mare della Regione siciliana Sebastiano Tusa, il relitto rinvenuto ieri a 500 metri dalla spiaggia di Acqualadroni.

Tanto eccezionale da spingere l'assessore alle politiche del Mare, Pippo Isgrò, a chiederne la concessione alle Autorità competenti per il futuro Museo del Mare, missione non troppo segreta del neo-assessore della Giunta Buzzanca.

"Il ritrovamento dei resti di una nave di epoca romana, al largo di Acqualadroni, dotata di rostro di oltre 2 metri - afferma Isgrò - è notizia che conferma la potenzialità storico – artistica del territorio".

Nella mente dell'assessore il rostro sarà uno dei pezzi più pregiati del Museo.

Isgrò ha espresso anche l’auspicio che nella zona del ritrovamento possano essere incrementate le ricerche che potrebbero consentire di portare alla scoperta di altre importanti testimonianze del passato.

 

La notizia di un altro rostro ritrovato nei pressi di Trapani:

http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/Sopri...vio_eventi.html

 

Appena ne saprò di più ed avrò qualche immagine "posto"

Saluti.

 

Odisseo

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Grande! Questa sì che è una notizia!

Ho visto un rostro d'epoca romana ad una mostra sui Liguri che si tenne a Genova un po' di anni fa (scusate, non ricordo quando, l'età fa brutti scherzi :s03: !), ed è stata una forte emozione.

Però le misure erano decisamente inferiori a quelle del reperto ritrovato; evidentemente le dimensioni delle navi a cui appartenevano era diverse.

grazie per l'interessante notizia! :s20: :s20:

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Tiravano a risparmiare sul bronzo.

E' da questo che l'hanno riconosciuta come sicuramente ligure, vero ?

 

... Mah, pare che quelli di allora fossero un po' diversi da certi "genovesi" di oggi... :s03: :s03:

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Tiravano a risparmiare sul bronzo.

E' da questo che l'hanno riconosciuta come sicuramente ligure, vero ?

 

Il termine "ligure" è generico.

Come sempre, invito a distinguere tra genovesi e savonesi. :s03:

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Visitatore luciano pietri
... Mah, pare che quelli di allora fossero un po' diversi da certi "genovesi" di oggi... :s03: :s03:

No sò perchè ma leggendo UPS2 mi viene in mente un altro "ligure"!!!!...... e non faccio nomi!!!!!

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  • 2 months later...

Aggiornamento:

 

01.12.2008 - [NEWS]

TORNA IN CITTA' IL ROSTRO DI ACQUALADRONI. DA META' DICEMBRE A GENNAIO SARA' ESPOSTO IN FIERA

 

Dopo essere stato dirottato a Palermo per i rilievi del caso, il rostro bronzeo di una nave di epoca romana risalente al 36 a.C. ritrovato l'8 settembre ad Acqualadroni, potrà essere ammirato dai messinesi.

Il bronzeo rostro di una nave di epoca romana, ritrovato alla fine di questa estate al largo di Acqualadroni, sarà esposto all'interno della cittadella fieristica da metà dicembre sino a gennaio del prossimo anno.

La conferma è stata data all'assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, dal dirigente generale del dipartimento culturale dell'Assessorato di beni culturali ed ambientali, Romeo Palma.

A seguito della richiesta del Comune di Messina, il Consiglio regionale dei Beni culturali, nella seduta del 25 novembre, ha espresso il parere favorevole per il prestito dello storico reperto. Il rostro potrà essere ammirato nel particolare allestimento che sarà creato per meglio evidenziare il valore del ritrovamento marino.

Nelle scorse settimane i funzionari dell'Unità Operativa IV - conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico della Soprintendenza del mare, hanno confermato gli interventi di restauro in corso, per il rostro di epoca romana.

Il reperto è di valore eccezionale sia per la rarità dei rostri ritrovati in situ (ndr. gli altri due sono stati ritrovati nelle acque delle Isole Egadi ed a Hatlit in Israele), sia perché per la prima volta si sono conservati i frammenti di legno ed i perni di fissaggio del rostro alla struttura della nave.

E' infatti presente un doppio incamiciamento del legno fissato con una tecnica particolare. Il rostro, integro e di fattura eccellente, è decorato lateralmente sui due lati da due gladi (spade) dividendosi stilisticamente a formare un tridente. E’ molto probabile che si tratti di uno dei relitti della flotta di Sesto Pompeo sconfitta da Agrippa davanti Capo Rasocolmo nel 36. a. C., confermando le fonti storiche ed i ritrovamenti effettuati in passato nelle acque di Acqualadroni.

 

da http://www.normanno.com/articolo.php?id=PV2008-12-01-1711

 

e http://www.tempostretto.it/8/index.php?loc..._articolo=11632

Modificato da Odisseo
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Questa è una notizia molto interessante, ma soprattutto è un "segnale"....che forse con il tempo riusciremo a "comprendere" il valore di certi ritrovamenti !!.... :s20:

 

 

Grande! Questa sì che è una notizia!

Ho visto un rostro d'epoca romana ad una mostra sui Liguri che si tenne a Genova un po' di anni fa

 

....sicurmente non era "fenicia"....e di conseguenza....non "savonese" !!.... :s42:

 

 

Tiravano a risparmiare sul bronzo.

E' da questo che l'hanno riconosciuta come sicuramente ligure, vero ?

 

....Illustrissimo Egr. Dott. Ing. Arch. marat....vorrei umilmente farLe notare che a differenza di altri "popoli italici", il fatto che i "liguri" possedessero una "loro" flotta, per quanto i rostri potessero essere "piccoli", indica sicuramente un livello di "civiltà" più elevata....!!

....a differenza di "taluni" che oltre a "fondere la sabbia" non sapevano fare.... :s21:

 

 

... Mah, pare che quelli di allora fossero un po' diversi da certi "genovesi" di oggi... :s03: :s03:

 

....soprattutto....di quelli "importati" da ponente !!.... :s43:

 

 

Il termine "ligure" è generico.

Come sempre, invito a distinguere tra genovesi e savonesi. :s03:

 

....che mai sia mischiare la "civiltà" della "Superba" con la "barbaria"...."fenicia" !!.... :s42:

 

 

 

 

:s67: Mau

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ho i brividi solo al pensiero delle emozioni che possono sprigiornarsi da un simile reperto! posso pregarti di scattare un po di foto?

 

ci sono notizie circa il recupero della nave?

Della nave temo non troveranno nulla: è improbabile che il legno abbia resistito per 20 secoli.

Staremo comunque e vedere.

 

... foto una tonnellata !

 

Ciao.

 

Odisseo

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  • 1 month later...

Anche se in ritardo sul previsto, quasi ci siamo ... http://www.normanno.com/articolo.php?id=PV2009-02-06-4212

 

06.02.2009 - [NEWS]

IL ROSTRO DI ACQUALADRONI DAL 13 FEBBRAIO IN MOSTRA A PALAZZO ZANCA

Ritrovato a fine estate al largo di Acqualadroni, sarà esposto nell'atrio di palazzo Zanca all'interno di una teca piena d'acqua.

Il bronzeo rostro di una nave di epoca romana, ritrovato alla fine della scorsa estate al largo di Acqualadroni, da venerdì 13 febbraio, sarà esposto nell'atrio di Palazzo Zanca, immerso in acqua con un'apposita teca.

L'inaugurazione sarà preceduta da un incontro di approfondimento, alle 17, sempre il 13 febbraio nel salone delle Bandiere, con il sindaco Giuseppe Buzzanca. Ai lavori introdotti dall'assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, parteciperanno il responsabile della Soprintendenza del mare, Sebastiano Tusa, con Philippe Tisseyre, funzionario dell'Unità Operativa IV - conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico della stessa Soprintendenza, Gianfilippo Villari, soprintendente per i beni culturali di Messina, Gabriella Tigano, dirigente del servizio per i beni archeologici Unità Operativa 07, Antonio Pinzone, direttore del dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università degli Studi di Messina, ed il comandante della Capitaneria di Porto di Messina, Nunzio Martello.

Il rostro potrà essere ammirato nel particolare allestimento che sarà creato per meglio evidenziare il valore del ritrovamento marino. Il reperto è di valore eccezionale, sia per la rarità dei rostri ritrovati in situ (ndr. gli altri due sono stati ritrovati nelle acque delle Isole Egadi ed a Hatlit in Israele), sia perché per la prima volta si sono conservati i frammenti di legno ed i perni di fissaggio del rostro alla struttura della nave; è infatti presente un doppio incamiciamento del legno fissato con una tecnica particolare. Il rostro, integro e di fattura eccellente, è decorato sui due lati da due gladi (spade) dividendosi stilisticamente a formare un tridente.

E’ molto probabile che si tratti di uno dei relitti della flotta di Sesto Pompeo sconfitta da Agrippa davanti Capo Rasocolmo nel 36 a.C., confermando le fonti storiche ed i ritrovamenti effettuati in passato nelle acque di Acqualadrone.

 

... dopo il reportage sulle navi del terremoto, mi preparo per questo. :s02:

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Della nave temo non troveranno nulla: è improbabile che il legno abbia resistito per 20 secoli.

Staremo comunque e vedere.

 

beh, l' articolo parla di "relitto", ma viene dalla stampa generalista; ma se ci fosse un relitto, magari finito sommerso dal fango (vedi Mary Rose), anche se parziale sarebbe interessantissimo, in quanto forse si risolvono le due secolari questioni sulla marineria a remi:

 

1) come erano precisamente disposti i banchi e gli scalmi di traniti, zigiti e talamiti (il che non e' una cosa secondaria, in quanto influenza pesantemente le prestazioni dei remi...

 

2) se ho capito, era una Navis alquanto grossa; se era una quadrireme o quinquireme, si risolverebbe una volta per tutte se erano proprio con 4 o 5 ordini di remi rispettivamente, oppure uno o due banchi avevano più rematori, in maniera analoga alle successive (e molto meglio documentate) galere.

 

Quindi, si tratta di un relitto che se e' avanzato abbastanza, darebbe risposte importantissime per la Storia e la Storiografia Navale.

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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da http://www.tempostretto.it/8/index.php?loc..._articolo=13761

 

Il Rostro romano di Acqualadrone oggi in mostra a Palazzo Zanca

Nel pomeriggio esposizione preceduta da ‘Lectio Magistralis’. I rappresentanti istituzionali insistono sulla creazione di un Museo del Mare

Si è svolta questa mattina nella Sala Giunta del Comune la conferenza stampa di presentazione della mostra espositiva del Rostro di nave romana rinvenuto ad Acqualadrone. Alla presenza dei rappresentanti della Stampa e del Gen. Ferlisi, Comandante della Polizia Municipale della città, l’Assessore alle Politiche del Mare, prof. Pippo Isgrò ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato, in un vero e proprio ‘gioco di squadra’, al recupero del prezioso storico reperto. “Questo recupero, oltre che significativo e preziosissimo per il valore storico intrinseco dell’oggetto medesimo” – ha dichiarato l’Assessore – “rappresenta anche un pretesto per ricominciare a lavorare nell’ottica della restituzione di un futuro glorioso e ricco di valore alla nostra città, che tutti amiamo ma che abbiamo trascurato, rispetto all’opera dei nostri avi.” Isgrò ha insistito anche sulla necessità che la Sicilia si doti di un Museo del Mare, in ciò coadiuvato anche dalle parole del dott. Sebastiano Tusa, lo storico ed archeologo palermitano, Soprintendente del Mare per la Regione Sicilia, che per primo ha intuito ed illustrato l’importanza del ritrovamento. Tusa ha suggerito, anzi, in tal senso, che la città di Messina avanzi la propria candidatura, in quanto dotata delle condizioni oggettivamente più favorevoli: “La creazione di un Museo in città, che funzioni non solo meramente quale luogo di conservazione dei reperti ma soprattutto come Centro di Documentazione, è più che mai auspicabile e potrebbe persino divenire ottima possibilità occupazionale e volano per altre opportunità”, ha affermato lo storico, coadiuvato dall'Assessore anche riguardo a tale ultimo concetto espresso. Tusa ha poi proseguito: “Non fare emigrare i reperti altrove sarebbe opportuno per l’intera Sicilia. Adesso il rostro andrà a Pisa per essere restaurato: è scandaloso che in una Regione grande ed importante come la nostra non esista un centro nel quale si possa lavorare al delicato recupero di oggetti così preziosi, come il rostro, per almeno tre motivi fondamentali: perché è un oggetto di gran pregio, uno dei più belli tra i pochissimi ritrovati; perché riaccende l’importanza strategica dell’intera area, che ha conosciuto avvenimenti storici di grande rilevanza; perché catalizza l’interesse sul Mare, che forse abbiamo fin troppo trascurato e che è elemento esenziale per l’intera zona.” Il gen. Ferlisi ha inteso poi ringraziare i rappresentanti istituzionali per l’abnegazione dimostrata: “Hanno riportato da noi il rostro, strappandolo alle forze della natura in un momento di condizioni assai avverse”, ha dichiarato il Comandante dei V.U. di Messina. Intrattenutisi con noi di Tempo Stretto, l’Ass. Isgrò e il dott. Tusa hanno inoltre aggiunto: “In assenza di un Museo del Mare” – ha suggerito l’Assessore – “un luogo adatto dove conservare il prezioso oggetto dovrebbe avere i requisiti insieme di visibilità e vicinanza al mare: penso, ad esempio, alla Fiera Campionaria. La politica è comunque l’arte del possibile e io spero che un progetto come quello per cui voglio battermi (l’opportuno Museo del Mare, n.d.r.) possa essere realizzato. Credo nella macchina amministrativa” – ha continuato Isgrò – “e nei messinesi tutti: abbiamo lavorato in tanti, maggioranza ed opposizione, senza gelosie, nell’interesse della città e sicuramente continueremo a farlo.” Il dott. Tusa ha invece ribadito l’importanza della didattica: “L’intervento volto al recupero dell’importante reperto” – ha sottolineato – “si è reso possibile grazie ad una Convenzione con la Guardia Costiera ed al fatto che avevamo già rinvenuto insieme un paio di rostri nella zona delle Egadi. Ciascuno conosceva già quindi l’importanza del nuovo reperto ritrovato oltre a come operare, per essercisi già trovato. Sarebbe di grande priorità e si rivelerebbe poi utile a tutti, come è stato in tale occasione, insistere sul ruolo dell’informazione, della formazione e di una maggiore conoscenza in genere su questi temi.”

Oggi pomeriggio, dalle 17, il rostro sarà esposto nell’atrio del Comune e si procederà al taglio del nastro, che sarà preceduto da una lezione di Storia antica, prima del successivo restauro ed in attesa di nuova ed opportuna destinazione.

 

Le foto in settimana, spero.

Ciao.

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Alla faccia che notiziona. Non appena sarà esposto voglio andare a vederlo!!!

Se vuoi resta esposto ancora per oltre un mese.

 

ci sono notizie circa il recupero della nave?

... oggi sono stato alla mostra (più tardi posto le foto), ho fatto una chiacchierata con l'assessore alle politiche del mare, che si godeva giustamente i primi giorni di successo della mostra; le speranze sono grandi, ma fino ad ora nulla sarebbe stato trovato.

 

A più tardi.

 

Odisseo

 

2zpoy9k.jpg

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immagino l'emozione al solo avvicinarsi a quella vetrina.

 

è parte di legno quelal che si intravede o è tutto bronzo? si riesce a intuire il sistema di fissaggio?

L'emozione è stata notevole, si tratta di un pezzo di storia che ritorna a galla dopo più di 2.000 anni.

Sembra, infatti, che risalga all'epoca delle guerre civili romane; qualche scontro navale (la battaglia di Nauploco), o qualche tempesta, ci hanno permesso di riavere la tecnologia romana tra di noi.

 

La parte marrone è legno, ma non si riesce a capire molto (almeno io) ... il fango in cui la nave era affondata lo ha conservato miracolosamente ed ha ragione Piergiorgio quando dice che se trovassimo il resto della nave, molti dubbi sulle antiche costruzioni navali sarebbero risolte. Ci sarebbe, mi dicevano, l'intenzione di ricostruire un modello di nave in scala 1:1 ... ma bisognerà trovare qualcosa nella sabbia di Acqualadrone, che funga da modello.

Forse il Museo del Mare, in Sicilia, a Messina, ha un futuro.

 

Continuo con le immagini

 

eia2d5.jpg

 

2wd4v9u.jpg

 

qoygpw.jpg

 

bcyyv.jpg

 

2hp7fjp.jpg

 

Le immagini non sono il massimo, ma il cristallo dell'acquario complica le cose ...

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Dimenticavo, come sempre, le immagini soo ridotte e tagliate, se qualcuno dei Comandanti ha bisogno di immagini con le dimensioni originali ... basta dirlo.

Ciao.

 

Guai a te se le tocchi... Le tue sono tra le poche immagini che vedo!! :s03:

 

Scherzo, ovviamente, ma fino ad un certo punto. Ti prego,se puoi, di continuare ad usare quel metodo di post, mi rendi molto più partecipe!! :s20: :s20:

 

... A proposito: gran bel servizio!! :s20: :s20:

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Guai a te se le tocchi... Le tue sono tra le poche immagini che vedo!! :s03:

 

Scherzo, ovviamente, ma fino ad un certo punto. Ti prego,se puoi, di continuare ad usare quel metodo di post, mi rendi molto più partecipe!! :s20: :s20:

 

... A proposito: gran bel servizio!! :s20: :s20:

Tranquillo, non intendo cambiar sistema ! :s02:

Grazie, ciao.

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Interessantissimo ritrovamento

e bellissime foto Odisseo !!!

Trovo di particolare interesse le foto

del messaggio N°28 e seguenti dove si possono osservare

meglio i particolari.

Lo definirei un rostro "antropomorfo" per il fatto che,a ben

osservare,si può riconoscere una spada o meglio una daga

con due occhi ai lati del primo incavo della sua sua impugnatura.

Quei due occhi ,potrebbero essere le teste di due chiodi,forse

passanti e poi ribattuti,per meglio affrancare il rostro stesso.

E' stato così ricavato un volto che vorrebbe rappresentare il

dio Nettuno vista anche la forma a tridente della parte anteriore.

Non mi sembra però che quel rostro abbia speronata qualche nave

nemica per il fatto che non ci sono segni evidenti,almeno da quello

che si può vedere nelle foto,di colpi o ripiegamenti del tridente.

La nave,probabilmente fu affondata per aver ricevuto un colpo

o più in altre sue parti probabilmente da altra nave o per naufragio proprio.

Mi permetto di fare una considerazione :

tu dici che il reperto è stato recuperato dalla C.P. e dai VV.

Credo che avrebbero dovuto limitarsi a segnalarlo a chi di competenza,

i quali avrebbero condotto le operazioni di recupero con metodi forse

diversi : rilevamento fotografico,profondità,posizione e direzione,aspirazione

di sabbia se necessaria ed eventuali altre parti del reperto che potrebbero

trovarsi nei pressi.Le parti in legno della nave probabilmete

saranno ormai distrutte ma nulla vieta di pensare che ve ne possano essere

altri se non in legno ma metallici come armi od altri "suppellettili".

Tutto ciò potrebbe sembrare d'inutile importanza,ma anche l'archeologia

sia terrestre che subacquea ha le sue regole, e tutto ciò che potrebbe sembrare

minimo potrebbe invece rivelare dati importantissimi per uno studio più

ragionato.

Resta comunque il fatto che si tratta di un reperto di grande interesse

che dà ancora lustro alla nostra Città.

 

Grazie di cuore Odisseo

 

RED

Modificato da Red
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Benissimo Odisseo,

il tutto è stato fatto quindi anche con l'intervento

della Sovraintendenza.

Mi sembrava strano che C.P. e VV non avessero

avvertito e fatto tutto solo di propria iniziativa.

Per il resto l'articolo conferma in parte le mie

supposizioni.

Belle ed interessanti anche quelle foto.

 

Grazie tante

 

RED

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Ciao Giuseppe, grazie per le belle foto. Mi sembra che il ritrovamento sia stato davvero ben valorizzato; chissà se da quelle acque salterà fuori anche dell'altro.

Il rostro era così vicino alla costa che il ritrovamento è spiegabile soltanto con l'erosione in quel punto di costa.

Se la nave è affondata (o è stata ricoperta) nella sabbia, qualche speranza di trovare qualcosa di "legno" ci sarebbe: la ricerca continua.

Ciao.

 

:s01: una replica moderna

140dips.jpg

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  • 3 weeks later...

Ieri mattina, a sorpresa e senza preavviso :s05: , nell'atrio del Municipio, insieme al rostro è stata esposta anche un'ancora romana, recuperata nello Stretto.

Non son potuto andare a vederla, purtroppo, nè a fotografarla: cercherò di recuperare qualche amico.

 

Nel frattempo posto la cartolina e l'annullo primo giorno pubblicati sempre ieri.

 

Fronte

2exscj6.jpg

 

Retro

20h4ns2.jpg

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Si il rostro non è in grandi condizioni (immaginerai 20 secoli di acqua salata ...) quindi sarà inviato sul Continente per essere restaurato.

La speranza è di realizzare, con questo e con tanti altri reparti, un Museo del Mare qui a Messina.

Hanno anche identificato i locali, quelli della vecchia Fiera Campionaria.

 

281atz4.jpg

 

Speriamo bene ...

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Il fatto che sia saltata fuori anche un'ancora mi sembra faccia ben sperare.

... ma è stata trovata da un'altra parte, sul lato jonico del comune.

Qualcuno era già pronto a portarsela via: era segnalata discretamente con un bidoncino galleggiante di plastica.

La Guardia Costiera è arrivata appena in tempo per evitare che andasse a finire in qualche raccolta privata.

Mi dispiace di non averla fotografata ...

Ciao.

Modificato da Odisseo
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  • 1 year later...

Continuano i ritrovamenti nelle acque dello stretto:

 

Recuperata antica ancora romana nelle acque di Capo Peloro

 

A coordinare l’operazione la Guardia di Finanza in collaborazione con la cooperativa Esosfera Diving

 

Questa mattina la Guardia di Finanza con la collaborazione dei subacquei della coop ecosfera diving, l’associazione nettuno, il tutto supervisionato da Philippe Tisseyre, archeologo della soprintendenza del mare-regione siciliana, diretta dal arch .G.Gini, hanno provveduto al recupero di una ancora romana a cassa rettangolare e perno di epoca tardo republicana L’operazione si è svolta nelle acque prospicenti Capo Peloro su un fondale di 50 mt, per recupero dell’ancora sono stati impiegati alcuni palloni di sollevamento, la Guardia di Finanza oltre ai propri subacquei, ha messo a disposizione per il recupero, la motovedetta Fusco, dotata di gru.

Fonte www.tempostretto.it

 

A proposito del museo del mare, adesso si pensa a collocarlo a Forte S.Salvatore, il bastione fortificato del porto.

Si metteranno mai d'accordo?

Odisseo hai notizie?

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A proposito del museo del mare, adesso si pensa a collocarlo a Forte S.Salvatore, il bastione fortificato del porto.

Si metteranno mai d'accordo?

Odisseo hai notizie?

Le stesse che hai tu ... la volontà politica sembra esserci, le location sarebbero almeno tre (devi aggiungere anche il nuovo Palazzo della Cultura).

Temo che il problema stia soprattutto nel recuperare i fondi, con questi chiari di luna non è facile.

Staremo avedere.

Se ho notizie ... posto ! :s01:

Ciao.

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Le stesse che hai tu ... la volontà politica sembra esserci, le location sarebbero almeno tre (devi aggiungere anche il nuovo Palazzo della Cultura).

Temo che il problema stia soprattutto nel recuperare i fondi, con questi chiari di luna non è facile.

Staremo avedere.

Se ho notizie ... posto ! :s01:

Ciao.

 

Caro Giuseppe, ho visitato la tua città nel 2002, è una bella città sul mare , si vede che ha "sofferto" se ricordo bene da un belvedere un collega- amico del posto ci faceva notare lo stacco trà il Duomo una delle poche costruzioni se non erro salvatisi dal terremoto del 1908 ed il resto della città sicuramebte più moderno. Quindi penso che un bel Museo del mare rinverdirebbe i fasti di un tempo oramai scomparso, il mare è guardiano di storia e di tanti tesori che ci rendono partecipi di vite passate, ma non tutti lo capiscono.

Qui ad Ancona, c'è stato sempre il Municipio delle promesse. Ci avevano assicurato una facoltà a se stante di Scienze Marine,... oggi funziona ma dentro la Facoltà di Agraria e.....un museo del Mare, erano stati scelti siti bellissimi, una antica Porta di entrata della città che si affaccia sul mare, poi il Lazzaretto seicentesco del Vanvitelli, ci sono i materiali , bellissimi ...forse prima vi erano anche i soldi ma....credimi se non cè la volontà ....manca tutto. Ho fatto questa filippica perchè chi gestisce il Paese non capisce ancora che la cultura, la storia, la bellezza artistica vanno a braccetto con l'evoluzione umana e con l'innalzamento della società. Comunque ritornando al faceto, Signore di Itaca se riuscirete nella conquista del museo mandateci gli Achei a dare manforte ai Dori per la conquista di questa nobile aspettativa. Ah......dimenticavo, secondo la leggenda gli specchi ustori di Archimede dovrebbero giacere da più di un millennio in una grotta del circondario del Monte Conero. Ciauz

 

Marcoz

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