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Motovedetta Della Us Coast Guard Travolta Da Un'onda


Visitatore Marcuzzo

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Visitatore Marcuzzo

Le foto parlano da sole:

 

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Le foto di cui sopra sono comparse sull'ultimo numero di Focus.

Modificato da Marcuzzo
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  • 4 weeks later...
Visitatore Marcuzzo
:s07: :s07: Perbacco. Pensavo fosse opera di Gustav...In che occasione è avvenuto il fatto?

 

Si tratta di un addestramento per i novellini della US Coast Guard, ma quando fu fatto non te lo so dire, certo è che trovarsi di fronte a quel muro non deve essere tanto piacevole, a meno che non ci si trovi a bordo di un portacontainer!!! :s02:

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Visitatore Marcuzzo

Vediamo di vivacizzare un pò il post. Durante una navigazione vi trovate davanti un'onda come questa, ovviamente in questo caso sarà anomala. Avete a disposizione questi scafi:

 

- gozzo dislocante in legno da 8 mt con motore entrobordo diesel 40 CV;

- scafo planante di 7,50 mt con motore fuoribordo 130 CV;

- Scafo semiplanante di 7,50 mt con motore entrobordo 150 CV;

- barca a vela a chiglia fissa di 8 mt con motore entrobordo 20 CV e NON avete il vento in poppa;

 

(le barche citate sono in pratica la maggioranza di quelle che si trovano in giro)

 

per ognuna delle unità sopradescritte come affrontereste la suesposta onda dopo la cacarella e le bestemmie in aramaico antico di rito? Ovviamente si possono eseguire diverse manovre e non una "accademica".

 

Fatevi sotto e non abbiate timore di sbagliare, nessuno nasce "imparato" :s02:

Modificato da Marcuzzo
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Si tratta di un addestramento per i novellini della US Coast Guard,

 

Ah grazie....in effetti ci sarei potuto arrivare anche da solo data la presenza del tizio che assiste tranquillo e beato allo spettacolo.... :s68:

 

certo è che trovarsi di fronte a quel muro non deve essere tanto piacevole, a meno che non ci si trovi a bordo di un portacontainer!!! :s02:

 

Non faccio fatica a crederti.....sarebbe interessante fare questo tipo di esperienza.... :s03: :s14:

Modificato da brin
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Scafo semiplanante di 7,5m ????

 

Bè, non ho patente e da noi quelle onde non ci sono, però oltre alle betemmie in aramaico e dialetto mi metterei con la poppa verso l'onda e avendo un 150cv cercherei di batterla in velocità....

Non essendo solo in barca cercherei di fare peso a prua....

 

 

Speriamo bene...

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Premetto che non sono per niente esperto: sicuramente aprirei l'ombrello aspettando che la tempesta passi da sola... :s03: :s51:

 

Fossi costretto a far qualcosa, probabilmente sceglierei la barca a vela, ritendola, a ragione o a torto, la più stabile. Poi cercherei di attraversare l'onda di poppa, in maniera longitudinale, procedendo in modo non troppo veloce e cercando di non farmi trovare mai sopra di essa per non ribaltarmi, e senza mai andare troppo sotto di prua per non affondare. Non so se mi sono spiegato...temo proprio di no... :s68: :s14:

 

Che dici?

Modificato da brin
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Vediamo di vivacizzare un pò il post. Durante una navigazione vi trovate davanti un'onda come questa, ovviamente in questo caso sarà anomala. Avete a disposizione questi scafi:

- gozzo dislocante in legno da 8 mt con motore entrobordo diesel 40 CV;

- scafo planante di 7,50 mt con motore fuoribordo 130 CV;

- Scafo semiplanante di 7,50 mt con motore entrobordo 150 CV;

- barca a vela a chiglia fissa di 8 mt con motore entrobordo 20 CV e NON avete il vento in poppa;

(le barche citate sono in pratica la maggioranza di quelle che si trovano in giro)

per ognuna delle unità sopradescritte come affrontereste la suesposta onda dopo la cacarella e le bestemmie in aramaico antico di rito? Ovviamente si possono eseguire diverse manovre e non una "accademica".

Fatevi sotto e non abbiate timore di sbagliare, nessuno nasce "imparato" :s02:

... non sarebbe disponibile l'Enterprise ? dico la CVN65 non quella di Spock. :s02:

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Visitatore seicolpi

tessssssssssssssssssssoro, tu mi istighi.

Lo sai che discutemmo della manovra in maniera "privata" e ora cerchi di tirarmi dentro?

:s03:

 

Comunque io che non utilizzo più barche da diporto ti dirò come me la gioco io con una gasiera da 100 m da oltre 5000 tonnellate di dislocamento.

Mi metto con la prua verso l'onda, al mascone con la macchina al minimo (sempre che non sia riuscito prima a mettermi alla fonda in un angoletto riparato)

 

Ho superato l'esame, gioio mio? :s01:

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Con il gozzo non so, secondo me non c'e' storia, mi butto a mare prima.

 

Con la Vela ci andrei istintivamente di prua ma non so se è la cosa migliore, forse di poppa potrei farmi "scavalcare" ma non credo che l'albero regga.

 

Con gli altri due me la dò a gambe levate cercando una zona di onda non rotta in cui infilarmi.

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Visitatore Marcuzzo
Scafo semiplanante di 7,5m ????

 

Bè, non ho patente e da noi quelle onde non ci sono, però oltre alle betemmie in aramaico e dialetto mi metterei con la poppa verso l'onda e avendo un 150cv cercherei di batterla in velocità....

Non essendo solo in barca cercherei di fare peso a prua....

 

 

Speriamo bene...

 

Corretto. Anche se, se la distanza lo permette, si può raggiungere la parte più bassa dell'onda per poi risarlirla al mascone a bassa velocità.

Premetto che non sono per niente esperto: sicuramente aprirei l'ombrello aspettando che la tempesta passi da sola... :s03: :s51:

 

Fossi costretto a far qualcosa, probabilmente sceglierei la barca a vela, ritendola, a ragione o a torto, la più stabile. Poi cercherei di attraversare l'onda di poppa, in maniera longitudinale, procedendo in modo non troppo veloce e cercando di non farmi trovare mai sopra di essa per non ribaltarmi, e senza mai andare troppo sotto di prua per non affondare. Non so se mi sono spiegato...temo proprio di no... :s68: :s14:

 

Che dici?

 

Che la manovra è giusta, anche il pensiero relativo al mezzo che vale anche per il gozzo. Un'altra manovra è affrontare l'onda al mascone o di prora dando la massima potenza poco prima di affrontare l'onda per evitare che la prora affondi in essa. Trattandosi di un dislocante, e quindi molto stabile, avrà poca velocità ma molta potenza.

 

... non sarebbe disponibile l'Enterprise ? dico la CVN65 non quella di Spock. :s02:

 

Mi dspiace Odisseo, nun se pò fà!!! :s03:

 

tessssssssssssssssssssoro, tu mi istighi.

Lo sai che discutemmo della manovra in maniera "privata" e ora cerchi di tirarmi dentro?

:s03:

 

Comunque io che non utilizzo più barche da diporto ti dirò come me la gioco io con una gasiera da 100 m da oltre 5000 tonnellate di dislocamento.

Mi metto con la prua verso l'onda, al mascone con la macchina al minimo (sempre che non sia riuscito prima a mettermi alla fonda in un angoletto riparato)

 

Ho superato l'esame, gioio mio? :s01:

 

Con la gasiera di sicuro :s03:

 

Con il gozzo non so, secondo me non c'e' storia, mi butto a mare prima.

 

Con la Vela ci andrei istintivamente di prua ma non so se è la cosa migliore, forse di poppa potrei farmi "scavalcare" ma non credo che l'albero regga.

 

Con gli altri due me la dò a gambe levate cercando una zona di onda non rotta in cui infilarmi.

 

Con il gozzo la storia c'è, fidati, basta saper manovrare. La manovra con gli altri due è correta ma stai attento a non avvicinarti troppo alla costa, lì le onde sono molto più alte per via del basso fondale, infatti un'onda s'impenna quando il fondale è circa metà della sua lunghezza :s02:

 

Riepilogando:

 

- gozzo dislocante in legno da 8 mt con motore entrobordo diesel 40 CV;

1) si può raggiungere la parte più bassa dell'onda per poi risarlirla al mascone a bassa velocità

2) affrontare l'onda al mascone o di prora dando la massima potenza poco prima di affrontare l'onda per evitare che la prora affondi in essa. Trattandosi di un dislocante, e quindi molto stabile, avrà poca velocità ma molta potenza.

 

- scafo planante di 7,50 mt con motore fuoribordo 130 CV;

- Scafo semiplanante di 7,50 mt con motore entrobordo 150 CV;

Darsela a gambe sfruttando la velocità del mezzo oppure, in base alla distanza, raggiungere il punto più basso e superare l'onda al mascone a bassa velocità;

 

- barca a vela a chiglia fissa di 8 mt con motore entrobordo 20 CV e NON avete il vento in poppa;

1) attraversare l'onda di poppa, in maniera longitudinale, procedendo in modo non troppo veloce e cercando di non farmi trovare mai sopra di essa per non ribaltarmi, e senza mai andare troppo sotto di prua per non affondare.

2) vedi gozzo;

 

Altre proposte?

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  • 2 weeks later...

sei un birbante Marcuzzo!! :s02:

 

Mi sebra che nella foto la motovedetta sia ferma volutamente............ritengo che l'esito sarebbe stato diverso se avesse fatto uso dei motori e.....del timone.

 

Ma venendo al tuo quesito se l'onda fosse di prua sarebbe dura per qualunque mezzo nautico tra quelli da te proposti perchè un onda come quella , sebbene non altissima, è ripida, frangente e ad elefata velocità. se dovessi scegliere tra i mezzi proposti sceglierei la barca a vela: il gozzo non avrebbe tempo per manovrare e scapolare e si pianterebbe nell'onda venendo poi capovolto; la barca planante di 7,50 potrebbe avere qualche possibilità solo avvistando l'onda da lontano e avendo acqua da navigare per poter fuggire col mare in poppa; la barca a vela potrebbe sopravvivere per il suo basso baricentro( sempre che sia un barca a vela e non una roulotte del mare !!) e la possibilità di ritornare i nposizione in caso di scuffia.

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Se posso permettermi un parere.......

Sicuramente dipende dalle circostanze, ovvero, distanza dalla costa, frequenza delle onde e potenza dei motori;

per quello che capitato a me, anche se credo che le onde non fossero proprio così alte (ma quasi, come in un caso di qualche anno fa dove grazie ad un soccorso fatto in condizioni abbastanza proibitive, finii al TG4 da Emilio Fede, RAI 1, RAI2, Ski, Internet e tutte le reti locali.... :s03: ), affrontai però l'onda al mascone al minimo, una volta dentro mezza controbarra e leggera accelerata in modo tale da imprimere alla barca quella spinta sufficiente in verticale tale da non permettere all'onda di ribaltarti; comunque sia, lo senti quando non è cosa e, invertendo alla svelta te la svigni alla grande pur sapendo di essere su un mezzo autoraddrizzante.

In ogni caso se passata la prima la barca regge, continui così anche se la ridiscesa è abbastanza "dura", ma giocando continuamente con le manette, vai avanti cos.

Per quanto concerne gli americani e le loro barche, c'è da dire che hanno mezzi molto più tecnici e funzionali dei nostri, in quanto le loro perazioni si svolgono prevalentemente in oceano dove le onde sono già di base sugli 8 - 10 mt. per cui, per loro è consuetudine addestrare il personale in quegli ambienti; noi, si esce per MADD ai novelli quando c'è almeno forza quattro, che è pochino, è vero, ma se si pensa che le barche SAR sono circa di 8 mt.,...........!!!

Salutoni!

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  • 3 weeks later...

Dimenticavo dell'onda!

Con un mare così meglio andarsene per funghi naturalmente!

Ma può capitare di beccarselo quindi seguamo i consigli di "The Guardian":

onde grandi - anche molto più piccole di quella - non vanno prese dritte di prora, al mascone è meglio. Quindi: motori avanti adagio e poi...si sale;

di poppa? che brividi! Ma se dovesse capitarci motore al minimo e barra salda tra le mani. Occhio ai fuoribordo senza timoneria e, per chi lo ha, trim in alto.

al traverso? preparate i salvagenti e mettetevi al collo una radio portatile stagna - con la batteria carica! - sul canale 16!

al giardinetto? Idem come sopra.

Questo per ciò che può capitarci in mare aperto.

Se invece ci troviamo sottocosta, forse è meglio sperare di essere vicino a una scogliera che nei pressi di una spiaggia, dove l'onda frangerà nel basso fondale, rendendo la barca ingovernabile. Morale: scuffia e spiaggiamento garantiti, anche se - prima che accada il problema - pensandoci bene si può sfruttare una situazione che accade quasi sempre: la corrente d'uscita dell'energia dell'onda! Dove non c'è la spuma dell'onda c'è la corrente che porta in fuori. Sono le cossiddette "buche", dove annegano i bagnanti della domenica. Se ci troviamo tra la spiaggia e l'onda che frange spostiamoci velocemente in diagonale verso una buca. La riconosceremo perchè non c'è spuma. Un bel colpo di motore, di remi o a nuoto e ..via! Dovremo accettare il fatto che verremo portati fuori, verso il largo. Ma lì poi avremo un attimo di respiro per ragionare e riposarci un attimo. Sperando che arrivi qualcuno a darci una mano.

 

Le barche da soccorso hanno due motori: se molla uno, con l'altro si può navigare. Ma si possono usare i due motori anche per un altro scopo: quando si entra nell'onda, sia di poppa che di prora, si molla una manetta, sfruttando così sempre la spinta di uno dei motori. Si entra più lentamente e quando si sta per uscire si apre tutta l'altra e in un attimo si è fuori, senza mai perdere l'abbrivo. Questo è un elemento importante: mai perdere l'abbrivo! Quindi, quando manovriamo niente colpi di motore indecisi, anche nelle placide acque di un porto. A proposito, gli invertitori dei mortori di sinistra sono più delicati di quelli di dritta, perchè girano al contrario. Ricordiamocelo.

 

Ciao a tutti, i porcini mi aspettano!

andyfire

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