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Isola D’elba: I Subacquei Del Comsubin Controllano Lo Stato Di Conservazione Del Piroscafo Polluce


Visitatore Marcuzzo

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La Marina Militare, nell’ambito della collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha condotto un’ispezione per appurare lo stato di conservazione del relitto del Polluce, piroscafo a vapore del Regno di Sardegna affondato a 103 metri di profondità nella rada Porto Azzurro (isola d’Elba) il 17 giugno 1841.

 

Le delicate operazioni, a similitudine di quanto avvenuto nel 2007, sono state affidate al Gruppo Operativo Subacquei del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” con il supporto della Nave Anteo e coordinate dall’Ammiraglio Comandante di Comsubin, Contrammiraglio Donato Marzano alla presenza dalla Dottoressa Pamela Gambogi, archeologo direttore coordinatore della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

 

L’impiego di veicoli filoguidati e minisommergibili e la perizia di operatori subacquei abilitati alle immersioni profonde con scafandri rigidi articolati A.D.S. (Atmospheric Diving Suit, che consentono di raggiungere la profondità di 300 metri),ha confermato il buono stato di conservazione del piroscafo e portato al recupero di monete d’argento di notevole interesse storico e numismatico.

 

Le monete sono state verbalizzate e consegnate dal comandante di Nave Anteo, Capitano di Fregata Gianluca Gentili, alla Dottoressa Gambogi, rappresentante del Ministero per i Beni e delle Attività Culturali – Sopraintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

 

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Bello,Marcuzzo,tutto bello............ma tardi,troppo tardi.

Il Polluce lo abbiamo fatto saccheggiare dagli inglesi i quali,con il classico aplomb che tutti gli riconosciamo,hanno agito nell'ANNO 2000,con rispettosa e schiva delicatezza, distruggendo il relitto con una draga ancorata per 21,VENTUNO !!!giorni a brevissima distanza da Porto Azzurro : hanno massacrato tutto ,si sono presi tutto,diciamo le cose come stanno,e ci hanno restituito poco,pochissimo.Il resto se lo erano già venduto.

 

Ci avevano raccontato che stavano "coltivando " un loro relitto per recuperare metalli ( ma quello vero che avevano segnalato era e immagino sia tuttora nel Tirreno meridionale : un mercantile di Albione silurato nel secondo conflitto ) e invece ci stavano scippando di un nostro tesoro.Tutti buoni,tutti fermi,nessuno vedeva e sapeva.Le soprintendenze ve le raccomando.....Hanno imposto il divieto di immersione e di ripresa( chiedete a LINEA BLU ) da una manciatina di anni, quando tutto,sotto,è stato devastato dagli inglesi e da loro stessi ridotto a fangosa poltiglia.Ma la draga era italiana,mi pare registrata a Genova, e quando la benna scaricava e i ladri inglesi setacciavano i tesori,l'equipaggio girava la testa dall'altra parte ?

 

Ovviamente apprezzo tantissimo ciò che hanno potuto fare prima quelli di HDS e ora gli specialisti del Comsubin.Immagino che i significativi reperti andranno ad "arricchire" il patrimonio del costituendo o costituito ( ? ) museo di Capoliveri o Porto Azzurro ( se non si sono azzuffati anche sulla sede).

 

Con furiosa tristezza,

massimo.

Modificato da bernazzi
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Bello,Marcuzzo,tutto bello............ma tardi,troppo tardi.

Il Polluce lo abbiamo fatto saccheggiare dagli inglesi i quali,con il classico aplomb che tutti gli riconosciamo,hanno agito nell'ANNO 2000,con rispettosa e schiva delicatezza, distruggendo il relitto con una draga ancorata per 21,VENTUNO !!!giorni a brevissima distanza da Porto Azzurro : hanno massacrato tutto ,si sono presi tutto,diciamo le cose come stanno,e ci hanno restituito poco,pochissimo.Il resto se lo erano già venduto.

 

Ci avevano raccontato che stavano "coltivando " un loro relitto per recuperare metalli ( ma quello vero che avevano segnalato era e immagino sia tuttora nel Tirreno meridionale : un mercantile di Albione silurato nel secondo conflitto ) e invece ci stavano scippando di un nostro tesoro.Tutti buoni,tutti fermi,nessuno vedeva e sapeva.Le soprintendenze ve le raccomando.....Hanno imposto il divieto di immersione e di ripresa( chiedete a LINEA BLU ) da una manciatina di anni, quando tutto,sotto,è ridotto a fangosa poltiglia.

 

Ovviamente apprezzo tantissimo ciò che hanno potuto fare prima quelli di HDS e ora gli specialisti del Comsubin.Immagino che i significativi reperti andranno ad "arricchire" il patrimonio del costituendo o costituito ( ? ) museo di Capoliveri o Porto Azzurro ( se non si sono azzuffati anche sulla sede).

 

Con furiosa tristezza,

massimo.

 

Quoto in pieno quanto esposto da Massimo. E' allucinante come le autorità vigilino in modo irregolare.

Sembra che ognuno pensi al proprio pezzettino di terra, senza fregarsene di questa nave ormeggiata per un tempo lungamente infinito a farsi gli affari suoi....

Non voglio dire altro e scusate l'OT.

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